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1) PRESTAZIONI ATTESE
Secondo l’approccio prestazionale delle NTC 2008, una struttura (con geometria a e materiali X)
deve essere progettata, costruita e soggetta a manutenzione (ordinaria), in modo che durante la sua
vita nominale VN , le azioni F (con periodo di ritorno TR=TR(VN) ) alle quali essa è destinata provochino
effetti E = E(F) («domanda») la cui entità si mantenga al di sotto di determinati limiti R («capacità»):
E(F) ≤ R (X) (E>R : stato limite)
con una probabilità prob(E≤R) adeguatamente alta in funzione dell’entità delle conseguenze
economiche e sulla vita umana dell’evento {E > R} , per ciascuno dei seguenti requisiti richiesti alla
struttura:
1) sicurezza nei confronti degli stati limite ultimi (SLU): capacità di non essere messa fuori servizio
per azioni F con prob(F) «bassa» (TR≈VN);
2) robustezza: capacità di evitare danni E sproporzionati rispetto all’entità di azioni F «eccezionali»;
3) sicurezza nei confronti degli stati limite di esercizio (SLE): capacità di garantire la funzionalità per le
azioni F con prob(F) «alta» (TR<<VN);
4) durabilità: le F di degrado non facciano decrescere R durante VN .
II Principi di progettazione strutturale
6 Sicurezza e prestazioni attese
6.1 Valutazione della sicurezza 2/2
Secondo l’art. 2.4.1 delle NTC 2008 e l’art. C2.4.1 della Circ. 617/2009, la vita nominale VN è la
durata di utilizzo dell’opera soggetta a “manutenzione ordinaria” ed è correlata alla sua “durabilità”
(dimensionamenti, materiali, particolari costruttivi, protezioni superficiali, ecc.), ovvero è il tempo
minimo che dovrebbe intercorrere tra la sua costruzione e la sua prima manutenzione straordinaria.
Le NTC 2008 indicano il valore massimo / minimo per ogni tipo costruzione:
Dalla scelta della VN (di concerto tra progettista e committente) dipende la scelta del valore
delle azioni ambientali e dei particolari costruttivi (copriferri, ecc.).
II Principi di progettazione strutturale
6 Sicurezza e prestazioni attese
6.4 Periodo di ritorno 1/7
Secondo l’art. 2.4.2 delle NTC 2008 e gli art. C2.4.1, C2.4.2 della Circ. 617/2009, la classe d’uso
è correlata a due variabili:
• presenza di persone (art. 2.4.2 delle NTC 2008):
“occasionale” (classe I), con “affollamenti normali” (classe II) o con “affollamenti significativi”
(classe III);
• importanza dell’opera (art. C2.4.1, C2.4.2 della Circ. 617/2009 e DCDPC 3685/2003):
“strategica” (classe IV) o “rilevante” (classe III) in funzione delle conseguenze di un eventuale
collasso dell’opera (elenco opere riportate nel Decreto del Capo Dipartimento della Protezione
Civile n. 3685 del 21 ottobre 2003)
II Principi di progettazione strutturale
6 Sicurezza e prestazioni attese
6.4 Periodo di ritorno 3/7
Secondo l’art. 2.4.3 delle NTC 2008, il «periodo di riferimento» per l’azione sismica vale:
VR = VNCU ≥ 35 anni
( VN = vita nominale ; CU = coefficiente d’uso ).
Secondo l’art. C3.2.1 della Circ. 617/2009, l’ «accelerazione sismica di base» su roccia ag/g da
assumere, ha un periodo di ritorno TR definito in funzione dello stato limite sismico:
II Principi di progettazione strutturale
6 Sicurezza e prestazioni attese
6.4 Periodo di ritorno 6/7
Fk valore caratteristico
ψ0Fk valore raro
ψ1Fk valore frequente
ψ2Fk valore quasi permanente
II Principi di progettazione strutturale
6 Sicurezza e prestazioni attese
6.6 Metodo degli stati limite 2/6
Per ogni azione variabile, esiste una terna di valori ψ0 , ψ1 , ψ2 Qk valore caratteristico
che dipendono dal tipo di azione variabile: ψ0Qk valore raro
- dalla destinazione d’uso per i carichi antropici Qa, …, Qh ψ1Qk valore frequente
- dal tipo di azione neve/vento/temperatura per i carichi
ψ2Qk valore quasi permanente
ambientali Qn , Qv , Qt
II Principi di progettazione strutturale
6 Sicurezza e prestazioni attese
6.6 Metodo degli stati limite 3/6
Calcestruzzo………………………………………………………..…..……..... 1.50
Barre da c.a. e c.a.p.………………………………………………..……..… 1.15
Acciaio resistenza………………..……………………………..…….... 1.05
instabilità…………………………………….……………….….. 1.05
instabilità ponti……………………………….…….……..…. 1.10
sez. forate / bulloni…………………………………….….... 1.25
Legno massiccio………………………………………………….……... 1.50
lamellare…………………………….…….......................... 1.45
X-lam…………………………………….……………………..…… 1.45
collegamenti………………………………………………...….. 1.50
Muratura blocchi cat. I – malta a p.g. – classe es.1 / 2……... 2.00 / 2.50
blocchi cat. I – malta a c.p. – classe es.1 / 2……... 2.20 / 2.70
blocchi cat. II – tutte le malte – classe es.1 / 2….. 2.50 / 3.00
Grazie
Docente: ing. Matteo Oliveri
www.StudioIngegneriaStrutturale.com