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Solnia
L’aura sacra della città è palpabile, almeno quanto una fitta nebbia, come in
uno di quei giorni d’inverno dove tutto assume un tono spettrale innaturale.
Anche la zona del mercato è molto quieta, per quanto infatti ci si possa sforzare
di ascoltare, sono ben poche le parole che giungono all’orecchio. Il silenzio è
un ossequio e un’ottemperanza di tutti coloro che abitano o transitano qui. Per
questi ed altri motivi Solnia viene anche chiamata la città cheta.
Gli equilibri che sono stati raggiunti qui dopo la catastrofe sono di vitale esempio
e guida, per tutti coloro che hanno sempre avuto fede o hanno riscoperto solo da
poco la loro lealtà agli dei. Si da il caso che questa città vanti il maggior numero
di templi attivi della regione e la più grande collezione di testi tramandati da ere
passate. Ogni miniaturista esperto che si rispetti, almeno una volta nella vita ha
potuto fare qui un pellegrinaggio, per apprendere in maniera avanzata la sua
arte o poter ammirare le teche dei templi più antichi.
La città oltre a tutto questo può offrire conforto ai viaggiatori di ogni fede, istruzione
a coloro che ambiscono a portare la parola divina nel mondo o redenzione per
chi durante il proprio cammino si è trovato a intraprendere il sentiero sbagliato.
Si tramanda da vario tempo che questa città abbia dato i natali a numerosi
illustri eroi o grandi uomini, che hanno potuto riscattare per diritto divino, potere
e fama oltre ogni umana immaginazione.
1 writer.bighugelabs.com