Sei sulla pagina 1di 25

Addome acuto

1
Francesco Basile

L’addome acuto è un quadro clinico caratterizzato retroperitoneali (appendicite, colecistite, diverti-


dalla presenza di dolore addominale intenso e ingra- colite, morbo di Crohn, pancreatite ecc.), le perfo-
vescente. Talvolta esso viene identificato con la peri- razioni a carico del tratto gastrointestinale (ulcera
tonite, ma questa è solo una delle cause di addome perforata, diverticolo perforato, rottura diastasica da
acuto. Spesso non è facile interpretare il dolore stenosi neoplastica ecc.), l’ischemia o l’infarto intesti-
addominale e, poiché frequentemente richiede un nale, l’occlusione intestinale, la rottura di un’arteria
intervento terapeutico urgente, la sua origine deve o le complicanze di procedure diagnostiche (sfinte-
essere prontamente riconosciuta, tenendo conto che rotomia endoscopica, polipectomia del colon ecc.).
i tempi diagnostici devono essere ridotti per evitare Il dolore è il sintomo principale dell’addome acuto.
gravissime complicanze quali sepsi e insufficienza
I diversi caratteri del dolore (sede d’insorgenza, irra-
multiorgano.
diazione, modalità di presentazione) indirizzano spesso
Innanzitutto è importante distinguere il vero
verso la sua causa, ma sono l’esame obiettivo, gli esami
addome acuto (chirurgico) dal falso addome acuto
ematochimici e le indagini diagnostiche, in particolare
(non chirurgico). In quest’ultimo caso, è sufficiente
ecografia e tomografia computerizzata, che identifi-
una terapia farmacologica e non è necessario pro-
cano nella maggior parte dei casi la patologia responsa-
cedere con una laparoscopia o una laparotomia.
bile del quadro clinico. Oggi è raro portare il paziente
Possibili cause internistiche di addome acuto sono
in sala operatoria senza una diagnosi (laparoscopia o
patologie cardiache (infarto miocardico acuto, endo-
cardite, miocardite, pericardite), polmonari (polmo- laparotomia esplorativa).
nite basale, pleurite), della colonna vertebrale (ernia Il trattamento del vero addome acuto è essen-
discale) o alterazioni metaboliche (uremia, porfiria, zialmente chirurgico e dipende dalla causa. Gli
avvelenamento da piombo). La raccolta anamne- interventi più frequentemente richiesti per risol-
stica, l’esame obiettivo, gli esami di laboratorio e le vere questo quadro clinico sono: asportazione di
indagini strumentali riescono comunque nella mag- organi (appendicectomia, colecistectomia ecc.),
gioranza dei casi a chiarire la diagnosi. resezione di un tratto gastrointestinale, sutura di
Le cause principali dell’addome acuto chirurgico una perforazione, sezione di aderenze o interventi
sono le flogosi acute a carico degli organi endo- o di rivascolarizzazione.

001_Milone_001_026.indd 1 16/07/19 11:20


2 Manuale di emergenze medico-chirurgiche

ADDOME ACUTO CHIRURGICO


Francesco Basile, Giuseppe Evola, Antonio Biondi, Guido Basile

DEFINIZIONE 3. ischemia o gangrena intestinale conseguente a


insufficienza mesenterica acuta, volvolo, strozza-
L’addome acuto chirurgico è un quadro clinico mento erniario o invaginazione;
caratterizzato da dolore addominale presente in una 4. occlusione intestinale secondaria soprattutto a
parte o in tutto l’addome e determinato da patologie neoplasie gastrointestinali, ernie complicate della
viscerali (Figura 1.1) che impongono un trattamento parete addominale o formazione di aderenze;
chirurgico nell’intento di restituire al paziente lo 5. rottura di un vaso sanguigno o di un organo, per
stato di benessere fisico. cedimento di un aneurisma (aortico, splenico,
Le cause responsabili di un quadro di addome epatico) o per eccessiva crescita di una neoplasia
acuto chirurgico, escludendo quelle traumatiche, epatica, splenica o renale.
possono essere distinte in cinque gruppi:
1. flogosi di un viscere endo- o retroperitoneale,
quali appendicite, colecistite, pancreatite, diver- ITER DIAGNOSTICO
ticolite;
2. perforazione di un viscere cavo endoperitoneale L’iter diagnostico dell’addome acuto, così come per
secondaria a un’ulcera peptica, a una neoplasia altre patologie, comprende: la raccolta anamnestica
gastrointestinale in fase avanzata o a un corpo dei sintomi subiettivi, l’esame obiettivo, gli esami di
estraneo nel tubo digerente; laboratorio e le indagini strumentali (Figura 1.2).

Anamnesi: storia clinica e fattori di rischio


del paziente
Esame obiettivo: sintomi e segni clinici

Stomaco
Cistifellea Duodeno Milza
Fegato Pancreas Pancreas
Esami ematochimici: leucociti, eritrociti, Hb, PCR,
LDH, CPK, transaminasi, bilirubina, amilasi, lipasi

Rene Intestino tenue Rene


Colon Appendice Colon
ascendente discendente
Esami strumentali: Rx diretta addome,
ecografia, TC, laparoscopia
Appendice Vescica Colon
Ovaia Utero sigmoideo
Colon Ovaia
Terapia chirurgica: adesiolisi,
sutura di perforazione gastrointestinale,
enterotomia e asportazione di corpo estraneo,
rivascolarizzazione, ileo-/colostomia,
resezione intestinale

Figura 1.1 Localizzazione topografica degli organi Figura 1.2 Management dei pazienti con addome acuto.
addominali.

001_Milone_001_026.indd 2 16/07/19 11:20


Capitolo 1 • Addome acuto 3

Sintomi subiettivi

Il sintomo principale dell’addome acuto è il dolore,


che nasce come reazione a un danno tissutale il cui
scopo è quello di rendere il soggetto consapevole di
un processo patologico in atto.
I caratteri del dolore (sede e modalità d’insor-
genza e vie d’irradiazione) ci aiutano nell’indivi-
duare, o per lo meno sospettare, la causa del dolore
stesso. Altri sintomi (Tabella 1.1), non sempre pre-
senti, sono: vomito (infezione, occlusione inte-
stinale), alvo chiuso a feci e gas (occlusione inte-
stinale), rettorragia (ischemia, flogosi o neoplasia
intestinale), febbre (infezione intraddominale), ipo-
tensione (emorragia o sepsi) e ittero (patologie acute
epatobiliari). Figura 1.3 Addome ligneo “a tavola”.

Esami di laboratorio
Esame obiettivo
Nell’addome acuto si possono riscontrare valori
All’ispezione, la facies del paziente con addome
ematici alterati di leucociti e PCR (infezione intrad-
acuto è sofferente, il decubito supino e l’addome
dominale), eritrociti ed emoglobina (lesione sponta-
ipomobile con gli atti del respiro. Alla palpazione
nea vascolare o di organo), amilasi e lipasi (pancrea-
si nota solitamente una contrattura muscolare di
tite), LDH, CPK, transaminasi, bilirubina (patologie
difesa, inizialmente circoscritta e, con il passare delle
epatobiliari o necrosi intestinale).
ore, diffusa a tutto l’addome (Figura 1.3). Possono
apprezzarsi delle tumefazioni, di origine neoplastica, Esami strumentali
infiammatoria o vascolare. La percussione può evi-
denziare la scomparsa dell’aia di ottusità epatica e/o Sono rappresentati da radiografia diretta, ecografia
splenica, segno di perforazione gastrointestinale. e tomografia computerizzata (TC). Solo nei casi di
L’esplorazione rettale, infine, può mettere in luce dubbi diagnostici residui, con dolore addominale
la presenza di cause occlusive (fecaloma, carcinoma persistente, sono indicate la laparoscopia e la lapa-
rettale) o sangue (provocato da ischemia intestinale, rotomia esplorativa (Figura 1.4).
invaginazione o neoplasia).

Addome acuto

Tabella 1.1 Sintomi di addome acuto Diagnosi rapida


• Dolore addominale
• Nausea
Trattamento tempestivo
• Vomito
• Febbre
• Alvo chiuso Prognosi migliore
• Rettorragia
• Ipotensione
• Subittero
Figura 1.4 Gestione clinica dell’addome acuto.

