Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Mosaici Venezia
Mosaici Venezia
Mosaici parietali
VENEZIA
• La Basilica di San Marco, 1063 - 1094
FIRENZE
• Battistero di San Giovanni, XI-XII Secolo
MOSAICI
e
LA BASILICA DI SAN MARCO
a
VENEZIA
1063 - 1094
Pianta e facciata della Basilica di San Marco
• Storia della basilica
• Pianta
• Prospetto
• Interno
• Decorazioni esterne
• Mosaici interni
• Madonna di Nicopeia
• Vita di San Marco
Mappa della città di Venezia
La costruzione della basilica ebbe inizio nel 1063, per voler del doge Domenico
Contarini e si protrasse fino al 1094, anno della consacrazione.
1. Facciata:
2. Lato affacciato sul Palazzo Ducale
3. Atrio
4. Cupole
5. Presbiterio
6. Urna di San Marco
7. Cappella della Madonna Nicopeia
(portatrice di vittoria)
8. Quadriga
La pianta a croce greca, secondo la tradizione bizantina, non è perfettamente
simmetrica, presenta cinque cupole, poste sui bracci dei transetti e sulla loro
intersezione.
Ogni braccio è diviso a sua volta in tre navate, separate da colonne che confluiscono
in massicci pilastri, che sostegno le cupole.
Non aderisce soltanto a uno stile: infatti sono riscontrabili elementi romanici,
orientali e gotici.
I soggetti trattati sono del Vecchio e Nuovo Testamento, la vita di Cristo e di San
Marco.
Madonna Nicopeia
Un’immagine sacra che merita di essere citata è la Madonna Nicopeia, portatrice di
vittoria. Realizzata su una tavola di legno, è un’icona bizantina originaria del X
secolo. Come la quadriga anche l’icona della Madonna è un bottino di guerra,
portato a Venezia dopo la quarta Crociata, nel XIII secolo. E’ posta nel transetto
sinistro della Basilica, nell’omonima cappella, a lei dedicata. L’opera è stata
danneggiata più volte e molti particolari sono restauri successivi. Fanno da cornice
trentadue placche smaltate raffiguranti santi e profeti; i soggetti rivolgono lo
sguardo verso il fruitore.
Maria è in posizione frontale a mezzo busto con il Bambino in grembo, sorretto con
entrambe le mani.
La veste che indossa è scura e su questa sono riconoscibili le crocette, simbolo della
verginità perpetua.
La sontuosa tunica rossa, contrasta con la semplicità del tema trattato. Anche il
Bambino mostra l’aureola divisa in cinque sezioni.
Fin dalle origini della Repubblica marinara il patrono di Venezia fu San Marco.
Le notizie sulla sua vita sono poche e confuse. Egli visse nel I secolo d.C. e fu
discepolo di San Pietro, compì diversi viaggi missionari in Oriente e a Roma, dove
trascrisse il Vangelo. Si ritiene che perì intorno al 68 d.C. martirizzato ad
Alessandria d’Egitto a seguito delle torture inflitte dai pagani. Il corpo, venne dato
alle fiamme e salvato dai fedeli, secondo la leggenda, nell’828 due marinai veneti lo
trafugarono portandolo a Venezia.
Il simbolo che viene associato al santo è il leone alato, divenuto emblema della
repubblica marinara.
MOSAICI DELLA FACCIATA
Traslazione del corpo di San Marco Il corpo di San Marco venerato dalla
Signoria veneziana
MOSAICI DELLA FACCIATA
La Resurrezione di Cristo
MOSAICI DELLA FACCIATA
Fondazioni apostoliche
Dettaglio di mosaico
MOSAICI NEL TRANSETTO DESTRO
Il Battistero venne costruito tra il XI e il XII secolo, nel corso del Duecento venne
ulteriormente accresciuto e decorato, fino a raggiungere l’aspetto che conserva
tutt’oggi e che esprime il carattere stesso dell’architettura fiorentina così come
verrà interpretato e ripreso nel rinascimento.
disposizione delle
scene nei mosaici della
cupola
Storie di Giovanni
Battista
Storie di Giuseppe
Giudizio Universale
MOSAICI Nella fascia centrale
(2) sono raffigurate le gerarchie angeliche
Nel registro più ampio
(1) vi è raffigurato il Giudizio Universale
(2) Negli altri registri vi sono raffigurate, a partire dal
centrale,
(3) le storie della Genesi (3),
(4) le storie di Giuseppe
(5) (4), storie di Maria e di Cristo
(6) e storie di san Giovanni Battista
Gerarchie angeliche
Giudizio Universale, cupola del Battistero
MOSAICI
Gerarchie angeliche
MOSAICI
Giudizio universale
MOSAICI
Cristo giudice
MOSAICI
Gli altri cinque spicchi sono suddivisi in altri quattro registri orizzontali, dove
sono raffigurate a partire dall’alto: le storie della Genesi, le storie di Giuseppe
ebreo, le storie di Maria e di Cristo e le storie di San Giovanni Battista.
Furono impiegate, secondo alcuni, maestranze veneziane, su commissione di
importanti artisti locali che fornirono i cartoni, come Coppo di Marcovaldo, autore
dell’Inferno, Meliore per alcune parti del Paradiso, mentre al Maestro della
Maddalena e Cimabue, cui sono attribuite le prime storie del Battista.
San Giovanni Battista di Tiziano
San Giovanni Battista, originario della regione montuosa della Giudea, fu il
fondatore di una comunità battista che fu all’origine di alcuni movimenti
religiosi del I secolo d.C.. In giovane età, si ritirò a condurre la dura vita nel
deserto. Nel 29 d. C. iniziò la sua missione lungo il fiume Giordano. Da tutta la
Giudea e da Gerusalemme, accorsero numerosi proseliti, che in segno di
purificazione dai peccati e di nascita ad una nuova vita, venivano battezzati,
facendoli immergere nelle acque del fiume. Gesù stesso si fece battezzare da lui.
Giovanni Battista è una delle personalità più importanti dei Vangeli e secondo
il Cristianesimo, la sua vita e la predicazione sono costantemente intrecciate con
l’opera di Gesù Cristo. Morì intorno al 35 d.C. a causa dell’opposizione alla
condotta di Erode Antipa, che conviveva con la cognata Erodiade; il re lo fece
imprigionare, e per compiacere della bella figlia di Erodiade, Salomè, che aveva
ballato ad un banchetto, lo fece decapitare. I suoi seguaci, saputo del martirio
recuperarono il corpo e lo misero in un sepolcro.
Nell’Italia meridionale si prediligono i mosaici nelle absidi a sfondo dorato,
derivati dall’arte bizantina, al fine di arricchire l’abside e da dare un significato
atemporale al soggetto. Spesso la figura del divino è accostata a quella di angeli,
che possono essere cherubini o serafini, o di santi.