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Padre del ciel, dopo i perduti giorni

Padre del ciel, dopo i perduti giorni,


dopo le notti vaneggiando spese1,
con quel fero desio2 ch’al cor s’accese
mirando gli atti per mio mal sí adorni3,

piacciati omai col Tuo lume ch’io torni


ad altra vita4 et a più belle imprese
sí ch’avendo le reti indarno tese,
il mio duro adversario se ne scorni5.

Or volge, Signor mio, l’undecimo anno


ch’i’ fui sommesso al dispietato giogo
che sopra i più soggetti è più feroce.

Miserere6 del mio non degno affanno


reduci i pensier’ vaghi a miglior luogo7;
ramenta lor come oggi fusti in croce.

1 dopo spese: dopo aver trascorso e dissipato giorni e notti inseguendo vane passioni

2 Con quel fero desio: con la bruciante passione

3 mirando adorni: quando contemplai gli atti così leggiadri e seducenti, per mia sventura, di Laura

4 ad altra vita: ad una vita radicalmente diversa

5 sì ch(e) il mio duro adversario se ne scorni: così che il demonio sia sconfitto

6 Miserere: Abbi pietà

7 reduci luogo: riconduci al Cielo i miei pensieri che vagano e vaneggiano

COMPRENSIONE

1. Qual è il tema generale del componimento? Individua i punti essenziali attraverso i quali si sviluppa
la riflessione di Petrarca

2. Fai la parafrasi della prima terzina

ANALISI E INTERPRETAZIONE

4. Quali sono le metafore usate per indicare gli effetti dell’amore sul poeta? A quali campi
dell’esperienza umana attingono tali immagini?

5. Quali sono i termini chiave del vocabolario petrarchesco che ricorrono nel testo? Individuali e
spiegali

6. Quale concezione dell’amore, e più in generale dell’esistenza umana emerge da questa lirica? E’
conforme alle linee generali del pensiero petrarchesco? Motiva la risposta

7. Individua le principali figure retoriche

APPROFONDIMENTO

Ricollega il sonetto ad altri a te noti del Canzoniere, mettendone in evidenza analogie ed eventuali
differenze. Ricordati di approfondire ed argomentare i tuoi collegamenti.

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