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VITTORIO ARFIERI 11/01/22

Nato il 16 gennaio 1749. In una città che si chiama Asti. Suo padre era un conte di Cortemilia. Un anno dopo
muore (1750) e sua madre si riposa che era nobile. Vittorio era un aristocratico.

Fin da piccola era abituata a una eduzione molto severa nel 1758 entra nella – reale Accademia di Torino-,
per cominciare una carriera militare.

Era una scuola in cui potevano entrare soltanto i nobili.

Nel 1766 lui lascia l’accademia (non gli andava bene la carriera consigliata) e ha iniziato a fare dei viaggi.
Visita un sacco di città italiane e pure paesi europei (Francia, Inghilterra, Olanda, Austria, Germania,
Danimarca, Svezia, Spagna e Portogallo). Viaggia fino al 72 e poi torna a Torino (a 23 anni) . Si rende conto
che ha trascurato la sua cultura e quindi decide di imparare da solo.

Quindi inizia a studiare gli autori italiani, illuministi e in contemporanea iniziano le sue storie d’amore.

Ad un certo punto iniziò a frequentare Gabriella Falletti.

Nell’inverno del 1766 lei si ammala e lui si prende cura. Nel mentre scrive la sua prima tragedia che si
intitola Cleopatra. Viene rappresentata a teatro il 16 giugno 1775. Da qui ha trovato la sua vocazione e
nell’arco di 7 anni scriverà 14 tragedia. In totale ne scriverà 19 tragedie.

Motivi per cui scrive la tragedia: 1) personaggi emotivi perché vedeva tutto bianco nero 2) non esisteva
nella letteratura italiana un modello nuovo, quindi, ha fatto un suo modello.

Nel 1577 si sposta a Firenze.

Lui conosce un’altra donna ovvero Luisa Stolberg-Gedern è una contessa d’Albany. Con questa donna si
sposta a Roma e c rimane fino 1583. Nel 83 è costretto ad andarsene di Roma perché la loro relazione ha
fatto uno scandolo.

Si sposta e ne va in Francia e nel 86 a Parigi si riuniscono di nuovo e lui scrive le sue ultime 5 tragedie.

Si dedica anche a tradurre Virgilio e di seguiti inizierà a scrivere la sua prima biografia (1790 scoppiata la
Rivoluzione francese e lui si trovava proprio lì) ovvero “Vita “. La sua opinione verso la Rivoluzione francese
è positiva. Nel 91 torna a Firenze e si dedica alla revisione delle sue opere. Muore a Firenze l’otto ottobre
1803.

Le sue opere:
- Filippo: Scritta nel 1575. La sua prima opera che fa uscire. Parla di Filippo II (re) che ha sposato una certa
Isabella solo che Isabella doveva sposare il figlio di Filippo (Carlo) ma alla fine sposa Filippo.

Però i due sono ancora innamorati e Filippo si accorge e ucciderà suo figlio Carlo.

Isabella prende lo stesso pugnale con cui Filippo ha ucciso Carlo e si uccide.

Sono presenti tutti i temi tipici del teatro di Alfieri:

-Il tiranno che uccide il figlio

- virtù eroica

- dissidio insanabile: situazione non risolvibile


- Il Saul : Considerata l’opera più importante per lui. È la quattordicesima. L a vicenda si svolge
durante la guerra tra ebrei e filistei.

Il Re Soul esilia David solamente perché era famoso e più giovane di lui. Soul uccide tutti i sacerdoti e
minaccia di morte David. Affida il comando ad Abner ma ormai la guerra è ormai persa.

-Mirra : 84 . Racconta di una donna che si chiama Mirra. Deve sposarsi con Pereo anche se è amata da tutti
lei ha un atteggiamento chiuso, sembra che ce l’abbia con tutti. Vuole anticipare il matrimonio e all’altare
rifiuta di sposare Pereo.
Pereo di fronte a questa situazione si uccide.

Mirra si rivolge alla madre che si chiama Cecri e le rivolge delle parole d’odio incompressibili. Finché suo
padre non si avvicina a lei non dirà la verità. Infatti dirà al padre che è innamorata di lui (del padre) .

Dopo aver rivelato la verità lei si trafigge.

Presente la suspense.

Biografia: Vita

Prende spunto da Goldoni. Completa la versione nel 1790 e la continua nel 1803 e viene pubblicata nel
1806.

Un testo che è diviso in due parti: PRIMA PARTE


1) E’ suddivisa in quattro sezioni. La prima: puerizia (1745-58) . Racconti della sua infanzia. Dice che cerca di
trovare in questi ricordi le motivazioni che hanno reso il suo comportamento. A 9 anni viene mandato a
Torino

2) L’adolescenza 58-66: Torino e di aver vissuto la tragedia. Distrugge l’Accademia

3) La giovinezza 66-75: Racconta i suoi viaggi.

4) La virilità 75-90: Racconta il suo percorso di scrittore

Seconda parte – continuazione della virilità. Racconta i fatti che vanno dal 1790 giugno al 14 maggio 1803

Capiamo che il suo scopo era portare le tappe che lo hanno portato al successo.

Usa uno stile medio, uno lessico scelto.

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