materia
1
Classificazione della materia
MATERIA Composizione
spazio Sruttura
massa Proprietà
Trasformazioni
3 STATI DI AGGREGAZIONE
PASSAGGI DI STATO
sublimazione
fusione evaporazione
Stato solido Stato liquido Stato gassoso
liquefazione
solidificazione condensazione
brinamento
endotermici
esotermici
3
Classificazione della materia
Gas
Liquido
Solido
Omogenee
(Soluzioni)
Eterogenee
4
Classificazione della materia
Miscele eterogenee
Hanno diversa composizione nelle varie parti (es. granito)
Elemento
Sostanza (o sostanza elementare) costituita da atomi aventi tutti lo
stesso numero atomico (numero dei protoni presenti nel nucleo).
Ogni elemento è definito da un Nome e da un Simbolo Chimico
(internazionale).
La maggior parte degli elementi è presente in natura in tracce; i 13
elementi più abbondanti costituiscono il 98% della massa della
crosta terrestre.
6
Oltre il 98% della massa della crosta terrestre è costituita dai
seguenti 13 elementi
% in massa
• Ossigeno (O) 46,1
• Silicio (Si) 25,7
• Alluminio (Al) 7,51
• Ferro (Fe) 4,70
• Calcio (Ca) 3,99
• Sodio (Na) 2,64
• Potassio (K) 2,40
• Magnesio (Mg) 1,94
• Cloro (Cl) 1,88
• Idrogeno (H) 0.88
• Titanio (Ti) 0,580
• Fosforo (P) 0,120
7
• Carbonio (C) 0,087
Classificazione della materia
Composti
Sostanza a composizione costante costituita da due o più elementi
(es. H2O, H: 11,9% O: 88,81%)
8
Classificazione della materia
H H H H
O O H
C C C C
H H H
H H H H
9
Struttura atomica della materia
Atomo
ra§ 10-8 cm
elettroni nucleo
(e-) (rnucl§ 10-12-10-13 cm)
quarks quarks 11
Struttura atomica - Le particelle fondamentali
14
La struttura del nucleo atomico - Nuclidi e isotopi
Nuclide elemento azoto
14
7 N Z = 7 A = 14 A-Z = 7
7 p+, 7 e-, 7 n; carica nucleare: +7
Isotopi 12
Isobari C
nuclidi con diverso numero atomico Z ma con
uguale numero di massa A 54 54
(isos baros = stesso peso) 26 Fe 24 Cr
15
La struttura del nucleo atomico - Nuclidi e isotopi
12
C
13
6 C
C 14
Eccezioni:
C
1
H2 p.f. 13,96 K p.e. 20,4 K 1 H=H
2
D2 p.f. 18,73 K p.e. 23,7 K 1 H=D
T2 p.f. 20,62 K p.e. 25,0 K 3
1 H=T 16
La struttura del nucleo atomico - Nuclidi e isotopi
Gli elementi in natura sono costituiti da miscele di isotopi con
composizione costante
Spettro di massa
del Neon
20
10 Ne (90.51%)
21
10 Ne (0.27%)
22
10 Ne (9.22%)
17
Massa atomica
Le masse atomiche assolute degli atomi si possono
determinare sperimentalmente con la spettrometria di massa
valori molto piccoli
92U: 4,0·10-22 g
1961 definita scala unificata delle masse atomiche
38,163·10-24 g
Mr 23Na = = 22,9898
1,6606·10-24 g
Elementi in natura: miscele di diversi isotopi
Massa atomica media relativa di un elemento: media pesata delle
masse atomiche relative degli isotopi costitutivi (peso atomico)
12 13
6
C (98.89%) M = 12.0000 6 C (1.11%) M = 13.00335
98.89 x 12.0000 + 1.11 x 13.00335 = 12,01
MC =
100
19
Massa molecolare (peso molecolare)
= 46,068
20
Mole
Le reazioni chimiche osservabili sperimentalmente coinvolgono un
numero enorme di atomi, molecole o ioni.
È conveniente definire una nuova grandezza che rappresenta un
numero grande e fisso di particelle e comparabile alle quantità
utilizzate in un esperimento reale.
Mole (mol)
Quantità di sostanza che contiene
tante entità elementari (atomi, ioni,
molecole, ecc.) quanti sono gli
atomi di 12C contenuti in 12 g esatti
di 12C.
Numero di Avogadro
NA = 6.022·1023 mol-1
21
Mole
12,0000 g mol-1
n° atomi 12C in 1 mole = 12 x 1,6606 10-24 g
22
Mole
pa Ca = 40,08
Peso di un atomo di Ca = 40,08 = 3,34
Peso di un atomo di 12C 12
x(g)
m (g)
n (mol) =
M (g mol-1)
24
Massa molare (di un elemento o di un composto)
25
Massa molare (di un elemento o di un composto)
26
Sostanze elementari e sostanze composte
Sostanze pure
sostanze sostanze
elementari composte
27
Formule
Una formula chimica rappresenta in modo conciso la composizione
qualitativa e quantitativa di un composto.
Formula minima (o empirica o bruta):
z tipo di elementi presenti
29
Composto F. minima F. molecolare F. di struttura
Acetilene CH C2 H 2 H - C --- C - H
H H
C C
H C C H
Benzene CH C6 H 6
C C
H H
H H
O
H
C C H
Alcol etilico C2H6O C 2 H6 O H H
H H
H
H O
C C
30
Struttura elettronica degli atomi
MECCANICA
Approccio probabilistico
ONDULATORIA
microscopio microscopio
fotone
fotone
elettrone elettrone
Principio di indeterminazione di
Heisenberg
h: costante di Planck
'x · '(m · vx) # h h = 6,62 10-34 J . s
'y · '(m · vy) # h (6,62 10-27 erg . s)
'z · '(m · vz) # h Struttura elettronica degli atomi 3
Principio di indeterminazione di Heisenberg (Nobel 1932)
Elettrone m = 10-27 g
Propagazione di elettroni
Ú
Fenomeno ondulatorio
Equazione di De Broglie
Onde di De Broglie
h: costante di Planck
h O: lunghezza d’onda
O m: massa particella
mv v: velocità particella 5
La meccanica ondulatoria
Parte della fisica che indaga sul moto di particelle estremamente piccole
attraverso lo studio delle onde di De Broglie ad esse associate
condizioni nelle quali non è applicabile la meccanica classica
L’equazione di Schrödinger
(1927)
2 2 2
w \ w \ w \ 8 S2m
2 2 2 2 (E E pot ) \ 0
wx wy wz h
w derivata parziale
m massa elettrone < funzione soluzione dell’equazione
h costante di Planck funzione d’onda
E energia totale Struttura elettronica degli atomi 6
Epot energia potenziale
La meccanica ondulatoria
La meccanica ondulatoria fornisce una descrizione probabilistica della
distribuzione degli elettroni in un atomo. < non ha un significato fisico
diretto mentre lo ha < 2 che indica la densità di probabilità cioe’ la
probabilità di trovare l’elettrone in un volume infinitesimo dV = dxdydz
intorno al punto di coordinate x, y, z.
