Sei sulla pagina 1di 14

PREFAZIONE

La storia che vogliamo raccontarvi può sembrare pura fantasia


eppure, per le persone che l'hanno vissuta e la stanno vivendo,
fantasia non è, ma è fonte di gioia. Se ora siete venuti in possesso di
questo libro e lo state leggendo non è un caso, vuol dire che
qualcosa, il titolo, l'immagine della copertina, le brevi frasi che avete
letto sfogliandolo, vi hanno colpito ed ora è qui fra le vostre mani.
Qualcosa dentro di voi, chiamatela Anima, Coscienza, Io... con una
lunga serie di piccole e grandi scelte, di cui forse, non siete
consapevoli, vi ha portato fino a lui. Un altro piccolo tassello di
quell'Infinito Quadro, che avremo la possibilità di vedere per intero
quando ci riuniremo al Padre, è ora nelle vostre mani. Non vi
chiediamo assolutamente di credere “per fede” a quello che
leggerete, ma di leggerlo scevri da preconcetti e tabù, mantenendo il
cuore aperto.
Se lo sentirete “vero”, e non perché noi pretendiamo che lo sia,
ma perché quello che state leggendo, questi insegnamenti, vi
ricordano qualcosa di arcaico, di antico, perché vi procurano un
brivido o più semplicemente perché li sentite come se fossero
sempre stati parte di voi, allora lo scopo di questo libro, che è quello
di comunicare la realtà della sopravvivenza dello Spirito -con tutto
ciò che ne consegue nei comportamenti quotidiani degli uomini- sarà
raggiunto, e noi ne saremo lieti. Se invece non li sentite come vostri,
non li ritenete utili, non importa. Restiamo comunque convinti che
non sia un caso che questo libro sia nelle vostre mani, poiché come
sostengono sempre i nostri Amici dell'Aldilà... nulla accade a caso!
Forse è arrivato a voi per poi andare ad un altro componente della
vostra famiglia o a un vostro conoscente, forse ne parlerete per
scherzo con qualcuno e lo stimolerete a saperne di più o forse voi
stessi, tra qualche tempo, lo riprenderete in mano leggendolo con
occhi e cuore diversi.
Comunque, dopo averlo letto non sarete più gli stessi, per il solo e
semplice fatto che ormai “lo avete letto” e quindi ora sapete delle
cose che prima forse non sapevate o consideravate sotto una luce
diversa. Non potete più tornare indietro, non potete più far finta di
XI
non sapere, non potete più far finta di non averlo letto e quello che i
vostri occhi leggono, entra nell'anima e lì rimane, in attesa che voi
decidiate cosa farne. Se deciderete di innaffiare questi piccoli “semi
di saggezza”, essi cresceranno e diventeranno fiori meravigliosi,
altrimenti resteranno lì, in paziente attesa di un vostro risveglio
spirituale. Se con questo libro saremo riusciti ad avvicinare anche
una sola anima al Padre di noi tutti, allora il nostro impegno sarà
stato più che ricompensato.
Il mezzo1 che ci permette di ricevere gli insegnamenti, perché tali
sono, che i Fratelli di Luce ci trasmettono dalla loro dimensione, è
una persona normalissima, con marito e quattro figli. Antonella è
giocosa, allegra, sempre disponibile, e sin da piccola ha vissuto
episodi strani [episodi di preveggenza, visioni ecc.] che l'hanno
accompagnata per tutta la vita. La vera svolta nelle sue capacità si è
avuta però nel 2000, in seguito allo stimolo datole da una anziana
signora di Milano che comunicava con l'Aldilà tramite quella che
viene chiamata “Scrittura Automatica”.2
Iniziò così, con il marito Giovanni e con altri amici come
Concettina e Marcello, a ricevere comunicazioni nello stesso modo e
la sua prima Guida ebbe il compito per così dire di “svezzarla”, fino
a fargli passare il timore che aveva per questo tipo di manifestazioni.
