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Curiosità su Dickens

 La sera prima della sua nascita, la madre volle a tutti i costi andare a un ballo, adorava
ballare! Forse questo è il motivo della sua irrequietezza.
 

 Acquistò da grande la casa di Gad’s Hill Place che un a volta suo padre gli  aveva mostrato
da bambino dicendogli: Forse un giorno sarà tua!

 Era un formidabile camminatore, percorreva dai 30 ai 40 chilometri al giorno, anche di


notte, tant’è che l’incipit de La bottega dell’antiquario è: “E’ mio costume d’andare a
passeggio quasi sempre di notte…”
 

 A dodici anni iniziò a lavorare in una fabbrica di lucido per scarpe a sette scellini a
settimana!

 E’ lui a mantenere la famiglia quando dopo pochi giorni il padre viene rinchiuso in prigione
per debiti (fortunatamente per due mesi)
 

 Il primo amore si chiamava Maria Beadnell, è molto minuta tanto da essere


soprannominata “Venere tascabile”. Figlia di un banchiere, il giovane Dickens non era
considerato alla sua altezza dalla famiglia. Quando la rivedrà, molti anni dopo, la definirà
una grassa oca!
 

 Il sogno di Dickens era quello di fare l’attore da grande; ottenne un’audizione dal direttore
del Covent Garden ma non poté fare il provino a causa di un bruttissimo raffreddore. Forse
lì si decise il suo destino secondo la formula delle sliding doors.
 

 Per i suoi primi racconti anche lui usò uno pseudonimo: Boz, appellativo che aveva dato al
suo fratellino Augustus; Per i suoi contemporanei Dickens era un nome sostitutivo del
diavolo: “Vattene a … Dickens”.

 Per il suo 23^ compleanno invita gli Hogarth: il padre George è caporedattore dell’Evening
Cronacle e padre della sua futura moglie, Catherine che ne ha 19. E’ molto singolare che tre
delle 4 figlie di Hogarth avranno un ruolo decisivo nella vita di Charles Dickens: oltre alla
moglie Catherine, Mary, morta prematuramente e mai dimenticata, e Georgina, rimastagli
accanto anche dopo la separazione dalla propria sorella.
 Divertentissima citazione de Il Circolo Pickwick: Ebbene, signore, penso che stiate
esagerando, come disse il vetturino postale alla tempesta che lo aveva ricoperto.
 

 Tempi difficili nello stesso periodo e tratta lo stesso tema della Rivoluzione Industriale
di Nord e Sud di Elizabeth Gaskell.
 

 Dickens aveva la mania dei traslochi: cambierà casa innumerevoli volte.


 

 Barnaby Rudge è il suo primo romanzo storico ambientato e ispirato alla Scozia di sir
Walter Scott.
 

 Dal suo primo viaggio in America riporta come souvenir vivente uno spaniel bianco a cui
viene dato il nome di Timber Doodle (scarabocchio di legno) che diventerà il suo compagno
inseparabile.

 Durante il viaggio in Italia, assiste all’eruzione del Vesuvio da vicino, tanto da vicino che la
guida che li accompagna in cima viene dichiarata dispersa.
 

 Gli piacevano i bambini, tanto che ne ritrarrà moltissimi nei suoi romanzi, ma meno i suoi
10 figli!
 

 Dickens non è l’inventore del Natale ma è lo scrittore che meglio di tutti ha saputo
celebrare e diffondere la magia di questa festa, a prescindere dal suo significato religioso.
Dopo Canto di Natale i lettori cominciarono ad aspettare ogni anno la sua storia di Natale e
vennero puntualmente accontentati con Il Grillo del Focolare, Le campane, La battaglia
della vita, Il patto col fantasma, etc.

 La moglie di Dickens scopre la relazione con Ellen Ternan quando si vede recapitare dal
gioielliere un braccialetto destinato all’altra!

