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Storia culturale e sociale

(Cognomi A-K)
Stefania Voli
stefania.voli@unifi.it
Domande a cui proveremo a rispondere:

• CHI definisce le soglie di separazione fra salute/malattia, normale/anormale nei


diversi contesti storico-sociali?
• COME accade che tali separazioni si affermino e vengano considerate
oggettive e naturali?
• CHI sono i produttori di tali oggettivazioni e naturalizzazioni?
• QUALI forme di resistenza o docilità i soggetti attivano nei confronti delle
distinzioni istituzionali fra normale e anormale?
Come diritto sapere psicologico, mentalità, comportamenti e
cultura si intrecciano e mutano nelle diverse epoche, con il
risultato di produrre categorizzazioni, definizioni, dispositivi
di normazione diversi.
La “salute” per l’Organizzazione Mondiale della
Sanità

“La salute è uno stato di completo benessere fisico,


mentale e sociale e non consiste soltanto in
un’assenza di malattia o di infermità” (1948)

 definizione tradizionale: salute come “assenza di sintomi”


o di malattia
La “salute” per l’Organizzazione Mondiale della
Sanità

• fattore non solo individuale ma anche collettivo


• l’individuo considerato nelle tre dimensioni: biologica, mentale e
sociale
• concetto relativo e dinamico, che mutare in alcune sue espressioni a
seconda dell’epoca, del luogo e della società
• aspetti ambientali: clima, grado di inquinamento, condizioni di
salubrità, etc.
Art. 32 costituzione italiana:

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale


diritto dell'individuo e interesse della collettività, e
garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato
trattamento sanitario se non per disposizione di
legge. La legge non può in nessun caso violare i
limiti imposti dal rispetto della persona umana”
Tutela della salute intesa come diritto dell’individuo e di interesse
della società.
Due dimensioni:
•efficienza fisica e funzionale (tutela della salute come
fondamentale diritto dell’individuo)
•riconosciuto e sancito il preciso interesse della collettività ad
avere nei suoi vari settori individui pienamente validi (tutela della
salute come interesse della società)

I concetti di salute, malattia e cura sono fortemente influenzati da


variabili culturali e sociali, che implicano notevoli differenze sul
piano delle politiche socio-sanitarie, della prevenzione e del
trattamento di una patologia, a seconda del Paese in cui la malattia
si manifesta.
STORICIZZARE

• mostrare come certi principi e certi fatti che si presentano


come naturali e perciò immutevoli, siano invece costruiti e
non fissi;
• demitizzare dogmatismi;
• svelare i luoghi comuni e pregiudizi;
• far emergere intrecci e interazioni fra i poli di presunte
dicotomie e simmetrie (maschile e femminile; oggettivo e
soggettivo; culturale e naturale) che si danno per scontate,
date, naturali.
STORICITA’ DELLA MALATTIA MENTALE

• modelli sociali e culturali circolanti


• trasformazioni delle categorie sociali del bene e del
male, delle modalità di espressione di una qualsiasi
sofferenza, dei processi costitutivi della coscienza
morale, della percezione degli usi del proprio corpo
• storia del sapere medico
• elaborazione di quadri nosografici
Il concetto di rappresentazione:

• riguarda quel complesso di valori e di


atteggiamenti degli individui che investono la sfera
cognitiva di ciascuno

• esprime le mappe di base, gli orizzonti generali


entro cui si esprimono le identità collettive
Storia culturale

Pluralità di approcci alla storia sviluppatosi in


Europa negli ultimi trent’anni che hanno origine da
discipline e tradizioni diverse, con cui la s.c.
condivide l'idea che ogni conoscenza sia legata alla
lingua, alla comunicazione e quindi alla cultura,
ovvero che il pensare, il sentire e l'agire nella storia
siano mediati dalla cultura.
Sei aspetti di tale approccio (Burke 1978):
•storia dal basso
•la storia del quotidiano
•la storia della cultura materiale
•la storia delle mentalità
•il costruttivismo (inteso come enfasi sulla creatività
individuale dei soggetti storici, e/o sull’agency)
•la microstoria

 P. Burke, La storia culturale, 2010


• Connettere la cultura al processo storico evitando il
pericolo di essenzializzare un fenomeno culturale come se
fosse dotato di una sua propria vita.

