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IL GRUPPO MERCURIO

Le Società

Gruppo Mercurio S.r.l.


Sicurezza nei posti di lavoro e nei cantieri
Piani di protezione civile e Servizi globali per il territorio
Rilievi topografici e procedure di esproprio

Mercurio Ingegneria S.r.l.


Verifiche Periodiche
Verifica per la validazione progetti e supporto al RUP
Ispezione di parte terza e controllo tecnico
Project e Construction Management
Audit e Certificazione energetica
Mercurio Servizi S.r.l.
Inventari e servizi per le PPAA

Mercurio Comunicazione
Portali web e soluzioni informatiche
RUOLO DEI SOGGETTI ABILITATI
LEGGE n. 98 del 9 Agosto 2013

PRIMA VERIFICA PERIODICA INAIL

 Effettua direttamente la verifica


DATORE DI
LAVORO
RICHIESTA INAIL ENTRO 45 gg  Attiva Mercurio Ingegneria INCARICO
 Non risponde DATORE DI LAVORO
DIRETTO A
MERCURIO
INGEGNERIA

VERIFICHE PERIODICHE SUCCESSIVE ALLA PRIMA

PRIMA DELLA LEGGE 98 DEL 09/08/2013 DA OGGI CON LA LEGGE 98 DEL 09/08/2013

 Effettua direttamente la verifica


DATORE
ASL DATORE
DI LAVORO RICHIESTA  Attiva Mercurio Ingegneria MERCURIO
30 gg
DI LAVORO RICHIESTA INGEGNERIA Verbale di verifica
 Incarico diretto a
Mercurio trascorsi 30 giorni
LA NUOVA PROCEDURA
DI RICHIESTA DI VERIFICA PERIODICA
LEGGE n. 98 del 9 Agosto 2013

Scadenza Verifica Scadenza Verifica


Periodicità All. VII Periodicità All. VII

MERCURIO
INGEGNERIA
effettua
DIRETTAMENTE
le verifiche
successive alla
prima

30 GG PRIMA SCADENZA
SCADENZA PERIODICITÀ
PERIODICITÀ

Rilascio scheda tecnica e Il Datore di Lavoro Rilascio Verbale di


Verbale di richiede la Verifica Verifica Periodica
Prima Verifica Periodica Periodica, su libera scelta,
all’ASL competente o
DIRETTAMENTE a
MERCURIO INGEGNERIA
FINALITÀ DEL SERVIZIO DI VERIFICA E CRITICITÀ
DM 111 dell’11 aprile 2011

OBIETTIVI

Ufficio tecnico
SICUREZZA sui luoghi di lavoro
TUTELA del Datore di Lavoro
(cose e persone)

CRITICITÀ

PRIMA D.M. 11 aprile 2011 DOPO D.M. 11 aprile 2011

L’obbligo del Datore di Lavoro Il Datore di Lavoro deve attivarsi


terminava con la richiesta di per ottenere la verifica
verifica (art. 71 D. Lgs)
CONVENZIONE ASSIMPREDIL | MERCURIO
L’ufficio commerciale di Mercurio Ingegneria S.r.l.

UFFICIO COMMERCIALE

Ispettori Ufficio tecnico

I NOSTRI SERVIZI PER GLI ASSOCIATI:


Sopralluogo gratuito  Entro 3 gg dalla richiesta dell’associato
Preventivo gratuito  Entro 5 gg dal sopralluogo (tariffario D. Dirig. 23/11/12)
Servizio informazioni in-time  www.verificheperiodiche.pro  linea diretta: 031 539163
Redazione di moduli  individuazione moduli corretti e loro compilazione
Monitoraggio scadenze  termini di risposta del titolare di funzione e periodicità
Richiesta matricole
Redazione archivio documentale Tutto compreso
nella tariffa
Sconto massimo garantito: 15% della tariffa
su Incarico Diretto
MILANO
LODI
MONZA E BRIANZA
DIREZIONE REGIONALE PER LA LOMBARDIA
Direttore Regionale: Dott. Antonio Traficante

SETTORE RICERCA, CERTIFICAZIONE E VERIFICA


Unità operativa territoriale di Milano
Direttore UOT: Dott. Ing. Michele De Mattia

Convegno organizzato da Mercurio Ingegneria Srl


” Verifiche periodiche attrezzature ed impianti – Obblighi normativi e
procedure “

Intervento INAIL
”INAIL- Soggetto titolare della prima verifica periodica.
Obblighi, procedure e criticità“
a cura di Michele De Mattia

Milano, 19 settembre 2013 – presso Assimpredil Ance, Via San Maurilio 21 Milano
(1886)

Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro

E’ TITOLARE DI VERIFICHE DI MESSA IN SERVIZIO E PRIME VERIFICHE


PERIODICHE ATTREZZATURE DI LAVORO
- D.Lgs. 81/08 e s. m.i., art. 9,comma 6, lett. e); art.71, comma 11 -

ISPESL (1980) Art. 7, comma 1 del


Istituto Superiore per la Prevenzione e la Decreto Legge n. 78
Sicurezza del Lavoro del 31 maggio 2010
(convertito nella
viene soppresso e le relative funzioni, con legge n. 122 del 30
decorrenza dal 31 maggio 2010, sono state luglio 2010)
attribuite all'INAIL