001_Milone_001_026.indd 3 16/07/19 11:20


4 Manuale di emergenze medico-chirurgiche

La radiografia dell’addome senza mezzo di con- La laparoscopia, essendo una metodica invasiva
trasto (Rx diretta) è l’esame di più comune esecu- che necessita di anestesia generale, è indicata solo
zione. Può evidenziare la presenza di livelli idroaerei nei casi di residui dubbi diagnostici dopo l’esecu-
(segno di occlusione intestinale) o di aria libera in zione di altre indagini non invasive oppure quando
addome (segno di perforazione gastrointestinale). si presuppone che al momento diagnostico dell’e-
L’ecografia è una metodica non invasiva, rapida same venga associato il trattamento della condizione
ed economica. Si è dimostrata utile nell’accertare la acuta (per esempio, appendicectomia, ulcorrafia,
presenza di un’appendicite, di calcoli biliari, disten- resezione intestinale). La laparotomia esplorativa
sione e ispessimento delle pareti della colecisti, di ha praticamente le stesse finalità della laparoscopia,
un aumento di volume del pancreas, di un ingros- con la differenza che la ripresa del paziente sarà più
samento dell’ovaio o di una gravidanza extraute- lenta e il dolore postoperatorio maggiore.
rina. L’ecografia è anche utile nel verificare la pre-
senza di raccolte ascessuali addominali. I limiti di
questa metodica sono rappresentati dall’esperienza TRATTAMENTO
dell’operatore, dalla presenza di aria in addome o da
meteorismo intestinale e dalla presenza di un panni- Il trattamento dell’addome acuto è in genere di tipo
colo adiposo particolarmente rappresentato. chirurgico. Solo in una minoranza di casi il tratta-
La TC è la tecnica di diagnostica per immagini più mento può essere, almeno inizialmente, conserva-
sensibile. Nei casi dubbi di addome acuto, quando tivo (occlusione intestinale da sindrome aderen-
il quadro clinico è severo, la TC è di fondamentale ziale, ischemia intestinale non occlusiva o trombosi
importanza nella risoluzione del quesito diagnostico. venosa mesenterica senza segni di necrosi intesti-
Questa metodica ricopre un ruolo tanto importante nale), tenendo conto che in caso di peggioramento
poiché consente di identificare gli organi, il mesen- del quadro clinico è necessario portare il paziente
tere, l’omento, il peritoneo e il retroperitoneo, non in sala operatoria.
essendo influenzata negativamente dalla presenza di Il trattamento chirurgico dell’addome acuto pre-
meteorismo intestinale o dalla quantità di tessuto vede tre fasi: preoperatoria, operatoria e postope-
adiposo. L’esame TC in urgenza, senza e con mezzo ratoria. La fase preoperatoria, di rapida attuazione
di contrasto ev, è la tecnica più idonea nella diagnosi per evitare sprechi di tempo pericolosi, consiste in
di alterazioni infiammatorie (appendicite, morbo di una terapia reidratante con correzione di eventuali
Crohn, pancreatite, diverticolite), neoplasie, aneuri- squilibri elettrolitici, somministrazione di antibio-
sma, infarto splenico. tici, inibitori di pompa protonica, eparina a basso
Inoltre, in pazienti con sospetta ischemia mesen- peso molecolare e ulteriori farmaci che possano
terica, la TC bifasica, acquisendo immagini sia nella combattere deficit del sistema cardiocircolatorio,
fase arteriosa sia in quella venosa (angio-TC), può respiratorio, renale o epatico. Contemporaneamente
essere determinante per documentare un’insuffi- vengono posizionati un sondino nasogastrico, per
cienza vascolare. evitare la distensione addominale e il vomito, un
L’angiografia è utile nella diagnosi di ostruzione catetere vescicale, un saturimetro e un manicotto
arteriosa, ischemia funzionale e trombosi venosa. della pressione arteriosa (se possibile anche gli elet-
Consente anche di tentare la rivascolarizzazione trodi cardiaci), per monitorare rispettivamente la
con trattamento endovascolare. L’accuratezza della funzionalità renale, respiratoria e cardiocircolatoria
tomografia computerizzata (angio-TC) e dell’angio- e intervenire con i farmaci del caso.
grafia nella diagnosi di ischemia intestinale sono oggi La seconda fase, operatoria, attraverso un approc-
ritenute sovrapponibili (93% vs 96%). cio laparoscopico o laparotomico ha lo scopo di

001_Milone_001_026.indd 4 16/07/19 11:20


Capitolo 1 • Addome acuto 5

curare, con intento radicale o palliativo, la patologia posizionati uno o più drenaggi per allontanare secre-
responsabile del quadro di addome acuto. Nella mag- zioni residue e per evidenziare eventuali complicanze
gior parte dei casi, l’intervento chirurgico consiste in (fuoriuscita di feci, bile o materiale purulento).
una resezione intestinale con anastomosi immediata La terza fase riguarda il trattamento postoperato-
o con confezione di una ileo- o colostomia tempora- rio, da eseguire in rianimazione, terapia semintensiva
nea che comporta un secondo tempo chirurgico, a o in reparto, a seconda delle condizioni del paziente
distanza di 4-8 settimane, per ripristinare la continuità alla fine dell’intervento chirurgico. Cardini di que-
intestinale (ricanalizzazione). Altri interventi eseguiti sta fase sono il monitoraggio clinico-strumentale, la
nei pazienti con addome acuto sono: sutura di una terapia farmacologica, eventuali emotrasfusioni, la
perforazione, enterotomia e asportazione di materiale somministrazione di nutrienti ad alto indice calo-
ostruente (calcolo biliare, bezoario), sezione di briglie rico per via parenterale e, soprattutto, un approccio
aderenziali o di cingoli erniari strozzanti, interventi di multidisciplinare che prevede la consultazione con
rivascolarizzazione del circolo mesenterico (embolec- altri specialisti quando si verificano complicanze o
tomia, tromboendoarteriectomia ecc.) che verranno quando vengono interessati organi extraintestinali
descritti meglio più avanti in questo capitolo. Spesso, (intensivista, radiologo, gastroenterologo endosco-
prima di chiudere la parete addominale, vengono pista, cardiologo, infettivologo ecc.).

Letture consigliate

Al-Musawi D, Thompson J. The important signs in acute Sala E, Watson CJ, Beadsmoore C, et al. A randomized,
abdominal pain. Practitioner 2000;244:312-14. controlled trial of routine early abdominal computed
Bassler D, Snoey ER, Kim J. Goal directed abdominal tomography in patients presenting with nonspecific
ultrasonography: impact on real-time decision acute abdominal pain. Clin Radiol 2007;62:961-9.
making in the emergency department. J Emerg Med Sozuer EM, Bedirli A, Ulusal M, et al. Laparoscopy for
2003;24:375-8. diagnosis and treatment of acute abdominal pain.
Broder J, Warshauer DM. Increasing utilization of computed J Laparoendosc Adv Surg Tech 2000;10:203-7.
tomography in the adult emergency department, 2000- Staudacher C. Chirurgia d’Urgenza. Milano: Masson; 2005.
2005. Emerg Radiol 2006;13:25-30. Stoker J, Van Randen A, Laméris W, et al. Imaging patients
Cartwright SL, Knudson MP. Evaluation of acute abdominal with acute abdominal pain. Radiology 2009;253:31-46.
pain in adults. Am Fam Physician 2008;77:971-8. Strömberg C, Johansson G, Adolfsson A. Acute abdominal
Gans SL, Pols MA, Stoker J, Boermeester MA. Guideline for pain: diagnostic impact of immediate CT scanning.
the diagnostic pathway in patients with acute abdominal World J Surg 2007;31:2347-54.
pain. Dig Surg 2015;32:23-31.
McNamara R, Dean AJ. Approach to acute abdominal pain.
Emerg Med Clin North Am 2011;29:159-73.

001_Milone_001_026.indd 5 16/07/19 11:20


6 Manuale di emergenze medico-chirurgiche

OCCLUSIONE INTESTINALE
Francesco Basile, Antonino Buffone, Roberto Ciuni, Guido Basile

DEFINIZIONE lume intestinale, a loro volta suddivise in semplici e


associate a strangolamento) (Tabella 1.2; Figure 1.5-
L’occlusione intestinale (o ileo) è il blocco della pro- 1.9) o forme adinamiche (o ileo paralitico) (ridotta o
gressione del contenuto liquido, solido o gassoso nel assente peristalsi per una lesione neuromuscolare o
lume dell’intestino. Il 25% degli interventi chirur- vascolare temporanea o permanente) (Tabella 1.3)
gici per addome acuto è eseguito per una condizione Nell’occlusione intestinale le alterazioni fisiopa-
di occlusione intestinale, nella maggior parte dei casi tologiche interessano il transito e tutto il contenuto
(80%) secondaria alla presenza di aderenze, neo- intestinale che è costituito non solo dalle sostanze
plasie intestinali o ernie della parete addominale. A ingerite, ma anche dalle secrezioni, dai gas, dai bat-
seconda della sede si distinguono: teri. Le alterazioni che si verificano sono condizio-
• occlusioni alte (stomaco, duodeno, intestino tenue); nate dai seguenti fattori:
• occlusioni basse (colon, retto, ano) (queste rap- • sede (intestino tenue, colon);
presentano il 20-30% di tutte le occlusioni). • grado (completa, parziale);
• rapidità evolutiva dell’ostruzione (acuta, cronica).
EZIOPATOGENESI I principali quadri fisiopatologici sono l’occlu-
sione meccanica semplice del tenue, l’occlusione
Dal punto di vista eziopatogenetico si possono osser- meccanica semplice del colon e l’occlusione con
vare: forme meccaniche (ostruzioni che riducono il strangolamento.

Tabella 1.2 Forme meccaniche di occlusione intestinale


Forme semplici
Intraluminali • Calcoli biliari (1-4%) (sede: valvola ileocecale 50-75%; ileo prossimale e digiuno 20-40%; duodeno
10%) (per causare occlusione il diametro del calcolo deve essere >2,5 cm) (vedi Figura 1.5)
• Parassiti (ascaridi)
• Corpi estranei (sostanze ingerite: bezoari; capelli: tricobezoari; alimentari: fitobezoari)
• Meconio (neonati)
• Fecalomi
Parietali • Congenite (atresia, stenosi ipertrofica del piloro)
• Flogistiche (morbo di Crohn, diverticolite 5%) (vedi Figura 1.6)
• Neoplastiche (infiltrazione) (vedi Figura 1.7)
Extraparietali • Neoplasie (compressione e/o infiltrazione; carcinosi peritoneale)
• Briglie aderenziali (70%) (angolatura per fissazione delle anse tra loro o alla parete addominale)
• Incarceramento intestinale in un sacco erniario (6%)
Forme associate a strangolamento (gravate da sofferenza vascolare per interessamento del suo peduncolo)
• Volvolo (torsione di un’ansa sul proprio asse mesenterico; nell’adulto è secondario alla formazione
di briglie aderenziali) (vedi Figura 1.8)
• Invaginazioni (primitive nel bambino, 80-90%; secondarie a un tumore nell’adulto) (vedi Figura 1.9)
• Cingoli (briglie e/o colletto erniario della parete addominale od orifizi endoaddominali profondi,
per esempio, Winslow)

001_Milone_001_026.indd 6 16/07/19 11:20


Capitolo 1 • Addome acuto 7

Figura 1.7 Neoplasia del sigma.

Figura 1.5 a) Ileo biliare. b) Enterotomia con asportazione


del calcolo.
A

Figura 1.6 Ispessimento parietale flogistico del sigma. Figura 1.8 a) TC addome: volvolo del cieco. b) Immagine
intraoperatoria.

001_Milone_001_026.indd 7 16/07/19 11:20


8 Manuale di emergenze medico-chirurgiche

A B

Figura 1.9 Invaginazione intestinale causata da neoplasia ileale.

