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“MULTIPLE SPREAD TRADING”

Una metodologia di investimento

neutrale all’andamento dei mercati finanziari

Versione Italiana

28 giugno 2019

Questo documento ha l’obiettivo di introdurre le


caratteristiche principali di una metodologia innovativa utile
per l’identificazione e l’esecuzione di operazioni d’acquisto e
di vendita di titoli e prodotti finanziari in genere sui vari
mercati finanziari internazionali.

Autori
Michele Bogliardi
Francesco Saverio Canepa
Giovanni Frisina
INDICE
1 Abstract............................................................................................................................................................................................ 2

2 Pair Trading..................................................................................................................................................................................... 2

3 Multiple Spread Trading (MST) ............................................................................................................................................... 3

3.1 MST con Futures ................................................................................................................................................................. 4

3.2 MST con Forex ...................................................................................................................................................................... 9

3.3 MST con Azioni ed ETF ................................................................................................................................................... 13

4 Track Records.............................................................................................................................................................................. 18

4.1 MST con un Futures ed un ETF ................................................................................................................................... 18

4.2 MST con un Future USA e 4 Cross Valutari (EUR, JPY, CAD, GBP) .............................................................. 19

4.3 MST con 4 ETF USA ......................................................................................................................................................... 20

4.4 MST con 10 Azioni USA ................................................................................................................................................... 21

4.5 MST con 3 ETF EU .............................................................................................................................................................22

5 Storico delle operazioni ......................................................................................................................................................... 23

5.1 Estratto conto MST con un Futures ed un ETF .................................................................................................. 24

5.2 Estratto conto MST con un Future USA e 4 Cross Valutari (EUR, JPY, CAD, GBP) .............................. 28

5.3 Estratto conto MST con 4 ETF USA ......................................................................................................................... 35

5.4 Estratto conto MST con 10 Azioni USA .................................................................................................................... 41

5.5 Estratto conto MST con 3 ETF EU .............................................................................................................................57

Avvertenza

Le informazioni, i dati e le opinioni presentati in questo documento sono basati su fonti ritenute attendibili ed in buona fede. In nessun caso,
gli autori del documento hanno rilasciato attestazioni o garanzie esplicite o implicite sulla loro affidabilità, completezza o correttezza.

Lo scopo del documento è puramente informativo e non costituisce in alcun modo una sollecitazione a investire in strumenti finanziari.
Qualsiasi opinione espressa può essere soggetta a modifiche o rettifiche senza preavviso.

Qualsiasi decisione di investimento relativa all'utilizzo di informazioni in questo documento è di esclusiva responsabilità del lettore, che
deve considerare il contenuto solo come strumento di analisi e di ricerca.

1
1 Abstract
Il “Multiple Spread Trading” (MST) è l'evoluzione multidimensionale del classico “Pair Trading” noto
anche come “Spread Trading”.

Il MST è una metodologia di investimento indifferente agli andamenti del mercato basata su
algoritmi quantitativi che calcolano il disallineamento temporaneo tra tre o più assets correlati e
cointegrati rispetto al loro andamento relativo statistico sfruttando la loro intrinseca proprietà di
ritorno a valori “normali”.

Il MST può essere applicato indipendentemente dalle condizioni di mercato - rialzista, ribassista o
laterale - e su varie asset class come i futures, Forex, azioni o ETF.

Per le sue peculiarità il MST è un approccio estremamente protetto da rischi del mercato e
profittevole, come dimostrato da diversi casi empirici riportati.

2 Pair Trading
Per iniziare ad operare in Borsa, è essenziale decidere se acquistare o vendere un determinato titolo,
che sia esso di tipo azionario, obbligazionario, future o un cross valutario.

Per “acquistare” si intende scommettere sull’apprezzamento valutario del titolo; al contrario,


“vendere allo scoperto” significa vendere a terzi dei titoli non direttamente posseduti dal venditore
nella speranza di poterli riacquistare ad un prezzo inferiore.

Pertanto, nel trading tradizionale, i guadagni o le perdite a cui si va potenzialmente incontro derivano
dalla possibilità o meno di prevedere il futuro andamento del titolo.

A questo punto, sorge spontanea una domanda: esiste una metodologia di trading che, basandosi
unicamente su considerazioni di tipo statistico, permetta di trarre profitto, indipendentemente
dall’andamento rialzista, ribassista o laterale del mercato e che, al contempo, sia intrinsecamente
meno rischiosa?

La risposta è affermativa: una di queste metodologie è lo Spread o Pair Trading. Esso consiste nel
considerare due strumenti finanziari che siano correlati tra loro e assumere contemporaneamente
una posizione long (di acquisto) su uno strumento e una posizione short (di vendita) sull’altro. La
correlazione tra i due titoli garantisce che l’andamento del mercato non influenzi la strategia, in
quanto le posizioni long e short danno luogo a profitti e perdite che si compensano a vicenda,
minimizzando dunque il rischio.

Di conseguenza, i potenziali profitti si verificano nel momento in cui, nonostante la correlazione, i


due strumenti si allontanano momentaneamente dal loro punto di equilibrio, basandosi su un loro
futuro e statisticamente probabile riavvicinamento.
Tale strategia è nota come Convergence Spread Trading; essa consiste nell’assumere una posizione
long sullo strumento momentaneamente più debole e, contemporaneamente, una posizione short su
quello più performante.

