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Al proporci l’acquisto o la costruzione di un terrario ci assalirà il dubbio sulla sua grandezza. La scelta deve basarsi
sulle abitudini del rettile o anfibio che desideriamo allevare. La maggioranza dei boidi o pitoni si mostra abbastanza
flemmatica durante gran parte del giorno e della notte, percui le loro necessità di spazio saranno minori in
comparazione, per esempio, di un serpente delle scale, Elaphe Scalaris, che è sommamente nervosa e attiva. Il
terrario più grande non è necessariamente il più adeguato, dovremmo invece cercare la grandezza indicata per ogni
specie in particolare. Di questa questione non saranno d’aiuto le opere referenti al tema, come il consiglio di qualche
terrariofilo più veterano.
a) Torba
La scelta del substrato che utilizzeremo nel terrario è d’importanza vitale per le nostre mascotte e presto vedremo che
non si tratta di un’esagerazione. Uno dei vantaggi della torba è la sua gran capacità di assorbire i liquidi e per la
medesima ragione ha la facilità di ritenzione idrica. Questa qualità a importanza quando il terrario è abitato da
animali che hanno una gran necessità d’umidità ambientale, o cui le deposizioni sono più che abbondanti, come nel
caso di grandi boidi o varani. Un altro vantaggio è che con l’ingestione accidentale non crea rischio per la salute dei
rettili. Quando decidiamo di utilizzare questo materiale ci preoccuperemo che non contenga sostanze chimiche.
b) Sabbia
Oltre ad avere il vantaggio d’essere economica, uno dei suoi maggiori inconvenienti è il rischio che comporta la sua
ingestione accidentale. L’ingestione dei grani di sabbia nel tratto digestivo può avere conseguenze mortali per gli
abitanti del terrario, come ben sanno i veterinari specializzati in esotico. Neppure la sua capacità di assorbimento è
uguale alla torba, ma bensì inferiore, per cui la consideriamo una opzione meno raccomandabile.
c) Ghiaia
Si usa normalmente ghiaia quando si montano terrari per animali molto grandi, come per esempio boidi, grandi
varani o coccodrilli. Il suo aspetto risulta abbastanza attrattivo se si tratta di ghiaia di fiume, rotonda e senza punte,
con meno pericolo di causare danni nel tratto intestinale. Comunque non assorbe le defecazioni liquide ed è
difficoltosa per il mantenimento d’igiene adeguata.
d) Corteccia a scaglie
In Europa e negli ultimi anni anche in Spagna, si sta utilizzando corteccia come substrato, soprattutto in terrari
d’ambiente tropicale umido. Ha il vantaggio di mantenere bene l’umidità e il suo aspetto è molto attrattivo, per
questo può essere una possibilità valida, nei terrari per rettili di una certa grandezza o per piccoli anfibi che passano
la loro vita nel suolo, come le rane velenose del genere Dendrobates.
e) Giornale
Questa è l’alternativa meno attrattiva dal punto di vista estetico, però ha altri vantaggi che meritano la nostra
attenzione. Da un lato il suo basso costo, dall’altro la sua capacità d’assorbimento e anche la facilità con cui lo si può
cambiare quando si sporca. Specialmente se si tratta di terrari temporanei, per animali in quarantena o in periodo
svezzamento, risulta essere molto pratico. Merita considerare che comunque l’inchiostro di stampa sembra possedere
qualità battericida.
f) Cespuglio artificiale
Questo materiale risulta caro, possiede però una vita considerabile giacché è possibile pulirlo sotto un rubinetto
quando è sporco. Non è molto utile per mantenere l’umidità, però facilita la ritenzione delle feci e il suo aspetto è
abbastanza accettabile.