n 1,2,3,...,f
1 cost
En 2 Numero quantico principale
n
n = 1, 2, 3, ….., f
l = 0, 1, 2, …….., n -1
ml = -l, ….., 0, ……, +l
Tipi di orbitali
l=0 Orbitale s
l=1 Orbitale p
l=2 Orbitale d
l=3 Orbitale f 12
Numeri quantici e orbitali n 1,2,3,...,f
l 0,1,2,...,n 1
ml l , (l 1),...,0,(l 1),l
n=1 l=0 ml = 0 1 orbitale 1s
4s 4p 4d 4f
3s 3p 3d
energia
2s 2p
2
Superficie di equiprobabilità: ~\~2 = cost ³v \ dV 0.95
Simmetria sferica 1s
Simmetria cilindrica
Piano nodale A all’asse
atomi polielettronici 1
La struttura degli atomi polielettronici
atomi polielettronici 2
Livelli energetici negli atomi polielettronici
atomi polielettronici 3
Atomi polielettronici: carica nucleare efficace
atomi polielettronici 4
Livelli energetici negli
atomi polielettronici
Da Z=19 ai 3p seguono
i 4s e non i 3d
atomi polielettronici 5
Livelli energetici negli atomi polielettronici
energia
energia
3d
3p
3s 3p 3d 3s
Atomo di idrogeno e
Atomi polielettronici
atomi idrogenoidi
1s < 2s < 2p < 3s < 3p < 4s < 3d < 4p < 5s < 4d < 5p < 6s < 4f < 5d
< 6p < 7s < 5f < 6d , ecc.
atomi polielettronici 6
Livelli energetici
negli atomi
polielettronici
atomi polielettronici 7
Lo spin dell’elettrone
Gli elettroni presentano non solo un moto di rotazione orbitale intorno al
nucleo ma anche un moto di rotazione intorno al proprio asse.
All’elettrone viene associato un momento intrinseco della quantità di moto
(momento di spin).
atomi polielettronici 8
Numeri quantici
n l ml m s
numero quantico di spin
orbitale
atomi polielettronici 9
Configurazioni elettroniche degli elementi
Principio di esclusione di Pauli
In un atomo non vi possono essere due elettroni caratterizzati dalla
stessa quaterna di valori di numeri quantici
In un determinato orbitale (caratterizzato da determinati valori di n,
l e ml) possono esistere soltanto due elettroni (uno con ms = +1/2 e
l’altro con ms = -1/2)
3 elettroni in 3 orbitali p
Repulsioni elettrostatiche
maggiori
atomi polielettronici 11
Configurazioni elettroniche degli atomi
Pricipio di Pauli
Riempimento successivo degli OA
Regola di Hund
atomi polielettronici 12
1s 1° Periodo
2° Periodo
Z=1 Idrogeno (H) 1s1
3s 3p
Z=11 Sodio (Na) 1s22s22p63s1 [Ne]3s1
atomi polielettronici 17
Proprietà magnetiche degli atomi
atomi polielettronici 18
Diamagnetismo e paramagnetismo sono indotti da un campo magnetico
esterno e la magnetizzazione permane solo fino a quando viene
mantenuto il campo.
atomi polielettronici 19
Classificazione periodica e
proprietà periodiche
1
Classificazione periodica degli elementi
Blocco s Blocco p
Blocco d
Blocco f
2
Classificazione periodica degli elementi
3
Proprietà periodiche: CARICA NUCLEARE EFFICACE, Zeff
Ne Ar Kr Xe
9
6 Periodo
5
3
He 2
1
Gruppo
0
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55
Z
H Li Na K Rb Cs 4
Proprietà periodiche: RAGGIO ATOMICO
Raggio atomico covalente:
molecola biatomica, F2
Raggio atomico metallico:
cristallo metallico, Al
Raggio atomico di Van der Waals:
2r aggregati allo stato solido, He
A
5
Proprietà periodiche: ENERGIA di IONIZZAZIONE
6
Proprietà periodiche: ENERGIA di IONIZZAZIONE
7
Proprietà periodiche: ENERGIA di IONIZZAZIONE
X(g) + Eion o X+(g) + e- Prima ionizzazione
X+(g) + Eion o X2+(g) + e- Seconda ionizzazione
X2+(g) + Eion o X3+(g) + e- Terza ionizzazione
8
Proprietà periodiche: AFFINITÀ ELETTRONICA
2 Li Be B C N O F
-0.62 - -0.28 -1.26 - -1.46 -3.40
3 Na Mg Al Si P S Cl
-0.55 - -0.44 -1.38 -0.75 -2.08 -3.62
4 K Ge As Se Br
-0.50 -1.20 -0.80 -2.02 -3.36
5 Sn 10
I
-1.20 -3.06
Proprietà periodiche:
ELETTRONEGATIVITA’
Elementi elettropositivi
Elementi
elettronegativi
11
Proprietà periodiche: ELETTRONEGATIVITA’
Elettronegatività
Tendenza di un atomo ad attrarre a sé elettroni di legame quando forma
legami con altri atomi (definizione di Pauling)
Gruppo Periodo
rA n Zeff n
dall’alto al da sinistra a
basso destra
12
Proprietà periodiche: CARATTERE
METALLICO Non metalli
Scarsi conduttori elettrici
Non duttili
Non malleabili
In genere: solidi, liquidi, gas
bassi punti di fusione
Metalli scarsi conduttori termici
Buoni conduttori elettrici
Duttili Elevate forze attrattive fra nucleo ed elettroni
Malleabili esterni
Lucenti Elevata energia di ionizzazione
In genere: solidi
elevati punti di fusione
buoni conduttori termici
Deboli forze attrattive fra nucleo ed
elettroni esterni
13
Bassa energia di ionizzazione
Proprietà periodiche: CARATTERE METALLICO
Conducibilità elettrica bassa ma non nulla
Proprietà intermedie fra metalli e non metalli
14
Proprietà periodiche
Energia di ionizzazione
AUMENTA Affinità elettronica Zeff
Elettronegatività
DIMINUISCE Raggio atomico
Carattere metallico
Energia di ionizzazione
Carattere metallico
Affinità elettronica
Elettronegatività
Raggio atomico
AUMENTA
DIMINUISCE
15
Il legame chimico
legame ionico 1
Curva di Morse
E(r)
r0 = lunghezza di legame
D0 = energia elettronica di legame
D = energia di legame (energia di dissociazione.)
r0 r
0
D0
D
V
Energia di
vibrazione legame ionico 2
Il legame chimico
•legame ionico
•FORTI
• legame covalente
(E = 200-650 KJ/mol)
•legame metallico
• DEBOLI
(E < 50 KJ/mol) xlegame a idrogeno
•forze di Van der Waals
legame ionico 3
Il legame ionico
legame ionico 4
Requisiti per la formazione del legame ionico
legame ionico 5
Il legame ionico
Formazione di 1mole di NaCl cristallino:
Cl-
Na+
Reticolo cristallino
di NaCl
Numero di
coordinazione = 6
legame ionico 7
Il legame ionico - Energia reticolare
Eret = EM + ER + EL
EM : Energia di Madelung
ER : Energia di repulsione fra le nuvole elettroniche
EL : Energia di London
EM = - D q1q2/ r0
legame ionico 9
Il legame ionico
NaCl2 ??? Non esiste !
legame ionico 11
Il legame covalente
La teoria di Lewis
legame covalente 1
Il legame covalente
H2 Cl2 O2 N2 A-A Î A+ A-
Isoelettronico
: :
: :
: :
: :
: :
: :
: :
H· + ·F: o H:F: H-F:
legame covalente 4
La teoria di Lewis
LEGAMI MULTIPLI
. .
:N. · + ·N: o .
