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La guerra

Storia: II Guerra Mondiale


Fin dagli albori la storia dell’umanità è stata caratterizzata dall’alternarsi di guerra e
pace. Nel corso dei secoli i mazzi bellici si sono evoluti insieme all’uomo, basti
pensare all’invenzione delle armi da fuoco nel medio Evo, o della bomba atomica
durante il secolo scorso.

La II Guerra Mondiale è uno dei


conflitti più cruenti che ha caratterizzato
la storia dell’uomo, le cause sono da
ricercare nei trattati di pace del
precedente conflitto mondiale, i trattati
di Versailles, infatti avevano penalizzato
nazioni come l’Italia, che rivendicava i
territori irredenti (Istria e Dalmazia), da
qui il concetto di vittoria mutilata, e la
Germania che rivendicava il corridoio di
Danzica, dominio polacco dal 1919, che divideva la Germania dalla Prussia orientale.

Inizialmente il ruolo di Mussolini doveva essere quello di un mediatore tra la


Germania, e la Francia e la Gran Bretagna, ma abbandonò definitivamente le due
democrazie quando si alleò con la Germania ( Patto d’Acciaio).

Il secondo conflitto mondiale può anche essere inteso come una guerra di pensiero: i
regimi totalitaristi (Italia e Germania) lottarono contro quelli democratici (Francia,
Inghilterra e in seguito U.S.A.).

Hitler, iniziò dunque la guerra occupando la Polonia occidentale e appropriandosi dei


territori baltici (Estonia, Lituania, Lettonia,), il patto Molotov-Ribbentrop assicurava
allo stato nazista la pace (momentanea) con l’URSS, che aveva occupato la Polonia
orientale e aveva conquistato la Finlandia.

A questo punto la Francia e la Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania,


l’esercito francese si posizionò sulla linea-Maginot che corrispondeva al confine con
la Germania, ma Hitler decise di attaccare la Francia da Nord dopo aver conquistato il
Belgio e i Paesi bassi, l’armata francese fu colta alla sprovvista e pochi giorni prima
la presa di Parigi Mussolini, convinto che la Germania avesse già vinto la guerra
decise di schierarsi contro la Francia e l’Inghilterra.
Hitler instaurò un governo collaborazionista nel sud della Francia e iniziò a
pianificare l’attacco alla Gran Bretagna, prima di invaderla però decise di indebolirla
tramite un attacco aereo, l’aviazione tedesca però fu sconfitta da quella britannica, e il
ministro Winston Churchill affermò, che la Gran Bretagna non si sarebbe mai piegata
al nazismo.

Nonostante questa sconfitta il conflitto si allarga: nel settembre del 1940 Germania,
Italia e Giappone firmano il patto tripartito.

Nel frattempo Mussolini conduceva una guerra parallela: tentò di imporre il proprio
dominio nei Balcani, ma l’esercito italiano era poco attrezzato e dopo il fallimento
della campagna di Grecia, l’esercito tedesco dovette intervenire affinché le truppe
greche non occupassero l’Albania. In Africa l’offensiva contro l’Egitto portò a una
controffensiva inglese, le unità militari inglesi erano meglio equipaggiate per
combattere nel deserto e nel Febbraio del 1941 misero fine al dominio coloniale
italiano in Africa orientale.

Hitler intanto iniziò a programmare l’invasione dell’URSS, le motivazioni erano


varie, Hitler pensava che l’est-Europa fosse una continuazione dello stato tedesco:
voleva cacciare gli slavi per affidare la Russia a coloni Tedeschi, inoltre, per
continuare la guerra, aveva bisogno del raccolto e delle materie prime (petrolio e
metalli) di cui l’URSS disponeva in grande quantità.

L’offensiva contro la Russia fu denominata “Operazione Barbarossa”, le truppe


tedesche, coadiuvate da truppe finlandesi, rumene e ungheresi, avanzarono lungo un
fronte di 1600 chilometri, l’intenzione era di conquistare tre punti strategici:
Leningrado, Mosca e il Mar Nero. La Russia organizzo le sue difese, e l’arrivo
anticipato dell’inverno penalizzò i nazisti: la strategia della guerra lampo era fallita,
Leningrado fu assediata per 28 mesi, e a mosca l’armata tedesca fu arrestata
definitivamente, a quel punto l’esercito nazista si trovava a presidiare un fronte
lunghissimo, con linee di rifornimento dilatate e per di più in pieno inverno.

Gli USA si erano tenuti fuori dal conflitto anche se si dimostrarono a favore
dell’alleanza anglo-francese. Nel Marzo 1941 il governo statunitense varò la legge
“affitti e prestiti”, che consentiva alla Gran Bretagna di acquistare armamenti a
credito delle industrie statunitensi. Nell’agosto dello stesso anno: Regno Churchill e
Roosevelt firmarono la Carta atlantica, più tardi anche l’URSS aderì a questo
documento creando cosi un fronte comune.