a) Rami
Quando necessitiamo d’installare un terrario per animali scalatori, gli offriremo rami e tronchi considerando le sue
abitudini. Un’Iguana verde, Iguana iguana, richiederà tronchi ben ramificati di corteccia un po’ ruvida, per potersi
aggrappare bene con le sue unghie affilate. Sfrutterà sopra di tutto, rami inclinati o orizzontali sopra i quali possa
riposare. La grossezza del tronco sarà al meno come il suo corpo. Un camaleonte comune, Chamaeleo chamaleon, in
cambio, necessita rametti che può abbracciare con facilità con le sue dita. Peraltro teniamo rettili che si sono adattati
per scalare sopra superfici lisce e verticali. Un Gekonide del tipo del Phelsuma, per esempio, non incontrerà alcuna
utilità in un bellissimo ramo di rovere con il quale possiamo decorare il terrario. I phelsuma preferiscono scalare sul
vetro incluso a testa in giù, percui ci troveremo con le pareti del nostro terrario imbrattate con le feci dei suoi abitanti
a meno ché non gli proporremo abbondanti rami lisci, preferibilmente canne di bambù di una certa grandezza.
b) Rocce e pietre
A parte ad aiutare di molto l’estetica del nostro terrario e di procurare necessari nascondigli ai propri inquilini, le
pietre o piccole rocce che installeremo sono anche di grande utilità per la muta dei nostri serpenti. Quello che è molto
importante al momento di creare cavità con varie rocce, è l’assicurarsi che queste non possano crollare e intrappolare
i nostri animali sotto di esse. Se non abbiamo l’assoluta sicurezza della solidità della nostra costruzione, sarà meglio
unire le pietre con silicone o cemento.
c) Recipienti d’acqua
Altro elemento imprescindibile di qualsiasi terrario, anche sia del tipo desertico, è il recipiente d’acqua che deve
essere provvisto d’acqua pulita. Non riusciamo ad insistere sufficientemente sull’importanza che i nostri rettili
dispongano d’acqua che sia rinnovata al minuto, quanto più spesso meglio. Per esperienza personale sappiamo che
per non procurare acqua cristallina, una collezione intera di Python regius si può perdere a causa di un’ostruzione
intestinale, provocata per disidratazione. Il recipiente d’acqua può servire come abbeveratoio o come vasca da bagno.
Molti serpenti possono passare vari giorni sommersi sotto l’acqua, e non solo prima della muta, se non in qualsiasi
periodo come corrisponde al suo comportamento in natura.
d) Piante naturali o artificiali
Un elemento che anche se non imprescindibile è comunque uno degli aspetti di maggior piacere a cui si può dedicare
il terrariofilo, sono le piante, che inoltre a dare l’ultimo tocco, al terrario, giocano un’importante ruolo nella
conservazione dell’umidità dentro al sistema. È comprensibile che se proviamo a sistemare piante in un terrario di un
grande pitone di tre metri, queste risulteranno distrutte in poco tempo. Così, le piante bisognerà utilizzare in terrari
abitati da specie che abbiano una dimensione “moderata” e un comportamento “rispettoso” della nostra selva
artificiale. Le piante artificiali hanno il vantaggio di non necessitare annaffiature neppure cure alcune e di essere
facilmente sterilizzabili, però non compiono nessuna funzione umidificante, il suo risultato estetico dipenderà dalle
abilità individuali di ciascuno. È evidente che per gli animali sono completamente uguali i tipi di pianta. Importanza
per i rettili è il colore, forma e tatto della pianta, che sopra tutto le dà una protezione e un habitat abituale.
a) Fluorescenti
Per l’illuminazione del vivaio, il più pratico è l’utilizzo di lampade fluorescenti che ci forniranno abbondante luce,
scarso calore e un basso consumo. In commercio specialistico incontreremo tipi di fluorescenti che potenziano la
crescita delle piante, risultano ottimi i colori degli animali o quelle lampade con una percentuale di raggi UVA
importanti per la salute d’alcuni rettili. Ultimamente si sta’ importando tubi specialmente disegnati per applicazioni
in terrari.
b) Lampade ad incandescenza
Le lampade ad incandescenza s’installano rapidamente e con facilità, però sono ad alto consumo e disperdono molto
calore, questo può causare dei problemi di temperatura troppo alta nel terrario, specialmente in estate. Possono anche
causare bruciature ai nostri animali se non sono protette.
c) Lampade allogene
Per l’elevato calore che disperdono e per il loro alto costo d’acquisizione e di consumo, questo tipo d’illuminazione
sarà sicuramente ristretto a quei terrari di grandi dimensioni, comunque si possono utilizzare le allogene a bassi Watt
in combinazione con trasformatori.
d) Luce solare
Non c’è alcun dubbio che a tutte le possibilità, la luce solare è la migliore “invenzione”.