:N:N: --
:N-N:
.
Isoelettronico
con Ne
“ottetto completo”
legame covalente 5
La teoria di Lewis
legame covalente 7
La teoria di Lewis - Eccezioni alla REGOLA DELL’OTTETTO
Numero di elettroni > 8
·· ·· ·· 2-
·· :F: ·· :F: ·· ·· :F: ··
:F
·· ·· :F
·· F:
·· :F
·· F:
··
·· P F:
·· ·· S ·· ·· Si ··
:F
·· :F
·· F:
·· :F
·· F:
··
:F:
·· :F:
·· :F:
··
legame covalente 8
La teoria di Lewis - Legame dativo
H +
··
H N H + H+ o H N H
H H
H +
··
:O H + H+ o :O H
H H
H F
··
H N H+F B F o H N B F
H F H F 9
Legame covalente a coppia di elettroni
La teoria del legame di valenza
Teoria di Lewis
¬ Teoria del legame di valenza (meccanica ondulatoria)
¬ Combinazione di orbitali atomici
H·
1s
+ ·H
1s
o H-H
1s 1s
Elettroni di legame
legame covalente 10
legame covalente 11
La teoria del legame di valenza
: :
: :
:F· + ·F: o
2s 2pz 2py 2px 2px 2py 2pz 2s
: :
: :
o :F-F:
2s 2pz 2py 2px 2px 2py 2pz 2s
legame covalente 12
Legame covalente a coppia di elettroni La teoria del
legame di valenza
· ·
:N·
· + ·N:
· o :N N:
2s 2pz 2py 2px 2px 2py 2pz 2s 2s 2px 2px 2s
2py 2py
2pz 2pz
legame covalente 13
Legame covalente a coppia di elettroni 2px 2px
La teoria del legame di valenza
2py 2py
2pz 2pz
legame covalente 14
Legami V
legame covalente 15
Legame V
Legami S
legame covalente 16
Stati di valenza degli atomi
Molto spesso le combinazioni fra gli atomi sono da riferire a stati elettronici eccitati
(stati di valenza o di covalenza): il numero di legami che essi formano è determinato
non dal numero di e- spaiati presenti nello stato fondamentale, ma dal numero di e-
spaiati presenti nello stato di valenza.
Be 1s2 2s2 2p
2s 2s
BeCl2
1s 1s
2s 2s
stato fondamentale stato eccitato
valenza =1 valenza =3
1s 1s
ns1 np3
CH4
4 CO2
legame covalente 19
Stati di valenza tipici degli atomi
ns1 np3
nd1
5 PCl5 PO43-
legame covalente 20
Stati di valenza tipici degli atomi
Gruppo Stato fondamentale Stato di valenza Valenza Esempi
ns2 np3
nd1
4 SO2 SO32-
ns1 np3
nd2
6 SO3 SO42-
21
ns2 np5 ns2 np5
HF HCl HBr
VII 1 HI OF2 ClO-
ns2 np4
nd1
3 ClO2-
ns2 np3
nd2
5 ClO3-
ns1 np1
nd3
7 ClO4-
Il legame covalente
ibridazione e risonanza
ibridazione e risonanza 1
Ibridazione -La molecola CH4
E
2p
sp3
2s
ibridazione e risonanza 3
ibridazione e risonanza 4
ibridazione e risonanza 5
ibridazione e risonanza 6
Ibridazioni sp3, sp2 e sp del CARBONIO
E
2p
sp3
sp2
sp
2s
ibridazione e risonanza 7
Altre ibridazioni
Ibridazione dsp3
ibridazione e risonanza 8
Ibridazione d2sp3
Geometria OTTAEDRICA
- = 90°
ibridazione e risonanza 9
Delocalizzazione degli elettroni (teoria VB) - La risonanza
Ione CO32-
Geometria trigonale piana
Ibridazione sp2
ibridazione e risonanza 10
Delocalizzazione degli elettroni (teoria VB) - La risonanza
ibridazione e risonanza 11
Delocalizzazione degli elettroni (teoria VB) - La risonanza
Benzene C6H6
Geometria trigonale piana
Ibridazione sp2
ibridazione e risonanza 12
Delocalizzazione degli elettroni (teoria VB) - La risonanza
ibridazione e risonanza 13
Delocalizzazione degli elettroni (teoria VB) - La
risonanza
Strutture
I, II di Kekulè
'E, energia di
VI risonanza
VI
ibridazione e risonanza 14
Geometria molecolare
Polarità delle molecole
geometria molecolare 1
Geometria molecolare
geometria molecolare 2
Geometria molecolare
Gruppo I: solo composti ionici
Gruppo II: Be
2s2 o 2s12p1 o ibridazione sp
BeX2
geometria molecolare 3
Geometria molecolare
Gruppo III: MX3
M = B, Al, Ga, In
ns2np1 o ns1np2 o ibridazione sp2
geometria molecolare 4
Geometria molecolare
C2H6
Gruppo IV: C
2s22p2 o 2s12p3 o ibridazione sp3
geometria molecolare CH4, C2H56
Geometria molecolare
Gruppo IV: C
2s22p2 o 2s12p3 o ibridazione sp2
C2 H4
geometria molecolare 6
Gruppo IV: C
2s22p2 o 2s12p3 o ibridazione sp2
C2 H4
geometria molecolare 7
Geometria molecolare Gruppo IV: C
2s22p2 o 2s12p3 o ibridazione sp
C2H2, CO2
geometria molecolare 8
Geometria molecolare
geometria molecolare 9
Geometria molecolare
Gruppo V: N
2s22p3 o ibridazione sp3
NH3
geometria molecolare 10
Geometria molecolare
Gruppo V: N
NH3 + H+ o NH4+
geometria molecolare 11
Geometria molecolare
Gruppo V: P
PF5
geometria molecolare 12
geometria molecolare 13
Geometria molecolare
Gruppo VI: O
2s22p4 o ibridazione sp3
H2O, H3O+
geometria molecolare 14
Geometria molecolare
Gruppo VI: S
3s23p4 o 3s23p33d1 SO2
3s23p4 o 3s13p33d2 SO3
ibridazione sp2
geometria molecolare 15
Geometria molecolare
Gruppo VI: S
SF6
geometria molecolare 18
Polarità delle molecole biatomiche
G+ G-
Dipolo elettrico H—Cl HoCl
q+ q-
r Momento dipolare
&
P
q r 19
Polarità delle molecole biatomiche
HCl
& 1.08 D
P 1D = 3.33 10
- 30
C m
- 10
r = 1.27 10 m
-30
1.08 3 .33 10 C m
q = - 10
= 2 .83 10 - 20 C
1.27 10 m
- 19
100 %Ionico q = 1.602 10 C
- 20
2.83 10 C
%Carattere Ionico = 100 = 18 %
1 .602 10 - 19 C
geometria molecolare 21
Molecole poliatomiche
somma vettoriale dei momenti dipolari vari legami
contributi delle coppie solitarie (es. H2O, NH3)
può risultare nullo per ragioni di simmetria
geometria molecolare 22
Un legame è polare quando il baricentro delle cariche positive (portate
dai nuclei) non coincide con il baricentro delle cariche negative degli
elettroni.