ANCC (1926) ENPI (1938)


Associazione Nazionale per il ISPESL Ente Nazionale per la Prevenzione
Controllo della Combustione degli Infortuni
D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
«all’articolo 71, il comma 11 è sostituito dal seguente
MODIFICATO DAL SENATO DELLA REPUBBLICA il 7 agosto 2013:

“11. Oltre a quanto previsto dal comma 8, il datore di lavoro sottopone le attrezzature di lavoro
riportate nell’allegato VII a verifiche periodiche volte a valutarne l’effettivo stato di conservazione e di
efficienza ai fini di sicurezza, con la frequenza indicata nel medesimo allegato. Per la prima verifica il
datore di lavoro si avvale dell’INAIL, che vi provvede nel termine di quarantacinque giorni dalla messa
in servizio dell’attrezzatura. Una volta decorso inutilmente il termine di quarantacinque giorni sopra
indicato, il datore di lavoro può avvalersi, a propria scelta, di altri soggetti pubblici o privati abilitati
secondo le modalità di cui al comma 13. Le successive verifiche sono effettuate su libera scelta del
datore di lavoro dalle ASL o, ove ciò sia previsto con legge regionale, dall’ARPA, o da soggetti pubblici o
privati abilitati, che vi provvedono secondo le modalità di cui al comma 13. Per l’effettuazione delle
verifiche l’INAIL può avvalersi del supporto di soggetti pubblici o privati abilitati. I verbali redatti
all’esito delle verifiche di cui al presente comma devono essere conservati e tenuti a disposizione
dell’organo di vigilanza. Le verifiche di cui al presente comma sono effettuate a titolo oneroso e le
spese per la loro effettuazione sono poste a carico del datore di lavoro” »;
Art. 9, comma 6, lett. e)
6. L’ISPESL, nell’ambito delle sue attribuzioni istituzionali, opera avvalendosi delle proprie
strutture centrali e territoriali, garantendo unitarietà della azione di prevenzione nei suoi
aspetti interdisciplinari e svolge le seguenti attività:
e) è titolare di prime verifiche e verifiche di primo impianto di attrezzature di lavoro
sottoposte a tale regime;
ALLEGATO V

REQUISITI DI SICUREZZA DELLE


ATTREZZATURE DI LAVORO COSTRUITE IN
CAPO I ASSENZA DI DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E
REGOLAMENTARI DI RECEPIMENTO DELLE
D.Lgvo 81/08 USO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE DI PRODOTTO, O
e s.m.i ATTREZZATURE MESSE A DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI
ANTECEDENTEMENTE ALLA DATA DELLA
DI LAVORO LORO EMANAZIONE

TITOLO III Artt. ALLEGATO VI


69 Definizioni DISPOSIZIONI CONCERNENTI L’USO
70 Requisiti di sicurezza DELLE ATTREZZATURE
USO DELLE 71 Obblighi datore lavoro DI LAVORO
ATTREZZATURE DI 72 Obblighi noleggiatori
e concedenti in uso ALLEGATO VII
LAVORO E DEI 73 Informazione e formazione VERIFICHE DI ATTREZZATURE
DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE
INDIVIDULE CAPO II
USO DEI DISPOSITIVI ALLEGATO VIII
DI PROTEZIONE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
INDIVIDUALE

CAPO III
IMPIANTI E APPARECCHIATURE ALLEGATO IX
Michele De Mattia ELETTRICHE
NORME DI BUONA TECNICA
Nel D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
Articolo 2 - Definizioni
1. Ai fini ed agli effetti delle disposizioni di cui al presente Decreto Legislativo si intende
per:
messa in servizio: definizione ?
commercializzazione: definizione?
CAPO I - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO
Articolo 69 - Definizioni
1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente Titolo si intende per:
a) attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto,
inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari
all’attuazione di un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il
lavoro;

b) uso di una attrezzatura di lavoro: qualsiasi operazione lavorativa connessa


ad una attrezzatura di lavoro, quale la messa in servizio o fuori servizio,
l’impiego, il trasporto, la riparazione, la trasformazione, la manutenzione, la
pulizia, il montaggio, lo smontaggio;
DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 2010, n. 17.
Attuazione della direttiva 2006/42/CE, relativa alle
macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE relativa
agli ascensori.

ART. 2 (Definizioni)
h) «immissione sul mercato»: prima messa a
disposizione, all'interno della Comunità, a titolo
oneroso o gratuito, di una macchina o di una
quasi-macchina a fini di distribuzione o di
utilizzazione;
m) «messa in servizio»: primo utilizzo, conforme
alla sua destinazione, all'interno della Comunità,
di una macchina oggetto del presente decreto
legislativo;
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA N. 459 DEL 24/07/1996
Regolamento per l'attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368, 93/44 e 93/68 concernenti il
riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine.

