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Meccanica

4b. Esercizi sulla Cinematica del


Punto Materiale
Moti Curvilinei Uniformi
https://virtuale.unibo.it

Domenico Galli
DIFA – Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi”
6 febbraio 2021
Traccia

1. Incrocio di 2 Veicoli che Procedono in Senso Opposto (k_pm_24):


2. Riduzione della Velocità Media per una Sosta (k_pm_25):
3. Auto che Procede per Metà Percorso a Velocità Ridotta (k_pm_26):
4. Traiettoria Elicoidale Cilindrica (k_pm_27):
5. Velocità Angolare Orbitale (k_pm_29):

Meccanica – 4b. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 2


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
1. Incrocio di 2 Veicoli
k_pm_24
Esercizio 1
Un’automobile viaggia con velocità di modulo costante v1 = 130 km/h
sull’autostrada A14, partendo, in un dato istante t = 0, dal casello di Bologna
S. Lazzaro, in direzione di Taranto. Nello stesso istante t = 0, un autotreno parte
dal casello di Taranto Nord, in direzione di Bologna, viaggiando con velocità di
modulo costante v2 = 80 km/h. Sapendo che il casello di Bologna S. Lazzaro si
trova al km 22.2 dell’autostrada A14 e che il casello di Taranto Nord si trova al
km 735.2, determinare:
I In quale posizione (cioè a quale chilometro) l’automobile e l’autotreno si
incrociano.

Meccanica – 4b. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 3


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
1. Incrocio di 2 Veicoli (II)
Velocità Intrinseca
Il modulo della velocità di entrambi i veicoli è costante;
La traiettoria γ (il percorso autostradale) non è rettilinea;
Il moto di entrambi i veicoli è un moto curvilineo uniforme.
La velocità intrinseca u (t) di entrambi i veicoli è pertanto costante:
u (t) ≡ u0 [1]
Bologna S.Lazzaro
dove u0 è la velocità intrinseca all’i-
Rimini
stante iniziale t = 0, la quale rimane Forlì Pesaro
costante durante il moto. Ancona
Fermo

Pescara
Barletta,
Andria,
Foggia Trani
Bari

Taranto Nord
Meccanica – 4b. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 4
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
1. Incrocio di 2 Veicoli (III)
Calcolo dello Spostamento
Dalla relazione [1] (diapositiva 4):
ds
= ṡ = u ≡ u0
dt
separando le variabili (moltiplicando ambo i membri per dt), ricaviamo:
ds = u0 dt
Integrando membro a membro, otteniamo:
Zs(t) Zt Bologna S.Lazzaro
s(t) t
ds = u0 dt ⇒ [s]s(0) = u0 [t]0 Rimini
Forlì Pesaro
s(0) 0 Ancona
Fermo
s(t) − s(0) = u0 [t − 0]
|{z} Pescara
s0 Barletta,
Andria,
Foggia Trani
s(t) = s0 + u0 t [2] Bari

dove s0 è la coordinata intrinseca all’istante iniziale t = 0. Taranto Nord


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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
1. Incrocio di 2 Veicoli (IV)
Sistema di Coordinate
Utilizziamo quindi le coordinate intrinseche relative alla traiettoria γ (il
percorso autostradale), fissando, come ha stabilito la società che gestisce
l’autostrada:
L’origine Ω a Bologna, in corrispondenza del raccordo dell’autostrada
Bologna–Taranto con l’autostrada Milano–Firenze;
L’orientamento della curva γ da Bologna verso Taranto.
Bologna S.Lazzaro
Di conseguenza: Rimini
Forlì Pesaro
Il casello autostradale di Bologna S. Lazzaro Ancona
ha coordinata intrinseca s = 22.2 km; Fermo