Tabella 1.3 Forme adinamiche o ileo paralitico


Sono dovute a paralisi della muscolatura intestinale con perdita del tono e dei movimenti peristaltici. L’ileo paralitico si
distingue in diretto o riflesso.
Cause di ileo paralitico diretto Cause di ileo paralitico riflesso
• Lesioni di nervi locali o midollari; lesioni del parasimpatico • Traumi
(sindrome di Ogilvie) • Peritoniti
• Intossicazione da farmaci alcaloidi, oppiacei, neuroplegici, • Coliche biliari o renali
miorilassanti • Torsione di cisti ovarica
• Ipopotassiemia • Torsione del testicolo
• Ileo associato a occlusione vascolare (danno ischemico • Polmoniti e pleuriti
della parete, infarto intestinale, strangolamento)
• Postoperatorio per manipolazioni dei visceri addominali
(diminuzione dell’attività colinergica legata al danno
selettivo delle fibre parasimpatiche; edema della tonaca
muscolare con interessamento del plesso mioenterico).
La durata dell’ileo postoperatorio dipende dal viscere
coinvolto nell’intervento (stomaco: 48 ore; tenue: 24 ore;
colon: 72-120 ore). Il perdurare dell’ileo postoperatorio
deve far sospettare una complicanza chirurgica

Occlusione meccanica semplice concentrazione e, infine, allo shock ipovolemico


del tenue con riduzione della pressione venosa centrale e
della portata cardiaca;
Nell’occlusione meccanica semplice del tenue si • accumulo di gas intestinali, costituito dall’aria
determinano: introdotta con la deglutizione che causa aumento
• uno squilibrio idro-elettrolitico dovuto a dimi- della pressione intraluminale che passa dai nor-
nuzione dell’assorbimento di liquidi ed elettro- mali 2-4 cm di H2O ai 15 cm, con incremento
liti (sottrazione di 8 L di acqua), aumento delle della tensione parietale che, ostacolando la circo-
secrezioni intestinali, vomito. Il perdurare di que- lazione sanguigna, causa lesioni ischemiche sulla
sto stato occlusivo conduce a una disidratazione parete. Inoltre, tale distensione parietale deter-
marcata (perdita nelle 24 ore di 5200 cc di liquidi mina un innalzamento del diaframma con altera-
e di 31 g di NaCl e di 3 g di KCl), a una riduzione zione delle funzioni respiratoria e cardiaca e stasi
urinaria fino all’oliguria, a iperazotemia e a emo- venosa agli arti inferiori;

001_Milone_001_026.indd 8 16/07/19 11:20


Capitolo 1 • Addome acuto 9

• un’alterazione della motilità viscerale con iperpe- SINTOMATOLOGIA


ristaltismo iniziale fino all’esaurimento della con-
trattilità per la deplezione del potassio. Per quanto riguarda la sintomatologia, fare riferi-
mento alla Tabella 1.4.
Si consideri, inoltre, che nella fase dolorosa
Occlusione meccanica semplice
(colica), il paziente assume determinate posizioni,
del colon
flette il tronco e porta gli arti inferiori contro il
Nell’occlusione meccanica semplice del colon si bacino, per decomprimere le anse distese, allen-
osserva la caratteristica distensione del viscere per tando così la tensione della parete addominale; in
opera dei gas che si formano al suo interno. In tale questa fase si hanno diminuzione della pressione
patologia si distinguono due tipi di manifestazioni: la arteriosa, polso filiforme, accentuazione del pallore
distensione del colon a valvola ileocecale continente, in e della sudorazione fino allo shock.
cui si ha notevole distensione viscerale fino a giungere La sede dell’ostruzione è indicata dalla comparsa
alla rottura diastasica del colon (la rottura avviene di una bozza parietale che modifica la propria forma
nelle zone di intestino di calibro maggiore secondo (segno di Schlange) per intervento della peristalsi.
la legge di Laplace); la distensione del colon a val- Alla palpazione si percepisce una resistenza elastica.
vola ileocecale incontinente, in cui il liquido refluisce La percussione evidenzia un suono timpanico.
nell’ileo dilatandolo e determinando uno squilibrio
metabolico del tutto sovrapponibile a quello delle DIAGNOSI
occlusioni semplici del tenue (l’apertura della valvola
Rx diretta addome in ortostatismo
avviene in un tempo variabile da 1 a 3 giorni).
L’occlusione meccanica a livello colico porta un Grazie a questo strumento è possibile individuare la
notevole incremento degli anaerobi (99%), assorbi- presenza di livelli idroaerei (raccolta di gas che sovra-
mento di tossine, ingresso dei batteri nella via ema- sta una raccolta liquida) (Figura 1.10) e la disten-
tica e passaggio di sostanze tossiche nel peritoneo, sione dell’intestino a monte del restringimento. Nelle
responsabili di maggiori morbilità e mortalità. occlusioni alte si può evidenziare solo una disten-
sione gastrica. Nelle occlusioni ileali si può eseguire
Occlusione con strangolamento una radiografia con contrasto, preferendo sostanze
idrosolubili, che non richiamano altri liquidi all’in-
Nell’occlusione con strangolamento l’elemento car- terno dell’intestino. Nelle occlusione del colon si ha
dine è il sequestro di sangue e plasma per il coinvol- notevole distensione del viscere e i livelli si presen-
gimento vascolare, che va sommato allo squilibrio tano ampi. Tuttavia, il quadro radiologico è condi-
idroelettrolitico. L’interessamento venoso, impe- zionato dalla continenza della valvola ileocecale; se
dendo il ritorno linfo-venoso provoca ingorgo ema- quest’ultima è pervia, i livelli idroaerei si osservano
tico, edema, rottura di capillari, trasudazione ema- anche nel tenue, mentre se è chiusa i livelli idroae-
tica sia all’interno sia all’esterno del lume e shock rei e la distensione riguardano solamente il colon.
ipovolemico. Il coinvolgimento arterioso dà necrosi Nell’occlusione da strangolamento si ha distensione
parietale, perforazione e quindi peritonite. La gra- dell’ansa con un livello idroaereo al suo interno,
vità dello strangolamento è incrementata dal rapido che si assottiglia alla periferia “a becco d’uccello”.
sviluppo batterico che, provocando lesioni sulla Nelle forme adinamiche si osserva distensione mete-
parete per la grave proteolisi, produce un essudato orica estesa priva di disposizione caratteristica; le val-
ricco di endotossine, che causano ipotensione, emo- vole conniventi non sono evidenziabili per la paresi
concentrazione e quindi shock. della muscolatura (il contorno si presenta liscio).

001_Milone_001_026.indd 9 16/07/19 11:20


10 Manuale di emergenze medico-chirurgiche

Tabella 1.4 Sintomatologia dell’occlusione intestinale


Dolore Occlusione alta: modesto o assente
Occlusione ileale: spontaneo e accessionale nel mesogastrio legato all’iperperistaltismo,
con crisi più o meno ravvicinate (1-3 minuti), intervallate a periodi di calma che sono più
duraturi quanto più distale è la lesione. Coliche addominali, iperperistaltismo e rumori sono
responsabili della sindrome di Koenig
Occlusione colica: modesto o assente
Occlusione con strangolamento: acuto, intenso, continuo con recrudescenze parossistiche
alla ripresa della peristalsi
Occlusione adinamica: assente
Vomito Occlusione alta: precoce e abbondante (perdita cospicua di Cl e K salivare), precoce alcalosi
Occlusione ileale: differito (succo gastrico, biliare, pancreatico, enterico; gravi perdite di Na,
K, Cl), acidosi metabolica; diviene con il passare delle ore ingravescente e si modifica nel
contenuto fino a essere enterico
Occlusione colica: tardivo o del tutto assente
Occlusione con strangolamento: precoce
Occlusione adinamica: modesto o assente
Alvo chiuso Occlusione alta: tardivo o assente
a feci e gas Occlusione ileale: completo (al di sotto dell’ostacolo ricordarsi che l’intestino ha normale
peristalsi: può svuotarsi regolarmente del suo contenuto residuo); si manifesta tanto più
precocemente quanto più bassa è l’occlusione
Occlusione colica: precoce e caratteristico
Occlusione con strangolamento: precoce e completo
Occlusione adinamica: completo costituendo la regola
Distensione Occlusione alta: distensione di epigastrio e mesogastrio
addominale Occlusione ileale: distensione di mesogastrio e ipogastrio
Occlusione colica: distensione periferica a cornice
Occlusione con strangolamento: distensione precoce e marcata
Occlusione adinamica: distensione diffusa
Febbre Possono presentarsi in modico grado. Leucocitosi e temperatura >38 °C fanno propendere per
e leucocitosi un ileo con strangolamento
Coinvolgimento Occlusione alta: modesto
stato generale Occlusione ileale: severo
Occlusione colica: tardivo e grave
Occlusione con strangolamento: rapido e grave
Occlusione adinamica: modesto
Esami di laboratorio Possibili alterazioni di leucociti, azotemia, creatininemia, sodiemia, potassiemia, cloremia
Esame obiettivo Ispezione: si osservano distensione addominale e ipomobilità con gli atti del respiro. È utile la
ricerca di eventuali cicatrici chirurgiche e/o la presenza di ernie
Palpazione: la parete addominale è distesa e si apprezza una consistenza teso-elastica; a
volte sono presenti masse addominali, possibili cause dell’occlusione; per un possibile
interessamento peritoneale, si può evocare dolore con positività alla manovra di Blumberg
Percussione: presenza di timpanismo alternato a zone di ottusità plessica nelle occlusioni ileali e
iperfonesi in quelle del colon
Ascoltazione: inizialmente presenza di rumori peristaltici con timbro metallico fino a giungere
alla loro attenuazione o scomparsa
Esplorazione rettale: si può evidenziare, a livello ano-rettale, la presenza di stenosi congenite,
infiammatorie o neoplastiche, fecalomi e/o presenza di sangue

001_Milone_001_026.indd 10 16/07/19 11:20


Capitolo 1 • Addome acuto 11

PROGNOSI

Il tasso di mortalità è passato dal 70% di inizio secolo


all’attuale 1-5%, che può arrivare al 30% in caso di
infarto intestinale. I fattori che hanno determinato
un miglioramento della prognosi sono stati da una
parte la tempestività della diagnosi e del trattamento
e dall’altra la terapia intensiva pre- e postoperatoria.

