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P r ef a z ion e
La linea fer r oviaria Civitanova Marche-Albacina è una infrastruttura che la società locale ha tr oppo
a lungo trascurato. Dopo esser e stata per molti decenni un elemento fondamentale del capitale ter ritoriale
della Pr ovincia di Macerata ed aver e contribuito alla moder nizzaz ione della società locale e al suo sviluppo
economico, ha perso pr ogr essivamente di importanza nel sistema della mobilità. La dif fusione dell’auto,
molto rapida e molto forte nel nostr o ter ritorio, sembrava averla r elegata al passato, in attesa che – seguen-
do ciò che era accaduto altr ove – fosse definitivamente smantellata. D’altra parte, il mancato ammoder na-
mento della linea – e delle sue staz ioni – aveva r eso obsoleto anche il suo uso come via di collegamento con
Roma (connettendosi alla tratta Ancona-Roma).
In questo studio pr oponiamo un cambiamento radicale del modo in cui questa infrastruttura deve esser e
og gi inter pr etata e utilizzata sullo sfondo di un pr ogetto completo di rilancio della mobilità fer r oviaria –
una for ma di mobilità che per la nostra Pr ovincia, data la sua posiz ione nel sistema ter ritoriale italiano,
ha un’importanza strategica. Il primo tassello di questo pr ogetto – che abbiamo già discusso e pr esentato
alla collettività locale – è il rilancio della Staz ione di Civitanova Marche attraverso un uso appr opriato
del vuoto urbano “Ar ea Ceccotti”. Civitanova Marche deve pr edisporsi a diventar e la staz ione fer r oviaria
di un sistema ter ritoriale di 250.000 abitanti – peraltr o, il sistema ter ritoriale più industrializzato delle
Marche. Il secondo tassello del pr ogetto – che pr esentiamo nelle pagine che seguono – è l’inter pr etaz ione
di questa infrastruttura come “tr eno urbano” r elativamente al tratto che si tr ova all’inter no del sistema
ter ritoriale che si estende da Civitanova Marche alla Staz ione di Tr odica di Mor r ovalle.
L’intenso sviluppo spaz iale avvenuto negli ultimi decenni nella Bassa Valle del Chienti ha incastonato
l’infrastruttura fer r oviaria in un denso sistema abitativo, apr endo la strada – come si mostra con molta
chiar ezza e semplicità in questo studio – a un suo uso intenso come “tr eno urbano”. Per far e questo è tutta-
via necessario che l’infrastruttura fer r oviaria sia valorizzata attraverso lo spostamento di alcune staz ioni,
l’ag giunta di altr e e la ri-qualificaz ione di quelle ancora funz ionali. È necessario, inoltr e, che, attraverso
la riqualificaz ione dei sistemi insediativi circostanti, l’infrastruttura e le sue staz ioni siano incor porate nel
ter ritorio sia in senso fisico che culturale. Ciò che abbiamo pr oposto con i nostri studi è un ripensamento
del sistema della mobilità nella Pr ovincia di Macerata, in particolar e nelle parti più densamente popolate,
lungo le linee sug gerite dai più r ecenti documenti dell’Unione Eur opa: l’integraz ione tra tutte le for me di
mobilità – in particolar e, tra mobilità pedonale, ciclabile e fer r oviaria – come risposta alla “crisi della
mobilità” che caratterizza una parte del ter ritorio pr ovinciale.
Solo se la società pr ovinciale saprà mobilitarsi, investendo le necessarie risorse finanz iarie e impegnando
le sue capacità or ganizzative e le sue competenze, per compier e i due primi passi indicati in pr ecedenza –
ammoder namento della staz ione fer r oviaria di Civitanova Marche e r ealizzaz ione del tr eno urbano – po-
tr emo por r e il tema dell’ammoder namento della linea fer r oviaria Civitanova Marche-Albacina anche come
collegamento con Roma. Facendo ritor nar e questa linea fer r oviaria uno strumento di sviluppo economico e
sociale per il nostr o ter ritorio.