ART. 3
(Immissione sul mercato e messa in servizio)
1. Possono essere immesse sul mercato ovvero messe
in servizio unicamente le macchine che soddisfano le
pertinenti disposizioni del presente decreto legislativo
e non pregiudicano la sicurezza e la salute delle
persone e, all'occorrenza, degli animali domestici o
dei beni, quando sono debitamente installate,
mantenute in efficienza e utilizzate conformemente
alla loro destinazione o in condizioni ragionevolmente
prevedibili.
Esempio: direttiva ascensori 95/16/CE riguardante impianti non in Allegato VII al DLgs 81/08
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 5 ottobre 2010 , n. 214
Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162, per la parziale attuazione della
Direttiva 2006/42/CE relativa alle macchine e che modifica la Direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori. (10G0233)
(GU n. 292 del 15-12-2010 ) Entrata in vigore del provvedimento: 30/12/2010

d) installatore dell'ascensore: il responsabile della


progettazione, della fabbricazione, dell'installazione e
della commercializzazione dell'ascensore, che appone la
marcatura CE e redige la dichiarazione CE di conformità;
e) commercializzazione di un ascensore: ha luogo
allorché l'installatore mette per la prima volta l'ascensore
a disposizione dell'utente;
f) commercializzazione di un componente di sicurezza: la
prima immissione sul mercato dell'Unione europea, a
titolo oneroso o gratuito, di un componente di sicurezza
per la sua distribuzione o impiego;
l) messa in esercizio: la prima utilizzazione dell'ascensore
o del componente di sicurezza;
Direttiva Macchine 2006/42/CE dal 29.12.2009
recepita in Italia con DLgvo n. 17 del 27.01.2010
(S.O.G.U. n. 41 del 19.02.10)
L’Italia l’ha recepita fuori tempo massimo, il tempo utile imposto dall’UE era il 29.12. 2009

sostituisce la direttiva 98/37/CE recepita in Italia, nella prima versione 89/392/CE con DPR
459/96, dal 21.09.1996
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA N. 459 DEL 24/07/1996
Regolamento per l'attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368, 93/44 e 93/68 concernenti il
riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine.

Art. 11. - Norme finali e transitorie


1. Fatto salvo l'art. 1, comma 3, in caso di modifiche costruttive, chiunque venda,
noleggi o conceda in uso o in locazione finanziaria macchine o componenti di
sicurezza già immessi sul mercato o già in servizio alla data di entrata in vigore del
presente regolamento e privi di marcatura CE, deve attestare, sotto la propria
responsabilità, che gli stessi sono conformi, al momento della consegna a chi acquisti,
riceva in uso, noleggio o locazione finanziaria, alla legislazione previgente alla data di
entrata in vigore del presente regolamento.

3. Chiunque utilizzi macchine già soggette alla disciplina di


cui al decreto ministeriale 12 settembre 1959, messe in
servizio successivamente all'entrata in vigore del presente
regolamento, ha l'obbligo di denuncia al dipartimento
periferico competente per territorio dell'ISPESL
dell'avvenuta installazione della macchina.
Michele De Mattia
Le verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro
In generale, le verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro
sono attività tecniche specialistiche di prevenzione, finalizzate
alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, accertando in
particolare:
la conformità alle modalità di installazione previste dal
fabbricante nelle istruzioni d’uso,
lo stato di manutenzione e conservazione,
il mantenimento delle condizioni di sicurezza previste in origine
dal fabbricante e specifiche dell’attrezzatura di lavoro,
l’efficienza dei dispositivi di sicurezza e di controllo.

Pertanto, le verifiche periodiche:


NON sono collaudi, né omologazioni;
NON sono attività di consulenza;
NON sono i controlli che il datore di lavoro deve effettuare
ai sensi dell’art. 71 comma 8 D.Lgs. 81/08 (controlli iniziali,
controlli periodici, controlli straordinari).
Le verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro
Ai sensi dell’art. 71 comma 11 del D.Lgs. 81/2008,
per “prima verifica” si intende la prima delle
verifiche periodiche; la prima verifica prevede, di
diverso rispetto alle verifiche periodiche
successive, solo la compilazione della scheda
tecnica di identificazione dell’attrezzatura di
lavoro, che servirà alla registrazione dei dati
identificativi e delle caratteristiche tecniche
principali dell’attrezzatura, allo scopo di costituire
un riferimento per le verifiche periodiche
successive (vedi all. IV D.M. 11/4/2011).
MEMORANDUM NUOVO APPROCCIO
ESERCIZIO : Verifiche di Primo Impianto DM329/2004
Certificazione Conformità
Direttiva PED 97/23/CE ESERCIZIO : Prime Verifiche Periodiche
DLgs 81/08 e DM 11,04,2011

DIRETTIVE DI PRODOTTO DIRETTIVE SOCIALI


Direttiva quadro 83/189/CEE Direttiva quadro 89/391/CE
Sicurezza prodotti industriali Obiettivi sociali

Esempio: Direttiva Macchine -


2006/42/CEE (D.Lgs 17/2010)
Requisiti minimi di miglioramento
Macchine
delle macchine
Obbligatoria dal
Utilizzo delle attrezzature e dei prodotti
06/03/2010
Misure di tutela
Presunzione di conformità
(norme armonizzate)
Marcatura CE e libero scambio
D.Lgs 81/08
REQUISITI ESSENZIALI DI PRODOTTI (macchine, TITOLO III: USO DELLE
insiemi, quasi macchine, etc) ATTREZZATURE DI LAVORO
e verifiche
Struttura Settore RCV