TRATTAMENTO

Terapia medica

La terapia medica è importante per correggere lo


Figura 1.10 Rx diretta dell’addome: livelli idroaerei.
squilibrio idroelettrolitico in rapporto al monitorag-
gio delle perdite e allo stato di compenso del paziente.
La quantità da infondere e il tipo di soluzioni sono
stabiliti in base alla sede dell’ostacolo, ai valori emato-
TC addominale chimici e all’equilibrio acido-base, tenendo conto che
negli anziani si deve evitare un sovraccarico del circolo.
Oltre a individuare la presenza di livelli idroaerei,
Nelle occlusioni alte, in cui predomina il vomito,
la TC addominale permette spesso di identificare la
la perdita di ioni sarà significativa e richiederà l’infu-
sede e la probabile causa dell’occlusione (neoplasia,
sione di KCl o di bicarbonati in aggiunta alle comuni
flogosi, corpi estranei, calcolo, fecaloma, briglia ade-
soluzioni. In caso di deficit nutrizionale, è utile effet-
renziale, ernia incarcerata volvolo ecc.).
tuare una nutrizione parenterale totale (NPT). L’uso
degli antibiotici fin dall’inizio è necessario in presenza
Esofagogastroduodenoscopia
di una perforazione o di uno strangolamento; può
Nelle occlusioni alte, questa tecnica permette di evi- essere utile come profilassi nella proliferazione batte-
denziare la lesione e di precisarne la patologia (se rica, che si verifica per la stasi a monte dell’ostacolo.
intrinseca o estrinseca al lume); inoltre, essa riveste un Nelle occlusioni semplici, come profilassi è sufficiente
ruolo importante in quanto l’aspirazione diminuisce somministrare una cefalosporina di seconda genera-
la distensione addominale e, in presenza di corpi zione; in quelle complicate (con infezione in atto), si
estranei, ne permette l’asportazione. utilizza un antibiotico ad ampio spettro (carbapene-
mico) o un’associazione di diversi antibiotici (metro-
Colonscopia nidazolo, aminoglicoside, cefalosporina). Inoltre, è
utile integrare i fattori carenti evidenziati negli esami
Nelle occlusioni basse, la colonscopia evidenzia la di laboratorio (albumina, plasma, sangue).
stenosi consentendo di effettuare biopsie; inoltre, Deve essere sempre posizionato un sondino
oggi essa è anche utilizzata per posizionare delle pro- naso-gastrico che detende lo stomaco e le anse a monte
tesi che, superando la stenosi, permettono la canaliz- dell’ostacolo, evita il vomito, quantifica la perdita di
zazione. Ciò consente di riequilibrare da un punto di liquidi e permette di osservare il tipo di ristagno. Il
vista metabolico il paziente e di eseguire l’intervento catetere vescicale serve invece a monitorare la diuresi,
chirurgico in condizioni generali migliori. parametro indiretto dello stato di volemia del paziente.

001_Milone_001_026.indd 11 16/07/19 11:20


12 Manuale di emergenze medico-chirurgiche

Tabella 1.5 Interventi chirurgici in base alla tipologia di occlusione


Occlusione del tenue Enterotomia (decompressiva, estrazione corpo estraneo)
Resezione (strangolamento e/o interessamento di vasi mesenterici)
By-pass
Occlusioni recidivanti: plicature delle anse secondo Noble (dissezione delle sinechie; le
anse vengono suturate tra loro in modo adatto a prevenire i vizi di posizione)
Valutare le condizioni del segmento intestinale (colore, vitalità, presenza di onde
peristaltiche, pulsazione arteriosa. In caso di dubbi sulla vitalità dell’ansa, è
preferibile effettuare una resezione intestinale)
Occlusione neoplastica Deve tener conto delle condizioni generali del paziente, della sede della neoplasia,
del colon dell’entità della stasi fecale
Emicolectomia destra
Esteriorizzazione del colon secondo Mikulicz
Emicolectomia sinistra + colostomia
Ileostomia o colostomia
Occlusione del colon Tentare terapia conservativa
da carcinosi Colostomia se interessato solo il colon distale o il retto
By-pass interni per stenosi multiple
Occlusione da invaginazione Resezione intestinale + colostomia
del colon Resezione secondo Hartmann

Nelle occlusioni paralitiche spesso non è indicato intervento di emergenza; negli altri casi, l’atto ope-
l’intervento chirurgico, mentre in quelle meccaniche ratorio sarà effettuato in urgenza non appena le con-
esso è quasi sempre necessario per risolvere l’ostru- dizioni generali lo consentano (riequilibrio metabo-
zione creata da cause organiche. lico ed elettrolitico).
Il timing chirurgico è importante: nei casi in cui I diversi tipi di intervento chirurgico necessari,
sia in atto una peritonite o vi sia il sospetto di un’e- a seconda della causa di occlusione, sono indicati
voluzione in tale senso, è necessario eseguire un nella Tabella 1.5.

Letture consigliate

Baiu I, Hawn MT. Small Bowel Obstruction. JAMA Ramanathan S, Ojili V, Vassa R. Large Bowel obstruction
2018;319(20):2146. in the emergency department: imaging spectrum of
Beardsley C, Furtado R, Mosse C, et al. Small bowel common and uncommon causes. J Clin Imaging Sci
obstruction in the virgin abdomen: the need for 2017;7:15.
a mandatory laparotomy explored. Am J Surg Rami Reddy SR, Cappell MS. A systematic review of
2014;208(2):243-8. the clinical presentation, diagnosis, and treatment
Bower KL, Lollar DI, Williams SL, et al. Small Bowel of small bowel obstruction. Curr Gastroenterol Rep
Obstruction. Surg Clin North Am 2018;98(5):945-71. 2017;19(6):28.
Frago R, Ramirez E, Millan M. Current management of acute Sule AZ, Ajibade A. Adult large bowel obstruction: a review
malignant large bowel obstruction: a systematic review. of clinical experience. Ann Afr Med 2011;10(1):45-50.
Am J Surg 2014;207(1):127-38. Tirumani H, Vassa R, Fasih N, et al. Small bowel obstruction
Franke AJ, Iqbal A, Starr JS, et al. Management of malignant in the emergency department: MDCT features of
bowel obstruction associated with GI cancers. J Oncol common and uncommon causes. Clin Imaging
Pract 2017;13(7):426-34. 2014;38(5):580-8.
Jaffe T, Thompson WM. Large-bowel obstruction in the Wancata LM, Abdelsattar ZM, Suwanabol PA, et al.
adult: classic radiographic and CT findings, etiology, and Outcomes after surgery for benign and malignant
mimics. Radiology 2015;275(3):651-63. small bowel obstruction. J Gastrointest Surg
Ng HJ, Yule M, Twoon M, et al. Current outcomes of 2017;21(2):363-71.
emergency large bowel surgery. Ann R Coll Surg Engl Yeo HL, Lee SW. Colorectal emergencies: review and
2015;97(2):151-6. controversies in the management of large bowel
Pekmezci S, Saribeyoglu K, Korman U. Guidelines for obstruction. J Gastrointest Surg 2013;17(11):2007-12.
management of small bowel obstruction. J Trauma
2009;66(4):1262.

001_Milone_001_026.indd 12 16/07/19 11:20


Capitolo 1 • Addome acuto 13

PERFORAZIONE INTESTINALE
Francesco Basile, Guido Basile, Antonino Buffone, Giuseppe Evola

DEFINIZIONE d’arma da fuoco a seguito, soprattutto, di aggres-


sioni a scopo criminale, più raramente secondarie
La perforazione intestinale è una lesione a tutto a meccanismi accidentali. Le lesioni d’arma bianca
spessore della parete dell’intestino che determina possono essere da punta o da punta e taglio e provo-
la fuoriuscita di materiale organico (succhi gastrici, cate per lo più da pugnali, coltelli o stiletti; possono
bile, feci) dal lume intestinale con successiva dis- essere uniche o multiple e accompagnarsi a lesioni a
seminazione della cavità peritoneale e conseguente carico di altri organi o strutture (fegato, milza, reni,
peritonite, circoscritta o diffusa. grande omento, polmoni, cuore, vasi, ossa, muscoli,
Le cause di perforazione intestinale sono mol- tendini ecc.). Le lesioni d’arma da fuoco sono provo-
teplici: flogosi, neoplasie, traumi, ischemia, ulcere cate in genere da pistole o fucili e spesso sono mul-
peptiche, manovre endoscopiche (Tabella 1.6). tiple. A volte, uno o più proiettili non hanno l’ener-
Le perforazioni intestinali più frequenti sono gia per fuoriuscire dal corpo, per cui permangono
quelle secondarie a malattie flogistiche, in partico- in addome o in altri segmenti corporei del paziente,
lare appendicite (vedi Capitolo 2, Appendicite acuta), senza sintomi significativi (proiettili ritenuti). Anche
diverticolite (vedi Capitolo 2, Diverticolite acuta) o i traumi chiusi, sebbene raramente, possono provo-
morbo di Crohn. Quest’ultimo colpisce i giovani e gli care una lesione di un’ansa intestinale con un mec-
adulti nel secondo o terzo decennio di vita con lo svi- canismo di scoppio (per esempio, nelle lesioni da
luppo di una flogosi transmurale che a volte può com- cintura di sicurezza o nei traumi da schiacciamento).
plicarsi con una fissurazione o franca perforazione Sono rare le perforazioni intestinali da corpi estra-
(1-2% dei casi) e conseguente peritonite. La sede nei acuminati ingeriti accidentalmente, come aghi da
più comune è l’ultima ansa ileale, ma può manife- cucito, stuzzicadenti, lische di pesce, viti, chiodi.
starsi anche in altri tratti dell’intestino tenue o crasso Le neoplasie intestinali che più frequentemente
così come avviene nei più anziani, dove la flogosi può si complicano con perforazioni sono gli adenocarci-
arrivare a interessare l’intero colon. Oltre alla malat- nomi del tenue o più comunemente del colon-retto.
tia diverticolare del colon, un diverticolo di Meckel, L’adenocarcinoma, infatti, oltre alle forme pseudo-
presente in circa il 2% della popolazione a livello di aneurismatica e polipoide, può assumere la forma
un’ansa ileale posta a circa 30 cm dalla valvola ileo- ulcerata, che evolve verso la perforazione nel 5%
cecale, può andare incontro a una flogosi acuta con circa dei casi. La rottura del viscere può inoltre avve-
successiva complicanza perforativa. nire in corrispondenza della neoplasia o a monte
I traumi penetranti intestinali sono rappresen- di essa (perforazione diastasica per abnorme dilata-
tati in maggior misura da ferite d’arma bianca o zione determinata da un tumore stenosante a valle,
Figura 1.11).
Tabella 1.6 Cause di perforazione intestinale Anche i linfomi intestinali possono dare luogo a
• Flogosi (per esempio, diverticolite del colon,
una perforazione, soprattutto in corso di terapia anti-
morbo di Crohn) blastica. La loro distribuzione è ugualmente ripar-
• Traumi (penetranti, chiusi) tita tra digiuno e ileo, anche se l’associazione con la
• Neoplasie
• Ischemia malattia celiaca riguarda quasi esclusivamente i lin-
• Corpi estranei fomi del tratto prossimale del digiuno. Da un punto
• Iatrogene (per esempio, endoscopia) di vista istopatologico, i linfomi dell’intestino appar-

001_Milone_001_026.indd 13 16/07/19 11:20


14 Manuale di emergenze medico-chirurgiche

dolicocolon, angolature o rigidità del segmento


patologico) possono involontariamente portare a
perforazioni, che non sempre vengono riconosciute
subito ma alcune ore dopo la procedura, con i sin-
tomi tipici della peritonite.

