mente Prof.ssa Monica Toselli La ricerca sulla T.o.M.: un albero dalle immense radici
Se si preferisce un’immagine più congrua con la
nostra tradizione si può pensare a una lunga catena associativa: • t.o.m.à prerequisiti t.o.m.à intersoggettivitàà empatiaà neuroni specchioà funzione riflessivaà mentalizzazione La definizione e… un esperimento mentale • DEF.: “Capacità di attribuire a sé e agli altri stati mentali quali desideri, intenzioni, pensieri e credenze e di comprendere e di prevedere i comportamenti sulla base di queste inferenze”
• ESP.:Ci sono situazioni in cui una persona
“normale” a contatto con altri non ricorre alla “Teoria della mente”? La catena storico- contenutistica
• Inizio negli anni ’80: Premack & Woodruff
(1978), i primati, quindi psicologia comparata;
• Wimmer & Perner (1983), il test di Sally e
Anne sulla falsa credenza. Sally and Anne test
• (video autismo)
• Inizialmente prevale il significato cognitivo
della T.O.M., identificata con la capacità di cogliere la falsa credenza Le ipotesi interpretative • Modulariste, Baron-Cohen (EDD), Frith, autismo, anche Leslie (gioco di finzione) • Theory-theory, Gopnik • Costruttiviste,Tomasello, Camaioni • Costruttiviste sociali, Hobson, Bruner, Lillard, Sabbagh (differenze interculturali) • Imitazione, Meltzoff (like me hypothesis), simulazione, Harris Il ruolo essenziale del linguaggio • Interpretazione dello sviluppo della T.O.M. incentrato sul linguaggio (Astington) • Sottolinea ad es. il ruolo del caregiver nell’etichettare le emozioni • Propone prove di teoria della mente consistenti in analisi del lessico psicologico • Analizza la direzione della correlazione tra punteggi T.O.M. e punteggi in prove linguistiche La relazione con il linguaggio permane per tutta la vita • Comunque, nei primi anni, sembra che il linguaggio abbia una funzione predittiva dello sviluppo della T.O.M. ( come documentata a 4 anni con la prova della falsa credenza), ma ancora prima … ? Ipotesi interpretative sulle origini nella ricerca dei precursori della T.o.M. • Attenzione condivisa (Baron-Cohen…) • Imitazione facciale (Meltzoff…) • Gioco di finzione (Leslie… metarappresentazione, mi immagino, opero su una rappresentazione mentale )
Perché precursori? perché mancano tutti nei
bambini con disturbi dello spettro autistico (che poi mostrano no T.O.M.) e perché tutti legati, correlati, tra loro La precocità sposta la questione dal piano cognitivo a quello …
• Per Wellman i bambini sono capaci di
rappresentarsi inizialmente solo i desideri degli altri, propone una “psicologia del desiderio-credenza” …delle emozioni • Le emozioni proprie e altrui sono il tramite per accedere al mondo mentale dell’altro • La partecipazione alle emozioni è assicurata dall’EMPATIA • competenza “garantita” fin dalla nascita, in forme più egocentriche all’inizio, più intersoggettive nel corso dello sviluppo • Trevarthen parla di INTERSOGGETTIVITA’ primaria ( fino ai 6-9 mesi) e secondaria • V. Reddy (2008) ne dimostra la presenza nel contesto ecologico nei figli di poche settimane Alle radici dell’empatia ? i neuroni specchio • Neuroni specchio : Rizzolatti e colleghi (1996) • scimmie, movimento àuomo, intenzione ?? 3 prove a favore del collegamento tra T.O.M. e neuroni specchio • Aree cerebrali neuroni specchio coincidono in parte con aree attivate in compiti T.O.M. • Neuroni specchio collegati a comprensione intenzioni • Deficit in soggetti con autismo nei neuroni specchio e nella t.o.m. La ricerca sulla T.o.M. si collega a quella sull’attaccamento visione classica dell’attaccamento e dei “compiti” maternià Ainsworth (sensitività materna) e, • visione legata alla T.o.m, più specifica à Fonagy e Meins (fine anni ’90) • mind-mindedness: propensione a trattare il figlio come un individuo dotato di mente più che come un portatore di bisogni da soddisfare Lo sviluppo della T.o.m. nell’arco della vita ne chiarisce la natura • Dotazione innata: neuroni specchio • Nascita: presenza di meccanismi di contagio e empatici • Primi anni 0-4 prerequisiti T.O.M. • 4 anni T.o.M. • Anni scolari : T.o.m. e linguaggio psicologico Essenziali diventano quindi gli strumenti usati per valutare la T.O.M. • Gli strumenti usati con i bambini <4 anni valutano la presenza/assenza dell’abilità, sono non verbali • In età successive si usano strumenti che valutano le differenze interindividuali e danno un peso via via crescente alle competenze verbali Esempi di linguaggio psicologico nei temi di bambini di III, IV,V elementare (Camaioni et al., 1998) • A Bido gli venne voglia di mangiare un po’ di banane, ma la sua meraviglia fu grande quando vide che le banane sul suo albero non c’erano più.. • Un brutto giorno l’ozono si bucò. Era mattina, si svegliò di colpo per il caldo. Si stava disperando per il caldo, ma rifletté un attimo e si buttò nel fiume. • Per quanto erano piccoli li ingoiarono senza masticare. Nella pancia dei bambini cattivi stavano a escogitare un modo di uscire. Così decisero di farli vomitare e ci riuscirono. La falsa credenza di II ordine e oltre • La prova creata 1985 da Wimmer e Perner, il “regalo nascosto” viene superata 6-7aa. • Anticipabile con prove semplificate (vedi peso della memoria…) non oltre 5 anni e sempre male i bambini giapponesi • E’ solo una duplicazione del pensiero ricorsivo, diversa quantitativamente? • No, c’è più in generale la scoperta della natura interpretativa (e costruttiva) delle credenze, un po’ più tardi • Verificata tramite droodles (2 bambini pensano cose diverse) presente solo a 7 anni (Droodles test Lalonde ) I pro e i contro della T.OM. in età scolare – Pro/ contro migliora la capacità di cogliere le intenzioni altrui, quelle delle insegnanti (ma anche sensibilità alle critiche) quelle dei compagni, più articolate relazioni di amicizia (ma anche rischio di bullismo, nasty t.o.m.). La metacognizione, intesa come capacità di controllo del pensiero e delle sue strategie, migliora. Per concludere Esiste una t.o.m. hot (pertinente il mindeading di aspetti emotivi) e una cold (relativa alle credenze) Problemi aperti per la ricerca: nell'invecchiamento si deteriora la t.o.m. Situazioni della vita quotidiana possono essere spiegate anche senza ricorrere al concetto di t.o.m. Ma invocando solo la contingenza tra comportamenti, l' abitudine, ecc. ?