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Stele

Il Demiurgo Gnostico

Plotino: Contro gli Gnostici

Il Fascino del Catarismo

Riflessioni sul Culto e il Rito


Cataro

I Catari

Il Docetismo nel Sistema di


Valentino

Introduzione al Vangelo di
Giuda
e il Caino Gnostico

Il Ruolo della Donna nelle


Comunità Gnostiche

Esoterismo ed Essoterismo

ABRAXAS
.:. Rivista di diffusione del pensiero gnostico .:.
09 Luglio 2016 – Numero 20
Rivista digitale gratuita, in supplemento trimestrale a Lex Aurea, registrazione
presso il tribunale di Prato 2\2006. Ogni diritto riservato, ogni riproduzione
totale o parziale dei contenuti della rivista necessità di debita autorizzazione.

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Indice

ARTICOLO AUTORE Pag.

Stele Filippo Goti 3


Il Demiurgo degli Gnostici Filippo Goti 4
Andrea Casella 10
Plotino Contro gli Gnostici
Il Fascino del Catarismo R.R.M.M. 15
Riflessioni sul Culto e il Rito Cataro Filippo Goti 17
I Catari Vincenzo Bacarani 24
Il Docetismo nel Sistema di Valentina Achmoth 27
Valentino
Introduzione allo Gnosticismo Filippo Goti 28
Il Ruolo della Donna nelle Comunità Valentina Achmoth 36
Gnostiche
Esoterismo ed Essoterismo Michelle Perrotta 38
La Sophia Valentina Achmoth 46
Sovrano Ordine Gnostico Martinista 47

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Indirizzo di posta elettronica di contatto abraxas@fuocosacro.com

2
I grandi Maestri dello gnosticismo (Basilide,
STELE Valentino, Marcione e Carpocrate) sono stati
immensi filosofi e le loro scuole si sono
diffuse all'interno dell'Impero Romano.
Consapevoli che il loro messaggio era
Periodicamente, quasi si trattasse di un inevitabilmente per pochi (IERI COME
qualche ciclo delle acque influenzato dal moto OGGI), hanno optato per avvolgerlo,
della Luna, si torna a parlare di gnosticismo garantendone perpetuazione, nella matassa
(in genere a sproposito) e gnosi. Confondendo narrativa cristiana. In modo che, anche
il reale significato di questi due termini e qualora le loro strutture fossero perdute, i
ritenendo (diabolicamente: in quanto fratelli, in epoche e luoghi lontani, potessero
l'ignoranza è espressione del più profondo avere la possibilità (SE MUNITI DELLE
male) che questi siano sostitutivi l'uno con ADEGUATE CHIAVI DI COMPRENSIONE
l'altro. Purtroppo, questi personaggi, INTERIORE) di beneficiarne.
eternamente fuori luogo, tendono a
E‟ bene asserire che lo Gnosticismo non è un
dimenticarsi non solo l'esatta evoluzione dei
tipo di Gnosi. E', piuttosto, la Gnosi che si
fenomeni, ma ciò che li ha resi capaci di
incarna nello Gnosticismo ad essere difforme
imprimere direzione e forza all‟evoluzione
da quella in genere trasmessa in ambito
umana.
ermetico, platonico, neoplatonico e filosofico
Lo gnosticismo è un reale fenomeno storico- occidentale.
filosofico, che ha lasciato non solo
Non voglio attardarmi attorno al tipo di
un'impronta indelebile nella storia, ma ha
GNOSI veicolata dai Maestri dello
anche orientato il successivo indirizzo della
gnosticismo, per farsene una sommaria idea
sfera religiosa e iniziatica di tutto il bacino del
basta frequentare www.paxpleroma.it o
mediterraneo. Oggi non vi è corpo rituale,
cercare le mie conferenze su
deposito iniziatico o operativo, che non sia in
www.youtube.com. Diciamo solamente che la
qualche modo in debito con lo gnosticismo.
medesima pone l'uomo, che in essa si
Lo gnosticismo trova il suo massimo sviluppo riconosce, innanzi ad una prospettiva di
nei primi due-tre secoli dell'era cosiddetta profonda rottura con il sistema dei valori
cristiana; assumendo la forma, i simboli ordinari e la percezione della manifestazione.
esteriori e una parte della narrazione cristiana.
Questa particolare gnosi non può essere
In realtà, esso, ha svuotato il contenuto della
incarnata, certamente, nelle strutture delle
medesima, rappresentato da un insieme di
Chiese Gnostiche tardo ottocentesche e nel
precetti morali, ed ha infuso, nella residua
tiepido spirito dei loro “fedeli”. Siamo qui in
forma, concetti radicali e titanici. Quali ad
presenza, piuttosto, di un fenomeno moderno,
esempio il dualismo fra spirito e materia,
il quale prende il nome di neognosticismo.
l'esistenza di un Dio Inconoscibile,
Non me ne voglia il lettore, ma questa
l'identificazione del dio tetragrammatico
moderna espressione "spirituale", è una sorta
quale ente spirituale minore ed avverso agli
di teosofia in chiave occultistica-massonica.
uomini, l'introduzione di un‟antropologia
Dove, per trovare nobilitazione e richiamo per
spirituale ed infine l'esistenza di un messaggio
il volgo, sono stati presi in prestito termini
riservato a pochi e non trasmissibile
dallo gnosticismo storico e svuotati di ogni
dialetticamente.

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reale significato. Del resto verificando Per ogni forma di contatto potete usare:
personalmente il tepore d'animo, e il torpore abraxas@fuocosacro.com o
fuocosacroinforma@fuocosacro.com
della mente, di taluni in cerca dell'ennesima
patacca, grembiulino, prebenda e lustrino da
esibire, ben mi stupirei del contrario.

Ciò che mi procura sommo divertimento, da


studioso dello gnosticismo da circa trent'anni,
è notare come il fenomeno del
neognosticismo e gli accrocchi da cui è nato,
è servito, fra gli altri, a porre in essere quel
mercatino iniziatico che da circa 150 anni
impesta il mondo iniziatico occidentale. Dove
in cambio di una filiazione “vescovile” si
ottiene, un corpo rituale, un deposito
operativo o l‟ennesima equipollenza
“iniziatica”.

Al contempo il neognosticismo ha dato vita a


quel fenomeno che io chiamo sincrognosi
(mescolanza di pratiche e concetti
appartenenti a tradizioni difformi). La quale
nasce proprio attorno alle chiese gnostiche
tardo ottocentesche e alla ragnatela di rapporti
intessuti con l‟ambiente esoterico ed
occlutistico. Personaggi come Reuss, Krumm
Heller, Samael Aun Weor, che indubbiamente
hanno un certo seguito, hanno posto, in
posizione più o meno centrale, la Chiesa
Gnostica ai loro insegnamenti. Purtroppo, per
taluni, questa è la verità e dimenticarsene non
è buon servizio alla divulgazione.

Purtroppo un fenomeno come lo gnosticismo


può essere compreso, e correttamente
interpretato, solamente attraverso un serio e
profondo studio ed un'affinità spirituale e
psicologica. I quali non possono lasciare
spazio al tornaconto personale, di tanti
accatastatori di iniziazioni e confusi
affabulatori.

Filippo Goti

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sua dottrina si propagò in tutto l'Egitto,
Il Demiurgo Gnostico diffondendosi, tramite i suoi discepoli, nel
Filippo Goti mondo ellenico dell'Impero Romano. Notizie
certe ed estese sulla vita di Basilide non vi
sono, eccetto quelle derivanti dagli scritti,
spesso contrastanti, dei primi eresiologi. Il già
citato Epifanio di Salamina afferma che
Basilide fu discepolo di Menandro ad
"L'uomo è un accampamento di molti spiriti Antiochia di Siria, suggerendone quindi una
diversi" (Basilide) natalità siriana e solo successivamente,
trasferendosi ad Alessandria d'Egitto, fondò
una propria scuola filosofica. Diversamente
Eusebio2 e Teodorete3 sostengono che la sua
patria fosse Alessandria di Egitto. Ancora lo
si vorrebbe studente assieme ad un certo
Galuco, che professava, di essere stato
iniziato ai misteri del Cristo direttamente da
San Pietro. Ciò che sicuramente sappiamo è
che ebbe un figlio di nome Isidoro, che
continuò l'insegnamento paterno.
Pare, così come Pitagora, che Basilide
imponesse ai suoi discepoli un voto di
raccoglimento e di silenzio dalla durata di
cinque anni. Attraverso tale voto, o sigillo, il
discepolo doveva pervenire a una sorta di
chiusura filosofica in se stesso, attraverso cui
acquisire una nuova consapevolezza dei
rapporti che legano l‟uomo all‟universo.
I Padri della Chiesa lo accusarono di essere
suggeritore di apostasia (abbandono della
religione cristiana, a favore del politeismo

è stato un vescovo greco antico venerato dalle


Chiese cattolica, ortodossa e ortodossa orientale
come Santo e Padre della chiesa. Epifanio di
Salamina, Panarion. Eresie 61-66, a cura di
Domenico Ciarlo, Città Nuova, Roma 2014.
Epifanio di Salamina, Panarion. Eresie 67-73, a cura di
D. Ciarlo, Città Nuova 2014.
Epifanio di Salamina, Panarion. Eresie 74-80, a cura di
D. Ciarlo, Città Nuova 2015.
1. Breve biografia. Epifanio di Salamina, Panarion. Testo greco a fronte, 2
Voll. a cura di G. Pini, Morcelliana, Vol.I 2010,
Vol.II 2012.
Basilide è nativo di Alessandria di Egitto,
dove ha raggiunto la massima notorietà fra il 2 Eusebio di Cesarea (Cesarea in Palestina, 265 –
120 d.c. e il 140 d.c. in corrispondenza degli Cesarea in Palestina 340) è stato un vescovo greco
Imperatori Adriano e Antonio. E' considerato antico, padre della Chiesa. Divenne consigliere e
uno dei massimi padri dello Gnosticismo e su biografo dell'imperatore romano Costantino I.
testimonianza di Epifanio1 sappiamo che la 3 Teodoreto (Antiochia di Siria, 393 circa – 458 circa)
è stato un vescovo siriano teologo cristiano della
1 Epifanio di Salamina (Eleuteropoli, 315 circa – 403), scuola di Antiochia.

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2. La dottrina di Basilide in Ireneo4

Ireneo ci riporta come la dottrina di Basilide è


emanazionistica, e presupponga quindi che da
un Punto di Origine Ineffabile e Sconosciuto,
dal nome mistico di Abraxas, (In virtù di una
non chiarezza delle fonti pervenutaci, altri
vorrebbero che Abraxas fosse il "duce"
supremo dei 365 cieli) sia nata Nun o Nous
(Mente).
Da Nun ha preso sostanza il Logos (Verbo) e
a seguire Phronesis (Prudenza). Dalla prima
triade manifesta è stata emanata una coppia di
eoni: Sophia (Saggezza) e Dynamis (Forza).
Da questi sono poi stati emanati le Virtù, i
Principati, gli Angeli Primi (i costruttori del
primo cielo) e in seguito gli altri 365 cieli
(uno per i giorni dell'anno). Gli angeli
dell'ultimo cielo, che contiene l‟intera
manifestazione, si divisero il dominio dei
popoli della terra. Uno di questi angeli
sovrastava tutti gli altri per potenza e forza;
era l‟angelo che governava il popolo ebraico:
il Dio dell‟Antico Testamento (‫)יﬣוﬣ‬.
tradizionale), in un periodo in cui era ancora Quest‟angelo, animato dal desiderio di
forte la persecuzione religiosa ai danni dei conquista, volle così sottomettere tutte le
cristiani. In pratica ritenevano che genti del mondo al proprio potere e al popolo
l‟insegnamento di Basilide fosse un sistema a lui devoto. Tale azione mosse l'opposizione
che coniugava alcuni elementi formalmente di tutti gli altri Domini, da cui derivò perenne
cristiani, ma che sostanzialmente avesse una agitazione, guerra e confusione. Il Padre
strutturazione pagana. In modo tale da Ineffabile per sanare la situazione decise di
preservare se stesso, e i suoi discepoli, dalle inviare l'eone Nous (Cristo) sulla Terra.
periodiche repressioni religiose che subivano Compito del Cristo, nel sistema di Basilide,
le nascenti comunità cristiane. era quello di liberare coloro (gli gnostici) che
non si erano sottomessi spiritualmente al Dio
Prima di procedere oltre è bene ricordare che
dell‟Antico Testamento.
Gorge Robert Stow Mead, studioso di
religione e spiritualità, nel suo libro lo
“Gnosticismo e Cristianesimo delle Origini”, Essendo il Cristo di Basilide un Eone, un
collocò Basilide e il suo insegnamento nel essere spirituale, non poteva essere
capitolo “La Gnosi Secondo i Suoi Nemici”. sottomesso alla legge della materia e della
Questo perché di Basilide, così come di altri carne. Secondo questa considerazione
maestri dello gnosticismo, non abbiamo fonte Basilide elaborò una delle prime forme di
diretta, essendo tutti i suoi scritti andati docetismo (la doppia natura di Gesù Cristo),
perduti, ad eccezione fatta delle polemiche nei asserendo che Egli non fu messo in croce e
suoi confronti poste in essere dagli eresiologi. non patì la passione; pene che invece furono

4 Ireneo (Smirne, 130 – Lione, 202) è stato


un vescovo e teologo romano.

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sopportate da Simone Cireneo (Matteo sensitive; Iddio non ente (che Aristotele
27:32). Il Cristo facendosi beffa dei suoi chiama pensiero del pensiero, e questi eretici
persecutori, e degli angeli di ‫יּﬣוﬣ‬, compiuta non Ente) senza riflessione, senza percezione,
la missione redentrice ritornò alla dimora del senza proposito, senza programma, senza
Padre. Per Basilide coloro che credono nella passione, senza cupidigia, volle creare il
passione e nella morte in Croce, sono essi mondo. Dico volle, tanto per esprimermi;
stessi servi di ‫ יּﬣוﬣ‬e di coloro che racchiusero perchè non aveva volontà, né idee, né
le anime nei corpi fisici, mentre chi nega la percezioni; e per mondo, non intendo quello
passione e la morte in Croce del Cristo attuale, sorto per estensione e scissione, bensì
possiede ha ottenuto il sigillo della il seme del mondo. Il seme del mondo,
conoscenza del vero Padre Celeste. comprendeva in sè, come il grano di senapa,
tutte le cose, sorte poi per evoluzione, come le
radici, i rami, le foglie, sorgono dal grano
3. Dal Non Essere all'Essere della pianta. Era questo il seme che racchiude
in sè i semi universali, e che Aristotele indica
come il genere suddiviso in infinite
Quanto sopra attribuito a Basilide emerge
specie............"
dagli scritti dell‟eresiologo Ireneo, vediamo
adesso quanto della filosofia del Maestro Basile spiega il passare dal Non Essere
Gnostico è riportata da Ippolito5. Questo Primordiale all'Essere della manifestazione,
eresiologo in Confutazioni (VII 20-7) pone la attraverso la lenta germinazione del seme
gnosi di Basilide in raffronto con il pensiero spirituale. Una germinazione causata dalla
filosofico di Aristotele. All'inizio, prima del triplice natura del seme universale,
tempo e dello spazio, non esisteva che il consunstanziale al Padre Ineffabile ma da esso
Nulla, allora il «Dio che non esisteva» (ouk separato. Questo seme aveva una filiazione
on theos: il Dio Inesistente), per Aristotele sottile che appena maturata salì
"Pensato di Pensiero" (noeseos tes noesis), immediatamente al Non Essere. Un'altra
decise di creare il cosmo. A differenze del filiazione era composita e quindi impura. Essa
Dio dell'Antico Testamento non crea le cose a tentò di salire al Non Ente ma non vi riuscì
una a una, ma emette un seme che contiene il con le sole forze che le erano proprie. Essa
Tutto. Questo è il Seme del Mondo maturò ed armandosi di Spirito Santo, come
(Panspermia). Ecco quindi che dal Non di ali, salì al Non Ente, ma a questo punto lo
Esistente, il Dio Non Ente diede vita al Non Spirito Santo non consunstanziale al Padre ne
Seme che conteneva il tutto. Tali locuzioni rimase escluso, sospeso fra il mondo
stanno a indicare l'impossibilità logica e inferiore, e la soglia paterna. La terza
dialettica di cogliere questi passaggi e filiazione era invece grossolana e bisognosa
movimenti metafisici. di purificazione e rettificazione, rimase quindi
dispersa fra i germi cosmici generici. Durante
Ancora Ippolito riporta quanto segue:" Ci fu un numero infinito di Eoni, il firmamento
un tempo in cui nulla esisteva, non la (impregnato dallo Spirito Santo) si squarciò
sostanza, non la forma, non l'accidente, non il dando vita al Grande Arconte, il Dio degli
semplice, non il composto, non Ebrei, che per un numero imprecisato di cicli
l'inconoscibile, non l'invisibile, non l'uomo, cosmici rimase in solitudine, fino a
non l'angelo, non Dio, né alcuna di quelle dimenticare la radice della propria esistenza;
cose, che sono indicate con nomi; e che sono giungendo a credersi l'Unico Supremo fra gli
percepite sia dalla mente, sia dalle facoltà Esseri.

5 Ippolito di Roma (Asia, 170 circa – Sardegna, 235) è


stato un teologo e primo antipapa della storia della
Chiesa; questo ad indicare come nella Chiesa dei
primi secoli la distinzione fra eresia ed ortodossia
era labile e mutevole.

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Dio Unico che aveva proferito a Mosè: "Ego
Deus Abraham et Isaac et Jacob et nomen Dei
non indicavi eis". Ecco quindi che la funzione
redentrice del Cristo è quella di insegnare i
misteri oltre la Soglia Terrena. La Gnosi
discende dall'alto verso il basso, per
permettere così, a coloro che la sapranno
accogliere, l'ascesa dal basso verso l'alto.
Conoscenza che nello gnosticismo assume
forma e veicolo di salvezza: forma in quanto
l‟uomo di conoscenza è difforme
antropologicamente e veicolo in quanto grazie
ad essa può ricongiungersi alla Casa del
Padre. Momento necessario ed indispensabile
è la redenzione; la comprensione dell‟errore
attorno alla vera natura delle cose. Basilide
quindi postula un movimento salvifico
dall‟altro verso il basso, e successivamente di
reintegrazione dal basso verso l‟alto. Tale
dinamismo spirituale avrà termine solamente
quando tutte le scintille saranno ricongiunte al
Padre oltre la Soglia, e il mondo
semplicemente terminerà di essere in quanto
non più animato dal pneuma.
4. I due Sistemi e una possibile spiegazione.
Quanto sopra indicato nei precedenti paragrafi
è la narrazione del sistema basilidiano da
parte degli eresiologi Ireneo ed Ippolito.
Indubbiamente ci troviamo innanzi a due
sistemi difficilmente compatibili. Abbiamo
visto Ireneo che mostra un Basilide dualista e
docetista, mentre Ippolito tratteggia un
Basilide quasi Panteista. E‟ utile indicare che
Il Grande Arconte plasmando gli elementi che tali contraddizioni si riscontrano spesso
lo circondavano creò la manifestazione, che leggendo gli attacchi dei padri della chiesa
raccoglie la Natura e l'Uomo e tutti i cieli che verso le cosiddette eresie. Ciò dipende sia
sono compresi fra la terra e la soglia divina. dalla frammentazione delle fonti a loro
Sempre dalla terza figliolanza, il Demiurgo disposizione e sia dalla veridicità delle loro
plasma il primo Arconte, e lo pone su di un asserzioni e del pubblico a cui erano rivolte.
trono, da questi si generò un altro figlio, e via Seppur riportati a grandi linee, lasciando ad
a seguire dando vita non ad uno schema altre fonti maggior dettaglio, questi sistemi
emanazioni stico ma generazionistico. sono fra loro difficilmente conciliabili, sia per
Quando però la terza filiazione arse dal quanto concerne il moto di emanazione, che
desiderio di ricongiungersi al Non Ente, ecco quello di ricomposizione, oltre al rapporto che
che il Vangelo, nella forma del Cristo, discese lega il Demiurgo o Dio degli Ebrei alla
nel mondo, pervadendo tutti i principati, le manifestazione. Notiamo come il racconto di
dominazioni, le potenze e i nomi di tutte le Ippolito sia più ampio e dettagliato di Ireneo,
cose. Come un fuoco che arde ed illumina dal ad indicare che i due polemisti hanno attinto
figlio del Demiurgo giunse la narrazione al da fonti diversi. La ragionevole spiegazione a
Demiurgo, che scoprì quindi di non essere il tali differenze è che in realtà i due padri della

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Chiesa narrano di due sistemi diversi afferenti I Padri della Chiesa narrano come i basilidiani
l'uno a Basilide e l'altro ad un suo allievo di fossero licenziosi nei costumi, depravati
formazione aristotelica. Del resto moralmente e scandalosi intellettualmente.
caratteristica delle scuole gnostiche era che Ciò in virtù della loro convinzione che
quando l‟allievo raggiungeva la maestria, sussisteva una preesistenza e persistenza della
fondava una propria scuola disgiunta e rivelazione redentrice in pochi, e che quindi
essa fosse disgiunta da ogni condotta morale o
socialmente accettabile. A prescindere da tale
lettura, a mio avviso legata solamente alla
polemica, è utile porre l‟accento come la
filosofia di Basilide s‟inserisce a pieno titolo
in un solco tradizionale attorno alla dialettica
che lega l'Essere e il Non Essere, il reale e
l'irreale e il dualismo che deriva dalla
contrapposizione fra conoscenza e ignoranza.
Temi questi che ritroviamo nelle filosofie
orientali, e che dimostrano la fondamentale
importanza dello gnosticismo. Il quale
rappresenta uno scrigno filosofico, rituale e
operativo ricco di gemme preziose per
l‟audace cultore.

difforme da quella in cui si era formato.