• Analizzare le interrelazioni tra culture e fatti in quanto


azioni dotate di senso e motivazioni da parte dei concreti
attori che li vissero.

• Studiare i discorsi nella storia per identificare mondi di


pensiero dei quali la persone, in diversi luoghi e tempi,
sono state partecipi.
Storia sociale

• Le forme di ricerca storica che si propongono di ricostruire nella sua


complessità e totalità l’insieme dei rapporti politici, economici, giuridici e
culturali che costituiscono una determinata società.
• In senso più generale indica l’interesse preminente degli storici per l’analisi e
la descrizione di specifici gruppi umani: “storia dal basso” vs approcci come la
storia politica, considerate storie “ufficiali”.
• A lungo marginale, la storia sociale si affermò come paradigma dominante
della storiografia occidentale negli anni 1960-70 prima di cedere il passo alla
svolta culturalista (Storia culturale) degli anni 1980-90.
Dalla storia delle donne alla gender history:

Campo di studi e di militanza culturale e politica che


ha saputo unire
“l’esigenza di smascherare e denunciare il carattere
di parzialità, incompletezza e artificialità delle
narrazioni dominanti, e la contestuale risoluzione a
non rinunciare alla possibilità di enunciare
proposizioni che fossero in qualche modo ‘vere’
relativamente al passato delle donne”

Rosa, S. (2001), Un supplemento dal nome poco cospicuo. Linguaggio, genere e studi
storici, “Storica”, n. 20-21, pp. 59-88.
Joan scott (1986): Gender: A Useful Category of Historical
Analysis

Gender:
•“Categoria utile per l’analisi storica”
•“Elemento costitutivo delle relazioni sociali fondate su una
cosciente differenza tra i sessi, e un fattore primario del
manifestarsi dei rapporti di potere”

che coinvolge quattro elementi correlati:


-simboli, miti e rappresentazioni;
-costruzione delle norme;
-costruzione di concrete identità soggettive sessuate;
-dimensione del conflitto politico
Scott, J. W., 1996, “Il genere. Un’utile categoria di analisi storica”,
in P. Di Cori, a cura, Altre storie. La critica femminista alla storia, Bologna, Clueb
Quadro temporale di riferimento:

• Fine ‘800-inizio ‘900


- Legge 36/1904: "Disposizioni e regolamenti sui
manicomi e sugli alienati” (governo Giolitti)

• Fascismo

• Anni 60/70-oggi
Madeleine Pelletier:
Prima donna in Francia a laurearsi in medicina (1906),
specializzandosi in psichiatria.
1905: E’ tra i fondatori del Partito socialista francese, segretaria
dell'associazione femminista La Solidarité des femmes.
Va a Londra insieme alle suffragette inglesi e il diritto di voto.
1910: pur non potendo votare, presenta con altre donne la
candidatura all'Assemblea nazionale francese in occasione delle
elezioni legislative - la legge escludeva le donne dal voto ma
non diceva nulla sulla possibilità  o meno di essere candidate -
ma le candidature furono respinte.
La femme en lutte pour ses droits (1908), L'émancipation
sexuelle de la femme (1911), Le Droit à  l'avortement (1913) e
L'éducation féministe des filles (1914).
Processata per aver praticato aborti clandestinamente
Accettò di praticare, a chi glielo chiedesse, l'interruzione di
gravidanza, allora vietata: arrestata ma non processata perché
dichiarata inferma di mente. Internata in un ospedale
psichiatrico, muore nel dicembre 1939
Strutturazione del corso

Incontri (programma provvisorio):

•13 marzo: Peppe Dall’Acqua, Patrizia Guarnieri (14 marzo)


