1. Nozioni fondamentali
Ricevimento e
contatti
• Su appuntamento su Teams
(inviare una mail almeno un
giorno prima)
• E-mail: scaputo@uniss.it
Struttura del corso
• A. Alcune nozioni fondamentali per lo studio
del linguaggio; le cara5eris6che dis6n6ve del
linguaggio e le discipline che lo studiano.
• B. La seman6ca: la filosofia del linguaggio e il
paradigma dominante in seman6ca.
• C. Le alterna6ve al paradigma dominante: fra
filosofia del linguaggio e scienze cogni6ve.
Materiali
• 1) Le dispense con i contenuti delle lezioni
disponibili sulla piattaforma e-learning.
• 2) S. Caputo, C. Barbero, Significato: Dalla
filosofia analitica alle scienze cognitive,
Carocci: Introduzione (pp. 11-31), capp. 1.1
(pp. 35-46), 1.3 (pp. 61-66), 1.5 (pp. 82-97), 2
(pp. 141-232), 3 e 4 (pp. 235-306).
Il potere del linguaggio
La biblioteca di Babele (J.L. Borges)
• L'universo (che altri chiama la Biblioteca) si
compone d'un numero indefinito, e forse infinito,
di gallerie esagonali, con vasti pozzi di
ventilazione nel mezzo, bordati di basse ringhiere.
Da qualsiasi esagono si vedono i piani superiori e
inferiori, interminabilmente. La distribuzione
degli oggetti nelle gallerie è invariabile.
Venticinque vasti scaffali, in ragione di cinque per
lato, coprono tutti i lati meno uno; la loro altezza,
che è quella stessa di ciascun piano, non supera di
molto quella d'una biblioteca normale. Il lato
libero dà su un angusto corridoio che porta a
un'altra galleria, identica alla prima e a tutte…..
A ciascuna parete di ciascun esagono corrispondono
cinque scaffali; ciascuno scaffale contiene trentadue
libri di formato uniforme; ciascun libro è di
quattrocentodieci pagine; ciascuna pagina, di
quaranta righe; ciascuna riga, di quaranta lettere di
colore nero. Vi sono anche delle lettere sulla costola
di ciascun libro; non, però, che indichino o
prefigurino ciò che diranno le pagine. So che questa
incoerenza, un tempo, parve misteriosa. Prima
d'accennare alla soluzione (la cui scoperta, a
prescindere dalle sue tragiche proiezioni, è forse il
fatto capitale della storia) voglio rammentare alcuni
assiomi.
• Il numero dei simboli ortografici è di venticinque .
Questa constatazione permise, or sono tre secoli,
di formulare una teoria generale della Biblioteca e
di risolvere soddisfacentemente il problema che
nessuna congettura aveva permesso di decifrare:
la natura informe e caotica di quasi tutti i libri.
Uno di questi, che mio padre vide nell’esagono del
circuito quindici novantaquattro, constava delle
lettere M C V, perversamente ripetute dalla prima
all'ultima riga. Un altro (molto consultato in
questa zona) è un mero labirinto di lettere, ma
l'ultima pagina dice “Oh tempo le tue piramidi”.
È ormai risaputo: per una riga ragionevole, per
una notizia corretta, vi sono leghe di insensate
cacofonie, di farragini verbali e di incoerenze [….]
Questi esempi permisero a un bibliotecario di
genio di scoprire la legge fondamentale della
Biblioteca. Questo pensatore osserva che tutti i
libri, per diversi che fossero, constavano di
elementi eguali: lo spazio, il punto, la virgola, le
ventidue lettere dell'alfabeto.
Stabilì, inoltre, un fatto che tutti i viaggiatori
hanno confermato: non vi sono, nella vasta
Biblioteca, due soli libri identici.
Da queste premesse incontrovertibili dedusse che
la Biblioteca è totale, e che i suoi scaffali
registrano tutte le possibili combinazioni dei
venticinque simboli ortografici (numero, anche
se vastissimo, non infinito) cioè tutto ciò ch'è
dato di esprimere, in tutte le lingue.
Tutto: la storia minuziosa dell’avvenire, le
autobiografie degli arcangeli, il catalogo fedele
della Biblioteca, migliaia e migliaia di cataloghi
falsi, la dimostrazione della falsità di questi
cataloghi, la dimostrazione della falsità del
catalogo falso, l’evangelo gnostico di Basilide, il
commento di questo evangelo, il commento del
commento di questo evangelo, il resoconto
veridico della tua morte, la traduzione di ogni
libro in tutte le lingue, le interpolazioni di ogni
libro in tutti i libri.
Quando si proclamò che la Biblioteca comprendeva
tutti i libri, la prima impressione fu di
straordinaria felicità. Tutti gli uomini si sentirono
padroni di un tesoro intatto e segreto. Non v’era
problema personale o mondiale la cui eloquente
soluzione non esistesse: in un qualche esagono.
