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EQUAZIONI LINEARI

Un’equazione lineare nelle n incognite X1 , X2 , . . . , Xn è una


equazione algebrica di primo grado nelle incognite

X1 , X2 , . . . , Xn ,

quindi può essere scritta nella forma



P X1 , X2 , . . . , Xn = 0

essendo P X1 , X2 , . . . , Xn un polinomio di primo grado nelle
variabili X1 , X2 , . . . , Xn

Arrigo BONISOLI
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Un polinomio di primo grado è la somma di monomi di grado


al più 1 nelle variabili X1 , X2 , . . . , Xn quindi può essere scritto
nella forma

P X1 , X2 , . . . , Xn = α1 X1 + α2 X2 + . . . + αn Xn + β

dove α1 , α2 , . . . , αn , β sono numeri scelti dal campo numerico


K, cioè l’ambiente numerico in cui tutto si svolge, tipicamente
K è il campo Q dei numeri razionali, oppure il campo R dei
numeri reali oppure il campo C dei numeri complessi.

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La nostra equazione lineare nelle n incognite X1 , X2 , . . . , Xn


può quindi essere scritta nella forma

α1 X1 + α2 X2 + . . . + αn Xn + β = 0

Comunemente si preferisce scrivere questa equazione nella


forma equivalente

α1 X1 + α2 X2 + . . . + αn Xn = −β

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Diciamo dunque che una equazione lineare nelle n incognite


X1 , X2 , . . . , Xn può essere scritta genericamente nella forma

a1 X1 + a2 X2 + . . . + an Xn = b

dove a1 , a2 , . . . , an , b sono elementi del campo numerico K e


prendono il nome di COEFFICIENTI dell’equazione.
Più specificamente i numeri a1 , a2 , . . . , an prendono il nome di
COEFFICIENTI DELLE INCOGNITE, mentre il numero b si
chiama comunemente TERMINE NOTO.

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Quando le incognite sono poche (diciamo tre, quattro o


cinque) le lettere che si usano per indicarle sono spesso le
ultime lettere (diciamo maiuscole) dell’alafabeto latino, quali
X , Y , Z , T , W , . . . ; diversamente X1 , X2 , . . . , Xn è la
notazione standard per indicare che le incognite sono n dove n
è un numero naturale (intero positivo). Quindi le incognite
sono sempre immaginate in numero finito, anche se in generale
non poniamo limitazioni al loro numero, almeno nella
trattazione generale. Nella pratica ci possono essere limitazioni
dettate dalla capacità della memoria dati.

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Se nell’equazione
a1 X1 + a2 X2 + . . . + an Xn = b
al posto delle incognite X1 , X2 , . . . , Xn andiamo a sostituire
dei valori numerici X1 = t1 , X2 = t2 , . . . , Xn = tn con
t1 , t2 , . . . , tn ∈ K otteniamo una uguaglianza numerica
a1 t1 + a2 t2 + . . . + an tn = b
Tanto il numero a1 t1 + a2 t2 + . . . + an tn che compare al
primo membro dell’equazione quanto il termine noto b che
compare al secondo membro dell’equazione sono elementi del
campo numerico K, e quindi ha senso chiedersi se tali numeri
sono LO STESSO NUMERO.
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In tal caso l’uguaglianza numerica rappresenta un’affermazione


VERA, in caso contrario rappresenta un’affermazione FALSA.
Si dice che la sequenza di numeri t1 , t2 , . . . , tn ∈ K è UNA
soluzione dell’equazione se l’uguaglianza numerica

a1 t1 + a2 t2 + . . . + an tn = b

risulta VERA.

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Tipicamente questa sequenza viene rappresentata come una
riga o come una colonna di numeri
 
t1
  t2 
t1 t2 . . . tn
 
 .. 
 . 
tn

rispettivamente.
Alternativamente si dice che X1 = t1 , X2 = t2 , . . . , Xn = tn È
oppure NON È una soluzione dell’equazione (a seconda che
l’uguaglianza numerica suddetta risulti VERA o FALSA).
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√ 1
ESEMPIO. Il polinomio P(X , Y ) = 3X − 2Y + 3 − 6X + 2
è un polinomio di primo grado a coefficienti reali nelle due
incognite X e Y . L’equazione algebrica corrispondente
√ 1
P(X , Y ) = 0 ovvero 3 X − 2Y + 3 − 6X + =0
2
può essere scritta nella forma equivalente
√ 7
−3X − 2Y + = 0
2

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La coppia di valori numerici X = 1, Y =1 è rappresentabile
1
anche come riga (1, 1) o come colonna . Questa coppia
1
NON È una soluzione dell’equazione:
√ infatti il primo membro
dà luogo al valore numerico − 2 + 21 che è diverso dal
secondo membro che è 0 .
La coppia di valori numerici X = 76 , Y =0 è rappresentabile

7 7/6
anche come riga ( 6 , 0) o come colonna . Questa
0
coppia, invece, È una soluzione dell’equazione: infatti
√ il valore
numerico del primo membro diventa −3(7/6) − 2 · 0 + 72 ,
che è proprio zero come il secondo membro che è 0.
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Anche la coppia di valori numerici X = 12 , Y = 2 è una
soluzione dell’equazione
√ 7
−3X − 2Y + = 0
2
Quindi possiamo dire che questa equazione ammette almeno √
DUE soluzioni distinte, la coppia ( 67 , 0) e la coppia ( 12 , 2).