Ad essi si aggiunge Clemente Alessandrino,
che cerca di tracciare la valenza etica del
sistema di Basilide. Il quale ci riporta come
per Basilide la fede, e il suo strumento la
preghiera, erano fondamento della salvezza;
ma la vera fede non era cieca sottomissione,
ma anzi una rivelazione superiore insita in
alcune anime e giunta loro prima dell'unione
con il corpo fisico. E' l'arrivo del Salvatore e
della Narrazione che innesca questa forza
latente, quasi dimenticata, e mette in moto il
processo di salvezza. La fede e il peccato,
secondo Basilide, sono insiti nell'uomo, e non
sono dovuti tanto all'uso o all‟abuso del libero
arbitrio quanto piuttosto all‟originale
preesistenza frutto del movimento emanativo,
che dalle sfere spirituali si è protratto fino a
quelle grossolane.

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gnosticismo vi fossero più commistioni e
Plotino: Contro gli Gnostici punti in comune di quanto lo stesso Plotino
Andrea Casella non fosse disposto a riconoscere, considerata
la loro comune filiazione dal “capostipite”
Platone, l'”uomo divino”, come lo chiamava
Plotino. In effetti, pur con lievissime (più che
“Essi, disprezzando il mondo creato e questa terra, altro apparenti) differenze speculative, il reale
dicono che c'è per loro una terra nuova, nella quale discrimine idoneo a dividere Plotino dai suoi
essi se n'andranno di qui: e dicono che questa sia avversari non è altro che un giudizio di
la ragione del mondo.” valore, ossia l'atteggiamento interiore,
soggettivo (lato sensu “morale”) nei confronti
Plotino, Enneadi, II, 9, 5 della cosmogonia e della manifestazione
materiale. Per gli Gnostici non c'è alternativa:
il mondo è malvagio, frutto di un
fondamentale errore, di una tragedia
consumata all'interno della sfera del divino;
per Plotino, invece, la defezione dell'Uno
assoluto da se stesso si presenta come il
semplice sviluppo necessario delle
potenzialità insite in esso tramite progressive
ipostasi intrinsecamente neutre e impersonali,
che non manifestano passioni atte a farne
decadere l'essenza; ed anche l'ipostatizzazione
fondamentale plotiniana, Uno – Intelligenza
universale – Anima universale, non è reale e
cronologica, ma soltanto logica, essendo
questo, dice Plotino, “l'ordine conforme a
natura”, poiché tutto è, in realtà, nell'Uno.
Sarebbe utile, a questo punto, cercar di
identificare quale fosse il gruppo gnostico
contro il quale Plotino scrisse. Hans Jonas, nel
suo fondamentale trattato sullo Gnosticismo,
non esita a qualificare questa setta gnostica
come “cristiana”, benché essa non sia
identificabile con nessuna di quelle nominate
nei cataloghi patristici. D'altra parte, nella
“Vita di Plotino” (cap. 16), Porfirio riferisce
che il trattato fosse stato scritto contro alcuni
settari (“airetikòi” è la parola esatta) che
“mostravano apocalissi di Zoroastro, di
Zostriano, di Nicoteo, di Allogeno, di Meso e
altri simili”. Non sembra quindi, a prima
Il trattato di Plotino contro gli Gnostici, vista, che questi gnostici fossero cristiani, a
collocato dal discepolo Porfirio (ordinatore meno di non considerare “airetikòi” come
degli scritti del maestro) nel capitolo 9 del riferito a una setta interna ad essi, tanto più
libro II delle Enneadi, ci restituisce un che gli stessi Gnostici cristiani non si
interessante affresco di dottrinaria dialettica facevano scrupolo a possedere trattati che di
fra due delle maggiori correnti di pensiero cristiano nulla avevano. La cosa interessante
viventi nel III sec. d. C. da notare, tuttavia, è che costoro fossero
Ho detto dialettica, ma non si può non presenti nello stesso circolo di Plotino:
riconoscere che tra neoplatonismo e Porfirio, infatti, dice che presso di lui (“kat'

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autòn”) ve n'erano molti (oltre che molti che, in qualche modo, sarebbe figlio di Sofia.
Cristiani: e qui sta il dubbio sulla parola Questo complesso di informazioni ha portato
“airetikòi”), e questa notizia trova riscontro alcuni a credere che questi Gnostici altri non
nello stesso Plotino laddove, ad un certo fossero che i Valentiniani. Da parte sua, Hans
punto della sua confutazione, dice: “Io sento Jonas ha cercato di inquadrare il passo
tuttavia un certo ritegno di fronte ad alcuni nell'ambito più generale della
nostri amici, che, essendosi imbattuti in “gnosticizzazione” del mito di Narciso, e più
questa dottrina prima di diventare nostri precisamente in una “terza corrente” che
amici, persistono in essa non so perché... E prevedeva la cattura da parte della tenebra
poiché nulla più potrebbe convincere quelli, non dell'anima-luce superiore in sé, ma di un
non a costoro, ma ai miei discepoli io rivolgo suo riflesso “sostanziato”, di modo tale che la
il mio discorso.” (Enn. II, 9, 10). Sembra luce superiore rimane integra, ma nel mondo
quindi che lo Gnosticismo esercitasse una inferiore ve ne precipita un'immagine. Dice
fortissima attrattiva nei confronti degli Jonas: “Sebbene non vi sia stata una reale
intellettuali del tempo. discesa o caduta dell'originale divino,
Per meglio esporre la confutazione di qualche cosa di esso è rimasto immerso nel
Plotino non v'è di meglio che partire da quello basso mondo, e appunto perché la Tenebra lo
che secondo lui è il punto “che sorpassa tutti considera una spoglia preziosa, per questo
gli altri in assurdità” (Enn. II, 9, 10): motivo la divinità non caduta è rimasta
“Essi dicono che l'anima e una certa Sofia implicata nell'ulteriore destino di questa
hanno piegato verso il basso, sia che l'anima emanazione. La Tenebra è presa da cupidigia
abbia piegato per prima, sia che la Sofia sia per lo splendore apparso nel suo mezzo o
stata la causa di tale inclinazione, sia che sulla superficie delle acque primordiali e
l'una sia identica all'altra; dicono poi che le cercando di mescolarsi ad esso e trattenerlo
altre anime siano discese insieme e che, strettamente e in permanenza, lo trascina in
membri di Sofia, abbiano assunto un corpo, basso, lo assorbe e lo spezzetta in
ad esempio quello umano, mentre quella che innumerevoli particelle.”
è la ragione dell'inclinazione delle altre non Hans Jonas ha affermato che questa idea non
sia discesa e cioè non inclini, ma illumini era comune solo agli Gnostici avversati da
soltanto le tenebre: da questa illuminazione Plotino, ma anche ai Sethiani, ai Perati e a un
sarebbe nata un'immagine nella materia (“en sistema ricordato da Basilide come non suo
tè ylè”). Immaginano inoltre un'immagine ma proprio di alcuni “barbari”, termine che
dell'immagine che attraversi ciò che secondo Jonas si riferisce a pensatori persiani:
chiamano materia (“ylè”) o materialità in tal senso il riferimento di Porfirio ad
(“ylòtes”) o altra cosa; essi infatti adoperano apocalissi di Zoroastro e di Zostriano appare
ora l'uno ora l'altro termine e di molti altri assai significativo, senza contare che il
nomi si servono per rendere oscuro il loro mitologhema della tenebra che cattura la luce
pensiero; fanno sorgere così l'essere da loro fagocitandola è tipico dei sistemi iranici. Né
chiamato Demiurgo e narrano che Egli si può sfuggire che un concetto analogo - che
allontani dalla madre e che da Lui proceda il vede l'anima universale inclinarsi verso il
mondo sino all'ultimo riflesso del riflesso: e mondo inferiore e lasciarvi una traccia di sé -
così chi scrisse queste cose ha modo di sia sposato dallo stesso Plotino (Enn. I, 1, 12),
biasimare aspramente.” (Enn. II, 9, 10). a dispetto di quanto egli stesso sia costretto a
Questo sarebbe il cuore del “credo” degli dire, auto-smentendosi nel corso della sua
Gnostici. In esso (nonostante la difficoltà di confutazione (Enn. II, 9, 11), laddove,
identificazione di un gruppo preciso) evidentemente spazientito, si chiede come sia
possiamo agevolmente rintracciare i tipici possibile che quest'immagine dell'anima
stilemi e mitologhemi gnostici: Sophia discesa nel mondo inferiore sia, come
(comune ai sistemi valentiniani e sethiani), il vogliono questi Gnostici, un “pensiero” (“è
riflesso della luce superiore nelle acque (o ennòema”). È questo un termine
tenebre) inferiori e, soprattutto, il Demiurgo, particolarmente caro a molti sistemi gnostici -

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a partire da quello simoniano -, seppur nella Molto significativo è ciò che Plotino coglie
leggerissima variante semantica “è ènnoia”, dal sistema gnostico: “E così, tutta la
designando questo l'eone “peccatore” che responsabilità [della caduta] ricade sugli
precipitando verso i domini del caos dà esseri primi” (Enn. II, 9, 12). Plotino intuisce
l'abbrivio alla manifestazione materiale. che il dramma della creazione è da attribuirsi
Informazione interessante che Plotino ci in via esclusiva al mondo intelligibile: è in
fornisce è la credenza di questa setta nel fatto esso la fallibilità primigenia, in esso si
che il fuoco sia l'elemento primigenio consuma il “peccato originale”, dal quale
prodotto dal pensiero. Così come Eraclito l'uomo, e l'uomo soltanto, è esente, ma
(influenzato secondo alcuni dai rituali del coinvolto in esso senza reale responsabilità.
fuoco di ambito iranico), essi credono che il Questo segno di grande umanismo del
fuoco costituisca la radice della realtà. Ed pensiero gnostico appare come un assoluto
anche in questo potrebbe nascondersi un orrore al pensatore ellenistico: come può la
indizio dell'origine iranica della dottrina di divinità errare? Dai tempi di Platone il cosmo
questo gruppo gnostico. D'altronde, il fatto è stato considerato dimora della grande
che l'oscurità, come essi dicono, esistesse già armonia. Ora invece gli Gnostici dicono che
in qualche modo prima che la luce si gli astri sono tiranni e ad essi si sentono in
rispecchiasse sulla sua superficie, rimanda ad diritto di indirizzare perfino magie e formule
un rudimentale dualismo principiale tipico dei per incantarli, affascinarli, commuoverli (Enn.
sistemi barbelognostici, come quello proprio II, 9, 14). Ma le anime degli astri “sono
degli autori dell'Ipostasi degli Arconti, tanto intelligenti, buone e più delle nostre a stretto
che Plotino si domanda: “Se l'anima ha contatto con gli Intelligibili. Come potrebbe
piegato verso il basso e ha visto e illuminato esistere il nostro mondo se lo si tagliasse
un'oscurità che esisteva già, donde viene fuori dal mondo intelligibile?” (Enn. II, 9,
questa oscurità?” È però quanto meno 16). Plotino non si capacita di come al mondo
singolare che egli faccia passare in sordina che direttamente promana dall'Uno (l'Uno o il
questo medesimo problema nel suo stesso Bene: Enn. II, 9, 1) possa indirizzarsi un
sistema. giudizio così negativo; giudizio che sarebbe
giusto verso gli esseri dotati di un corpo, il
quale (riconosce lo stesso Plotino), è ciò che
allontana dal Bene supremo. Ma la difettosa
corporeità manca agli esseri intelligibili (Enn.
II, 9, 8): e così, come potrebbero in qualche
modo provare perturbamento?
La polemica plotiniana, seppur accorata e
appassionata, appare piuttosto sterile ad un
attento esame. Plotino infatti sembra attribuire
ora troppo, ora troppo poco, al pensiero
gnostico, occultandone volutamente i grandi
meriti e le grandi intuizioni, con il non troppo
velato intento di nascondere, forse, i troppi
punti in comune che la sua dottrina condivide
con esso. Altrove, Plotino rimane addirittura
vittima di clamorose sviste, finendo per
identificare l'anima universale al Demiurgo
(Enn. II, 9, 6). Ma il Demiurgo (che pure è
formato di sostanza psichica) non è affatto
l'Anima Mundi: tutt'al più una sua ipostasi. La
stessa molteplicità degli intelligibili nel seno
del Pleroma sembra non essere ben compresa
da Plotino. Egli critica la dottrina laddove

12
sembra attribuire una molteplicità reale al
Pleroma (con i suoi innumerevoli eoni), ma Plotino, da buon filosofo ellenico, dice che
così facendo cade in un comune errore: quello essi “non hanno mai formulato una dottrina
di credere alla effettiva “storicità” degli eventi della virtù” (Enn. II, 9, 15). Ciò che quindi
narrati nei miti gnostici. Plotino si chiede essi ricercherebbero (con evidente
come potrebbe esistere un prima e un dopo generalizzazione da parte del filosofo) non
della creazione se, come Platone insegna, il sarebbe che il piacere, pensare a se stessi,
mondo non ha avuto né inizio né fine. Ma è fuggire la società degli altri uomini e pensare
questa un'illusione letteralista che, se fa bene solo al proprio interesse. Secondo lui, erede
alla ragion “pratica”, per dir così, dissecca della tradizione ellenica che vedeva la virtù
l'intuizione pura privandola del suo naturale innanzitutto alla luce della “praxis”: “Non
campo d'esistenza. Non è forse il mondo di basta dire: guarda a Dio, se poi non s'insegna
Plotino, esso stesso, il risultato di una come si debba guardare a Lui... Soltanto la
progressiva manifestazione dell'assoluto per il virtù progressiva interiore all'anima e
tramite di ipostasi? Che poi queste ipostasi accompagnata dalla prudenza ci rivela Dio:
siano tra loro separate solo sul piano logico senza la virtù vera Dio non è che vuoto
non v'è questione, neppure per gli gnostici. nome.” (Enn. II, 9, 15). È dunque evidente il
Plotino è un filosofo puro, figlio della grande riaffiorare del giudizio di valore dell'uomo
tradizione ellenica: egli non può vedere il ellenico: se non si insegna l'esercizio della
peccato nel cosmo, neppure a livello virtù nessun Dio può essere trovato. Ci appare
potenziale. Per lui non può esistere il male chiaro, tuttavia, che Plotino non veda, o faccia
come ontologia separata e a sé stante, neppure finta di non vedere, il dramma auto-evidente
come potenzialità occulta. Il male non può di un universo spietato dove la teodicea è
essere che semplice “offuscamento”, semplicemente un'impostura; dramma che di
affievolimento della virtù e della saggezza certo non è invenzione degli Gnostici, se già i
dovuta al mescolamento dell'anima filosofi anteriori a Socrate ne parlavano, e la
individuale con il corpo (Enn. II, 9, 13). Ed è loro saggezza venne poi raccolta dai Misteri.
proprio sul piano della virtù che Plotino, In questo senso la saggezza gnostica è ben più
infine, si sente di attaccare con maggior antica di quella di Plotino (e di Platone
veemenza gli Gnostici. stesso); filosofi vittime, tutto sommato,

13
dell'ottimismo teoretico post-socratico. La
ragione, il logos teoretico, che costituisce,
secondo gli alfieri della modernità, la più * Ediz. di riferimento: “Plotino: Enneadi,
grande conquista del mondo occidentale, non Bompiani 2000/2014, a cura di G. Faggin,
poteva essere visto se non con ironico testo greco a fronte.
distacco dagli eredi di una primordiale
tradizione orientale che, seppur beneficiaria
degli apporti del platonismo, vedeva tutto
intorno a sé l'Inferno personificato. Per
costoro il valore della ragione teoretica e delle
sue costruzioni è pressoché nullo: il
sentimento del male è autocosciente, poiché
nel momento preciso in cui sorge il pensiero
(“enthymesis”, dice l'Apocrifo di Giovanni),
ecco che questo si porta dietro tutto il suo
esercito di demoni dell'angoscia e del terrore
di fronte all'impossibilità principiale di
attingere all'assoluto. Ecco perché Basilide
affermava che l'unico modo per l'uomo di
rientrare nei suoi limiti naturali fosse
l'ignoranza. Ma come, si dirà: la gnosi non
predica proprio la conoscenza, in
contrapposizione all'ignoranza? Rispondiamo
che la gnosi non è la semplice conoscenza
ordinaria, ma qualcosa di più. Per aversi vera
gnosi e identificarsi, anzi, con essa, bisogna
prescindere del tutto dalla ragione teoretica,
invertendo la rotta dell'attenzione dall'esterno
verso l'interno, per mezzo di progressiva
introversione: perché il Deus Absconditus che
giace nella quiete extracosmica non è
raggiungibile proiettandosi in qualche modo
verso le altezze vertiginose dell'esistente, ma
anzi “scendendo” nei meandri di sé stessi,
oltre la barriera dell'”ente”, laddove risiede la
scintilla assopita che non è impigliata nelle
maglie oscure della prigione esteriore;
laddove, per usare un'espressione tratta dalla
Bhagavadgita, “non splende il sole, né la
luna, né il fuoco”. L'ignoranza che bisogna
coltivare, dunque, è quella della ragione
teoretica e della scienza parziale.
Noi siamo di coloro che, disillusi ormai di
fronte alle promesse disattese del logos
socratico, ci facciamo attenti discepoli delle
dottrine gnostiche, ben felici di essere in
compagnia di pensatori “ultimi”, come Zapffe
e Ligotti, che di fronte a un mondo moderno
sempre più scarno di intuizione, apertamente
parlano della “tragedia” della coscienza
umana.