L’INAIL – Settore Ricerca, Certificazione


e Verifica, è organizzato in 7 dipartimenti
centrali, 8 centri di ricerca e 36
dipartimenti territoriali - UOT Unità
Operative Territoriali di certificazione,
verifica e ricerca, nel seguito
brevemente UOT CVR, ciascuno di
questi ultimi competenti per territorio a
livello interprovinciale
Dipartimenti Territoriali della Lombardia INAIL Settore Ricerca, Certificazione e Verifica

UOT CVR
Como Bergamo Brescia

UOT CVR UOT CVR


Lecco Como Sondrio Milano
Brescia
Competente
Competente province di
province di
Cremona Mantova

UOT CVR
Varese Milano
Lodi Pavia
Competente
province di Il D.M. 23 dicembre 1982 istituiva i
Dipartimenti periferici dell'ISPESL per
consentire all'Istituto di svolgere
l'attività omologativa derivatale
dall'assunzione delle competenze dei
Monza disciolti enti: ENPI e ANCC
e
Brianza

DIREZIONE
REGIONALE INAIL
ATTIVITA’
PREVALENTEMENTE SVOLTE IN REGIONE LOMBARDIA
DA INAIL Settore Ricerca Certificazione e Verifica
Unità Operativa Territoriale di Milano

CONTROLLO
FORMAZIONE
CONSULENZA

Attrezzature e
Impianti
Operatori nei Settori Partecipazione
Stabilimenti a Rischio di Competenza INAIL RCV
Commissioni
Incidente Rilevante
Comitati
Convegni
CONTROLLO
IMPIANTI
IMPIANTI DI TERRA E DISPOSITIVI CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE

Riferimento Legislativo D.P.R. 462/01


Denuncia Impianto con apposito modello di trasmissione (datore di lavoro)
Allegati: Dichiarazione di Conformità Impianto Elettrico all’INAIL e all’ASL/ARPA
- D.M. 37/08 ex legge 46/90 -

INAIL RCV effettua verifiche a campione su


impianti di terra e scariche atmosferiche di
nuova installazione.
L’ASL/ARPA effettua l’omologazione degli
impianti elettrici con pericolo di esplosione.

Gli organismi abilitati e le ASL/ARPA


effettuano le verifiche periodiche su:
-impianti di terra e scariche atmosferiche
(ogni 5 anni ad eccezione di cantieri e locali
ad uso medico e ambienti a maggior rischio
in caso di incendio ogni 2 anni)
-impianti elettrici nei luoghi con pericolo di
esplosione (verifica ogni 2 anni)
CONTROLLO
TIPOLOGIE ATTREZZATURE /IMPIANTI Attrezzature
Impianti
CAMPI DI INTERVENTO

 APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO

 ANTE DIRETTIVA MACCHINE di specifica


competenza INAIL
esame documentazione
verifica

• POST e ANTE DIRETTIVA MACCHINE


prima verifica periodica
Controllo Attrezzature e Impianti di competenza specifica INAIL

Le UNITA’ OPERATIVE TERRITORIALI garantiscono

 Attività di certificazione nell’ambito delle direttive di


prodotto

PED, TPED, ATEX


verifiche di primo impianto ovvero di messa in servizio ai sensi
dell’art.4 del DM 329/94 (la prima verifica periodica secondo
modalità di cui all’allegato II del DM 11.04.2011 è distinta sia per
tipologia che cronologia)

INAIL EX ISPESL
Organismo Notificato N. 0100
CONTROLLO
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO Attrezzature
ad Acqua Calda Impianti

Rischio Scoppio

Centrale termica
(Aziende – Condomini)

Impianti installati in
ambienti di vita e di lavoro
Generatori di calore con Potf > 35 kW
Acqua calda in pressione con T≤110 °C

Generatore di A.C. (Aziende)


IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ad CONTROLLO
Attrezzature
Acqua Calda Impianti
D.M.1/12/1975
(Raccolta R )

ATTIVITA’ TECNICA INAIL EX ISPESL


Esame Verifica
Documentazione Impianto (>35 kW)
e Prima Periodica (>116 kW
Ambienti Lavoro)
CONTROLLO
STABILIMENTI A RISCHIO DI
Stabilimenti a Rischio
INCIDENTE RILEVANTE Incidente Rilevante
Partecipazione
D.Lgs. n. 334/1999 e s.m.i. DIRETTIVE “SEVESO” Comitati

Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo


dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate
sostanze pericolose.

D.Lgs. n. 334/1999
e s.m.i -art.8
Lombardia N°
157 aziende

Competenza Rilascio Esplosione


Milano N° n.68

ARPA Incendio
LOMBARDIA
Settore RCV

ATTIVITA’ TECNICA INAIL Settore RCV


GdL (VVF-INAIL ex ISPESL-ARPA)
Esame Sopralluoghi Parere CTR
Rapporti di Sicurezza
Ogni 5 anni
STABILIMENTI A RISCHIO DI CONTROLLO
INCIDENTE RILEVANTE
Stabilimenti a Rischio
Incidente Rilevante

D.Lgs. n. 334/1999 e s.m.i. Partecipazione


Commissioni

D.Lgs. n. 334/1999
e s.m.i
-art.25
- art.8

ARPA
LOMBARDIA
ATTIVITA’ TECNICA INAIL Settore RCV
Commissione MATTM
Verifica Ispettiva Rapporto Finale
su SGS Ispezione
ATTREZZATURE A PRESSIONE Partecipazione
Commissioni