Risulta apolare quando i baricentri coincidono
Il legame covalente
La teoria degli orbitali molecolari
< = 6ici\i
Ea
<l o El EA EB
EA EB
<a o Ea ! EA EB
El
Condizioni
Condizioni
•• <
<AA ee <
<BB energeticamente
energeticamente vicini
vicini
•• <
<AA ee <
<BB sovrapponibili
sovrapponibili estesamente
estesamente (S (S >> 0)
0)
•• OA
OA con
con stessa
stessa simmetria
simmetria rispetto
rispetto all’asse
all’asse molecolare
molecolare A-B
A-B
In
In generale: OA o
generale: nn OA nn OM
o teoria
OMdegli orbitali molecolari 5
Teoria degli orbitali molecolari - Ione molecolare H2+
V*1s
E
Configurazione elettronica
H2+: (V1s)1
<A <B
'E paramagnetica
'E
nl na
ordine di legame
V1s 2
V *1S
E
H2: (V1s)2
diamagnetica
V1S
20
or di ne di legame (H 2 ) 1
2
teoria degli orbitali molecolari 7
Teoria degli orbitali molecolari - Ione He2+
V *1S
E
Configurazione elettronica
<1S <1S He2+: (V1s)2(V*1s)1
paramagnetica
V1S
2 1
ordine di legame (He2 ) 0.5
2
V *1S
E
Configurazione elettronica
<1S <1S He2:(V1s)2(V*1s)2
diamagnetica
V1S
22
ordinedi legame(He2 ) 0
2
Non esiste!
teoria degli orbitali molecolari 9
Teoria OM
Molecole biatomiche omonucleari del 2° Periodo
Orbitali atomici:
1s, 2s, 2p Condizioni
CondizioniLCAO
LCAO
••<<A ee<<B energeticamente
energeticamentevicini
vicini
A B
••<<A ee<<B sovrapponibili estesamente (S > 0)
A B sovrapponibili estesamente (S > 0)
••OA
OAcon
constessa
stessasimmetria
simmetriarispetto
rispettoall’asse
all’assemolecolare
molecolareA-B
A-B
Combinazione di orbitali
atomici proibite
Molecole biatomiche omonucleari del 2° Periodo
8 OA 8 OM
2p
S(2py) S(2pz)
O2: KK(V2s)2 (V*2s)2 (V2px)2
(S2py)2 (S2pz)2 (S*2py)1 (S*2pz)1 V(2px)
84
ordinedi legame(O2 ) 2 V*(2s)
2
O2 paramagnetica!
2s
14
V(2s)
Teoria OM
legame metallico 1
Legame metallico
Non metalli
Semimetalli
Metalli
Proprietà metalliche
• elevata conducibilità elettrica e termica
• bassa energia di prima ionizzazione
• facile estrazione di elettroni (effetto fotoelettrico e termoionico)
• elevata duttilità e malleabilità
• non trasparenza e lucentezza
• strutture cristalline molto compatte (n.c. 8-12)
legame metallico 2
Legame metallico - La teoria delle bande
OA
3s
legame metallico 3
Legame metallico - La teoria delle bande
Formazione delle bande in un cristallo metallico di Na
legame metallico 4
Conduttori, isolanti e semiconduttori
Conduttore:
banda di valenza sovrapposta alla banda di conduzione vuota
E E
2p 2p
3NA OM 3NA OM
2s 2s
NA OM NAOM 2NA e-
NA e-
1s 1s
NA OM 2NA e- NA OM 2NA e-
5
Li: 1s22s1 Be: 1s22s2
Conduttori, isolanti e semiconduttori
Isolante:
banda di valenza satura e separata dalla banda di conduzione da un
dislivello (GAP) energetico molto elevato
esempio: C (diamante)
'E = 6 eV
legame metallico 6
Conduttori, isolanti e semiconduttori
Semiconduttori:
banda di valenza satura e separata dalla banda di conduzione da un
dislivello (GAP) energetico piccolo
esempio: Silicio
'E = 1.1 eV
legame metallico 7
Conduttori, isolanti e semiconduttori
esempio: Germanio
'E = 0.7 eV
legame metallico 8
Conduttori, isolanti e semiconduttori
Meccanismo di conduzione elettrica nei
semiconduttori puri (INTRINSECI) Conducibilità aumenta
all’aumentare di T
(+) (-)
Conduzione di
tipo n (elettroni)
- - -
Gap 'E
'E
+ + + Conduzione di
tipo p (lacune)
Radiazioni (FOTOCONDUZIONE)
Eccitazione termica (TERMOCONDUZIONE) 9
Drogaggio dei semiconduttori intrinseci
Drogaggio
di tipo p
Banda di conduzione
0.1 eV
Livelli accettori
Banda di valenza Conduzione di tipo p
Drogaggio dei semiconduttori intrinseci
Drogaggio
di tipo n
Elementi V gruppo
P, As, Sb, Bi
legami deboli 1
Legami deboli
Legami forti
Legame ionico
Legame covalente E = 200-650 KJ/mol
Legame metallico
legami deboli 2
Legame a idrogeno
X—H·······Y
X, Y: atomi di piccole dimensioni e molto elettronegativi
N, O, F, (Cl)
G- G+ G-
X—H·······Y
X e Y o stessa molecola o LEGAME A IDROGENO INTRAMOLECOLARE
X e Y o molecole diverse o LEGAME A IDROGENO INTERMOLECOLARE
legami deboli 3
Legame a idrogeno
legami deboli 4
Legame a idrogeno
R-OH
R R R
O O O
H H H
HF
F F F
H H H
R-COOH
O H O
R—C C—R
O H O
legami deboli 5
Legame a idrogeno
legami deboli 6
Interazioni di Van der Waals
Forze di attrazione tra molecole in fase gas, liquida o solida
• interazioni dipolo permanente - dipolo permanente
Molecole
• interazioni dipolo permanente - dipolo indotto
polari
• interazioni dipolo istantaneo - dipolo indotto
Molecole
+ apolari
–
+ – – H2, N2, O2, CH4, He, Ne, ...
+
+ Spostamenti temporanei di carica
–
p
HCl Dipolo istantaneo
p
Dipolo indotto
k
E 6
r legami deboli 7
Stato gassoso
Stato gassoso 1
Stato GASSOSO
Stato gassoso 2
Legge dei GAS IDEALI
EQUAZIONE DI STATO DEI GAS PERFETTI:
equazione che lega P, T, V
P Vm = R T (per 1 mole)
P V = n R T (per n moli)
Stato gassoso 3
Volume molare
Volume molare
Ø
Volume (l) occupato da 1 mole di gas in determinate condizioni di
TeP
Vm (l·mol-1)
V(c.n.) (l)
n (mol) =
Vm (c.n.) (l mol-1)
Stato gassoso 4
Miscele di GAS IDEALI
P P1 P2 P3 ... 6L P
i
Pi = xi P
xi = frazione molare del gas i = (ni / n)
Stato gassoso 5
GAS REALI
I gas REALI seguono l’EQUAZIONE DI STATO solo a
BASSA P e ALTA T
(P + a / Vm2 ) (Vm - b) = RT
Stato gassoso 6
Stato LIQUIDO - Le soluzioni
SOLUZIONI LIQUIDE
soluto solvente
solido liquido
gas liquido
liquido liquido
(in quantità minore)
stato liquido-soluzioni 1
Stato LIQUIDO - Le soluzioni
stato liquido-soluzioni 2
Stato LIQUIDO - Le soluzioni
stato liquido-soluzioni 3
Parti per milione (ppm)
Quando la quantità di soluto è molto piccola, essa viene spesso indicata in parti per
milione.