SINTOMATOLOGIA
Tumore
stenosante Il quadro clinico dipende, oltre che dalla causa della
perforazione, anche dall’entità della contaminazione
batterica e dalle capacità di difesa immunitaria del
Perforazione
paziente.
Il sintomo principale è il dolore addominale,
intenso e improvviso, all’inizio localizzato in un’a-
rea addominale, ma successivamente diffuso a tutto
Figura 1.11 Perforazione diastasica del cieco da neoplasia l’addome nel caso di contaminazione di tutta la
stenosante del sigma. cavità peritoneale. Il dolore, inoltre, si accentua con
il movimento e con la tosse. L’alvo è chiuso a feci
e gas. Altri sintomi spesso ricorrenti sono nausea,
tengono per la maggior parte al tipo non Hodgkin e vomito, secchezza delle fauci, astenia, prostrazione
possono essere distinti in B-cellulari e T-cellulari. In e febbre (Tabella 1.7).
ogni caso, punto di partenza del processo neoplastico Vi è da dire che alcune volte nella raccolta anam-
è il tessuto linfoide presente a livello della mucosa. nestica possono essere individuati dei sintomi pro-
Altre neoplasie intestinali che possono raramente dromici della malattia che ha dato esito alla perfo-
evolvere verso la perforazione sono il carcinoide, il razione. Per esempio, una pirosi gastrica associata
leiomiosarcoma, il sarcoma di Kaposi e le metastasi o meno a dispepsia può suggerire la presenza di
da carcinomi insorti primariamente in altri organi un’ulcera peptica; dolori occasionali in fossa iliaca
(polmone, stomaco, rene, surrene). destra o sinistra lasciano presupporre una flogosi
L’ischemia intestinale (vedi oltre, nel presente appendicolare, un’ileite terminale (morbo di Crohn)
capitolo, Infarto intestinale), secondaria a occlusione o una diverticolite del colon sinistro; le irregolarità
vascolare da embolia o trombosi, oppure seconda- dell’alvo e la rettorragia potrebbero indicare la pre-
ria a ipoperfusione ematica da shock ipovolemico o senza di una neoplasia o di una diverticolosi e, infine,
cardiogeno, determina inizialmente un aumento di episodi di angina abdominis pregressi fanno pensare
permeabilità intestinale. Successivamente, quando a un’ischemia acuta intestinale. Per quanto riguarda
all’ischemia subentra la gangrena intestinale, si veri- le perforazioni intestinali da trauma o da procedure
fica un assottigliamento della parete fino alla per-
forazione in uno o più punti del tratto intestinale
compromesso. La stessa condizione ischemica, Tabella 1.7 Sintomi di perforazione intestinale
con rischio di perforazione, si può verificare anche • Dolore addominale
• Alvo chiuso
a seguito di strozzamenti di un tratto intestinale
• Nausea
dovuti a ernia incarcerata, volvolo o invaginazione. • Vomito
Infine, alcune manovre endoscopiche eseguite in • Astenia
• Febbre
condizioni difficili (polipi con larga base d’impianto,

001_Milone_001_026.indd 14 16/07/19 11:20


Capitolo 1 • Addome acuto 15

mediche, la correlazione anamnestica è sempre evi- secondario alla perdita di liquidi nella cavità perito-
dente a meno di casi particolari (ingestione acciden- neale e al vomito.
tale di corpi estranei appuntiti o scarsa esperienza La radiografia diretta dell’addome può mostrare
del sanitario nell’esecuzione di procedure sull’in- la presenza di aria libera in cavità peritoneale (pneu-
testino quali la colangiopancreatografia retrograda moperitoneo o falce d’aria sottodiaframmatica),
endoscopica o la colonscopia). effetto della perforazione di un tratto intestinale.
Passando all’esame obiettivo, la facies è soffe- L’ecografia evidenzia raccolte liquide intraperi-
rente, la frequenza cardiaca aumentata, l’addome si toneali, secondarie alla perforazione, e alcune delle
presenta ipomobile con gli atti del respiro e a volte patologie potenzialmente responsabili della perfora-
disteso per l’ileo paralitico associato. Può essere zione, quali appendicite, diverticolite, neoplasia, seb-
presente iperestesia cutanea. Alla palpazione si nota bene in questi ultimi casi l’esperienza dell’operatore
una contrattura muscolare di difesa, localizzata o nell’ecografia in urgenza sia fondamentale.
diffusa (in quest’ultimo caso si parla di addome La tomografia computerizzata con mezzo di con-
ligneo). Il segno di Blumberg, detto anche segno trasto espone a radiazioni, ma in alcuni casi permette
“del rimbalzo”, è solitamente positivo: il paziente di chiarire dubbi residui dopo l’esecuzione degli
avverte maggiore dolore nel momento in cui l’esa- esami suddetti. La TC assume particolare valore
minatore lascia improvvisamente la mano piuttosto nella diagnosi di perforazione intestinale (Figura
che nel momento in cui esegue una pressione in un 1.12) da malattia diverticolare, neoplasie, traumi,
punto dell’addome. Alla percussione si nota una ischemia intestinale (angio-TC), complicanze di
scomparsa dell’area di ottusità epatica e/o splenica manovre endoscopiche.
per la presenza di aria libera fra parete addomi-
nale e viscere sottostante (fegato o milza), mentre
nelle altre aree addominali si può rendere evidente Tabella 1.8 Diagnosi di perforazione
intestinale
un’accentuazione del timpanismo, secondario all’i-
• Anamnesi
leo paralitico. Per lo stesso motivo, all’ascoltazione
• Esame obiettivo
non sono avvertiti i tipici rumori della peristalsi • Esami ematochimici
intestinale. L’esplorazione rettale può evidenziare • Rx diretta addome
• Ecografia
una raccolta nel cavo di Douglas associato a intensa • TC
dolorabilità. • Laparoscopia
Il quadro clinico, se non subentra un tempestivo
atto chirurgico, evolve verso lo shock settico, con
endotossinemia, insufficienza cardiaca, vasoparalisi
e crollo della pressione arteriosa.

DIAGNOSI

Il sospetto anamnestico e clinico di perforazione inte-


stinale deve essere confermato dagli esami ematochi-
mici e da alcune indagini strumentali (Tabella 1.8).
Gli esami di laboratorio evidenziano, in partico-
lare, una leucocitosi neutrofila e un aumento della
proteina C reattiva (PCR), detti anche indici di flo-
gosi. L’aumento del valore di ematocrito è, invece, Figura 1.12 TC addome con pneumoperitoneo.

001_Milone_001_026.indd 15 16/07/19 11:20


16 Manuale di emergenze medico-chirurgiche

La laparoscopia assume valore diagnostico


quando mancano o non sono dirimenti ecografia e
TC, per cui il paziente viene portato in sala opera-
toria con la diagnosi generica di “addome acuto”.
In questi casi, la laparoscopia o, in alternativa, la
laparotomia con incisione mediana viene detta
“esplorativa”.

TRATTAMENTO

Il trattamento della perforazione intestinale consiste


essenzialmente in un sutura della breccia oppure in
una resezione intestinale che comprende il tratto di Figura 1.14 Ulcera gastrica perforata.
intestino patologico (Figura 1.13). La scelta tra i due
tipi d’intervento dipende dalla patologia alla base
della perforazione e dalle dimensioni della breccia. epatica, renale o polmonare. Imprescindibili sono
In tutti i casi di perforazione bisogna curare la con- il posizionamento di una sonda naso-gastrica e di
taminazione peritoneale attraverso l’aspirazione dei un catetere vescicale. Antibiotici e analgesici, questi
liquidi raccolti nella cavità peritoneale (essudato sie- ultimi solo dopo l’esecuzione degli esami diagno-
roso o purulento, succhi gastrici o biliari, materiale stici anzidetti, vengono somministrati per combat-
fecale), abbondanti e ripetuti lavaggi di tutta la cavità tere l’infezione intraddominale e il dolore.
con soluzione fisiologica e, prima di chiudere la parete In presenza di un’ulcera gastrica (Figura 1.14) o
addominale, il posizionamento di uno o più drenaggi duodenale, in genere si preferisce una sutura della
per consentire la fuoriuscita dei liquidi residui. breccia (ulcorrafia); sono sufficienti pochi punti di
Accorgimenti utili nel preoperatorio sono: ripri- sutura in materiale assorbibile o non assorbibile,
stinare l’equilibrio idroelettrolitico e glicemico; in unico o doppio strato, associati a una copertura
somministrare emazie concentrate, plasma o altri con una porzione di grande omento a scopo di ulte-
fattori della coagulazione; correggere (per quanto riore protezione. Fra l’altro, solamente un terzo dei
possibile) i deficit delle funzioni cardiocircolatoria, pazienti necessita di un altro intervento per persi-
stenza di sintomi dopo l’ulcorrafia. In alternativa,
quando vi è un forte sospetto di ulcera-cancro o
quando è presente un notevole edema dei margini,
Perforazione intestinale l’intervento da eseguire è una gastrectomia subto-
tale o totale.
Altre condizioni nelle quali può essere suffi-
Piccole dimensioni Ampie dimensioni ciente una sutura in corrispondenza della perfora-
Margini vitali Ischemia
Flogosi zione, tenendo conto della vitalità dei margini e delle
Neoplasia dimensioni della breccia, sono: una diverticolite del
colon (Figura 1.15), una ferita d’arma bianca o da
Sutura Resezione intestinale ingestione di un corpo estraneo oppure una lesione
iatrogena in corso di un esame endoscopico.
Figura 1.13 Trattamento chirurgico della perforazione Il diverticolo di Meckel perforato può essere trat-
intestinale. tato con resezione del diverticolo stesso con sutura-