Se il nostro terrario può beneficare dei raggi solari, questi sfoggeranno un ottimo accrescimento delle piante,
luminosità, e benefiche azioni dei raggi U.V.A tutto allo stesso tempo. Senza dubbio, dobbiamo avere molta cura e
attenzione dell’effetto serra che si produce durante una forte insolazione, già il calore generato all’interno del terrario
non può uscire dalle pareti di vetro. Temperature di più di 40° possono causare rapidamente la morte dei suoi
abitanti.
a) Lampade ad incandescenza
Come abbiamo menzionato anteriormente, le lampade disperdono una gran quantità di calore che possiamo sfruttare
per elevare la temperatura del terrario. Sicuramente, dobbiamo prevedere una protezione delle sfere delle lampade
con tela metallica per evitare bruciature agli animali, già molti rettili non sembrano capire la relazione tra il dolore
della bruciatura e la fonte di calore, percui possono arrivare a soffrire lesioni gravissime. L’inconveniente delle
lampade avviene durante la notte, quando i rettili necessitano l’oscurità e le lampade continuano ad illuminare il
terrario. Per questa ragione possiamo combinarle con lampade ad infrarosso, che disperdono poca o nessuna luce
visibile.
b) Cavi riscaldanti
Data la sua elasticità, i cavi ci permettono una distribuzione a nostro piacimento nel sub strato del terrario, però
dobbiamo avere cura che gli animali non possono avere contatti fisici con il cavo, già che qualche modello raggiunge
temperature elevate e possono produrre bruciature. Così, se il terrario è abitato d’animali scavatori, nel sub strato
dovremo proteggere i cavi. Possiamo farlo facilmente posandoli allo stile “sandwich” tra due piastrelle di gres o
materiale analogo.
c) Resistenze
Anche se il suo prezzo è elevato, specialmente di quei modelli di maggior qualità, la sua sicurezza è superiore alle
altre scelte. Gli animali non possono distruggerle facilmente, disperde un calore moderato e l’installazione è facile.
Esistono anche modelli sommergibili che possono essere utili per scaldare l’acqua. È solo necessario avere la
precauzione di accumulare il calore. Questo può occorrere quando posizioniamo il terrario sopra una lastra di
polistirolo e la resistenza nel mezzo. Se il sub strato del terrario è, per esempio, di torba, si formerà un accumulo di
calore tra il polistirolo e la torba che può portare alla combustione del polistirolo stesso.
d) Altri
A volte vale la pena ricercare nella tecnologia industriale che non ha niente a che vedere con il mondo del vivaio.
Esistono, per esempio, riscaldatori disegnati per riscaldare sale di macchine o armadi industriali. Questo soprattutto
per terrari di certe grandezze può trovare applicazione adeguata. Comunque l’industria d’allevamento ci può fornire
qualche alternativa interessante.
a) Grate
La ventilazione del terrario e la qualità dell’aria che respirano i suoi ospiti ha più importanza di quello che possiamo
credere. L’aria viziata nel terrario può essere causa d’infezioni respiratorie e favorire lo sviluppo di batteri. Come
dobbiamo evitare che la necessaria ventilazione crei correnti d’aria non desiderate, la miglior formula di rinnovare
l’aria sarà installando grate di ventilazione nella parte inferiore frontale e nella superiore posteriore del vivaio. L’aria
fredda entrerà per la grata frontale, si scalderà nel terrario, ascenderà e sarà evacuata dalla grata superiore. Non
dobbiamo predisporre grate sui lati del terrario e meno ancora sulle stesse altezze: questo creerà correnti d’aria che si
devono evitare. Le grate devono essere di un materiale liscio che non risulti abrasivo, questo per i musi dei rettili che
intentino fuggire attraverso di esse.
b) Ventilazione forzata
Quando installiamo terrari grandi, della grandezza di una stanza, si può rendere necessario l’applicazione di
ventilatori o estrattori che garantiscano uno scambio corretto dell’aria. Come nel capitolo riguardante il
riscaldamento del terrario, bisogna aggiungere che in commercio specializzato esistono ventilatori pensati per altre
applicazioni, come per grandi computer che possono essere utili per la ventilazione del terrario incluso di media
grandezza.