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Sul tema della leadership già a partire dai primi anni del novecento sono stati
sviluppati diversi studi, che consideravano importanti diversi fattori: alcune teorie
parlavano di tratti della personalità (cioè: leader si nasce) altre invece a
comportamenti appresi (leader si diventa, imparando ad agire).
In ambito sportivo le teorie che facevano riferimento a tratti di personalità sono state
superate: non esistono tratti comuni a tutti i leader di successo.
Quindi gli allenatori che non hanno caratteristiche simili a colleghi più famosi non
devono preoccuparsi. E’ valorizzato l’approccio comportamentale: c’è quindi la
possibilità di apprendere comportamenti utili per una leadership efficace in un
certo contesto.
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sociale che consenta di raggiungere gli obiettivi di prestazione stabiliti quindi il
successo della propria squadra. Per un buon clima è fondamentale che
l’allenatore dedichi del tempo per conoscere i propri atleti, individui in essi i
punti di forza, gli interessi e le necessità di ognuno. Inoltre deve essere onesto,
sincero con i giocatori sulle decisioni che li riguardano direttamente. Questo
atteggiamento consente di evitare malintesi e incomprensioni che spesso sono
causa di malumori, rabbia e discordia all’interno della squadra.
Altri suggerimenti:
- Il ruolo del leader è assicurare che il percorso verso l’obiettivo da raggiungere
sia chiaro alla squadra.
- Si può fornire una guida senza dominare o avvilire qualcuno, quindi: essere
autorevoli senza apparire autoritari, tenendo presente però la motivazione
presente in ognuno dei giocatori (con atleti altamente motivati intrinsecamente
è meglio supportarli e lasciarli liberi di agire, con quelli che hanno scarsa
motivazione è più efficace ricorrere in alcuni casi allo stile direttivo).
- Avere considerazione dei propri collaboratori, e comportarsi così dà come
risultato una performance migliore. La considerazione si manifesta:
dimostrando interesse , essere ascoltatori, personalizzare le relazioni.
- Dare una visione del futuro ottimista ed attendibile, mostrare sicurezza in sé
stessi, essere sfidanti.
- Avere carisma, creare ispirazione, stimolare intellettualmente.
- Bisognerebbe sperimentare alcuni dei comportamenti di leadership cercando di
individuare il comportamento che più si adatta a ciascuno dei propri calciatori
ed al gruppo. Il peggior nemico dell’efficacia è la rigidità e non essere
flessibili.
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La Leadership
Condivisa ed Efficiente
Capacità di conquistare
la fiducia degli altri
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L’ALLENATORE NUOVO DELLA METODOLOGIA OPERATIVA: COLUI
CHE SA E CHE GUIDA I CALCIATORI ALL’ACQUISIZIONE
DELLE COMPETENZE RELAZIONALI E TECNICOTATTICHE
LA COESIONE DI SQUADRA
Obiettivi di prestazione:
Le competenze:
quello che dobbiamo
saper fare a livello
di:
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OBIETTIVI DI PRESTAZIONE DEI REPARTI
Ciascuno deve
Ciascuno deve
mostrare rispetto
riconoscere il proprio
per le opinioni altrui
ruolo e la propria e
e tutti si devono
funzione e si deve sentir
adoperare per il
apprezzato per questo.
bene comune
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CONCLUSIONI
I calciatori hanno bisogno di vivere ripetute e positive esperienze di successo che li
vedano coinvolti in modo attivo e collaborativo.
Molti allenatori hanno rifiutato il modello di insegnamento autoritario, secondo la
classica definizione di Lewin (1936), per abbracciarne uno antiautoritario e
democratico:
- l’allenatore autoritario è colui che decide da solo sia gli obiettivi che le procedure da
attuare per raggiungere le mete;
- l’allenatore democratico è colui che pone in discussione sia gli obiettivi che le
procedure, al fine di raggiungere il consenso della squadra e l’impegno responsabile
di ciascuno al conseguimento delle mete; per questo controlla e valuta il
raggiungimento degli obiettivi concordati, i prodotti e i percorsi attuati.
L’atteggiamento dell’allenatore è determinante nella formazione del clima della
squadra. Per costruire un clima positivo il suo atteggiamento deve essere da leader
positivo, inteso come punto di riferimento, guida, persona disponibile all’ascolto e
all’aiuto; un atteggiamento da regista delle attività dei vari attori, che sono i
calciatori.
Possiamo definire il clima di una squadra come l’insieme degli atteggiamenti, dei
comportamenti e delle relazioni che si instaurano in quel contesto.
Sostanzialmente i climi che l’allenatore può promuovere con il suo atteggiamento
possono essere di tre tipi:
- un clima individualistico rinunciatario;
- un clima competitivo aggressivo;
- un clima democratico cooperativo.
Ognuno di questi climi è presente nella squadra, ma occorre fare attenzione a quello
prevalente.
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L’ALLENATORE NUOVO DELLA METODOLOGIA OPERATIVA E’ COLUI
CHE PRESTA ATTENZIONE ALLO:
• Studio delle diverse metodologie e strategie;
• Studio della psicologia del singolo;
• Studio delle dinamiche di gruppo;
• Studio dell’organizzazione didattica.
Il tema dell’organizzazione didattica, considerato che le capacità variano da
calciatore a calciatore, è di notevole importanza.
Pertanto occorre che le attività siano:
• Preordinate;
• Organiche;
• Graduali;
• Logiche;
• Pertinenti;
• Correlate;
• Trasferibili;
• Su misura degli allievi.
INVECE
• è un consulente di processo;
• sa ascoltare;
• permette a tutti di esprimersi;
• aiuta il singolo ed il gruppo a progredire;
• consente a tutti di prendere coscienza della situazione;
• concede al gruppo di chiarire il percorso utile al successo.
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INTERVENTI ADOTTATI PER MIGLIORARE LE CARENZE EVIDENZIATE
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