A questa prima Guida, che rimase per diversi anni e che ancora oggi
ci onora ogni tanto della sua saggezza, se ne aggiunsero altre, oltre a
parenti e amici, ormai trapassati da tempo, dei primi componenti del
gruppo. Le riunioni erano ancora molto brevi, 30 o 40 minuti, e il
mezzo non andava ancora completamente in trance, ma capitava che
ricevesse “messaggi” anche durante le normali attività quotidiane,
messaggi che poi, a distanza di tempo più o meno breve, si sono
sempre rivelati esatti.
1 - “Mezzo”, è il termine con il quale è chiamato chi, dotato di particolari facoltà
medianiche, riesce a fare da ponte, da tramite, da mezzo appunto, tra la nostra e
altre dimensioni. Cioè con quello che comunemente viene chiamato Aldilà.
2 - Con la definizione “Scrittura Automatica”, coniata da Allan Kardec nel 1861, si
intende la scrittura di brevi messaggi o anche di pagine e pagine, effettuata da parte
di un mezzo che può essere in trance o anche in stato di veglia. Nei casi genuini, si
ricevono comunicazioni personali, riferiti ai partecipanti alla riunione, con
particolari di cui il mezzo non può essere a conoscenza o anche trattati di alto
valore spirituale che sono molto al di sopra della conoscenza di chi scrive.
XII
Nel 2003 conobbe una signora, Giuliana, che aveva partecipato
per circa dodici anni alle riunioni che un noto medium, già da tempo
trapassato, teneva nella sua casa di Roma e fu durante una riunione
del gennaio 2004, tenutasi a casa di questa nuova amica, che si ebbe
per la prima volta il contatto con questo famoso medium romano,
che lei subito riconobbe. Da quella riunione il mezzo raggiunge una
profonda trance e questo Fratello è stato, da allora, la Guida del
gruppo. Così cominciò, quasi senza rendercene conto, un colloquio
leggero, amorevole, dolce, con coloro che, danzando da questa
dimensione all'altra, ci venivano a comunicare la gioia poiché anche
alcuni di loro, nella materia, non erano convinti dell'esistenza di una
Vita oltre la vita terrena. Infatti in una riunione ci dissero: “Mai
avremmo pensato di trovare qui quello che realmente c'è ed
anche coloro di noi che, in qualche modo, già credevano in
una Vita oltre la vita terrena, non finiscono mai di
meravigliarsi della Meraviglia”.
Poco dopo a quel piccolo nucleo iniziale si sono aggregati altri
due amici, Rosanna e Sergio, che avevano avuto anche loro uno
stretto rapporto con il medium romano e con sua moglie negli ultimi
anni della loro vita terrena e contemporaneamente a loro si è unita
Maria Teresa. Andando avanti negli anni abbiamo conosciuto altri
che, come noi, erano impegnati nella ricerca del significato più
profondo della vita. Persone semplici, operai, manager, casalinghe,
medici, professori, impiegati, ricercatori “incontrati per caso” e che
si sono aggiunti al gruppo e che ancora collaborano con noi. Alcuni
di questi ci hanno accompagnato per un breve tratto, altri per un
tratto più lungo, ma di tutti coloro che non partecipano più alle
nostre riunioni, conserviamo un buon ricordo e li ringraziamo per
tutto ciò che ci hanno insegnato con la loro presenza accanto a noi.
Nel 2007, alcuni dei componenti del gruppo hanno sentito
l'esigenza di andare oltre il semplice ascolto di ciò che veniva
comunicato e che, ognuno di noi a casa propria, cercava di mettere
in pratica nella vita di tutti i giorni. Si è quindi deciso di vivere
insieme, per sperimentare, nella pratica quotidiana, quella comunione
di cui tanto ci avevano parlato i Fratelli, imparando prima di tutto fra
noi.