14
Il Fascino del Catarismo Dio e al Vangelo», un Vangelo inteso nella
sua radicale semplicità che eliminava tutto
Malcolm Lambert - I Catari, Ed.
PIEMME, pagg. 117-119.
l'apparato rituale della Chiesa medievale, che
sostituiva il battesimo di Giovanni per mezzo
dell'acqua con una cerimonia che non veniva
imposta gli infanti ancora privi del dono della
ragione, ma scelta liberamente da persone
La cerimonia del consolamentum, così ormai mature in grado di comprendere che
semplice ed efficace, conquistava molti cosa stesse accadendo, in cui il «battesimo
proseliti. Arnaude de Lamothe ricordava i dello Spirito» veniva amministrato con
dettagli di quando insieme a sua sorella l'imposizione delle mani. Arnaude e sua
Peirona, accompagnate dalle perfette che le sorella promisero inoltre, secondo la
avevano accolte e istruite, si erano recate descrizione del verbale inquisitoriale, di «non
nella casa del diacono di Villemur. Egli e un abbandonare la setta eretica per timore
altro perfetto avevano dell'acqua o del fuoco
chiesto loro per prima o di qualsiasi altra
cosa se «intendevano morte». Quindi «gli
dedicarsi a Dio e al eretici posero le mani
Vengelo»; e un libro sulla testa
secondariamente, se delle sorelle e dei
avrebbero promesso testimoni, e lessero
«di non mangiare dal libro, e fecero
carne, uova o recitare il Padre nostro
formaggio o ogni alle giovani al modo
grasso tranne l'olio degli eretici», ossia,
vegetale; di non sostituendo «il pane
prestare giuramento, quotidiano" con «il
di non mentire, di non pane
soddisfare alcun supersostanziale». Il
desiderio carnale, e libro doveva
tutto questo per il contenere i Vangeli o il
resto della loro vita». Nuovo Testamento, il
libro sacro per la
Era un'esortazione al Chiesa catara, in
sacrificio di sé e a una contrapposizione
vita guidata dall'ideale, all'Antico Testamento,
simile a quella di una tutto o in parte
monaca, cui in questo ispirato da Geova, un
caso erano chiamate a rispondere delle dio o uno spirito maligno, il cui mondo,
adolescenti, che avrebbero continuato a dedito al male, era il mondo della materia.
condurre la vita che avevano scelto Nel rituale del consolamentum, che ci è
consapevolmente, insieme a donne più giunto nella versione provenzale, i catari
anziane. definivano la loro Chiesa semplicemente la
Come sempre, la cerimonia ebbe luogo in Chiesa di Dio. Secondo questa liturgia, prima
una casa privata, in un ambiente semplice e della solenne imposizione delle mani
quotidiano, e non nella solennità di una l'anziano esortava il candidato, richiamando i
Chiesa abbaziale. Le due ragazze erano testi scritturali sulla necessità del battesismo
convinte di avere dedicato così la loro vita «a e sulla pratica dell'imposizione delle mani nel

15
libro degli Atti, ma in particolare, testo chiave peccati, di sciogliere e di legare, di guarire, di
per i catari, le parole di Giovanni Battista: «Io scacciare i demoni, di parlare in più lingue.
vi battezzo con l'acqua ma colui che viene
dopo di me è più potente di me [...] Vi A parte il fondamentale rifiuto del battesimo
battezzerà con lo Spirito Santo e col fuoco», e per acqua, sostituito dall'imposizione delle
di Gesù come vengono citate da Luca negli mani, e la restrizione dello stato di membro
Atti, «Perché Giovanni battezzava con della Chiesa a chi aveva ricevuto il
l'acqua; ma voi sarete battezzati con lo consolamentum, la sequenza dei testi bibilici
Spirito Santo». e delle esortazioni, che invitavano a una vita
santa, a non rubare, uccidere o mentire, a
benedire i persecutori, era ortodossa. A un
certo punto, quando l'anziano parlava del
rifiuto del mondo, della concupiscenza e della
«veste immonda che è carnale», intendeva
giustificare il rifiuto di qualsiasi contatto
sessuale e del mangiare carne, il che di per sé
non era eterodosso, ma lo diventava se unito
alla convinzione che tutta la materia fosse
malvagia, creazione di Satana o di un dio
malvagio.
In questo sermone vi era ben poco che
potesse rendere avvertito il candidato o lo
spettatore della natura eretica della
cerimonia; la solenne ed efficace sequenza
Si sottintendeva che la Chiesa cattolica fosse
dei testi rafforzava la fiducia nel perfetto e
la Chiesa di Giovanni Battista; la vera Chiesa
dava una profonda carica ideale. Durante il
di Dio amministrava il battesimo con
rito, il candidato doveva rispondere alle
l'imposizione delle mani. L'anziano
parole «devi custodire i comandamenti di
concludeva la prima parte della sua
Dio e odiare il mondo» dicendo: «Lo voglio.
esortazione dicendo: «La Chiesa di Dio ha
Prega Dio per me perché mi dia la sua forza»;
preservato questo santo battesimo, con cui
l'anziano procedeva quindi a impartire la
viene conferito lo Spirito Santo, dal tempo
cerimonia vera e propria del consolamentum.
degli apostoli fino a ora, ed è stato trasmesso
dagli uomini buoni fino ai nostri giorni, e sarà
così fino alla fine dei tempi».
In altre parole, il candidato veniva accolto
nella tradizione apostolica ed era tenuto a
seguire lo stile di vita degli apostoli. La
tradizione della Chiesa medievale non aveva
alcun valore, era la via di Satana. Il rituale
ribadiva efficacemente l'autenticità della
dottrina catara ed enfatizzava lo stile di vita
cui era chiamato chi riceveva il
consolamentum. Seguivano ulteriori citazioni
sull'opportunità di seguire i comandamenti e
i precetti di Gesù e sul potere conferito alla
Chiesa di Dio, ossia ai perfetti, di rimettere i

16
comprendere la vera essenza del catarismo,
Riflessioni sul Culto e il della sua natura che certamente non si può
Rito Cataro ridurre ad una semplice alternativa religiosa,
Filippo Goti nei confronti della Chiesa Cattolica.
L‟essenza del catarismo, così come dello
gnosticismo, si estrinseca in un‟insanabile
divergenza cosmogonica ed escatologica nei
confronti del cattolicesimo e delle altre
“......Siamo venuti davanti a Dio e davanti a religioni del libro. La quale si può riassumere
voi e le ordinanze della Santa Chiesa in una semplice domanda “DA DOVE
che possiamo ricevere il perdono e la NASCE IL MALE DI QUESTO MONDO”, a
penitenza per tutti i nostri peccati nel cui gli gnostici hanno risposto:” DALLO
pensiero, parola e azione dalla nostra nascita STESSO DIO CHE HA FATTO QUESTO
fino ad oggi e chiediamo la misericordia di MONDO”.
Dio e di voi di pregare per noi al Santo Padre Tralasciare tale evidenza è commettere
della Misericordia che Egli ci perdonerà......” sfregio alla memoria e al sacrificio di quella
moltitudine di uomini e donne che sono stati
Apparelhamentum, dal Rituale Lione Rito oppressi, torturati, e scannati da aguzzini
cataro attraverso il quale i membri della animati da una fede radicalmente alternativa,
comunità confessavano i propri peccati, per espressione di una difforme radice spirituale.
poi ricevere il perdono e la penitenza. Questo è quanto sfugge a molti che oggi si
proclamano catari, o che amano travestirsi da
vescovi gnostici non trovando soddisfazione
INTRODUZIONE. dalla vita di ogni giorno, o dal carico di altre
onorificenze di ottone. L‟accorto studio della
storia ci insegna come lo gnosticismo, e il
catarismo che ne è stata espressione tardiva,
hanno tramandato nel corso dei millenni una
radice spirituale, e non una forma religiosa,
opponente a quanto incarnato nel
cattolicesimo romano, ed ortodosso, così
come nell‟ebraismo e così come nell‟Islam.
Infatti tutte queste tre religioni, seppur in
modo diverso, si sono impegnate a sradicare
lo gnosticismo in ogni sua forma. Ricorrendo
sovente alla violenza e il genocidio. Mediocre
e cieco è colui che ritiene ciò figlio del
passato, basta vedere quanto ancora oggi è
Il catarismo, come più in generale lo compiuto ai danni di Mandei, Yazidi e
gnosticismo, continuano a rappresentare un Zoroastriani in quel luogo che un tempo era la
patrimonio culturale, filosofico e rituale verso Persia.
il quale numerose persone, non sempre
animate da volontà di conoscenza, sono Terminato questo breve preambolo, e
attratte. Molti per spirito di curiosità verso malgrado questo lavoro non sia legato ad un
quella che è stata una diversa espressione di inquadramento storico e sociale del fenomeno
spiritualità cristiana, legata alla povertà e alla cataro, quanto bensì ad evidenziarne le
comunione dei fedeli, altri per amore della peculiarità dottrinali, è necessario per meglio
storia medioevale, ed infine alcuni intenti ad delimitare il fenomeno portare alla memoria
impreziosire cerimonie e corpi rituali con del lettore alcuni elementi, meritevoli di un
elementi formali e nominali del catarismo. successivo approfondimento.
Purtroppo molti, fin troppo, tralasciano di

17
Il catarismo non è stato un estemporaneo possibile affermare che i seguaci di questa
apparire, una chimera, o un tremulo sogno che religione fossero dei poveri incolti, storditi
al mattino viene fagocitato dal risveglio, ma della parole di visionari e folli, in quanto le
un fenomeno duraturo, complesso, frutto zone di influenza del catarismo coincidevano
tardivo dello gnosticismo, ed estremo con il cuore ricco e pulsante, economicamente
tentativo di raccogliere in forma religiosa gli e culturalmente, dell'Europa medioevale.
gnostici. Al contempo poteva rappresentare, Inoltre i catari non provenivano solamente dal
così come potevano esserlo figure come popolo, ma raccoglievano adesione in ampi
Valdo e Lutero, un momento di riflessione per strati della nobiltà e della borghesia.
la Chiesa Romana impastata nel lusso, nella Dimostrando così nei fatti un radicamento,
politica, e nel nepotismo. Purtroppo non fu una capacità di penetrazione, che non poteva
accolta la riflessione che esso offriva nei suoi che risiedere in un forte consenso sociale, che
aspetti formali, un ritorno alla semplicità parimenti si affiancava allo scontento verso i
evangelica e alla povertà, e la risposta fu la costumi corrotti di sacerdoti e vescovi romani.
spada. I perfetti e i credenti catari sapevano dare
l‟esempio in vita di quanto professavano, e
Il catarismo è fiorito lungo un periodo che ciò era apprezzato dai fedeli stanchi di vedere
abbraccia la fine del decimo secolo dell'era come la miseria di questo mondo fosse tutta a
cristiana, fino alla seconda metà del loro carico, mentre la classe sacerdotale
quindicesimo secolo. Tre sono le date in cui pietrina godeva con largo anticipo della
possiamo sintetizzare la vita e la morte di ricchezza del mondo celeste.
questa religione:
Anno 950 che vedeva coppie Purtroppo il catarismo rimase
di buoni uomini camminare vittima del suo enorme successo,
lungo le vie della Francia che attirò l‟attenzione malevola
meridionale, portando il buon pontificia, così come delle
insegnamento e mostrando guerre intestine che scuotevano
come fosse possibile vivere la Francia, suddivisa in stati
l‟insegnamento primitivo del feudali, e contrapponevano, per
Cristo. questioni dinastiche, le famiglie
Anno 1208 Assassinio del nobiliari di mezza europa.
legato papale Pierre di Ebbero così buon gioco gli
Castelnau, a cui segue avversari del catarismo nel
l'appello del Papa alla coalizzarsi vuoi con
Crociata contro gli l‟Imperatore, vuoi con nobili
albigesi/catari. locali, o barattare investiture
Anno 1463 conquista della Bulgaria da parte papali ai regnanti, in cambio di roghi e
dei Turchi e fine della religione Bogomilla, da genocidi. Malgrado questa barbara violenza, il
cui erano derivati i catari. catarismo è sopravvissuto nello spirito di
coloro che autenticamente si riconoscono in
Il catarismo non ha rappresentato tanto esso, e ne hanno mantenuto vivo il ricordo e il
un'eresia fuggevole e fugace, altrimenti non si patrimonio culturale e filosofico.
spiegherebbe il fascino che ancora oggi
esercita questo che è stato un movimento Il Culto
spirituale che per secoli ha conteso alla
Chiesa di Roma il cuore e le anime delle DUALISMO ASSOLUTO, DUALISMO
regioni più ricche e prospere dell‟Europa. Il MITIGATO
catarismo era una vera e propria religione,
organizzata in diocesi disseminate fra la E‟ necessario premettere che lo gnosticismo
Francia meridionale, la Spagna, l'Italia del dei primi secoli della cristianità raccoglieva
Nord, ed infine la Germania. Neppure è due grandi matrici: quella alessandrina e

18
quella orientale. Queste si caratterizzavano dualismo quello orientale, che nasce attorno
non solo per elementi formali quali la alla fine del terzo secolo dell‟era cristiana,
strutturazione delle forme aggregative, il caratterizzandosi per la forma di chiesa, e per
corpo rituale, e il diverso stile narrativo degli la vocazione a raccogliere elementi figurativi
scritti; quanto per la profondità della frattura e mitologici di altre religioni, così come per il
che esiste fra il piano manifestativo umano, e fervente apostolato. Il manicheismo è stata la
il piano superiore divino. La matrice orientale prima religione universale della storia umana,
narrava un dualismo netto e verticale, che e si è spinto dalla Persia all‟Egitto, alla
vedeva due divinità fra loro antitetiche e penisola balcanica, fino a raggiungere il cuore
coeve. Lo gnosticismo di matrice alessandrina della Cina dove sopravvisse fino al XV
proponeva una frattura pneumatica secolo.
orizzontale, causata da un gesto di ribellione o
di amore snaturato, da cui in seguito era nato Dualismo Assoluto
questo nostro mondo. Entrambe le visioni
cosmogoniche trovano coincidenza, ed è qui Gli elementi salienti del dualismo cataro
l‟unicità della prospettiva gnostica, nel assoluto, sono da ricercarsi nell‟esistenza di
considerare la creazione espressione di un dio due
minore ostile all‟uomo. L‟uomo, nella visione principi ed enti divini antagonisti, ed
degli antichi gnostici, si trova imprigionato in irriducibili: Dio e Satana. Dove il secondo
un mondo inferiore ingannevole, separato dal viene identificato nel Dio dell‟Antico
mondo della luce verso cui anela il ritorno. Testamento. Dio, il dio della Luce e dello
Spirito, ha creato gli esseri perfetti, mentre
Parimenti il catarismo al proprio interno Satana ha dato vita al mondo in cui viviamo.
ripropone tale alternanza, dove alcuni La narrazione mitologica catara, ci narra che
abbracciano un dualismo assoluto, ed altri un Lucibello, il figlio prediletto di Satana, con
dualismo mitigato. E‟ però da ricondursi alla l‟astuzia si introduce nel Regno della Luce, e
prima forma di dualismo la vera radice catara, con l‟inganno della lusinga sensuale, mostra
in virtù della genesi stessa di questa religione un demone femmina, seduce Angeli intenti ad
che trova radicamento in Francia, tramite la adorare Dio. Questi distolgono lo sguardo dal
trasmissione del corpo docetico dai Dio della Luce, ed inebriati dai sensi, cadono
Bogomilli. Il Bogomilismo era una setta in grande numero sulla terra, dove vengono
eretica cristiana organizzata in forma di imprigionati in corpi di fango. Gli angeli
Chiesa, con proprie diocesi in tutta l‟Europa perdono memoria di ciò che erano per loro
balcanica. La nascita di questa religione è diritto di nascita, e danno vita all‟umanità.
collocabile nel IX secolo, quindi Ecco quindi che l‟essere umano è una creatura
precedentemente al catarismo, ed è a sua volta scissa, dove il corpo è frutto delle arti
una gemmazione e derivazione dei pauliciani, magiche ed ingannevoli di Satana e di suo
setta ereticale dualista del VII secolo, che figlio Lucibello, coadiuvati dalle schiere
venne dispersa dalle persecuzioni dell‟Impero demoniache mentre in se conserva lo Spirito
Romano d‟Oriente, e successivamente dalla che è frutto del Padre della Luce.
repressione turca. I bogomili, così come i
pauliciani, rappresentano la continuazione Così come in altri miti gnostici, il Padre della
del dualismo di matrice orientale. Un Luce si muove a pietà e manda suo figlio

19
Cristo a portare, novello Prometeo, la quale annulla gli effetti della caduta e
conoscenza che redime e salva gli uomini in ristabilisce il fedele nello stato di grazia
grado di accoglierla. Cristo non è fatto di precedente. Durante la Cerimonia, che
carne, non è nato da ventre di donna, il suo è avveniva dopo la Tradizione della Preghiera,
un corpo apparente, in quanto è formato veniva pronunciato quanto prescritto dal
completamente da puro Spirito. Cristo quindi Rituale. Prima l'Anziano tra i Buoni Uomini
non soffre in croce, non subisce la passione, imponeva il Libro (il Vangelo di Giovanni)
in quanto non ha corpo (docetismo). Gli sul capo del consolando, che riceveva quindi
insegnamenti spirituali sono trasmessi ai l'imposizione della mano destra sul capo da
buoni uomini, gli apostoli, dal Cristo stesso, e parte di ognuno dei Buoni Uomini. Presso
questi li amministravano con pienezza alcune comunità il fedele veniva poi bagnato
formale e sostanziale. Tramite trasmissione, dall'acqua, ma è bene far notare che
questi insegnamenti giunsero fino ai buoni quest'acqua non svolgeva alcuna funzione
uomini di Occitania che impartivano il sacramentale.
Consolamentum.
Coloro che avevano ricevuto il
Consolamentum erano persone vincolate dalla
Regola. Questa prescriveva la completa
astinenza da ogni cibo generato dal coito,
ossia dalla carne, dalle uova, dal latte e da
qualsiasi derivato. Erano invece ammessi
pesci, crostacei e molluschi, in quanto è detto
da Cristo che la carne nata dall'acqua è nata
senza corruzione. Era necessaria anche la
totale rinuncia a ogni forma di sessualità e
persino al contatto casuale con persone di
sesso opposto. La Preghiera del Padre era
prescritta seguendo le ore del giorno e della
notte, e prima di mangiare o di bere qualsiasi
cosa; vi erano tre Quaresime, e ogni lunedì,
mercoledì e venerdì erano di digiuno. Il
Consolamentum comportava l'immediato e
totale perdono per ogni peccato o crimine
commesso in precedenza, ma decadeva
all'istante ad ogni violazione della Regola,
con la necessità di essere nuovamente
impartito dopo un lungo periodo di penitenza
e purificazione. Ai Buoni Uomini toccava la
divulgazione delle idee catare, come
missionari.

Il Consolamentum, oltre ad essere impartito


durante la cerimonia, veniva amministrato a
persone gravemente malate, che rischiavano
Questo sacramento riveste carattere centrale di morire improvvisamente, oppure in punto
nella Fede catara. Il Consolamentum, o di morte. Ad esempio era molto comune tra i
Battesimo con lo Spirito e il Fuoco, soldati che difendevano i loro compagni dalla
rappresenta la discesa dello Spirito Santo da crociata lanciata contro i catari dalla Chiesa di
Dio e la sua unione con l'anima, per Roma.
l'intercessione del Cristo. Solo un Buon Uomo
poteva amministrare il Consolamentum, il

20
Onde fugare velleità moderne, di chi troppo ritroviamo il conflitto eterno fra Dio e Satana,
ama fregiarsi di titoli e cariche, è necessario due divinità eterne e coeve, che è perno di
ricordare che il Consolamentum, perchè fosse tutta la speculazione manichea. Lo stesso
efficace, necessitava dell‟adesione alla Consolamentum oltre a riferirsi alla discesa
Regola. Questa implicava una serie di precetti dello Spirito Santo sulla testa degli Apostoli,
morali, sociali ed alimentari molto stretti, e la affonda le proprie radici nella tradizione del
sola inosservanza di uno di essi determinava fuoco zoroastriana. Molto ancora vi sarebbe
la perdita di validità del sacramento. che vieta da dire, ma ritengo che questi semplici spunti
ogni compromesso con la carne. Non era siano sufficienti per innestare curiosità ed
possibile avere proprietà materiali, si doveva autentica ricerca nel lettore.
servire gli altri membri della comunità, ogni
forma di violenza, anche per difendersi, era Dualismo Attenuato
bandita, non era possibile mangiare carne,
non si doveva avere nessun tipo di rapporto
sessuale, si doveva praticare tre quaresime
annue, e più volte al giorno e alla notte si
doveva recitare la preghiera del Padre.
Una disciplina spirituale molto ferrea, che non
permette nessun furbesco aggiramento, e che
stride con l‟evidenza di molti presunti vescovi
catari moderni e contemporanei, che derivano
il loro potere dall‟ignoranza e dalla credulità.

