Sei sulla pagina 1di 13

Madonna Addolorata del Perdono

La Novena allo Spirito Santo che iniziamo a vivere in queste pagine può ispirare la
preghiera individuale ma anche quella collettiva, innanzitutto in preparazione alla
Pentecoste, ma anche in preparazione alla Cresima, in tutte le circostanze che
richiedono un rinnovamento spirituale o prima di prendere decisioni importanti per
la nostra vita.
La Novena è articolata in tre parti:
Una lettura della Parola di Dio
Una meditazione
Una preghiera
Preghiera del Rosario allo Spirito Santo

Gli apostoli si ritrovarono tutti insieme a pregare nove giorni prima


della discesa dello Spirito santo: <<Tutti erano assidui e concordi nella
preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con
i fratelli di lui>> (Atti 1,14).

E così anche noi chiediamo l’intercessione della Vergine Maria e


preghiamo per una nuova Pentecoste nella nostra vita e nella vita della
Chiesa, magari aggiungendo alla preghiera di ogni giorno una corona del
Rosario con il mistero <<inviatoci dallo Spirito Santo>>.

Ave Maria ……
“ VENI, CREATOR SPIRITUS “
- VIENI SPIRITO CREATORE -

Vieni, o Spirito Creatore, visita le nostre menti,


riempi della tua grazia i cuori che hai creato.
O dolce Consolatore dono del Padre Altissimo,
acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio, promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette Doni, suscita in noi la parola.
Sii luce all’Intelletto, fiamma ardente del cuore;
sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico, reca in dono la pace;
la tua guida invincibile ci liberi dal male
Luce d’eterna Sapienza, svelaci il grande mistero
Di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo amore.
GIORNO 1
Sete di Dio
Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù levatosi in piedi esclamò ad alta
voce: <<Chi ha sete venga a me e beva, chi crede in me. Come dice la Scrittura, fiumi
di acqua viva sgorgheranno dal suo seno>>. Questo egli disse riferendosi allo Spirito
che avrebbero ricevuto i credenti in lui; infatti non c’era ancora lo Spirito, perché Gesù
non era stato ancora glorificato (Giovanni 7, 37-39)
E Colui che sedeva sul trono disse: <<Ecco, io faccio nuove tutte le cose>>; e soggiunse:
<<Scrivi, perché queste parole sono certe e veraci. Ecco, sono compiute! Io sono l’Alfa
e l’Omega, il Principio e la Fine. A colui che ha sete darò gratuitamente acqua della
fonte della vita>>. (Apocalisse 21, 5-6)

Meditazione
Una delle condizioni preliminari per ricevere il dono dello Spirito Santo è la nostalgia,
la sete di Dio, del suo amore, della sua pace e della sua gioia, la nostalgia della vita di Dio
in noi. Questa sete interiore è stata instillata in noi dall’azione misteriosa dello Spirito
Santo, che ci invita ad aprirci sempre più all’azione di Dio nel nostro cuore.
Si tratta di una nostalgia spirituale e nessuno può soddisfarla, solo Dio. Così ne parla
Sant’Agostino nelle Confessioni: <<Ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha posa finché
non riposa in te>>. (Confessioni, I,1)
Il Signore suscita questa sete per mezzo della sua Parola, per mezzo della
testimonianza cristiana, ma anche per mezzo del benessere materiale sia pure
inappagante, con cui l’uomo cerca di spegnerla. Ogni manifestazione della nostalgia
spirituale, nostalgia di preghiera, di pace interiore, di santità, di redenzione, è sempre,
in realtà, nostalgia dello Spirito Santo. Essa è il riflesso della nostalgia che Dio nutre per
l’amore dell’uomo, prima ancora che l’uomo sia consapevole della propria nostalgia di
Dio. Il grido di Gesù in croce: <<Ho ste>> è l’espressione del desiderio di Dio che ognuno
di noi salvi, che gli diamo una risposta d’amore e che, per mezzo dello Spirito Santo,
nasca in noi l’uomo nuovo.
Dobbiamo diventare capaci di riconoscere questa nostalgia interiore e di distinguerla
dai desideri superficiali della nostra vita. Allora potremo ringraziare per la sete di Dio
che Lui ci ha instillato e donarci a Lui.
Preghiera
Perdonami per aver perso la nostalgia di te, per aver cercato di appagarla fuori di te.
Donami la vera nostalgia di te, nostalgia dello Spirito Santo
Ti ringrazio per avermi donato il desiderio di te e per la sete di vita, d’amore, di pace e di felicità che
posso appagare in te. Ti ringrazio per la nostalgia che tu hai di me. Amen
GIORNO 2
Dio fa scaturire la sorgente

Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù levatosi in piedi esclamò ad alta
voce: << Chi ha sete venga a me e beva, chi crede in me>>. (Giovanni 7,37)
Gesù le rispose: <<Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da
bere!”, tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva>>. (…)
Rispose Gesù: <<Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve
dell’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita
eterna>>. (Giovanni 4, 10.13-14)

Meditazione
Gesù è colui che fa scaturire in noi la sorgente della vita. L’incontro con lui è l’attimo
che cambia l’intera nostra esistenza. In Gesù riconosciamo Dio come colui che si lascia
trovare, come colui che ci cerca per primo, che viene a noi per far sì che possiamo
giungere a Dio. Egli è lì che bussa alla porta del nostro cuore e aspetta finché non gli
apriamo, per farci dono dello Spirito Santo.
Egli è colui che, insieme al Padre, invia sempre alla Chiesa e a ciascuno di noi lo Spirito
Santo. E’ dunque necessario riscoprire il Cristo, avvicinarsi a lui e accoglierlo, aprire il
cuore al suo amore, innamorarsi di lui, sceglierlo sempre di nuovo come Signore e come
amico. Dobbiamo credere che egli è colui che possiede la chiave della nostra vita nello
Spirito.
Se voglio che Gesù sia davvero il Signore della mia vita, nessun altro potrà essere il
mio Signore, neppure io. Il più grande ostacolo all’azione dello Spirito in noi sta un noi
stessi, in noi che non sappiamo fare rinunce in favore di Cristo, che non gli permettiamo
di prendere possesso della nostra vita.
Preghiera
Perdonami per come conduco la mia vita, per la cecità, la sordità e la durezza del mio cuore;
ti chiedo la grazia di entrare in confidenza con te, o Cristo.
Signore, fa’ che ti apra il mio cuore, fa’ che ti lasci entrare nella mia vita.
Voglio fidarmi di te e metterti al centro di tutto.
Ti lodo, Signore, e ti ringrazio perché mi cerchi, perché hai nostalgia di me, perché mi aspetti,
perché sei tu che vieni da me e mi aspetti finché io non ti raggiunga.
Grazie, per tutto quello che hai operato nella mia vita.
Amen.
GIORNO 3
Il dono dello Spirito Santo
La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per
mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. (Romani 5,5)
Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo
Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
(Romani 8,9)
Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà,
fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è legge. (Galati 5,22-23)

Meditazione
Gesù ha promesso il dono dello Spirito Santo a tutti coloro che credono in lui. Nella
Pentecoste ha inviato il suo Spirito agli apostoli e a tutti quelli che erano loro uniti in
preghiera. Dopo la Pentecoste l’apostolo Pietro disse a tutti loro che avevano il cuore
trafitto: <<Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la
remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo>>. (Atti 2,38)
Anche noi, von il battesimo e con la Cresima, abbiamo ricevuto i doni dello Spirito
Santo e li riceviamo anche negli altri sacramenti, quando recitiamo il Credo o leggiamo
le sacre Scritture. Si tratta di un grande dono, che racchiude tutti gli altri. Sant’Agostino
disse: <<Lo Spirito Santo è l’amore incarnato>>. Lo Spirito Santo in noi ama Dio e ama
gli uomini, è la fonte della nostra speranza e della nostra fede. Si manifesta nella nostra
vita con i frutti dello Spirito descritti dall’apostolo Paolo: amore, gioia, pace, pazienza,
benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. (Galati 5,22). Tali frutti sono i segni
infallibili dell’azione dello Spirito.
Con il dono dello Spirito Santo abbiamo ricevuto anche la remissione dei peccati, la
riconciliazione con Dio e una nuova vita, nella quale siamo divenuti figli di Dio. Egli
prepara in noi lo spazio per la Santissima Trinità e ci mette in relazione con le tre Persone
divine. Lo Spirito che abbiamo ricevuto dà forma alla nostra nuova identità e opera per
accrescere costantemente la sua presenza e la sua azione in noi.
Preghiera
Prego per la remissione dei miei peccati e ti prego, Spirito Santo, per ricevere la grazia
che dà vera vita.
Grazie, Signore, per il dono del tuo amore e per tutto quello che ho ricevuto nella vita:
il dono della vita stessa, il dono del battesimo, il dono della fede, la grazia della conversione.
Grazie per i doni dello Spirito che santifica e che consola, per il dono dello Spirito d’amore, e grazie
per la ricchezza dell’azione dello Spirito Santo nella mia vita. Amen.
GIORNO 4
Ricevere lo Spirito Santo

Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per
sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo
conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi. (Giovanni 14,
16-17).
Quando verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità intera, perché non parlerà
da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future (Giovanni 16,13)

Meditazione
La ricezione dello Spirito Santo richiede un atto di fede, Gesù dice che il mondo non
può ricevere lo Spirito di verità, perché non lo vede e non lo conosce. Il mondo infatti
non conosce la verità e, anzi, le fa resistenza. Anche per noi non è facile aprirci
interamente allo Spirito di verità, che ci vuole introdurre non solo alla verità su Dio e sul
mondo, ma prima di tutto alla verità su noi stessi. Gli uomini temono la verità, perché
spesso non è piacevole. Ma questo è solo uno dei suoi aspetti: dall’altro lato, infatti, essa
rende liberi. <<Conoscete la verità e la verità vi farà liberi>>, dice Gesù.
Se vogliamo ricevere lo Spirito di verità è necessario che, nella fede, guardiamo in
modo nuovo alla nostra vita e a noi stessi, senza stabilire preliminarmente un limite alla
sua azione, decidendo a priori quale aspetto della nostra vita fargli illuminare o che cosa
permettergli di operare in noi. Le riserve mentali e le chiusure rendono impossibile allo
Spirito Santo l’ingresso nelle profondità del nostro essere.
Nello Spirito Santo ci confrontiamo con le bugie su di noi e degli altri, con l’idea che
abbiamo di noi stessi e della nostra vita, con il dubbio che ci assale, con l’ipocrisia e la
falsità. Dobbiamo rinunciare a tutto questo per poter accogliere Dio in noi. Dio ci vuole
così come siamo, ci ama e ci accoglie così come siamo. In questo momento ci permette
di accogliere noi stessi, gli altri e la nostra vita.
Preghiera
Ti chiedo perdono per il tempo sprecato rifiutandomi di prendermi cura della mia vita e di me stesso.
Signore, ti prego, dammi il coraggio della verità, qualunque essa sia, il coraggio di oppormi alle mezze
verità o alle bugie, su me stesso o sugli altri.
Voglio coltivare in me l’amore alla verità.
Ti lodo, Signore, e ti ringrazio per la verità a cui mi guidi con il tuo Spirito.
Grazie per avermi fatto riconoscere il senso e il valor della vita, per avermi dato la capacità di
distinguere tra la verità e la menzogna, tra il bene e il male.
E soprattutto grazie perché posso conoscere me stesso per come sono e per come Dio mi vuole. Amen
GIORNO 5
Lo Spirito Santo vince il peccato

E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia
e al giudizio. Quanto al peccato: perché non credono in me (Giovanni 16, 8-9)
Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito
di grazia e consolazione: guarderanno a colui che hanno trafitto. Ne faranno il
lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piangerà il
primogenito (Zaccaria 12,10)