Il casello autostradale di Taranto Nord ha coordinata Pescara


Barletta,
intrinseca s = 735.2 km. Andria,
Foggia Trani
Bari

Taranto Nord
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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
1. Incrocio di 2 Veicoli (V)
Velocità Intrinseche
Il testo dell’esercizio assegna i moduli v1 e v2 delle velocità, che sono
quantità reali sempre positive;
La velocità intrinseca u0 che compare nella [2] (diapositiva 5) è ancora
una quantità reale, ma può essere sia positiva sia negativa,
A seconda che il moto avvenga nel verso di s crescente o di s decrescente.
L’automobile si muove da Bologna
verso Taranto:
Bologna S.Lazzaro
Nel verso di s crescente;
Deve essere u01 > 0; Rimini
Forlì Pesaro
Quindi u01 = +v1 > 0 . Ancona
Fermo
L’autotreno si muove invece da Taranto
verso Bologna: Pescara
Barletta,
Nel verso di s decrescente; Andria,
Deve essere u02 < 0; Foggia Trani
Bari
Quindi u02 = −v2 < 0 .
Taranto Nord
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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
1. Incrocio di 2 Veicoli (VI)
Condizione d’Incrocio
L’automobile parte al tempo t = 0 dalla coordinata s01 = 22.2 km,
L’autotreno parte al tempo t = 0 dalla coordinata s02 = 735.2 km.
Avremo quindi, per i due veicoli, le leggi orarie:
®
s1 (t) = s01 + u01 t = s01 + v1 t
[3]
s2 (t) = s02 + u02 t = s02 − v2 t

che sono rappresentate graficamente in figura.


L’incrocio dei due veicoli avviene nell’istante
t = ti , indicato in figura, nel quale i due
veicoli hanno la medesima coordinata
intrinseca:
Ovvero nell’istante ti che soddisfa la
condizione s1 (ti ) = s2 (ti ).

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
1. Incrocio di 2 Veicoli (VII)
Tempo d’Incrocio
Sostituendo le espressioni di s1 (ti ) e s2 (ti ) ottenute dalla [3] (diapositiva
8), otteniamo:

s1 (ti ) = s2 (ti )
s01 + v1 ti = s02 − v2 ti
(v1 + v2 ) ti = s02 − s01
s02 − s01
ti =
v1 + v2

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
1. Incrocio di 2 Veicoli (VIII)
Posizione d’Incrocio
Nell’istante ti entrambi i veicoli si trovano alla coordinata intrinseca:
s02 − s01
si = s1 (ti ) = s2 (ti ) = s01 + v1 ti = s01 + v1 =
v1 + v2
v1 v1 v1 v1 + v2 − v1
= s01 + s02 − s01 = s02 + s01
v1 + v2 v1 + v2 v1 + v2 v1 + v2
ovvero:
v2 v1
si = s01 + s02 [4]
v1 + v2 v1 + v2

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
1. Incrocio di 2 Veicoli (IX)
Risultato Numerico
Sostituendo nell’espressione [4] (diapositiva 10) i valori v1 = 130 km/h,
v2 = 80 km/h, s01 = 22.2 km e s02 = 735.2 km e seguendo la regola
dei simboli-fattori, otteniamo infine:
XX −1
80 km hXX
si = XX −1 XX −1 22.2 km +
130 km hXX + 80 km hXX
130 
km −1
h
+ −1 + 80 
  735.2 km =
−1
130 
kmh km h
80 130
= 22.2 km + 735.2 km ≈
130 + 80 130 + 80
≈ 0.38095 · 22.2 km + 0.61905 · 735.2 km ≈
≈ 8.4571 km + 455.12 km ≈
≈ 463.58 km
L’automobile incrocia l’autotreno al
km 463.58 dell’autostrada A14.
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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
2. Sosta
k_pm_25
Esercizio 2
Un’automobile viaggia per 65 km in autostrada, con velocità di modulo costante e
pari a 130 km/h.
I Di quanto diminuisce la sua velocità media nel tratto autostradale suddetto se
l’automobile fa una sosta di 6 min in un’area di servizio?
(Si considerino trascurabili gli spazi e i tempi di accelerazione e di frenata).

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
2. Sosta (II)
Impostazione
L’automobile si muove su di una traiettoria γ (l’autostrada), non
necessariamente rettilinea;
Il modulo della velocità è costante;
Il moto dell’automobile è un moto curvilineo uniforme.
Nella rappresentazione intrinseca la legge oraria del moto è pertanto
espressa da una relazione della forma:

s (t) = s0 + u0 t [5]

(si veda l’equazione [2] nella diapositiva 5) dove s0 è la coordinata


intrinseca all’istante iniziale t = 0 e u0 è la velocità intrinseca all’istante
iniziale, la quale rimane costante durante il moto.