Esiste un’ampia letteratura in merito a questo tipo di operazioni effettuate su diversi Assets, in
particolare azioni, Futures su indici azionari o commodities. Qui di seguito si elencano le principali:

Calendar Spread: strategia adottata tra due contratti Futures con uguale sottostante ma differente
scadenza temporale, ad esempio Crude Oil Futures a diversi mesi di scadenza.
Inter-Market Spread: strategia adottata tra due contratti Futures con uguale scadenza temporale ma
differenti sottostanti, purché correlati, ad esempio Brent e Light Crude Oil
Futures.
Inter-Exchange Spread: strategia adottata tra due contratti Futures con uguale scadenza temporale e
uguale sottostante, tuttavia quotati in Borse differenti.
Intra-Market Spread: strategia adottata tra due titoli azionari correlati, quotati nella stessa Borsa.

3 Multiple Spread Trading (MST)


Lo Spread o Pair Trading è considerato, per definizione, un’operazione che utilizza una sola coppia di
strumenti finanziari correlati e ne sfrutta la tendenza intrinseca di riallineamento, in seguito ad un
momentaneo disallineamento.

Nella sua forma più semplice, il Pair Trading viene talvolta spiegato con la metafora di un cane
tenuto al guinzaglio dal proprio padrone: ovunque essi vadano (ovvero, in qualsiasi condizione di
mercato ci si trovi), il cane e il padrone possono allontanarsi l’uno dall’altro ma, successivamente, la
direzione dell’uno si imporrà su quella dell’altro o viceversa, a seconda di chi è il più forte tra i due,
affinché la coppia si riavvicini.

Pertanto, per operare in Pair Trading, è necessario attendere una condizione favorevole
nell’andamento di una coppia di strumenti finanziari in cui si sia verificata la correlazione.

Ovviamente, le operazioni possono riguardare anche più di una coppia di strumenti correlati.
Ricorrendo nuovamente ad un gioco di metafore, se si immagina una slitta trainata da cani, è più
frequente riscontrare un disallineamento momentaneo relativo tra uno o più componenti.

Pur essendo relativamente semplice ed intuitivo calcolare lo Spread ed il corrispondente sizing


dell’operazione in caso di due variabili, risulta, al contrario, praticamente impossibile interpretare un
grafico a più variabili e calcolare i pesi relativi da assegnare a ciascuna variabile in caso di ingresso
in posizione.

Per realizzare questa operazione, è necessario affidarsi ad algoritmi matematici non lineari dedicati,
in grado di calcolare il momentaneo disallineamento di una o più variabili dal loro andamento
relativo statistico medio in un tempo prefissato.

Nasce, quindi, l’idea di MST, in cui le possibilità di entrare in posizione si moltiplicano in maniera
fattoriale all’aumentare del numero di strumenti finanziari selezionati.

Il MST è una metodologia che può essere applicata a diversi Assets quali azioni, Futures e Forex.
Data l’eterogeneità e la molteplicità dei dati che concorrono nel MST, bisogna introdurre un nuovo
parametro che giochi il ruolo della differenza o del rapporto nel Pair Trading tradizionale: esso
assume il nome di “Indice di Disallineamento Temporaneo” (TDI)1.

Nei paragrafi seguenti, si illustreranno alcune applicazioni di questa nuova metodologia ai diversi
Assets.

3.1 MST con Futures


Come primo esempio si considerino i tre Futures riferiti ai tre principali indici del mercato
americano: S&P500, Dow Jones e Russell 2000.

Si noti come varia, in funzione del tempo, l’indice rappresentativo del disallineamento multiplo
temporaneo (TDI) relativo alla terna composta dai tre Futures per un tempo di circa 8 anni:

S&P500 - Dow Jones - Russell 2000


2.00

1.50

1.00

0.50

0.00

-0.50

-1.00

-1.50

-2.00
01-06-11 31-05-12 31-05-13 31-05-14 31-05-15 30-05-16 30-05-17 30-05-18 30-05-19

Figura 1
Il grafico mostra che il TDI ha un andamento di tipo oscillatorio attorno ad un valore medio prossimo
allo zero; esso è compreso tra le due linee rosse che rappresentano il valore corrispondente al 98°
percentile di tutti i valori del TDI assunti nell’arco dei tre mesi precedenti.

Tale valore percentile non è calcolato utilizzando la più famosa deviazione standard, in quanto la
deviazione standard per un segnale con caratteristiche non gaussiane è inadatta (basti pensare che
la percentuale di dati di una distribuzione puramente sinusoidale compresi entro ± 1.4  è pari al
100%).

Adottando una strategia di tipo Convergence, è possibile acquistare e vendere una combinazione dei
tre futures al raggiungimento della soglia del 98° percentile (linea rossa), chiudendo la posizione
quando il valore del TDI abbia raggiunto nuovamente il valore nullo (o un determinato target
monetario).