Nella visione catara, chi riceveva il


Consolamentum, e moriva senza aver infranto
i voti che lo rendevano valido, si salvava
abbandonando, alla consunzione, il corpo
materiale frutto di Satana. Colui che non
trovava salvezza invece trasmigrava in altri
corpi umani, fino a rinascere cataro, e ricevere Questa corrente del catarismo considerava
il Consolamentum. In base alle varie l‟esistenza di un Dio unico, legato al bene e
interpretazioni era previsto un numero alla luce, e dei suoi due figli Satanael e Gesù.
prefissato di trasmigrazioni per potersi Il primogenito, Satanel, era stato delegato al
liberare dagli inferi, identificati con questo governo del cielo, e poteva a sua volta creare.
mondo, e ritornare alla dimora celeste. Nel Purtroppo l‟orgoglio, la volontà di sostituirsi
momento in cui verranno meno i Buoni al padre spodestandolo dal trono supremo, lo
Uomini, e non sarà più possibile impartire il convinse a muovere guerra. Seducendo e
Consolamentum, il mondo, in accordo con trascinando dalla sua parte un gran numero di
l‟apocalisse di Giovanni, diverrà una pozza angeli, scatenò una guerra nel regno dei cieli,
ardente di stagno e zolfo. ma alla fine venne sconfitto, cacciato dal cielo
e precipitato sulla terra. Capace ancora di
In questa narrazione mitologica ritroviamo creare, diede forma all‟Uomo e alla Donna,
elementi che si riferiscono a diverse correnti cercando di riprodurre sulla Terra le
gnostiche. Abbiamo ad esempio elementi apparenze del mondo superiore. Un nuovo
barbelognostici, come la creazione del corpo regno completamente deformato dalla
dell‟uomo da parte degli angeli e dei demoni violenza, dalla corruzione, dalla blasfemia e
del Demiurgo, che anche qui è individuato nel dal dolore.
dio dell‟antico testamento. Troviamo la
distinzione fra vecchio e nuovo testamento Il Padre unico venne mosso a compassione e
cara a Marcione, a cui si deve la prima pietà per la sorte degli uomini, decise quindi
raccolta delle epistole di San Paolo. Ancora di togliere a Satanel il potere di creare, pur

21
lasciandolo al governo della Terra, ed inviò il spesso, hanno natali incerti e in se
suo secondogenito, in forma spirituale, ad assommano ogni caratteristica ritenuta
impartire l‟insegnamento per poter tornare al biasimevole dagli antichi catari. Come detto,
regno dei cieli. però, questo sarà oggetto di un prossimo
intervento.
Il dualismo assoluto e il dualismo mitigato Mi preme invece sottolineare come il
cataro, coincidevano per quanto concerneva i catarismo ha non ha rappresentato un frutto
precetti morali e sociali, e la funzione tardivo dello gnosticismo, quanto piuttosto
salvifica riservata all‟amministrazione del esso rappresenta l'ultima espressione
consolamentum. Ecco quindi che entrambi, organizzata di tale movimento religioso e
come abbiamo visto, condannavano la spirituale. Dal Battista, a Mani, ai Paulicani,
lussuria e il matrimonio in quanto avevano ai Bogomilli, per giungere ai Catari ecco la
come unico risultato quello di aumentare i strada secolare che lo gnosticismo ha
servi di Satana. Avevano in avversione i compiuto per fecondare il cuore dell‟Europa.
governanti in quanto erano visti come i Un tragitto lungo migliaia di chilometri, e che
vassalli di Satana, uomini completamente si è snodato lungo undici secoli fra guerre,
votati al male. Condannavano la bramosia persecuzioni, contenziosi filosofici e
verso le cose di queste mondo. Proibivano spirituali, per poi arrestarsi innanzi alle armi e
l‟uccisione di animali, i quali potevano essere al genocidio.
gli involucri di anime che successivamente si Al contempo il catarismo raccoglie molto
sarebbe incarnate in catari, oppure anime che delle varie tradizioni gnostiche degli albori. In
non erano state in grado di terminare il ciclo esso riscontriamo temi cari a Marcione, e cioè
delle trasmigrazioni. Inoltre entrambi la dicotomia fra Nuovo ed Antico
disconoscevano l‟antico testamento, come Testamento, che vede il secondo espressione e
espressione e glorificazione di Satana, e glorificazione del Demiurgo/Satana e il primo
consideravano la Chiesa di Roma corrotta, nel novella salvifica del Padre Buono. La guerra
migliore dei casi, o la Chiesa di Satana, nel fra la luce e la tenebra i cui echi si ritrovano
peggiore. nello zoroastrismo, nel mazdismo e nel
manicheismo. Così come la funzione della
Conclusioni donna come elemento di caduta e seduzione,
perno dei barbelo gnostici. Molto altro ci
Ovviamente molto bisognerebbe dire e sarebbe ancora da dire e da evidenziare, e sarà
commentare attorno ad un certo gnosticismo centro di un prossimo lavoro, mi preme però
moderno e contemporaneo, che si è concludere ricordando che il catarismo non
appropriato di concetti e riti catari era un abito da indossare in guisa della
travisandone la sostanza dell‟insegnamento, e stagione, ma l‟espressione di un orientamento,
la pienezza spirituale da questo rappresentata. di una prospettiva spirituale ben determinata.
Non è però questo il luogo e il tempo per Inconciliabile, essa, da quella che vede una
analizzare come certe Chiese Gnostiche linearità fra Creatore/creazione/ creatura, e
niente abbiano a che dividere con il catarismo, che molto pretende in quanto a requisiti
e come queste dovrebbero essere sostanziali da parte dei fedeli che in essa si
profondamente purificate e rettificate affinché riconoscono.
solo in parte siano in grado di raccogliere tale E‟ oggi possibile la rinascita del catarismo ?
eredità. Del resto possiamo paragonare la Idealmente è possibile, ma è necessario
purezza spirituale degli antichi catari, la loro sposarne l‟autentico sentimento di
coerenza morale, lo spirito di fraterno spogliazione. Vorrei lasciarvi, amici miei, con
sacrificio con il fiorire di queste molteplici le parole di colei che è stata un‟autentica
chiese gnostiche moderne. Dove da un lato catara contemporanea.
tutto è stato mitigato, sfumato ed annacquato “L'Europa non ha mai più ritrovato allo
in una sorta di tesofia paramassonica e stesso livello la libertà spirituale perduta per
dall‟altro troviamo delle figure apicali, che effetto di questa guerra [contro i Catari].

22
Infatti nel XVIII e XIX secolo soltanto le
forme più grossolane della forza furono
eliminate dalla lotta delle idee; la tolleranza
allora in auge finì col contribuire alla
costituzione di partiti cristallizzati e sostituì
alle costrizioni materiali le barriere
spirituali. Le idee non vi si scontravano, esse
vi circolavano in un ambiente in certo qual
modo continuo. E questa l'atmosfera propizia
all'intelligenza; le idee non sono fatte per
lottare.”
Simone Weil (I catari e la civiltà
mediterranea, Marietti 1820, 1996 - 1^
ed.1942)

23
quello dell‟amore con la A maiuscola, il
I Catari Paradiso o l‟Eden, per dirla in termini
Vincenzo Bacarani
cattolici.
Ma ci sono state, e ci sono tutt‟ora,
alcune differenze nell‟ambito cataro in merito
Il cristianesimo cataro trae le sue radici dallo a questo dualismo: c‟è chi vede tale conflitto
gnosticismo, molto attivo e diffuso in Asia tra Dio del bene e Dio del male come infinito
Minore subito dopo la morte di Gesù Cristo. Il (dualismo radicale) e c‟è chi vede invece un
movimento cristiano, che a quell‟epoca non vincitore alla fine di questo conflitto: il Dio
era ancora organizzato, rilevò nello del bene, come è detto nell‟Apocalisse di
gnosticismo di impronta platonica alcune Giovanni (dualismo moderato).
importanti similitudini con la dottrina del Tuttavia non c‟è solo lo gnosticismo alla base
Nuovo Testamento. Alessandria d‟Egitto fu la della “rivoluzione” càtara. Lo gnosticismo lo
culla dello gnosticismo di impronta greca che possiamo considerare come un terreno fertile
avrebbe influenzato in maniera determinante grazie al quale nacquero l‟idea e il progetto di
l‟evoluzione del nascente cristianesimo. Un una Chiesa nuova, in netta contrapposizione a
punto di riferimento in questo senso può quella romana giudicata corrotta. In
essere considerato il teologo greco Marcione, sostanza, sarebbe sbagliato andare alla ricerca
vissuto tra l‟85 e il 160 dopo Cristo, di una specifica e precisa matrice teologica
considerato fondatore della dottrina cristiana del Cristianesimo càtaro. Esso si sviluppò
gnostica e successivamente giudicato eretico strada facendo nel corso di alcuni secoli
dalla neo-chiesa cattolica costantiniana nata partendo dal neoplatonismo di Plotino,
dal concilio di Nicea. Ed è proprio da proseguendo con Marcione e poi, via via, con
Marcione (ma anche da altri gnostici) che la corrente origenista del pensiero cristiano
bisogna partire per comprendere il dei primi secoli dopo Cristo (Valentino,
cristianesimo cataro. Gnostico ma a modo Gregorio Nisseno, Basilio, Ambrogio).
suo, Marcione fu l‟illuminato teorico del Fu un percorso che si snodò passando da
dualismo che diede origine, centinaia di anni Alessandria d‟Egitto, sconfinando in Siria,
dopo - e forse inconsapevolmente- al risalendo verso i Balcani, sbarcando in
Cristianesimo cataro. Egli sosteneva Bulgaria e poi in Bosnia per poi dilagare in
l‟esistenza di due divinità: il Dio dell‟Antico Europa: dalla Francia alla Spagna dei Pirenei,
Testamento, cioè il Dio degli eserciti e delle alla Germania, all‟Italia Settentrionale e
stragi, che egli definiva Dio degli Ebrei, e il Centrale. Ma qui si parla di un cammino
Dio Padre di Gesù, il Dio dell‟amore e della durato alcuni secoli ed ecco dunque che
carità. possiamo perfettamente capire come la base
Il dualismo cataro ha fatto proprio di tutto sia stato sì lo gnosticismo di matrice
questo concetto contrapponendo il mondo neoplatonica, ma integrato dalle dottrine
dove viviamo, che è un mondo governato dal ecclesiastiche dei primi decenni cristiani dove
Male, dal Signore degli eserciti, dal Dio il Battesimo era l‟unico sacramento, dove
dell‟Antico Testamento, da un arconte l‟ordinazione sacerdotale avveniva attraverso
malefico che vuole imitare il Dio vero (“Noi la semplice imposizione delle mani, dove la
non siamo del mondo, né questo mondo è Cena era soltanto una commemorazione
nostro” recita una preghiera catara) al mondo simbolica, un rendere grazie (che è il vero
da dove siamo venuti: il mondo del Dio vero, significato del termine Eucaristia) e non certo

24
un sacramento. Caratteristiche, queste ultime, facilmente controllabile. In realtà non sarebbe
che rimangono punti fissi in tutta la storia del stato difficile per il Papa e la Curia gestire un
Catarismo, fino ai giorni nostri. dissenso, se soltanto avessero avuto il
consenso della popolazione e di una certa
borghesia. Ma così non era perché la Chiesa
romana veniva seguita solo perché governava,
perché era potente, perché ricattava il popolo
con il terrore della scomunica, lo blandiva con
le indulgenze vendute in cambio di eredità
testamentarie, di denaro e di possedimenti
terrieri. Ma certo il Papato non poteva, per
motivi politici, sferrare un attacco militare
contro gente inerme senza una reale e
concreta giustificazione di carattere morale e
religioso. A togliere le castagne dal fuoco a
Innocenzo III giunse un fatto di cronaca nera:
l‟uccisione di un legato pontificio in terre
catare da parte di alcuni banditi di strada. La
colpa di questo omicidio venne addossata ai
cristiani càtari e il passaggio all‟uso delle
armi contro di essi ebbe all‟epoca una sua
E‟ anche fondamentalmente sbagliato pensare giustificazione almeno formale.
che il cristianesimo cataro si opponesse da un Ma occorre dire che il reale e sostanziale
punto di vista solamente teologico alla Chiesa “casus belli” della crociata ordinata da
Cattolica. Non era questo il problema Innocenzo Terzo che provocò tra il 1209 e il
principale. E‟ vero, il dualismo non era 1229, circa un milione di morti nel Sud della
accettato dalla Chiesa cattolica, ma finché il Francia e nel Nord dell‟Italia e che sterminò i
dualismo (radicale o moderato che fosse, per catari fu il progetto della costituzione di una
la Curia la differenza era irrilevante) fosse Chiesa strutturalmente effettiva e operativa in
rimasto nella dimensione di una corrente opposizione a quella di Roma. Un progetto
eretica minoritaria, la Chiesa Romana avrebbe che era già in avanzata fase operativa con
chiuso un occhio e forse anche tutti e due. La tanto di vescovi e addirittura di diocesi
realtà è che nel Basso Medioevo c‟era una disseminate in tutta la Francia del Sud, in
fortissima istanza che era quella legata al parte della Francia del Nord e in Italia
problema della validità di un magistero (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia,
ecclesiastico disgiunto da una effettiva Toscana, Umbria).
ispirazione evangelica. Siamo dunque qui di Occorre considerare che il cristianesimo
fronte a un conflitto non teologico, bensì cataro, soprattutto nel Sud della Francia e nel
ecclesiologico. Nord dell‟Italia, aveva all‟epoca (dal 1000 al
E‟ vero che il cristianesimo cataro contestava 1300 circa) un forte séguito soprattutto tra i
la visione teologica e cosmogonica della benestanti, gli intellettuali e l‟alta borghesia.
Chiesa Romana, ma questa contestazione Quindi aveva, per così dire, un valore
veniva vista da Roma come un fastidio tutto aggiunto rispetto ad altri movimenti
sommato accettabile e come un dissenso considerati ereticali. Basti pensare

25
all‟esempio dei Poveri di Lione, in seguito romana nel 1312, GuillaimeBélibaste disse:
denominati Valdesi, che riuscirono a evitare, “Tra 700 anni l‟alloro rifiorirà..”
ma solo per quel periodo, la persecuzione in L‟alloro (o lauro) è la pianta simbolo dei
quanto rinunciarono all‟idea della catari. Sono passati proprio 700 anni dalla
costituzione di una chiesa opposta a quella morte di quel vescovo francese e il
romana. Anche perché, e occorre qui cristianesimo cataro sta rinascendo….
sottolinearlo, all‟interno del movimento che
in futuro si sarebbe chiamato valdese non “Per quanto si sappia poco dei catari,
pochi suoi esponenti erano attratti dalla sembra chiaro che essi furono probabilmente
possibilità di confluire nella Chiesa romana gli ultimi per i quali l'antichità era ancora
con importanti incarichi in cambio di una cosa viva. Per quanto si sappia poco dei
conversione. Un esempio ne fu Durando da catari, sembra chiaro che essi furono in
Osca, esponente di rilievo dei Poveri di Lione, qualche modo gli eredi del pensiero
che scrisse un trattato contro i càtari e che in platonico, delle dottrine iniziatiche e dei
seguito a questo trattato che giustificava le Misteri di quella civiltà preromana che
persecuzioni del Papato, per premio, fu abbracciava il Mediterraneo e il Vicino
accolto a braccia aperte dalla Chiesa cattolica. Oriente; e, che sia per caso o no, la loro
E‟ chiaro che la visione attuale del sentimento dottrina ricorda per certi tratti, insieme al
religioso è ben diversa da quella del Medio buddismo, insieme a Pitagora e Platone, la
Evo, almeno in termini di etica e di dottrina dei druidi che un tempo ebbe a
comportamenti. Il catarismo di oggi, presente impregnare questa stessa terra. Uccisi loro,
anche in Italia con alcune associazioni tutto questo diventò semplicemente materia di
culturali e di ricerca spirituale, non rinuncia ai erudizione. Quali frutti ha portato una civiltà
principi fondamentali che sono alla base del tanto ricca di elementi diversi? E quali
suo cristianesimo: il dualismo tra il dio del avrebbe potuto portarne? L'ignoriamo;
male e il dio del bene, la rinascita (qualcuno l'albero è stato tagliato. Ma alcune sculture
la chiama reincarnazione) a cui dobbiamo possono evocare un mondo di meraviglie, e
sottometterci finché non raggiungiamo la niente supera ciò che è suggerito da quelle
consapevolezza dell‟essenza vera del delle chiese romaniche del Mezzogiorno di
cristianesimo, il riconoscimento di un unico Francia”.
Sacramento che è quello del Battesimo in Da “I catari e la civiltà mediterranea” di
Spirito Santo riservato soltanto a chi vuole Simone Weil (filosofa e scrittrice francese
dedicarsi alla vita religiosa e a chi è in punto 1909-1943).
di morte, la rinuncia ai beni terreni e alle
soddisfazioni carnali. Ma è altrettanto vero
che il cataro di oggi è in prima linea sui fronti
più difficili e attuali: la non-violenza, la pace,
l‟amore per gli animali nostri fratelli,
l‟astensione dalla procreazione, l‟astensione
dal mangiare carne, il digiuno.
Non è facile essere catari oggi, ma forse era
più difficile esserlo 700 anni orsono. L‟ultimo
vescovo cataro arso vivo sul rogo dalla chiesa

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Il Docetismo nel Sistema di ricerca della sua decaduta sorella affinché
potesse ricondurla in alto, alla pienezza. Il
Valentino Cristo di cui raccontò Basilide era uno
Valentina Achamoth "psicopompo", un messaggero di morte e di
rinascita inziatiche, il cui Verbo di sapienza
non divenne accessibile ad ognuno, ma solo a
chi fu in grado, in quanto depositario della
scintilla spirituale, di acquisirlo a livello
La scuola di Basilide fu tra le maggiori scuole
cognitivo in tutta la sua simbolica,
gnostiche di Alessandria sostenitrici di una
sopramondana verità e di assimilarlo
visione docetista, secondo la quale Gesù non
nell'intimo. Egli, pertanto, appariva ai carnali
ebbe patito sofferenze od agonie di alcun
fatto di carne, ma svelava la propria essenza
genere sulla croce, poiché possedette una
incorruttibile e pneumatica unicamente agli
natura umana soltanto in apparenza. Gli
spirituali. Tale "Christos" non era altro che il
uomini credettero di aver punito un eretico, in
riflesso del Dio autentico, emanazione
realtà uccisero un corpo insignificante la cui
dell'Ineffabile, inesistente e ingenerato; il sale
identità si fece risalire ad un certo Simone di
alchemico giunto nella materia corrotta per
Cirene.

Per Basilide, la vicenda tradizionale relativa legare il fisso con il volatile, ciò che sta sopra
al Messia non era affatto credibile, se non con ciò che sta sotto. Appurando che un
fornendole un'interpretazione allegorica. principio cardine osservato con straordinaria
Quella cristiana era nulla più che la fede cieca coerenza presso gli Gnostici di area
in un uomo che mai assolse alla mediterranea era quello in cui si prevedeva
sovrannaturale funzione di "Salvatore del l'elaborazione di un mito, il quale poi doveva
genere umano", ma, al contrario, molto iniziaticamente essere assimilato
probabilmente, si trattò di un uomo nell'interiorità e successivamente manifestato
qualunque, mescolato a tanti altri uomini attraverso la condotta dall'Adepto, anche i
puniti, per vari motivi, allo stesso suo modo. Basilidiani, proprio come la leggenda a cui
Basilide, piuttosto, narrava di un Cristo facevano costante riferimento, si atteggiavano
straniero nel mondo ed inconoscibile alle come fossero esseri invisibili.
moltitudini: colui che discese in terra alla Ireneo scrive: "Come il Figlio è sconosciuto a

27
tutti, così anche i Basilidiani non debbono
essere conosciuti da nessuno: mentre essi
Introduzione al Vangelo di
conoscono tutti e passano attraverso tutti, essi Giuda
stessi sono invisibili e sconosciuti a tutti. 'Tu,
infatti, - essi dicono - abbi conoscenza di tutti, e il Caino Gnostico
ma nessuno ti conosca'." (Contro le Eresie I, Filippo Goti
24, 9-13) Nella testimonianza di Eusebio,
apprendiamo che "Basilide insegnava che era
cosa indifferente mangiare carne consacrata
agli idoli e rinnegare senza alcun ritegno (le
pratiche iniziatiche) in momenti di Lo gnosticismo storico è sempre stata la mia
persecuzione, e alla maniera di Pitagora, più intima passione. Ricordo ancora
imponeva ai suoi seguaci un silenzio di l‟emozionante giorno in cui acquistai il primo
cinque anni." libro che trattava di questo affascinante
argomento. Aveva una copertina arancione
con disegni neri e assieme al titolo, “La Gnosi
e il Mondo”, attirò immediatamente la mia
attenzione. In realtà non si tratta di unico
testo, ma un trittico di manoscritti di quella
corrente dello gnosticismo chiamata
barbelotiana. Denominazione che trova
cagione nella centralità che ha la figura della
Barbelo6, e del femminile, in questo
particolare tipo di speculazione gnostica.
Mi si chiederà come mai parlo dei
barbelotiani in questa introduzione al Vangelo
di Giuda. La risposta è molto semplice, visto
che il manoscritto in oggetto è riconducibile
ai Cainiti7, che assieme agli Ofiti, ai

6 Con il termine Barbelo gli gnostici indicavano


la prima emanazione, o ipostasi, di Dio. La
Barbelo è il supremo principio femminile, ed è
antecedente all'emanazione di ogni altro eone.
Questo principio spirituale era indicato anche
con gli appellativi di Madre- Padre, o Eterno
Eone, proprio per evidenziarne il carattere
Androgeno, in quanto la connotazione di
maschile o femminile non era rivolta ad attributi
sessuali, in quanto stiamo parlando di
espressioni spirituali, quanto piuttosto alle
caratteristiche attive-passive dell'Eone.

