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Fisica 1 C.L. Matematica - a.a.

2019-2020
L. Baldassarre - P. Dore
21 Gennaio 2020

Esercizio 1 Due corpi di massa mA ed mB , collegati da un filo ideale (inestensibile e di massa trascurabile)
scivolano su un piano inclinato di un angolo α rispetto all’orizzontale. Sul corpo A, situato piú in alto di B, agisce
un attrito con coefficiente di attrito dinamico µd , mentre B puó scivolare liberamente senza attrito. Calcolare:
• l’accelerazione dei due corpi durante il moto
• la tensione del filo durante il moto
• la tensione del filo nel caso in cui A scivolasse senza attrito
Dati: mA = 15 kg; mB = 8 kg; α= 35◦ ; µd = 0.3

Esercizio 2 Una molla ideale di costante elastica k e lunghezza a risposo x0 , é posta all’estremitá di una guida
orizzontale. Un estremo é fisso in x = 0, mentre all’altro estremo é poggiata una massa m. Inizialmente la molla
é completamente compressa (la massa m si trova in x = 0), bloccata da un fermo. Al tempo t = 0, il fermo viene
rimosso e m comincia a muoversi sotto l’azione della molla lungo la guida. Fra massa m e guida agisce un attrito
con coefficiente µ
• Calcolare il lavoro fatto dall’attrito tra t = 0 ed il momento in cui m si stacca dalla molla, che avviene nella
posizione x = x0 . (Considerare che la molla cessa ogni azione per x > x0 .)
• Calcolare la velocitá v1 della massa m nell’istante in cui passa per x1 = x0 + d
• Continuando il suo moto lungo la guida, m arriva a fermarsi a causa dell’attrito. Calcolare il tempo t2 e la
posizione assoluta x2 in cui la massa si ferma.
Dati: k = 20 N/m; m = 100 g; x0 = 50 cm µ = 0.4; d= 2 m

Esercizio 3 Un’asta rigida di massa M e lunghezza L é vincolata a ruotare attorno ad un perno fisso
nell’estremitá A dell’asta in un piano orizzontale con velocitá angolare ω0 costante. Al tempo t = 0 l’asta urta
con una massa puntiforme ferma ad una distanza a dal punto A. Considerando l’urto completamente anelastico ed
istantaneo, e trascurando qualunque forma di attrito determinare:
• l’energia cinetica K0 prima dell’urto
• la velocitá angolare ω1 del sistema asta e massa dopo l’urto
• l’energia dissipata nell’urto
• il tempo t∗ (a partire da t = 0 che impiega l’asta a fare n giri
Dati: M = 20 g; L= 7.5 cm; ω0 = 0.3 rad/s; m= 12g; a= 3.7 cm.

Esercizio 4 2 moli di un gas perfetto biatomico sono contenute dentro un cilindro con pistone di area S=200
cm2 e peso trascurabile. Il pistone é libero di scorrere senza attrito. Inizialmente il volume del gas V0 =5 l, la
pressione é in equilibrio con quella esterna P0 =1atm e la temperatura T0 = 250 K. Lasciando il sistema a contatto
termico con l’ambiente esterno, esso si porta alla temperatura ambiente T= 297 K. In questa condizione il pistone
si solleva di una certa quantitá h.
• Quanto valgono la pressione P e il volume V quando il sistema ha raggiunto T= 297 K?
• Qual é il lavoro compiuto durante la trasformazione?
• Quale quantitá di calore Q il sistema ha assorbito dall’ambiente?
• Successivamente il cilindro viene isolato termicamente ed una massa M =30 kg viene appoggiata sul pistone
mobile. Ricavare la temperatura finale del gas una volta raggiunto il nuovo stato di equilibrio.

1
Fisica 1 compito scritto 21/01/2020 Baldassarre-Dore

Esercizio 1
1.1
Equazioni del moto delle due masse lungo l’asse x:
(
mA aA = T + mA gsinα − µd mA gcosα
(1)
mB aB = mB gsinα − T

Sapendo che aA = aB = a, posso risolvere il sistema sommando membro a membro le due equazioni:

a(ma + mb ) = gsinα(mA + mB ) − µD mA gcosα


mA
a = gsinα − µD gcosα = 4.05m/s2 (2)
mA + mB

1.2
Risolvo una delle due equazioni del sistema 1, sostituendo il valore di a trovato al punto precedente:

T = mB (gsinα − a) = 12.6N (3)

1.3
Riscrivo il sistema 1 eliminando l’attrito dall’equazione del moto della massa A:
(
mA a0A = T 0 + mA gsinα
(4)
mB a0B = mB gsinα − T 0

Imponendo sempre aA = aB = a0 , trovo


a0 = gsinaα (5)
e quindi
T 0 = mB (gsinα − a0 ) = 0 (6)

1
Esercizio 2
2.1
Il lavoro della forza d’attrito è dato da

Lat = −Fat · X0 = −µmg · X0 = −0.196J (7)

Il segno meno deriva dal fatto che la forza d’attrito agisce nella direzione opposta al moto della massa.