Indice
1. Introduzione 7
Il sistema urbano di ‘Ci vitanova Mar che’, composto da 10 comuni appar tenenti alle Pr ovince di Macerata
e Ascoli Piceno, ha una popolaz ione di 137.000 abitanti cir ca e un numer o di addetti pari a 61.000 u nità
cir ca. Sia in ter mini di popolaz ione che di addetti è il secondo sistema urbano delle Mar che – dopo quello di
‘Ancona’. Da un punto di vista spaz iale è una città dispersa nata per coalescenza ter ritoriale e non per espan-
sione continua a par tir e da un nucleo urbano.
Questa città si è or ganizzata intor no a due assi gra vitaz ionali principali che si intersecano in cor rispondenza
di Por toci vitanova – centr o di gra vitaz ione del sistema. Un asse si sviluppa per cir ca 15 km lungo la fascia
costiera, parallelamente alle mag giori ar terie di comunicaz ione e contiene gli ag glomerati urbani di Por to
Potenza Picena, Por toci vitanova e Por to Sant’El pidio. L’altr o asse cor r e lungo la Bassa Valle del Chienti,
estendendosi per cir ca 12 km, e contiene gli insediamenti di Santa Maria A ppar ente, Bor go Staz ione, Tr odi-
ca. Entrambi gli assi ospitano le funz ioni i ntor no alle quali si or ganizza la città e sono og gi un continuum
urbano, benché segmentato in ter mini politico-amministrati vi in più comuni contigui. Lungo questi assi o a
poca distanza da essi è og gi localizzata gran par te della popolaz ione e delle atti vità pr odutti ve manifatturier e
e commer ciali.
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1. Introduzione
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Il sistema del le f er mate del tr eno urbano nella tratta Ci vitanova Mar che-Tr odica di Mor r ovalle
Nella tratta Ci vitanova Mar che-Tr odica di Mor r ovalle, lunga cir ca 11 km, sono state indi viduate sei sta-
z ioni r elati ve ai seguenti insediamenti urbani: Por toci vitanova, quar tieri San Mar one e Risor gimento*, Zona
commer ciale “Aur ora”* e Santa Maria A ppar ente* (nel Comune di Ci vitanova Mar che); Bor go Staz ione (nel
Comune di Montecosar o); Tr odica (nel Comune di Mor r ovalle). Alcune delle staz ioni – quelle contrassegnate
con un asterisco – sono da r ealizzar e ex-novo, mentr e le altr e sono da riqualificar e (nel caso della staz ione di
Tr odica è necessario uno spostamento di alcune centinaia d metri).
Rispetto alla funz ione che dovranno svolger e, le staz ioni dovranno esser e pr ogettate come “infrastr uttur e leg-
ger e” e dovranno esser e anche contesti di socializzaz ione, ospitando quindi altr e funz ioni. Tutte le staz ioni
indicate sono potenz ialmente “punti focali” di sistemi insediati vi suf ficientemente grandi da generar e bacini di
utenza che giustificano ampiamente l’ipotesi pr ogettuale discussa.
Benché sia stata indicata nella Car ta, in questo studio non è stata considerata la f er mata del tr eno urbano in
cor rispondenza della Zona industriale A di Ci vitanova Mar che. Or ganizzar e la funz ionalità di questo nodo
pone pr oblemi di natura di versa rispetto ai casi esaminati, pr oblemi che necessitano di una riflessione specifica,
da condur r e sullo sfondo di un’ipotesi di raz ionalizzaz ione delle ar ee industriali localizzate nella Bassa Valle
del Chienti. Si tratta, comunque, di un tem a impor tante rispetto al quale esplorar e la fattibilità.