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DEFINIZIONE.
Si dice che l’equazione lineare

a1 X1 + a2 X2 + . . . + an Xn = b

è COMPATIBILE se ammette almeno una soluzione,


INCOMPATIBILE se non ammette alcuna soluzione.
Il concetto si estende naturalmente a equazioni algebriche di
qualunque grado e anche a equazioni non algebriche

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Per esempio la coppia X = 0, Y = 1 è una soluzione


dell’equazione algebrica di secondo grado X 2 + Y 2 = 1, la
quale risulta dunque compatibile, mentre l’equazione algebrica
di secondo grado X 2 + Y 2 = −1 è incompatibile nell’ambito
dei numeri reali (qualunque siano i valori numerici reali che
assegnamo alla X e alla Y il primo membro risulta maggiore o
uguale a zero mentre il secondo membro è comunque
negativo.)

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RISOLVERE l’equazione lineare

a1 X1 + a2 X2 + . . . + an Xn = b

significa innanzitutto stabilire se è COMPATIBILE o se è


INCOMPATIBILE, e nel caso sia compatibile, trovarne tutte le
soluzioni. Supponiamo n ≥ 1 e andiamo a discutere l’esistenza
di soluzioni a seconda di come sono i coefficienti dell’equazione

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PRIMO CASO: a1 = 0, a2 = 0, . . . , an = 0, b 6= 0; cioè i


coefficienti delle incognite sono tutti uguali a zero mentre il
termine noto è diverso da zero.
Comunque scelti i numeri t1 , t2 , . . . , tn ∈ K l’uguaglianza
numerica
a1 t1 + a2 t2 + . . . + an tn = b
risulta falsa dato che il primo membro risulta uguale a
a1 t1 + a2 t2 + . . . + an tn = 0 t1 + 0 t2 + . . . + 0 tn = 0 mentre
il secondo membro è uguale a b, il quale è diverso da 0.
Possiamo concludere che in questo caso l’equazione risulta
INCOMPATIBILE.

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SECONDO CASO: a1 = 0, a2 = 0, . . . , an = 0, b = 0; cioè i
coefficienti delle incognite sono tutti uguali a zero e anche il
termine noto è uguale a zero.
Comunque scelti i numeri t1 , t2 , . . . , tn ∈ K l’uguaglianza
numerica a1 t1 + a2 t2 + . . . + an tn = b risulta vera dato che il
primo membro risulta uguale a
a1 t1 + a2 t2 + . . . + an tn = 0 t1 + 0 t2 + . . . + 0 tn = 0 e pure il
secondo membro che è b risulta uguale a 0. Possiamo
concludere che in questo caso qualunque sequenza numerica
X1 = t1 , X2 = t2 , . . . , Xn = tn dà luogo a una soluzione
dell’equazione, quindi si tratta di una equazione
COMPATIBILE e si dice che l’equazione stessa è una
IDENTITÀ
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TERZO CASO: i coefficienti delle incognite a1 , a2 , . . . , an non
sono tutti uguali a zero. Ciò significa che almeno uno di essi è
diverso da zero, diciamo aj 6= 0.
Ripartiamo dall’equazione
a1 X1 + a2 X2 + . . . + aj Xj + . . . + an Xn = b
e moltiplichiamo entrambi i membri dell’equazione per il
reciproco di aj , cioè aj−1 , il quale esiste poichè aj 6= 0:
(aj−1 ) (a1 X1 + a2 X2 + . . . + aj Xj + . . . + an Xn ) = aj−1 b


(aj−1 ) a1 X1 + . . . + (aj−1 ) aj Xj + . . . + (aj−1 ) an Xn = aj−1 b




(aj−1 ) a1 X1 +(aj−1 ) a2 X2 +. . .+ Xj +. . .+(aj−1 ) an Xn = aj−1 b




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A questo punto isoliamo Xj al primo membro e portiamo tutti
i termini rimanenti al secondo membro
Xj = aj−1 b − (aj−1 ) a1 X1 − . . .


. . . − (aj−1 ) aj−1 Xj−1 − (aj−1 ) aj+1 Xj+1 . . . − (aj−1 ) an Xn


In questa maniera abbiamo espresso la variabile Xj (variabile
pivotale) in funzione delle rimanenti (variabili libere). Questo
significa che assegnando alle variabili libere valori numerici
arbitrari
X1 = t1 , X2 = t2 , . . . , Xj−1 = tj−1 , Xj+1 = tj+1 , . . . , Xn = tn
possiamo ricavare la variabile pivotale dall’espressione
precedente
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Xj = aj−1 b − (aj−1 ) a1 t1 − . . .


. . . − (aj−1 ) aj−1 tj−1 − (aj−1 ) aj+1 tj+1 . . . − (aj−1 ) an tn


L’equazione è dunque compatibile e si dice che la sua
soluzione generale si può esprimere nella forma

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 X1 = t1



 X2 = t2

 .. ..



 . .
 Xj−1 = tj−1 


Xj = aj−1 b − (aj−1 ) a1 t1 − . . .
. . . − (aj−1 ) aj−1 tj−1 − (aj−1 ) aj+1 tj+1 . . . − (aj−1 ) an tn




Xj+1 = tj+1



.. ..






 . .
Xn = tn

al variare di t1 , t2 , . . . , tj−1 , tj+1 , . . . , tn in K.


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Si dice in questo caso che l’equazione è compatibile e che la


sua soluzione generale dipende da n − 1 variabili libere: si usa
spesso la locuzione “l’equazione ammette ∞n−1 soluzioni”.

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