L'universo era giustificato, l’universo attingeva
bruscamente le dimensioni illimitate della
speranza.
(J.L. Borges, La biblioteca di Babele, in Id.
Finzioni, Einaudi, Torino)
con il linguaggio possono esprimere un
si numero
infinito di espressioni e di
conseguenza
La potenza del Linguaggio: la produttività
,
un numero infinito di Si
pensieri da parte un numero
finito di parole
e
poi dar vita a concetti più complessi.
Esempi
- Nuvole/tuoni/fulmini INDICANO/SIGNIFICANO pioggia
- Orme INDICANO/SIGNIFICANO passaggio di una
persona/animale.
Le Icone (Immagini)
Nelle icone/immagini il significante rinvia al significato in virtù
della somiglianza fra i due F segni motivati analogicamente
Esempi
Il quadro La Gioconda
RAPPRESENTA una certa
donna
2)
interpreta ed estrae
B) RICEVENTE/INTERPRETANTE l' informazione .
e permettono
ne
la trasmissione .
La comunicazione (II): i codici
• La comunicazione è un processo di CODIFICA di
informazione in un sistema di segni e di sua DECODIFICA.
• Codifica: manifestazione/espressione di un
messaggio/informazione tramite il suo accoppiamento
con un elemento fisicamente percepibile
(immagini/parole).
• Decodifica: estrazione dell’informazione dal mezzo
fisicamente percepibile.
• Tanto la codifica quanto la decodifica presuppongono
l’esistenza di un codice F insieme di regole che
istituiscono un rapporto fra l’elemento fisicamente
percepibile e il messaggio/informazione ad esso
accoppiato.
• Il linguaggio è un codice per comunicare.
La comunicazione (Shannon & Weaver
(1949)
Nel mondo esistono linguaggio
diverse ma il è uno
lingue
.
Mamma
"
significa
persona che
linguaggio ¹ lingua
ti
sempre
ha fatto nascere e ti ha cresciuto" anche in altre lingue
Esogamia .
H
1) Le caratteristiche comuni a tutte le lingue
l'insieme
2) Facoltà della specie umana le facoltà della specie umana
cerebrali sociali
sono
di caratteristiche fisiche , ,
H mentali grazie
e .
'
Ad esempio un uomo che è stato scongelato dopo centinaia di anni non capiva
fisiche
una anche se
lingua in
possesso di capacità ,
cerebrali e mentali, ✗chè
caratteristiche sociali dato che non ha assistito ✗ molto tempo
gli mancano le
all' evolversi del linguaggio.
Sincronia Vs Diacronia (1)
• Studio sincronico: prescinde dallo *
sviluppo/trasformazione temporale di una lingua,
descrivendone le caratteristiche ad un determinato
tempo.
Esempi
a) la sintassi dell’italiano odierno;
b) la descrizione del significato delle parole che
compongono oggi l’italiano
c) l’insieme delle conoscenze che mettono in grado
un individuo di parlare una certa lingua
(competenza linguistica) *
studia la lingua
lo studio sincronico di una lingua ,
trasformazioni
tenere conto degli sviluppi e .
Sincronia Vs Diacronia (2)
• Studio diacronico: studia le caratteristiche di una lingua
nella loro trasformazione storica.
Esempi
a) L’etimologia F la derivazione di “duomo” da “domus”.
b) Le trasformazioni nel vocabolario di una lingua.
fondamentale per
lingua e
del linguaggio .
Langue Vs Parole (De Saussurre)/Competenza Vs
Esecuzione (N. Chomsky)
AstraCo/Potenziale Concreto/Attuale
• La forma che assume il verbo della frase non dipende dalla parola
che la precede immediatamente (come si potrebbe pensare
basandosi solo su (1), ma da una parola che riveste un determinato
ruolo nella frase (il “soggetto”/la “testa” del sintagma nominale)
indipendentemente da quanto essa sia distante.
La complessità sintattica
1) Gli amici dello zio del cugino della fidanzata di Mario
corrono
Esempi:
a) Se comprendo “il cane insegue il gaUo” posso comprendere
anche “il gaUo insegue il cane” (in questo ha un ruolo la sintassi)
b) Se comprendo “Cane” comprenderò anche “animale” e
“abbaiare” e saprò che fra “Cane” e “animale” c’è la stessa
relazione che c’è fra “rosa” e “pianta (iponimia) .
Le parti della linguistica
Studiare il linguaggio: le parti della
linguistica
• La linguistica teorica si articola in quattro aree
disciplinari che corrispondono a quattro distinti livelli di
analisi del linguaggio:
1) Fonetica e fonologia
2) Grammatica F Morfologia e Sintassi
3) Semantica
4) Pragmatica