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Regione Emilia-Romagna

Bologna, 23 giugno 2011 Al Presidente dellAssemblea Legislativa Matteo Richetti Sede

RISOLUZIONE LAssemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna Premesso che La contrazione dei consumi legata alla crisi economica tuttora in corso in Italia non ha risparmiato neppure il settore agricolo, gi penalizzato da una distorta conformazione della catena distributiva che, a fronte di prezzi alla vendita molto elevati, spesso non garantisce ai produttori alcun margine di guadagno; A complicare ulteriormente la situazione sono intervenute in questultimo periodo due circostanze che, fra loro disgiunte, assommano per i propri effetti negativi minacciando la sopravvivenza di molte aziende agricole regionali; Evidenziato che In particolare lallarme provocato dai casi mortali di Escherichia Coli verificatisi in Germania ed il susseguirsi di diverse teorie circa lorigine dellinfezione hanno provocato di riflesso una ingiustificata contrazione dei consumi di vegetali in Italia, con un danno stimabile in circa 150mln; Per la Provincia di Forl-Cesena si stima che la diminuzione per il settore orticolo, che incide per il 13% sul valore dellagricoltura provinciale, significher per i produttori un ammanco di 20mln; A fronte di tali cifre risultano del tutto insufficienti i 210mln complessivamente stanziati dalla Commissione europea per risarcire gli agricoltori; Sottolineato inoltre che

Regione Emilia-Romagna
Continua ad espandersi la colonizzazione della vespa cinese che, giunta dalloriente nel 2002, ormai presente in Regione in maniera diffusa; La vespa, deponendo in primavera le proprie uova nelle gemme del castagno, compromette lo sviluppo vegetativo delle piante e quindi la loro fruttificazione; Nella sola Provincia di Forl-Cesena sono ormai a rischio centinaia di ettari di castagneto, con ricadute negative davvero enormi non solo dal punto di vista del danno produttivo ma anche ambientale, poich i castagni colpiti possono morire nellarco di alcuni decenni; A fronte della sperimentazione avviata in alcuni castagneti di Acquapartita e Santa Sofia- dove stata introdotta con discreto successo la vespa Torymus sinensi Kamijo, naturale predatore della vespa cinese- resta priva di risposta la situazione riscontrata nelle Valli forlivesi del Rabbi, del Montone e del Tramazzo, dove il castagno riveste un forte valore economico legato anche al turismo; Invita la Giunta A proseguire nellopera di sostegno allagricoltura regionale, promuovendone le eccellenze e la multifunzionalit aziendale e coadiuvando lopera di revisione della catena distributiva; A chiedere in sede nazionale ed europea maggiori e pi celeri misure di contrasto al diffondersi dellimmotivato allarme provocato dai casi mortali di esterichia coli, garantendo nel contempo la certa individuazione della fonte di contagio e risorse pi significative per i produttori coliti; Ad intervenire con maggiori risorse per estendere il pi celermente possibile a tutto il territorio regionale la lotta biologica alla vespa cinese del castagno, che ha mostrato di dare buoni risultati ed ad oggi risulta essere lunica arma disponibile per evitare la distruzione di centinaia di ettari di castagneto e del paesaggio che esso informa.

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