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
2. Sosta (III)
Impostazione
Utilizziamo quindi le coordinate intrinseche relative alla traiettoria γ (il
percorso autostradale):
Fissando l’origine Ω nella posizione iniziale dell’automobile, in modo che
risulti s0 = 0;
Fissando il verso di percorrenza della curva γ nel senso di moto
dell’automobile, in modo che la velocità intrinseca u0 risulti positiva:
u0 = +v = 130 km/h.
In questo modo l’equazione [5] (diapositiva 13) si riduce a:
s (t) = v t [6]

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
2. Sosta (IV)
Tempi di Percorrenza
Se s(t) = l = 65 km è la lunghezza del tratto autostradale percorso,
allora il tempo impiegato dall’automobile per percorrerlo, viaggiando
alla velocità costante v = 130 km/h, in assenza di sosta, si ricava dalla
[6] (diapositiva 14):
s l
t= =
v v
Se l’automobile compie una sosta che dura un tempo
∆t = 6 min = 0.1 h, il tempo impiegato dall’automobile aumenta di ∆t e
diviene:
l
t0 = t + ∆t = + ∆t [7]
v

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
2. Sosta (V)
Velocità Media
Poiché l’automobile si muove con moto uniforme, in assenza di sosta la
sua velocità intrinseca media um è uguale alla velocità intrinseca
istantanea:
l
um = = u0 = v
t
La velocità intrinseca media u0m dell’automobile che effettua la sosta
può essere invece calcolata a partire dalla [7] (diapositiva 15):
l l vl
u0m = = =
t0 l l + v ∆t
+ ∆t
v

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
2. Sosta (VI)
Velocità Media
La differenza ∆um tra la velocità intrinseca media senza sosta um e la
velocità intrinseca media con sosta u0m vale:

vl vl + v 2 ∆t − 
vl
∆um = um − u0m = v − =

l + v ∆t l + v ∆t
Quindi:

v 2 ∆t
∆um = um − u0m = [8]
l + v ∆t

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
2. Sosta (VII)
Risultato Numerico
Sostituendo i dati l = 65 km, v = 130 km/h e ∆t = 6 min = 0.1 h nella [8]
(diapositiva 17) e seguendo la regola dei simboli-fattori, otteniamo:

v 2 ∆t 1302 km2 h−2 · 0.1 h


∆um = um − u0m = =  · 0.1 h =
l + v ∆t h−1
65 km + 130 km  
1302 · 0.1 km2 h−1 1302 · 0.1
= = km h−1 ≈ 21.667 km/h
(65 + 130 · 0.1) km
 65 + 130 · 0.1

Concludiamo che, a causa della sosta di 6 minuti, la velocità media


dell’automobile diminuisce di 21.667 km/h, passando da 130 km/h a
108.333 km/h.

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
3. Velocità Ridotta
k_pm_26
Esercizio 3
Un’automobilista programma di viaggiare alla velocità media di 100 km/h,
procedendo lungo un percorso di 120 km. Se nei primi 60 km un limite di
velocità — imposto per lavori di manutenzione stradale — costringe l’automobile a
viaggiare a 70 km/h:
I Quale velocità costante dovrebbe tenere l’automobilista nel percorso residuo
per rispettare la velocità media programmata?

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
3. Velocità Ridotta (II)
Impostazione
L’automobile si muove su di una traiettoria γ (l’autostrada), non
necessariamente rettilinea;
Il modulo della velocità è costante nei due tratti (primi e secondi 60 km);
Il moto dell’automobile è un moto curvilineo uniforme in entrambi i tratti.
Nella rappresentazione intrinseca la legge oraria del moto è pertanto
espressa, in entrambi i tratti, da una relazione della forma:

s (t) = s0 + u0 t [9]

(si veda l’equazione [2] nella diapositiva 5) dove s0 è la coordinata


intrinseca all’istante iniziale t = 0 e u0 è la velocità intrinseca all’istante
iniziale, la quale rimane costante durante il moto.

Meccanica – 4b. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 20


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
3. Velocità Ridotta (III)
Impostazione
Utilizziamo quindi le coordinate intrinseche relative alla traiettoria γ (il
percorso autostradale):
Fissando l’origine Ω nella posizione iniziale dell’automobile, in modo che
risulti s0 = 0;
Fissando il verso di percorrenza della curva γ nel senso di moto
dell’automobile, in modo che la velocità intrinseca u0 risulti positiva:
u0 = +v > 0.
In questo modo l’equazione [9] (diapositiva 20) si riduce a:
s (t) = v t [10]

dove la velocità intrinseca u0 = v vale


v1 = 70 km/h nel primo tratto e
v2 (incognita) nel secondo tratto.

