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I frequenti superamenti dei valori limite luppare una serie di misure per stimolare guito della consultazione con gli esperti
del particolato (PM10) sono un problema e supportare il massimo miglioramento invitati sono state le seguenti:
molto sentito e comune in molti paesi tecnologico possibile per le stufe a legna. • gli attuali metodi di misura, in parti-
Europei, tra cui anche l’Austria. Sulla base colare per le emissioni di polveri, non
degli inventari della qualità dell’aria, dei BENE AL TEST DI OMOLOGAZIONE, sono comparabili;
macrotraccianti e dei bilanci di massa, è MA ALLA PROVA REALE? • in futuro dovranno essere misurati an-
noto che le sorgenti emissive più rilevanti Attualmente lo sviluppo tecnologico è che i condensabili;
sono rappresentate dai trasporti, dal com- orientato principalmente a migliorare le • i metodi di misura dovranno rispec-
parto industriale e dalla combustione re- prestazioni delle stufe ai fini di ottenere i chiare quanto più possibile le perfor-
sidenziale (riscaldamento). In riferimento migliori risultati dalle prove di omologa- mance ottenibili in campo, questa
al particolato, nei Paesi europei centro- zione, più che per conseguire le migliori richiesta sarà inclusa nel prossimo
meridionali, in inverno mediamente circa prestazioni nel contesto di funzionamento mandato (M/495).
il 40% del PM10 è prodotto dalla combu- reale. I test di omologazione non sono oggi
stione domestica di biomasse legnose, in grado di identificare i migliori prodotti IL RUOLO CHIAVE
principalmente legna da ardere utilizzata in termini di prestazioni reali in campo. È DI CHI USA LA STUFA
in apparecchi domestici. È necessario quindi mettere a punto nuo- Per mettere a punto una metodologia di
Per mitigare questi effetti gli Stati mem- ve metodologie di prova. Gli attuali limiti prova che rifletta il funzionamento nel
bri hanno adottato piani di qualità di emissione sono basati sui risultati ot- contesto reale delle stufe a legna sono
dell’aria che impongono agli apparecchi tenuti in laboratorio durante le prove di state condotte in Austria alcune indagi-
domestici valori limite del rendimento omologazione, pertanto anche i valori li- ni in campo sul comportamento degli
e delle emissioni sempre più stringenti, mite dovranno essere adeguati ai risultati utilizzatori finali nella gestione dei ge-
fino al divieto di utilizzo nelle zone più che si otterranno con le nuove metodolo- neratori e sul monitoraggio delle perfor-
critiche in ambito urbano. gie. Una volta che saranno messe a punto mance in campo degli apparecchi allo
In Austria, per affrontare il problema è le nuove metodologie per identificare i scopo di determinare l’impatto di questi
stato attivato – nel periodo 2009-2012 - il prodotti di miglior qualità, le strategie di due fattori sull’efficienza e le emissioni, in
progetto “Neue Öfen 2020: le stufe a legna sostituzione dei vecchi apparecchi con i rapporto ai valori ottenuti in laboratorio
del futuro, misure per implementare le mi- migliori prodotti costituiranno la misura con le omologazioni.
gliori tecnologie allo stato della tecnica”, più efficace di riduzione delle emissioni.
finanziato completamente da fondi statali. Nel corso di un incontro tecnico con i 1. Modalità di accensione
Il progetto ha coinvolto direttamente gli rappresentanti della Commissione Eu- È noto che la modalità di accensione ha
stakeholders, ovvero i costruttori di ap- ropea (DG Energia, Ambiente e Indu- un rilevante impatto sul fattore di emis-
parecchi domestici, le agenzie di prote- stria) per la messa a punto dei metodi sione di polveri nella fase di accensione,
zione ambientale e le autorità regionali di misura per L’Ecodesign e l’Ecolabelling è stato dimostrato infatti che disponen-
con competenza in materia di qualità (LOT20, apparecchi domestici), le prin- do la legna in catasta e accendendo il
dell’aria. L’obiettivo principale era svi- cipali conclusioni a cui si è giunti a se- fuoco dall’alto per mezzo di un modulo
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SPECIALE EMISSIONI
Tabella 1 – Risultati del monitoraggio delle condizioni operative delle 3 stufe a legna monitorate
Stufe A B C
Grafico 1 – Monitoraggio dei valori del tiraggio e della temperatura dei fumi di scarico.
