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‘ABDU’L-BAHÁ

La guarigione vera viene da Dio! Vi sono due cause di malattia: una materiale, l’altra spirituale. Se la
malattia è del corpo, è necessario un rimedio materiale. Se la malattia è dell’anima, occorre un rimedio
spirituale.
Se la benedizione del Cielo è su di noi mentre qualcuno ci cura, allora soltanto possiamo guarire, perché
la medicina non è altro che il mezzo esteriore e visibile per il quale otteniamo dal Cielo la guarigione. Se lo
spirito non è risanato, la cura del corpo non vale nulla. Tutto è nelle mani di Dio e senza di Lui non possiamo
avere la salute.
Molti uomini sono morti proprio della malattia sulla quale avevano fatto studi speciali. Aristotele,
per esempio, che aveva fatto uno studio speciale sulla digestione, morì di una malattia di stomaco. Avi-
cenna fu uno specialista del cuore, ma morì di mal di cuore. Dio è il grande Medico compassionevole,
il solo che ha il potere di dare la vera guarigione.
Tutte le creature dipendono da Dio, per quanto grandi sembrino la loro sapienza, il loro potere e la loro
indipendenza.
Guardate i potenti re della terra. Hanno tutta la potenza che gli uomini possono dare loro. Ma quando la
morte li chiama, devono obbedire come il più umile dei loro sudditi.
Guardate anche gli animali come sono deboli nella loro apparente forza! L’elefante, il più grande degli
animali, è tormentato dalle mosche e il leone non può sfuggire una puntura d’insetto. E anche l’uomo, la
forma più alta degli esseri creati, ha bisogno di tante cose per vivere. Prima di tutto ha bisogno dell’aria e se
questa gli manca per qualche minuto, muore. Ha poi bisogno di acqua, di cibo, di abiti, del calore e di tante
altre cose. È circondato da difficoltà e pericoli, ai quali il suo corpo da solo non può resistere. Se un uomo
guarda il mondo attorno a sé, vede che tutte le cose create sono dipendenti e prigioniere delle leggi della
Natura.
L’uomo da solo, grazie al suo potere spirituale, ha potuto rendersi libero, elevarsi al di sopra del mondo
della materia e asservirlo.
Senza l’aiuto di Dio l’uomo è come una bestia che muore. Ma Dio gli ha elargito un tale meraviglioso
potere affinché egli possa sempre guardare in alto e ricevere, assieme ad altri doni, la guarigione dalla Sua
divina Munificenza.
Ma purtroppo l’uomo non è riconoscente per questo bene supremo. Dorme il sonno della negligenza,
incurante della grande misericordia che Dio ha mostrato verso di lui, il viso distolto della luce e prosegue
sulla sua via nell’oscurità.
La mia ardente preghiera è che voi non siate così, ma che teniate il viso sempre rivolto verso la luce,
cosicché possiate essere come fiaccole luminose nelle tenebre di questa vita.

4. LA NECESSITÀ DELL’UNIONE FRA I POPOLI DELL’ORIENTE E DELL’OCCIDENTE

20 ottobre

‘Abdu’l-Bahá disse:
Nel passato, come nel presente, il Sole della Verità ha sempre brillato sull’orizzonte dell’Oriente.
Abramo apparve in Oriente e in Oriente Mosè sorse per guidare e istruire il popolo. Sull’orizzonte orien-
tale apparve il Signore Gesù Cristo. Muḥammad fu mandato in una nazione orientale. Il Báb Si manifestò in
un paese orientale, la Persia. Bahá’u’lláh visse e insegnò in Oriente. Tutti i grandi Maestri spirituali sono
sorti nel mondo orientale. Ma benché il sole di Cristo sia sorto in Oriente, la sua luce apparve in Occidente,
dove lo splendore della gloria Sua fu anzi più fulgido. La luce divina degli insegnamenti di Gesù brillò con
maggior forza nel mondo occidentale, dove progredì più rapidamente che nel paese della sua nascita.
Oggi l’Oriente ha bisogno di progresso materiale e l’Occidente ha necessità di un’idea spirituale. Farebbe
bene l’Occidente a volgersi all’Oriente per esserne illuminato e a dare, in compenso, il suo sapere scientifico.
Occorre questo scambio di doni.

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