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Introduzione
Tutti i costruttori automobilistici sono alla ricerca spasmodica di carburanti e sistemi
di trazione che possano essere sostituiti a quelli comunemente utilizzati. Si pensi alle
celle a combustibile, ai motori alimentati con idrogeno, alla trazione ibrida, che
costituiscono senza dubbio valide alternative per un futuro però non troppo vicino.
Infatti anche se alcune di queste tecnologie rappresentano già una realtà (si pensi ad
esempio alla trazione ibrida), sono ancora troppo costose e dunque di difficile
applicazione nel settore della trazione. Tali sistemi o combustibili non sono perciò in
grado di dare una risposta immediata al problema dell’inquinamento, presente
soprattutto nelle grandi città, anche se sarebbero ideali per rispettare le normative
sempre più severe in materia di emissioni dei veicoli. Inoltre tali normative obbligano
i costruttori ad adottare componenti per il post trattamento dei gas di scarico e
dispositivi di alimentazione sempre più sofisticati, applicandoli a motori che
funzionano sempre con benzina o gasolio. In questo scenario al quanto complesso, il
combustibile GPL rappresenta una immediata risposta all’inquinamento e ai costi del
trasporto, realizzato con veicoli azionati tramite i classici propulsori a combustione
interna. Certo non è la soluzione ideale per tutti i problemi, ma attualmente è senza
dubbio la più concreta e di facile applicazione. Per questo motivo Opel e Landi
Renzo, collaborano per fornire al pubblico una vasta gamma di vetture alimentate a
GPL.
La centralina
I tempi di iniezione dal gas sono memorizzati in una mappa che come coordinate ha il
regime di rotazione del motore e i tempi di iniezione benzina applicati dalla
centralina originale. I sensori di pressione gas e temperatura gas sono parte integrante
del sistema ed inviano alla centralina i segnali necessari per il corretto funzionamento
del veicolo. Le condizioni ideali per il passaggio da benzina a gas che avviene
automaticamente dopo l’accensione del veicolo, sono determinate in base alla
temperatura del liquido di raffreddamento del motore, alla temperatura e pressione
del GPL. Il sistema include inoltre strategie di diagnosi e prevede il passaggio
automatico alla alimentazione a benzina, in caso di avaria di componenti del sistema
di erogazione del gas.
Il pannello di controllo
Viene montato all’interno dell’abitacolo della vettura e rende possibile la
commutazione manuale da gas a benzina e viceversa. Inoltre con un indicatore
luminoso informa sul tipo di carburante che il propulsore sta utilizzando, mentre con
una fila di cinque led indica il livello del gas all’interno del serbatoio. Un segnalatore
acustico avverte l’automobilista quando avviene una commutazione automatica a
benzina, a causa dell’esaurimento del GPL o per una anomalia del suo sistema di
alimentazione.
Il rail iniettori
Il GPL proveniente dal filtro alimenta il rail iniettori ed, opportunamente dosato, esce
dagli iniettori stessi, arrivando ai collettori di aspirazione del motore. Tali iniettori
sono pilotati dalla centralina elettronica gas. Nel rail sono prelevati i segnali di
pressione e di temperatura del gas. Il pilotaggio degli attuatori è del tipo “peak and
hold” (il segnale di comando è composto da un impulso di ampiezza considerevole
per aprire velocemente l’iniettore vincendo le sue inerzie, seguito da un’onda quadra
necessaria per mantenere aperto l’iniettore stesso).
Queste due immagini mostrano il rail iniettori gas. Si nota la presenza del sensore
integrato che rileva la temperatura del combustibile e la sua pressione. Queste
informazioni vengono usate dalla centralina del sistema di alimentazione specifico,
per erogare la giusta quantità di GPL e per regolare la funzione di commutazione con
la benzina.
L’iniettore gas progettato dalla Landi Renzo, viene comandato con un segnale
elettrico del tipo “peak and hold”.
Per garantire l’assenza di contaminazioni anche piccolissime del GPL, nel sistema di
alimentazione viene usato un filtro capace di trattenere impurità con diametro di circa
80 micron.
Le immagini mostrano due differenti modelli del riduttore – vaporizzatore, un
componente molto importante del sistema di alimentazione GPL. Questo dispositivo
abbassa la pressione del GPL stesso presente nel serbatoio e trasforma la fase del
combustibile da liquida a gassosa.
Per poter riempire il serbatoio del GPL alla stazione di servizio, occorre utilizzare un
apposito adattatore sul quale deve essere inserita la pistola del distributore del gas.
La terminazione del serbatoio GPL è “nascosta” all’interno del vano, dove è presente
anche la bocchetta per il rifornimento della benzina.
Sulla terminazione del serbatoio GPL, occorre avvitare l’adattatore per poter inserire
la pistola del distributore del gas.
La bombola di tipo toroidale, viene normalmente inserita nel vano occupato in
origine dalla ruota di scorta. Quest’ulima viene sostituita con un kit di riparazione
pneumatici o non è necessaria se si adottano pneumatici antiforatura (“run flat”).