Meditazione
Accogliere lo Spirito Santo e lasciarlo operare in noi significa anche rompere con
il peccato e riuscire a superarlo. Spesso il nostro peccato più grande non è
un’azione, bensì la nostra vita senza Dio, quando viviamo unicamente secondo il
nostro volere, secondo le nostre forze, secondo le nostre aspettative, e al centro
della nostra esistenza poniamo il nostro io, intorno al quale facciamo ruotare tutto
il resto. Lo Spirito Santo, che vuole entrare in pienezza nella nostra vita, supera
l’egocentrismo, la vanità e l’orgoglio che rivelano la nostra infedeltà. La vita vissuta
secondo il nostro volere e non secondo il volere di Dio, secondo le nostre forze e
non secondo le forze date dallo Spirito, viene descritta dall’apostolo Paolo come
una vita secondo la carne. <<Così dunque, fratelli, noi siamo debitori, ma non verso
la carne per vivere secondo la carne; poiché se vivete secondo la carne, voi
morirete; se invece con l’aiuto dello Spirito voi fate morire le opere del corpo,
vivrete>> (Romani 8,12-13).
La vita vissuta scegliendo di dipendere da Dio non è semplice, ma bella. Ciascuno
di noi deve decidere giorno per giorno chi porre al centro della propria esistenza,
se noi stessi oppure Dio, colui che dona la grazia a coloro che si sottomettono a lui.
Preghiera
Innalzo la mia preghiera a te, Spirito che perdoni, Spirito di misericordia, Spirito del vero
pentimento.
Ti lodo, Signore, perché sei venuto a salvarci e hai portato alla luce ciò che era nascosto,
così che non procediamo più nelle tenebre.
Grazie per avermi donato la conoscenza del mio peccato, della mia miseria, del mio
egocentrismo e della mia infedeltà.
Grazie per il dono della remissione dei peccati.
GIORNO 6
Lo Spirito Santo ci conduce alla libertà

Il Signore è lo Spirito e dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà (2 Corinzi 3, 17)
Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i
desideri della carne; la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha
desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate
quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge
(Galati 5, 16-18)
Poiché la legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del
peccato e della morte (Romani 8,2)

Meditazione
Gesù ci ha donato la vera libertà, quella che ognuno di noi che si renda disponibile e
impari a vivere sotto la guida dello Spirito Santo può sperimentare. Ciò che opprime la
maggior parte di noi è il peccato, il male, la paura della morte. La fede in Gesù può
liberarci da tutto questo. Non è però facile conquistare e conservare questo tipo di
libertà: ciascuno di noi può osservare, nella vita di tutti i giorni, quante cose ci
incatenano interiormente, da quante cose dipendiamo o quante ci influenzino. Dipende
solo da noi vivere nella piena libertà dei figli di Dio oppure farci schiavizzare. Lo Spirito
Santo non agisce in noi contro il nostro volere, ma è lì ad attenderci per lavorare con
noi.
E’ necessario che ci lasciamo guidare dallo Spirito Santo alla piena libertà, è necessario
che impariamo ad ubbidire. È necessario che presentiamo al Signore con pazienza la
nostra ostinazione, la nostra durezza di cuore, le nostre decisioni arbitrarie che ci
paralizzano interiormente e ci chiudono all’azione dello Spirito. Per tutta la vita
impariamo a ubbidire alle cose più ordinarie, e in questo modo possiamo, con la grazia
di Dio, imparare giorno per giorno a ubbidire allo Spirito. Grazie a tutto ciò cresceremo
nella piena libertà di Gesù, la libertà della volontà di Dio e per la guida dello Spirito Santo.
Preghiera
Perdono per le volte che mi sono lasciato attrarre da ciò che non portava a Dio, per le volte che non
mi sono voluto liberare da legami e dipendenze che mi rendevano schiavo, per essermi
crogiolato in dolori e sofferenze che mi mutilavano.
Perdono per la mia disobbedienza. O Spirito Santo, ti prego di donarmi la libertà interiore; liberami
dalle dipendenze e aiutami a mettere ordine nella mia vita.
Donami la capacità di lasciarmi guidare da Dio.
Ti lodo, Signore, per avermi liberato dal peccato, dal male e dalla morte.
Grazie per quella libertà che mi dai in cui non ho nulla da temere; grazie per la capacità di superare
Tutti i legami interiori ed esteriori. Amen
GIORNO 7
<<Abbà Padre!>>

Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. E voi
non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto
uno spirito di figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: <<Abbà, Padre!>> (Romani
8,14-15)

Sono dunque diventato vostro nemico dicendovi la verità? (Galati 4,16)