7 I Cainiti o Caianiti, furono un


gruppo gnostico del II secolo che
sosteneva come il Dio dell'Antico
Testamento fosse il Demiurgo o Dio
Inferiore, che attraverso la sua creazione
deteneva in prigionia l'anima degli

28
Naasseni8, e ai Carpocraziani9, è possibile Volendo esaminare la forma e la sostanza del
includerli nella grande famiglia “messaggio” trasmesso da questa famiglia
barbelognostica. gnostica10, il cui sviluppo è compreso in un
arco temporale che raccoglie il secondo e il
uomini. Per questo i Cainiti tenevano in terzo secolo dell‟era cristiana, emergono i
grande considerazione tutti i personaggi tratti tipici dello gnosticismo: la presenza di
dell'Antico e del Nuovo Testamento, che
si ribellano al Dio del Paradiso Terreste.
In quanto in essi vedono la rivolta attraverso la discesa dello Spirito Santo.
gnostica contro il mondo inferiore. 3. Ogni uomo attraverso una o più vite
8 Detti anche Ofiti, dal greco ophis (metempsicosi: reincarnazione delle
"serpente", i Naasseni erano Gnostici che anime, secondo la credenza professata
ritenevano positiva la figura da alcune dottrine religiose;
del Serpente che tentò Eva, trasferimento di un’anima in un altro
assimilandolo al Portatore di corpo), vivendo ogni accadimento, e
Conoscenza. Non solo negavano ogni tramutandolo in esperienza, in quanto
legame tra il Serpente e Satana, ma lo riflesso di un accadimento spirituale
identificavano con Cristo. Questa superiore, ha la possibilità di essere
caratteristica allontana i Naasseni dalle investito degli stessi poteri di Gesù, e
comunità gnostiche cristiane, tanto che quindi essere cristificato. Tale stato
alcuni studiosi pensano che l'Ofismo comporta poteri magici, che permettono
abbia origini precristiane, probabilmente di liberare l'anima dal giogo delle
egizie. Dal canto loro, i Naasseni rinascite, e risalire i sette cieli dominati
fondavano le proprie basi scritturali su dagli edificatori. (troviamo contatto con il
Numeri 21 e su Giovanni 3, 14, che dice: Libro Egiziano dei Morti )
"E come Mosè innalzò il serpente nel 10 Nel comune discorrere sullo gnosticismo
deserto, così bisogna che sia innalzato il sovente non si ha ben presente che
Figlio dell'Uomo". La loro produzione questo era ben lontano da rappresentare
letteraria comprendeva la "Predica dei un unico e monolitico corpo di
Naasseni" e il "Diagramma degli Ofiti", insegnamenti. Lo gnosticismo, termine in
andati perduti. sé e per sé errato in quanto riconducibile
9 La dottrina carpocraziana presenta tre originariamente solamente ad un gruppo
particolari spunti di interesse e di che poneva la Conoscenza come veicolo
originalità. e forma di salvezza, si caratterizzava per
1. Il mondo sensibile, dei fenomeni, non è un numero elevato di scuole, maestri, e
frutto della volontà del Padre, che comunità i quali professavano una
assume il titolo di ingenerabile e diversa sapienza sulle cose di questo e
sconosciuto, ma bensì di edificatori dell’altro mondo.
inferiori. Potenze intermedie che hanno Movimento, a mio umile avviso, ben rende
creato un mondo ad immagine di quello l’idea dei tratti assunti da un numero
divino, ma in se imperfetto e corrotto. Le imprecisato, non di rado numeroso, di
anime sono in esso trattenute, nella uomini e donne, di diversa estrazione
prigione rappresentata dai corpi, sociale, che in modo torrentizio e carsico
anch'essi edificati da queste potenze. ( condividevano identica prospettiva. La
troviamo assonanza con la cosmogonia quale si poteva assumere con un
della Gnosi e il Mondo ) semplice postulato:”Esiste un Dio di Luce
2. Gesù è effettivamente il figlio di Maria e e Conoscenza, prima del Dio di Tenebra
Giuseppe, ma in virtù delle qualità della e Ignoranza che ha fatto questo mondo.”
sua anima è stato investito di un potere La diversa intensità con cui questa
magico da parte del Padre. L'anima di separazione veniva riflessa nel mondo
Gesù ha compiuto innumerevoli cicli circostante, il particolare retroterra
attorno al Perenne Stabile, e quindi è culturale, hanno determinato la grande
dotata della reminescenza di cosa era, e varietà del pensiero e delle scuole
con essa dei poteri conferiti dal Padre. gnostiche, giungendo a dare vita ad un
Questi poteri saranno conferiti agli stessi movimento talmente mutevole, da
apostoli durante la pentecoste, assumere tratti camaleontici.

29
un Demiurgo11, di un mondo superiore tormento, la divisione dell‟umanità in
spirituale, di un mondo inferiore di inganno e pneumatici ed ilici, e il dualismo fra
conoscenza ed ignoranza. Questi elementi, in
verità comuni ad ogni scuola gnostica, si
11 Platone nel Timeo avverte la necessità di condensano in una mitologia molto ricca, ed
eliminare la separazione fra il mondo in una retorica polemica nei confronti delle
superiore delle Idee, e il mondo delle
forme o della realtà sensibile, e quindi strutture religiose e sociali del tempo.
dell'uomo. Tale compito è svolto dal Questa forma retorica è caratterizzata
Demiurgo, dall'artigiano divino, che dall‟inversione morale, delle figure
riconduce ad unità le precedenti
categorie concettuali, altrimenti
dell‟Antico e del Nuovo Testamento, dove
assestanti la prima nella non coloro che in genere sono rappresentanti di
mutevolezza, la seconda nella ciò che è male o deprecabile, vengono presi a
mutevolezza.
modello come gnostici perfetti. Tale
Il Demiurgo platonico è il mediatore, il
formatore, l'abile artigiano che plasma la inversione è possibile proprio perché Il Dio
materia madre o vergine, dando forma al
mondo delle idee, mosso quindi da
ispirazione superiore. Esso si pone al proprio in accordo alla libertà di arbitrio
centro del fluire del tempo e dello spazio, dell'uomo. Il Dio degli Ebrei, il quale
precedendo il tempo e lo spazio. Il fattivamente crea questo mondo, lo
Demiurgo traduce nel divenire e nella plasma, relegando l'uomo stesso ad una
forma, animato e guidato dall'idea del vita di travaglio e di sofferenza, è
Bene e del Bello, il mondo delle idee nel soggetto ad una rivisitazione, ad una
mondo delle forme, la sua creazione non rilettura allegorica capovolgendone gli
è ex nihilo, ma in realtà trattasi di una attributi, ed individuando in esso una
traduzione in altro di ciò che è volontà di contraffazione. La quale si
preesistente, trasmettendo la forma esplica nel suo desiderio di ricalcare nella
ideale ad una materia pre-esistente. materia il mondo superiore che a lui
Inevitabilmente tale opera è condizionata stesso è negato. Ricco è nell'immaginario
dalla subordinazione ontologica del gnostico il simbolismo legato alla figura
mondo sensibile, al mondo delle idee, del serpente, che spesso è identificata
riducendo quindi l'opera ad un'inevitabile con il salvatore, con il portatore di Luce
approssimazione comunque benevola e che permette all'uomo di prendere
coerente. Nello gnosticismo la figura del coscienza della propria condizione di
Demiurgo oscilla fra il Creatore Diabolico servitore del Demiurgo.
ed imperfetto di questo mondo, e una Nel testo della scuola Barbelognostica
potenza inferiore da redimere. Gli l’IPOSTASI DEGLI ARCONTI, così viene
Arconti, i suoi figli, come oppositori, visto il Demiurgo:” Nello spirito del Padre
governatori delle sfere astrali, o dei della Verità, il grande Apostolo (San
pianeti, o dei cieli, che attraverso Paolo ndr) disse: “la nostra lotta non è
opportune parole di passo (così come contro creature fatte di carne e di
nell'Antico Egitto) dobbiamo superare sangue, ma contro i Principati e le
per accedere al Pleroma. Lo gnosticismo Potestà, contro i dominatori di questo
risolve in modo radicale il problema del mondo di tenebra, contro gli spiriti del
"Perché del Male", sostenendo che esso è male che abitano le regioni celesti”. Vi
intrinsecamente presente nella invio questo scritto affinché siate
creazione, a causa di un errore della informati sulla realtà di queste Potenze.
stessa dettato da un ente inferiore. Il loro grande Dio, reso cieco a causa
L'ebraismo (da Mosè ed Aronne in poi) e della sua ignoranza e della sua
le religioni di derivazione cristiana, arroganza, ha detto: “Io sono l’unico Dio,
inseriscono la questione del male non vi è nessun altro al di fuori di me”.
all'interno di un problema di libera scelta Questa affermazione raggiunse l’Eone
dell'uomo. Satana (l'avversario), in Incorruttibile dal quale uscì una voce che
queste religioni, è un elemento interno disse: “Ti sbagli Samael, tu sei il dio dei
alla creazione e la sua azione è permessa ciechi !”.

30
veterotestamentario, il Dio esso abbiamo un Dio prima di Dio,
tetragrammatico12, creatore di questo mondo, inconoscibile all‟uomo comune e da esso
è visto come integralmente arrogante e folle. separato. Un Dio di pura essenza spirituale,
Egli non è artefice di un mondo di amore e estraneo alla creazione del mondo che sussiste
legge, ma bensì di una creazione retta al centro di una raggiera concentrica di fini
dall‟odio e dall‟invidia. Nella quale il essenze spirituali da lui stesso emanate.
Demiurgo mantiene l‟umanità in uno stato di Questo è il Dio del Pleroma13, innominato,
cecità, di inganno, per preservare il proprio non definibile, privo di forma e connotazione,
illusorio potere, e la sua effimera esistenza. immutato in se stesso. Il quale per grazia
Inevitabilmente, per esaltare la propria genera delle ipostasi14 che sono l‟insieme
narrazione, questi gruppi gnostici considerano
coloro che si sono ribellati al Dio dell‟Antico 13 Pleroma (dal greco pienezza) è il mondo
Testamento dei titanici eroi, oggetto di di luce e di puro spirito dove tutto è
innalzamento a modello ed imitazione. emanazione divina. Nel Pleroma hanno
sostanza ed azione gli Eoni, esseri
Tramite la loro rivolta, in virtù del loro spirituali emanazione del Pleroma stesso.
sacrificio, grazie alla loro disubbidienza, Con il termine Pleroma è possibile
hanno contrastato il potere Demiurgico, e intendere, oltre al mondo spirituale,
anche la radice prima che ha generato gli
permesso agli uomini di conoscenza di eoni, e fra di essi la Sophia che nella
trovare a loro volta la forza di rompere le cosmogonia gnostica alessandrina
catene dell‟illusione. Ecco quindi l‟allegoria, determina la nascita, dall'errore e dalla
vergogna, del mondo inferiore.
la lettura simbolica, la ricerca dell‟elemento
L'auspicio di ogni gnostico è quello del
di contrasto e di non linearità all‟interno delle ritorno al Pleroma.
sacre letture, al fine di evidenziare una lettura 14 L'ipostasi (dal greco hypostasis,
sotterranea opponente e distopica rispetto alla «sostanza», da hypo, «sotto», e stasis,
«stare») da cui ciò che sta sotto. E'
vulgata della massa. Da profondi esegeti delle
prevalentemente nella scuola
sacre scritture non ebbero difficoltà, i maestri alessandrina che incontriamo, nello
gnostici, a trovare, in esse, elementi di gnosticismo, il termine di ipostasi. Il
contraddizione. Da abili narratori non ebbero quale raffigura concettualmente quella
progressione gerarchica di emanazioni
problemi a racchiudere questi elementi operate direttamente o indirettamente
all‟interno di sofisticate architetture dal centro del Pleroma, oppure
mitologiche. successivamente ad esso a causa
dell'errore della Sophia. Possiamo quindi
Da quanto fino a qui, brevemente, indicato si vedere le ipostasi come diverse
può ben comprendere come lo gnosticismo espressione o intensità della realtà, che
storico, da non confondersi con quello ovviamente nello gnosticismo risulta
essere capovolta rispetto a quella di
moderno, rappresenti un fenomeno difforme,
accezione comune. Con coincidenza fra il
rispetto ad ogni altra religione o filosofia. In percepito e l'essenza nel Pleroma, e con
una degradazione progressiva che
raggiunge il livello maggiore in presenza
12 Dio Tetragrammatico (Iod He Vau He) è del mondo della materia. Gli eoni della
il Dio dell’Antico Testamento. Nella scuola valentiniana sono espressioni
filosofia esoterica ad ognuna di queste ipostatiche del Pleroma, mentre la
quattro lettere corrisponde un elemento: creazione nasce a seguito della
Iod è aria o fuoco, He è acqua, Vau è generazione ipostatica del demiurgo da
fuoco o aria, He è terra. Ecco perché è parte della Sophia. Ogni espressione
maggiormente opportuno, in tale ambito, ipostatica è gerarchicamente sottomessa
parlare di Formula Tetragrammatica e alla precedente essendo una frazione
non di Nome Sacro. della stessa. La sommatoria delle

31
delle sue qualità spirituali, e sono, al Siamo innanzi ad una distopia, una lettura
contempo, uno strumento di autoconoscenza. delle ragioni della creazione che ci offre un
A questo Dio si contrappone una divinità immaginario spaventoso, indesiderabile, e
inferiore e imperfetta, la quale genera un opprimente. Questo mondo è l‟inferno, noi
mondo non di conoscenza e pienezza siamo dei dannati, e tutto ciò in cui abbiamo
spirituale ma di sopraffazione ed ignoranza. sempre riposto le nostre speranze è la fonte di
Tale contrapposizione determina, in modo ogni male.
difforme fra i vari sistemi gnostici, un L‟uomo è una marionetta i cui fili sono mossi
dualismo caratterizzato da un profondo da esseri a lui completamente ostili, che si
acosmismo15. Lo gnostico innanzi alla alimentano dal male stesso di cui essi creano
domanda del perché del male nel mondo, incessantemente le cause di insorgenza e
offre un‟originale risposta. Il male non è stato manifestazione.
causato dal libero arbitrio umano, non è stato La legge, le strutture sociali e religiose, non
insinuato da Satana, non è neppure frutto di hanno altro fine che perpetuare questo potere,
una prova funzionale, o karmica, alla crescita di imbrigliare ogni sforzo umano verso il
umana. Il male di questo mondo è artificio del conseguimento di un unico fine: il permanere
Dio di questo mondo, che in modo arrogante e dell‟umanità in uno stato di schiavitù, di
cieco ha dato vita ad una creazione malevola alimento fisico e psichico degli Arconti.
ed imperfetta. In tale quadro di riferimento le diverse scuole
gnostiche hanno tracciato la propria “via di
fuga” da questo mondo. Alcune suggerendo
espressioni ipostatiche inferiori non
una vita di rinuncia ai piaceri e dalle lusinghe
eguaglia il valore di quella
immediatamente precedente ad esse. In della carne, altre invece promuovendo
altre parole è necessario uno sforzo l‟immersione consapevole in essi, altre ancore
aggiuntivo da parte dell'ente (Eone, o
perorando una sorta di estasi filosofica, ed
Uomo) per ascendere o trascendere di
piano. altre, infine, offrendo una serie di rituali e
15 Il rifiuto della creazione, e l’attribuzione pratiche capaci di “rompere” il potere
ad essa di caratteri prevalentemente, o arcontico. Queste evidenti differenze sono il
esclusivamente, negativi. “L'acosmismo, frutto del particolare retroterra culturale su cui
l'autentico fondamento della posizione
gnostica, contiene i semi del nichilismo e la radice filosofica dello gnosticismo si è
lo stesso estremismo della trascendenza andata ad innestare.
divina possiede implicazioni nichilistiche. Lo gnosticismo non è una forma di pensiero
In quanto totalmente altro, alieno e
sconosciuto, il Dio gnostico ha infatti nel fine a se stessa, scissa da quanto lo circonda,
suo concetto un carattere più vicino al quanto piuttosto una prospettiva di vita e di
nihil che all'ens. In riferimento lettura delle relazione fra l‟uomo e la
all'insieme dei fini costitutivi del rapporto
umano con la realtà circostante, questo
creazione, e l‟uomo e il creatore. Una
Dio nascosto è un termine negativo; prospettiva, originale e titanica, quella
nessuna legge emana da lui - nessuna promossa dallo gnosticismo, che con una
per la natura e pertanto nessuna per
certa “facilità” può interpolarsi con ogni
l'azione umana come parte dell'ordine
naturale. La sua unica relazione al sistema culturale, mitologico e religioso.
mondo è quella negativa della salvezza Andando ad evidenziare in esso gli elementi
dal mondo. Da queste premesse segue di conflittualità ed incongruenza, ed
naturalmente [...] l'antinomismo. (Da:
Hans Jonas, Il Principio Gnostico, esaltandoli porli in antitesi con il messaggio
Edizioni Morcelliana) comunemente professato.

32
Tale metodo ha anche un ulteriore funzione, altre volte in modo silenzioso, sulle gambe di
che è quella della preservazione dello stesso piccoli e sparuti gruppi. La stessa ripresa
insegnamento gnostico. Un nucleo di pensiero moderna dell‟esoterismo e delle strutture
che per sua stessa natura si rivolge ad un iniziatiche deve molto, se non tutto, allo
numero limitato di persone disposte ad gnosticismo. Troviamo in numerosi rituali
accoglierne le terribili implicazioni morali e estratti da componimenti gnostici, possiamo
sociali. Un pensiero radicale che non può individuare intere cerimonie che trovano
certamente sperare di perpetuarsi se non ispirazione da quanto sapientemente descritto
innestandosi in un ambiente favorevole, dal Vangelo di Filippo16, o dalla Pistis
assonante, e in cui depositare la propria Sophia17. Ancora possiamo sorridere attorno
semenza in attesa che qualche spirito libero al suo goffo scimmiottamento operato dalle
entri in contatto con essa. Ecco quindi come moderne Chiese Gnostiche, dagli astrusi
lo gnosticismo cammina sulle gambe della tentativi di ricollegarsi ad esso, dal plagio
grandi religioni e tradizioni, le quali delle idee che ha subito, e da come riti
rivolgendosi alla massa hanno possibilità massonici siano imbevuti, senza
assai maggiori di perpetuarsi e superare il comprenderne il senso, di passi della
cimento del tempo. Lo gnosticismo narrazione gnostica.
inserendosi in esse preserva se stesso, La grande novità rappresentata dallo
trovando sempre nella gran massa quei rari gnosticismo è la rottura di ogni legame con la
“amanti” in grado di intravederlo nelle pieghe manifestazione stessa, non riconoscendo ad
delle vulgata. essa dignità di essere stata creata da parte
Lo gnosticismo anche quando sembrò della vera divinità, ma bensì da una potenza di
sconfitto dall‟apparente forza del suo ordine inferiore. Tale intuizione porta lo
avversario, la Chiesa Struttura alleata del gnostico ad essere finalmente arbitro del
potere politico e sociale, trovò modo di proprio destino, in lotta perenne contro forze
sopravvivere semplicemente innestandosi nel sovraumane, che altro non sono che forme
campo del nemico. I Padri della chiesa, nel particolari della malvagia manifestazione. La
tentativo goffo, di opporsi ad esso quale nella sua integralità è avversa ed
svilupparono una teologia del messaggio ostativa al desiderio gnostico di elevazione, di
cristiano, costituirono sacramenti e rituali, che ritorno alla Casa del Padre. Lo gnostico
inevitabilmente assunsero elementi e forme avvertendo intimamente che la creazione è
dello gnosticismo stesso (la lettura allegorica, ingannevole, non ha fede verso il dio che l'ha
la trinità, l‟eucarestia, ecc..). Al contempo, partorita, e di conseguenza verso le vari forme
cercando di abbatterlo, ne tramandarono gli
scritti nelle loro estese confutazioni. Le quali
ne racchiudevano ampi stralci, alle volte 16 Il Vangelo secondo Filippo è un vangelo
anche più versioni, permettendoci oggi di gnostico, probabilmente di
leggerli e studiarli. scuola valentiniana, scritto in lingua
copta nella seconda metà del II
Infine lo gnosticismo, seppur lentamente, secolo,contenente la descrizione di alcuni
mise radici all‟interno della stessa Chiesa, in sacramenti gnostici.
alcuni ordini monastici, in lontane diocesi, 17 Il Pistis Sophia è un manoscritto
fino a fermentare e dare vita a nuovi gnostico scritto in copto,
databile probabilmente seconda metà
irradiamenti e metamorfosi. Affioramenti che del III secolo. Contiene una serie di
alle volte eclatanti come nel caso dei catari, rivelazioni di carattere escatologico e
cosmogonico.