Probabilmente, sarebbe più conveniente tenere aperta la posizione fino al raggiungimento


dell’eccesso statistico contrario (ossia la linea rossa opposta), per poi invertire la posizione. Ma,
sfortunatamente, la profittabilità in questo caso dipende da quanto velocemente si raggiunge il

1 È un indicatore proprietario della metodologia MST


livello opposto, in quanto il Butterfly Effect della Teoria del Caos per sistemi non lineari come il MST
determina la non predicibilità a lungo termine. È lo stesso motivo per cui le previsioni del tempo
sono tanto più affidabili quanto più è breve la loro scadenza.

Data la natura frazionaria del sizing delle operazioni di MST applicato ai futures, è praticamente
obbligatorio l’utilizzo dei CFD2 che permettono di effettuare operazioni con capitali ridotti sia per la
bassa marginazione che per la possibilità di utilizzare contratti mini.

A seguire, si riporta l’andamento dell’Equity Line di tale operatività nell’intervallo di tempo


considerato.

Il profitto totale al netto di tutte le spese - compresa l’ampiezza bid-ask che per un CFD non è
trascurabile- tenendo conto della massima leva permessa dall’Autorità Europea degli Strumenti
Finanziari e dei Mercati (ESMA – Agosto 2018), risulta essere in relazione al margine richiesto pari al
450% nell’intervallo di 8 anni.

Net Profit
500%

450%

400%

350%

300%

250%

200%

150%

100%

50%

0%
01-06-11 31-05-12 31-05-13 31-05-14 31-05-15 30-05-16 30-05-17 30-05-18 30-05-19

Figura 2
Risulta evidente che i maggiori incrementi nell’Equity Line avvengano in concomitanza dell’aumento
dell’ampiezza di oscillazione del parametro TDI, corrispondenti ai periodi di aumentata volatilità del
mercato. Tale aumento di ampiezza implica una maggiore escursione del parametro TDI tra la
posizione in ingresso e quella in uscita, producendo, conseguentemente, maggiori profitti.

Considerando una sola terna di futures, rispetto al Pair Trading tradizionale, è presente un aumento
del numero delle operazioni segnalate ma, ovviamente, c’è la possibilità di incrementare il numero di
terne considerate oppure la molteplicità del gruppo di futures da prendere in esame (quaterne, ecc.).

2 Un contratto per differenza (detto brevemente CFD, dall'inglese “contract for difference”) è uno strumento finanziario il cui prezzo deriva dal valore di altre tipologie di
strumenti d'investimento. Anziché negoziare o scambiare fisicamente l'attività finanziaria, il CFD rappresenta un'operazione in cui due parti convengono per scambiare
denaro sulla base della variazione di valore dell'attività sottostante che intercorre tra il punto in cui l'operazione viene aperta e il momento in cui la stessa viene chiusa.
Una parte viene definita acquirente e l'altra viene definita venditrice. La parte acquirente realizza un guadagno nel caso in cui il valore dell'attività aumenti, e una perdita
nel caso in cui tale valore diminuisca. Viceversa, la parte venditrice realizza una perdita a fronte dell'aumento del prezzo dell'attività e un guadagno se tale prezzo
diminuisce. I CFD sono strumenti derivati che permettono agli investitori di trarre vantaggio dal rialzo (posizione long) o dal ribasso (posizione short) del prezzo di attività
finanziarie sottostanti e sono spesso usati per speculare in questo tipo di mercati.
Ad esempio, se aggiungiamo alla nostra analisi di spread multiplo il future relativo all’indice Nasdaq,
le curve TDI su cui sarà possibile cercare il superamento della soglia prefissata diventano 5: infatti,
oltre alla terna (S&P500 – Dow Jones – Russell 2000), si aggiungono le terne (Nasdaq – Dow Jones –
Russell 2000), (S&P500 – Nasdaq – Russell 2000) e (S&P500 – Dow Jones – Nasdaq) e la quaterna
(S&P500 – Dow Jones – Russell 2000 – Nasdaq).

Anche futures con correlazione inversa rispetto a quelli considerati - un tipico esempio sono i
Treasury Bond - possono essere parimenti aggiunti nell’analisi non lineare del MST, dando luogo a
numerose combinazioni e implicando un notevolissimo aumento delle opportunità di guadagno.

Altri gruppi di Futures altamente correlati positivamente in cui operare in modalità MST possono
essere quelli legati a specifici settori di commodities, oppure ai titoli di stato USA / Europei a diverse
scadenze temporali.

Consideriamo ora il gruppo di futures composto dalle seguenti soft commodities3: Soybean, Soybean
Oil e Soybean Meal (soia, olio di soia e farina di soia). Come si può immaginare è presente una forte
correlazione e cointegrazione tra questi tre Futures.

Nel seguente grafico, si riporta l’andamento in funzione del tempo (timeframe 30 minuti) del
parametro TDI, relativo all’intero gruppo di tre Future, normalizzato rispetto al valore corrispondente
al 98° percentile:

Figura 3
Si nota che alle ore 3.30 del 29 maggio 2019, il TDI supera la soglia superiore ed entra in una zona di
eccesso statistico che prevede l’ingresso short (prima freccia rossa).

L’Algoritmo Quantitativo fornisce la seguente composizione dei contratti di Futures con cui andare a
mercato:

Sell 2.2 Soybean Future


Buy 2.6 Soybean Oil Future
Buy 1.9 Soybean Meal Future
Tabella 1
L’operazione viene chiusa al raggiungimento del riallineamento statistico corrispondente al valore
medio di TDI, alle ore 13:30 dello stesso giorno (prima freccia verde).

