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X.

Venere Vincitrice

bellezza conclude il percorso della mostraa


della
Un elogio del
elogio incoronata da
lla
nel
Camera delle Vittorie dove Venere è
vittoriosa su Pallade e Giunone
Paride e dungue risulta
tradizione testuale
come più bella tra le dee, secondo la
da Ovidio nelle Heroides, epistole immaginarie di
narrata Marcantonio
mitiche ai mariti assenti. Lincisione che
donne da un disegno
Raimondi dedica al Giudizio di Paride
Raffaello è complessa, dal momento che inserisce
di del
soggetto in un contesto naturalistico al di sopra
il cielo
le massime divinità dell'Olimpo sui loro carri in
quale Venere. Una vittoria,
sembrano partecipare al trionfo di della bellezza
quelladi Venere, che come espressione attraverso il s u o
dellapittura è immortalata da Tiziano
pennello nel celeberrimo dipinto Venere che benda Amore
collezionista Scipione
acquistato all'inizio del Seicento dal Più tardi,
orghese e conservato alla Galleria Borghese. durante gli
allinizio del Seicento, Pieter Paul Rubens,
a ni del suo soggiorno a MantOva comeParide pittore alla corte
il s u o piccolo
Gonzaga, ha dedicato al Giudizio di
dipinto, un olio su
rame conservato nell'Akademie der

bildend
den Künste di Vienna. Il Giudizio di Paride è soggetto
sul qua volte anche
Buale il pittore fiammingo ritornerà più
quelli
seguendo grandi
duendo gr dipintisutela e su tavola, tra cui

rispettivamente Londra
a
eOG6 e del 1639 conservati
ea Madrid.
45. Marcantonio Raimondi Il Giudizio di Paridee
Molinella. 1480 circa - Bologna. 1534 da Raffaello Sanzio (Urbino, 1483 Roma, 1520)

200
a
b u l i n o ,
2 9 5 x
434 mm
Roma, Istituto Centrale per la Grafica
inv. FC4975 1513-1514 circa
CISIONe

del Raimondi, Su invenzione un fiume fra canne palustri, evocando- anche attra-
errima stampa
L ac e l e b e r r

rarissima nelle sue tirature originali, per verso l'espediente iconografico del flusso genitale di
d
Ralfaello,
manomessa nella lastra stessa per uno di loro - il potere fecondatore della natura. In alto,
resto
ché ben riprodotta, venne copia- la scena è dominata dal carro di Apollo, dentro l'e-
ulteriormente
r essere
falsificata fino almeno al XIX clittica zodiacale, a significare il circolare succedersi
finanche
a imitata e dell'immensa fortuna di cui godette dei giorni e degli anni, mentre i Dioscuri precedono il
secolo, in virtù intenditori e artisti: se Vasari te- cocchio solare: a destra, Zeus conduce un altro drap-
collezionisti,
oresso pello di divinità, tra oui spicca Diana-Selene.
generò in tutta Roma.
che e s s a
stimonia la sorpresa Le forze del tempoe della natura cosi come gli
di divinitàfluviali all'angolo
la nota ripresa del gruppodi Edouard Manet, dei del cielo e della terra sembrano essere stati
destro da parte per il suo
nteriore
sur l'herbe, non è che il caso più
celebre di dunque convocati ad attestare con la propria pre-
Dejeuner senza il trionfo di Venere, quindi della bellezza, come
tale secolare vicenda.

Lopera è stata variamente datata lungo


l'arco pure sembrerebbe asserire l'epigrafe inserita all'an-
del secondo decennio del Cinquecento, ma a golo inferiore sinistro, che dichiara: sORDENT PRAE
non troppo precoce farebbe pensare FORMA / INGENIUM / VIRTUS / REGNA/ AURUM (Ingegno,
una datazione
la perizia mostrata dal Raimondi fin dalla preparazio- virtù, regni e oro appaiono inutili di fronte alla bellez-
ne della lastra, che venne sottoposta a granitura e za); tuttavia, l'aver collocato in posizione cardinale
e

SUCcessiva rilucidatura di alcune parti al fine di otte- proprio la figura di Minerva, dea dell'intelletto e della
le-
nere l'amplissima gamma di toni che la caratterizza. sapienza, ha indotto anche alcuni commentatori a
Evero però che Raffaello rielaborò nel disegno pre- gare l'invenzione raffaellesca alle speranze generate,
nel 1513, dall'avvento del papato mediceo di Leone X,
paratorio, da considerare perduto, una grande quan-
alle
la cui propaganda non disdegnava il riferimento
fa di spunti e di temi che egli aveva ideato o stu-
djalo nel corso degli anni precedenti, amalgamando virtù di Pallade, dopo gli anni turbolenti e bellicosi di

on Suprema perizia fonti disparate, riprese spesso Alessandro VI e Giulio II.


01 antico e in particolare da due frammenti di sar-
cOfagi oggi a Villa Medici e a Villa Doria Pamphilj, ma Gabriele Quaranta

EpOca rispettivamente nella collezione Frangipani


presso la chiesa di Santa Maria in Bibliografia: Raphael invenit 1985. pp. 142-
Monterone.
243; Massari in Tra mito e allegoria 1989.
Linvenzione fu in questo caso esplicitamente pp. 22-29, n. 7; Damisch 1992: Talvacchia
inalizzata alla realizzazione dell'incisione e 2007, pp. 202-205; Davoli 2008: Lazzaro
ficcnale risultato raggiunto è frutto della stret- 2011; Talvacchia 2013; Knaus 2016, pp. 26-
SSima
collaborazione fra il Raimondi e l'Urbinate.
51; Morris in Marcantonio Raimondi 2016.
Pp.180-181, n. 41; Farinella in Raffaello 2020.
AnCorandosi a fonti testuali quali i Dialoghi degli
e l e L'asino d'oro di Luciano di Samosata, ma
ndo
ca roma presente anc i già citati precedenti di epo-
e,
omana, Raffaello elaborò una vasta composizio-
arrativamente entrata sul momento culminan-
te del mito,
ne derrn cui Paride offre a Venere il pomo che
COmpi rionfo, ma costruita da un punto di vista
Compositivo attorno al
nerva,colta di spallemagnifico,
già
scultoreo nudo
rivestirsi.
e in atto di
di

Attorno al ruppo centrale dei


agonisti,
con
in terunone, quasi minacciosa sebbene relega
piano, e Mercurio, il pittore costrui attraverso
simmetrica
Drimariun'ampiamaraffigurá
nondimeno armonica folla di com-
jantesi paesaggio, Iurazione
da cui
solo in
ambientata in un lussu-
parte obliterato dalle nubi
rasdiormanaaffaco
facciano
varteforzeC
cosi
le divinità:
ecip del'universo
vast
l'episodio
in una
mitologico SI
sta visione cosmologica, a cui
seri celesti e personificazioni, allusive
A e della natura.
sinistra, un
malr. della collina gruppo infe sta ai piedi
hesse a
ro
esse fa da0oScosa, popolata da alberi e ani-
trio con
ontrocanto, all'angolo opposto,
personificazioni, adagiate sulle rive a
201

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