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La foto racconta una situaz ione ora mai del tutto comune nelle città eur opee: una staz ione del tr eno
urbano (o della metr opolitana), un par cheg gio di biciclette accanto (per gli utenti che hanno rag giunto
la staz ione in bicicletta). Nella città dispersa di ‘Ci vitanova Mar che’ l’integraz ione tra biciclet ta e
tr eno urbano è in grado di dar e un contributo fondamentale alla soluz ione del pr oblema della mobilità
sosten ibile. Con una appr opriata r ete di per corsi ciclabili – r ealizzabile con modesti investimenti e
semplici r egole d’uso degli spaz i pubblici – il bacino di utenza delle staz ioni considerate nel pr esente
studio compr ender ebbe gran par te (in alcuni casi la totalità) del sistema insediati vo di rif erimen to.
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1.
“La strategia elaborata a livello europeo potrà attecchire solo grazie ad un’azione portata avanti a livello locale: saranno
allora gli enti locali ad entrare in gioco, per attuare nel concreto una politica di mobilità urbana adatta al loro contesto.”
(p. 5)
2.
“La sfida posta dallo sviluppo sostenibile nelle zone urbane è immensa: si tratta di conciliare, da un lato, lo sviluppo
economico delle città e l’accessibilità del loro territorio e, dall’altro, la qualità di vita e la tutela ambientale.
Di fronte a queste problematiche dalle molteplici implicazioni, occorre uno sforzo comune per incentivare la ricerca di
soluzioni innovative e ambiziose in materia di trasporto urbano, che permettano di rendere le nostre città più agibili, più
accessibili, più sicure e meno inquinate.
Insieme, dobbiamo trovare i mezzi per conseguire una migliore mobilità urbana e periurbana, una mobilità sostenibile,
una mobilità al servizio di tutti i cittadini europei, ma che consenta anche agli operatori economici di sentirsi a loro agio in
città.” (p. 6)
3.
“Per rendere più attraenti e sicuri gli spostamenti a piedi e in bicicletta, le autorità locali e regionali dovrebbero adoperarsi
per una piena integrazione di queste modalità di trasporto nelle politiche di mobilità urbana, sia in sede di elaborazione
che di monitoraggio. Si richiede maggiore attenzione per lo sviluppo di adeguate infrastrutture. Si può ricorrere a forme
innovative di coinvolgimento delle famiglie, dei bambini e dei giovani nell’elaborazione delle politiche. Lo spostarsi a piedi
e in bicicletta può essere incoraggiato mediante iniziative a livello di città o di quartiere, nei luoghi di lavoro e nelle scuole,
come ad esempio giochi sulla circolazione stradale, indagini sulla sicurezza stradale o sussidi didattici.” (p. 6)
4.
“L’UE deve continuare a promuovere e sovvenzionare l’ampliamento, il riattamento e la riqualificazione di sistemi puliti di
trasporto pubblico urbano, come filobus, tram, metropolitana e ferrovia suburbana, nonché altri progetti di trasporto urbano
sostenibile.” (p. 9)
5.
“Uno dei fattori critici di successo della mobilità nelle reti urbane è la possibilità, per l’utente, di compiere una scelta informata
quanto alla modalità e all’orario di trasporto. Ciò dipende dalla disponibilità di informazioni adeguate, interattive e di facile
consultazione sui percorsi multimodali, che permettano di pianificare e organizzare un itinerario”. (p. 13)
6.
“Il senso di insicurezza diffusamente avvertito dissuade certe categorie di persone dal viaggiare con i mezzi pubblici. Questo
problema riguarda non solo i veicoli, le stazioni e le fermate degli autobus o dei tram, ma anche il tratto di strada da percorrere a
piedi per raggiungere la fermata e viceversa.” (p . 16)
7.
“ ... per favorire una nuova “cultura della mobilità urbana” in Europa, è necessario creare dei partenariati. A questa nuova
cultura della mobilità urbana possono contribuire anche nuovi metodi e strumenti di pianificazione urbanistica. Un ruolo di primo
piano spetta all’educazione, alla formazione e alla sensibilizzazione.” (p. 18)
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Nello studio pr omosso dalla Camera di Commer cio di Macerata e dalla Fondaz ione CARIMA sulle funz ioni
da assegnar e all’Ar ea Ceccotti (L’Area Ceccotti di Civitanova Marche: sviluppo spaziale e qualità
urbana, novembre 2007) , la riqualificaz ione della staz ione f er r oviaria di Ci vitanova Mar che è stata
pr oposta come un obietti vo inter medio fondamentale per lo sviluppo economico della Pr ovincia di Macerata.