33
sociali che lo incarnano e lo rappresentano. risveglio, prima intellettuale e poi spirituale,
Lo gnostico intuisce in se una particola in cui incorre lo gnostico. Il quale si trova
“Essenziale”, che lo ricollega ad un piano nella precaria condizione di dover rinunciare
superiore, precedente a questa manifestazione ad ogni brandello di certezza fenomenica e
sensibile, e possiamo trovare in ciò forti morale, e muoversi all‟interno di un mondo
richiami al pensiero cabalistico delle origini, che è un riflesso distorto ed ossessivo della
che del resto è stato fortemente influenzato Casa del Padre.
dallo gnosticismo, ad una parte del pensiero
platonico, e non per ultima ad una certa Il problema che si trova innanzi un lettore
metafisica orientale. Lo gnostico moderno dello gnosticismo, deriva dal nostro
fondamentale individua come viatico di modo di comunicare in forma esclusivamente
redenzione e salvezza, non l‟ubbidienza verso enunciativa. La parola, oggi, ha perso
il sistema di valori incarnato dalla società e completamente ogni valore simbolico ed
dalla religione dominante, in quanto essi sono evocativo, risultando incapace di stimolare
frutto del male, bensì nella avversione ed l'immaginazione del lettore, la sua capacità di
opposizione ad essi e nella necessità di traslare su di un piano formativo le varie
estraniarsi completamente questa informazioni che riceve. La nostra lente di
strutturazione creativa-sociale-spirituale. lettura è piatta e difficilmente comprendiamo
che in epoche ed ambiti diversi dai nostri la
Comprendiamo quindi che lo gnosticismo si comunicazione poteva avvenire in altre forme
pone in modo trasversale ed alternativo e modi. Anche negli ambienti in cui si
rispetto a movimenti religiosi-spirituali vorrebbe parlare in chiave simbolica, a causa
ordinari, e dall'altro si collega all‟interno di della pressante dialettica si tende a confondere
quella tradizione metafisica che tratta ciò che il simbolo con il segno, e a degradare la
è reale ed irreale in funzione della capacità parola a semplice balbettio.
dell'uomo di comprendere l‟intima essenza
delle cose, e di procedere lungo una via di Gli antichi gnostici scelsero, sempre e
risveglio e presa di coscienza interiore. Lo comunque in ogni loro scritto, come mezzo
gnostico ricolloca la dicotomia fra bene e espressivo la forma mitologica, le ricche
male, da un piano di cause ad uno di effetti o immagini, e le arabescate narrazioni. Il fine
seconde cause. Dove in realtà l‟opposizione è non era solamente quello di dare prova di
fra Conoscenza ed Ignoranza, che qui bella arte, o di distinguersi nella forma più
assumono non solo sostanza filosofica, ma ricercata, bensì volevano conseguire una
mitologica e formativa. pluralità di obbiettivi.

In tale ottica ecco quindi che la Il primo permetteva loro di veicolare un


manifestazione eonica è un costrutto, un maggior numero di informazioni. Prendiamo
immaginario utile a raffigurare una ad esempio l'immagine di una rosa, essa per
moltitudine di psichismi per spiegare cosa è sua stessa natura solletica i sensi, e attraverso
l'uomo e quale dovrebbe essere il suo fine. Il di essi la nostra capacità associativa. Quindi
degradare degli eoni, la rottura dell‟unità con una sola immagine di questo stupendo
divina, altro non sono che la rappresentazione fiore, noi ne richiamiamo il colore, la forma,
simbolica e mitologica, del passaggio da un la composizione, il periodo dell'anno di
mondo di pienezza e realtà, ad un mondo di fioritura, e una serie di sensazioni collegate ad
frammentazione ed irrealtà. Un autentico ognuno di questi elementi. Tutto ciò avviene

34
in forza delle capacità astrattive, non solo di destrutturazione e ricostruzione del pensiero e
chi cerca di trasmettere tale immagine, ma il suo radicarsi e organizzarsi in nuove
anche, e soprattutto, del fruitore della immagini, attraverso cui sprofondare
medesima, in forza della propria cultura, della lentamente su di un piano profondo e avulso
propria sensibilità, e della propria dalle logiche del mondo sensibile.
strutturazione interiore.
Per lo gnostico antico niente esisteva tranne il
Il secondo obbiettivo ricercato consisteva proprio spazio intimo, il sacro tempio
nell‟offrire uno scrigno simbolico a colui che interiore in cui essere finalmente libero,
deteneva la giusta chiave interpretativa. Gli eternamente sacerdote di Se Stesso.
ambienti iniziatici, hanno spesso elaborato
una sorta di linguaggio riservato che non si Comunque intendiamo rapportarci verso lo
fonda su di una semplice crittografia del gnosticismo, comunque lo valutiamo, esso è
segno, ma bensì di una crittografia del senso giunto a noi lungo una via che si è dipanata
interpretativo. Pensiamo all'ermetismo dei per oltre due millenni. Dimostrando che
testi alchemici, che pongono in profondo nell‟animo umano, o almeno in alcuni, vi è
imbarazzo gli stessi studiosi di simbolismo o una tensione spirituale che non trova
di alchimia moderna. Così gli gnostici appagamento negli insegnamenti sapienziali
attraverso parole e frasi di apparente ordinari e comunemente condivisi.
significato lineare, offrivano diversi livelli di
lettura ai propri fratelli, e si ponevano al
riparo da indesiderati intrusi, o da chi
accidentalmente o con inganno e violenza,
entrava in possesso delle loro opere. Ciò è ben
evidenziato dalla larga incapacità dei moderni
di comprendere il reale significato della
comunicazione gnostica, di ridurla ad un
novero confuso e sincretistico di
insegnamenti, e frammentarie speculazioni.

Il terzo obbiettivo, infine, poneva a


disposizione della comunità gnostica di
riferimento concetti simbolici, onirici, atavici
e archetipali su cui operare a diversi livelli di
profondità. Tramite una progressione
associativa di elementi immaginifici, con
particole della propria struttura animica e
psicologica, lo gnostico procedeva lungo un
viaggio interiore fra le proprie parti scisse alla
ricerca di quell‟elemento singolare ed
individuale. Elemento essenziale in cui si Edizioni Lulu
riconosceva, oltre le cangianti forme illusorie http://www.lulu.com/spotlight/lachimera70
del tempo e dello spazio, della società e della
oppure www.amazon.it
morale. Lo gnostico si immergeva in una
sorta di estasi filosofica tramite la

35
Il Ruolo della Donna nelle Dio alla propria legittima controparte
femminile, la dea Madre sovrana dei mondi
Comunità Gnostiche lunari, inconsci, attraverso la cui
Valentina Achmoth fecondazione è possibile la nascita delfilius
macrocosmi.
Per questo motivo, infatti, accanto alla
Maddalena, a Salomè, Eva, Norea, Maria di
Nazareth è essenziale ricordare le diverse
Il motivo per cui i maestri dello Gnosticismo identità femminili assunte dal Dio Primigenio
antico entrarono in competizione con i gnostico: da Barbelo a Bronte, da Sophia a
cristiani non verteva sul fatto che essi Elena, fino a Lilith, la donna-demone.
rivendicassero un'origine comune rispetto alla La portata di questo cambiamento culturale fu
Grande Chiesa. Gli Gnostici, piuttosto, dirompente e, senza alcun dubbio, spiega
dichiararono se stessi e la loro dottrina l‟ostilità a cui la Gnosi andò incontro e l‟oblio
discendenti da figure secondarie quali a cui fu condannata.
Tommaso, Giacomo il Giusto, Maria La donna era, dunque, una sorta di "sacro
Maddalena, Salomé. Non a caso rappresentò mediatore"; ella deteneva una funzione di
una novità la radicale rivalutazione elemento intermediario fra il mondo terreno
dell'elemento femminile all'interno della della caduta, del caos e delle passioni e il
mitologia religiosa giudaico-cristiana e mondo superiore della rettificazione e della
dell'immaginario collettivo. I vangeli gnostici pienezza; in quanto naturalmente dotata di
(e apocrifi) contengono una vasta galleria di grandi capacità percettive, immaginative e
"donne dimenticate", protagoniste e testimoni intuitive, assolveva al ruolo di interprete del
di una forma di spiritualità perduta, un Verbo, della parola dell'uomo (il Logos), il
cristianesimo prima del cristianesimo, i cui mago, presso il quale intercedeva durante
principi, certamente, furono ben differenti da l'iniziazione.
quelli codificati all'interno dei vari concili Rifacendosi ad una tale premessa, risulta al
ecumenici. In codesto ambiente cristiano quanto facile constatare come, questo
primitivo e autentico, che da tempo particolare modus operandi fosse chiaramente
rappresenta una verità storica in grado di riportato nei miti gnostici al fine di
suscitare un sempre più crescente interesse, il tramandare, per via simbolica, una vera e
femmineo era venerato quale principio divino propria procedura iniziatica, una serie di
e le donne detenevano il ruolo di sacerdotesse condotte, alle quali i discepoli dovevano
e maestre d'iniziazione. Risulta fondamentale, rigorosamente attenersi se realmente
a tal proposito, rimembrare un personaggio intenzionati ad adoperarsi in vita per
qual era Simon Mago, considerato esser il risvegliare il Soter assopito nella mente
primo grande fondatore del movimento traviata dal disordine della morale e delle altre
Gnostico in Samaria; celebri divennero le sue sbarre psicologiche.
costanti apparizioni fra gli adepti, a fianco L'audace interpretazione gnostica del mito di
della sua Elena, una mediatrice, da lui Eva è, ad esempio, una delle tante a celare un
annunciata quale incarnazione della Sophia. particolare tipo di insegnamento, di condotta,
L'intento gnostico non si affermò tanto sperimentati dai maestri che avevano così
mediante il recupero di un antico culto raggiunto – si mutuano, qui, le parole del
matriarcale, quanto piuttosto in un atto di Moraldi - "una profonda e completa libertà
contrasto nei confronti del rigido sistema interiore", codesto insegnamento, perciò,
patriarcale dominante manifestatosi all'interno veniva tramandato in segreto al neofita.
dell'ebraismo, in modo da consentire un reale La medesima leggenda ebraica che vede come
accostamento al culto solare su base protagonista il demone ribelle Lilith fu
antimaterialista ed esoterica, affiancando il particolarmente favorita dagli Gnostici. Lilith,

36
infatti, era la sola figura ad esser depositaria
di una grande conoscenza, quella del nome NOTE:
impronunciabile di Dio. Ecco, dunque, il
rivelarsi del messaggio essenzialmente (1) "Questo serpente universale è anche la
teurgico di tale vicenda, ed in seguito
erroneamente interpretato dai culti dell'era Parola sapiente di Eva. Questo è il
moderna qual becera manifestazione di mistero dell'Eden: questo è il fiume che scorre
femminismo estremista. Lilith è,
dall'Eden." (Ippolito, Refut. V, 16, 9 s.)
sostanzialmente, il primo esempio mitologico
(2) "Allora, adirato, il dio arconte degli eoni e
di Teurgia. delle forze ci divise: noi diventammo due
Inoltre, si ritrovò ad incarnare un certo spirito eoni, e così la Gloria che era nel nostro cuore,
di ribellione, potente espressione della abbandonò me e tua madre Eva; e con essa (la
differente natura pneumatica ed incorruttibile Gloria) la prima conoscenza che soffiava
da lei posseduta rispetto ai progenitori Adamo dentro di noi." (Apocalisse di Adamo 20-24)
ed Eva.
Lilith simbolizza la tendenza in ogni uomo
alla completa libertà, all'anarchia. Eva, invero,
rappresenta tutt'altro: ella è una parte
integrante di Adamo, è il suo lato destro, il
suo proprio interprete, e per questo spesso, nei
testi gnostici, è descritta quale custode del
seme di Sophia, oppure, accostata alla figura
del Serpente, le cui parole di seduzione
vengon fatte risalire a lei medesima(1).
E' la funzione cerebrale immaginativa,
percettiva, che a causa della brusca e violenta
separazione compiuta per mano del
Demiurgo, venne relegata nell'inconscio e
dimenticata(2).
Fu proprio tal sottile, misteriosa funzione di
intuizione ad aver condotto Adamo a nutrirsi
dell'Albero del Bene e del Male.

"Gli arconti si consigliarono l‟un l‟altro e


dissero, “Andiamo, apportiamo il sonno in
Adamo!” Ed egli si addormentò.
Ora il sonno è l‟ignoranza che essi fecero
venire su di lui, ed egli si addormentò. Essi
aprirono il suo lato; formarono il suo lato
come una donna viva e al suo posto misero
della carne e Adamo diventò completamente
psichico.
Andò da lui la donna dotata di spirito, parlò
con lui e gli disse, “Adamo, alzati!”. Allorché
la vide, egli disse, “Tu sei colei che mi ha
dato la vita! Sarai chiamata „madre dei
viventi‟ – poiché lei è mia madre, lei è la
medichessa, la donna, colei che ho generato."
(Ipostasi degli Arconti)

37
armonizzare nella propria coscienza i due
Esoterismo ed Essoterismo. aspetti apparentemente opposti.
Tratto da “Iniziazione al Linguaggio esoterico
della Sacra Scrittura. Tutto questo avrebbe a che fare con ciò che
Michele Perrotta viene indicato con il termine “aspetto
speculare della realtà”. L‟esoterista Rene
Guenon (1886 –1951), conosciuto anche con
il nome di Shaykh „Abd al-Wahid Yahya
dopo la sua conversione all‟Islam, nel libro
L‟esoterismo, e con esso l‟interpretazione L‟Esoterismo Cristiano, una raccolta di alcuni
simbolica dei testi sacri, non ha nulla a che
suoi articoli sulle tematiche esoteriche
vedere con il satanismo o con altre pratiche
occidentali, rimarca la connessione tra
occulte orientate a far accrescere il male. Per
esoterismo ed essoterismo in questi termini: “
“esoterismo” (dal greco esotericos “interiore”)
Una tradizione veramente iniziatica non può
s‟intende quella “scienza sacra” che vieta di
essere “eterodossa”, ed il qualificarla così
rivelare a chi non sia iniziato ai misteri certe
significa invertire il rapporto normale e
parti più intime e segrete di un rito, di un testo
gerarchico che esiste fra l‟interiore e
sacro e/o di una dottrina religiosa.
l‟esteriore.
Detto ciò, e questo è sempre bene rimarcarlo,
L‟esoterismo non e contrario all‟“ortodossia”
non può esistere un esoterismo genuino senza
, anche se intesa semplicemente in senso
una vera Tradizione a cui esso sia per sua
religioso; esso e al di sopra o al di la del punto
stessa natura in qualche modo legato. Come
di vista religioso, e ciò, evidentemente, non è
del resto non esiste l‟Ombra senza la Luce.
affatto la stessa cosa; ed in effetti, l‟accusa
ingiustificata di “eresia” fu spesso un comodo
Il termine “essoterico” (dal greco exotericos mezzo per sbarazzarsi di certa gente che
“esterno”), invece, è inerente a quella parte di
poteva essere imbarazzante per tutt‟altri
dottrina o di una prassi religiosa la quale può motivi ”.
essere conosciuta anche dai profani (“coloro
che sono al di fuori del tempio”) e che è a tutti
Per far comprendere al lettore come queste
gli effetti esteriorizzata ed aperta a tutti.
due vie risultino essere entrambe utili le
compariamo, ma questo è solo un piccolo
L‟esoterismo e l‟essoterismo sono due mondi esempio, ad uno strumento musicale in piena
paralleli che viaggiano all‟unisono, sono due attività il quale, pur essendo di natura
vie capaci di compenetrarsi l‟un l‟altra materiale e tridimensionale, fornisce al
trasportando colui che sa viverle in armonia mondo la musica che perù non può essere né
nel proprio intimo verso superiori stati di misurata e nè pesata con gli strumenti
esistenza. mondani. L‟aspetto nascosto, in questo caso
la musica, diventa in questo senso più
Oltre alle religioni ufficiali sono sempre importante di quello visivo (lo strumento)
esistite organizzazioni esoteriche dedite alla poiché sarebbe sostanzialmente il frutto stesso
trasmissione di insegnamenti spirituali segreti. di tutto un determinato processo che diviene
La separazione tra riti esoterici ed exoterici fu vivente e presente nel nostro mondo,
rigorosamente osservata sin dall‟antichità. esattamente come una dolce melodia ben
suonata con gli strumenti musicali da uno o
Tuttavia i mistici da sempre possiedono nel piu musicisti.
loro cuore queste due facce della stessa
medaglia proprio perchè sono vie diverse ma Per ottenere tutto questo e palesemente ovvio
non separate tra loro. Sarebbe questo il che c‟e bisogno di entrambe le cose: lo
primo passo essenziale che condurrebbe il strumento, e con esso il musicista, e la
vero Sé verso la trascendenza: fondere e musica.

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L‟esoterismo e l‟essoterismo si servono da desunte dalle cose della natura o da loro
sempre di due differenti modalità di parti; tali scritture e tali voci adoperavano gli
comunicazione che sono i seguenti: Simbolo e Egizi per intrecciare colloqui con gli dei ad
Logos. esecuzione di effetti mirabili. Ma quando
Theuth o qualcun altro invento le lettere del
Il Logos non e altro che la parola, o racconto, genere che ora utilizziamo in altro tipo di
sottoposto ad uno schema mentale mediante attività, si verifico una perdita gravissima sia
una precisa narrazione, ed è essoterico. Il per la memoria sia per la scienza divina e la
Logos argomenta in sostanza ciò che è oscuro magia (gnosi/conoscenza). Perciò, a
rendendolo vivente attraverso la narrazione similitudine degli Egizi, i maghi oggi,
stessa del racconto. Il Simbolo, invece, costruite immagini e descritti caratteri e
racchiude in sé una sintesi per sua stessa cerimonie, che consistono in certi gesti e in
natura: è un concentrato raffigurativo che certi culti, comunicano i loro desideri quasi
comunica direttamente nell‟intimo di colui per mezzo di cenni definiti, e questa e quella
che sa comprenderlo. Nonostante il suo lingua degli dei che, mentre le altre tutte sono
collocamento sia esteriore, come può essere mutate mille volte e quotidianamente mutano,
ad esempio un crocefisso appeso ad un muro, rimane sempre la stessa, come resta la stessa
il quale racchiude in sé tutto il racconto la specie della natura”».
inerente alla Passione di Cristo tratta dal (De Magia De Vinculis in genere)
Vangelo, il suo agire è interiore, ed è quindi
un veicolo esoterico a tutti gli effetti.

In sostanza l‟uomo da sempre entrerebbe nel I simboli, a parer nostro, non mirano alla
simbolo per uscire dal tempo. Addentrandosi rivelazione in sé, semmai suggeriscono la via
in sostanza nei meandri del Sé. Spesso i per far sì che questo velo, che non permette la
simboli vengono presentati nel quotidiano e “visione” o la comprensione globale della
vengono trasmessi inconsciamente alle masse vera essenza delle cose, venga tolto.
dando origine ad una tradizione (senso
essoterico); mentre i simboli, che invece Possiamo affermare quindi che quando
vengono assimilati per conoscenza, quindi parliamo di velo in realtà non facciamo altro
trasmessi e/o ricevuti attraverso che menzionare l‟ombra stessa della Luce
un‟iniziazione (senso esoterico), sono (Verità) e, ovviamente, anch‟essa, secondo
funzionali a livello conscio e precisamente l‟aspetto speculare della realtà, per sua stessa
vengono metabolizzati nella consapevolezza. natura fa parte del linguaggio con cui l‟Eterno
comunica e agisce su tutto.
Per far comprendere meglio questo nostro
ragionamento dobbiamo tener conto delle Queste due vie apparentemente in
differenze tra Logos e Simbolo, più contrapposizione tra loro le possiamo
precisamente tra il Logos e gli Archetipi. A intendere più precisamente in questo modo: la
questo proposito azzardiamo un accostamento verità essoterica e immanente, mentre quella
prendendo le parole del grande filosofo e esoterica e trascendente: porta la coscienza in
libero pensatore Filippo Giordano Bruno superiori stati di esistenza rispetto alla
(1548-1600) riguardanti il linguaggio sacro percezione comune che resta attaccata alla
degli Egizi. realtà mondana (rilegata a dottrine, concetti,
insegnamenti, dogmi, tradizioni).
Nel De Magia il Nolano espone il seguente
concetto che rende bene l‟idea della nostra La funzione del termine “religione” sarebbe
argomentazione: appunto quella di “relegare” l‟uomo a
determinate credenze. La religione ha di per
«“Essi avevano a disposizione, per designare se il compito e la pretesa di contenere e
le singole cose, immagini determinate, salvaguardare l‟aria del sacro custodendola