 Il 9 giugno 1865 Dickens si salva per miracolo da un tragico incidente ferroviario da cui
rimarrà a lungo scioccato.
Muore improvvisamente a soli 58 anni. L’Inghilterra proclama il lutto nazionale
 Sinossi:
7 febbraio 2012: ricorre il bicentenario della nascita di Charles Dickens. Charles Dickens ha
descritto nei suoi libri molte esperienze da lui realmente vissute: l’infanzia trascorsa sognando una
buona istruzione, negata dalla dura realtà di una fabbrica di lucido da scarpe; le incredibili
peripezie che lo portarono al successo a soli 24 anni; le amicizie nate nelle pause del lavoro
giovanile; gli amori; la sua numerosissima famiglia. Marie-Aude Murail racconta questa vita
eccezionale come fosse un romanzo, tratteggiando la straordinaria personalità di uno tra i più
importanti scrittori del mondo con la leggerezza e la sagacia che la contraddistinguono e che,
forse, ha imparato proprio da quel grandissimo maestro. Titolo originale: “Charles Dickens” (2005).
Curiosità su Stevenson
 Stevenson e il «Trono di spade»Ogni mappa è uno scrigno di storie. Come L’isola del
tesoro, romanzo che nacque proprio da una mappa. Robert Louis Stevenson, nel 1881, era
con la sua famiglia in vacanza a Braemar, nelle Highland scozzesi. Il figliastro Lloyd
Osbourne stava dipingendo ad acquerello la mappa di un’isola cui lo scrittore diede dei
nomi, poi scrisse in un angolo: «Isola del Tesoro». E Lloyd: «Sarebbe bello leggere una
storia su quest’isola!». Stevenson la scrisse, leggendola man mano che completava i primi
capitoli e ognuno dava un contributo: da Lloyd, che non voleva donne, al padre di
Stevenson, che fornì suggerimenti sui contenuti dello scrigno di Billy Bones e su altre scene.
Il potenziale narrativo delle mappe oggi dà geometrica mostra di sé nella sigla della serie
televisiva più vista, a livello globale: Game of Thrones.

 In Francia, Stevenson vide l’occasione per fare un po’ di soldi per sé. Scritturò un lungo giro
in canoa che si concludeva a Pontoise, una comunità nord-ovest di Parigi, traducendo le
sue esperienze nel suo primo libro, An Inland Voyage. Una tecnica che sarebbe diventata la
sua firma, Stevenson non si limitava a registrare la geografia; si drammatizzava in essa.

 La  scrittura in viaggio continuò ad essere una parte importante della carriera di Stevenson
con la sua famiglia visitava un paese dopo l’altro, di solito alla ricerca di un clima migliore
per i suoi polmoni. Sia la madre che il nonno avevano problemi ai polmoni, con febbre e
tosse frequenti. Si è parlato di sarcoidosi, tubercolosi o bronchiectasia. Nella sua biografia
si legge come un baule timbrato con destinazioni interessanti: Francia, Svizzera, New York,
in Inghilterra, le Marchesi, il Paumotus, Tahiti, Hawaii, e, infine, Samoa.

 Continuò a lavorare duro come sempre, anche dopo essersi stabilito nel 1890 a Valima, la
sua tenuta in Samoa, una dimora tropicale che sembrava promettere riposo e
relax. Durante questo periodo, Stevenson condusse una vita spensierata e tranquilla. Egli
fu coinvolto nella politica locale, in una campagna per i diritti samoani contro le potenze
coloniali.

 Il 3 dicembre 1894, mentre era in piedi con Fanny sulla veranda e rendendo il
condimento per l’insalata alla moglie, Stevenson crollò e perse conoscenza, morendo la
sera stessa; i medici furono concordi nel dire che la morte fu causata da una emorragia
cerebrale. Stevenson aveva voluto essere sepolto sul piano del monte Vaea vicino alla casa
di famiglia, ma non c’era percorso fino alla ripida pendenza, e il caldo tropicale ha fatto sì
che la sua sepoltura non potesse essere ritardata. Tanti samoani fecero di tutto per
assecondare il suo ultimo desiderio, nonostante bisognasse deforestare una piccola
porzione di territorio.

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