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Scienza e Tecnologia dei Materiali

Prof. Sara Biamino


Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia
E-mail: sara.biamino@polito.it
Per qualsiasi dubbio o chiariemento
contattatemi via email

MATERIALE DIDATTICO:

- W.D. Callister “Scienza e Ingegneria dei Materiali una


Introduzione” EDISES
- W.F. Smith “Scienza e Tecnologia dei Materiali”
McGraww-Hill
- J.F. Shackelford “Scienza e Ingegneria dei Materiali”
Pearson Paravia

- M. Ashby, H. Shercliff, D. Cebon “Materiali, dalla


Scienza alla progettazione ingegneristica” Casa
Editrice Ambrosiana

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MATERIALE DIDATTICO (English):

- Callister, Materials Science and Engineering: An


Introduction, Wiley

- Smith, Principles of Materials Science and


Engineering, Mcgraw Hill

- Shackelford, Introduction to Materials Science for


Engineers, Pearson

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MODALITA’ DI ACCERTAMENTO:

- Un accertamento scritto
- Eventuale prova orale integrativa a
complemento della prova scritta

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Scienza e Tecnologia dei Materiali

Qual è la struttura di un materiale Come si controlla la struttura di un materiale

Come si forma una struttura Come si trasforma un materiale

Che proprietà ha un materiale Come si controllano le proprietà di un


materiale

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La Scienza e Tecnologia dei Materiali è lo


studio della relazione che intercorre fra la
struttura, le proprietà, la fabbricazione e
le prestazioni dei materiali

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Per capire e quindi poter spiegare e controllare le proprietà
macroscopiche dei materiali occorre scendere ad analizzare i
materiali a livello microscopico e atomico

- Perché l’alluminio fonde a 660 °C e il diamante fonde a quasi 4000°C?


- Perche l’alluminio è più duttile del titanio?
- Perché con un diverso trattamento termico posso modificare le proprietà
del materiale?

La spiegazione a queste domande ce l’abbiamo guardando ai legami


atomici e alla disposizione degli atomi e alla microstruttura del
materiale

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Al2O3

Single crystal Policristallino Policristallino poroso

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PROGRAMMA DEL CORSO:

- Richiami sul legame atomico


- Struttura cristallina - perfezione
- Difetti dei cristalli e materiali amorfi
- Diffusione
- Rafforzamento
- Comportamento meccanico
- Rottura
- Comportamento termico, elettrico e dielettrico
- Nucleazione e crescita
- Diagrammi di fase bicomponenti
- I materiali metallici
- I materiali polimerici
- I materiali ceramici
- I materiali compositi
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Classificazione dei materiali:

- metalli
- ceramici
- polimeri
- compositi

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Proprietà dei materiali:
Proprietà fisiche
Densità
Proprietà meccaniche → risposta alle sollecitazioni meccaniche:
resistenza, rigidezza, durezza…..
Proprietà termiche → collegate alla trasmissione del calore:
espansione termica, conducibilità termica….
Proprietà elettriche e magnetiche → risposta a campi elettrici e
magnetici, conducibilità elettrica,…
Proprietà ottiche → comprendono l’assorbimento, la
trasmissione, la diffusione della luce,…

Proprietà chimiche → composizione chimica, risposta al contatto


con l’ambiente (proprietà superficiali, resistenza alla corrosione,
reattività chimica,…)

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Alcuni esempi di confronto delle


proprietà tra diversi materiali: la densità

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Un esempio di struttura in cui il tipo di
materiale influenza le prestazioni

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Alcuni esempi di confronto delle proprietà


tra diversi materiali: la rigidezza

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Alcuni esempi di confronto delle proprietà
tra diversi materiali: la conducibilità
elettrica

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La tavola periodica

Non dimenticarla, se ne ricavano molte informazioni


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Colonne: Struttura di valenza simili

Gas nobili
Cedono 1e

accettano 2e
accettano 1e
Cedono 2e
Cedono 3e
H He
Li Be O F Ne
Na Mg S Cl Ar
K Ca Sc Se Br Kr
Rb Sr Y Te I Xe
Cs Ba Po At Rn
Fr Ra

Elementi più elettropositivi: Elementi più elettronegativi:


