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𝑑2 𝑣 𝐿
𝑀 𝑢 𝑢𝐸𝐽
• Essendo: 𝜃 = න 𝑑𝑥 = 𝐿 e 𝜃=4 𝑀=4
0 𝑑𝑥 2 𝐸𝐽 𝐻 𝐻𝐿
2
1 𝑢𝐸𝐽 1 2 𝑢2 𝐸ℎ𝐻
➢ Si ottiene: 𝑈𝑒 = 4 𝐿=
2 𝐻𝐿 𝐸𝐽 3 𝐿
➢ Determinare l’energia di deformazione e confrontare il risultato ottenuto con il valore esatto si per 1 e
2x2 pti di Gauss. Osservare per 4 pti di Gauss come varia il rapporto 𝑟 = 𝑈𝐹𝐸𝑀 /𝑈𝑒 al variare della
proporzioni dell’elemento di trave rappresentato, 𝛾 = 𝑎/𝑏 (aspect ratio).
➢ Rappresentare la sua deformata, il campo delle deformazioni e tensioni in x y e xy. Osservare se vi
siano delle discrepanze con quella esatta.
➢ In base a queste ultime osservazioni giustificare la
discrepanza che esiste tra l’energia di
deformazione teorica e quella ottenuta tramite il
metodo approssimato (shear locking).
Es7: Momento flettente soluzione con 2 TL1
Discretizzare la struttura precedente con 2 elementi triangolari a 3 nodi ed imporre gli
spostamenti come in figura al fine di simulare momento flettente puro:
y 4 3
+u -u
Dati:
E=70000 Mpa y
ν=0 𝒆𝟐 Oss: Polinomio interpolante TL1
u=1 mm H 𝑢𝑒 𝑥, 𝑦 = 𝑎1 + 𝑎2 𝑥 + 𝑎3 𝑦
z x 𝒆𝟏
h=1mm 𝜕𝑢𝑒
H=10mm L 𝜀𝑥 = = 𝑎2 = 𝑐𝑜𝑠𝑡.
𝜕𝑥
L=2-5-10-20mm -u +u
1 2
h
L (nx)
Convergenza QL1 a flessione
3
Sol Esatta
Divisoni in x
r=UFEM/Ue
1.5
esprima il rapporto 𝑟 = 𝑈𝐹𝐸𝑀 /𝑈𝑒 al variare del numero di divisioni 1
➢ Determinare il campo delle deformazioni e tensioni in x y e xy. Notare se vi siano delle discrepanze con
quelle sviluppate secondo la teoria della trave.
➢ Motivare il comportamento a convergenza con discretizzazione nelle diverse direzioni.
Es9: Momento flettente Convergenza con TL1
Discretizzare la struttura con nx ad ny elementi triangolari a 3 nodi lungo x e y rispettivamente.
Quindi imporre gli spostamenti come in figura al fine di simulare momento flettente puro:
+u 9 10 11 12 -u
Dati: 𝜃
− 𝜃
E=70000 Mpa 2 2
ν=0
5 6 7 8
u=1 mm H (ny)
h=1mm
H=10mm y
L=20mm 1 2 3 4
-u x +u
r=UFEM/Ue
6
5
esprima il rapporto 𝑟 = 𝑈𝐹𝐸𝑀 /𝑈𝑒 al variare del numero di divisioni 4
3
lungo x e y (convergenza). 2
1
➢ Determinare il campo delle deformazioni e tensioni in x y e xy. Notare se vi siano delle discrepanze con
quelle sviluppate secondo la teoria della trave.
➢ Motivare il comportamento a convergenza con discretizzazione nelle diverse direzioni.
Es8: Script
% Costruzione vettore XNOD
XNOD=zeros((nx+1)*(ny+1),2);
dx=L/nx;
dy=H/ny;
for j=1:ny+1
for i=1:nx+1
XNOD(i+(nx+1)*(j-1),1:2)=[(i-1)*dx,dy*(j-1)];
end
end
%XNOD
6
5
4
3
2
1
0
0 2 4 6 8 10
Numero di divisioni (nx=ny)
Bibliografia
Bibliografia:
• Francesco Cesari. Introduzione al metodo degli elementi finiti vol. 1. Pitagora editrice
Bologna (1996).
• Francesco Cesari. Calcolo matriciale delle strutture vol. 2. Pitagora editrice Bologna
(1997).
• Carlos A. Felippa. Introduction to Finite Element Methods. Lecture notes for the
course at the Aerospace Engineering Sciences Department of the University of
Colorado (since 1986). http://www.colorado.edu/engineering/CAS/courses.d/IFEM.d/ .