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SABATO 29 GENNAIO 2011 URBINO E MONTEFELTRO 23 ••

Lezione di Salvatore Settis: STUDIO-


SO
A lato,
URBINO
I «ragazzi» del ’77
tornano alla Casa
«Per tutelare i nostri beni Salvatore
Settis, che
ha parlato
mantenen-

ora serve l’indignazione» do il


cappotto
per il gran
freddo.
Sala del Trono piena per celebrare l’Unità d’Italia Sotto, il
pubblico
segue la — URBINO —
— URBINO — della ricostruzione storica, Settis ha dato un inse- lezione,
gnamento che i tanti amministratori presenti han- nonostan-
«QUELLI del ’77» torna-
«IL PAESAGGIO, il territorio e i beni culturali no. I «ragazzi» che vissero
no potuto ben distinguere: «Sempre di più le pubbli- te il gelo
vanno tutelati perché sono di utilità pubblica: il si- (a tratti occuparono) la
che amministrazioni che distruggono il paesaggio
stema della tutela, che si basa su tantissime leggi Casa dello Studente (oggi
poi lo camuffano per poter invogliare gente a visi- Collegio Internazionale)
formate fin da prima dell’Unità d’Italia, funziona tarlo».
oggi sempre meno. Dobbiamo ricorrere alla virtù hanno deciso di tornare a
dell’indignazione per proteggere il nostro patrimo- vedere il luogo in cui stu-
I DATI sulla presenza di patrimonio culturale in diarono e fecero politica
nio, visto che nessun partito politico si occupa di tu- Italia, che dovrebbe contenere il 72 per cento dei per anni nel periodo della
tela della cultura». Salvatore Settis, ex direttore del- beni e monumenti d’Europa o il 60 per cento di contestazione. A muover-
la Scuola Normale di Pisa, storico dell’arte, scritto- quelli mondiali, in realtà non esistono e dimostrereb- li, in una sorta di «pellegri-
re, ha proposto un lungo excursus sulla nascita del- bero solo la superficialità di chi governa: «In Italia naggio» è stato il docu-
le leggi di tutela del patrimonio culturale, nel salo- molto più importante è la qualità dei beni ed il fatto mentario «La Casa dello
ne del Trono di Palazzo Ducale, davanti ad una che i musei contengono la minima parte di questo Studente - Ieri, oggi e do-
platea numerosissima ed infreddolita, per la confe- patrimonio, sparso nelle chiese e nelle campagne, mani» (visibile su www.vi-
renza voluta dall’Università in occasione delle cele- come succede anche qui ad Urbino», ha spiegato deomemorie.org). L’ap-
brazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Settis. Lo studioso ha quindi riepilogato il cammi- puntamento che un etero-
geneo gruppo di ex stu-
no delle regole per la tutela del patrimonio cultura- denti si è dato per oggi al-
AD INTRODURRE l’archeologo, il Magnifico le che vedono gli albori in periodo ben precedente leggi per la tutela che furono recepite dall’articolo 9 le ore 11 in piazza san Fi-
Rettore Stefano Pivato che ha sottolineato come all’Unità d’Italia: dal 1725 circa in avanti, le tre della Costituzione, un evento non così ovvio e di lippo (dove incontreran-
l’appuntamento sia stato voluto al di fuori dell’Uni- capitali italiane della cultura, Firenze, Roma, Na- cui si contano solo altri due precedenti». no la mitica signora Ma-
versità, «perché riflettere sul patrimonio artistico al poli, diedero i primi esempi di abbandono della logi- ria del bar del Circolo)
di fuori delle aule è riflettere su tutti i luoghi del ca del possesso individuale delle opere d’arte con il QUESTA STORIA in crescendo fa i conti con prevede visite alle aule
sapere ed anche rimarcare la non separatezza conseguente passaggio ad una forma di salvaguar- l’atteggiamento contemporaneo in cui il sistema (come la «sesta» della se-
dell’Ateneo dal territorio — le parole di Pivato —. dia del patrimonio attraverso la compilazione di ca- funziona sempre meno: «Le leggi sono in vigore de centrale»), e un ricor-
Il paesaggio è il grande malato d’Italia e Settis è il taloghi, i divieti di vendita per disposizione papale, ma ci sono deroghe e condoni: il paesaggio italiano do del magnifico rettore
testimone civile di una battaglia che pone al centro in continuità con il diritto romano. è senz’anima, la campagna è coperta di cemento, Carlo Bo «come dovere di
l’indignazione per un Paese che rimuove la memo- per ogni nato si costruiscono 40 vani nuovi — ha tutti gli studenti che ave-
ria del suo patrimonio culturale». Sulle scarse risor- «TUTTE LE ISTITUZIONI insistevano sul proseguito Settis —. Si può andare ancora più in vano compreso la sua im-
basso, ma io credo che ci possa essere una riscossa, portanza in tempi non fa-
se a disposizione di chi opera nel mondo della cultu- concetto di bene pubblico e utilità comune per la cul- nonostante nessun partito politico sia attivo per cili» commenta Mauro
ra, si è espresso Paolo Scarpellini della Direzione tura e l’arte — ha sottolineato Settis —: nell’800 si una riflessione sulla conservazione del patrimonio Murgia, promotore
generale dei Beni culturali delle Marche: «C’è una parlava molto di tutela del paesaggio anche se talu- culturale. Per fortuna ci sono migliaia di associa- dell’iniziativa. L’appunta-
progressiva erosione del patrimonio culturale ma ni ne negavano l’esistenza. Con Benedetto Croce, zioni locali, come qui nelle Marche, che si battono mento è aperto a tutti «in-
anche un aumento della sensibilità della perdita e in un discorso pronunciato al Senato, torna il con- per la difesa del territorio, ma non basta. Dobbia- dipendentemente dal pen-
ci sono zone protette di collettività che lavorano per cetto di pubblica utilità che sovrasta l’esigenza del mo ricorrere alla virtù dell’indignazione». siero politico».
salvare il patrimonio pur con poche risorse». Prima singolo». Nel 1939 il Ministro Bottai promosse due l. o.