massa soluto (mg)
ppm (in massa)
massa soluzione (Kg)
i
massa soluto
c i (m/V)
volume soluzione
stato liquido-soluzioni 4
Concentrazione espressa in unità chimiche
n n n n
soluto solvente
Molalità (m)
Esprime il numero di moli di soluto contenute in 1 Kg di solvente puro
SOLIDI CRISTALLINI
NaCl
Struttura cubica a
facce centrate
coordinazione
ottaedrica (n.c. 6-6)
ZnS
Struttura cubica a
facce centrate
coordinazione
tetraedrica (n.c. 4-4)
CsCl
Struttura cubica
semplice
coordinazione
cubica (n.c. 8-8)
Solidi covalenti - Proprietà
C (diamante)
Ibridazione sp3
Struttura cubica a facce centrate
Solidi molecolari - Proprietà
Deboli interazioni di Van der Waals tra le molecole o tra gli atomi che
costituiscono il reticolo; energia di coesione bassa; volatili (molti
sublimano a P atm); facilmente deformabili; isolanti elettrici; solubili in
solventi che hanno caratteristiche di polarità simili.
A
Esagonale compatta
B
A n.c. = 12
A
B Cubica a facce centrate
C
n.c. = 12
C(grafite)
Ibridazione sp2
Struttura esagonale
Termodinamica e termochimica
Termochimica 1
Termodinamica e Termochimica
La termodinamica è una scienza che studia proprietà macroscopiche
della materia e prevede quali processi chimici e fisici siano possibili, in
quali condizioni e con quali energie in gioco.
Definizioni:
Sistema termodinamico: porzione
dell’Universo che è oggetto di studio dal
punto di vista termodinamico.
Esso è costituito da un numero di
particelle molto grande (es. 1 mole di gas).
da P. Atkins e L. Jones, Chimica generale, Zanichelli
Termochimica 2
Un sistema può essere aperto: scambia con l’ambiente sia energia sia materia
chiuso: scambia con l’ambiente solo energia e non materia
isolato: non scambia con l’ambiente né energia né materia
Termochimica 3
Possiamo descrivere un sistema termodinamico attraverso la
misurazione di alcune proprietà macroscopiche, che dipendono dallo
stato in cui si trova il sistema.
Queste proprietà si chiamano variabili (o grandezze) di stato.
Temperatura è la manifestazione macroscopica dell’energia cinetica media
delle molecole di un gas;
Pressione è la manifestazione macroscopica degli urti tra le molecole di un
gas e le pareti del recipiente.
Q L Q L
'E>0 'E<0
Termochimica 5
Calore = rappresenta l’energia trasferita in seguito ad una differenza di
temperatura
Lavoro = viene preso in considerazione solo il lavoro meccanico
coinvolto nella compressione ed espansione di un gas.
Termochimica 7
1° PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Termochimica 8
'E = Q + L = Q + P'V
Sistema ISOLATO
Q=L=0 ǻE = 0 l’energia interna rimane COSTANTE
Sistema ADIABATICO (isolato termicamente)
Q=0 ǻE = L
Sistema che compie una TRASFORMAZIONE CICLICA CHIUSA (i = f)
Ef = Ei ǻE = 0 -L = Q
Termochimica 9
'E = Q + L = Q + P'V
QP = ǻ(E+PV) = ǻH
H = (E+PV) entalpia
Termochimica 10
Termochimica
Termochimica 12
Equazioni termochimiche
Occorre specificare:
Ò l’unità di misura con cui è espresso il calore;
Ò il numero di moli di tutte le sostanze;
Ò lo stato di aggregazione di ogni sostanza;
Ò la temperatura e la pressione alle quali è condotta la reazione.
Termochimica 13
Per uniformare i dati calorimetrici è necessario uno stato di riferimento
STATO STANDARD
Termochimica 14
Variazione di entalpia standard di reazione 'H°
Termochimica 15
Entalpie molari standard di formazione 'H°f
Reazione di formazione di un composto: reazione in cui il composto considerato si
forma dagli elementi costituenti
Variazione di entalpia molare standard di formazione ('H°f): entalpia standard della
reazione che porta alla formazione di 1 mole del composto considerato
C(s,gr) + O2(g) Æ CO2(g) 'H°f(25°C) = -394.0 KJ/mol
H2(g) + 1/2 O2(g) Æ H2O(g) 'H°f(25°C) = -242.0 KJ/mol
1/
2 H2(g) + 1/2 Cl2(g) Æ HCl(g) 'H°f(25°C) = -92.3 KJ/mol
Convenzione:
per gli elementi nel loro stato standard 'H°f = H°f = 0 a tutte le temperature
1/
2 H2(g) + 1/2 Cl2(g) Æ HCl (g)
'H°f, HCl = H°f, HCl - (1/2 H°H2 + 1/2 H°Cl2) =
'H°f, HCl = H°f, HCl = -92.3 KJ/mol 16
Entalpie molari standard di combustione 'H°comb
Termochimica 17
Leggi fondamentali della termochimica
Legge di Lavoisier-Laplace
Il calore richiesto per decomporre una sostanza è uguale al calore
sviluppato nella sua formazione.
Termochimica 18
Legge di Hess
A B
'HA-B
'HI-F = 'HI-A + 'HA-B + 'HB-F
19
Cinetica chimica
cinetica chimica
Cinetica chimica a A + b B + … o l L + m M + ...
Dipende
• Concentrazione dei reagenti
• Temperatura
• Catalizzatori
Cinetica chimica
cinetica chimica 3
Cinetica chimica - effetto della concentrazione dei reagenti
aA+bB+…olL+mM+…
Equazione cinetica (valida nella fase iniziale)
d CA
k CAnA CB nB….
dt
In generale
k costante cinetica o velocità specifica k = f(T) ni z Q i
nA ordine parziale della reazione rispetto ad A
nB ordine parziale della reazione rispetto a B
n = nA + nB + …ordine totale della reazione
cinetica chimica 4
Cinetica chimica - Equazioni cinetiche e ordini di reazione
meccanismo semplice: ni = Qi
H2(g) + I2(g) o 2 HI(g) d >HI @
k >H2 @>I 2 @
dt
meccanismo complesso: ni z Qi
d >HBr @ k c>H2 @>Br2 @
1/ 2
>t @>C @n
cinetica chimica 6
Cinetica chimica - Reazioni del primo ordine
N2O5(g) o 2 NO2(g) + 1/2 O2(g) lnCo
dC dC
kC kdt tgD ==
tgD -k-k
dt C
DD
C t
³ ³
dC
k dt
Co C to C ln C
C
ln kt
Co
C Co ekt
lnC lnCo kt tempo
Cinetica chimica - Reazioni del secondo ordine
2 HI(g) o H2(g) + I2(g)
1
dC
kC2 C
dt tg D = k
dC D
2
kdt
C
C t
³ ³
dC
2
k dt 1
Co C to C0
D
1 1
kt
C Co tempo
Cinetica chimica - Effetto della temperatura
Reazione chimica
Urti fra molecole (atomi)
cinetica chimica 10
Cinetica chimica - Effetto della temperatura
Fattore energetico:
e-Ea/RT
Complesso Attivato
(stato di transizione)
E [A-B]#
Ea
A+B
C+D
cinetica chimica 11
Cinetica chimica - Effetto della temperatura
H I
>HHF@
E H I
E
Ea
Ep>Er Ep<Er
Ea
H2 + F
2 HI
H2 + I2 HF + H
'E > 0 'E < 0
reazione reazione
endotermica esotermica
cinetica chimica 12
Cinetica chimica - Effetto della temperatura
ර
orientazione favorevole alla
reazione
probabilità che
l’orientazione
relativa delle
molecole sia
corretta.