•19 marzo: Angela Balzano, Università di Bologna su Michel Foucault e “gli
anormali”
•27 marzo: Presentazione libro: Simona Feci, Laura Schettini (a cura di), La
violenza contro le donne nella storia. Contesti, linguaggi, politiche del diritto
(secoli XV-XXI), Viella 2017
•9 aprile: Chiara Beccalossi, University of Lincoln
•16 aprile: Presentazione libro: Bendetto Madonia, Orientamento sessuale e
identità di genere. Nuove sfide per il servizio sociale, Erickson 2018
•24 aprile: Presentazione del libro: Annacarla Valeriano, Malacarne. Donne e
manicomio nell'Italia fascista, Donzelli 2017
"Il Manicomio Invisibile” - In occasione del 40° anniversario dalla legge
Basaglia i collettivi di psicologia Laboratorio15 e Codice Rosso di
medicina, in collaborazione con Chille de la Balanza, propongono un
ciclo di tre incontri sul tema della salute mentale
(http://www.chille.it/prossimi-appuntamenti/il-manicomio-invisibile/)

13 Marzo - Ore 14:30 - Aula 11

Peppe Dell'Acqua, psichiatra e collaboratore di Franco Basaglia


Patrizia Guarnieri, docente di Storia culturale e sociale della scuola di
psicologia di Firenze

Discussione sull'evoluzione della realtà manicomiale prima e dopo la


legge 180/1978, con particolare attenzione al contesto sociale e politico
di quegli anni
• 14 Marzo Ore 15:30 - San Salvi
Dibattito sull'organizzazione attuale del sistema sanitario per quanto riguarda la salute mentale:
quali sono le strutture pubbliche, quali le figure professionali che ci lavorano e quali sono state
le modalità di redistribuzione territoriale dell'assistenza a coloro che soffrono di disagio mentale.
Parteciperanno:
- Walter Ciardo, primario di psichiatria dell'ospedale Santa Maria Annunziata (Ponte a Niccheri)
- Rappresentante dell'Ordine degli psicologi della Toscana
- Kevin Nicolini, rappresentante dell'associazione Franco Basaglia
- Andrea Pozza e Nicoletta Giaquinta, psicologi AIDET (Associazione Italiana Disturbo da
Escoriazione e Tricotillomania)

• Ore 21:00
Passeggiata nell'ex-manicomio di San Salvi, un percorso di memoria viva di quella che è stata la
rivoluzione di Franco Basaglia, riflettendo sul ruolo che ha avuto l'istituzione manicomiale
all'interno della società e sulle forme di manicomio invisibile che ancora oggi permangono.

Prenotazione obbligatoria: Luisa 3466868917; Margherita 3317564378; Elisabetta 3314057574;


Andrea 3341427535

• 16 Marzo - Ore 15:30 - Plesso di Scienze della Formazione in Via Laura 48, Aula 11
Dibattito insieme a Vito D'Anza e Piero Cipriano su:
- Metodi contenitivi e coercitivi
- TSO: in cosa consiste, quando e perché è nato, come viene applicato oggi e in quali contesti se ne
abusa
- Abuso di psicofarmaci 
Intervista a Peppe Dell’Acqua:

http://www.deistituzionalizzazione-
trieste.it/archivioFoto/protagonisti.php?
sValoreRicerca=DellAcqua&nRicerca=4&nMovimento=0
Film:

•Un’ora sola ti vorrei, Alina Marazzi


•Hysteria, Tanya Wexler
•Vincere, Marco Bellocchio
•Una giornata particolare, Ettore Scola
•The Danish Girl, Tom Hooper
•C’era una volta la città dei matti, Marco Turco
•La pecora nera, Ascanio Celestini
Non avremo lezione:

•2-3-30 aprile
•1° maggio
Testi d’esame

• Alcuni tra i testi d’esame indicati nel programma potranno subire


variazioni, che verranno comunicate nel corso delle lezioni.

• Per i non frequentanti: si invita a prestare attenzione a eventuali


cambiamenti sulla pagina web del corso e a eventuali avvisi sulla
pagina docente.

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