VIABILITA’: L’ANNUNCIO DELL’ASSESSORE GALUZZI


Carrabs: «Prodotti tipici tutelati»
Fondi in arrivo per Bocca Trabaria «CI SONO prodotti tipici dela provincia di Pesaro e Urbi-
no tra il gruppo di eccellenze della Biodiversità». L’annun-
«VERTICE positivo». Così l’assessore co Laudanna, il vicario del prefetto di cio è del nuovo amministratore unico dell’Assam, l’agenzia
Massimo Galuzzi definisce il summit te- Pesaro e Urbino Paolo De Biagi, il sinda- regionale del settore agroalimentare delle Marche. «E’ una
nuto ieri mattina a Perugia, in prefettu- co di Borgo Pace Romina Pierantoni, il
sindaco di San Giustino Fabio Buschi e preziosa opportunità per la tutela ambientale e nello stesso
ra, per la definizione delle azioni neces- tempo un volano economico per il nostro territorio» commen-
sarie alla riapertura del valico di Bocca i rappresentanti di Regione Umbria, Pro-
vincia di Perugia e Anas. «Abbiamo ana- ta Carrabs (foto a lato). Nei giorni scorsi nella sede dell’ente
Trabaria. All’incontro — richiesto nei lizzato gli interventi da mettere in cam- è stato firmato un protocollo d’intesa, presente l’assessore Pe-
giorni scorsi alla prefettura di Pesaro e po per risolvere il problema — spiega trini, tra i sindaci e alcuni produttori dei comuni di Fratte
Urbino dall’amministrazione provincia- Galuzzi —. C’è già una notizia positiva, Rosa, Appignano, Borgo Pace, Serra de’ Conti, Castellone
le e dai Comuni danneggiati dalla chiu- perché la Regione ha messo a disposizio- di Suasa, San Lorenzo in Campo, in rappresentanza di al-
sura della statale 73 bis — erano presen- ne 100mila euro per i primi lavori da rea- trettante tipicità, documento che sancisce la nascita del
ti, tra gli altri, il prefetto di Perugia Enri- lizzare nel tratto». “Gruppo della Biodiversità”.

IL «CESSNA» APPENA ACQUISTATO, FINITO SUL MONTE PINNA pur di tenere fede ai propri impe-
gni. La passione per il volo, in
Ritrovati i resti del pilota precipitato quest’ultima fase della sua vita
divenuta il suo principale hob-
by, era stata preceduta fino agli
L’ILLUSIONE E’ SVANITA stato dall’aero club di Falconara. dolore anche i due anziani geni- anni Novanta dall’amore per gli
ieri mattina alle 8.57, dopo 16 Il maltempo lo ha tradito. Terri- tori di Auro, Ignazio ed Elisa, en- animali, in particolare per i caval-
ore di ricerche. I soccorritori bile la disperazione dei familia- trambi ottantacinquenni. Auro li. Auro era stato frequentatore
hanno visto, tra il Monte Pinna ri: la moglie Abigaille, le figlie Malinconici, nato e vissuto a Ba- di ippodromi e aveva anche par-
e Monte Costagrande, non lonta- Barbara e Roberta e il fratello stia, abitava in località Bastiola, tecipato a gare a livello dilettanti-
no dal Monte Catria, i rottami Spartaco, che per primo si era in una palazzina di via del Popo- stico. Poi, poco più di dieci anni
del «Cessna» pilotato dal 59enne mosso l’altra notte da Bastia Um- lo nel quale, in un appartamento fa, la passione per il volo. Miglia-
Auro Malinconici di Bastia Um- bria verso Isola Fossara, la locali- attiguo, risiede il fratello Sparta- ia di ore alla cloche e finalmente
bra. Il pilota era morto per l’im- tà tra Umbria e Marche più vici- co. «Auro era un uomo di straor- tre giorni fa un aereo tutto suo.
patto. Doveva atterrare a Foli- na al punto nel quale erano in dinaria vitalità che non si ferma- Che si è intrecciato per sempre
gno col suo aereo appena acqui- corso le ricerche. Prostrati dal va di fronte ad alcun ostacolo col suo destino».

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