Meditazione
La scrittura ci dà testimonianza dello straordinario legame di Gesù con il Padre,
espresso nella familiarità di un appellativo: “Abbà”, questa parola investe per intero la
sua missione e la sua vita; “Abbà” nella lingua parlata da Gesù, è un diminutivo che
corrisponde al nostro “papà”, “papino”.
Nello Spirito Santo prendiamo parte alla preghiera di Gesù e nella sua esperienza
umana di figlio. Noi stessi non potremmo osare rivolgerci a Dio come a un papà se Gesù
stesso non lo avesse fatto e se lo Spirito non ci avesse indicato la strada. Questo è il
nostro privilegio, il nostro privilegio di cristiani: poter avvicinare Dio in modo semplice,
confidente e familiare. Gesù ci avvicina alla sua relazione filiale con il Padre e co
consente di vivere allo stesso modo la nostra vicinanza a Dio. L’efficacia della nostra
preghiera si fonda anche su questa vicinanza.
Lo Spirito Santo ci guida nella preghiera all’amore intimo e confidente del Padre e in
tal modo fa venir meno la mancanza di fiducia, la freddezza e l’astrattezza, facendoci
vivere la gioia di essere figli di Dio. Dobbiamo essere grati di questo privilegio e imparare
ad ascoltare lo Spirito Santo che prega in noi. Dobbiamo farvi aderire la voce e il cuore,
il nostro amore e la nostra dedizione.
Preghiera
Perdono, o Dio, per la mia vita segnata dalla ribellione e dalla rabbia, per quando mi sono schierato
interiormente contro di te e ti ho rimproverato, per quando ho confuso te, Padre celeste, con i padri
della terra, e così facendo mi sono lasciato ferire e mi sono allontanato dal tuo abbraccio.
Prego te, Spirito dell’abbandono e della fiducia nel Padre, perché sia lo Spirito Santo a gridare in
me: “Abbà, Padre!”, pregando che mi sia concesso di vivere nella gioia dei figli di Dio e di
sperimentare cosa significhi essere un figlio di Dio che lui ama.
Signore, ti voglio lodare per la tua relazione con il Padre che è nei cieli e ti voglio ringraziare per
esserti rivelato a noi, per averci portato al Padre e per averci insegnato a pregare come lui ha pregato.
Grazie per il dono dello Spirito dell’abbandono filiale e perché posso riconoscere Dio come mio Padre.
Amen
GIORNO 8
Lo Spirito Santo ci insegna a pregare
E che voi siete figli di Dio ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo
Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! (Galati 4,6).
Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché
nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso
intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa
quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni
di Dio (Romani 8,26-27)
Meditazione
Uno degli ostacoli maggiori all’azione dello Spirito Santo in noi è la nostra incapacità di farci
carico delle nostre debolezze. Siamo tutti deboli, ma non siamo disposti a riconoscerlo:
consideriamo ogni debolezza come qualcosa di inammissibile, la rifiutiamo e così ci
chiudiamo all’aiuto di Dio. Ma se diciamo che nella vita in Dio possiamo tutto, che possiamo
anche pregare, come fare ad avvertire la presenza dello Spirito Santo nella nostra preghiera?
La Chiesa ci dice che ogni volta che preghiamo, lo Spirito Santo è presente con la sua grazia
e ci conduce sulla via della preghiera. Così, passo dopo passo, ci insegna a pregare. Ma non
solo: lo Spirito prega in noi. Giovanni Crisostomo diceva: <<La preghiera è l’amore inespresso
che non viene dall’uomo, ma ha origine nella grazia di Dio>>. Per questa ragione è necessario
dare spazio allo Spirito Santo, il che non è però ovvio per tutti.
Spesso, infatti, a causa di un eccesso di parole o per effetto della distrazione, impediamo
che lo Spirito Santo preghi in noi. Siamo afflitti da un costante ed eccessivo turbinio di
pensieri, concetti, percezioni e immagini superflui. Per questo diventa difficile che lo Spirito
Santo riesca a esprimersi in noi.
E’ necessario trovare il silenzio del cuore, che è il contrario della distrazione, della curiosità
e della chiacchiera superflua. Dobbiamo imparare a riposare nel nostro cuore, a discendere
nelle sue profondità, a pregare e a vivere con la pace nel cuore. Quando nella preghiera
diamo spazio allo Spirito nel silenzio e nell’ascolto, è lui che accende il nostro cuore, porta la
