Case Incis a Vialba / 1950-1953 / Franco Albini Case Incis a Vialba / 1950-1953 / F. Albini
via Orsini 68, Milano
isolati aperti, si sostituisce un metodo di Il fronte interno e concavo del volume progetto sperimentale, attuato mediante la risultante accoglie una fascia destinata ai Il piccolo quartiere, commissionato si è sciolto il sodalizio professionale con scomposizione dei volumi edilizi e la loro servizi - cucine, bagni e disimpegni - mentre dall’Istituto Nazionale Case Impiegati dello Giancarlo Palanti e Renato Camus. successiva ricomposizione per frammenti, camere e soggiorno si aprono sul fronte Stato (Incis), è progettato da Albini e da I due edifici per abitazione si distinguono raggruppati e ordinati per funzioni esterno convesso. Con un eccezionale Piero Bottoni alla periferia Nord di Milano: nettamente dai quartieri di edilizia omogenee. È una linea di ricerca che, meccanismo di distribuzione verticale il planivolumetrico prevede quattro edifici, popolare progettati negli anni Trenta: già collaudata nel progetto per il Rifugio e orizzontale Albini ottiene un effetto due dei quali, al numero civico 68, vengono alle forme pure ispirate a parallelepipedi Pirovano del 1946, Albini perseguirà per dirompente della composizione volumetrica affidati al solo Albini. Si tratta del primo geometrici elementari e all’ordine molti anni e che caratterizza alcune fra tradizionale dell’edificio a stecca: la scala incarico di medie dimensioni che Albini cartesiano dell’impianto generale, le sue realizzazioni coeve, dalle palazzine è liberata dalle murature perimetrali e, ottiene da quando, dopo la fine della guerra, allineato lungo l’asse eliotermico a creare residenziali, come il quartiere Mangiagalli isolata dal resto della costruzione, è posta II e la palazzina di Colognola, alle ville di al centro della poligonale esagonale della IL FRONTE CONVESSO DEI DUE EDIFICI IN UNA FOTO D’EPOCA (FOTO DA FONDAZIONE FRANCO ALBINI) abitazione, tra le quali spicca per cristallina planimetria, mentre quattro passerelle chiarezza compositiva la villa Olivetti a aeree si librano nel vuoto per disimpegnare Ivrea, non realizzata. In tutti, pur nelle gli accessi ai singoli alloggi. differenze, sono distinti e ben riconoscibili La struttura, in cemento armato, è i settori dedicati agli alloggi, i corpi scala e i visibile solo negli elementi della scala e delle collegamenti orizzontali, nuclei elementari passerelle, mentre scompare nelle colonne con i quali Albini articola la composizione degli alloggi, finiti a intonaco di diverso dei volumi. colore (lilla e rosa). I due edifici, identici, presentano Tutti questi elementi hanno concorso a una pianta a forma di J, con 5 alloggi per far riconoscere negli edifici Incis di Vialba piano: ogni unità è modulare e ripetuta un progetto pienamente risolto e maturo, ai diversi piani e presenta una rotazione la cui complessità tuttavia ora risulta meno del cucinino e di parte del salone, che leggibile in seguito ad alcune modifiche consente la doppia esposizione. Questo volute dagli abitanti e in particolare alla espediente, studiato inizialmente da Albini chiusura del corpo scala e delle passerelle nel progetto per il quartiere operaio del con superfici continue di vetro opaco Cotonificio Dell’Acqua a Legnano (1947), U-glass. viene qui raffinata e ha come esito uno CARLO VENEGONI schema generativo planimetrico esagonale, parzialmente alterato nella realizzazione finale dall’aggiunta di una coppia di alloggi in linea.