Tendono a cedere elettroni Tendono ad attrarre elettroni
Caricandosi positivamente Caricandosi negativamente
(Cationi) (Anioni)
.
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I valori di elettronegatività

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Configurazioni elettroniche

• Struttura
elettronica degli
atomi
• distribuzione
degli elettroni
per guscio
atomico

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Tipi di legame

Legame ionico
Legami
primari o Legame covalente
chimici
Legame metallico

Legami
Legame Van der Waals
secondari o
o dipolo
fisici

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Il legame ionico

Elemento molto Elemento molto


Elettropositivo + Elettronegativo
(metallo) (non metallo)

Solido Ionico

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Legame ionico
Tra elemento metallico (M) e non metallico (X):
Il metallo cede un elettrone al non metallo
Si formano gli ioni positivi M+ (catione) e negativi X- (anione)
Si crea una forza di attrazione di tipo coulombiano
Legame non direzionale
E’ il legame più diffuso fra i ceramici

Esempio:
Ossido di
Magnesio

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Esempio:
Cloruro di sodio

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Esempio:
il cloruro di sodio

Disposizione geometrica degli ioni secondo


un reticolo cristallino ordinato:
- Neutralità elettrica
- Ingombro fisico

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Altri esempi

NaCl
MgO
CaF2
CsCl

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Legame ionico – forza di legame


(Forza interionica)
Frisultante = Fattrattiva + Frepulsiva
2

F attrattiva 
( Z 1 e)(Z 2 e)
 ZZe
1 2

4  0 a 4  a
2 2
0

nb
F repulsiva
 n 1
a
Dove:
Z1, Z2 = numero di elettroni in gioco.
e = carica elettrone (0,16 10-18 C).
a = distanza di separazione interionica.
2
Z Z e  nb 0 = permettività del vuoto (8,85 10-12
F  1 2

4  a a
risult. 2 n 1 C2/(N m2).
0
n, b = costanti
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Relazione forza- energia

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Relazione forza - energia

F risult.  Z Z e  nb
1 2

4  a a
2 n 1
0

2
1Z 2e
E risult.   Z
b
 n
4  0 a a

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Relazione tavola periodica – energia
di legame
- l’energia di reticolo diminuisce all’aumentare della dimensione dello ione.
(vedere nella serie cloruri e nella serie ossidi)

- elettroni di legame multipli aumentano l’energia di reticolo.


(confrontare cloruri con ossidi)

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Relazione energia di legame –


temperatura di fusione
Le energie di reticolo e i punti di fusione dei solidi legati ionicamente sono alti.

Se l’energia di legame aumenta,


tendenzialmente aumenta la
temperatura di fusione.

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Relazione tipo di legame – proprietà
dei materiali

I solidi ionici sono: duri, rigidi, resistenti e fragili

Eccellenti isolanti

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Legame covalente
Il legame covalente si instaura tra atomi di elementi con bassa
(o nulla) differenza di elettronegatività
Gli elettroni sono condivisi fra gli atomi per saturarne la valenza.
L’esempio più semplice è la molecola di H2, dove gli elettroni
permangono più a lungo tra i due nuclei piuttosto che all’esterno 
realizzazione del legame. Legame direzionale
Legame tipico in ceramici e polimeri

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Legame covalente
Legame covalente puro (Delettroneg. = 0): H-H O=O Cl-Cl

Legame singolo

Legame doppio

Legame triplo

Legame covalente puro (Delettroneg. ~ 0): CH4

Carbonio

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Forza di legame – Energia di legame


NATURA DELLE FORZE ATTRATTIVE:

•Forze Newtoniane m1  m2
FN  K
a2
q q
•Forze Coulombiane Fc  K 1 2 2
a

A
Forza attrattiva in generale: Fa 
a2

B
Forza repulsiva in generale: Fr  
an

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Forza di legame – Energia di legame

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Legami misti ionico-covalenti


detto anche covalente polare (Delettroneg. ≠ 0):

( X A X B)
2
( 1/ 4 )
%carattereionico  (1  e )(100%)

Dove X= elettronegatività

C (diamante) → covalente puro


SiC (carburo di silicio) → prevalentemente covalente
Si3N4 (nitruro di silicio) → prevalentemente covalente
Al2O3 (allumina) → covalente-ionico
SiO2 (quarzo) → covalente-ionico
MgO → prevalentemente ionico
NaCl → prevalentemente ionico