ර
dipende dalla
complessità orientazione sfavorevole alla
reazione
molecolare
cinetica chimica 13
Cinetica chimica - Effetto della temperatura
Equazione di Arrhenius
k = Z p e -Ea/RT
cinetica chimica 15
Cinetica chimica -Meccanismi di reazione
cinetica chimica 17
in una reazione a più stadi tra i vari processi elementari uno è
più lento di tutti gli altri
dCNO2
vNO2 = k CNO22
=
dt
l’equazione cinetica sperimentale COINCIDE con l’equazione
cinetica relativa allo STADIO LENTO
cinetica chimica 18
pertanto:
cinetica chimica 19
Cinetica chimica -Meccanismi di reazione
cinetica chimica 20
Cinetica chimica - Effetto del catalizzatore
CATALIZZATORI
Catalizzatori positivi: sostanze che fanno aumentare la velocità di una
reazione
Catalizzatori negativi: sostanze che fanno diminuire la velocità di una
reazione (inibitori)
a A + b B + … + CAT o l L + m M + … + CAT
• inalterati al termine della reazione
• non variano la RESA della reazione
• modificano il meccanismo della reazione (struttura del complesso attivato)
• piccole quantità
cinetica chimica 21
Cinetica chimica - Effetto del catalizzatore
Energia potenziale
Ea della reazione
catalizzata
prodotti prodotti
CARATTERISTICHE DI UN CATALIZZATORE
cinetica chimica 23
Cinetica chimica - Catalisi OMOGENEA
Catalizzatore nella stessa fase (liquida o gassosa) in cui si trovano
reagenti e prodotti
Ø
Prodotti intermedi con energie di attivazione più basse
>AC*@ >AC*B@
>AB@
EA,1 EA,2
EA AC* + B
A + C*
AB + C*
A+B
Reazione catalizzata
AB A + C* o AC*
AC* + B o AB + C*
Reazione NON catalizzata
A + B o AB cinetica chimica 24
Cinetica chimica - Catalisi OMOGENEA
1/2 O2 + NO o NO2
NO2 + SO2 o SO3 + NO
NO2: intermedio
cinetica chimica 25
Cinetica chimica - Catalisi ETEROGENEA
3 STADI
Ɣ Adsorbimento dei reagenti
Ɣ Reazione fra i reagenti adsorbiti
Ɣ Desorbimento dei prodotti
cinetica chimica 26
ossidazione idrocarburi :
Pt
2 C8H18(g) + 25 O2(g) 16 CO2(g) + 18 H2O(g)
NiO
Pt
2 NO(g) N2(g) + O2(g)
NiO
cinetica chimica 27
Cinetica chimica - Catalisi ETEROGENEA
Fase 1
Adsorbimento
reagenti
Fase 2
Reazione fra i reagenti
adsorbiti
2 CO + 2 NO o 2 CO2 + N2
Fase 3
Desorbimento
prodotti
cinetica chimica 28
Cinetica chimica - Catalisi ETEROGENEA
Pt
2 SO2(g) + O2(g) 2 SO3(g) (pioggie acide)
NiO
cinetica chimica 29
Equilibrio chimico
equilibrio 1
L’equilibrio chimico dal punto di vista cinetico
Ogni reazione, in un sistema chiuso, raggiunge uno
stato di equilibrio
conc
REAG o PROD (Reaz. DIRETTA)
PROD o REAG (Reaz. INVERSA)
REAGENTI ļ PRODOTTI
tempo
velocità diretta
velocità
equilibrio
conc
velocità inversa
tempo
L’equilibrio chimico
tempo è un processo DINAMICO
equilibrio 2
L’equilibrio chimico
a A + b B + … l l L + m M + ...
(CL)el (CM)em ….
K
(CA)ea (CB)eb ….
Rigorosamente valida solo per sistemi
costituiti da GAS IDEALI o da
SOLUZIONI IDEALI o DILUITE
equilibrio 3
L’equilibrio chimico dal punto di vista cinetico
Costanti di equilibrio
d>HI @ d >HI @
kdir >H2 @>I 2 @ k inv >HI @
2
All’equilibrio:
dt dt
K
k dir >HI @ 2
kdir , k inv f (T)
Costante di equilibrio k inv >H2 @>I 2 @
equilibrio
K f (T) 4
Meccanismo complesso - Reazioni che si compiono in più stadi
equilibrio 5
Espressioni della costante di equilibrio
aA+bB+… l L + m M + ...
V = cost.
[L]l [M]m ... n l n m ... 'n
L M 1
KC = =
[ A]a [B ]b ... n Aa n B b ... V
P = cost.
l
pL pM
m
... X L Pl
X M Pm
... X L
l
X M
m
... 'n
Kp = a b
= a b
= a b
P
p A pB ... ( X A P) ( X B P) ... ( X A ) ( X B ) ...
(n n )l (n n )m ... l m 'n
L M 'n nL nM ... P
=
a ( b
P =
a b
(n n ) nB n ) ... nA nB ... n
A
Qi positivi prodotti
'n (l + m + ...) - (a + b + ...) = 6Qi = 'Q Qi negativi reagenti
equilibrio 6
Relazione tra Kc e Kp
1 P
P V = n RT =
V nRT
l m 'n l m 'n
'
nL nM ... 1 nL nM ... P
KC = = =
a b a b
nA nB ... V nA nB ... nRT
equilibrio 8
Spostamento dell’equilibrio - Legge di Le Chatelier (dell’equilibrio mobile)
equilibrio 9
Spostamento dell’equilibrio
Effetto della quantità dei componenti
'Q
... §1·
l m
nL nM
KC ¨ ¸
n A nB ... ©V ¹
a b
Kp
XL XM ... p 'Q
l m
pV××
XA XB ...
a b
l m
'Q
XL XM ...
P Equilibrio
a b
XA XB ...
'Q ! 0
×
× Õ
'Q 0
Ø
Ø Ö
'Q 0 =1 = cost
equilibrio
Nessun
effetto 11
Spostamento dell’equilibrio
Effetto di un gas inerte
'Q
... §p·
l m
nL nM Vn×
Kp ¨ ¸ ×
n A nB ... ©n ¹
a b
'Q l m
§p · nL nM ...
¨ ¸ Equilibrio
© n ¹ nA
a
nB ...
b
'Q ! 0
Ø
Ø Ö
'Q 0
×
× Õ
equilibrio 13
Spostamento dell’equilibrio: Effetto della temperatura
T
equilibrio 14
Equilibri in soluzione
equilibri in soluzione 1
Equilibri ionici in soluzione acquosa
K'
> @> @
H 3O OH
>H O@
2
2
equilibri in soluzione 2
Le molecole di acqua non dissociate sono presenti in grande eccesso
Ö > H2O @ | cost:
>H O @ g l
1
1000
55 . 5 m o l l 1
18 . 08 g m o l
2 1
T = 25°C Ö Kw 1 10 14
>H O @ >OH @
3
1 10
14
>H O @ >OH @
3
1 10
7
in acqua pura
equilibri in soluzione 3
In soluzione acquosa
Ioni H3O+ Ö portatori del carattere acido
Ioni OH- Ö portatori del carattere basico
L’acqua pura è chimicamente neutra perché le due specie H3O+ e OH-
hanno la stessa concentrazione.
