La vita di Gabriele D'Annunzio � paragonabile a quella di una star dei giorni
nostri: dall'ultimo '800 fino almeno alla prima guerra mondiale con il suo stile di vita fatto di mondanet�, di avventure erotiche, di scandali e di romanzi, egli rappresenta un modello di comportamento che esercita una forte influenza sul mondo borghese. Nasce a Pescara nel 1863, il cognome D'Annunzio � adottato dal padre "il cui cognome originario � Rapagnetta" per mezzo dello zio adottivo. Dal 1874 D'Annunzio frequenta il prestigioso collegio Cicognini di Prato. Allievo irrequieto, ribelle, insofferente alle regole colleggiali, ma studioso, brillante e intelligente. Nel 1881 consegue la licenza liceale classica e successivamente si trasferisce a Roma per frequentare la facolt� di lettere e filosofia, ma presto frequenta gli ambienti letterari e giornalistici della capitale, trascurando lo studio universitario e si dedica freneticamente alle avventure mondane. In seguito sposa la duchessina di Gallese, dopo una romantica e avventurosa fuga d'amore. Presto non si contano le infedelt� del giovane sposo D'Annunzio. Nel 1891 infatti, trasferitosi a Napoli ha una relazione con Maria Gravina. Nel 1897 a Venezia nasce il legame passionale e intellettuale con Eleonora Duse, che indirizzer� il poeta verso il teatro. Rotto il rapporto con la Duse, D'Annunzio ha un tormentato rapporto prima con Alessandra di Rudin�, poi con la contessa Mancini. Assediato dai creditori fugge in Francia, dove vive con una donna russa e l� trascorre cinque anni frequentando gli ambienti mondani e artistici. Scoppiata la prima guerra mondiale, su invito del governo italiano inaugura a Quarto il monumento ai "Mille" pronunciando un discorso rigorosamente interventista. Partecipa al conflitto mondiale durante il quale un incidente gli causa la perdita di un occhio. I suoi rapporti con il regime fascista e con Mussolini sono ambivalenti: da un lato viene esaltato come massimo poeta nazionale e pertanto gli vengono forniti cospicui finanziamenti, dall'altro si trova di fatto a vivere in una condizione di sorvegliato speciale. Muore sul lago di Garda il 1 Marzo 1938.
Le Opere
D'Annunzio fu un autore versatile e prolifico: giornalista, romanziere, novelliere,
drammaturgo, poeta, coltiv� i generi pi� disparati imprimendo su tutti il segno della propria personalit� eccentrica e ambiziosa, seppe sempre elaborare modelli con creativit� e con uso elegante e suggestivo della parola. Tra le sue opere pi� significative ricordiamo: il romanzo "il piacere", il cui protagonista � Andrea Sterelli, un giovane che vive esclusivamente per l'amore per l'arte e per la cultura. � raffinato cultore del bello aristocratico. Infatti ricerca l'eleganza, la bellezza, il piacere e sostiene che la vita deve essere modellata come un opera d'arte. Opere ispirate al mito del superuomo di Nietzsche sono: Il trionfo della morte, Le vergini delle rocce, le laudi: alcione di cui fa parte (La pioggia nel pineto) e le opere teatrali caratterizzate dall'esaltazione del culto del superuomo. (Continuo) L'opera "Notturno" � espressione dell'ultima fase della produzione d'annunziana, caratterizzata da toni pi� intimi e autobiografici.
LA POETICA
D'Annunzio incarn� con la sua vita l'era decadentista, facendo dell'estetismo
l'aspirazione all'esistenza d'eccezione, dedita al culto della bellezza e ispirata all'ideale della vita come un'opera d'arte. Fu l'incontro con Nietsche a segnare una svolta nella produzione dell'autore. Per Nietsche il superuomo � l'individuo capace di esprimere una nuova libert� creativa. D'Annunzio sovrappone l'idea del superuomo di Nietsche a quella del poeta creatore quale uomo superiore capace di rappresentare un mondo migliore. in D'annunzio si ha anche una compenetrazione tra uomo e natura, in un rapporto fondato su una totale fusione tra stato umano e stato vegetale e viceversa. Su questo reciproco scambio di attribuzioni, la natura subisce un processo di personificazione. Da qui la definizione di "panismo", termine che deriva dal dio Pan (tutto). E' proprio in questo senso di comunione con le forze della natura l'uomo pu� liberarsi dai propri vincoli naturali e elevarsi.
ASPETTI SIGNIFICATIVI DEL DECADENTISMO D'ANNUNZIANO
1) Estetismo: concezione della poesia e dell'arte come creazione di bellezza, la
vita realizzata in assoluta libert� come opera d'arte al di l� di ogni limitazione; 2) Analisi narcisistica delle proprie sensazioni pi� care in modo sofisticato e raffinato; 3) Gusto della parola scelta per il suo valore evocativo e musicale non per il suo significato logico, ne � un esempio Alcione, raccolta di cui fa parte la pioggia nel pineto; 4) Panismo: tendenza ad abbandonarsi alla vita dei sensi e dell'istinto, a dissolversi e ad immedesimarsi con le forze e gli aspetti della natura, sentirsi parte del tutto nella circolarit� della vita cosmica.