18 gennaio 22
Al punto tale di promettere un matrimonio senza
Carlo Goldoni
Nasce il 5 febbraio del 1707. Suo padre si
chiamava Giulio ed era un medico.
Si trasferiscono a Perugia per il lavoro di suo
padre, e inizia il suo percorso di studi nel collegio
dei Gesuiti.
Inizia ad interessarsi alle commedie e legge le
commedie di un autore latino di nome Plauto e
poi sempre per il lavoro del padre si trovano nel
1723 a Pavia.
Viene accolto in un collegio molto prestigioso
ovvero Ghislieri perché voleva/ indirizzato a
studiare diritto.
Esce e nel 27 cerca di riprendere gli studi ed entra
in una crisi depressiva e questa crisi lo convince a
ritirarsi in un convento. La famiglia lo sostenne e
lo aiuta ad aprire una attività una amministrativa
giudiziaria.
Lui però è interessato al teatro. Nel 1730 inizia a
scrivere delle commedie per il carnevale di
Venezia.
Nel 30 suo padre muore, tornano tutti a Venezia
e a Venezia decide di riprendere gli studi di diritto
e si laurea a Padova e quindi inizia a fare
l’avvocato e non era tanto bravo e perdeva tante
cause.
Si riempie di debiti.
volendo.
Allora si trova in una situazione di difficoltà e
scappa prima a Milano poi a Verona.
A Verona fa il più grande incontro che gli
cambierà la vita ovvero con un capocomico
ovvero Giuseppe Imer e dirigeva il teatro
Sansamuele.
Quando si incontrano Imer capisce che è bravo.
Iniziano a lavorare insieme e si spostano a
Venezia. Inizia a diventare famoso a punto tale
che nel 1737 gli viene dato la direzione di un
teatro ovvero San Giovani Crisostomo
Qui inizia a mettere in scena le commedie che ha
scritto, nel 1743, si trova coinvolto in una truffa.
La conseguenza di questa è la fuga di Goldoni e
nel 1745 si sposta a Pisa e torna a fare l’avvocato
e ha qualche successo in più.
Incontra Gerolammo Medebach e gli fa un’altra
proposta ovvero di tornare a Venezia.
Medebach gli propone un contratto di 4 anni e gli
paga un sacco di sacco ma in cambio doveva
scrivere 8 commedie ogni anno.
Periodo intenso e riuscirà a scrivere queste
commedie.
Compone queste 32 commedie, quando scade
questo contratto, ne fa uno nuovo con il teatro di
San Luca con lo stesso contratto.
Ormai famosissimo in Italia.
Iniziano a conoscerlo anche in Francia.
La compagnia Comèdie Italienne lo conoscevano
e decide di lasciare Venezia, di trasferirsi a Parigi
nel 1762.
Come veniva fatto il teatro prima di Goldoni?
-Commedia dell’Arte (prima): Indossavano una
maschera fissa che permetteva al pubblico di
capire che tipo di personaggio stessero
rappresentando.
- Canovaccio: L’autore dava una serie di
indicazione alla compagnia teatrale, ed essa
poteva fare tutto quello che voleva ma sempre
rispettando l’indicazione. Potevi vedere
interpretazioni diversi
- Lessico: il lessico è stereotipato, non vi sono
differenze tra le classi sociali.
Riforma di Goldoni: Le maschere spariscono, la
presenza di personaggi che sono molto più
realistici. Personaggi con più caratteristiche e più
realistici.
Commedia interamente scritta e il lessico diventa
vario.
Si trova a Parigi e scrive le commedie per questa
compagnia e riceve una nuova proposta.
Riceve una proposta dal Sovrano di Francia che
era Luigi IX gli propone di insegnare italiano alle
sue figlie.
Si trasferisce nella reggia di Luigi IX nella
Versailles.
Per cinque anni si trasferisce da Luigi e insegna.
Nel 1770 torna a Parigi, gli danno una pensione
per le sue abilità.
Nel 1775 cambia sovrano ovvero Luigi XIV e
propone a Goldoni di fare l’insegnante di italiano
alle sue sorelle. Rimano fino al 1780 a Parigi e
rimane definitivamente.
A Parigi, visto che ha scritto poco nella sua vita,
tre anni dopo il suo ritorno, inizia a scrivere le sue
memorie ovvero Mémories che verranno
stampati in tre volumi cinque anni dopo ovvero
nel 1787.
Nel 1788 vengono stampati in italiano.
Muore il 6 febbraio del 1793. Muore in povertà.
OPERA: LA LOCANDIERA
È una commedia che viene rappresentata per la
prima volta nel 1753 a Sant’Angelo.
I ATTO
Una commedia in tre atti che racconta quello che
succede in questa locanda.
Presenti due personaggi: Conte di Albafiorita e un
marchese di Forlipopoli.
I due stanno discutendo tra di loro e compare un
terzo personaggio ovvero cavaliere di Ripafratta
Ha una caratteristica questo cavaliere ovvero odia
le donne.
Questi tre parlano della Locandiera che è
Mirandolina. Lei sentendo quello che dice il
cavaliere decide di punirlo.
Mirandolina vuole fare in modo che il cavaliere si
innamori di lei.
II ATTO
Mirandolina prova a far innamorare il cavaliere e
ci riesce
III ATTO
Una volta che ci è riuscita non lo calcola più.
Nell’Ultimo atto il cavaliere le fa tanti regali per
dimostrare il suo amore ma lei non accetta i
regali. Mirandolina dichiara apertamente che non
farà più cosa ha fatto al cavaliere e dichiara di
sposarsi con Fabrizio che era il cameriere della
locanda.
L’opera finisce con la promessa di Mirandolina e
con il cavaliere afferma il suo odio verso le
donne.
Particolari: La vicenda si svolge nella locanda. Le
opinioni dei personaggi al termine della locanda
sono gli stessi che hanno all’iniziano. Quindi si
dice che la commedia ha un andamento circolare.
La vicenda procede grazie ai dialoghi.