3 Questo termine si riferisce generalmente alle materie prime che vengono coltivate piuttosto che estratte (petrolio, caffè, cacao, zucchero, mais, frumento, soia e
frutta). Le merci morbide giocano una parte importante nel mercato dei futures. Sono utilizzati dagli agricoltori che desiderano bloccare i futuri prezzi delle loro colture,
dagli acquirenti commerciali dei prodotti e dagli investitori speculativi che cercano un profitto.
Il margine totale richiesto operando con i CFD è pari a 10’000$, il profitto al netto di tutte le
commissioni è pari al 6.0% del capitale impiegato.

Alle ore 17:00 dello stesso giorno è stato segnalato il superamento della soglia inferiore, facendo
entrare il TDI in una zona di eccesso statistico che prevede l’ingresso long (seconda freccia verde).

La composizione dei contratti da Futures con cui operare è la seguente:

Buy 2.2 Soybean Future


Sell 2.6 Soybean Oil Future
Sell 1.9 Soybean Meal Future
Tabella 2
L’operazione viene chiusa al raggiungimento del riallineamento statistico corrispondente al valore
medio di TDI, alle ore 8:00 del giorno successivo (seconda freccia rossa).

Il profitto al netto di tutte le commissioni in questo caso è pari al 4.7% del capitale impiegato.

In un altro esempio analizziamo un gruppo di tre Futures correlati positivamente: UB – US – TY, cioè i
futures relativi ai Treasury Bond con scadenza di oltre 30 anni, 30 anni e 10 anni.

L’andamento del TDI a timeframe a 30 minuti è rappresentato in figura:

Figura 4
Dal grafico, si evince un’operazione di tipo long apparsa alle 3:00 del 29 maggio 2019 (freccia verde),
chiusa alle 20:30 del 31 maggio al raggiungimento del valore medio del TDI (freccia rossa).

L’operazione ha generato un profitto, al netto di tutte le spese, pari al 7.0% del capitale impiegato ed
è descritta dai seguenti ordini:

Buy 2,0 Treasury Bond scadenza > 30 anni


Sell 3.6 Treasury Bond scadenza 30 anni
Buy 1.2 Treasury Bond scadenza 10 anni
Tabella 3
Un altro gruppo di Futures che si può costruire utilizzando ancora i Futures relativi ai Treasury Bond
a diversa scadenza è quello che considera i Bond a scadenza di oltre 30 anni unitamente a quelli a
scadenza quinquennale e biennale (UB – FV – TU).

Viene segnalata un’operazione long, composta dai seguenti ordini, alle ore 20:30 del 1° maggio 2019

Buy 1.0 Treasury Bond scadenza > 30 anni


Sell 5.3 Treasury Bond scadenza 5 anni
Buy 1.9 Treasury Bond scadenza 2 anni
Tabella 4
L’operazione viene chiusa appena mezz’ora dopo, alle 21:00 dello stesso giorno, con un rendimento
netto pari all’ 8.8% del capitale impiegato (prima freccia rossa).

Figura 5
Un’altra operazione, di tipo short, viene segnalata alle 13:30 del 2 maggio (seconda freccia rossa) così
composta:

Sell 1.0 Treasury Bond scadenza > 30 anni


Buy 5.3 Treasury Bond scadenza 5 anni
Sell 1.9 Treasury Bond scadenza 2 anni
Tabella 5
L’operazione viene chiusa alle 15:00 del 13 maggio con un profitto netto pari al 7.1% del capitale
impiegato.

Consideriamo in questo esempio un gruppo di 4 Futures legati all’energia: CL – RB – NG – HO (Crude


Oil – Gasoline – Natural Gas – Heating Oil).

In un determinato intervallo di tempo, la composizione degli ordini per entrare long cioè allo
sconfinamento del TDI in una zona di eccesso statistico inferiore, è determinato da:

Buy 1.34 Crude Oil


Buy 0.28 RBOB Gasoline
Sell 0.19 Natural Gas
Sell 1.35 Heating Oil
Tabella 6
Ovviamente il corrispondente ingresso short, cioè allo sconfinamento del TDI in una zona di eccesso
statistico superiore, scambierà gli ordini long in ordini short e viceversa, lasciandone inalterate le
quantità. In una settimana si possono osservare per questo gruppo di Futures 2 ingressi di tipo long e
2 ingressi di tipo short:

Figura 6
Le 4 operazioni vengono così riassunte in tabella:

Ordine Ingresso Uscita Profitto Netto


Long 17:30 - 29/5/2019 19:30 - 29/5/2019 14.0%
Short 15:30 – 30/5/2019 20:30 – 30/5/2019 13.3%
Long 0:30 – 3/6/2019 11:00 – 3/6/2019 8.9%
Short 20:00 – 3/6/2019 18:30 – 4/6/2019 9.3%
Tabella 7
Dagli esempi riportati, tenendo conto del vastissimo numero di Futures e di gruppi che possono
essere formati con essi, appare chiaro come il Multiple Spread Trading aumenti notevolmente il
numero di operazioni disponibili rispetto al tradizionale Pair Trading, anche considerando solo l’Asset
Class dei Futures.