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
3. Velocità Ridotta (IV)
Tempo Impiegato
Il tempo impiegato a percorrere i due tratti, di lunghezza l1 = 60 km e
l2 = 60 km è pertanto:
s l1 s l2
t1 = = , t2 = =
v v1 v v2
Il tempo complessivo impiegato dall’automobile a percorrere l’intero
percorso di lunghezza l = l1 + l2 = 120 km è quindi:
l1 l2
t= +
v1 v2

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
3. Velocità Ridotta (V)
Velocità Intrinseca Media
La velocità intrinseca media um vale, in questo caso:
∆s l l
um = = = l1 l2
[11]
∆t t v + v 1 2

In questo esercizio conosciamo la velocità media um = 100 km/h che


l’automobilista si propone di tenere, mentre è incognita la velocità v2
tenuta nel secondo tratto. Possiamo ricavare quest’ultima dalla [11]:
l l1 l2
= +
um v1 v2
l2 l l1
= −
v2 um v1

l2
v2 = [12]
l l1

um v1
Meccanica – 4b. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 23
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
3. Velocità Ridotta (VI)
Velocità nel Secondo Tratto
Sostituendo i dati l = 120 km, l1 = 60 km, l2 = 60 km, v1 = 70 km/h e
um = 100 km/h nella [12] (diapositiva 23) e seguendo la regola dei
simboli-fattori, otteniamo:
l2 60 km 1 km
v2 = = = =
l l1 120 H
km 60 H
km 2 1
h − h
H H
− −
um v1 100 HH h−1
km 70 HH h−1
km 100 70
700 700
= km/h = km/h = 175 km/h
14 − 10 4
Concludiamo che, per rispettare la
velocità media programmata
um = 100 km/h, l’automobilista, nel
secondo tratto, dovrebbe mantenere
una velocità costante v2 = 175 km/h.

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
4. Traiettoria Elicoidale Cilindrica
k_pm_27
Esercizio 4
Un motociclo percorre la rampa a chiocciola di un parcheggio — avente passo
b = 3 m — procedendo a velocità costante e mantenendosi a una distanza
costante — pari a R = 4 m — dall’asse della rampa. Sapendo che il motociclo
compie un giro completo attorno all’asse ogni 6 secondi, determinare:
I Il modulo v della velocità del motociclo;
I Il modulo a dell’accelerazione del motociclo.

Meccanica – 4b. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 25


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
4. Traiettoria Elicoidale Cilindrica (II)
Impostazione
La terna ortogonale di riferimento più naturale (nella quale i calcoli
risultano più semplici) è quella in cui un asse (per esempio l’asse z) è
diretto come l’asse della rampa mentre gli altri due assi (x e y)
giacciono su di un piano orizzontale alla base della rampa.
Poiché il motociclista, mantiene distanza costante dall’asse z nel moto,
conviene utilizzare il sistema di coordinate cilindrico (r, ϕ, z), nel quale
la coordinata r si mantiene costante durante il moto.
Al contrario, in coordinate cartesiane,
durante il moto si modificano tutte e tre
le coordinate. 6

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
4. Traiettoria Elicoidale Cilindrica (III)
Impostazione
Osserviamo che, nel moto:
La coordinata radiale r del motociclista è costante e identicamente uguale
alla distanza R (r ≡ R),
La coordinata azimutale ϕ aumenta e — proporzionalmente a essa —
aumenta anche la coordinata z.
Essendo b il passo della rampa, quando il motociclo ha compiuto un
giro completo (ϕ = 2π) attorno all’asse, esso deve essere salito, in
direzione verticale z di una quota b.
La coordinata z sarà quindi legata alla
coordinata ϕ dalla proporzione: 6
z ϕ
=
b 2π
da cui:
b
z= ϕ [13]

Meccanica – 4b. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 27
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
4. Traiettoria Elicoidale Cilindrica (IV)
Calcolo della Velocità Vettoriale
Derivando la [13] (diapositiva 27), membro a membro, rispetto al tempo,
si ottiene:
b
ż = ϕ̇ [14]

Utilizziamo l’espressione della velocità vettoriale nella base cilindrica.
Ricordiamo che, in questo caso, r ≡ R, per cui ṙ ≡ 0. Indicando ω = ϕ̇,
possiamo scrivere:

~v = ṙ ı̂r + r ϕ̇ ı̂ϕ + ż k̂ = 6
b
= 0 ı̂r + R ω ı̂ϕ + ω k̂ =
Å 2π
ã
b
= ω R ı̂ϕ + k̂

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
4. Traiettoria Elicoidale Cilindrica (V)
Calcolo del Modulo della Velocità
Uguagliando i moduli dei due membri, ricordando le relazioni di
ortogonalità, otteniamo:
√ q î ó î ó
v = k~v k = ~v · ~v = ω R ı̂ϕ + 2π b
k̂ · ω R ı̂ϕ + 2πb
k̂ =
qî ó î ó
= ω R ı̂ϕ + 2π b
k̂ · R ı̂ϕ + 2π b
k̂ =
q
b 2
= ω R2 ı̂ϕ · ı̂ϕ + R 2π b
ı̂ϕ · k̂ + 2πb
R k̂ · ı̂ϕ + 2π k̂ · k̂ =

q
b 2
= ω R2 · 1 + R 2π b
· 0 + 2πb
R · 0 + 2π ·1

6
quindi:
 
b2
v=ω R2 + [15]
4π 2
Meccanica – 4b. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 29
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
4. Traiettoria Elicoidale Cilindrica (VI)
Valore Numerico del Modulo della Velocità
Sostituiamo ora, nella [15] (diapositiva 29) i dati proposti dal testo
dell’esercizio, ovvero b = 3 m, R = 4 m, infine ω = 2π T = 6s = 3 s .
2π π −1

Rispettando la regola dei simboli-fattori, otteniamo:


    …
b2 π 3 2 m2 16 2 1
−1
v = ω R2 + 2 = s 42 m2 + = π + m s−1 ≈
4π 3 4π 2 9 4
≈ 4.2185 m/s

Meccanica – 4b. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 30


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
4. Traiettoria Elicoidale Cilindrica (VII)
Calcolo dell’Accelerazione Vettoriale
Derivando la [14] (diapositiva 28), membro a membro, rispetto al tempo,
si ottiene:
b
z̈ = ϕ̈ [16]

Utilizziamo l’espressione dell’accelerazione vettoriale nella base
cilindrica. Ricordiamo che, in questo caso, r ≡ R, per cui ṙ ≡ 0 e r̈ ≡ 0,
inoltre ϕ̇ = ω ≡ cost., per cui ϕ̈ ≡ 0. Otteniamo
quindi:
6
~a = (r̈ − r ϕ̇2 ) ı̂r + (2 ṙ ϕ̇ + r ϕ̈) ı̂ϕ + z̈ k̂ =
= −R ϕ̇2 ı̂r

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
4. Traiettoria Elicoidale Cilindrica (VIII)
Calcolo del Modulo dell’Accelerazione
Uguagliando i moduli dei due membri, ricordando le relazioni di
ortogonalità, otteniamo:
√ » p
a = k~ak = ~a · ~a = (−R ϕ̇2 ı̂r ) · (−R ϕ̇2 ı̂r ) = R ϕ̇2 ı̂r · ı̂r = R ϕ̇2

quindi:

a = ω2 R [17]

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
4. Traiettoria Elicoidale Cilindrica (IX)
Valore Numerico del Modulo dell’Accelerazione
Sostituiamo ora, nella [17] (diapositiva 32) i dati proposti dal testo
dell’esercizio, ovvero R = 4 m, e ω = 2πT = 6 s = 3 s . Rispettando la
2π π −1

regola dei simboli-fattori, otteniamo:

π 2 −2 4
a = ω2 R = s · 4 m = π 2 m s−2 = 4.3865 m/s2
32 9

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
5. Velocità Angolare Orbitale
k_pm_29
Esercizio 5
Un punto materiale P si muove con moto circolare uniforme alla velocità
vP = 2 m/s lungo una circonferenza di raggio R = 3 m e centro C. Sia Ω un
polo di riduzione, situato alla distanza d = 1 m dal centro C e sia ϕ = ΩCP “ .
Determinare:
(Ω) (Ω)
I La componente z, ωP z , della velocità angolare orbitale ω
~ P , con cui il punto
P gira attorno al polo di riduzione Ω, quando ϕ = 3 rad.
π

