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la passione per il libro

ALBERTO
TALLONE

“Nato da una famiglia di artisti,


imparentato con poeti e scrittori tra i
nostri più significativi, egli ha respirato
continuamente in un’atmosfera d’arte, ha
aperto i suoi occhi su visioni di bellezza”

La storia di Alberto Tallone – e di Alberto Tallone Edi- Il mestiere con il quale Alberto entrò in contatto con
tore – comincia ancor prima della sua nascita, grazie a il mondo della tipografia è stato quello del libraio. Gra-
Cesare Tallone (pittore) ed Eleonora Tango (poetessa) che zie anche all’aiuto di Walter Toscanini, riuscì ad entrare
diedero le basi per un nucleo familiare dalla spiccata attivamente nel mondo della cultura e del libro, avendo
vena artistica e intellettuale. Non a caso, ogni compo- come epicentro della sua diffusione la “Maison Rusti-
nente della famiglia emerge per doti particolari: Guido que”.Era l’edificio di un antico convento, all’interno del
come pittore, Giuditta talentuosa disegnatrice, Erman- quale si erano “insediate” diverse attività laboratoriali:
no un raffinato antiquario, Cesare Augusto un musicista corniciai, legatori di libri, restauratori di mobili antichi,
accordatore e costruttore di pianoforti, e naturalmente tutti condividevano lo spazio come fossero una “accade-
Alberto come editore “considerato dai contemporanei mia della cultura”.
l’erede di Gian Battista Bodoni”.
Due di questi alloggi, decorati dai quadri del fratello
Alberto nasce a Bergamo nel 1898 e la sua crescita Guido, formavano la Maison Rustique di Alberto Tallone
avvenne tra la passione creativa familiare e il ferven- il quale si dedicava della propaganda del libro e delle
te clima milanese, quando nel 1899 Cesare ottenne la belle stampe per tutta l’Italia e per l’Europa. Ricordiamo
cattedra di pittura e di nudo all’Accademia di Brera. Il la mostra di libri francesi di pregio nella Sala Gallan-
capoluogo lombardo respirava l’aria della cultura eu- ga a Roma (dicembre 1930); la mostra analoga di libri
ropea, grazie al crescente numero di luoghi dove libri italiani tenutasi a Parigi; quella allestita a Milano 2-15
e intellettuali potevano comunicare. Accanto a realtà maggio 1931 presso l’Antiquariato di Walter Toscanini
consolidate come la libreria Hoepli ed il relativo settore & C. nel cui comitato d’onore figuravano anche il baro-
d’antiquariato e i sempre più numerosi caffé letterari, ne Giuseppe Weil Wess di Lainate, famoso collezionista
per non parlare delle avanguardie, si affacciavano medi di legature, e Raffaello Bertieri. Quest’ultimo collabore-
e piccoli editori che miravano alla cultura d’oltralpe. rà per la collana “Maestri delle Umane Lettere editi dai
tipografi-artisti” ideata e diretta da Alberto e inaugurata
Ultimati gli studi ginnasiali, nel periodo in cui aveva con il volume La vita nuova di Dante, realizzato da lui
svolto l’attività di libraio, Alberto maturò un suo gusto stesso a Parigi nel 1933 Léon Pichon. La collana, nata
per la tipografia “pura” dove il gioco dei chiaroscuri, dei per pura idealità, diventerà l’asse portante del catalogo
pieni e dei vuoti del solo testo – grazie all’espressività Tallone, sia durante che nel dopo guerra – periodo nel
del carattere – bastava ad esaltare il contenuto dell’o- quale Alberto sarà internato nel campo di Le Vernet nelle
pera. È grazie a questa tendenza verso il classico che regioni dei Pirenei.
riuscirà a comporre opere di grandissima modernità,
portandolo successivamente a disegnare un proprio ca-
rattere tipografico.

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