XIII
È iniziata così una nuova avventura, persone che fino a pochi
anni prima non si conoscevano neanche, di disparate origini,
residenza, condizione sociale, età e carattere, si sono riunite in un
unico nucleo familiare, con l'intento di capire come svolgere al
meglio il compito assunto nel venire qui, a vivere questa esperienza
terrena. Il gruppo è quindi diventato Famiglia, quella che i Fratelli,
emozionandoci ogni volta, chiamano “Famiglia Amore”. Certo,
come in ogni famiglia, ci sono momenti di gioia e altri di tensione,
ma ogni occasione viene vissuta seguendo ciò che ci è stato
trasmesso. Cercando di convivere nell'amore, nel cammino, nella
condivisione e cercando di trarre da ogni situazione un
insegnamento che ci porti ad essere più amorevoli, più disponibili,
più disposti a servire e a comprendere, prima di tutto noi e di conse-
guenza gli altri. Cerchiamo così, pian piano, di procedere su quel
sentiero di perfezionamento personale che può essere attuato solo
con la pratica quotidiana e non con la conoscenza intellettuale.
Questo, per noi è già un piccolo miracolo, che si è manifestato
nella materia grazie a quello che i Fratelli ci hanno donato con tanta
pazienza, comprensione, umiltà e tanto, tanto, tanto amore. Stiamo
quindi tutt'ora varcando la soglia di quel cammino, con l'aiuto e la
speranza di essere sempre presenti a ciò che ci viene donato.
Adesso, è giunto il momento in cui c'è stato dato l'onere e l'onore
di riportare qualche messaggio a qualche anima che, nel prendere in
mano questi libri, si sentirà rimestare dentro quasi un senso di
familiarità. È giunto il momento in cui parte di ciò che ci è stato
donato venga divulgato poiché lo scopo non era e non è, tenere per
noi tanto amore e tanta gioia, ma donarlo anche ad altri, nella
speranza che anch'essi trovino quella sana curiosità dentro di loro,
tanto da poter cercare le risposte alle loro domande. Sperando che
qualcun altro possa, da questa lettura, prendere quella leggera
boccata d'aria che anche noi abbiamo ricevuto, vi auguriamo una
buona lettura e speriamo di avervi dato, almeno in parte, ciò che è
stato donato a noi. Possano l'amore e la gioia... portarvi tutto ciò che
cercate!