L’ef ficienza ener getica posta come vincolo dalle politiche ambientali dell’Unione Eur opea, le nuove tecnologie
e il r uolo che alle città discende dalla terz iarizzaz ione hanno ri-assegnato al traspor to f er r oviario un r uolo
decisi vo. Il ter ritorio pr ovinciale ha bisogno di una staz ione f er r oviaria di rango naz ionale, la quale sia anche
in grado di svolger e la funz ione di nodo principale di un sistema di traspor to f er r oviario urbano alla scala
della città dispersa.
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La staz ione f er r oviaria di Ci vitanova Mar che – cioè, il nodo principale del sistema della mobilità f er r oviaria
urbana che si pr opone nel pr esente studio – è incastonata nel Bor go Marinar o di questa città – vale a dir e, nel
sistema commer ciale di mag gior e ampiezza e qualità della Pr ovincia (e della Regione). A sua volta, il Bor go
Marinar o è il punto focale di un sistema insediati vo compatto (Por toci vitanova), caratterizzato da una ele vata
densità abitati va e da atti vità nel settor e terz iario.
Un elemento fondamentale per il pr ogetto di tr eno urbano – e, quindi, per una mobilità sostenibile per il
sistema ter ritoriale in esame – è costituito dalle seguenti nuove r egole d’uso del Bor go Marinar o: la sua
pedonalizzaz ione parz iale e la sua ciclabilità. Inter venti che, allo stesso tempo, risolvono il pr oblema di
una accessibilità sicura e facile alla staz ione f er r oviaria di Ci vitanova Mar che a par tir e dal denso sistema
insediati vo cir costante.
La Camera di Commer cio di Macerata e la Fondaz ione CARIMA hanno dedicato a questo tema un r ecente
studio (Verso un prog etto di valorizzazione urbana: l’Area centrale del sistema ter ritoriale di
‘Civitanova Marche’, ottobr e 2008) .
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Corse gior nalier e nella tratta Ci vitanova Mar che-Albacina con f er mata a Montecosar o e a Mor r ovalle
Corse gior nalier e nella tratta Ci vitanova Mar che-Albacina senza f er mata a Montecosar o e a Mor r ovalle
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Le staz ioni di un tr eno urbano de vono esser e “punti focali” dei r elati vi
sistemi insediati vi. Pr ogettar e una f er mata non significa soltanto pr o-
gettar e la staz ione ma anche – e, forse, soprattutto – sviluppar e il tema
della accessibilità della staz ione stessa. Ciò significa identificar e, riqua-
lificar e, r ealizzar e una r ete di per corsi pedonali e ciclabili che connetto-
no la staz ione al sistema insediati vo cir costante.
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Densità abitativa, qualità dei percorsi e stili di vita: una r elaz ione causale
La densità abitati va è il fattor e dal quale par tir e. Tutti gli insediamenti
considerati hanno una ele vata densità abitati va. Si tratta di uno stato di
cose deter minato dallo sviluppo spaz iale degli ul timi decenni – e l’obiet-
ti vo di aumentar e ulterior mente la densità abitati va dovr ebbe ora esser e
per seguita nella pianificaz ione ter ritoriale di qu esti sistemi insediati vi.
L’ambito nel quale è ora necessario inter venir e è la qualità dei per corsi
pedonali e ciclabili che legano le staz ioni f er r oviarie al tessuto insediati-
vo di rif erimento.
Inoltr e, la qualità dei per corsi pedonali e ciclabili influenza dir ettamente
gli stili di vita degli indi vidui (le lor o scelte r elati vamente alla mobili-
tà, in questo caso). Un incr emento della qualità dei per corsi aumenta il
numer o degli spostamenti ef f ettuati a piedi e in bicicletta e, quindi, come
risultato finale, la fr uiz ione della staz ione f er r oviaria.
