punta con l'estremità del pollice ma, per un movimento troppo brusco della mano che ancora trema, si punge abbastanza in profondità il dito cosicché affiorano sulla pelle goccioline rosee di sangue. Così, senza saperlo, Psiche viene presa d'amore per lo stesso Amore. In quel momento più che mai arde di passione per Cupido, si china su di lui con la bocca che ansima di desiderio, lo divora di baci appassionati e ardenti, timorosa solamente di poterlo svegliare. Mentre resa ebbra da tanta felicità è affannata da pensieri ondeggianti, la lucerna, o per massima cattiveria o per invidia maligna, o ancora perché anch'essa voleva toccare e quasi baciare quel corpo, lasciò cadere dalla cima del lucignolo una goccia d'olio bollente sulla spalla destra del dio. Ahi, lucerna audace e temeraria, vile strumento del servizio d'amore! Tu osi persino bruciare colui che è il dio di ogni fuoco, mentre di sicuro sei stata inventata da qualche innamorato che voleva godersi, anche di notte, bellezze bramate a lungo.