Il Giappone nel frattempo approfittando della sconfitta francese aveva occupato


l’Indocina francese (1940), gli alleati intimarono alle forze occupanti di ritirarsi.
Dopo aver aderito al patto tripartito il Giappone si era tutelato firmando un accordo di
non belligeranza con l’URSS.

L’espansione giapponese però crea delle tensioni con gli USA in quanto
indebolirebbe l’influenza americana in alcuni arcipelaghi dell’Oceania come le
Filippine. Il 7 Dicembre l’aviazione giapponese attacca a sorpresa la flotta americana
ormeggiata a Pearl Harbor (Hawaii), il giorno dopo USA e Regno Unito dichiarano
guerra al Giappone, e l’11 Dicembre Germania e Italia Dichiarano Guerra agli USA.
Il conflitto divenne mondiale.

A metà del 1942 il tripartito stava vincendo la guerra, l’Europa continentale e gran
parte dell’Africa settentrionale era sotto il controllo del regime nazista, le forze
nipponiche avanzavano nel pacifico e nel sud-est asiatico, occupando: Filippine,
Malesia, Hong Kong, Singapore, le Indie olandesi e la Birmania, arrivando a
minacciare l’India britannica. Anche se non avevano un piano di sterminio razziale
anche i Giapponesi furono autori di gravi atrocità razziali come lo “stupro di
Nanchino”: quando l’esercito giapponese occupò la suddetta città i soldati si
abbandonarono a ogni genere di violenza contro la popolazione civile.

A partire da Giugno le forze alleate iniziarono a sferrare degli attacchi che avrebbero
segnato una svolta fondamentale nel corso della guerra.

Ci fu una battaglia aereo-navale nel pacifico, in cui le forze americane sconfissero la


flotta nipponica nei pressi delle isole Midway, in Russia lo stato Nazista aveva posto
sotto assedio la città di Stalingrado, nel Gennaio 1943 l’esercito dell’URSS
contrattaccò circondando i tedeschi fino alla loro resa (2 Febbraio 1943), infine le
truppe britanniche e quelle americane, che avevano occupato Algeria e Marocco,
circondarono l’armata italo-tedesca che si arrese il 13 Maggio1943, a quel punto gli
alleati sbarcarono in Sicilia e i Nazi-Fascisti dovettero abbandonare la Libia.

Gli alleati sentivano già il sapore della vittoria e alla fine del 1943 decisero di riunirsi
nella conferenza di Teheran, per concordare le ultime strategie di guerra (per creare
un nuovo fronte di guerra Stalin suggerì a Roosevelt lo sbarco in Normandia) e la
divisione della Germania.

In Italia il regime fascista perdeva popolarità di giorno in giorno, la sconfitta in


Africa e lo sbarco degli americani in Sicilia accelerò la caduta del fascismo. Nella
notte tra il 24 e il 25 Luglio 1943 il gran consiglio del Fascismo votò la sfiducia al
Duce, Vittorio Emanuele III destituì e fece arrestare Mussolini e incaricò il
maresciallo Pietro Badoglio, il popolo credeva fosse la svolta ma Badoglio si
dimostrò incapace e insicuro: sciolse il partito fascista ma impedì la ricostruzione dei
vecchi partiti democratici, inoltre confermò l’alleanza con la Germania e allo stesso
tempo firmò l’armistizio con gli alleati che venne reso pubblico l’8 settembre, in
coincidenza con uno sbarco americano a Salerno. Il girono dopo il Re e il governo
fuggirono a Brindisi senza dare indicazioni chiare all’esercito che si trovò allo
sbando.

Le truppe naziste reagirono occupando le principali città italiane e liberando


Mussolini, il quale istituì la Repubblica sociale italiana, con capitale Salò (paesino sul
lago di Garda). L’Italia del governo Badoglio dichiarò guerra alla Germania
diventando cosi un paese cobelligerante con gli alleati, nonostante ciò durante i
trattati di pace venne tenuto conto della posizione dell’Italia (alleata della Germania)
durante la prima parte del conflitto.