Temperatura dei fumi di scarico (°C)
60 350
Pressione del tiraggio (Pa)
50 300
250
40
200
30
26 150
28 29 29
20 25 100
10
18
50
0 0
0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5
Tempo
Time(ore)
(s)
Tiraggio della stufa
Flue gas draught A A
- Stove Valore
Averagemedio deldraught
flue gas tiraggio
of per ogni carica
batch
Valore
Average medio deldraught
flue gas tiraggio
of operation cycle Temperatura dei fumi
Flue gas temperature di scarico (°C)
(°C)
del ciclo di funzionamento
AGRIFORENERGY 35
SPECIALE EMISSIONI
Tabella 2 – Confronto delle prestazioni reali, ottimali e di omologazione di nuove metodologie per i test di omo-
una stufa a legna logazione per stimolare miglioramenti
tecnologici e innovazione. I risultati otte-
Stufa C: misure in campo con gestione utente usuale (STP, mg/Nm3 13% O2)
nuti riguardano solo l’Austria pertanto è
Carica Durata (minuti) CO OGC PM ŋ% necessario raccogliere dati anche in altri
1 43 7556 1096 318 51,5 paesi, nonchè ampliare l’indagine anche
alle stufe a pellet.
2 39 9491 1351 141 29,1
21 8400 21
8100
18 7200 18 7200
Monossido di carbonio
Monossido di carbonio
Ossigeno (volume %)
Ossigeno (volume %)
6300
Grafico 2 – Effetti delle misure primarie di ottimizzazione della combustione in una stufa a legna.
una riduzione delle emissioni nelle due 1. Ottimizzazione ne delle emissioni di CO, OGC e polve-
fasi più critiche (accensione e ricarica delle misure primarie ri raggiunge valori compresi tra il 40 e
della legna) ed eliminare potenziali fatto- Le misure di ottimizzazione della stufa a l’80%.
ri negativi per il processo di combustio- legna hanno riguardato: la tenuta d’aria Il grafico 2 mostra l’andamento dell’ossi-
ne (controllo dei flussi d’aria). Infine, una dell’apparecchio, i volumi d’aria immes- geno e del monossido di carbonio prima
ulteriore riduzione è raggiungibile attra- si in camera di combustione, l’imple- (sinistra) e dopo (destra) l’ottimizzazione
verso misure secondarie (filtri). mentazione di un sistema di iniezione delle misure primarie. L’effetto è quello di
d’aria a più stadi, la ventilazione del ve- estendere la fase di bassa combustione
PROGETTO BIOCAT tro della porta di ispezione, l’isolamento tra le due cariche successive, rimangono
Questo progetto europeo, cofinanziato della camera di combustione, l’imple- tuttavia i due picchi riferiti all’accensione
dal settimo programma quadro per le mentazione di una camera di postcom- e la ricarica della legna.
piccole medie imprese, punta ad ottene- bustione, la gestione energetica del letto
re una forte ottimizzazione delle misu- di braci. 2. Integrazione del catalizzazione
re primarie, ovvero delle condizioni di La tabella 3 riporta i risultati in termini di ossidazione (BioCAT)
combustione della stufa a legna, e l’inte- di aumento del rendimento e riduzione Per ridurre i picchi di emissione delle
grazione di un filtro catalitico con strut- delle emissioni in 4 stufe oggetto dell’ot- fasi di accensione e ricarica della legna
tura a favo (nido d’api). timizzazione. Il potenziale di riduzio- è stato posizionato nella stufa un filtro
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SPECIALE EMISSIONI
Misurazione Misurazione
della pressione della pressione
Punto di Punto di
estrazione estrazione Catalizzatore
dei gas dei gas rivestito
Gas combusto
Ventilazione
Catalizzatore
non rivestito
Punti di misurazione
della temperatura
Figura 1 – Posizionamento del catalizzatore rivestito e non-rivestito (testimone), per la misura in parallelo
composto da un catalizzatore di ossida- Una stufa manuale con il catalizzato- logie allo stato della tecnica.
