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CARLO GOLDONI: VITA

Goldoni è stato poco studiato, la fama che lo circonda è equivoca. Manca ad esempio un’edizione critica.

- 1707: nasce a Venezia. Il padre è medico e, a causa di rovesci economici, è costretto ad esercitare la
professione vagando da una località all’altra dell’Italia centro- settentrionale. Carlo segue il padre
nelle sue peregrinazioni, riceve una solida educazione umanistica (prima grammatica e retorica
presso i Gesuiti, poi filosofia presso i Domenicani), ma manifesta molto presto un’ATTRAZIONE PER
IL TEATRO, che lo indurrà a fuggire con una compagnia per raggiungere la madre.
- 1730: esordisce in teatro con due intermezzi. Il padre muore e deve portare avanti la famiglia
- 1737-1747: è direttore del teatro lirico San Giovanni Crisostomo.
Le sue commedie cominciano ad essere pubblicate (Momolo cortesan nel 1738), mentre la prima
commedia interamente scritta è La donna di garbo.

A questo punto la sua carriera teatrale può essere schematizzata in tre grandi periodi:

- 1748-1753: COMPAGNIA MEDEBACH presso il TEATRO SANT’ANGELO.


Prima si era limitato a scrivere alcuni canovacci e a questa occupazione aveva alternato vari
incarichi: quello di funzionario diplomatico per la Repubblica di Venezia e l’esercizio poco convinto
dell’avvocatura. A quarant’anni lascia quindi gli agi e il tranquillo prestigio di una vita borghese, per
avventurarsi in una professione rischiosa come quella del teatro. Per Medebach realizza una
quarantina di commedie, il primo passo verso una riforma del teatro è La vedova scaltra.

RIFORMA: - RAPPRESENTAZIONE DEL VERO

- PASSAGGIO DALLA MASCHERA AI CARATTERI

- DIFESA DELLA BORGHESIA

- 1753-1762: passaggio al TEATRO SAN LUCA sotto VENDRAMIN. Ci sono numerose difficoltà:

a) condizioni strutturali del tutto nuove.

b) inasprimento delle polemiche con Gozzi e Chiari.

Da queste difficoltà la necessità di sperimentare, magari contraddicendo anche precedenti affermazioni.

- USO DI VERSI (aveva dichiarato nel Teatro comico che la commedia doveva usare solo la prosa)
- SOGGETTI TRAGICOMICI a volte lontani nello spazio e nel tempo.

- 1762: parte per PARIGI per dirigere la Comédie italienne alla ricerca di condizioni di lavoro più
stabili e di un orizzonte di lavoro più arioso e stimolante. Numerose invece saranno le delusioni e le
critiche. Scrive in francese Le bourru bienfansant (il burbero benefico) e i Memoires, documento
autobiografico e testimonianza sul teatro.
- 1793: muore a Parigi in ristrettezze economiche, ormai vecchio e malato, dopo aver assistito allo
scoppio della Rivoluzione Francese.

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