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Mendel e La Genetica
Mendel e La Genetica
Geni e Alleli
Nel 1909 si giunse poi alla conclusione che i caratteri ereditari sono
determinati da elementi presenti sui cromosomi; da questo momento in poi
non si parlerà più di «fattori ereditari discreti» ma di geni e di alleli. Un gene è
una sequenza di DNA che si trova in un punto preciso del cromosoma, detto
locus, e che codifica un preciso carattere; gli alleli sono le forme alternative di
uno stesso gene. Per concezione l’allele dominante (per esempio quello che
determina il seme liscio) si indica con la lettera maiuscola, in questo caso L;
l’allele recessivo (che determina il seme rugoso) si indica con la stessa lettera
minuscola, l.
Le Leggi Di Mendel
Lavorando per molti anni su un vastissimo numero di piante, Mendel ottenne
una quantità di dati sufficiente a permettergli di generalizzare le proprie
osservazioni. Egli riassunse i suoi risultati sotto forma di tre leggi.
• Legge della segregazione. Quando un individuo produce gameti, le due
copie di un gene (gli alleli) si separano, cosicché ciascun gamete riceve
soltanto una copia.
• Legge dell’assortimento indipendente. Durante la formazione dei gameti,
geni diversi si distribuiscono indipendentemente l’uno dall’altro.
• Legge della dominanza. Gli individui ibridi della generazione F1 manifestano
solo uno dei tratti presenti nella generazione parentale.
Il linguaggio della genetica
Per descrivere i meccanismi di trasmissione dei geni da una generazione
all’altra, i genetisti hanno elaborato un linguaggio specifico che permette di
prevedere gli esiti degli incroci tra gli individui.
• L’insieme degli alleli che controllano un carattere si chiama genotipo,
mentre la caratteristica osservabile che essi determinano costituisce il
fenotipo.
• Se nel genotipo sono presenti due alleli uguali, l’individuo è detto
omozigote: per esempio, una pianta di pisello con genotipo LL è omozigote
dominante e avrà fenotipo «seme liscio»; una pianta con genotipo ll è
omozigote recessiva e avrà fenotipo «seme rugoso».
• Se nel genotipo sono presenti due alleli diversi, come nel caso del genotipo
Ll, l’individuo è detto eterozigote.
In questo esempio l’eterozigote manifesta fenotipo «seme liscio» perché L è
dominante su l. «Seme liscio» e «seme rugoso» sono quindi due fenotipi che
risultano da tre genotipi possibili: il fenotipo «seme rugoso» è prodotto del
genotipo ll, mentre il fenotipo «seme liscio» è prodotto dai due genotipi LL e
Ll.
Per prevedere le combinazioni di alleli risultanti da un incrocio si utilizza il
quadrato di Punnett, ideato nel 1905 dal genetista inglese Reginald
Crundall Punnett (figura 7.21). Per studiare la trasmissione dei caratteri
ereditari negli esseri umani si usano, invece, gli alberi genealogici.
Video Genetica
Chimò “R” il carattere dominante e “r” il carattere recessivo. Per ogni gene
sono presenti nelle cellule 2 alleli che sono presenti su i due cromosomi
omologhi.
Un individuo a seconda da come è composta la coppia di alleli ad esempio,
per il colore del fiore o di qualsiasi altro carattere, può essere omoziogote o
eterozigote.
OMOZIGOTE: quando ha i due alleli uguali.
Es: fiore rosso “RR”, fiore bianco “rr”. Linee pure.
ETEROZIGOTE: quando ha i due alleli diversi.
Es: fiore rosso “Rr” (indistinguibile da fiore rosso “RR”)
Quadrato di Pannet: tabella a doppia entrata molto usata in genetica.
Genotipo: composizione in alleli per quel determinato carattere.
Esistono 3 tipi di genotipo: (RR) omozigote dominante, (Rr) eterozigote, (rr)
omozigote recessivo
Fenotipo: manifestazione visibile della combinazione di alleli ovvero il
genotipo.
Con parole più semplici, il colore che vediamo nella pianta, ad esempio: se
un fiore è rosso e ha genotipo “RR” o “Rr” avranno lo stesso fenotipo. Se il
fiore è bianco (quindi genotipo “rr”) avrà un altro tipo di fenotipo. Quindi
esistono solo 2 fenotipi.
In seguito Mendel incrociò tutti fiori rossi ma eterozigoti ovvero “Rr” quindi
abbiamo una situazione di incroci molto più varia, rispetto al primo quadrato
di pannet. Quindi ci saranno 4 soluzioni possibili: 1 con “RR”, 2 con “Rr”, e
una “rr”.