zione (prototipo). È importante inserire re integrato raggiunge quindi livelli di Nel contempo è necessario implemen-
il catalizzatore in una zona sufficiente- emissione paragonabili a una stufa au- tare nuovi standard europei che con-
mente calda e nel contempo facilmente tomatica (pellet). sentano di individuare gli apparecchi in
accessibile per la manutenzione (foto 2). grado di ottenere le migliori prestazioni
Per verificare l’effetto del catalizzatore CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE nelle condizioni operative reali. Perciò,
sono stati posizionati nello stesso ap- Il miglioramento delle prestazioni delle le attività di ricerca e sviluppo dovran-
parecchio in parallelo due catalizzatori, stufe a legna necessita di una forte presa no concentrarsi sulla messa a punto di
uno rivestito e uno non-rivestito con di consapevolezza dei potenziali di ri- apparecchi in grado di raggiungere le
funzione di testimone (figura 1). duzione da parte di tutti gli stakeholders migliori prestazioni in campo.
Le misure effettuate hanno dimostrato coinvolti. È cruciale divulgare in modo Come è dimostrato dai risultati fin qui
che il catalizzatore di ossidazione è in efficace agli utenti le informazioni per ottenuti, esiste ancora un rilevante po-
grado di ridurre, nelle fasi di accensio- un corretto e consapevole utilizzo degli tenziale di riduzione delle emissioni
ne e ricarica della stufa, dell’80-90% il apparecchi a legna e contemporanea- conseguibile attraverso il progresso
CO, del 40-70% gli OGC e fino al 50% mente incentivare la “rottamazione” dei tecnologico e l’implementazione di
le polveri totali. vecchi apparecchi con le migliori tecno- misure primarie e secondarie. O
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SPECIALE EMISSIONI
Particolato e benzo(a)pirene
si abbattono con moderne tecnologie
e corrette condizioni di funzionamento
Valter Francescato, AIEL
Nelle regioni italiane del bacino padano clici Aromatici, il più noto dei quali è il medi di letteratura (Emission Inventory
la qualità dell’aria è in progressivo mi- benzo(a)pirene. Guidebook, 2013), impiegati per le stime
glioramento, come testimoniano i dati, degli inventari regionali delle emissioni.
rilevati negli ultimi decenni, dei prin- LA QUESTIONE BENZOAPIRENE
cipali inquinanti dell’aria, compreso il Rispetto agli altri inquinanti dell’aria il EMISSIONI IN CONDIZIONI
particolato (Benassi, 2014; Lanzani, 2014). benzo(a)pirene è stato rilevato tenden- DI FUNZIONAMENTO OTTIMALE
Tuttavia, la combustione domestica del zialmente in aumento, in particolare Il presente articolo riporta i principali ri-
legno contribuisce ancora in modo rile- in alcune valli alpine e prealpine dove sultati di uno studio pubblicato nel 2012
vante alla formazione di particolato, so- supera d’inverno (più o meno abbon- da alcuni autorevoli centri di ricerca te-
prattutto d’inverno, quando forma circa dantemente) il valore limite di 1 ng/m3, deschi che hanno analizzato e comparato
il 50% del particolato primario (Gurrieri testimoniando il notevole consumo di le emissioni di apparecchi e caldaie do-
e Lanzani, 2014). Questa problematica legna in apparecchi poco performanti. mestiche allo stato dell’arte (2006), posti
deriva dal fatto che esiste attualmente un Questa situazione ha allarmato mol- in condizioni di funzionamento ottima-
parco apparecchi a legna molto diffuso ti pubblici amministratori di Comuni le, alimentati a legna, cippato e pellet.