1. Densità abitativa
3. Stile di vita
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La qualità dei per corsi pedonali e ciclabili può esser e espr essa in ter mini
dei seguenti fattori: a) sicur ezza; b) qualità for male; c) qualità am-
bientale. Il primo è cer tamente il più impor tante, soprattutto in r ela-
z ione alla fr uiz ione da par te della popolaz ione giovanile e anz iana. La
funz ionalità è anch’essa impor tante, poiché r ende più ef ficienti (e più
rapidi) gli spostamenti. Inter essante è anche la qualità for male e am-
bientale dei per corsi per ché influenza dir ettamente la qualità dell’az ione.
Spostarsi a piedi o in bicicletta non di venta più soltanto funz ionale al
rag giungimento di un luogo ma anche un’atti vità che ha un valor e in sé.
I per corsi pedonali costituiscono l’ambito in cui inter venir e nella prima
fase del pr ogetto di riqualificaz ione della linea f er r oviaria. Ma i per corsi
ciclab ili hanno un’impor tanza note vole, destinata a cr escer e nei pr ossimi
anni via via che il vincolo della sostenibilità ambientale di venterà più
string ente. L’uso della bicicletta per mette, infatti, di ampliar e note vol-
mente il bacino di utenza di ciascuna staz ione, fino a farlo coincider e
con l’inter o sistema insediati vo di rif erimento.
1. Sicurezza
Qualità dei percorsi 2. Qualità formale
3. Qualità ambientale
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Accessibilità alle staz ioni del tr eno urbano e riqualificaz ione urbana
SF
STU Quartiere
Risorgimento
Zona
STU commerciale
B “Aurora”
Montecosaro
STU - Borgo
Stazione
Morrovalle-
STU Trodica
A: il centro relazionale-commerciale del sistema urbano SF: la stazione ferroviaria di Civitanova Marche
STU: stazioni treno urbano
B: Zona commerciale “Aurora”
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Accessibilità alle staz ioni del tr eno urbano come elemento chia ve di un pr ogetto di mobilità sostenibile nelle città
Cor r ettamente localizzate (quando è necessario, si dovrà definir e una nuova localizzaz ione), le staz ioni del tr eno
urbano si tr overanno al centr o di sistemi insediati vi che costituiscono un adeguato bacino di utenza. Con sposta-
menti a piedi di 5-10 minuti, una par te consistente della popolaz ione che vi abita – se fosser o disponibili per cor-
si pedonali di suf ficiente qualità – sar ebbe in grado di rag giunger e la staz ione. Se, poi, si considera la mobilità
ciclabile – elemento fondamentale per la riuscita del pr ogetto – , con lo stesso tempo di per cor r enza praticamente
tutta la popolaz ione dei sistemi insediati vi per tinenti sar ebbe in grado di rag giunger e la staz ione.
Considerando, inoltr e, che la bicicletta può esser e utilizzata anche per muoversi nel sistema insediati vo verso il
quale si è dir etti, è indispensabile – come d’altr onde è oramai comune nelle città eur opee – che nei tr eni urbani si
possa traspor tar e anche la bicicletta.
L’accessibilità alle staz ioni del tr eno urbano dai per tinenti sistemi insediati vi è la chia ve del successo di questo
pr ogetto. Date le caratteristiche dei sistemi insediati vi attra verso i quali si snoda l’infrastr uttura f er r oviaria, il
vincolo non è costituito dalla mancanza di un bacino di utenza adeguato, bensì dalla mancanza di per corsi pedo-
nali e ciclabili con un grado di funz ionalità e sicur ezza adeguato.
Quartieri
Trodica di Borgo Stazione di Santa Maria Zona commerciale San Marone Civitanova Marche
Morrovalle Montecosaro
Apparente “Aurora” Risorgimento
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Queste consideraz ioni hanno par ticolar e impor tanza rispetto all’obietti vo
del successo del pr ogetto di mobilità sostenibile. Tanto mag gior e è l’acces -
sibilità alla staz ione f er r oviaria di Ci vitanova Mar che, tanto mag gior e,
qui ndi, il suo uso, tanto mag gior e sarà, ad esempio, la fr uiz ione delle
staz ioni dei quar tieri San Mar one e Risor gimento e, soprattutto, della
Zona Commer ciale “Aur ora”.
