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Venere Vincitrice
bildend
den Künste di Vienna. Il Giudizio di Paride è soggetto
sul qua volte anche
Buale il pittore fiammingo ritornerà più
quelli
seguendo grandi
duendo gr dipintisutela e su tavola, tra cui
rispettivamente Londra
a
eOG6 e del 1639 conservati
ea Madrid.
45. Marcantonio Raimondi Il Giudizio di Paridee
Molinella. 1480 circa - Bologna. 1534 da Raffaello Sanzio (Urbino, 1483 Roma, 1520)
200
a
b u l i n o ,
2 9 5 x
434 mm
Roma, Istituto Centrale per la Grafica
inv. FC4975 1513-1514 circa
CISIONe
del Raimondi, Su invenzione un fiume fra canne palustri, evocando- anche attra-
errima stampa
L ac e l e b e r r
rarissima nelle sue tirature originali, per verso l'espediente iconografico del flusso genitale di
d
Ralfaello,
manomessa nella lastra stessa per uno di loro - il potere fecondatore della natura. In alto,
resto
ché ben riprodotta, venne copia- la scena è dominata dal carro di Apollo, dentro l'e-
ulteriormente
r essere
falsificata fino almeno al XIX clittica zodiacale, a significare il circolare succedersi
finanche
a imitata e dell'immensa fortuna di cui godette dei giorni e degli anni, mentre i Dioscuri precedono il
secolo, in virtù intenditori e artisti: se Vasari te- cocchio solare: a destra, Zeus conduce un altro drap-
collezionisti,
oresso pello di divinità, tra oui spicca Diana-Selene.
generò in tutta Roma.
che e s s a
stimonia la sorpresa Le forze del tempoe della natura cosi come gli
di divinitàfluviali all'angolo
la nota ripresa del gruppodi Edouard Manet, dei del cielo e della terra sembrano essere stati
destro da parte per il suo
nteriore
sur l'herbe, non è che il caso più
celebre di dunque convocati ad attestare con la propria pre-
Dejeuner senza il trionfo di Venere, quindi della bellezza, come
tale secolare vicenda.
SUCcessiva rilucidatura di alcune parti al fine di otte- proprio la figura di Minerva, dea dell'intelletto e della
le-
nere l'amplissima gamma di toni che la caratterizza. sapienza, ha indotto anche alcuni commentatori a
Evero però che Raffaello rielaborò nel disegno pre- gare l'invenzione raffaellesca alle speranze generate,
nel 1513, dall'avvento del papato mediceo di Leone X,
paratorio, da considerare perduto, una grande quan-
alle
la cui propaganda non disdegnava il riferimento
fa di spunti e di temi che egli aveva ideato o stu-
djalo nel corso degli anni precedenti, amalgamando virtù di Pallade, dopo gli anni turbolenti e bellicosi di