001_Milone_001_026.indd 16 16/07/19 11:20


Capitolo 1 • Addome acuto 17

cieco e ripristinando la continuità intestinale in un


tempo successivo (resezione in due tempi o secondo
Hartmann). Oggi l’anastomosi può essere eseguita
manualmente (unico o doppio strato di sutura) o con
l’ausilio di suturatrici meccaniche. Inoltre, a seconda
della modalità di affrontamento dei due monconi,
l’anastomosi può essere termino-terminale, latero-la-
terale o termino-laterale. Queste ultime garantiscono
in genere una maggiore tenuta e raramente vengono
complicate da deiscenze.
Infine, vi sono altri due approcci, oggi meno uti-
lizzati, nelle perforazioni intestinali. Il primo è l’este-
riorizzazione secondo Mikulicz del tratto intestinale
comprendente la perforazione (per esempio, perfo-
razione diverticolare del sigma). L’altro approccio
Figura 1.15 Diverticolo perforato del sigma. chirurgico è rappresentato dalla semplice ileostomia
o colostomia di derivazione. Entrambi gli interventi
trice meccanica del tipo GIA oppure con resezione suddetti oggi vengono eseguiti eccezionalmente, nei
e anastomosi dell’ansa da cui si origina il diverticolo. pazienti in condizioni generali molto scadenti, con
Il tipo di resezione intestinale varia in base alla lo scopo di diminuire l’entità della flogosi intrape-
sede della patologia responsabile della perforazione: ritoneale e di derivare le feci all’esterno, evitando
resezione di un’ansa digiunale o ileale, emicolecto- narcosi prolungate. Se il paziente riesce a superare la
mia destra, resezione del colon trasverso, emicolecto- fase critica, successivamente si provvede a resezione
mia sinistra, resezione anteriore del retto, colectomia e anastomosi intestinale.
subtotale o totale. A seguito della resezione intesti- In conclusione, il trattamento varia a secondo
nale, si decide se procedere direttamente con l’ana- della causa della perforazione, ma è fondamentale
stomosi (resezione in unico tempo), associata a volte a in tutti i casi cercare di accorciare il più possibile i
una colostomia o a ileostomia di protezione a monte, tempi della diagnosi in modo da portare il paziente
oppure confezionare in corrispondenza del moncone in sala operatoria rapidamente per risolvere il qua-
prossimale una stomia temporanea (ileostomia o colo- dro peritonitico che può gradatamente sfociare in
stomia), lasciando il moncone distale chiuso a fondo una sepsi mortale.

Letture consigliate

Borgaonkar V. Jejunal diverticula – a rare cause of intestinal Kothari K, Friedman B, Grimaldi GM, Hines JJ. Nontraumatic
perforation. Indian J Surg 2009;71:104-5. large bowel perforation: spectrum of etiologies and CT
Borofsky S, Taffel M, Khati N, et al. The emergency room findings. Abdom Radiol 2017;42:2597-608.
diagnosis of gastrointestinal tract perforation: the role of Langell JT, Mulvihill SJ. Gastrointestinal perforation and the
CT. Emerg Radiol 2015;22:315-27. acute abdomen. Med Clin North Am 2008;93:599-625.
Bose SM, Kumar A, Chaudhary A, et al. Factors affecting Nassour I, Fang SH. Gastrointestinal perforation. JAMA Surg
mortality in small intestinal perforation. Indian J 2015;150:177-8.
Gastroenterol 1986;5:261-3. Nespoli A, Ravizzini R, Trivella C. The choice of surgical
Conti M, Ipponi P, Naspetti R. Le perforazioni spontanee procedure for peritonitis due to colonic perforation. Arch
dell’intestino tenue mesenteriale. Chirurgia 1993;6:723-30. Surg 1993;128:814-8.
Hattori Y, Kobayashi K, Katsumata T, et al. Clinicopathologic Pan CC, Wang CP, Huang JJ, et al. Intestinal perforation
features of Crohn’s disease with free intestinal after the incidental ingestion of a fishhook. J Emerg Med
perforation. Hepatogastroenterology 2007;54:135-9. 2010;38:45-8.

001_Milone_001_026.indd 17 16/07/19 11:20


18 Manuale di emergenze medico-chirurgiche

Pricolo R, Voltolini F, Naldini G. Malattia diverticolare management and outcome. J Coll Physicians Surg Pak
del colon complicata da perforazione. Chirurgia 2017;27:563-5.
1995;8:43-9. Winton TL, Girotti MJ, Manley PN, Sterns EE. Delayed
Song WC, Lv WW, Gao XZ. Iatrogenic gastrointestinal intestinal perforation after nonpenetrating abdominal
perforation following therapeutic endoscopic procedures: trauma. Can J Surg 1985;28:437-9.

INFARTO INTESTINALE
Francesco Basile, Giuseppe Evola, Antonio Biondi, Guido Basile

DEFINIZIONE L’ischemia mesenterica cronica è una rara causa di


ischemia intestinale (5%), può evolvere in ischemia
L’ischemia intestinale è definita come parziale o acuta e infarto intestinale. Ha un’incidenza di 5-6
totale riduzione dell’afflusso ematico a livello dei casi/100.000 persone/anno ed è causata nel 90% dei
vasi mesenterici e/o del tripode celiaco ed è carat- casi da un’ipoperfusione intestinale secondaria a ste-
terizzata da differenti quadri clinici e anatomopato- nosi severa-occlusione dei vasi arteriosi mesenterici
logici variabili tra l’ischemia transitoria e la necrosi e/o del tripode celiaco (>90% dei casi da ateroscle-
dell’intestino tenue e/o del colon. Tale rara patolo- rosi) e nel 10% dei casi da un’occlusione dei vasi
gia interessa principalmente il settimo-ottavo decen- mesenterici da trombosi, traumi, neoplasie, inter-
nio di vita e il sesso femminile. Essa si suddivide venti chirurgici, pancreatite, cirrosi.
in tre differenti forme cliniche: ischemia mesente- La colite ischemica è la forma più comune di
rica acuta, ischemia mesenterica cronica e colite ischemia gastrointestinale (>50%) ed è causata da
ischemica. un’improvvisa alterazione della perfusione ematica
L’ischemia mesenterica acuta ha un’incidenza di uno o più segmenti colici; essa ha un’incidenza
di <1 caso/100.000 persone/anno e si suddivide di 4,5-44 casi/100.000 persone/anno. Nel 90% dei
in: arteriosa occlusiva embolica (50%) o trombo- casi insorge in pazienti di età >60 anni, ma interessa
tica (20%), arteriosa non occlusiva (20%) e venosa anche i più giovani. Sono fattori di rischio patolo-
trombotica (10%). L’ischemia mesenterica arteriosa gie cardiovascolari, diabete mellito, coagulopatie,
occlusiva è causata o da emboli che originano a BPCO, IRC, vasculiti, interventi chirurgici, l’em-
livello cardiaco (cardiomiopatie, procedure endo- bolizzazione arteriosa, le infezioni, l’intensa attività
vascolari, interventi cardiochirurgici) o da trombi fisica, i farmaci. La colite ischemica può essere di
che si formano su una placca aterosclerotica general- lieve, moderata o severa intensità (Tabella 1.9) e si
mente situata all’origine dei vasi. L’ischemia intesti- suddivide in forme non gangrenose e gangrenose. La
nale non occlusiva è secondaria a una vasocostrizione forma non gangrenosa è la più frequente (80-85%),
causata da stati di shock, grave diarrea, pancreatite di lieve-moderata intensità, interessa le tonache
acuta, ustioni, patologie epatiche o renali, farmaci mucosa e sottomucosa e può avere un decorso tran-
vasocostrittori. La trombosi venosa mesenterica può sitorio o cronico. La forma gangrenosa è più severa
essere distinta in una forma primitiva (20%) e in una e rara (15-20%), interessa tutti gli strati parietali e
secondaria (80%) favorita da infezioni, sepsi, inter- può associarsi a insufficienza multiorgano. Il colon
venti chirurgici, malattie infiammatorie intestinali, sinistro è la sede principale (75%); la flessura sple-
cirrosi, ipertensione portale, neoplasie, sindromi nica (25%) e il solo colon destro (10%) sono sedi
paraneoplastiche, uso di contraccettivi orali. rare. La circolazione splancnica (tripode celiaco,

001_Milone_001_026.indd 18 16/07/19 11:20


Capitolo 1 • Addome acuto 19

Tabella 1.9 Classificazione per grado di severità della colite ischemica


Grado Criteri
Lieve Tipici sintomi della colite ischemica con colite segmentaria non localizzata esclusivamente nel colon
destro e con nessuno dei fattori di rischio comunemente associati a una prognosi peggiore, che sono
presenti nella patologia di grado moderato
Moderato Qualsiasi paziente con colite ischemica con presenza da 1 a 3 dei seguenti fattori di rischio:
• Sesso maschile
• Ipotensione (pressione arteriosa sistolica <90 mmHg)
• Tachicardia (frequenza cardiaca >100 battiti/minuto)
• Dolore addominale senza sanguinamento rettale
• Azotemia >20 mg/dL
• HB <12 g/dL
• LDH >350 U/L
• Na <136 mmol/L
• GB >15 cell × 109/L
• Ulcerazione della mucosa colica identificata alla colonscopia
Severo Qualsiasi paziente con colite ischemica e più di 3 criteri per patologia moderata o uno dei seguenti:
• Segni di peritonismo all’esame obiettivo
• Pneumatosi intestinale o aria nella vena porta o aria libera in addome all’imaging radiologico
• Gangrena alla colonscopia
• Pancolite ischemica o colite ischemica localizzata nel solo colon destro all’imaging radiologico
o alla colonscopia

arterie mesenteriche superiore e inferiore) riceve nata rispetto all’esame obiettivo poco significativo.
il 35% del flusso ematico postprandiale con una Il dolore è di tipo viscerale, di notevole intensità,
distribuzione del 70% di esso alle tonache mucosa improvviso, localizzato in mesogastrio con irradia-
e sottomucosa. Sebbene l’intestino possa sopravvi- zione a tutto l’addome e in regione lombare. Altri
vere al 75% di riduzione del flusso ematico fino a sintomi e segni clinici sono la nausea, il vomito,
12 ore senza significative lesioni, un’occlusione arte- la chiusura dell’alvo preceduta o meno da diar-
riosa completa dopo 6 ore causa una necrosi parie- rea o enterorragia. L’ischemia intestinale da trom-
tale intestinale a tutto spessore. L’ischemia intesti- bosi venosa mesenterica si manifesta con anores-
nale acuta determina delle alterazioni locali (perdita sia, malessere generale, vago dolore addominale.
Alla visita il paziente è sofferente, pallido, sudato,
dell’integrità dei capillari, edema parietale, necrosi
tachipnoico, tachicardico, apiretico; in seguito,
degli enterociti, perdita di funzione della barriera
può comparire febbre. Alla palpazione, l’addome
mucosa, traslocazione batterica) e sistemiche (peri-
è inizialmente meteorico, l’aggravarsi delle lesioni
tonite, shock settico, acidosi metabolica, instabilità
ischemiche instaura un quadro di peritonismo con
emodinamica) che devono essere corrette. L’ische-
contrattura muscolare di difesa e segno di Blum-
mia intestinale acuta è un’emergenza chirurgica e si
berg. Alla percussione è presente iperfonesi ples-
associa a una mortalità globale elevata (50-69% dei
sica, all’auscultazione la peristalsi è vivace nelle fasi
casi), determinata da un ritardo diagnostico.
iniziali e assente nelle fasi tardive. Nei pazienti con
trombosi venosa mesenterica può riscontrarsi ver-
SINTOMATOLOGIA samento ascitico (Tabella 1.10). L’esito finale delle
diverse cause di ischemia è l’infarto intestinale con
Il sintomo più comune dell’ischemia mesenterica segni di peritonite, instabilità emodinamica, sepsi,
acuta è il dolore addominale, di entità sproporzio- insufficienza multiorgano. Tale patologia va diffe-