>H O @! >OH @
3
> @
H3O ! 1 10
7
la soluzione è acida
>H O @ >OH @
3
>H O @ 1 10
3
7
la soluzione è basica
> @ > @
H 3O OH > @
H3O 1 10 7 la soluzione è neutra
>H O @! 1 10
3
7
pH<7 soluzione acida
pH > @
Log 10 H3O >H O @ 1 10
3
7
pH>7 soluzione basica
>H O @ 1 10
3
7
pH=7 soluzione neutra
pKw Lo g 10 K w
Lo g 10 >H O @ Lo g >OH @
3
10
p H p OH
equilibri in soluzione 6
Estensione della teoria:
Limitazioni:
vale solo per soluzioni acquose e non consente una classificazione generale
equilibri in soluzione 7
Definizione di Brönsted-Lowry (1923):
A ļ B + H+
equilibri in soluzione 8
Indicando con A1-B1 una coppia acido-base coniugata,
affinché avvenga il processo:
A 1 ļ B1 + H+
B2 + H+ ļ A2
A1 + B2 ļ A2 + B1
Il duplice comportamento dell’acqua deriva dal fatto che la sua molecola può
acquistare o cedere un protone:
-H+ +H+
comportamento acido OH- H2O H3O+ comportamento basico
(base coniugata) (acido coniugato)
equilibri in soluzione 10
anfoliti o elettroliti anfoteri: qualsiasi specie chimica che può
manifestare un comportamento sia ACIDO sia BASICO
equilibri in soluzione 11
solventi che non partecipano a processi di trasferimento di protoni
(benzene, n-esano, ecc.) sono definiti aprotici
equilibri in soluzione 12
Forza degli acidi e delle basi
equilibri in soluzione 13
Acidi e basi forti
Gli acidi più forti di H3O+ in acqua appaiono tutti della stessa forza
effetto livellante dell’acqua
equilibri in soluzione 14
Per stabilire una scala di acidità è necessario considerare solventi che
siano basi più deboli dell’acqua.
La scala di acidità degli acidi forti più comuni è stata stabilita in
CH3COOH al 100% e risulta:
HClO4 > HI > HBr > H2SO4 > HCl > HNO3
Le basi più forti della base OH- (NH2-, C2H5O-, ecc. ) acquistano un
protone dall’acqua ionizzandosi in modo completo:
equilibri in soluzione 15
Acidi e basi deboli
equilibri in soluzione 16
Questi equilibri sono spostati verso sinistra, come deriva dai valori
molto piccoli delle costanti di equilibrio Ö costanti di ionizzazione o di
dissociazione acida Ka.
> @> @
H3O CH3COO
1.8 10 5
>CH COOH@
K a ,CH3 COOH
3
> @> @
H3O CN
4. 9 10 10
>HCN @
K a ,HCN
equilibri in soluzione 17
Per le basi si parla di costanti ionizzazione o di dissociazione basica
Kb.
Per una qualsiasi coppia acido-base coniugata si ha: Ka·Kb = Kw
>H O @ >CN @
HCN-CN- (coppia acido-base coniugata)
3
HCN + H2O ļ CN- + H3O+ Ka
CN- + H2O ļ HCN + OH-
>HCN @
>HCN @ >OH
@
Ka·Kb = [H3 O+]·[OH-] = Kw
>CN @
Kb
equilibri in soluzione 18
Acidi e basi poliprotici
Un acido è detto monoprotico se può liberare un solo protone ,
poliprotico se può liberarne più di uno (diprotico, triprotico,
ecc.)
Una base é detta monoprotica se può fissare un solo protone,
poliprotica se può fissarne più di uno (diprotica, triprotica, ecc.)
Regola generale:
i successivi stadi sono caratterizzati da costanti di equilibrio via
via decrescenti. 19
Teoria di Lewis
equilibri in soluzione 20
Dalla reazione di un acido e una base si forma un addotto o complesso di
coordinazione si realizza così la neutralizzazione della base con l’acido.
addotto
equilibri in soluzioneo complesso di coordinazione 21
È una reazione di neutralizzazione anche la reazione fra gli ioni OH- e H+:
_ ..
+
o :O H
.. H
+ H
O
:
H
..
base acido addotto
equilibri in soluzione 22
Le reazioni acido-base di Brönsted sono, secondo gli schemi di Lewis,
reazioni nelle quali due basi diverse si contendono lo stesso acido per
formare il complesso acido-base più stabile:
equilibri in soluzione 23
Sono tipici acidi di Lewis:
le sostanze che possono accettare un doppietto di elettroni avendo orbitali
vuoti (BF3, AlCl3, SnCl4);
i cationi dei metalli di transizione che hanno orbitali vuoti a bassa energia
(Ag+, Cu2+);
le molecole con legami multipli tra atomi di diversa elettronegatività (CO2,
SO2, SO3).
equilibri in soluzione 24
equilibri in soluzione 25
Equilibri tra fasi diverse
1
Equilibri tra fasi diverse e diagrammi di stato
fase 1
fase 2
CAMBIAMENTO Brinamento
Fusione
DI STATO. Per una 'Hfus = 6.01 Solidificazione
sostanza pura questo kJ/mol
temperatura costante. 3
Diagramma di stato per sistemi ad un componente
solido-vapore
liquido-vapore
solido- liquido
4
Equazione di Clausius-Clapeyron
La relazione esistente tra pressione e temperatura quando un
sistema è costituito da una sola specie presente in due fasi distinte
in equilibrio è l’ equazione di Clausius-Clapeyron:
dP 'H
dT T 'V
'H = calore latente (a P costante)
'V = variazione di volume
5
Equazione di Clausius-Clapeyron
dP 'H P ( vap ) RT
V
dT T RT P
6
Equazione di Clausius-Clapeyron
andamento della pressione di
vapore di un solido o di un
liquido con la T
dP ' H dT
P RT 2
'H
P Ae RT
'H
ln P ln A A: costante che
RT dipende dalla natura
della specie chimica
7
Equazione di Clausius-Clapeyron
P ''H
Hsub
sub 'H sub ! 'H vap
PP AA1 ee RT
RT
T
8
Equazione di Clausius-Clapeyron
9
Maggior parte delle sostanze acqua
la densità del ghiaccio è minore di
quella dell’acqua perchè nel ghiaccio
si ha una struttura cristallina poco
compatta dovuta alla presenza di
legami ad idrogeno.
dT/dP < 0
P
P
liquido
1 atm
A
solido
0°C T 10
Diagramma di stato dell’acqua
C: punto critico
dT/dP < 0 Pc = 218 atm
Equilibrio Tc = 374°C
solido-liquido
liquido
solido
Equilibrio
vapore liquido-vapore
Equilibrio
solido-vapore T: punto triplo
Pt = 0,0060 atm,
11
Tt = 0,0098°C
Diagramma di stato dell’acqua
P = 1 atm
fino al punto F è stabile la fase solida (ghiaccio)
tra i punti F e E la fase liquida
A T < Tc la fase vapore
dT/dP > 0
V=C+x-F
V: varianza del sistema
C: numero dei componenti indipendenti
x. numero delle variabili fisiche (T, P)
F: numero delle fasi in equilibrio 14
Applicazioni della regola delle FASI
V=3–2=1
Il sistema è MONOVARIANTE
P e T sono legate tra loro da una relazione P = f (T)
fissata la T è automaticamente fissata anche la P, e viceversa
15
•PUNTO TRIPLO F=3
V=3–3=0
Il sistema è INVARIANTE
P e T possono assumere solo una coppia di valori ben definiti!!
