che mi bisbiglia qualche parola all'orecchio e così subisco un marito che nessuno sa come è fatto e scappa via alla luce. Debbo convenire con quello che dite e penso proprio che si tratti davvero di qualche mostro orribile. Mi spaventa vivamente e mi minaccia cose terribili se mi viene voglia di vedere il suo volto. Ora, se volete offrire un qualche aiuto alla vostra sorella che si trova in pericolo, pensateci subito. In questo momento muoversi con lentezza significa rendere vana la vostra precedente sollecitudine.» Così quelle donne scellerate entrarono a porte spalancate nell'animo senza difese della sorella e, messe ormai da parte le trame nascoste dell'insidia architettata, sfoderarono le spade della frode e diedero l'assalto ai pensieri pieni di paura dell'ingenua fanciulla.
A questo punto una delle due le fece un
discorso così: «Poiché il vincolo di sangue che ci lega ci spinge a non vedere nemmeno il pericolo davanti agli occhi quando si tratta