che, nelle più popolose regioni del bacino montani. In un caso a noi noto il Sindaco In particolare sono stati considerati il par-
padano (Veneto, Lombardia e Piemonte) ha sospeso il progetto di realizzazione di ticolato (PM) e gli Idrocarburi Policicli-
supera il milione di pezzi installati. Più un impianto a cippato da 300 kW, in so- ci Aromatici (IPA) per determinare l’ef-
della metà dei generatori sono di tipo stituzione della caldaia a gasolio esistente fetto di tossicità sulla salute umana (AA.
tradizionale, con età media superiore a (in area non metanizzata), per timore di VV., 2012). Il PM è stato collezionato con
dieci anni e un fattore di emissione di aumentare il benzo(a)pirene che d’inver- l’ausilio di un tunnel di diluizione, per de-
PM10 superiore a 400 g/GJ. A questo si no aveva già superato il valore soglia. terminare anche la componente organica
aggiunge il fatto che la legna da ardere è Inoltre, abbiamo letto spesso articoli di dei condensabili (particolato secondario).
spesso usata impropriamente (dimensio- stampa, che riprendevano (malamente) i La massa di PM è stata pesata con e senza
ne, contenuto idrico), le installazioni non contenuti delle presentazioni annuali dei condizionamento (120 °C per 8 ore) del
sono conformi alla norma tecnica (UNI dati di qualità dell’aria di alcune regioni, filtro umido di campionamento. I cam-
10683) e le manutenzioni, soprattutto la in cui si accusava apertamente e indistin- pionamenti sono stati condotti sia con
pulizia degli impianti fumari, non sono tamente la combustione del legno, fa- partenza a freddo sia con partenza a caldo
eseguite regolarmente. cendo riferimento ai fattori di emissione dei generatori indagati (tabella 1).
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SPECIALE EMISSIONI
450 140
410
PM secco da freddo [g/GJ] 120
400
PM umido da freddo [g/GJ] 120
350 PM secco Pn [g/GJ]
100 93
300 PM umido Pn [g/GJ] 85
250
250 80
210 67
200 60
150
150 119 36
100 110 110 105 40 31 32
92
100 64 22
63 17 18 18
50
20 11 14 14
13 19
0 0
PBs CBs LBs LBb PSs LSs LSb PBs CBs LBs LBb PSs LSs LSb
Grafico 1 – Emissioni di PM, filtro umido e secco con parten- Grafico 2 – Emissioni di PM, filtro umido e secco a potenza
za da freddo. Per le sigle in ascissa fare riferimento a quanto nominale. Per le sigle in ascissa fare riferimento a quanto ri-
riportato in tabella 1. portato in tabella 1.
140 80 76
121 121
120 70
TEQ da freddo [Pg/GJ]
BaP da freddo [Pg/GJ] 60
100 TEQ Pn [Pg/GJ]
BaP potenza nom. [Pg/GJ]
50
80
Guidebook 2013 [Pg/GJ]
40
60
27 28
30
40 20
18
20
25 14
17
20 12 10
10 10 10 10 10 10 9 11 3 2,4
0,43 1,9 1,3 0,75 0,16
0,12 0,35 0,3 0,3
0,03 0,15 0,12 0,12 0,08
0 0
PBs CBs LBs LBb PSs LSs LSb PBs CBs LBs LBb PSs LSs LSb
Grafico 3 – Emissioni di benzo(a)pirene, con partenza da freddo e Grafico 4 – TEQ in riferimento al benzo(a)pirene, valori
a potenza nominale, e confronto con i valori del Guidebook 2013. con partenza da freddo e a potenza nominale. Per le sigle
Per le sigle in ascissa fare riferimento a quanto riportato in tabella 1. in ascissa fare riferimento a quanto riportato in tabella 1.