D’altra par te, la r ealizzaz ione di un par cheg gio nell’ar ea della Zona
Commer ciale “Aur ora” che ne aumenti la disponibilità attuale sar ebbe
un altr o fattor e che, coniugandosi con la riqualificaz ione del Bor go Ma-
rinar o, per metter ebbe l’atti vaz ione di flussi di mobilità sostenibile verso
il Bor go Marinar o stesso.
In questo modo, si cr eer ebbe una r elaz ione più intensa, bi-dir ez ionale,
tra i due mag giori centri commer ciali della Pr ovincia.
A B C
Legenda:
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Dalla staz ione f er r oviaria di Civitanova Marche alla fer mata del tr eno urbano nella Zona commerciale “Aur ora”
Dalla staz ione f er r oviaria di Civitanova Marche (punto A) alla fer mata del tr eno urbano nella Zona commer-
ciale “Aur ora” (punto B) il tr eno impiega 2 minuti. A 100 metri dalla fer mata del tr eno si tr ova la più ele vata
concentraz ione di eser ciz i commer ciali della pr ovincia di Macerata (punto C). Si tratta di un’ar ea fr uibile – e
già fr uita per chi ar ri va in auto – con spostamenti a piedi. Nella Car ta a destra è indicata racchiusa nel qua-
drato – lati di cir ca 200-300 metri. La sua via bilità pedonale è cer tamente male or ganizzata ma facilissima
da riqualificar e.
Stazione di
Civitanova Marche
Percorso A-B:
2 minuti in treno
B C
100/120 metri
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La riqualificaz ione degli spaz i colletti vi inter ni alla Zona commer ciale
“Aur ora”, oltr e alla r ealizzaz ione di una connessione pedonale fra la
f er mata del tr eno urbano e l’ar ea stessa, è un tema centrale. L’attratti vi-
tà di questa ar ea commer ciale in ter mini ambientali – ovver o, in ter mini
dello spaz io fisico all’inter no del quale ci si muove per far e gli acqui-
sti – è cer tamente inf erior e alla sua attratti vità in ter mini di varietà
dell’of f er ta di beni e ser viz i.
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Bacino di utenza e tempi di per cor r enza dalla staz ione di Ci vitanova Mar che
Con spostamenti a piedi di cir ca 8-12 minuti cir ca 5-10.000 persone possono rag giunger e la staz ione di Ci vi-
tanova Mar che. Se si considera la sequenza spostamento a piedi-tr eno urbano, la z ona commer ciale “Aur ora” è
accessibile in meno di 20 minuti.
A B C
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100/120
metri
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Con la sequenza spostamento a piedi-tr eno urbano cir ca 3.000 persone rag giungono da Santa
Maria A ppar ente la staz ione f er r oviaria di Ci vitanova Mar che in poco più di 10 minuti – e i suoi
punti focali principali in 20 minuti.
E B A 8 minuti a piedi
dalla stazione
ferroviaria
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In soli 200 metri dalla staz ione del tr eno urbano r ealizzata nel punto
indicato nella Car ta accanto si rag giunge Via Silvio Pellico – la strada-
mer cato lungo la quale si è sviluppato l’insediamento di Santa Maria
A ppar ente. La distanza fino a Via del Molino è di 700 metri (il lato
più lungo dell’insediamento misura poco più di 1 km).
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Con la sequenza spostamento a piedi-tr eno urbano il centr o di Ci vitanova Mar che è accessibile in meno di 20
minuti da par te dei r esidenti di Bor go Staz ione (3.000 abitanti cir ca) – e la Zona commer ciale “Aur ora” in
poco più di 10 minuti.