3.2 MST con Forex


Il mercato del Forex permette un diffusissimo utilizzo del MST, in quanto numerosi sono i cross
valutari correlati e quindi le possibili combinazioni su cui operare.

Consideriamo 5 cross valutari tra i più liquidi riferiti al dollaro americano con timeframe a 30 minuti:
EUR/USD – GBP/USD - AUD/USD – USD/JPY – USD/CAD.

Si nota che i primi tre cross sono correlati negativamente rispetto al dollaro, cioè quando il dollaro si
apprezza il valore del cross scende e viceversa, mentre gli ultimi due cross sono correlati
positivamente.

Per gli algoritmi quantitativi del MST è possibile considerare gruppi di assets al cui interno ci sono
indifferentemente titoli con correlazioni sia positive che negative.

Questa risulta essere un’altra caratteristica estremamente positiva rispetto al tradizionale Pair
Trading, permettendo di estendere la ricerca di operazioni profittevoli coinvolgendo un numero
molto più ampio di assets.

In un determinato intervallo di tempo, la composizione degli ordini per entrare long cioè allo
sconfinamento del TDI in una zona di eccesso statistico inferiore, è determinato dai seguenti ordini,
sempre assumendo di utilizzare come margine un capitale di 10’000$ con una leva compatibile con
le normative dell’Autorità Europea (ESMA – Agosto 2018):

Sell 0.738 EUR/USD


Buy 0.069 GBP/USD
Sell 0.746 AUD/USD
Sell 0.495 USD/JPY
Sell 1.067 USD/CAD
Tabella 8
In una settimana si possono osservare quattro operazioni per questa combinazione di 5 cross
valutari: due ingressi di tipo long e due ingressi di tipo short.
Figura 7
Le 4 operazioni vengono così riassunte in tabella:

Ordine Ingresso Uscita Profitto Netto


Long 7:00 - 30/5/2019 15:00 - 30/5/2019 2.5%
Long 12:30 – 31/5/2019 17:00 – 31/5/2019 3.9%
Short 17:00 – 31/5/2019 11:00 – 3/6/2019 1.9%
Short 20:30 – 4/6/2019 10:30 – 5/6/2019 1.4%
Tabella 9
Oltre ai precedenti 5 cross valutari riferiti al dollaro americano ad elevata liquidità, ne possiamo
trovare almeno altri 4 con le stesse caratteristiche: USD/CHF, NZD/USD, USD/SGD, USD/HKD.

Per avere un’idea della quantità di operazioni che possono scaturire dall’operatività di Multiple
Spread Trading su questi 9 cross valutari, notiamo che con essi possiamo costruire:

1 gruppo da 9 assets

9 gruppi da 8 assets

36 gruppi da 7 assets

84 gruppi da 6 assets

126 gruppi da 5 assets

126 gruppi da 4 assets

84 gruppi da 3 assets

Per un totale di ben 466 gruppi da analizzare mediante gli Algoritmi Quantitativi ad ogni timeframe
(30 minuti) per individuare possibili nuove operazioni.

Consideriamo ora 5 cross valutari tra i più liquidi riferiti all’Euro sempre con timeframe a 30 minuti:

EUR/USD – EUR/GBP – EUR/AUD – EUR/JPY – EUR/CAD

In una settimana anche in questo caso vengono segnalate quattro operazioni, tre di tipo long ed una
di tipo short.
Figura 8
I rendimenti delle operazioni vengono riassunti nella seguente tabella:

Ordine Ingresso Uscita Profitto Netto


Long 16:30 - 30/5/2019 7:00 - 31/5/2019 3.9%
Long 12:00 – 31/5/2019 17:00 – 31/5/2019 3.8%
Short 9:30 – 3/6/2019 11:00 – 3/6/2019 3.8%
Long 18:00 – 3/6/2019 15:00 – 4/6/2019 4.2%
Tabella 10
La composizione originale degli assets con cui andare a mercato (nel caso long) sarebbe la
seguente:

Buy 0.634 EUR/USD


Sell 1.568 EUR/GBP
Buy 0.216 EUR/AUD
Sell 0.560 EUR/JPY
Sell 0.022 EUR/CAD
Tabella 11
Ma in realtà per il primo ordine long si sono effettuati i seguenti ordini (per gli ordini successivi la
composizione è solo leggermente diversa e viene ricalcolata al momento di ingresso nel mercato):

Buy 0.268 EUR/USD


Sell 1.568 EUR/GBP
Sell 0.348 AUD/USD
Sell 0.623 USD/JPY
Sell 0.024 USD/CAD
Tabella 12
Si nota che non si eseguono ordini sui seguenti cross: EUR/AUD, EUR/JPY e EUR/CAD, ma sui cross
delle stesse valute riferite però al dollaro anziché all’euro: AUD/USD, USD/JPY e USD/CAD.

Inoltre, vengono ricalcolate tutte le size dei contratti escluso il cross EUR/GBP.

La scelta di questa nuova composizione del MST, assolutamente equivalente a quella originale
generata dall’algoritmo, è finalizzata a minimizzare i costi dell’operazione.