39
dalle contaminazioni (eresie) esterne e, rivelazione cristica nel momento in cui
attraverso i suoi rituali, eserciterebbe una l‟agnello di Dio, il leone della tribu di Giuda,
sorta di “magia” o controllo sui suoi fedeli. apre i sigilli nel Libro della Rivelazione: si
Anche quando si esamina la Bibbia dobbiamo tratterebbe a tutti gli effetti di una Gnosi che,
tener conto di due tradizioni distinte che come un fuoco purificatore, trasporta l‟ego in
hanno messo mano in questi libri sacri: quella comunione con gli elevati aspetti archetipici e
di tipo sacerdotale, e con essa tutto un fulcro simbolici dell‟Altissimo.
di insegnamenti inerenti alla morale e alla
dottrina del popolo, e quella iniziatica, che Il DoctorAngelicus Tommaso D‟Aquino
insegna, se pur in modo velato (esoterico), a (1225-1274) tra le tante sue grandi massime
trascendere quelle stesse leggi e quegli scrisse una frase che puo ben indicare il
insegnamenti a favore di un‟armonia naturale concetto appena espresso: “Tu non possiedi
con l‟Assoluto, indicata il più delle volte con la Verità, ma e la Verità che possiede te”.
il termine Amore o via mistica del cuore.
Attraverso queste due vie possiamo Tornando al binomio tra esoterismo ed
comprendere in maniera cristallina che il essoterismo, a nostro avviso l‟umanità è
sensibile non e altro che il riflesso divisa in due tipologie di persone: quella che
dell‟intellegibile. Sembrerebbe, infatti, oltre percorre la via esoterica sarebbe strettamente
che tutto abbia realmente una funzione legata all‟intuizione e viene associata nella
speculare, che ogni cosa provenga dall‟Uno. Kabbalah con la sefirotChokhma (Sapienza),
mentre l‟altra sarebbe vincolata al raziocinio,
Tra le tante tematiche spiritualiste in questo e nell‟albero sefirotico viene abbinata a Bina
saggio tratteremo dell‟importanza della (Intelligenza); quest‟ultima è palesemente
cosiddetta iniziazione al Sacerdozio di collocata nella via essoterica. Chokhma ha
Melchisedech che si distinguerebbe per la sua sede nell‟emisfero destro ed ha la facoltà di
natura mistica dal comune Sacerdozio di elaborare idee complesse e trascendentali che
Aronne (queste sono le due tradizioni giungono nella mente dello gnostico come la
all‟interno della Bibbia che citavamo “folgore”.
poc‟anzi).
Tale fenomeno può essere descritto anche
Tale iniziazione, in realtà si tratta di come il cosiddetto “lampo di genio”. Qui
un‟elevata dimensione spirituale, a differenza l‟intuizione del mistico (l‟idea) coglie
del Sacerdozio di Aronne in mano ai Leviti l‟archetipo e lo elabora come concetto nel
(tribù di Levi), non viene conferita da nessuna proprio intimo arricchendolo di immagini.
confraternita iniziatica, essa avverrebbe Questa via è strettamente associata all‟essenza
nell‟intimo del devoto nel momento in cui stessa del simbolo, del mito, dell‟enigma, ed
egli riesce a far attingere la propria mente, ha una valenza artistica nell‟animo dell‟essere
grazie alla contemplazione del divino, umano, tutte facoltà tipiche del lobo destro
direttamente all‟archetipo ancestrale e del cervello. Bina, invece, risiede nel lobo
primordiale. sinistro, ed ha la facoltà di comprendere con
raziocinio tutti gli elementi esaminandoli
Questa contemplazione, che e totalmente attentamente con l‟intelletto e con la logica.
mistica, risveglierebbe nella memoria del Quest‟ultima e la via che la maggior parte
devoto un‟antica essenza strettamente dell‟umanità utilizza, soprattutto per la
connessa all‟Eterno che gli permetterebbe di visione dei testi sacri che risultano, se presi
agire nel mondo vedendo il tutto sotto un alla lettera, racconti che narrano solo verità
piano di realtà assai più elevato. In termini teologiche fine a se stesse o addirittura
simbolici questa esperienza potrebbe esser diventano comparabili a favole per bambini.
spiegata, pressappoco, con ciò che accadde a
Saulo di Tarso, divenuto poi San Paolo, Questa via essoterica e in realtà la base, e
folgorato nella via di Damasco, o con la l‟involucro stesso, che permette all‟iniziato ai

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misteri di intraprendere il cammino di Tornando alle illuminanti idee dei grandi
penetrazione della dimensione del sacro. iniziati, citiamo a tal proposito Ruggero
Entrambe le vie sono indispensabili per la Bacone, il quale descrisse come costruire un
comprensione della realtà e, soprattutto, per cannocchiale nel De Optica secoli prima che
l‟assimilazione del messaggio simbolico fosse inventato realmente; come non parlare
contenuto nella Sacra Scrittura. L‟iniziato, delle idee rivelatrici di Pico della Mirandola
ovvero colui che si e totalmente immerso nel (1463-1494), poi ampliate dalla mente di
sacro rispetto al profano (“colui che e al di Giordano Bruno se pur in modo differente, sul
fuori del tempio”), ha il dovere di far Divino, il cosmo e sulla natura, o quelle di
congiungere questi due modi di intendere la Cartesio sull‟essere; impossibile non citare le
realtà per far sì che gli archetipi e i simboli invenzioni scientifiche di Leonardo Da Vinci
ritornino vivificati nella giusta armonia (1452-1519) e Newton (1642-1727), o la
attraverso le immagini ed il Logos stesso musica celestiale di W.A. Mozart (1756-
narrato nella “fabula”: la narrazione del testo. 1791) basata su una determinata legge
numerica. Questi sono solo alcuni esempi di
Tutte le illuminanti idee che sono sbocciate in inziati che furono “pervasi dallo spirito”, o
invenzioni, specialmente quelle “partorite” dall‟illuminazione divina, e considerati da
dalle menti geniali di vari iniziati, derivano da tutti geni assoluti della storia dell‟umanità.
questo archetipo ancestrale, che altri non è Il merito di questi illustri personaggi non e
che una sorta di mente di Dio che vede ogni stato di certo influenzato da presunti patti con
cosa (El-Roi). Il grande filosofo Aristocle, il Diavolo, o da un intervento di entità
conosciuto al mondo più per il suo extraterrestri per favorire la crescita stessa
soprannome, Platone, indica questo luogo con dell‟umanità, bensi da quello che
il termine di Iperuranio. E in questo regno, o nell‟antichità veniva indicato come “sapere
se preferiamo dimensione, “sopra il cosmo”, degli dei” che altro non sarebbe che la
che nascono le forme (immagini), gli archetipi profonda ricerca interiore di potenti archetipi
e, di conseguenza, tutto il linguaggio che ha portato, grazie ad un elevatissimo
simbolico che viene proiettato e consolidato sforzo mentale, soprattutto spirituale, al
nel nostro mondo attraverso la Luce. congiungimento del proprio intimo con
L‟anima dell‟uomo, sempre secondo il l‟Eterno, il quale ha in qualche modo
medesimo concetto platonico, una volta “suggerito”, sotto forma simbolica, tali verità
trapassata si recherebbe in questo luogo dove riattivando la memoria in questi straordinari
attingerebbe a queste informazioni dettate uomini sensibili.
dagli eterni impulsi di Iperuranio per poi
reincarnarsi nuovamente nel mondo materiale Secondo tale concetto le opere elaborate da
detenendo però in sé tutto il sapere simbolico questi immensi autori sarebbero dovute ad
che viene riposto e conservato nell‟inconscio una sorta di stato di grazia come se in loro lo
piu profondo. Sarebbe in questo luogo che le spirito del Creatore stesso abbia in qualche
idee prendono forma all‟interno dell‟intelletto modo travasato le diverse informazioni che
dell‟essere umano: la Luce divina che brilla successivamente vennero riconosciute dal
nuovamente nell‟uomo. Idee, Vestigia, mondo intero come potenti verità immortali.
Ombre, questa sarebbe la tripartizione Ricordare queste verità primordiali
secondo cui l‟archetipo prende forma nel equivarrebbe in qualche modo a riattivare la
mondo. Per lo meno questo era il pensiero nostra parte divina: la scintilla di Luce
del filosofo nolano Giordano Bruno. Per creatrice che tutto muove e tutto conosce.
Platone la ricerca della conoscenza e la vera
meta dell‟uomo e, di conseguenza, conoscere La dottrina platonica della Reminiscenza non
tali archetipi equivarrebbe in qualche modo a e altro che questo: apprendere attraverso il
conoscere il linguaggio di Dio. ricordo. Nell‟antichità questi archetipi erano
celati nei miti; tali verità sono all‟interno di
storie sugli dei che si rapportano con

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l‟umanità e che, oltre all‟antica Grecia sono ricongiungerebbero alla Luce da cui tutto
presenti anche nel simbolismo delle divinità proviene. In termini simbolici potremmo
dell‟India e, se pur in modo diverso, anche sintetizzare il tutto in questo modo: Il Sole e
nella Bibbia. la rappresentazione simbolica del mondo
archetipico da cui tutto proviene, mentre la
I miti greci celano di per sè nel loro racconto Terra incarna il mondo fisico delle forme e
queste verità primordiali detentrici di un delle immagini dove l‟uomo, adoratore del
potere psichico che porta all‟evoluzione Sole, può tuttavia comprendere il tutto per
dell‟intimo di chi riesce a comprenderlo e a iniziare il cammino inverso sperando di far
metabolizzarlo nel proprio cuore, il Sancta ritorno alla Luce: ritornare alla fonte.
Sanctorum del vero Se.
Per lo meno questo era un pensiero in voga
Il mito costituisce la piu ricca e preziosa fonte nell‟antichità.
di informazioni sulla nostra storia attraverso
cui la narrazione stessa, rivestita sempre di Gli antichi avevano compreso e messo in atto
sacralità, ci narra; tutto questo viene velato una verità assoluta: l‟unica maniera per
nel mito stesso negli strani rapporti tra gli preservare determinati segreti e determinate
uomini, spesso rappresentati come eroi, e gli verità nel corso dei secoli era mediante il
dei. La verità archetipica diventa mito sotto mito, attraverso storie che narrano vicende
forma di racconto, poi muta in simbolo e, simboliche capaci di rendere in comunione la
infine, diventa tradizione. mente dell‟uomo con l‟essenza archetipica di
Dio.
Questa raffigurazione vivente di idee e di
verità ancestrali, che hanno tutte una loro «La verita non e venuta nuda nel mondo, ma
storia nella mitologia, venivano indicate e venuta in simboli e immagini. Non la si puo
nell‟antichità con il termine di afferrare in altro modo ». (Vangelo Gnostico
“statuificazione”. La statuificazione e un di Filippo)
processo di sintesi mnemonica in grado di
concentrare attraverso il mito concetti elevati Paradossalmente, e questo lo possiamo
e teorie complesse. riscontrare di continuo, è più il mito che fa la
storia che non gli uomini. Il mito e costituito
Questo sarebbe il senso stesso del linguaggio da archetipi immortali, mentre l‟uomo è solo
simbolico (iniziatico) che dalla “fabula” di passaggio in questo longevo fiume che è la
ritorna alla fonte attraverso il percorso vita stessa.
anagogico, da Anagoge, trascendente, ovvero
dall‟intimo dell‟iniziato si espande Ecco perché i testi sacri, colmi di archetipi,
nell‟universale, come se si trattasse realmente riecheggiano intensamente e costantemente
di un ritorno al Dio padre (Abba). nei cuori delle persone più dei normali libri di
storia, che narrano di fatto solo vicende
Nell‟arco della propria esistenza spesso mondane.
l‟uomo viene attraversato dal Logos di Dio,
anche se quasi mai se ne rende conto, Nel Vangelo, ritenuto a nostro avviso il più
soprattutto grazie alla tradizione dei testi sacri grande libro iniziatico di tutti i tempi, queste
che, colmi di archetipi, realmente accarezzano verità vengono rappresentate dal Logos divino
l‟anima dei meritevoli, coloro che sono aperti nell‟uomo Gesù, il Cristo.
alla sola legge mistica dell‟Eterno: l‟Agape .
Il Logos successivamente diventa, attraverso
Esotericamente il Logos o Verbo di Dio gli Apostoli, kerigma, “l‟annuncio” o
feconderebbe così l‟intimo dei mistici, i quali, “proclamazione cristica” (per tutta l‟umanita),
una volta compreso il messaggio archetipico ma già a quel punto l‟archetipo perde purezza
ed il linguaggio simbolico dei testi sacri, si rispetto a ciò che era prima di essere rivelato,

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prima di “farsi carne”, poiché, oltre a Questi due aspetti apparentemente in
discendere in un “mondo inferiore”, viene in contraddizione (esoterico ed essoterico)
qualche modo “contaminato” e veicolato vengono nella Bibbia rappresentati dallo
direttamente o indirettamente dai concetti stesso Messia Gesù di Nazaret, il quale
intellettuali elaborati dagli uomini. incarna sia il Logos di Dio, sia il simbolo di
tutto ciò che viene descritto e vissuto dai
In questo senso il Logos incarnato non profeti nell‟Antico Testamento e che, per
rappresenta più un impulso puro e diretto l‟iniziato ai misteri, deve essere Via, Verità e
dell‟archetipo ancestrale stesso, anche se il Vita (Gv. 14:6) a De ImitationeChristi. La
Vangelo conserva in sé, malgrado le vicenda di Gesù di Nazaret viene infatti
interpolazioni, frammenti di quella verità, vissuta dal credente come storia realmente
come della verità assoluta stessa. Tutto ciò accaduta in questo piano di realtà, collocabile
sarebbe pressappoco analogo allo stesso in un determinato contesto storico intorno a
esempio che abbiamo riportato in precedenza duemila anni fa, mentre per l‟esoterista, come
sugli Egizi tratto dal De Magia di Giordano per lo gnostico, ciò che conta in questa
Bruno: l‟Archetipo diventa Logos perdendo in vicenda è il suo significato simbolico
qualche modo la sua purezza divina. riconducibile al proprio essere.
Nonostante ciò nel Vangelo Gesù appare
come un uomo ma agisce come Dio. E In questo senso il linguaggio simbolico del
questo vale ancora oggi! Il suo messaggio testo sacro funge da veicolo per la coscienza
resta divino. la quale si connetterebbe a delle verità
superiori da cui l‟archetipo stesso narrato
Nella storia del Nazareno ritroviamo sacri nella “fabula” proviene attivando un processo
principi primordiali che riecheggiano anche di trasformazione della psiche e dello spirito.
nelle vicende di Horus e di tutta una Cristo rappresenta per i comuni cristiani
determinata iniziazione egizia, da cui non a l‟incarnazione di Dio, il Logos incarnato,
caso proviene lo stesso Mosè, colui che ha mentre per i cristiani gnostici simboleggia la
costituito il popolo ebraico. Nel Vangelo nostra parte spirituale che, se riconosciuta e
troviamo inoltre la sapienza dei Magi “risuscitata” nel nostro intimo, ci conduce
proveniente dallo Zoroastrismo e, soprattutto, nuovamente al Padre.
una determinata continuità rilegata alla stirpe
di Giuda, la discendenza sacra agli occhi Attraverso la sua “alleanza”, simboleggiata
dell‟Eterno da cui è germogliato il Re Davide. dal suo sacrificio (Mc.14:24), il simbolismo
di Cristo ci porta in comunione con l‟Eterno
Su questo importantissimo tema ci rendendoci partecipi di una verità assoluta: tra
soffermeremo più avanti (rif. al libro LA l‟uomo e Dio c‟e distinzione, ma non
BIBBIA RIVELATA VOL.1). separazione. A differenza delle religioni
ufficiali, le correnti esoteriche sono detentrici
Nel Vangelo riscontriamo sia moltissimi di una dottrina segreta che, a detta degli
simbolismi attinenti a più culture, sia verità iniziati, sarebbe la retta via per raggiungere la
storiche con nomi e luoghi riscontrabili nella realizzazione spirituale:
storicità ufficiale.
« A voi (Apostoli/Iniziati) e stato confidato il
Purtroppo, come spesso accade all‟essere mistero del regno di Dio; a quelli di fuori
umano, l‟uomo tende ad ontologizzare la invece tutto viene esposto in parabole,
storia, per questo molte verità celate nei testi perché: guardino, ma non vedano, ascoltino,
sacri, che hanno un importante valore ma non intendano, perché non si convertano e
simbolico, vengono disperse o non arrivano venga loro perdonato». (Marco 4:11-12)
nei cuori delle genti nella corretta maniera ma
solo sotto il loro aspetto letterale o storico. L‟esoterismo si preoccupa di per sé,
attraverso il linguaggio simbolico, di fornire i

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frammenti di verità seminati in differenti all‟iniziato che ha raggiunto un‟elevata meta
tradizioni e che sono il più delle volte rivestiti spirituale. In greco “morire” si indica con il
o contornati da un velo accecante. La termine Teleutan, mentre “essere iniziati” si
funzione di tutto ciò sarebbe quella di dice “Teleisthai”.
condurre nuovamente l‟umanita alla vera e
unica Tradizione. Questi due termini, oltre all‟evidente
assonanza, agiscono all‟unisono nel rituale
dell‟iniziando poichè essi sarebbero
sostanzialmente l‟uno il frutto dell‟altro.
Bisogna, infatti, morire simbolicamente
(“morte rituale”) per divenire iniziati ai
misteri. Questo processo consisterebbe nel
far morire il nostro essere precedente (quello
che eravamo) per donare una nuova vita
all‟uomo “nuovo” attraverso una resurrezione
simbolica.
Le religioni sono per loro stessa natura
settarie, i simboli al loro interno, invece, sono L‟iniziazione porta sostanzialmente a
universali e polivalenti. Tutte queste “vedere”, attraverso l‟occhio interiore
tradizioni, come le spine di un roseto, in realtà (l‟intuizione), il regno invisibile non
sono figlie del medesimo seme di cui i vari percettibile con la sola ragione. Si tratterebbe
simboli universali presenti al suo interno, che a tutti gli effetti di riuscire ad ottenere una
ne ricoprono il mistero, di per sé hanno la “visione” che va ben al di là della
funzione di unire, di congiungere, determinate comprensione logica.
idee, concetti, oltre che i vari archetipi
concentrati in essi. La chiave di lettura iniziatica di un testo sacro
o anagogica sfugge alle masse, va
L‟iniziazione è sostanzialmente la conquista conquistata, ed è faticosa da raggiungere; non
di un sapere che, attraverso il linguaggio serve che essa venga spiegata da qualche
simbolico ed esoterico delle vicende narrate dotto, poichè chi non possiede in cuor suo la
nei miti e nei testi sacri, accresce l‟essenza capacità di comprendere a livello animico tali
spirituale nell‟uomo; l‟iniziazione ai misteri, verità velate è destinato a non “vedere” mai
che in passato veniva trasmessa da bocca ad l‟impronta di Dio nella Sacra Scrittura.
orecchio, da maestro a discepolo, vivifica a Dobbiamo aprire il cuore e lasciarsi
tutti gli effetti gli archetipi assopiti e impressionare da Sacro per accedere nel
preesistenti nell‟essere umano; non è un Regno.
ripetere a pappagallo ciò che è stato appreso a
livello teorico come una semplice catechesi. Tuttavia per intraprendere la via anagogica è
necessario comprendere in tutti i suoi aspetti
Gli iniziati, anche se sarebbe più corretto la chiave letterale di un testo sacro per poi
utilizzare il vocabolo adepti in quanto trascenderla totalmente. Solo così l‟impavido
appartengono ad un livello più elevato può scalare le alte vette della “Montagna
rispetto ai primi, furono coloro che die- dero sacra” e percorrere un‟ascesi verso gli stati
voce e forma alla parola dell‟Altissimo superiori del se. Attraverso il seguente
elaborando i testi sacri della Bibbia con un linguaggio: Silenzio-Logos-Simbolo il
accurato linguaggio simbolico nato mistico riesce a conoscere la vera “voce” di
appositamente per trasmettere le verità Dio, ed è grazie alla mente, che incanala e
trascendentali al “popolo eletto”. proietta tutte le energie dell‟universo, e al
cuore, che permette di edificare tutto ciò che è
Il termine Adepto significa letteralmente sacro all‟interno di noi, che egli può
“colui che ha acquisito” ed è equivalente raggiungere le alte cime della trascendenza.

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Il mistico, a differenza del razionalista, si Per acquistare i due volumi del libro LA
immerge totalmente nelle ricerca di qualcosa BIBBIA RIVELATAediz. Xpublishing:
di più elevato che va ben al di là della
condizione mondana nella quale egli vive; LA BIBBIA RIVELATA VOL.1-
trascende la realtà attraverso la sete di INIZIAZIONE AL LINGUAGGIO
conoscenza e non cade nelle trappole costruite ESOTERICO DELLA SACRA
da concetti relegati alla ragione. Non si SCRITTURA:
trascende infatti la realtà con la ragione, ma
con il totale abbandono dell‟ego. http://www.booxtore.it/index.asp?itemId=321
9
Il mistico è a tutti gli effetti uno gnostico in
perenne viaggio verso la resurrezione: è LA BIBBIA RIVLEATA VOL.2 – IL
un‟anima alla continua ricerca della CORPO DI LUCE E IL SEGRETO DEL
condizione paradisiaca del Sé, un umile FIORE DELLA VITA:
pellegrino che ama giostrarsi nelle sfere del
sovrasensibile. http://www.booxtore.it/index.asp?itemId=325
2
In questo saggio non faremo altro che tentare
di provare a sfiorare e spiegare questa infinita
ricerca di trascendenza mistica, dato che a
parer nostro esiste ancora il mistero dei
misteri attorno alla Bibbia e, di conseguenza,
intorno a Dio: quello che le religioni
istituzionalizzate non rivelano, o che forse
realmente non conoscono, e che potrebbe
essere celato nella filosofia platonica, nella
dottrina pitagorica, nella kabbalah,
nell‟ermetismo, nell‟alchimia e in alcuni
insegnamenti particolari dello Yoga. Tutte
tematiche sacre presenti all‟interno del
Rosicrucianesimo.

