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Pedagogia dei saperi

Problemi, luoghi e pratiche per l’educazione


Pedagogia come attività razionale

Pedagogia dei saperi

Pedagogia come attività razionale Pedagogia dei saperi


Un proprio campo di esperienza esperienza nei luoghi della
formazione al sapere
Rapporto personale e pubblico al
sapere
Uno schema concettuale costrutti della pedagogia e della
didattica
Un insieme di problemi evoluzione, trasmissione, selezione,
valore formativo
Pedagogia dei saperi
saperi educazione

Rilevanza della dimensione conoscitiva dell’esperienza


Azione educativa di tipo razionale

I saperi segnano in Individuare le


senso oggettivo e condizioni
soggettivo pedagogiche che
l’esperienza qualificano
individuale e sociale l’esperienza educativa
Sommario
1. Oggetti e problemi della pedagogia dei saperi
1.1. Questioni di confine: i saperi e i loro rapporti
Oggetti e problemi
1.2. I saperi e la tecnica
1.3. I saperi e la mente
2. Epistemologie pubbliche: saperi per formare
2.1. I saperi e “lo spirito del tempo”
2.2. I saperi tra conservazione e innovazione
Dispositivi euristici
3. Epistemologie personali: le immagini del sapere
3.1. Paradigmi e filosofie implicite
3.2. Il rapporto al sapere
4. Saperi e pratiche formative
4.1. La lettura
4.2. L’ascolto musicale
4.3. La risoluzione di problemi matematici
5. I luoghi della formazione ai saperi Prasseologia
5.1. Il museo
5.2. La biblioteca
5.3. La scuola
Oggetti e problemi della pedagogia dei saperi
“la mente e il mondo sorgono insieme” F.J. Varela
questioni epistemologiche
i saperi e i loro rapporti

questioni formative
disciplinarità/interdisciplinarità

Ipotesi di lavoro: interpretazione dei saperi come sistemi di conoscenze autonomi e


capaci di auto-organizzazione, ossia “come se” fossero sistemi “autopoietici”.

Saperi di Sistemi viventi


conoscenze analogia

Modello metodologico Impegno ontologico


I saperi come “sistemi”
La prospettiva sistemica ci permette:

sguardo “interno”
sguardo compiuto da un sguardo “esterno”
osservatore interno al sguardo compiuto da un
sistema osservatore esterno

Relazione sistema-ambiente

visione “statica” visione “dinamica”


forme e organizzazione sviluppo ed evoluzione
La prospettiva sistemica
“Sistema” → synestanai → “porre insieme”

Il tutto è maggiore della somma delle parti

Approccio cartesiano versus Approccio sistemico

riduzionismo olismo
vitalismo
organicismo

Approccio riduttivistico e sistemico costituiscono due diverse descrizioni


dei sistemi, rispettivamente statica e dinamica.

Evidenza storica della necessità delle due descrizioni per la scienza.


La teoria generale dei sistemi (Tgs)
L’affermarsi di un nuovo paradigma:

Concetti della Tgs: interazione e apertura/chiusura

Interazione: P1 R P2 due elementi sono in interazione quando


modificano il proprio comportamento in
dipendenza del comportamento dell’altro.

(Comportamento P1 )R P2 ≠ (Comportamento P1 )R P3
Apertura/chiusura: un sistema è aperto (chiuso) se (non) ha uno
scambio continuo verso l’esterno e verso l’interno.
Un sistema aperto ha una successione di stati
stazionari.

Sistemi aperti: organismi viventi


Sistemi chiusi: sistemi della fisica classica
Il sistema dei saperi

sapere
Sistema -sapere

Ambiente-mondo

Relazioni interne: responsabili dei processi di specializzazione disciplinare delle


conoscenze.
Relazioni esterne: responsabili delle contaminazioni interdisciplinari.

La disciplinarità e l’interdisciplinarità come “fenomeni sistemici”

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