Il motivo deriva dal fatto che nello Spread Trading, sia in quello tradizionale che Multiple, è
fondamentale che si entri in posizione contemporaneamente con tutti i sottostanti mediante ordini
di tipo Market, cioè ordini che vengano sicuramente eseguiti e non possano essere rifiutati dalla
piattaforma. Infatti, in caso di rifiuto dell’eseguito su uno solo o più sottostanti che compongono lo
spread, verrebbe a mancare la neutralità rispetto al mercato e si potrebbe incorrere in perdite
causate dall’involontaria direzionalità della propria posizione.

Negli ordini Market, in caso di acquisto, il prezzo di ingresso denominato “Ask” è il prezzo richiesto
dai venditori, mentre in caso di vendita il prezzo di ingresso denominato “Bid” è il prezzo richiesto dai
compratori. Quindi un costo intrinseco in ogni operazione è la differenza tra il prezzo dei compratori
e il prezzo dei venditori (Bid – Ask). Tanto minore è questa distanza tanto minori saranno le spese
associate alla nostra operatività.

I cross valutari EUR/AUD, EUR/JPY e EUR/CAD sono penalizzati rispetto ai cross delle stesse valute
riferite al dollaro anziché all’euro: AUD/USD, USD/JPY e USD/CAD sia in termini di distanza Bid - Ask
che, per alcuni broker, di margine richiesto.

Ciò spiega la variazione della composizione del trade.

Analizziamo come sia possibile, dal punto di vista matematico, cambiare da un paniere di cross
valutari ad un altro mantenendo totalmente inalterata l’esposizione al mercato.

Si considerino tre differenti valute, ad esempio EUR, GBP e USD. Consideriamo i tre cross valutari
che possono essere formati con essi: EUR/GBP, EUR/USD e GBP/USD.

Il mercato farà in modo che, istante per istante, si ottenga sempre l’equivalenza:

EUR/GBP = (EUR/USD) / (GBP/USD)

In generale tra tre qualsiasi valute x, y e z, si possono scrivere tre cross: x/y, x/z e y/z.

Si avrà sempre che x/y = (x/z) / (y/z).

Entrando a mercato nell’istante t = 0 con i tre strumenti (x/y), (x/z) e (y/z) con i rispettivi pesi ,  e ,
l’operazione in esame sarà soggetta ad un PL4 dato dalla seguente formula:
𝑥 𝑥0 𝑦 𝑥 𝑥0 𝑦 𝑦0
𝑃𝐿 = 𝛼 ( − ) + 𝛽 ( − ) + 𝛾 ( − ) = 0
𝑦 𝑦0 𝑧 𝑧 𝑧0 𝑧 𝑧0

I tre addendi dell’espressione PL, per poter essere sommati, sono espressi nella stessa valuta
omogenea, ossia la valuta z. Si può quindi scrivere:

𝑥 𝑦 𝑥0 𝛽𝑥0 + 𝛾𝑦0
(𝛼 + 𝛽) + (𝛾 − 𝛼 ) − =0
𝑧 𝑧 𝑦0 𝑧0

L’identità precedente è verificata dalla seguente combinazione di parametri:


𝛼=𝛼
𝛽 = −𝛼
{ 𝑥0
𝛾=𝛼
𝑦0

4 PL è il risultato dell’operazione di investimento acronimo di Profit/Lost


Da cui:
𝑥 𝑥 𝑥0 𝑦
𝑃𝐿 = 𝛼 ( − + )=0
𝑦 𝑧 𝑦0 𝑧

Essendo  un parametro arbitrario, l’equivalenza fondamentale che sussiste tra i tre cross generici
(x/y), (x/z) e (y/z) è la seguente:
𝑥 𝑥 𝑥0 𝑦
− + =0
𝑦 𝑧 𝑦0 𝑧

Nel caso specifico delle tre valute considerate, si può affermare che da un certo istante t = 0 in poi:

EUR/GBP – EUR/USD + (EUR/GBP)0 GBP/USD = 0

Questa è la relazione che permette di passare da una combinazione di cross valutari meno liquidi,
quindi con maggiori distanze Bid-Ask, ad un’altra combinazione di cross valutari con migliori
condizioni, in modo assolutamente equivalente in termine di profitti risultanti, ma con un risparmio
dovuto a minori costi di apertura/chiusura delle singole posizioni.

3.3 MST con Azioni ed ETF


Nei paragrafi precedenti è emerso come il MST permetta di incrementare notevolmente il numero
delle operazioni rispetto al Pair Trading tradizionale. Ma, applicando questa nuova metodologia al
mercato azionario, il numero delle operazioni segnalate dagli algoritmi, in ambito daily o anche
intraday, diventa addirittura sovrabbondante.

Ciò deriva dal fatto che esistono numerosi gruppi di titoli azionari correlati tra loro e dal fatto che le
curve TDI che si possono costruire all’interno di ciascun gruppo crescono in maniera fattoriale
rispetto al numero di azioni considerate. Appare evidente che giornalmente si disponga di numerose
possibilità di MST. A questo punto, sarebbe utile avere la capacità di stabilire i trades potenzialmente
migliori dal punto di vista del rendimento atteso.

Un utile criterio di discernimento è una metodologia molto utilizzata in ogni ambito della fisica: il
metodo di Monte-Carlo.