Commissione Esami Abilitazione


Conduzione Generatori Di Vapore

ATTIVITA’ TECNICA INAIL Settore RCV

Esame Esame
Requisiti Ammissione Teorico-Pratico
Libretti Tirocinio
FORMAZIONE
CONSULENZA
Ascensori COMMISSIONI

Partecipazione alla Commissione


Prefettizia per l’Abilitazione del
Personale Addetto alla
Manutenzione degli Ascensori,
Montacarichi, Piattaforme Elevatrici
Verticali per Disabili, Montascale.
- ai sensi dell’art. 15 D.P.R. 30 aprile 1999 e s.m.i.-
COMMISSIONI
CONSULENZA

Partecipazione con propri esperti alla


redazione di Normazione

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

CTI Comitato Termotecnico Italiano

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano


Sorveglianza del
CONSULENZA AI MINISTERI Mercato nell’ambito
del GLAT macchine

in collaborazione con la sede centrale di


Roma del DTS, istruttorie tecniche per conto
del Ministero delle Attività Produttive e del
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
ai fini della sorveglianza del mercato della
direttiva macchine (D.P.R. 24/7/1996, n. 459,
ora DLgvo n. 17 del 27.01.2010)
Attività di consulenza, informazione e FORMAZIONE
CONSULENZA
formazione e assistenza, a titolo oneroso,
in collaborazione con la sede centrale RCV di
Roma ed altri dipartimenti territoriali
•Corso di formazione per RSPP e ASPP aggiornato al T.U. D.Lgs. 81/08.
•Corso di aggiornamento per RSPP e ASPP sul T.U. D.Lgs. 81/08.
•Corso di aggiornamento sul Titolo IV “Cantieri Temporanei o Mobili” del Testo Unico
sulla Sicurezza.
•Corso di formazione per datori di lavoro ai sensi dell’ ex D.Lgs. 626/94 aggiornato al T.U.
D.Lgs. 81/08.
•Corso di formazione per RLS aggiornato al T.U. D.Lgs. 81/08.
•Corso di formazione PED, TPED e ATEX.
•Corso di formazione sui Carrelli Elevatori, Trattori e Mezzi di sollevamento.
•Corso di formazione per gli addetti ai lavori in quota aggiornato al T.U. D.Lgs. 81/08.
•Corso di formazione per elettricisti aggiornato al T.U. D.Lgs. 81/08.
•Corso di formazione per l’individuazione, la gestione e l’uso dei dispositivi di protezione
individuale.
Obiettivi del legislatore
Azzerare l’arretrato
Fornire certezze al datore di
lavoro circa l’effettuazione delle
verifiche periodiche nei termini
temporali sui tempi delle verifiche
periodiche di cui al comma 11
dell’art.71 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
in Lombardia INAIL e S.A.
DATORE di LAVORO
Richiede la 1 V.P. all’INAIL ed indica il Soggetto Abilitato

Entro 45 gg
SI SI
dalla richiesta

NO
Intervento con Intervento
Intervento ACCORDI AVVALENDOSI
DIRETTO Condizionato ai principi del Soggetto Abilitato scelto
economici della PA dal D.d.L.

Con Con
ASL DPL VERIFICA
NO Entro 45 gg SI
dalla richiesta

FINE
VERIFICA
SI Entro 45 gg
dalla richiesta
INAIL
Comunica alla
NO Commissione di Abilitazione

Il Datore di Lavoro si
FINE rivolge ad un
Soggetto Abilitato Esamina Sospende Cancella
Alcune Criticità

Ricevimento richieste/denunce attraverso vari canali


(cartaceo/telematico/PEC/e-mail/fax)

Gestione Amministrativa
(Richieste ed assegnazione matricole INAIL, comunicazioni, …)

Marca da bollo su richiesta 1° VP e richieste cumulative


Interpello INAIL all’Agenzia Entrate – in attesa risposta

Verifica dell’efficacia del DM 11.04.2011

Controllo operato S.A, Monitoraggio …

Fatturazione (100% al DdL, 15% al DdL, o 5% S.A.)


Contenuti D.M. 11.04.2011

Criteri di abilitazione dei soggetti pubblici e privati abilitati alle VERIFICHE


PERIODICHE (art. 71 c.11 D.Lgs 81/08)
ELENCO NAZIONALE Commissione
Ministero del Lavoro (MAP/INAIL/ML)

Richiesta ad INAIL
Regionale di iscrizione controllo dell'operato
dei soggetti abilitati

ELENCO INAIL per Regione

Modalità di effettuazione delle VERIFICHE


PERIODICHE
Gruppo SC – Sollevamento cose

Gruppo SP – Sollevamento persone

Gruppo GVR – Gas vapore e riscaldamento


Tariffe D.M. 11.04.2011

Tariffe e quote spettanti al S.T. INAIL


Si applica anche l’IVA sul 95%
Decreto del 23/11/2012 della tariffa indicata nelle tabelle
del decreto

VERIFICA AFFIDATA A SOGGETTO 5% tariffa gestione banca dati INAIL


ABILITATO 10% tariffa spettante ad INAIL per attività di
controllo
85% tariffa spettante al soggetto fatturata
dal medesimo con IVA

Tariffe soggetti abilitati pubblici/privati Si applica anche l’IVA sul 95%


della tariffa indicata nelle tabelle
del decreto
Possono differire al massimo del ± 15% delle
tariffe decretate
5% tariffa gestione banca dati INAIL
Allegato VII del Testo Unico
Modelli di denuncia di messa in servizio/immatricolazione e richiesta prima verifica periodica delle attrezzature di
lavoro disponibili su INAIL
Digitare www.inail.it cliccare su modulistica , quindi su sicurezza sul lavoro, quindi su verifica impianti ed attrezzature.

