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Certo, il numero di persone che effettua acquisti tramite Internet è aumentato rispetto a qualche anno fa, ed è destinato a crescere ancora. La Rete
possiede molte potenzialità, è vero, ma bisogna sapere come sfruttarle al meglio, in quanto è nel contempo cresciuta anche la concorrenza dei siti e-
commerce.
Per avviare un sito di commercio elettronico che abbia successo è importante studiare strategie di fidelizzazione del cliente.
Per esempio, è stato calcolato che difficilmente chi capita su un sito e-commerce per la prima volta effettua subito un ordine di acquisto. In genere
l’utente, se interessato, ci ritorna per almeno altre cinque/sei volte prima di fare un acquisto. La fidelizzazione del cliente, il fatto che sia invogliato a
visitare il sito più volte, è uno degli obiettivi più importanti da realizzare, se si intende creare un e-commerce di successo.
Il modo più semplice ed immediato per realizzare ciò è richiedere un indirizzo di posta elettronica per l’invio di servizi gratuiti ai potenziali clienti. Il
servizio che viene offerto con maggiore frequenza ai clienti che danno disponibilità di uso della loro e-mail è la newsletter.
Si tratta di un’e-mail che viene inviata periodicamente a tutti i potenziali clienti e che dovrebbe contenere informazioni utili circa i prodotti e/o servizi
offerti. Spesso, però, viene erroneamente considerata una forma di pubblicità.
Questo potrebbe infastidire alcuni clienti, soprattutto se l’invio è piuttosto frequente. La fidelizzazione della clientela si realizza anche tramite l’invio
periodico di offerte, varie tipologie di sconto, suggerimenti di acquisto “ad personam”, promozioni personalizzate a seconda del cliente. Può essere
utile, inoltre, realizzare uno scambio di link con siti affiliati, oppure avviare campagne pubblicitarie su altri siti affini. Questi metodi sostituiscono il
rapporto diretto e personale che il cliente ha con i commessi addetti alla vendita nei negozi tradizionali.
Si tratta di un kit completo su come aprire un ecommerce, composto da guida + cd-rom. Facile da consultare, ricca di informazioni e consigli per
progettare e realizzare con successo l’attività di ecommerce. Permette di prevedere guadagni e costi di partenza, spiega quali sono requisiti,
autorizzazioni e adempimenti burocratici da espletare, informa su normativa e legislazione del settore, ma anche sui contributi a fondo perduto e
finanziamenti agevolati.
I prodotti o i servizi venduti online non possono essere testati personalmente, né è possibile avere qualche dimostrazione pratica di come
funzionano;
C’è sempre il rischio di effettuare un acquisto sbagliato o poco ponderato;
I tempi di consegna sono piuttosto variabili, e spesso si verificano ritardi anche consistenti;
In genere i costi di trasporto incidono in modo rilevante sul prezzo finale del prodotto.
VANTAGGI E SVANTAGGI PER L’AZIENDA
L’e-commerce è uno strumento che le aziende possono utilizzare per affermarsi sul mercato realizzando introiti dalla vendita online dei prodotti.
Questo assicura alle stesse una maggiore competitività. Il rischio, però, è che tale modalità comporti una riduzione eccessiva dei prezzi, tale da
comportare una conseguente riduzione dei margini di guadagno aziendali.
Ci sono poi altre norme che disciplinano gli atti e i contratti stipulati per il commercio elettronico, come l’art. 15 comma 2 della legge 15 Marzo 1997
n. 59. In attuazione di tale legge è stato emanato il successivo “Regolamento” (D.P.R. 10 Novembre 1997 n. 513), che stabilisce le modalità di
trattamento ed archiviazione dei documenti informatici (in particolare, vedi art. 11). In base a tali disposizioni di legge il contratto stipulato online si
considera concluso quando il destinatario riceve l’avviso di ricevimento dell’ordine effettuato da parte del fornitore.
L’aspirante venditore deve poi conoscere a quali prescrizioni è tenuto nell’espletamento dell’attività di vendita online. La legge prevede che tutti i siti
che svolgono il commercio elettronico devono riportare il numero di partita IVA sulla home-page e la denominazione esatta e completa dell’azienda. I
siti più rilevanti sono anche dotati di un certificato digitale che consente di attestare l’autenticità del sito stesso. Il diritto di recesso a favore del
compratore è disciplinato dal decreto legislativo n. 185/99.
C’è anche il decreto legislativo n. 50/92, che prevede invece specifici oneri informativi a carico del venditore. Per la scelta del foro competente in
caso di controversie, si fa riferimento alla residenza fisica o al domicilio del consumatore. Anche l’Unione Europea è intervenuta a disciplinare il
commercio elettronico. Da citare sull’argomento la direttiva CE 31/2000 e il decreto legislativo 70/2003, che recepisce la direttiva n. 31 del 2000.
QUALI PRODOTTI VENDERE VIA INTERNET
Non tutte le tipologie di prodotti si prestano ad essere vendute con il commercio elettronico. Ci sono attività che hanno conquistato una buona fetta di
mercato “online” senza aprire un parallelo negozio “tradizionale”, e in genere si tratta di vendita di prodotti informatici, film, brani musicali, corsi di
formazione, fotografia, sistemi di comunicazione, materiali didattici, software.
Ci sono poi prodotti che vengono acquistati preferibilmente online perché evitano l’imbarazzo legato al loro acquisto: biancheria intima particolare,
libri. Questi rappresentano i prodotti con maggiore fatturato nell’ambito del commercio elettronico.
Ma si sta diffondendo parecchio anche la vendita online di pezzi di ricambio sia per privati che ad uso industriale (per esempio, lavastoviglie e
lavatrici).
Non sono invece adatti ad essere venduti tramite la Rete tutti quei prodotti che necessitano di essere toccati, provati, annusati. In questo caso meglio
soprassedere, per evitare spiacevoli sorprese. Ciò non toglie, però, che sono molti i consumatori che scelgono di acquistare capi di abbigliamento e
calzature proprio via Internet.
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