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Relazione tipo di legame – proprietà
dei materiali
I solidi puramente covalenti sono: duri, rigidi, resistenti e fragile,
isolanti

Ma attenzione!! il legame covalente può portare alla formazione di


molecole e/o macromolecole legate tra di loro da deboli legami e
allora nelle proprietà sarà determinante la presenza del legame debole
(vedi polimeri)

I solidi covalenti sono tipicamente meno densi dei solidi ionici e dei
solidi metallici perchè gli atomi riescono ad impaccarsi meno bene

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Legame metallico
Legame tipico dei materiali metallici.
Gli elettroni di valenza sono “scollegati” dagli atomi e si
diffondono in un “mare di elettroni” che lega gli ioni (cationi)
insieme e garantisce la neutralità della carica
Un legame metallico è NON direzionale  i cationi sono
impacchettati gli uni sugli altri

Reticoli di ioni positivi in


una nuvola di elettroni

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Distanze interatomiche - forza di
legame - energia di legame

Il legame può essere debole (es.


mercurio, 68 kJ/mol Tf = -39 °C) o
molto forte (es. tungsteno, 850
kJ/mol Tf = 3410 °C)

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Relazione tavola periodica – energia


di legame
Minore è il numero di elettroni di valenza coinvolto, minore è l’energia di
legame.
 Esempio: Na Energia di legame = 108 KJ/mol
Temperatura di fusione = 97.7°C

Maggiore è il numero di elettroni di valenza coinvolto, maggiore è l’energia di


legame.
 Esempio: Ca Energia di legame = 177 KJ/mol
Temperatura di fusione = 851°C

La comparsa degli elettroni 3d nei metalli di transizione e l’ibridazione dsp fa


salire considerevolmente la temperatura di fusione
 Esempio: Ti Energia di legame = 473 KJ/mol
Temperatura di fusione = 1660°C

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Relazione tipo di legame – proprietà
dei materiali
• I metalli puri sono duttili
• La resistenza meccanica di un metallo puro può essere significativamente
aumentata mediante formazione di lega.
• I metalli puri sono eccellenti conduttori di calore e di elettricità.

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Confronto forze di legame

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Legami secondari o di van der Waals

Il legame secondario risulta dall’interazione di dipoli (separazione di carica)


atomici o molecolari ed è debole (10 kJ/mol)
E’ un legame fisico → non coinvolge trasferimenti di elettroni

Dipoli permanenti a causa della polarità in


molecole covalenti
Esempio: l’acqua Esempio: i materiali polimerici

La driving force è l’attrazione elettrostatica tra molecole polari.

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Legami e materiali
covalente
Semiconduttori

Polimeri

metallico secondario

Metalli ionico Ceramici


Materiale Legame
Metalli Metallico
Ceramici Ionico / Covalente
Polimeri Covalente e Secondario

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Curve Condon-Morse

Aumenta l’energia-forza del legame


Aumenta la temperatura di fusione
Aumenta la rigidità (modulo elastico) del materiale
Aumenta la stabilità chimica
Diminuisce l’espansione termica

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Curve Condon-Morse – Rigidità, Modulo elastico


Aumenta l’energia-forza del legame
Aumenta la rigidità

a0

È maggiore la pendenza (la tangente) della curva della forza agente


nell’intorno di a0
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Rigidità, Modulo elastico

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Curve Condon-Morse - Dilatazione termica, Moti


vibrazionali, Tensione di vapore
Aumenta l’energia-forza del legame
Diminuiscono: Dilatazione termica, Moti vibrazionali, Tensione di vapore

A 0 K atomi immobili alla A T>0 K atomi vibrano tra A e B


distanza di equilibrio Distanza di legame aumenta di più
se la curva è + asimmetrica quindi
legami + deboli

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Curve Condon-Morse -Temperatura di fusione

Aumenta l’energia-forza del legame


Aumenta la temperatura di fusione

È maggiore il valore assoluto dell’energia che occorre per


allontanare gli atomi

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Temperatura di fusione

polimero Tfus [°C] metallo Tfus [°C] ceramico Tfus [°C]