Sembra, infatti, che alcuni cristiani del


rinascimento tutto ciò lo avessero intuito e
ben compreso!

Tali segreti, che alcune confraternite hanno


contribuito a tramandare se pur in modo
sotterraneo, vengono presentati in questo
nostro lavoro dopo anni e anni di duro studio
con l‟aggiunta di nostre personalissime
interpretazioni.

«Il Signore Dio mi ha dato una lingua da


iniziati, perché io sappia indirizzare allo
sfiduciato una parola. Ogni mattina fa attento
il mio orecchio perché io ascolti come gli
iniziati. Il Signore Dio mi ha aperto
l‟orecchio e io non ho opposto resistenza, non
mi sono tirato indietro». (Isaia 50:4-5)

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Le Origini Pagane di maschile, un essere perfetto. L'ambizione più
grande di Sophia, causa ineluttabile di una
Sophia certa inquietudine che attanaglia la sua
Valentina Achmoth propria natura, è quella di riuscire a sancire
una unione con il Dio da lei percepita come
mancante, Sophia non avverte in se stessa il
potere del Padre, che le sembra inafferrabile
ed irraggiungibile, indi s'innalza alla ricerca di
una completezza intima che mai catturerà
intenzionalmente, in quanto già, entro di lei
presente. Sarà questa ignoranza, questa
incapacità da parte dell'ultimo degli Eoni del
Pleroma di riconoscere il sacro legame, di
comprendere la propria eterna appartenenza
all'Ineffabile a produrre il collasso dell'intero
corpo pleromatico e il fallimento di Dio.
Sophia sprofonderà nel dubbio, e sarà
costretta ad intraprendere una via differente,
un sentiero irto di sofferenza, quello che la
condurrà sulla terra, ma proprio mediante
Il mito centrale, all'interno del quale questo potrà risvegliarsi dal sonno
confluiscono gli insegnamenti relativi alle dell'incoscienza, pentirsi e chiamare a sé
scuole gnostiche di area Alessandrina è, l'aiuto del Padre.
certamente, quello della Caduta e della Sophia crea il mondo materiale e sperimenta
Redenzione di Sophia, la saggezza incarnata una più cruda ignoranza, trasporta su di sé il
di Dio che, a causa di un'irrefrenabile brama peso della corruzione e della tenebra, osserva
di conoscenza, precipita dai Reami Eterni e in vicinanza la propria immagine distorta,
da' vita al mondo della dualità e delle forme. forgiatasi nella disperazione, nel timore di
L'atto di ribellione in sé, nello Gnosticismo, non poter mai raggiungere il Metropator.
formula una concezione che si scollega dalla Sentimenti ingannevoli, figli della pesantezza
comune credenza cristiana secondo cui gli del cosmo, che le impediscono di trovare la
angeli avrebbero manifestato atteggiamenti luce dimorante in se stessa sin dal principio.
sediziosi perché desiderosi di regnare al posto Dunque, percorrendo la confusione, diviene
di Dio, o perché in grado di vedere se stessi tutt'uno con la terra che ha creato. Ireneo
simili a Dio. L'opera di Sophia non scaturisce testimonia come fra molti gnostici Sophia
da un sentimento di arroganza, e risulterebbe fosse appellata come “Terra” o “la sinistra”,
fuorviante limitare il complesso pensiero poiché in sé sceglie di accogliere il paradosso.
filosoficamente non duale degli gnostici Nonostante questo, il cammino della Sapienza
alessandrini attraverso una equiparazione con di Dio non termina nel mondo. Una volta
la volgare visione cristiano-cattolica. comprese ed integrate le proprie debolezze,
La disobbedienza di Sophia è sostanzialmente Sophia, il cui corpo informe è costantemente
dovuta al fatto che, in quanto eone creato con appesantito dalle forze di passioni divoratrici,
luce di volontà, ella possiede una naturale, deve poter rettificarsi, ovvero unirsi alla
innata inclinazione a “scrutare l'ordine propria controparte sessuale, alla “luce delle
nascosto delle cose”, ella si spinge colma di luci”, il sole di una divina consapevolezza che
amore verso il Primo Padre tentando di la solleva in alto rendendola Saggezza
raggiungerlo, di conoscerlo. In altre versioni autentica.
del mito, Sophia desidera generare da sé, La vicenda di Sophia descrive quello che è il
senza l'intervento della propria controparte viaggio della mente dell'iniziato, la quale va

46
incontro a graduale metamorfosi attraverso il Illuminante”, e nello Gnosticismo si farà
lavoro interiore, finalizzato all'auto- portatrice della scintilla (pneuma). La nozione
conoscenza e alla pienezza (Pleroma). Nelle relativa alla Sophia, a discapito della fede e
speculazioni Junghiane, questo processo delle opere, sottolineerà l'elemento
consiste in quattro fasi essenziali: conoscitivo nella ricerca di Dio come
l'integrazione dell'Ombra, ovvero il processo di Illuminazione interiore riservato a
riconoscimento della condizione umana pochi iniziati, e per questo verrà spesso
imperfetta e atavica; l'unione con assimilata al serpente, di cui la Sophia si farà
l'Anima/Animus, ossia, rispettivamente, la mandante o persino, presso alcune sette
funzione di relazione presente in minima parte Ofitiche, ne diverrà più autentica
nell'uomo, l‟Emozione, la capacità di vedere personificazione. Essa dunque corrisponde
le cose nella loro unità, nella loro essenza e alla immagine gnostica del Nous, la mente,
profondità e la parte relativa al Logos, la che in sé non rappresenta propriamente la
Ragione, cioè la capacità meno sviluppata ragione, bensì l'intuizione, ovvero la
nella donna di discriminare, dividere, componente femminile attraverso la quale si
giudicare. Il Vecchio Saggio /la Grande può giungere all'essenza ultima delle cose
Madre, che corrispondono ad un livello imparando ad osservarle nella loro unità, non
superiore di consapevolezza e saggezza più in ciò che appaiono, ossia nella loro
nell'uomo e ad una condizione di elevata dualità, nella lotta perenne in cui sembrano
conoscenza del duplice aspetto naturale insito coinvolte. L'idea di Saggezza viene ad esser
nella donna. Infine il Sé, che corrisponde alla rappresentata proprio da questa capacità insita
totalità dell'essere. nell'uomo che trova la sua eventuale
Teologi e studiosi concordano nell'affermare concretizzazione mediante la “coscienza
che gli Gnostici scoprirono Sophia nella salvifica”, il pensiero sottile cabalisticamente
Letteratura Ebraica, in cui si legge di un simboleggiato da Binah, e gnosticamente
essere divino che assistette Dio nella connesso alla figura del Soter, Cristo che
creazione dell'universo e fu esiliato fra gli discende sulla terra e salva la propria sposa e
uomini in lotta. Tuttavia, la vasta tradizione sorella traendola come forza dal caos.
gnostica consiste di un'ampia opera di Entrambi, a loro volta, trovano autentica
sincretismo ed è indubbio che trasse la gran espressione e potenza in Daath, la Gnosi.
parte del pensiero filosofico e mitologico Chokmah/Sophia viene anche identificata nel
dalle acque del Paganesimo. concetto valentiniano di Achamoth (termine,
La figura più vicina alla Sophia gnostica è non a caso, derivante dall'ebraico “chokmah”)
senz'altro la dea ellenica che condivide il suo personificazione della Bassa Saggezza esiliata
stesso nome, dal greco traducentesi con e informe che attende di ricongiungersi alla
“saggezza” o “sapienza”. Nella versione greca propria luce.
dell'Antico Testamento conosciuta come Nell'Apocrifo di Giovanni possiamo avere
Settanta, largamente utilizzata da Ebrei e una esauriente descrizione di ciò che Sophia
Cristiani durante il periodo Greco-Romano, rappresentava all'interno della visione
troviamo un termine ebraico per “sapienza” gnostica:
che è Chokmah e generalmente si riferiva alla
Shekinah, ovvero la presenza o la “Sophia nostra sorella, venne giù scendendo
manifestazione del Divino sulla terra. Mentre innocentemente in modo da rettificare il suo
la greca Sophia personifica in maniera difetto. Pertanto lei fu chiamata la Vita. La
generale, la virtuosa ricerca di tutte le verità, Madre dei Viventi. L'unica dalla Provvidenza
Chokmah/Sophia diviene massima dell'Autorità del Cielo. Con la sua assistenza
espressione della divinità all'interno le persone possono raggiungere la perfetta
dell'uomo, pertanto nello Sepher Yetzirah conoscenza.”
verrà riconosciuta come “Intelligenza

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I più evidenti paralleli di Sophia sono divinità dell'intelletto ma, soprattutto, dell'auto-
antiche come Inanna, la Stella del Mattino a conoscenza. Conoscendosi, egli, secondo la
Babilonia, la egiziana Iside, dea di origine concezione gnostica, rende il dio supremo,
celeste ed associata alla regalità, e Metis, divenuto un malato e cieco Demiurgo,
figlia di Oceano e di Teti che personificava la consapevole, e una volta liberata la Sophia da
saggezza, la ragione e l'intelligenza. Queste se stesso, questa viene redenta anche a livello
figure generalmente detenevano qualità di cosmico e la frattura nel Pleroma viene
salvatrici e, nel contempo, di “trickster” ed risanata.
erano coinvolte in viaggi attraverso le regioni A tal proposito, possiamo notare come anche
ctonie della realtà. l'alchimia, più tardi, avendo ereditato il
Altra divinità che possiede una mitica modello gnostico, tenderà a considerare
risonanza con la Sophia è Atena, dea della l'uomo “redenzione di Dio”; Carl Gustav Jung
sapienza, della guerra, della civilizzazione e discusse largamente questo pensiero
della giustizia. Vi sono, infatti, a livello più comparandolo al percorso di individuazione,
profondo, fra le due, grandi corrispondenze. che in sé permette all'uomo di ottenere la
Nello Gnosticismo, in particolare nel mito propria piena individualità:
esemplificato da Simon Mago, Sophia assolve
rigorosamente al ruolo di “primo pensiero” di “(Nella formulazione cristiana) l‟uomo
Dio. In uno dei testi di Nag Hammadi, la attribuisce a se stesso il bisogno di essere
“Protennoia Trimorfica”, Sophia dice di redento e trasferisce sulla figura divina
sé:“Io sono la Protennoia, il Pensiero che l‟opera di redenzione, il vero e proprio
dimora nella Luce. Io sono il movimento che “opus”; (Nella formulazione alchimistica)
risiede nel Tutto”. Il nome “Atena”, secondo l‟uomo si assume il dovere di “compiere
il Cratilo di Platone, significa “la mente di l‟opus”, attribuendo lo stato di sofferenza e
Dio”. Le vicende di Sophia ed Atena che dunque il bisogno di redenzione all‟”anima
fanno la loro entrata nel regno della materia mundi” imprigionata nella materia;
sono equivalenti. In molte scritture gnostiche, l‟attenzione dell‟alchimista dunque non verte
la perfetta mente di Dio viene simboleggiata sulla propria redenzione per grazia di Dio,
da un insieme di Eoni che formano il bensì sulla liberazione di Dio dalle tenebre
Pleroma. Ciascun eone simboleggia una della materia”
modalità di espressione del pensiero. Sophia,
prefigurando la Sapienza, (la consapevolezza) Nel mito greco, Atena giunge all'esistenza
ed essendo l'ultimo degli eoni, manifesta la sgorgando dalla testa di Zeus, per via di un
volontà da parte del Primo Padre di diventare forte mal di testa lamentato da quest'ultimo.
consapevole di sé attraverso l'opera della Entrambi i miti illustrano quello che è il
creazione. Tuttavia, il mondo scaturisce dal processo che inizia con uno stato di angoscia
dubbio, e Dio manifesta il proprio opposto, impadronitosi di Dio, pertanto, la sapienza si
l'imperfezione, che assume le sembianze di un distacca da questi e diviene uno strumento per
ribelle Demiurgo. La materia, dunque, l'umanità.
essendo stata creata dalla Sophia, rappresenta Atena, essendo figlia prediletta di Zeus, viene
un livello pleromatico inferiore, poiché il paragonata al Verbo e al primo pensiero. Tale
desiderio di conoscenza di Dio lo ha condotto concetto trova corrispondenza in quello del
a dubitare di sé e della propria completezza. Il Logos, ovvero una naturale armonia, una
mondo è parte di questo Dio Primo, ed è una forza organizzatrice, un principio che ordina i
sua estensione, estensione nella quale l'uomo vari elementi nella creazione.
assolve al ruolo di creatura che può “aiutare” La Saggezza, come Logos e Sophia è colei
Dio a divenire cosciente, in quanto possessore che spinge il cieco Demiurgo a dar vita,
dell'intelligenza. L'uomo può illuminare la tramite l'intuizione, ad un mondo il cui
materia cieca e caotica con il sole sistema è identico - anche se, in sostanza

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trattasi nulla più che di un opaco riflesso, - a parve qualcosa di nuovo e di distinto; pensò
quello del Pleroma ed è colei che insuffla dunque di iniziare con lui l'opera della
tramite Yaldabaoth il respiro vitale nell'uomo. creazione. Si voltò all'improvviso, afferrò
Nell'Antico Testamento, vien descritta quale codesto Vento del Nord e lo soffregò tra le
co-creatrice dell'universo medesimo, e mani; ed ecco apparire il gran serpente
parallelamente, in Ireneo, seppur con ruoli Ofione. Eurinome danzava per scaldarsi,
invertiti, troviamo testimonianza di una danzava con ritmo sempre più selvaggio
concezione secondo la quale Achamoth finchè Ofione, acceso di desiderio, avvolse
avrebbe partorito Yaldabaoth e insieme ad nelle sue spire le membra della dea e a lei si
esso, creato il mondo. accoppiò. Ora il Vento del Nord, detto anche
In Proverbi 8: 22-27 si legge: Borea, è un vento fecondatore; spesso infatti
le cavalle, accarezzate dal suo soffio,
“Il Signore mi ha creato all'inizio della sua concepiscono puledri senza l'aiuto di uno
attività, stallone. E così anche Eurinome rimase
prima di ogni sua opera, fin d'allora. incinta.
Dall'eternità sono stata costituita, Subito essa, volando sul mare, prese la forma
fin dal principio, dagli inizi della terra. di una colomba e, a tempo debito, depose
Quando non esistevano gli abissi, io fui l'Uovo Universale. Per ordine della dea,
generata; Ofione si arrotolò sette volte attorno all'uovo,
quando ancora non vi erano le sorgenti finchè questo si schiuse e ne uscirono tutte le
cariche d'acqua; cose esistenti, figlie di Eurinome: il sole, la
prima che fossero fissate le basi dei monti, luna, i pianeti, le stelle, la terra con i suoi
prima delle colline, io sono stata generata. monti, con i suoi fiumi, con i suoi alberi e con
Quando ancora non aveva fatto la terra e i le erbe e le creature viventi (...)”
campi,
né le prime zolle del mondo; Questi miti, al pari di tutti i miti religiosi,
quando egli fissava i cieli, io ero là” sono fra loro interdipendenti, sia in senso
storico-culturale che in termini Junghiani di
inconscio collettivo. Essi, sostanzialmente,
Oltre Atena e Sophia, il motivo della passione vogliono esibire un concetto di Saggezza
creatrice può essere rinvenuto in altre figure come “virtù suprema”, come madre di tutte le
Pagane assimilate alla Sapienza, fra cui Thot, virtù, che può essere ritrovata ovunque,
Ecate e Prometeo. Ma il corpus mitologico persino all'interno di un mondo cieco ed
originale della vicenda di Sophia è, di fatto, imperfetto. Ella è spesso in esilio, e attende
localizzato in una delle più antiche storie gli uomini che sono in grado di riconoscerla
inerenti la creazione: il mito Pelasgico della quale manifestazione della mente di Dio in
Creazione. Con il termine Pelasgi venivano ognuno. Fino a che questo non accade, la
denominati gli antichi popoli che abitarono il Saggezza si avventura entro terre prive di
Peloponneso prima di quelli che in seguito sentieri, danzando incessantemente sopra le
furono chiamati “greci”, ovvero gli Ioni, gli acque dell'immaginazione umana, alla ricerca
Achei. Ad utilizzare, all'interno della sua di un fratello perduto. Questo fratello perduto
opera, il termine Pelasgi fu Omero. è nella nostra interiorità, è il Maestro, il
Cristo, l'intelletto mediatore della profondità
“All'inizio Eurinome, Dea di Tutte le Cose, spirituale che viene in aiuto a Sophia e porta a
emerse nuda dal Caos e non trovò nulla di concreto compimento quello che era il suo
solido per posarvi i piedi; divise allora il antico desiderio: giungere a Dio.
mare dal cielo e intrecciò sola una danza
sulle onde. Sempre danzando si diresse verso BIBLIOGRAFIA:
sud e il vento che turbinava alle sue spalle le

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- Biblioteca di Nag Hammadi, Trattato
Tripartito
- Biblioteca di Nag Hammadi, Apocrifo di
Giovanni
- Biblioteca di Nag Hammadi, Protennoia
Trimorfica
- Carl Gustav Jung, Psicologia e Alchimia,
Ed. Bollati-Boringhieri
- Robert Graves, I Miti Greci
- Platone, Cratilo

- Pistis Sophia, a cura di L. Moraldi, ed.


Adelphi

50
capaci d'Azione. Con questo slancio
Sovrano Ordine Gnostico abbandoniamo ogni principio dei gusci, quelli
Martinista che ci permettono di manifestare le sue
proprietà, slancio che opera in noi quello che
il 'soffio' opera negli animali, o quello che
27 Settembre 2014 l'aria opera nella natura." Il Filosofo
Incognito

In data 14, 15 e 16 Ottobre 2016 si terrà a


Montecatini Terme il Convento del Sovrano
Ordine Gnostico Martinista. Il tema trattato
è:

"IL METODO E GLI STRUMENTI DEL


MARTINISTA".

Nei vari gradi di appartenenza, saranno


analizzati gli strumenti e i simboli che
compongono il viatico di reintegrazione
proposto dal martinismo.

In modo da delineare quello che è il metodo


operativo e filosofico proposto dal Nostro per informazioni ed accreditamenti
Venerabile Ordine, per i fratelli e le sorelle eremitadaisettenodi@gmail.com
impegnati lungo la via della Conoscenza. www.martinismo.net

"I poteri divini dell'Azione vivente in noi,


tendono niente meno che ad aprire il nostro
centro interiore della nostra anima a tutti i
"fratelli" passati, presenti e futuri, per
stringere, tutti insieme, il Patto col Divino, e
finalmente schiuderci tutti i tesori spirituali e
naturali sparsi in ogni regione; e restituirci,
per così dire, l'Azione delle cose. In questo
mondo ci sono tanti uomini senza intelligenza,
proprio perché ce n'è sono pochi che
lavorano a diventare realmente capaci
d'Azione. Con l'irrompere dello Spirito
Universale in noi, e con lo slancio del nostro
Spirito, che possiamo arrivare ad essere

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Catechismo Gnostico di
Jean Bricaud
Consigli per la Lettura

Per gnosticismo storico, si intende un sistema


di pensiero, che ha avuto il suo massimo
splendore nei primi tre secoli seguenti la
morte di Gesù all'interno dei confini
dell'Impero Romano. Successivamente a tale
data abbiamo avuto un progressivo
ecclissamento dello gnosticismo a causa della
repressione operata dal potere politico,
supportato dalla nascente Grande Chiesa, che
vedeva in esso un possibile fautore di
turbativa e frammentazione sociale.
Apparentemente sconfitto, laddove intendeva
essere realtà di massa, trovò la vittoria sul
piano delle idee e dei singoli. Buona parte
della teologia cattolica, la lettura allegorica
delle sacre letture, e in una certa misura anche
gli ordini monastici, sono stati fortemente
influenzati dallo gnosticismo. Il quale nel
Edizioni Tipheret
tardo medioevo sembrò riemergere, come un
fuoco dai carboni ancora vivi, e divampare nel Collana: Chesed
cuore della ricca Francia grazie al catarismo. Genere:
Data di pubblicazione: 2015
Solamente decenni di olocausti e genocidi Disponibilità: Commercio
riuscirono a sradicarlo, e riconsegnare una Numero di pagine: 104
ISBN: 978-88-6496-242-9
Francia del sud, oramai spopolata ed
impoverita, al dominio del cattolicesimo. Lo
gnosticismo moderno di Doinel e Bricaud
tenta di fare rivivere questa grande avventura
dello Spirito.

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