voci e può permettersi di dare ordini ai venti! Invece io come sono sfortunata! Per incominciare, mi è toccato un marito che è più vecchio di mio padre, più pelato di una zucca, più pauroso di un bamboccio, con quel suo tenere la casa sempre sprangata con chiavistelli e catene.»
L'altra attaccò a sua volta: «Che cosa dovrei
dire io allora? Devo sopportare un marito tutto storto e rattrappito per la gotta, che davvero di rado è preso dalla voglia di far l'amore con me. Devo continuamente massaggiargli le dita deformate dall'artrite e indurite come sassi e lasciar bruciare queste mie mani così delicate al contatto con medicine rivoltanti, bende schifose e cataplasmi puzzolenti. In realtà, questa non è la parte di una moglie servizievole, ma quella di un'infermiera che non smette mai di faticare! In confidenza, però, sorella mia, lascia che ti dica con franchezza che se tu almeno ti sai rassegnare, anzi, hai una pazienza superiore a quella delle serve, io non