Dopo il 1943 iniziarono a prendere vita alcune organizzazioni anti-nazifasciste, in


ogni paese, tali organizzazioni, furono contraddistinte da caratteristiche diverse. Nei
primi paesi occupati dai tedeschi (Belgio, Olanda, Norvegia e Danimarca) i
movimenti di resistenza erano già attivi dal 1940, i partigiani compivano sabotaggi,
azioni di guerriglia, organizzavano scioperi e altre proteste contro il nazismo. In
Francia il generale De Gaulle istituì il Comitato francese di liberazione nazionale: un
organismo di controllo della resistenza per evitare che i comunisti monopolizzassero
l’azione partigiana. In Germania non ci fu un vero movimento di resistenza se non
qualche sporadica presa di posizione antihitleriana. Un gruppo di militari conservatori
organizzò un attentato contro Hitler che fallì miseramente e che provocò una violenta
repressione da parte del regime nazista. In Jugoslavia la resistenza fu guidata dal
generale Tito, comunista accanito, e dal generale Mihajlovic i due gruppi finirono per
farsi la guerra: Tito appoggiato dagli alleati contro Mihajlovic che faceva riferimento
ai nazifascisti, la liberazione di Belgrado fu in gran parte opera dei partigiani
comunisti, questi ultimi scatenarono la propria ira anche contro i regimi
collaborazionisti, coinvolgendo spesso la popolazione civile (croati, sloveni, italiani),
come avvenne, ad esempio, nel massacro delle Foibe (cavità naturali tipiche
dell’Istria e del carso): molti italiani residenti nell’Istria vennero giustiziati e gettati
nelle Foibe che venivano utilizzate come fosse comuni.

Il conflitto si avvicinava alla fine, le truppe americane in Italia sfondarono la “Linea


Gustav” per avanzare e vennero arrestate lungo la linea Gotica: ormai la maggior
parte dell’Italia era occupata dalle forze alleate. L’esercito americano, come
d’accordo nella conferenza di Teheran, sbarco nel nord della Francia (Normandia).

Tra il 19 e il 25 agosta 1944 Parigi si liberò tramite un’insurrezione guidata da


Charles De Gaulle che organizzò il nuovo governo della Francia liberata.
Tra il 4 e l’11 febbraio del 1945, nonostante il conflitto non fosse ancora risolto, gli
alleati si incontrarono a Yalta (conferenza di Yalta) e decisero quale sarebbe stato
l’assetto post-bellico:

 L’URSS avrebbe dichiarato guerra al Giappone (accadde l’8 agosto dello


stesso anno,
 La Germania fu divisa in quattro zone assegnate a USA, URSS, Francia e
Regno unito, gli alleati si spartirono anche Berlino.
 Nei paesi liberati si sarebbero tenute elezioni per la determinazione della forma
di governo.
 Fu istituita l’ONU.

I nazisti erano circondati, l’avanzata sovietica continuava quasi indisturbata, dopo


aver occupato Vienna, assediato Berlino e liberato Praga, l’esercito sovietico si unì a
quello degli anglo-americani presso l’Elba.

Nel frattempo in Italia la linea gotica era stata sfondata, Mussolini tentò la fuga in
Svizzera ma venne fucilato, era il 28 aprile del 1945. Il giorno dopo le truppe
nazifasciste chiesero la resa, le truppe sovietiche intanto stavano per conquistare
Berlino, e Hitler il 30 aprile decise di suicidarsi nel bunker della cancelleria.

L’URSS si era impegnata ad attaccare il Giappone, ma l’occupazione dell’arcipelago


risultava un’operazione molto complicata, allora il primo ministro americano Harry
S. Truman (successore di Roosevelt) decise di sganciare due bombe atomiche per
annientare le, ormai tenui, speranze dei giapponesi. Le due bombe caddero sulle città
di Hiroshima e Nagasaki, l’8 Agosto anche l’URSS dichiarò guerra al Giappone, i
nipponici si arresero qualche giorno dopo. La guerra era davvero finita

Inglese: Orwell, 1984


The story

In 1984 Orwell imagines a world divided into three continents: Eurasia, Estasia and
Oceania, at war with each other.

Winston Smith is an employee who works for The Party (organization that has power
in Oceania), he is part of the outer party and his job is to correct the speeches of Big
Brother, the head of the internal party whose face no one knows . The big brother,
however, appears on the screens and has eyes everywhere.

Winston's life changes when he meets Julia, the two become part of a rebel
organization.
Julia and Winston are discovered by O'Brian who introduces himself to them as a
member of the "brotherhood" but is actually part of the inner party.

So the two lovers are arrested and they are subjected to torture, Winston manages not
to betray Julia at first but later, when he is tortured by his greatest fear he gives in,
and he is brainwashed.

The tale ends with Winston looking at a big brother poster with great admiration.

Features and themes

The novel's title is an inversion of the year in which it is written.

Through this novel Orwell describes the political scenario that exists in Germany and
Russia.

The function of the media is to constantly monitor the population and to make
propaganda in favor of the Party.

Contemporary criticism extols Orwell as a prophet, because he managed to accurately


describe today's society more than 70 years in advance.