Attrezzature a pressione Riscaldamento Sollevamento

Forni Impianti riscaldamento Materiali con portata superiore a 200 Kg


• Denuncia di messa in servizio/immatricolazione (.pdf 180 Kb) • Denuncia impianto centrale di riscaldamento ad acqua • Denuncia di messa in servizio/immatricolazione (.pdf 84 Kb)
• Richiesta di verifica messa in servizio (.pdf 168 Kb) calda(.pdf 52 Kb) • Richiesta prima verifica periodica (.pdf 84 Kb)
• Richiesta prima verifica periodica (.pdf 164 Kb) -Mod. RD (.pdf 41 Kb) • Precisazioni del Ministero del Lavoro dell'11 dicembre 2009 (.pdf 68
-Mod. RR (.pdf 60 Kb) Kb)
Generatori di vapore -Mod. RR/Circuiti (.pdf 30 Kb)
• Denuncia di messa in servizio/immatricolazione (.pdf 188 Kb) -Mod. RR/Generatori (.pdf 40 Kb) Ascensori e montacarichi da cantiere
• Richiesta di verifica messa in servizio (.pdf 172 Kb) • Denuncia di messa in servizio/immatricolazione (.pdf 88 Kb)
• Richiesta prima verifica periodica (.pdf 172 Kb) • Richiesta di verifica impianto di riscaldamento ad • Richiesta prima verifica periodica(.pdf 88 Kb)
acqua calda (.pdf 52 Kb)
Recipienti Carrelli semoventi a braccio telescopico
• Denuncia di messa in servizio/immatricolazione (.pdf 184 Kb) • Denuncia di messa in servizio/immatricolazione(.pdf 84 Kb)
• Richiesta di verifica messa in servizio (.pdf 168 Kb) • Richiesta verifica periodica impianti con potenzialità • Richiesta prima verifica periodica (.pdf 84 Kb)
• Richiesta prima verifica periodica (.pdf 172 Kb) superiore a 116 Kw(.pdf 104 Kb)
Carri raccoglifrutta
Tubazioni • Denuncia di messa in servizio/immatricolazione (.pdf 64 Kb)
• Denuncia di messa in servizio/immatricolazione(.pdf 180 Kb) • Richiesta prima verifica periodica (.pdf 68 Kb)
• Richiesta di verifica messa in servizio (.pdf 164 Kb)
• Richiesta prima verifica periodica (.pdf 168 Kb) Idroestrattori
Impianti di messa a terra • Denuncia di messa in servizio/immatricolazione (.pdf 80 Kb)
Insiemi • Richiesta prima verifica periodica (.pdf 88 Kb)
Insiemi considerati unità indivisibili (UI)
• Denuncia di messa in servizio/immatricolazione (.pdf 268 Kb) Ponte mobile sviluppabile su carro
• Dichiarazione di conformità per impianti di messa a
• Richiesta di verifica messa in servizio (.pdf 260 Kb) • Denuncia di messa in servizio/immatricolazione (.pdf 76 Kb)
terra e di protezione dalle scariche atmosferiche (.pdf
• Richiesta prima verifica periodica (.pdf 264 Kb) • Richiesta prima verifica periodica (.pdf 76 Kb)
72 Kb)
Insiemi non considerati unità indivisibili (UI) Ponti sospesi e relativi argani
• Guida tecnica(.pdf 484 Kb)
• Denuncia di messa in servizio/immatricolazione(.pdf 280 Kb) • Denuncia di messa in servizio/immatricolazione (.pdf 72 Kb)
• Richiesta di verifica messa in servizio (.pdf 268 Kb) • Richiesta prima verifica periodica (.pdf 72 Kb)

Scale aeree ad inclinazione variabile


• Denuncia di messa in servizio/immatricolazione (.pdf 68 Kb)
• Richiesta prima verifica periodica (.pdf 72 Kb)
Grazie per l'attenzione e
buon lavoro
INAIL DIREZIONE REGIONALE PER LA LOMBARDIA
SETTORE RICERCA, CERTIFICAZIONE E VERIFICA
Unità Operativa Territoriale di Milano
Direttore U.O.T.: Dott. Ing. Michele De Mattia
Corso di Porta Nuova, 19 | 20122 Milano | Italy

E-mail: milano.r.dipartimento@inail.it
tel 02 6258.6397 | netfax 06 2279.8468

Per modulistica,materiale didattico e linee guida – sede Roma


http://www.ispesl.it http://www.inail.it
L’applicazione del D.M. 23 aprile 2011, n. 111
e s.m.i.
in Regione Lombardia
Nicoletta Cornaggia
Dirigente Struttura Prevenzione ambienti di Vita e lavoro
U.O. Governo della prevenzione e tutela sanitaria
D.G. Salute Regione Lombardia
I dati - Anno 2010 121.165