In pratica, si simulano, per i titoli interessati nello Spread, dei valori futuri distribuiti casualmente in
funzione del tempo e si calcola come varierà di conseguenza il valore del corrispondente TDI.

Si rappresenta nel cosiddetto “spazio delle fasi” la relazione che intercorre tra la variazione del
parametro TDI, il tempo ed il PL dell’operazione che si ottiene in seguito alla variazione casuale dei
titoli posseduti in portafoglio.

A seguire, si illustrerà il procedimento utilizzato tramite qualche esempio reale. Per semplicità, dato
che lo spazio delle fasi nell’esempio specifico è tridimensionale e quindi di difficile visualizzazione,
lo si rappresenterà in un tempo specifico, ad esempio dopo 3 giorni. Il risultato per altri valori della
variabile tempo fino a circa 10 giorni non è qualitativamente diverso, in virtù delle costanti temporali
utilizzate negli algoritmi.
Alla chiusura di una determinata sessione borsistica americana, vengono individuati 14 segnali di
eccesso statistico oltre il 98° percentile su diverse combinazioni a 4 titoli con timeframe daily scelti
dall’algoritmo nel solo paniere dei titoli legati alla produzione e commercializzazione dei derivati del
petrolio.

Uno tra questi 14 eccessi statistici porterebbe ad avere la seguente combinazione di ordini in caso di
ingresso long (CVX = Chevron, FCX = Freeport-McMoRan, EMN = Eastman, NBL = Noble Energy):

Sell 736 CVX


Sell 717 FCX
Buy 157 EMN
Buy 1023 NBL
Tabella 13
Simulando a priori un’evoluzione temporale del valore dei titoli azionari assolutamente randomica in
direzione e con movimenti proporzionali alla volatilità dei singoli titoli e rappresentando lo spazio
delle fasi risultante, si può notare come, nella maggioranza dei casi simulati (42,7% + 26,9% = 69,6%),
la variazione del TDI è positiva (in effetti ci si trova in un caso di eccesso statistico con TDI negativo
ed inferiormente al 98° percentile); però variazioni positive del TDI fino a circa +0,06 non
apporterebbero grosse probabilità di guadagno (dato che i punti si distribuiscono sia nel semipiano
di ordinate positive, cioè di guadagno, che nel semipiano di ordinate negative, che indica una perdita).
Inoltre, non è per niente evidente la linearità tra variazione del TDI e PL.

Il cerchietto rosso nel grafico ha soltanto lo scopo di rappresentare il centro geometrico della
distribuzione dei punti, utile a capire il grado di asimmetria della distribuzione futura dei possibili
eventi.

Figura 9
Si consideri l’analisi di un’altra combinazione in eccesso statistico segnalata nel medesimo giorno
(SLB = Schlumberger):

Sell 717 CVX


Sell 748 FCX
Buy 670 SLB
Buy 571 NBL
Tabella 14
Dal grafico seguente, si può notare un evidente aumento della linearità nella relazione tra variazione
di TDI e PL.

In questo caso, si richiede una variazione numerica del TDI di almeno +0,04 per essere sicuri di
ottenere un trade profittevole, indipendentemente dalla direzione generale del mercato.

Figura 10
A seguire, una terza combinazione segnalata in eccesso statistico (HES = Hess Corporation):

Sell 662 CVX


Sell 864 FCX
Buy 857 NBL
Buy 481 HES
Tabella 15
Dal grafico si nota la buona linearità nello spazio delle fasi. Inoltre, in questo caso, per avere
maggiori probabilità di andare a profitto, occorre che il TDI aumenti di poco meno di +0,03. Al
momento dell’analisi, il TDI vale circa -0,07. Se arrivasse a -0,03, variando quindi di +0,04, esso
condurrebbe a guadagni di circa +20%. Se tornasse a valere zero, il punto teorico di chiusura trade, il
guadagno simulato ammonterebbe a poco più del 30%. Ovviamente, tutto ciò sarebbe possibile se il
tempo impiegato a raggiungere tali obiettivi fosse compreso in tre giorni borsistici, secondo la
simulazione di Monte-Carlo.

Figura 11
Un’altra analisi interessante deriva dalla seguente combinazione (OXY = Occidental Petroleum, APD
= Air Products and Chemicals):

Sell 774 CVX


Sell 597 FCX
Buy 521 OXY
Buy 707 APD
Tabella 16

Figura 12
Si evidenzia una buona linearità e un profitto assicurato da variazioni di TDI superiori a +0,02.

La conclusione dell’analisi di 4 tra le 14 possibili operazioni segnalate in un solo settore di titoli


correlati porta dunque a preferire una delle due ultime combinazioni per entrare a mercato.

A seguire, verrà illustrato il comportamento degli ultimi due MST.

Il primo, e precisamente quello composto nel modo seguente, si è comportato come illustrato in
figura:

Sell 662 CVX


Sell 864 FCX
Buy 857 NBL
Buy 481 HES
Tabella 17

Figura 13
In un giorno, il TDI è passato da -0,07 a -0,04, subendo una variazione di +0,03. Il P/L si è attestato a
circa +12%, in linea con la simulazione basata sul metodo di Monte-Carlo.
Nel secondo, caratterizzato dalla seguente combinazione, si evidenzia che il TDI è passato da circa -
0,05 a circa -0,03 con un incremento quindi di +0,02.