8/9 minuti
M A 8 minuti a
piedi dalla
stazione
ferroviaria
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Benché, come a Bo r go Staz ione, la linea f er r oviaria cor ra lungo il mar gine nord
dell’insediamento urbano, a Tr odica la f er mata del tr eno urbano beneficerà delle
ester nalità – in ter mini di intensità e quantità delle atti vità che vi si svolgeranno
– cr eate dalla pr ossimità al nuovo luogo centrale di Tr odica.
Per cor r endo una distanza di 1 km a par tir e dalla staz ione del tr eno urbano si
rag giunge gran par te dell’abitato di Tr odica (fino a Via Dante Alighieri come
indicato nella Car ta). Sono 700 metri fino a Via 25 A prile.
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Con la sequenza spostamento a piedi-tr eno urbano il centr o di Ci vitanova Mar che è accessibile da Tr odica in
poco più di 20 minuti da par te di 4.000 persone cir ca – e la Zona commer ciale “Aur ora” in poco meno di 20
minuti.
12-13 minuti
T A 8 minuti a
piedi dalla
stazione
ferroviaria
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T r e n o u r b a n o e m o b i l i t à s o s t e n i b i l e
Poiché la staz ione f er r oviaria di Tr odica è, og gi, del tutto isolata rispetto all’insediamento, è necessario indi vi-
duar e una f er mata in una posiz ione più accessib ile. La nuova f er mata dovrà situarsi lungo il tracciato viario
che cor r e parallelamente tra la linea f er r oviaria (a sinistra nella foto) e l’ar ea della nuova urbanizzaz ione
(a destra). Il nuovo luogo centrale dell’insediamento di Tr odica di Mor r ovalle si tr over ebbe, infatti, a poca
distanza dalla f er mata (200 metri).
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La f er mata del tr eno urbano nei quar tieri San Mar one e Risor gimento
In questo ambito urbano la f er mata del tr eno dovr ebbe sor ger e in pr ossimità dell’incr ocio tra Via Giovanni
Ver ga e Via Francesco G uer razz i. Qui sono stati r ealizzati alcuni spaz i colletti vi – piazza, giardini, par co
giochi, par cheg gio – che definiscono un’ar ea che necessita di completamento. In primo luogo, a vr ebbe bisogno
di una connetti vità dir etta e facile con l’Ar ea centrale del sistema ter ritoriale di ‘Ci vitanova Mar che’ (e con
i luoghi in cui si svolgono le r elati ve funz ioni pubbliche e commer ciali). Avr ebbe bisogno anche di una facile
connessione con l’ar ea ex Cecchetti (che si tr ova a una distanza di 500-800 metri), con la Zona Commer ciale
“Aur ora” e con gli altri sotto-sistemi insediati vi che for mano la città dispersa.
La r ealizzaz ione di una staz ione del tr eno urbano in questo punto completer ebbe il pr ogetto di uno spaz io
pubblico all’intersez ione di due impor tanti quar tieri di Ci vitanova Mar che. L’applicaz ione al traspor to dell e
“tecnologie intelligenti”, sempr e più dif fuso e for temente raccomandato dall’Unione Eur opea, per metter ebbe di
r ealizzar e facilmente una f er mata a richiesta.
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Orientamenti per una strategia di sviluppo economico della Provincia di Macerata
L’itinerario di riflessione sul tema “Orientamenti per una strategia di sviluppo economico della Provincia di Mace-
rata” promosso dalla Camera di Commercio di Macerata – e sostenuto dalla Fondazione CARIMA – è iniziato
con la 5ª Conferenza Programmatica (Fiastra, novembre 2005). L’obiettivo di questa iniziativa è contribuire alla
costruzione di una strategia di sviluppo economico partecipata ed efficace producendo e condividendo analisi, metodi
di lavoro, riflessioni e idee progettuali.
I materiali prodotti dal Gruppo di lavoro negli ultimi due anni, presentati e discussi in diverse iniziative pubbli-
che, sono diffusi – anche in versione preliminare – attraverso il sito web del Progetto, attivo dal maggio del 2006:
http://www.ppw.it/stmc.
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