101.320
140.000
120.000 71.103
100.000
80.000 41.760
60.000
40.000 22.764
20.000 18.550
0 32%
44%
Apparecchi di sollevamento
Attrezzature a pressione

n. apparecchi/attrezzature verificati nel 2010 ( carico effettivo 2010)


n. apparecchi/attrezzature da sottoporre annualmente a verifica ( carico teorico medio annuale)
n. apparecchi/attrezzature in esercizio in Lombardia e soggetti a verifica periodica (a maggio 2011)
I dati – Anno 2013
Si può stimare che il numero di apparecchi si sia ridotto di
circa il 5-15%. Nelle aziende lombarde risultano essere:

 circa 115.000 apparecchi di sollevamento, di cui


mediamente circa 67.000/anno soggetti a verifica
periodica

circa 85.000 attrezzature a pressione, di cui


mediamente circa 35.000/anno soggetti a verifica
periodica
L’attuale scenario

L’entrata in scena dei soggetti abilitati


nell’effettuazione delle verifiche periodiche di
apparecchi ed attrezzature ha dato avvio a
nuovi scenari nell’operatività delle ASL, con
riguardo all’area della competenza
impiantistica.
I controlli – Apparecchi di sollevamento
Distribuzione territoriale
Num Controlli Elemento

ANNO CONTROLLO 2013 2012 2011 2010 2009 Total

SERVIZIO ENTE CONTROLLORE

301 - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI BERGAMO


264 645 799 970 839 3.517
302 - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI BRESCIA
961 1.277 1.304 1.141 935 5.618
303 - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI COMO
67 324 399 436 451 1.677
304 - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI CREMONA
2 284 434 444 401 1.565
307 - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI MANTOVA
731 1.263 1.436 1.595 1.290 6.315
308 - A.S.L. DI MILANO
460 705 635 656 652 3.108
200 - IMPIANTISTICA
309 - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI MILANO 1
849 1.323 1.216 1.106 1.252 5.746
311 - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA
141 588 448 208 269 1.654
312 - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI PAVIA
436 891 754 779 956 3.816
313 - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI SONDRIO
373 539 259 52 1.223
Fonte:
314 - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE
26 128 217 314 371 1.056 I.M.Pre.S@
315 - A.S.L. DI VALLECAMONICA - SEBINO
182 232 217 203 22 856 estrazione al 9
Total sett. 2013
4.492 8.199 8.118 7.904 7.438 36.151

6738
I controlli – Apparecchi di sollevamento
Distribuzione nel periodo 2009-2013

6738

Fonte: I.M.Pre.S@
proiezione per anno 2013
I controlli – Apparecchi di sollevamento
Distribuzione percentuale per settore
TIPOLOGIA STRUTTURA 2013 2012 2011
2411 - SIDERURGIA, FONDERIE, FABBRICAZIONE TUBI, FABBRICAZIONE IN
METALLO, CISTERNE, GENERATORI, LAVORAZIONE METALLI, FORGIATURA 17,6 16,5 16,2
ECC
2811 - FABBRICAZIONE DI MOTORI,TURBINE, TRATTORI,MACCHINE
UTENSILI, ARMI, ELETTRODOMESTICI 9,2 9,9 12,7
200 - IMPIANTISTICA 4111 - CANTIERI (UTILIZZARE QUESTA VOCE QUANDO IL CONTROLLO
RIGUARDA ATTIVITA' SVOLTE IN UN CANTIERE, A PRESCINDERE DALLE
TIPOLOGIA/CODICE ATECO9704 - IMPRESE DI 42,2 41,8 39,3
COSTRUZIONI/DEMOLIZIONI, DI INSTALLAZIONE IMPIANTI
(ELETTRICI,IDRAULICI ECC..), INTONACATURA E VERNICIATURA
9705 - COMMERCIO ALL'INGROSSO DI PRODOTTI NON ALIMENTARI
5,1 2,8 1,8

Fonte: I.M.Pre.S@
La vigilanza

Le risorse liberate dovranno sempre


più essere indirizzate ad attività di
sorveglianza del territorio
I controlli. La logica all’origine della strategia

Combinazione equa ed intelligente


empowerment ed enforcement.

Sostenere le aziende significa modulare


l’intervento in funzione della loro specifica
capacità e motivazione, ...
… mantenendo l’attività di verifica nelle
aziende a priorità di rischio
DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO CONNESSO ALLE
ATTREZZATURE DI LAVORO (Allegato VII – d.lgs n. 81/2008)

Premessa
Il presente elaborato illustra il criterio oggettivo, finalizzato alla definizione
della priorità nella programmazione degli interventi di prevenzione ed in
particolare nella attività di verifiche di cui all’art. 71, comma 11 d.lgs. n.
81/2008 e ss.mm.ii.
Il metodo adottato consente di attribuire un livello di rischio non ai singoli
impianti, ma bensì all’ambiente operativo/azienda nel quale vengono
utilizzati. L’obiettivo è quello di definire uno strumento che consenta di
classificare le istanze su una base oggettiva, in modo da poter
agevolare la pianificazione delle attività secondo i piani programmati
dai Servizi.
La legge del Fare - L. 98/2013
Per quanto riguarda le verifiche periodiche
successive alla prima, con la nuova formulazione
dell’art. 71, spariscono i termini di 30 giorni e,
soprattutto, non è più necessario avanzare la
richiesta di verifica all’ASL/ARPA, lasciando fin da
subito al datore di lavoro la libertà di
coinvolgere il soggetto a cui fare la richiesta di
verifica, scegliendolo tra le ASL/ARPA e i
soggetti pubblici o privati abilitati.
… conducendo una valutazione complessiva
della attrezzatura,

in una quota comunque prioritaria di aziende verificate dai


soggetti abilitati

“a holistic approach is essential to ensure


that risks are identified, assessed and
prioritised effectively”
… "centrando" sulle imprese viziose