nostra attenzione su Gesù e ci guida. Lo Spirito Santo ci guida alla capacità di lodare e di
ringraziare, e grazie a ciò superiamo le nostre debolezze. Lo Spirito Santo ci aiuta a
riconoscere nella preghiera la volontà di Dio.
Preghiera
Ti prego, dammi la forza di abbandonare quel falso concetto di me che mi fa pensare di essere capace di pregare
da solo. Ti chiedo perdono per le volte in cui non mi hai trovato pronto quando mi invitavi a pregare, e per
essermi tirato indietro e non aver lottato contro le mie debolezze. O Spirito Santo, prega tu in me, e tu, Signore,
aiutami ad aprirmi allo Spirito. Fa’ che io sia capace di farmi carico delle mie debolezze, lasciando che sia lo
Spirito Santo a pregare in me. Ti lodo, Signore, per lo Spirito che prega in me, che mi porta al Padre, che
conosce la volontà di Dio e che, in accordo con lui, è a disposizione per noi. Grazie per questo grande dono di
Dio e per tutto il tempo in cui ho potuto sperimentare la gioia per mezzo di Dio. Amen
GIORNO 9
Lo Spirito Santo distribuisce i doni
A ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Per questo sta
scritto: ascendendo in cielo ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini. E’ lui
che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come
pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo
di Cristo (Efesini 4, 7-8. 11-12)
Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno
solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. E a
ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune: a uno viene
concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello Spirito, il
linguaggio di scienza; a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far
guarigioni per mezzo dell’unico Spirito; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della
profezia; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di
distinguere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue. Ma tutte queste cose è l’unico e il
medesimo Spirito che opera, distribuendole a ciascuno come vuole. Ricercate la carità.
Aspirate pure anche ai doni dello Spirito, soprattutto alla profezia (1 Corinzi 12,4-11.14,1)
Meditazione
Lo Spirito Santo elargisce doni speciali che rendono l’uomo capace di fare qualcosa che va al
di là di lui e delle sue capacità umane. Tali doni hanno il fine di santificare l’uomo, e sono relativi
al servizio nella comunità. Sono molti i doni che lo Spirito elargisce continuamente e in
abbondanza, per vivificare sempre di nuovo la sua Chiesa.
Lo Spirito Santo distribuisce tali doni a chiunque lo desideri; non sono segni di santità per colui
che li ha ricevuti, poiché qui si tratta della santità di Dio. Dio può elargirli anche a un peccatore
che ha pregato per riceverli, e compiere così la sua opera anche per mezzo di lui. Si manifestano
così la grandezza di Dio e l’interesse di Dio alla salvezza di ogni uomo, poiché Dio elargisce i suoi
doni per la redenzione di ciascuno, per la crescita della Chiesa, per la salvezza del mondo. I doni
dello Spirito Santo giocano un ruolo importante nella crescita spirituale della Chiesa, nello
sviluppo delle comunità, ed è necessario dare loro il giusto spazio. Le condizioni preliminari per
ricevere questi doni e per utilizzarli correttamente sono una regolare vita spirituale vissuta
nell’ambito di una comunità, una totale apertura nei confronti di Gesù, l’unità e l’amore reciproci.
Nella Chiesa ognuno ha bisogno dell’altro, con i suoi doni speciali e con il servizio specifico che
svolge. La Chiesa ha bisogno di noi, ha bisogno di persone pronte a mettersi al servizio di Dio e
degli altri, ma che non lo sono per merito delle sole forze e capacità individuali, bensì grazie ai
doni e alla guida dello Spirito Santo.
Preghiera
Signore, fa’ che io riceva i doni dello Spirito necessari per svolgere il servizio a me affidato.
Fa’ che sia pronto a mettermi al servizio della potenza e della forza dello Spirito Santo.
Ti lodo, Signore, per i doni che hai conferito agli uomini, per la Chiesa che ricopri di doni, nella quale
anch’io posso vivere e servire. Grazie per i doni ricevuti dagli altri e per quelli che ho ricevuto io. Amen

Potrebbero piacerti anche