vedrai seduto sulla tua tomba, o fratello mio, piangendo la tua gentile
giovinezza troncata dalla morte nel suo fiorire. Solo la madre, ora,
trascinando la sua vecchiaia, parla di me con le tue spoglie: ma io vi tendo
le mani deluse. E se già saluto da lontano la mia casa, sento gli dèi nemici
che mi respingono, E i tormenti interiori che sconvolsero la tua vita, e
invoco anch'io la pace della morte. Di tanta speranza mi resta questo! O
popoli stranieri, alla mia morte restituite le mie ossa al petto della madre
addolorata.