Sell 774 CVX


Sell 597 FCX
Buy 521 OXY
Buy 707 APD
Tabella 18

Figura 14
Il PL si è portato a circa +11.5%, sempre in linea con le previsioni della simulazione.

A seguire, invece, si riporta il comportamento di una combinazione la cui la distribuzione nello


spazio delle fasi è meno conveniente:

Sell 736 CVX


Sell 717 FCX
Buy 157 EMN
Buy 1023 NBL
Tabella 19

Figura 15
Si visualizza un incremento del TDI di circa +0,01 a cui è corrisposto un PL di circa +7.5%.

Il risultato del PL si trova nella parte alta della distribuzione di probabilità (si veda il grafico dello
spazio delle fasi corrispondente), in seguito ad una variazione del TDI di +0,01, portando comunque a
un PL minore di quanto si è ottenuto dai trade scelti mediante l’analisi di Monte-Carlo.

Questa metodologia di selezione del miglior trade, mediante simulazione di Monte-Carlo, può essere
inoltre estesa al MST su Futures e su Forex.
4 Track Records

4.1 MST con un Futures ed un ETF


Un’applicazione pratica di MST tra un Future ed un ETF estremamente correlati e cointegrati.

L’Equity Line corrispondente all’operatività compresa tra Giugno e Novembre 2018 (6 mesi):

Figura 16

Periodo di riferimento: dal 14-06-2018 al 31-11-2019

% Netta di Profitto: +56.5%

% Drawdown massimo: -3.0%

$ Margine richiesto: 10’000$

% Profitto per operazione: +1.0%

Media mensile operazioni: 10 acquisti e vendite per ogni leg

Media permanenza: 11 ore


4.2 MST con un Future USA e 4 Cross Valutari (EUR, JPY, CAD, GBP)
Attuazione della tecnica MST a 5 sottostanti: un Future e 4 cross valutari per definizione
estremamente correlati e cointegrati tra loro.

Equity Line corrispondente all’operatività compresa tra Novembre 2013 e Ottobre 2018 (5 anni):

Figura 17

Periodo di riferimento: dal 14-11-2013 al 18-10-2018

% Netta di Profitto: +200.4%

% Drawdown massimo: -7.6%

$ Margine richiesto: 10’000$

% Profitto per operazione: +5.7%

Media mensile operazioni: 7 acquisti e vendite per ognuna delle 5 leg

Media permanenza: 12 giorni


4.3 MST con 4 ETF USA
MST tra 4 sottostanti ben correlati e cointegrati.

Essendo ETF oltre alla neutralità rispetto ai movimenti globali del mercato che deriva dagli algoritmi
quantitativi del MST, viene accompagnata anche una neutralità rispetto ai market movers che
possano riguardare la singola società piuttosto che l’intero settore di appartenenza.

Equity Line corrispondente all’operatività compresa tra metà Novembre 2018 e metà Aprile 2019 (5
mesi):

Figura 18

Periodo di riferimento: dal 14-11-2018 al 17-4-2019

% Netta di Profitto: +20.4%

% Drawdown massimo: -1.8%

$ Margine richiesto: 10’000$

% Profitto per operazione: +0.46%

Media mensile operazioni: 8.5 acquisti e vendite per ognuna delle 4 leg

Media permanenza: 2 giorni


4.4 MST con 10 Azioni USA
In questa operatività si considera il gruppo formato dai 10 principali titoli industriali dell’indice
S&P500: Boeing, Union Pacific, Honeywell, United Technologies, 3M, Lockheed Martin, General
Electric. Caterpillar, United Parcel Service, CSX Corporation.

5 months Realized P&L


70%

60%

50%

40%

30%

20%

10%

0%
0 4 8 12 16 20 24 28 32 36
Trades

Figura 19

Periodo di riferimento: dal 21-11-2018 al 3-4-2019

% Netta di Profitto: +67.1%

% Drawdown massimo: -7.0%

$ Margine richiesto: 10’000$

% Profitto per operazione: +1.9%

Media mensile operazioni: 8.1 acquisti e vendite per ognuna delle 10 leg

Media permanenza: 1 giorno


4.5 MST con 3 ETF EU
MST applicato ad un gruppo di tre ETF basati sui principali titoli europei.

5 months Realized P&L


25%

20%

15%

10%

5%

0%
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
Trades

Figura 20

Periodo di riferimento: dal 17-12-2018 al 28-5-2019

% Netta di Profitto: +22.0%

% Drawdown massimo: -1.27%

$ Margine richiesto: 10’000$

% Profitto per operazione: +1.1%

Media mensile operazioni: 3.7 acquisti e vendite per ognuna delle leg

Media permanenza: 4 giorni


5 Storico delle operazioni
5.1 Estratto conto MST con un Futures ed un ETF
5.2 Estratto conto MST con un Future USA e 4 Cross Valutari (EUR, JPY, CAD,
GBP)
5.3 Estratto conto MST con 4 ETF USA
5.4 Estratto conto MST con 10 Azioni USA
5.5 Estratto conto MST con 3 ETF EU

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