001_Milone_001_026.indd 19 16/07/19 11:20


20 Manuale di emergenze medico-chirurgiche

Tabella 1.10 Sintomi e segni clinici rispetto all’esame clinico dell’addome; l’esame dei
dell’ischemia mesenterica acuta polsi arteriosi periferici può rivelare segni di vascu-
Sintomi Segni lopatia ostruttiva con riduzione o assenza dei polsi
• Dolore addominale • Diarrea (Tabella 1.11).
• Nausea • Enterorragia Non esistono sintomi o segni specifici di colite
• Vomito • Tachicardia
ischemica. La maggior parte dei pazienti è apire-
• Anoressia • Tachipnea
• Malessere generale • Sudorazione tica, con emodinamica stabile e presenta improvviso
• Ipotensione dolore addominale crampiforme, diarrea e urgenza
• Iperpiressia
alla defecazione. Il dolore spesso è di lieve-mode-
• Disidrazione
• Stato confusionale rata entità, situato al fianco sinistro o in fossa iliaca
• Distensione addominale sinistra qualora l’ischemia interessi il colon sinistro,
• Ascite
• Contrattura di difesa o nella parte centrale dell’addome se sono ischemici
addominale il colon destro o il trasverso. Il dolore addominale
è seguito entro 24 ore da un lieve sanguinamento
rettale, generalmente frammisto alle feci. In caso di

renziata da pancreatite acuta, perforazione di un


viscere, rottura di aneurisma dell’aorta addominale
Tabella 1.11 Sintomi e segni clinici
o colica renale. dell’ischemia mesenterica cronica
L’ischemia intestinale cronica è rara in pazienti
Sintomi Segni
con stenosi/occlusione di uno dei tre principali vasi
• Dolore addominale • Calo ponderale
arteriosi splancnici grazie ai circoli collaterali; qua- postprandiale • Diarrea/stipsi
lora fossero compromessi due o più vasi, saranno • Nausea • Tachicardia
presenti dolore addominale postprandiale, epiga- • Vomito • Tachipnea
• Precoce sazietà • Sudorazione
stralgia, nausea, vomito, precoce sazietà, diarrea o • Malessere generale • Ipotensione
stipsi, paura del cibo, calo ponderale (10-15 kg). Il • Iperpiressia
• Disidrazione
dolore addominale insorge entro 15-30 minuti dal
• Stato confusionale
pasto e può persistere per 5-6 ore, è di tipo crampi- • Riduzione/assenza dei
forme, spesso si localizza in epigastrio con irradia- polsi vascolari
• Contrattura di difesa
zione al dorso, diventando ingravescente nel tempo
addominale
per progressione dell’occlusione vascolare.
Se è interessato il tripode celiaco, possono
Tabella 1.12 Sintomi e segni clinici della colite
essere presenti sintomi associati alla gastroparesi, ischemica
alle ulcere gastriche non trattabili e alla discinesia
Sintomi Segni
della colecisti. Il dolore addominale postprandiale
• Dolore addominale • Enterorragia
può riscontrarsi in altre patologie addominali quali • Nausea • Diarrea
ulcera peptica, pancreatite cronica, malattia diver- • Vomito • Distensione addominale
• Urgenza alla • Tachicardia
ticolare, malattie infiammatorie croniche intesti-
defecazione • Tachipnea
nali, reflusso gastroesofageo, colon irritabile. Nel • Malessere generale • Sudorazione
15-50% dei casi l’ischemia intestinale acuta può rap- • Ipotensione
• Disidratazione
presentare la prima manifestazione di un’ischemia
• Stato confusionale
mesenterica cronica: l’esame obiettivo del paziente • Iperpiressia
non mostra sintomi o segni clinici patognomonici. • Contrattura di difesa
addominale
Il dolore riferito può essere di entità sproporzionata

001_Milone_001_026.indd 20 16/07/19 11:20


Capitolo 1 • Addome acuto 21

concomitante occlusione intestinale sono presenti nale, dilatazione di anse intestinali, liquido libero
nausea, vomito, distensione addominale. L’esame intraperitoneale, pneumatosi intestinale, gas nel
dell’addome evidenzia alla palpazione una lieve-mo- sistema venoso porto-mesenterico, assente capta-
derata resistenza al di sopra del segmento colico zione di mdc da parte della parete intestinale. L’an-
ischemico. In caso di severa ischemia con infarto gio-TC (Figura 1.16) ha sostituito l’angiografia come
transmurale e necrosi, si riscontrano i segni della test diagnostico di scelta per capacità di ricostru-
peritonite e dello shock settico (Tabella 1.12). La zione dell’anatomia vascolare e valutazione dei segni
colite ischemica deve essere differenziata da coliti secondari dell’ischemia. L’RMA consente di valu-
infettive, malattie infiammatorie intestinali, colite tare l’anatomia, la pervietà dei vasi e la presenza di
pseudomembranosa, diverticolite, colon irritabile, flusso ematico, evitando i rischi connessi al mezzo
carcinoma del colon, occlusione intestinale, pan- di contrasto.
creatite e ischemia mesenterica acuta. L’angiografia con mezzo di contrasto iodato
(Figura 1.17) è una procedura invasiva potenzial-
mente nefrotossica utilizzata più a fini terapeutici
DIAGNOSI che diagnostici; permette di distinguere tra cause
occlusive e non occlusive di ischemia, di attuare
Data l’assenza di sintomi e segni clinici caratteristici e
procedure endovascolari (infusione di vasodilata-
di alterazioni specifiche degli esami di laboratorio, la
tori o trombolitici) e di dilatare un vaso stenotico.
diagnosi di ischemia intestinale dipende dalla capa-
Non è indicata in condizioni di shock o peritonite.
cità del medico di sospettarla e di riconoscerla. Gli
Il lavaggio peritoneale è poco usato nella diagnosi di
esami di laboratorio evidenziano leucocitosi neutro-
ischemia intestinale acuta. Le caratteristiche organo-
fila, emoconcentrazione, acidosi metabolica, ipera-
lettiche del liquido peritoneale, l’aspetto torbido o
milasemia, elevati livelli di LDH, creatininfosfochi-
sieroematico e la presenza di elevati livelli di globuli
nasi (CPK), fosfatasi alcalina, γ-GT, lattati e fosforo.
bianchi, fosfato inorganico, amilasi, LDH e fosfa-
Gli esami strumentali utilizzati comprendono la
radiografia diretta dell’addome, l’ecocolordoppler
dei vasi splancnici, la TC addome con mezzo di con-
trasto (mdc), l’RMA con gadolinio, l’angiografia dei
vasi mesenterici, la paracentesi con il lavaggio peri-
toneale, la laparoscopia, la colonscopia e il clisma
opaco. La radiografia dell’addome non è di ausilio
nella diagnosi, ma consente di escludere altre cause
di addome acuto, può evidenziare nelle fasi precoci
un ileo paralitico e nelle fasi tardive la presenza di
anse ischemiche o aria libera endoperitoneale. L’eco-
colordoppler può individuare la presenza di emboli
o trombi nel tratto prossimale dei vasi splancnici
(senza poterne escludere una localizzazione distale),
l’ispessimento parietale delle anse intestinali, l’as-
senza di peristalsi e la presenza di liquido libero
intraperitoneale. L’esame TC addome permette di
evidenziare stenosi od occlusioni vascolari di natura
tromboembolica e segni non specifici di ischemia Figura 1.16 Angio-TC con mdc: presenza di stenosi
mesenterica come ispessimento della parete intesti- dell’arteria mesenterica superiore.

001_Milone_001_026.indd 21 16/07/19 11:20


22 Manuale di emergenze medico-chirurgiche

presenti segni di peritonite; la presenza di gangrena


rende necessaria una laparotomia urgente.