Storia della musica: l’histoire du soldat


La vicenda narra di un soldato che, tornato a casa per una licenza, viene blandito dal
diavolo il quale gli sottrae il violino in cambio di un libro capace di realizzare ogni
suo desiderio. In tre giorni tutti i suoi sogni si realizzano, ma al risveglio, tornato a
casa, si rende conto che sono trascorsi tre anni, sua moglie si è risposata e il suo posto
nel focolare domestico è stato rimpiazzato. Ridiventato povero, il soldato riprende il
cammino del profugo, giunge nel regno governato da un re la cui figlia malata
sposerà chi sarà capace di guarirla. Con il suo violino, riconquistato al diavolo con
uno stratagemma, seduce la principessa che, danzando un tango, un valzer e un
ragtime, cade fra le sue braccia. Il tradizionale lieto fine viene tuttavia rovinato dal
diavolo che reclama il violino e l’anima del soldato come stabilito dal patto.
Dalla trama non si evince un particolare collegamento alla guerra, il motivo di questo
collegamento va ricercato nella musica
Il tema esposto dal violino quando il soldato viene fermato dal diavolo sotto mentite
spoglie sembra quasi un esercizio di tecnica, poco espressivo, si direbbe quasi che
Stravinsky abbia dimenticato come si compone. La verità è che quel tema, così come
tutta l’opera è musicalmente concepito per rappresentare le atrocità della guerra, il
fatto che il tema sia scarno, grezzo e inespressivo è il frutto di una meditazione
compositiva che impone all’autore di scrivere e rappresentare la povertà e i disagi
causati dalla guerra.

Italiano: Soldati
Ungaretti vive in prima persona gli orrori della guerra che segneranno lui e la sua
poetica in maniera indelebile.

Il poeta avverte il bisogno di una poesia nuova, libera dalle retoriche d’annunziane e
dallo sperimentalismo degli avanguardisti, l’espressione artistica è un dono, una
folgorazione, un’ispirazione improvvisa tramite la quale il poeta trova poche parole
che esprimono il significato più profondo della realtà.

Analizzerò adesso “Soldati”.

Il tema principale di questa poesia è la caducità della vita dei soldati in guerra, la cui
condizione è simile a quella delle foglie di un albero in autunno: la caduta è sempre
incombente, i soldati non aspettano altro che la loro vita sia spezzata come le foglie
non aspettano altro che cadere.

Il fatto che Ungaretti scriva in forma impersonale (Si sta) non è un caso, tramite
questa tecnica il poeta allarga la sua esperienza a quella di tutti gli uomini costretti a
vivere le atrocità della guerra. È interessante il riferimento alla stagione autunnale: in
autunno la natura si spegne, le giornate si accorciano lasciando spazio all’oscurità, e
soprattutto in autunno si celebra la festa dei morti. Perciò la notazione è collocata in
una posizione così centrale

Le parole della poesia appartengono pressocché tutte al campo semantico della


natura: foglie, albero, autunno. Da notare l’uso ricorrente del gruppo consonante “gl”
(foglie, sugli). Quattro versi, e non due settenari, contribuiscono a caratterizzare la
lirica.

TEC.
Leggi tutta la dispensa storia della musica elettroacustica 1, se no ce la piscia in culo
<3

Fisica: Attrezzatura bellica come radar, e occhiali a infrarossi


La luce è un particolare tipo di onda elettromagnetica, può viaggiare anche nel vuoto,
quando un’onda luminosa incontra un corpo opaco in parte è assorbita e in parte
deviata: diciamo allora che essendo la luce composta da tutti i colori la parte della
luce che viene deviata caratterizza il colore del corpo.

L’occhio umano non percepisce tutte le onde luminose, riesce a percepire solo entro
il ranch di visibilità che occupano i colori dell’arcobaleno.

In alcune situazioni l’uomo ha avuto bisogno di osservare sotto della frequenza del
rosso, sostanzialmente al buio, l’invenzione che glielo ha permesso è proprio quella
degli occhiali a infrarossi o visore notturno, usato spesso nei focolai di guerra più
recenti, questo dispositivo riesce a captare le onde elettromagnetiche al di sotto della
frequenza del rosso per trasdurle in onde luminose visibili all’uomo.

Anche i radar hanno giocato un ruolo importante nelle guerre, nella Seconda guerra
mondiale gli aerei inglesi ne erano già equipaggiati. Tali dispositivi funzionano
grazie a l’emissione di microonde (onde elettromagnetiche con lunghezza d’onda
compresa tra 10 cm e 1 mm), le microonde vengono riflesse da aerei o navi che
vengono localizzate tramite il calcolo dell’intervallo di tempo che separa l’emissione
delle microonde dalla ricezione del segnale riflesso.

Robbè suca 😊

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