Controllo sempre più mirato, che comporta perfezionare,


costruire, condividere e diffondere algoritmi per
l'individuazione delle aziende da sottoporre prioritariamente
a ispezione.
La vigilanza
 hanno facoltà di segnalare alla Commissione la
sussistenza di motivi di possibile esclusione di soggetti
abilitati negli elenchi (art. 2 co 5)

inviano tempestivamente alla Commissione le


segnalazioni di comportamenti anomali dei soggetti
abilitati (all. III punto 5.3)

svolgono attività di P.G. a seguito delle segnalazioni di


non conformità fatte dai soggetti abilitati (art. 70 co. 4
DLgs 81/08)
L’attività amministrativo-gestionale

• istituzione e pubblicazione dell’elenco dei


soggetti abilitati, a disposizione dei ddl (art. 2 co 4
e 6);
Archivio informatico

al 2010: n. 10/14 ASL dispongono di un


archivio informatico degli apparecchi sottoposti a
verifica;

 al 2013: archivio INAIL: caricamento dei dati


(ex all. III punto 5.1, inviano all’INAIL
annualmente i dati delle attività effettuate,
comprese quelle svolte dai soggetti abilitati)
Grazie per l’attenzione
Verifiche Periodiche

Verifiche periodiche attrezzature e


impianti – Obblighi normativi e procedure

Intervento a cura di: T.d.P. Leccardi p.i. Luigi


ASL Milano
S.C. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro / S.s. Verifiche Impianti di Sollevamento
Verifiche Periodiche

RUOLO COMPETENZE CRITICITA’

Intervento a cura di: T.d.P. Leccardi p.i. Luigi


RUOLO

Il personale delle ASL con competenze di verifiche periodiche sulle attrezzature


Verifiche Periodiche

di lavoro, ha mantenuto il proprio ruolo di vigilanza e ispezione come previsto


dalla Legge n. 833 del 23 dicembre 1978.

Unica differenza in riferimento al supplemento ordinario alla G.U. n. 194 del 20


Agosto 2013 le ASL non hanno più esclusività come Titolari della funzione per
le verifiche periodiche ( modifica art. 71 c. 11 D.Lgs. 81/08)

Intervento a cura di: T.d.P. Leccardi p.i. Luigi


COMPETENZE
Per l’esecuzione dell’attività di prevenzione e di vigilanza delle attrezzature di
lavoro, il Prefetto, su proposta del Presidente della Regione, ha attribuito agli
addetti ai servizi della ASL la qualifica di U.P.G. in relazione alle funzioni ispettive e
di controllo da essi esercitate relativamente all’applicazione della legislazione
Verifiche Periodiche

sulla sicurezza del lavoro ( D.Lgs. 81/08 s.m.i. )


In virtù di tale qualifica
I soggetti privati abilitati di cui al c. 11 acquistano la qualifica di incaricati di
pubblico servizio e rispondono direttamente alla Struttura Pubblica (art. 71 c.12
D.Lgs. 81/08 s.m.i.).
Tale qualifica acquisita dai Soggetti Privati impone loro l’obbligo di segnalare alla
ASL:
 il non rispetto dell’art 70 c.4 D.Lgs. 81/08, “…nell’utilizzo di una attrezzatura di
lavoro messa a disposizione dei lavoratori non Conforme alla legislazione
nazionale di recepimento delle Direttive Comunitarie…”;
 il non rispetto degli obblighi del Datore di Lavoro , art. 71 D.Lgs. 81/08s.m.i.

Intervento a cura di: T.d.P. Leccardi p.i. Luigi


CRITICITA’
La ASL Milano, nell’ambito delle proprie competenze avvalendosi di personale
ispettivo della S.s Verifiche Impianti di Sollevamento, ha rilevato
nell’espletamento delle proprie funzioni diverse criticità relativamente alle azioni
di prevenzione ai sensi del Titolo III del D.Lgs. 81/08 e nella attuazione delle linee
Verifiche Periodiche

guida imposte dal D.M. 11/04/2011, nello specifico:


In verifica periodica
mancanza di documentazione ( uso corretto,manutenzioni, formazione ect..) come
prevista dall’art. 71 D.Lgs. 81/08 s.m.i.
In vigilanza
•verbali incompleti di matricola assegnata,
•verbali firmati senza la qualifica del verificatore,
•indagini supplementari non conformi a quanto previste dalla normativa tecnica e
dalle circolari esplicative emesse dal Ministero
Tutto questo, si ripercuote negativamente anche nei confronti del Datore di
Lavoro il quale soggiacerà alle prescrizioni previste dal D.Lgs 81/08 s.m.i.

Intervento a cura di: T.d.P. Leccardi p.i. Luigi


Grazie per
l’attenzione

Luigi p.i. Leccardi

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