Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Pelle sensibile
Arrossamenti, screpolature, continuo prurito, sono questi i sintomi più frequenti di una cute eccessivamente sensibile. Tutti i tipi di
pelle possono divenire più fragili e delicate in un determinato periodo della vita.
A scatenare questa sensibilità contribuiscono numerosi fattori, tra gli altri vanno evidenziati gli agenti esterni quali:
• lo smog
• i cosmetici troppo aggressivi
• gli sbalzi di temperatura
• l’acqua fortemente carica di calcare.
In più, anche lo stress o scorrette abitudini di vita (ad esempio un’errata alimentazione) contribuiscono all’insorgenza di questo
problema. Ma cosa succede alla pelle in questi casi? La cute è dotata di un film idrolipidico (una sottile pellicola) la cui funzione
consiste nel proteggere e difendere lo strato più esterno dell’epidermide.
Quando, però, questa pellicola non riesce più a svolgere le sue naturali funzioni gli agenti esterni penetrano causando allergie e
risposte fisiologiche anomale. La pelle diventa, quindi, asfittica e il processo di rinnovamento comincia a rallentare.
Cosa fare, allora?
• La prima vera arma di prevenzione è la pulizia. Ogni giorno la cute va igienizzata accuratamente e depurata dalle impurità. È sempre
preferibile utilizzare un latte detergente al posto di un gel o di una schiuma che possono essere più aggressive. Meglio scegliere
preparati a base di sali minerali, oligoelementi (ferro, potassio e magnesio) che svolgono un’azione idratante e rinfrescante
•Idratare la pelle quotidianamente, inoltre, è un seconda regola per la cura della pelle. Una pelle ben idratata si rafforza e si difende
meglio dagli attacchi esterni. Per l’idratazione è bene scegliere prodotti leggeri e senza olio.
• È, poi, fondamentale acquistare cosmetici di qualità e soprattutto ipoallergenici.
• Infine, è buona abitudine applicare una maschera decongestionante almeno due volte la settimana.
In caso di problemi di una certa rilevanza come arrossamenti persistenti nel tempo o sfoghi cutanei di particolare entità è preferibile
consultare un buon dermatologo per una corretta diagnosi e la prescrizione di una cura specifica.
Se il trucco non è adatto
A volte i prodotti cosmetici, di cui facciamo uso abitualmente, possono cominciare a darci dei problemi provocando infiammazioni e
arrossamenti sulle parti dove li applichiamo.
Tra i vari tipi di dermatiti troviamo quelle da contatto diretto e indiretto. Nel primo caso un forte senso di bruciore accompagna la
comparsa di queste e, nei casi peggiori, troviamo anche crosticine che si sono formate in seguito a desquamazione.
Si guarisce evitando di usare ancora la sostanza con cui siamo venuti in contatto e che ha provocato allergia.
Si può, invece, incorrere in una dermatite indiretta quando utilizziamo, per esempio, tinture per capelli.
Queste, infatti, non irritano il cuoio capelluto come ci si aspetterebbe, ma, le zone limitrofe come il collo o le palpebre. Andare da un
dermatologo o da un
allergologo e fare test specifici è il modo più semplice per combattere questi possibili disturbi.
Si testano tutti i cosmetici usati e si escludono i nocivi in maniera sequenziale; sparita la dermatite si reintroduce un cosmetico a
settimana.
L’estate si sta avvicinando e proprio questa stagione sembra essere il periodo in
cui alcune dermatiti creano più problemi: parliamo della dermatite da fotosensibilizzazione. Questa si rivela in seguito all’esposizione
ai raggi solari e comporta un arrossamento superficiale della pelle provocando bruciori intensi.