Se si altera una sola variabile, si ha la scomparsa di almeno una
fase
16
Diagramma di stato per sistemi a due componenti:
sistemi solido-liquido
Sistema a 2 componenti (A e B, es. Cu-Ni), occorre introdurre
una variabile CHIMICA (frazione molare di A; xA) per
descrivere la COMPOSIZIONE del sistema.
Diagrammi tridimensionali
nello spazio P-T- xA
si utilizzano diagrammi
ISOBARI (P = cost.) o
ISOTERMI (T = cost.)
17
Se prendiamo in considerazione un sistema in cui una delle 2
variabili fisiche (T o P) risulta costante, allora la regola delle
fasi assumerà la seguente espressione:
V=C+x-F
V=2+1-F
V = 3- F
18
Diagrammi di stato a due componenti
C = 1, V = 1 + 1 – F,
F = 2 (fase liquida e solida in equilibrio)
V = 0,
il sistema è invariante, la T resta costante.
20
Diagrammi di stato a due componenti
C = 2, V = 2 + 1– F,
F = 2 (fase liquida e solida in equilibrio)
V = 1,
il sistema è monovariante, la solidificazione non avviene a T = cost.
23
Soluzione liquida Z (composizione x0)
a T1 iniziano a separasi cristalli di A puro. A TE il liquido residuo
ha composizione xE. A TE sono presenti 3 FASI in equilibrio.
24
Elettrochimica
Elettrochimica
Trasformazione
Elettrochimica 2
Pile (celle galvaniche)
Elettrochimica 3
Pila Daniell e- e-
V V
(-) (+) (-) Ponte (+)
Setto
Zn Cu Zn salino Cu
poroso
Elettrochimica 4
Pila Daniell
Zn(s) + Cu2+(aq) o Zn2+(aq) + Cu(s)
o
- - - + +
+ +
- - + + -
+ + - -
- -
- + + + + - + +
+ + + + - +
- -
+
+ + -
Zn 2+ + - -
- + +
- SO4 2- + + + + -
NO3- - +
K+
Anodo (-) Catodo (+)
Zn(s) o Zn2+(aq) + 2 e- Cu2+(aq) + 2 e- o Cu(s)
Movimento di elettroni nel circuito esterno
Migrazione di ioni all’interno della pila
Elettrochimica 5
Rappresentazione schematica di un semielemento
ZnSO4 (aq, …… M ) ~ Zn
Rappresentazione schematica di una pila
A sinistra si indica l’elettrodo (-) e il semielemento dove avviene l’ossidazione a destra
il semielemento dove avviene la riduzione, poi l’elettrodo (+).
---
Il ponte salino viene indicato ||. Il setto poroso
Pila Daniell
(-) Zn~ZnSO4 (aq,…..M) || CuSO4 (aq,….M)~Cu (+)
Me n+ (aq, …… M ) ~ Me (s) Me
Me n+(aq) + n e- o Me (s)
Men+(aq)
Elettrochimica 7
Semielementi A GAS:
elettrodo metallico inerte (Pt, Au) a contatto con un gas e immerso
in una soluzione elettrolitica contenente l’anione o il catione
corrispondente al gas (semielementi ad idrogeno, ad ossigeno, a cloro)
Semielemento ad idrogeno
Pt H2 (g)
H3O+(aq)
Elettrochimica 8
Forza elettromotrice di una pila
E = ECatodo - EAnodo = EC - EA
Pila Daniell:
Elettrochimica 10
Zn(s) + Cu2+(aq) o Zn2+(aq) + Cu(s)
RT [Zn 2+]
E E° - ln E° = E°C - E°A
2F [Cu 2+]
quando: Q = 1 E = E°
all’equilibrio Q = K
E = 0 , la pila è scarica
0,0591 Log 10 Q
E E° -
n
Elettrochimica 12
Potenziale di un semielemento
L’equazione di Nernst si può applicare ad un singolo semielemento
facendo attenzione di scrivere la semireazione che avviene sempre come
riduzione anche se nella realtà questa potrebbe avvenire come ossidazione.
Mn+(aq) + n e- o M (s)
RT ln 1
E E ° n+ - nF
0 /M [M n+]
>M n+@ = 1 E = E°
Elettrochimica 13
Elettrodo standard (o normale) ad idrogeno
Elettrochimica 14
La serie elettrochimica dei potenziali standard
L’elettrodo standard ad idrogeno è reversibile dato che può comportarsi da
catodo o da anodo in una pila
si può determinare il
potenziale standard di
un qualsiasi
semielemento
accoppiando l’ESI con
il semielemento, in
condizioni standard e
misurando la f.e.m.
della pila così ottenuta.
Elettrochimica 16
La serie elettrochimica dei potenziali standard di riduzione (25°C)
Semireazione E° (V) Semireazione E° (V)
F2(g) + 2e- 2F- +2.87 2H+(aq) + 2e- H2(g) 0.00
PbO2(s) + SO42-(aq) + 4H+ + 2e- PbSO4(s) + H2O +1.69 Sn2+(aq) + 2e- Ni(s) -0.14
2HOCl(aq) + 2H+(aq) + 2e- Cl2(g) + 2H20 +1.63 Ni2+(aq) + 2e- Ni(s) -0.25
MnO4 (aq) +
- 8H+ (aq) + 5e- Mn2+ (aq) + 4H20 +1.51 Co2+(aq) + 2e- Co(s) -0.28
PbO2(s) + 4H+ + 2e- Pb2+ + 2H2O +1.46
(aq) (aq) PbSO4(s) + 2e- Pb(s) + SO42-(aq) -0.36
BrO3-(aq) + 6H+ + 6e- Br- + 3H2O +1.44
(aq) (aq)
Cd2+(aq) + 2e- Cd(s) -0.40
Au3+ (aq) + 3e- Au(s) +1.42
Fe2+(aq) + 2e- Fe(s) -0.44
Cl2 (g) + 2e- Cl- (aq) +1.36
Cr3+(aq) + 3e- Cr(s) -0.74
O2(g) + 4H+ (aq) + 4e- 2H2O +1.23
Zn2+(aq) + 2e- Zn(s) -0.76
Br2 (aq) + 2e- 2Br- (aq) +1.07
NO3-(aq) + 4H+ + 3e- NO(g) + 2H2O +0.96 2H2O(aq) + 2e- H2(g) + 2OH-(aq) -1.66
(aq)
Elettrochimica 17
La serie elettrochimica dei potenziali standard
Cu2+ + 2 e- Cu
RT 1 RT
E E° - ln E° + ln [Cu2+]
Cu2+/Cu 2F [Cu2+] Cu2+/Cu 2F
Elettrochimica 19
(-) Cu | Cu2+ (aq, C2) || Cu2+ (aq, C1) | Cu (+)
usi: nel prossimo futuro per autotrazione, produzione di elettricità; attualmente produce
energia e acqua pura (per condensazione del vapore) durante le missioni spaziali.
vantaggi: non produce inquinanti, converte circa il 75% dell’energia di legame del
carburante in elettricità (motore di un’automobile il 25%)
Elettrochimica 24