TRATTAMENTO
La terapia dell’ischemia mesenterica acuta è chirur-
gica nelle forme occlusive e conservativa, in assenza di
peritonite o necrosi intestinale, nelle forme non occlu-
sive e nella trombosi venosa mesenterica. È necessario
stabilizzare il paziente dai punti di vista emodinamico
e metabolico, posizionare un catetere venoso centrale
e vescicale, infondere liquidi e antibiotici ad ampio
spettro, sospendere farmaci vasocostrittori, correg-
gere l’acidosi metabolica e gli squilibri idroelettrolitici.
L’intervento chirurgico deve confermare la diagnosi,
valutare l’estensione dell’ischemia/necrosi intestinale
Figura 1.17 Angiografia dell’arteria mesenterica supe-
riore: angioplastica dell’arteria mesenterica superiore con (Figura 1.18), effettuare la disostruzione arteriosa e,
posizionamento di stent. se possibile, la rivascolarizzazione, resecare l’inte-
stino necrotico. In caso di ischemia acuta embolica,
è indicata l’embolectomia con catetere di Fogarty.
tasi alcalina confermano la diagnosi e la necessità Se l’ischemia intestinale acuta è dovuta a trombosi
di una laparotomia esplorativa. La laparoscopia arteriosa, è possibile attuare il by-pass venoso (o pro-
consente di valutare la vitalità dell’intestino anche tesico), il reimpianto dell’arteria mesenterica supe-
se un’ischemia intestinale segmentaria può risul- riore o la trombo-endoarterectomia. La valutazione
tare misconosciuta per la difficoltà di esplorazione della vitalità intestinale è difficile: il colorito della sie-
di tutto l’intestino. La colonscopia è l’esame più rosa intestinale, la presenza di peristalsi intestinale, il
sensibile e specifico nella diagnosi di colite ische- test alla fluorescina e l’uso intraoperatorio della sonda
mica sostituendosi al clisma opaco, ma ha il limite doppler consentono di ottenere i migliori risultati,
di visualizzare e sottoporre a biopsia solo lo strato ma nessuno di essi è decisivo nel valutare la vitalità
mucoso, rendendo difficile una diagnosi differen- finale dell’intestino ischemico: una relaparotomia o
ziale tra ischemia mucosa e ischemia transmurale; laparoscopia di controllo (second look) entro 24-48
è indicata entro 48 ore dalla comparsa dei sintomi. ore rappresenta il gold standard in tale valutazione.
Nelle fasi iniziali, essa evidenzia aree di mucosa pal-
lida ed edematosa alternate ad aree di mucosa con
petecchie emorragiche o ulcerazioni. Con il progre-
dire dell’ischemia si riscontrano noduli emorragici
aggettanti nel lume, che rappresentano l’edema e
l’emorragia all’interno della tonaca sottomucosa.
Tali noduli corrispondono ai thumbprints o agli
pseudotumori evidenziati al clisma opaco. Nei casi
di infarto transmurale, la mucosa si presenta di
colorito grigio-verde-nero con presenza di pseudo-
polipi o pseudomembrane. Non bisogna sottoporre Figura 1.18 Infarto intestinale massivo dell’intestino tenue
il paziente a esame endoscopico qualora fossero con risparmio dell’ultima ansa.

001_Milone_001_026.indd 22 16/07/19 11:20


Capitolo 1 • Addome acuto 23

Valutazione dei sintomi e dei segni clinici, dei fattori di rischio e degli esami di laboratorio
Rx addome, ecocolordoppler, eventuale paracentesi

Assenza di peritonite Presenza di peritonite

TC - angio-TC e/o angiografia Laparotomia (laparoscopia) esplorativa

Ischemia arteriosa occlusiva Ischemia arteriosa Ischemia venosa


tromboembolica non occlusiva trombotica

Elevato rischio
operatorio

Trombolisi Laparotomia Sospensione farmaci Terapia anticoagulante


o angioplastica + stent esplorativa vasocostrittori (eparina + warfarin)
Correzione causa scatenante o infusione agenti
Infusione intrarteriosa trombolitici
di vasodilatatori (papaverina)
Mancato
miglioramento

Miglioramento
Laparotomia clinico-angiografico
esplorativa

Ossservazione clinica

Figura 1.19 Percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti con sospetta ischemia mesenterica acuta.

Nei pazienti con tromboembolia mesenterica acuta a tici una precoce terapia è necessaria dato il decorso
elevato rischio chirurgico e con ischemia intestinale in debilitante e le possibili complicanze.
fase iniziale può attuarsi la trombolisi con infusione di La rivascolarizzazione chirurgica ha rappresen-
agenti trombolitici o un’angioplastica con stent. Nella tato per decenni la terapia tradizionale con tre tipi
forma non occlusiva, la terapia consiste nell’infusione di intervento: l’endoarterectomia mesenterica, il
in arteria mesenterica superiore di vasodilatatori. In by-pass chirurgico e il reimpianto vascolare dell’ar-
caso di trombosi venosa mesenterica, la terapia si basa teria mesenterica superiore. Il by-pass chirurgico
o sull’uso di eparina per alcuni giorni seguita dall’as- prevede l’attuazione di pontaggi aortomesenterici
sunzione cronica di anticoagulanti orali o sulla trom- mediante l’uso di materiali protesici o vasi venosi
bolisi con infusione di agenti litici (Figura 1.19). autologhi.
Il danno tissutale da alterazioni del flusso ematico La terapia endovascolare (angioplastica con
è spesso il risultato di lesioni cellulari associate alla stent) è un efficace trattamento minimamente inva-
riperfusione ematica e determinate da interazione sivo per le lesioni vascolari stenotiche od occlu-
tra radicali liberi dell’ossigeno, citochine e leucociti. sive in alternativa al by-pass chirurgico e permette,
Spesso il trattamento dell’ischemia mesenterica cro- in caso di trombosi venosa mesenterica cronica,
nica non è urgente, tuttavia nei pazienti asintoma- l’infusione di agenti trombolitici o la trombolisi

001_Milone_001_026.indd 23 16/07/19 11:20


24 Manuale di emergenze medico-chirurgiche

meccanica (Figura 1.20). Il trattamento della colite Tabella 1.13 Indicazioni al trattamento
ischemica dipende dalla severità della presentazione chirurgico nella colite ischemica
clinica. La maggior parte dei casi (>50%) è di lieve Indicazioni acute
• Segni di peritonismo all’esame obiettivo (perforazione,
entità, ha decorso transitorio e risoluzione spontanea.
colite fulminante, gangrena)
Le forme lievi necessitano di osservazione e di • Presenza di massiva rettorragia
terapia di supporto (idratazione endovenosa, ossige- • Instabilità emodinamica
• Deterioramento progressivo delle condizioni cliniche
noterapia, digiuno, nutrizione parenterale, sospen-
generali
sione di farmaci a rischio, profilassi eparinica); quelle • Colite fulminante con o senza megacolon tossico
moderate richiedono terapia di supporto, antibiotici • Presenza di gangrena alla colonscopia
ad ampio spettro e visita chirurgica. • Presenza di aria nel sistema venoso porto-mesenterico,
di pneumatosi intestinale o di aria libera addominale
Per le forme severe servono terapia di supporto, all’imaging radiologico
antibiotici ad ampio spettro, consulenza chirurgica Indicazioni subacute
e ricovero in terapia intensiva. Il sospetto di infarto • Colite ischemica acuta segmentaria non responsiva a
terapia medica entro 2-3 settimane con persistenza dei
colico, un sanguinamento massivo o la colite ful- sintomi e dei segni clinici
minante con o senza megacolon tossico richiedono • Febbre o sepsi ricorrente
una laparotomia d’emergenza (Tabella 1.13): confer- Indicazioni croniche
• Stenosi ischemica del colon sintomatica
mata la necrosi è indispensabile resecare il segmento
• Colite ischemica segmentaria cronica sintomatica
colico necrotico con anastomosi primaria o stomia (durata dei sintomi >3 mesi)
derivativa (Figura 1.21). • Colopatia cronica con perdita di proteine

Valutazione dei sintomi e dei segni clinici, dei fattori di rischio e degli esami di laboratorio

Elevato sospetto di ischemia Moderato sospetto di ischemia Basso sospetto di ischemia


mesenterica cronica mesenterica cronica mesenterica cronica

Ecocolordoppler Ecocolordoppler Ecocolordoppler

Positivo Negativo Positivo Negativo

Arteriografia Arteriografia Angio-TC Nessun ulteriore


Angioplastica + stent Angioplastica + stent o Angio-RM studio

Mancato Mancato
miglioramento miglioramento

Stenosi >70% Stenosi <70%


Intervento chirurgico o ≥2 vasi arteriosi o ≤2 vasi arteriosi

Mancato miglioramento Arteriografia Nessun ulteriore


Angioplastica + stent studio

Figura 1.20 Percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti con sospetta ischemia mesenterica cronica.

001_Milone_001_026.indd 24 16/07/19 11:20


Capitolo 1 • Addome acuto 25

Valutazione dei sintomi e dei segni clinici dei fattori di rischio e degli esami di laboratorio

Sospetta colite ischemica lieve Sospetta colite ischemica moderata Sospetta colite ischemica severa

TC addome completo con mdc TC addome completo con mdc Angio-TC o RMA
o Angiografia mesenterica

Colonscopia con biopsia Colite ischemica Colite ischemica Terapia di supporto


non localizzata localizzata Antibiotici
al solo colon dx al solo colon dx Visita chirurgica
Intervento chirurgico
Colite ischemica Trasferimento in rianimazione
senza ulcerazioni
della mucosa
Colonscopia Angio-TC
con biopsia o RMA
Negativo Positivo
Occlusione Visita chirurgica
vascolare ± intervento chirurgico
Osservazione Colite Terapia di supporto
Terapia ischemica con Antibiotici Mancata
di supporto ulcerazioni Visita chirurgica Angiografia disostruzione
della mucosa Intervento chirurgico mesenterica arteriosa

Disostruzione
arteriosa

Figura 1.21 Percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti con sospetta colite ischemica.

Letture consigliate

Acosta S, Björck M. Modern treatment of acute mesenteric Kolkman JJ, Geelkerken RH. Diagnosis and treatment of
ischaemia. Br J Surg 2014;101(1):e100-8. chronic mesenteric ischemia: An update. Best Pract Res
Brandt LJ, Feuerstadt P, Longstreth GF, et al.; American Clin Gastroenterol 2017;31(1):49-57.
College of Gastroenterology. ACG clinical guideline: Mosińska P, Fichna J. Ischemic colitis: current diagnosis and
epidemiology, risk factors, patterns of presentation, treatment. Curr Drug Targets 2015;16(3):209-18.
diagnosis, and management of colon ischemia (CI). Am J Singh M, Long B, Koyfman A. Mesenteric ischemia: a deadly
Gastroenterol 2015;110(1):18-44; quiz 45. miss. Emerg Med Clin North Am 2017;35(4):879-88.
Clair DG, Beach JM. Mesenteric ischemia. N Engl J Med Tilsed JV, Casamassima A, Kurihara H, et al. ESTES
2016374(10):959-68. guidelines: acute mesenteric ischaemia. Eur J Trauma
Doulberis M, Panagopoulos P, Scherz S, et al. Update Emerg Surg 2016;42(2):253-70.
on ischemic colitis: from etiopathology to treatment Wilkins LR, Stone JR. Chronic mesenteric ischemia. Tech Vasc
including patients of intensive care unit. Scand J Interv Radiol 2015;18(1):31-7.
Gastroenterol 2016;51(8):893-902.
Ehlert BA Acute gut ischemia. Surg Clin North Am
2018;98(5):995-1004.

001_Milone_001_026.indd 25 16/07/19 11:20

Potrebbero piacerti anche