te. Nella fattispecie il Fattore di equiva- correttamente. Le stufe a pellet hanno miglioramenti della tecnica di combu-
lenza tossica del benzo(a)pirene è posto valori di PM e TEQ nettamente inferio- stione.
pari a 1, mentre agli altri IPA è assegnato ri alle stufe a legna allo stato dell’arte. L’auspicio è che i risultati qui riportati
un valore di rischio potenziale maggio- Le caldaie manuali a legna sono estre- aiutino i pubblici decisori ad attivare
re o minore. Il grafico 4 mostra i risultati mamente performanti in termini di provvedimenti più opportuni ed effi-
dell’analisi. In generale i più bassi valori emissioni e tossicità equivalente, tutta- caci nei confronti del settore; le moda-
di tossicità equivalente sono raggiunti via «soffrono» nella fase di accensione lità per migliorare la qualità dell’aria
dai generatori automatici, in particolare (grafici 3 e 4). Perciò, è fondamentale la senza rinunciare, o peggio vietare, la
la caldaia a pellet che, rispetto alla stufa loro corretta installazione, in particola- combustione della rinnovabile legno
a legna (moderna), è caratterizzata da re è indispensabile l’abbinamento con ci sono, la nostra Associazione è di-
valori 150 volte inferiori. Se si conside- un accumulo inerziale correttamente sponibile a collaborare per attuarle
ra un ipotetico confronto con le stufe a dimensionato per limitare il numero di concretamente. O
legna tradizionali che, a differenza della accensioni. Questo concetto vale, almeno
moderna stufa qui analizzata, sono molto in parte, anche per le caldaie automati-
meno performanti (per ragioni di età) e che, soprattutto quelle a cippato. Le cal-
operano spesso in condizioni di funzio- daie automatiche sono caratterizzate dai Bibliografia
namento non ottimale, ci si può atten- più bassi valori di emissione e la tossicità AA.VV. 2012. Comparison of Emissions
dere un rapporto di tossicità equivalente del particolato è paragonabile a quella from Wood Combustion. Part 1: Emission
Factors and Characteristics from Different
fino a 1.000 volte superiore rispetto ai della maggior parte delle caldaie a ga- Small-Scale Residential Heating Applian-
moderni generatori. solio attualmente in esercizio. Il miglior ces Considering Particulate Matter and
risultato è stato ottenuto dalla caldaia a Polycyclic Aromatic Hydrocarbon (PAH)-
Related Toxicological Potential of Particle-
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE pellet, mentre le prestazioni della caldaia Bound Organic Species. ACS Publications,
Questo studio dimostra che le moder- a cippato possono essere ulteriormente American Chemical Society. Energy Fuels
2012, 26, 6695-6704.
ne stufe a legna poste in condizioni migliorate usando cippato con contenu-
di funzionamento ottimale emettono to idrico inferiore al 20%. Per migliorare Gurrieri G., Lanzani G. 2014. Emissioni
benzo(a)pirene in quantità 10 volte in- le emissioni della fase di accensione delle del riscaldamento domestico a biomasse,
il Piano generale degli interventi per la quali-
feriore rispetto ai fattori di emissione caldaie manuali a legna è raccomandabi- tà dell’aria di Regione Lombardia (PRIA) e le
considerati nelle stime degli inventari le equipaggiarle con un sistema di accen- iniziative comuni per il miglioramento del-
la qualità dell’aria. Progetto Fuoco 2014.
delle emissioni. Il miglioramento della sione automatica.
qualità dell’aria passa quindi, necessaria- Questo studio indica chiaramente che la Benassi A. 2014. Linee programmatiche
mente, anche attraverso la sostituzione di sola massa di particolato non riflette in attuate dalla Regione Veneto per la ridu-
zione delle emissioni derivanti dal settore
generatori domestici poco performan- modo esaustivo la variabilità della tos- del riscaldamento residenziale. Progetto
ti con moderni apparecchi a legna che, sicità potenziale del particolato emesso Fuoco 2014.
tuttavia, devono essere istallati e gestiti dai generatori a biomassa, così come i
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