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Tratto da REPTILIA, Numero 18, Anno 4

Descrizione morfologica

Questo tritone ha una testa triangolare molto appiattita, caratterizzata da una cresta ossea abbastanza prominente e a
forma di “V” invertita. Sulla lunghezza del corpo si estendono due linee laterali da 12 a 14 protuberanze di forma di
verruca, che nascono all’altezza delle estremità anteriori e terminano fondendosi con il colore della coda. Si osserva
anche una cresta ridotta lungo la linea vertebrale. La sua colorazione converte il T. verrucosus in un animale
specialmente vistoso: sopra un colore di fondo marron scuro o nero, il dorso mostra una vistosa colorazione giallo o
arancio, che comincia dalla testa e si prolunga per le ghiandole “parotoidali” e per tutta la cresta indurita della colonna
vertebrale, fino culminare ad una coda completamente arancione. La pelle, di tessitura granulosa, contiene un potente
alcaloide potenzialmente pericoloso per i suoi nemici. Iniettato in concentrazione debole ad un topo, ne produce la
morte in pochi minuti. Nelle persone può causare una forte irritazione delle mucose. La zona con più concentrazione di
ghiandole produttrici di veleno, coincide con l’area colorata del corpo dell’animale, per questo possiamo considerare la
sua colorazione come una forma per rimarcare un pericolo potenziale per i possibili predatori (colorazione
aposematica). Quando l’animale si sente in pericolo, dondola la coda sopra la sua schiena, mentre schiaccia il suo
corpo, rialzando i tubercoli laterali vivamente colorati e ricchi di ghiandole velenose. Al contrario, quando l’animale si
sta bagnando in pieno giorno, il suo colore peculiare si confonde con il suolo pietroso del torrente, trasformando i suoi
contorni corporali e producendo un effetto scuro (colorazione scura).

Dimensione

Il Tylototriton verrucosus arriva ad una grandezza tra i 15 e i 20 cm.

Habitat

Boschi temperati e umidi di regioni montagnose, frequentemente vicino una corrente lenta d’acqua. Il T. verrucosus
frequenta il mantello di foglie dei boschi di montagna.

Distribuzione

Abita le montagne ovest della Cina (principalmente la sub-regione dell’Himalaya dell’ovest dell’Yunàn), Birmania, la
zona più estrema del nord est dell’India, il nord di Tailandia e Nepal.

Riproduzione

La riproduzione comincia in Marzo e si prolunga durante tutto il periodo delle piogge. La condotta riproduttiva è simile
a quella del tritone Pleurodeles waltl. L’accoppiamento ha luogo nell’acqua. Una volta annusata la femmina, il maschio
scivola sotto di lei e l’abbraccia con i suoi arti anteriori. Dopo un periodo che, secondo lo stato recettivo della femmina,
può oscillare tra varie ore o vari giorni, ha luogo la fertilizzazione. Il maschio libera tre piccoli spermatofori in forma di
cono che situa sopra la cloaca della femmina, producendo così una fecondazione esteriore. Tra i dieci e i ventuno giorni
dopo la fertilizzazione, le uova, in piccoli gruppi da 10 a 15, restano fissati alle pietre semi sommerse nell’acqua.
Normalmente il numero totale d’uova è da 40 a 60, si è potuto osservare deposizioni di 100 uova.
Le larve nascono entro 10-15 gg. più tardi, e misurano circa 10mm. Con un periodo di sviluppo da 100 a 150 gg., la sua
metamorfosi è relativamente lenta. Una volta terminata la metamorfosi misurano da 4,83 a 6,35 cm., e raggiungono la
maturità nel secondo o terzo anno.

Dimorfismo sessuale

I maschi possiedono una cloaca molto più prominente, e tendono ad essere più piccoli e stilizzati. Hanno anche le
“spalle” più grosse.
Alimentazione

In terra, gli adulti si alimentano di lombrichi, d’insetti e di larve di questi, in generale in tutti i tipi di piccoli invertebrati
terrestri. Le larve sono carnivore e nel suo ambiente acquatico si alimentano di dafnie e piccoli crostacei e tutti i tipi
piccoli d’invertebrati acquatici.

Stato e protezione

Non è protetto dal CITES. Sembra che, dovuto all’esportazione incontrollata di più di 10000 esemplari nel 1992, la
popolazione del nord della Tailandia è estinta o in serio pericolo di arrivare ad esserlo.

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