HDPE 130 W 3410 C ~ 3500


PP 176 Pt 1768 SiC 2850
nylon 6,6 265 Ti 1668 MgO 2800
teflon 327 Fe 1538 Al2O3 2050
Ni 1455 TiO2 1840
Cu 1083 SiO2 1710
Al 660 B2O3 450
Pb 270
Sn 232
Hg -39

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Metalli

“Proprietà” dei metalli:


• altoresistenziali (elevata
resistenza meccanica)
• rigidi
• tipicamente duttili (si deformano
prima di rompersi)
• conduttori di calore ed elettricità
• resistenti agli sbalzi termici
• soggetti a corrosione ed
ossidazione
• facilmente lavorabili

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Metalli
 sono costituiti da elementi (Fe, Al, Mg, Cu,…)
 sono di norma allo stato cristallino
 vengono preparati per principalmente fusione o
deformazione plastica
 sono (quasi) tutti solidi a temperatura
ambiente
 danno origine a leghe

Esempi: acciaio; ghisa;


Alluminio e leghe di alluminio,
rame, titanio; bronzo (Cu-Zn);
ottone (Cu-Sn); metalli
nobili;…
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Ceramici

“Proprietà” dei ceramici:


• fragili e difficilmente lavorabili
• molto rigidi
• elevata durezza
• isolanti elettrici (e termici)
• refrattari e resistenti ad alte temperature
• chimicamente inerti anche in ambienti
aggressivi
• sono di norma allo stato cristallino

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Ceramici
• Sono combinazioni di metalli ed ossigeno/azoto/carbonio/boro:
ossidi (Al2O3), carburi (SiC), nitruri (Si 3N4), boruri (TiB2)
• La maggior parte delle sostanze minerali appartengono a questa
categoria
 fondono a temperature elevate
 vengono preparati per
sinterizzazione, mai fusione e
mai deformazione plastica

Esempi: mattoni, piastrelle,


porcellane, vetri, protesi,
lame,…
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Ceramici: vetri

• Sono un tipo di materiali ceramici, ma allo stato


amorfo (non ordinato ossia non cristallino)
• Vengono preparati per fusione di ossidi
(SiO2, Na2O, CaO, Al2O3, K2O,...)
• sono duri e fragili, lavorabili solo a caldo
• non conducono calore ed elettricità

Esempi: vetrate, parabrezza, vetri di sicurezza, fibre,


fibre ottiche,…

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Polimeri

Proprietà dei polimeri:


• molto leggeri (bassa densità)
• non sopportano alte temperature
• sono isolanti termici ed elettrici
• hanno modesta resistenza meccanica
e rigidezza
• possono essere fragili o duttili a
seconda del tipo
• possono avere proprietà “elastiche”
anche molto elevate (gomme)
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Polimeri

 Sono costituiti da composti organici macromolecolari, naturali o


sintetici
 Sono legati da legami covalenti e anche da legami secondari
 Vengono preparati attraverso la sintesi organica dei monomeri e la loro
successiva polimerizzazione
 Possono essere preparati al momento dell’uso (adesivi)
 Sono in genere lavorabili meccanicamente

Esempi: contenitori, mobili, bottiglie, pneumatici,


adesivi, vernici, bitumi,...

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Compositi

La combinazione fra le proprietà dei materiali è


stata estesa grazie allo sviluppo dei materiali
compositi.

I compositi sono sistemi


eterogenei, costituiti da una
matrice di tipo polimerico,
metallico o ceramico in cui si trova
dispersa una seconda fase detta
RINFORZANTE. Sono dotati di
proprietà che non possono essere
garantite dai singoli costituenti.

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Compositi

Sono costituiti in genere da due fasi:


MATRICE e RINFORZO (fibre lunghe, corte, particelle)

Si classificano a seconda della matrice in:


- compositi a matrice polimerica (PMC)
- compositi a matrice metallica (MMC)
- compositi a matrice ceramica (CMC)

I rinforzi possono essere:


- polimerici (fibre polietileniche o aramidiche)
- metallici (tondini di acciaio nel calcestruzzo armato)
- ceramici (particelle, fibre di vetro, fibre di carbonio)
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