Meccanica – 4b. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 34


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
5. Velocità Angolare Orbitale (II)
2
Impostazione e Calcolo di rΩP
(Ω) (Ω)
~ P del punto
La componente z, ωP z , della velocità angolare orbitale ω
P rispetto al polo di riduzione Ω, considerando che α + β = π2 , si può
scrivere come:
(Ω) ~rΩP ∧ ~vP vP sin β vP cos α
ωP z = 2 · k̂ = = [18]
rΩP rΩP rΩP
Per risolvere l’esercizio dobbiamo esprimere rΩP e
cos α in funzione delle grandezze note
R, d e ϕ.
Per quanto riguarda rΩP , applicando il
teorema di Carnot al triangolo ΩCPÁ ,
per esprimere il lato rΩP , possiamo
scrivere:
2
rΩP = d2 + R2 − 2d R cos ϕ

Meccanica – 4b. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 35


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
5. Velocità Angolare Orbitale (III)
Calcolo di cos α
Il fattore cos α può essere determinato applicando nuovamente il
teorema di Carnot al triangolo ΩCPÁ , questa volta per esprimere il lato
rCΩ = d:

d2 = R2 + rΩP
2
− 2R rΩP cos α

da cui si ricava, ponendo in evidenza cos α:


2 − d2
R2 + rΩP
cos α =
2R rΩP

Meccanica – 4b. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 36


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
5. Velocità Angolare Orbitale (IV)
Espressione della Velocità Angolare Orbitale
Sostituendo nella [18] (diap. 35), otteniamo:
vP R2 + rΩP2 − d2
 
(Ω) vP vP R2 + rΩP
2 − d2
ωP z = cos α = = 2 =
rΩP rΩP 2R rΩP 2R rΩP
vP R2 + d2 + R2 − 2d R cos ϕ − d2
  
= =
2R (d2 + R2 − 2d R cos ϕ)
vP 2R2 − 2d R cos ϕ
 
= =
2R (d2 + R2 − 2d R cos ϕ)
2R vP [R − d cos ϕ]
=
2R (d2 + R2 − 2d R cos ϕ)
Infine:

(Ω) vP (R − d cos ϕ)
ωP z = [19]
d2 + R2 − 2d R cos ϕ
Meccanica – 4b. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 37
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
5. Velocità Angolare Orbitale (V)
Risultato Numerico
Sostituiamo ora nella [19] (diap. 37) i dati proposti dal testo
dell’esercizio, ovvero ~vP = 2 m/s, R = 3 m, d = 1 m e ϕ = π3 rad.
Rispettando la regola dei simboli-fattori, otteniamo:

(Ω) vP (R − d cos ϕ)
ωP z = =
d2 + R2 − 2d R cos ϕ
2 m s−1 3 m − 1 m · 12

= =
1 m2 + 9 m2 − 2 · 3 m2 · 12
5 m2 s−1 5 5
= 2
= s−1 = rad s−1 =
7m 7 7
= 0.71429 rad/s

Meccanica – 4b. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 38


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
5. Velocità Angolare Orbitale (VI)
Note: Casi Particolari
Si osservi che, per d = 0 (cioè Ω ≡ C), la [19] (diap. 37) diviene:
(Ω) vP (R − d cos ϕ) vP R vP 2 m s−1 2
ωP z = 2 2
= 2
= = = s−1 =
d + R − 2d R cos ϕ R R 3m 3
= 0.66667 rad/s
Inoltre, per d = R, la [19] (diap. 37) diviene:
(Ω) vP (R − d cos ϕ)
ωP z = =
d2+ R2 − 2d R cos ϕ
vP R (1 − cos ϕ) vP
= = =
2R2 (1 − cos ϕ) 2R
2 m s−1 1
= = s−1 = 0.33333 rad/s
2·3 m 3
(Ω)
In entrambi i casi risulta ωP z ≡ cost.
Meccanica – 4b. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 39
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
5. Velocità Angolare Orbitale (VII)
(Ω)
Note: Variazione di ωP con ϕ
(Ω)
In generale ωP z dipende da ϕ anche se vP ≡ cost.

Meccanica – 4b. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 40


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
5. Velocità Angolare Orbitale (VIII)
(Ω)
Note: Variazione di ωP con ϕ
(Ω)
ωP z può anche essere negativa (se d > R).

Meccanica – 4b. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 41


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5
Domenico Galli
DIFA – Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi”
domenico.galli@unibo.it
https://www.unibo.it/sitoweb/domenico.galli

Presentazione realizzata mediante LATEX e beamer.

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