2.2
Sapendo che la variazione di energia meccanica tra l’istante iniziale ti e il tempo t0 è uguale al lavoro
svolto dalla forza d’attrito, possiamo scrivere:


 E0 − Ei = L0at
E = 1 mv 2

0 2 0
k 2
(8)


 E i = 2 X0
 0
Lat = −µmgX0

Da qui troviamo s  
2 k 2
v0 = X0 − µmgX0 = 6.79m/s (9)
m 2
Ripetendo lo stesso ragionamento tra il tempo t0 e il tempo t1 , otteniamo:


E1 − E0 = L1at
E = 1 mv 2

1 2 1
1 2
(10)


E 0 = 2 mv 0
 1
Lat = −µmgd

trovando quindi s  
2 1 2
v1 = mv − µmgd = 5.51m/s (11)
m 2 0

2.3
A partire dal tempo t0 la massa segue un moto uniformemente accelerato con accelerazione negativa data
da Fat /m = −µg. Le equazioni della cinematica sono:
(
x(t) = X0 + v0 t − 21 µgt2
(12)
v(t) = v0 − µgt

Nell’istante finale tf la velocità della massa è nulla, pertanto


(
v0
v(tf ) = 0 = v0 − µgtf → tf = µg = 1.73s
1 2
(13)
x(tf ) = X0 + v0 tf − 2 µgtf = 6.37m

2
Esercizio 3
3.1
L’energia cinetica dell’asta prima dell’urto è data da
1
K0 = IA ω02 = 1.7 · 10−6 J (14)
2
IA è il momento di inerzia dell’asta rispetto al centro di rotazione A (coincidente con un suo estremo):
1
IA = M L2 (15)
3

3.2
Nell’urto si conserva il momento assiale calcolato rispetto al punto A:

L0 = P1

L0 = IA ω0 = 1.13 · 10−5 Kg · m2 (16)

L1 = (IA + ma2 )ω1

Da qui ricavo ω1 = 0.21rad/s

3.3
La variazione di energia cinetica è data da

∆K = K1 − K0 (17)

K0 è nota da eq.(14). Calcoliamo quindi K1 :


1 1
K1 = IA ω12 + (ma2 )ω12 = 1.1 · 10−6 J (18)
2 2
Pertanto
∆K = 0.6 · 10−6 J (19)

3.4
L’equazione della cinematica angolare dell’asta dopo l’urto è

θ(t) = ω1 t (20)

Ogni rotazione completa corrisponde ad un angolo di 2π, pertanto dopo n=10 rotazioni complete l’equazione
ci dà:
2π10
2πn = ω1 tn → tn = = 299s (21)
ω1

3
Esercizio 4
Per errore nel testo è stato messo V0 = 5 lt. Invece da P0 e T0 si ha V0 = 41 lt;

Conversioni: 1 lt = 0,001 m3 , 1 atm = 101325 Pa.

4.1
P0 rimane constante durante la trasformazione:
(
P0 V0 = nRT0 nRT1
⇒ V1 = = 4.8 · 10−2 m3 (22)
P0 V1 = nRT1 P0

4.2
Il lavoro nella trasformazione isobara è dato da

L = P0 (V1 − V0 ) = 709J (23)

4.3
Ricaviamo il calore assorbito dalla relazione
7
Q = ncp ∆T = 2 · R · 47 = 2735J (24)
2

4.4
Nello stato finale, dopo che sul pistone è stata messa la massa m, la pressione del sistema è
mg
Pf = P0 + = 116040 GP a ∼ 1.15 atm (25)
S
Dal momento che la trasformazione è adiabatica, vale la relazione
 1/γ
γ P0
PV = cost ⇒ Vf = V1 (26)
Pf

con γ = 7/5.

Si trova dunque per la temperatura finale


Pf V f
Pf Vf = nRTf ⇒ Tf = = 304K (27)
nR

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