XIV
INTRODUZIONE

L'obiettivo di questi libri è quello di divulgare un piccolo estratto


degli insegnamenti che ci sono stati donati in più di 1.200 riunioni,
dal 2006 al 2013, dai vari Fratelli di Luce che si sono presentati in
questo lasso di tempo e sono stati scritti per espressa volontà del
Fratello che ci ha guidato per tutti questi anni e che ci preannunciò la
loro realizzazione già nel 2006. È da quell'anno infatti che le riunioni
sono state trascritte e ordinate in maniera sistematica. Alcune delle
Entità intervenute erano, in vita, personaggi conosciuti a tutti, altre,
la maggior parte, sono persone semplici, ma come ci è stato da loro
stessi comunicato, nel Regno del Padre non esistono le onorificenze
e i titoli altisonanti per cui tanto lottiamo qui nella materia. Non
esistono né re, né governanti, né scienziati, né star, né grandi uomini,
né grandi intellettuali, né Papi, né Santi. Ci sono solo anime, più o
meno evolute e tutte in cammino verso la perfezione e verso l'unione
con Colui che, sotto diversi nomi e adorato in diversi modi, è il
Padre di noi tutti.
Ora che possiamo guardare indietro, alla strada percorsa, ci
rendiamo davvero conto che tutto è stato un ininterrotto susseguirsi
di piccoli passi consecutivi che ci hanno fatto salire questo primo,
piccolissimo scalino dell'Infinita Scala che porta ad “avvicinarsi” al
Padre. Molti pensano che far parte di un gruppo che ha la possibilità
di comunicare con quello che comunemente viene chiamato l'Aldilà,
porti la conoscenza di chissà quali segreti e pratiche esoteriche, ma in
realtà il cammino spirituale o evoluzione, se a qualcuno aggrada di
più questo termine, non è altro che il riscoprire il vivere quotidiano
in armonia con tutti e con il Tutto.
A cosa giova conoscere la genesi del Cosmo, quanti corpi sottili
abbiamo, come si vive in altre dimensioni, se c'è vita su altri pianeti,
come è strutturato il Tempo, come funziona il karma o come si
ottiene il vuoto mentale, a cosa serve tutto ciò se restiamo chiusi in
noi stessi e non diventiamo più amorevoli e disponibili verso gli altri?
Solo ad appagare la mente, a inorgoglirci, a far lievitare il nostro
piccolo ego a dismisura, così da potersi crogiolare nella propria
superbia e poter pensare, se non addirittura a dire: “Io so cose che
XV
voi non sapete!”... “Noi siamo gli eletti a cui è stato concesso questo
dono!”... “Noi sappiamo qual è la Verità!”. E ci si dimentica che
questa è solo una delle tantissime vite che abbiamo vissuto su questa
nostra amata Madre Terra e che anch'essa è solo una delle molte
Case del Padre, abitate da innumerevoli altri Esseri che, come noi,
stanno evolvendo lungo il Cammino che, alla fine, ci riporterà nelle
braccia di Colui che É. Ecco quindi l'importanza di “abbassare un
po' le penne”, di tornare con i piedi per terra e di capire finalmente
che non sarà con l'accumulo di conoscenze mentali, ma solo con
l'apertura del cuore che l'uomo riuscirà ad uscire dalla spirale
negativa in cui si è volutamente infilato.
Anticamente, i veri Maestri Spirituali, quando accettavano degli
allievi, li istruivano prima di tutto sulla retta condotta da avere con
tutti coloro che li circondavano e con la materialità in cui vivevano
ogni singolo giorno ed è solo dopo aver superato questo passaggio
che venivano introdotti a quelli che venivano chiamati “I Misteri”.
Infatti, il lettore noterà che molte riunioni sono incentrate sui
comportamenti quotidiani dei componenti della Famiglia, e nulla è
stato censurato, perché siamo consapevoli di essere pieni di quei
difetti che tanto abbondano nella vita materiale. Siamo onorati di
essere redarguiti e corretti dai Maestri, non potevamo sperare in
Insegnanti migliori e riteniamo che questo è l'insegnamento più
prezioso che ci è stato donato perché è il primo passo sulla Via della
Conoscenza, così come è iscritto nel Tempio di Apollo a Delfi:
“Conosci te stesso”.1
Oggi esistono tanti gruppi di preghiera, persone che meditano,
persone che frequentano corsi di spiritualità, e tutti pregano per la
pace nel mondo, per la Terra malata, per i poveri. Tutto questo non è
certo sbagliato, ma i Fratelli ci hanno fatto comprendere che da
quando l'uomo ha ricevuto la Scintilla Divina, e ne ha distorto l'uso,
prega per altri e per altro, ma in questo modo non ha mai risolto
niente e ne vediamo gli effetti intorno a noi. Ognuno è libero di
esprimere il suo anelito al Divino nel modo che più gli è confacente,
1 - Grandi Maestri come Socrate e Krishnamurti ribadivano sempre che non è
possibile conoscere questa o altre dimensioni se non si conosce prima come
funziona la propria mente. Capire questo, libera da condizionamenti culturali e
pregiudizi e si può quindi accedere ad una conoscenza senza filtri mentali.
XVI
ma a che serve pregare per la pace nel mondo se non abbiamo pace
nelle nostre famiglie? Che vantaggio porterà pregare per la Terra
malata quando i primi malati siamo noi con le nostre cattive
abitudini alimentari e con i nostri vizi? Quale povero si gioverà di
una preghiera fatta da persone spiritualmente mancanti quali
attualmente siamo? Quando si prega emaniamo la nostra energia e se
non ci impegniamo prima di tutto a pulirla, cosa stiamo inviando a
queste nobili cause? I Fratelli ci hanno insegnato che non serve
meditare se, prima di farlo, siamo irati con qualcuno o se, dopo aver
meditato, torniamo a casa e siamo, a dir poco, scortesi con i nostri
figli. Non serve pregare per la Terra se continuiamo ad emanare
maldicenze e pensieri oscuri tutt'intorno a noi. Non serve pregare
per i poveri del mondo se siamo insofferenti e scortesi con chi prova
a lavarci il vetro al semaforo. É da noi che dobbiamo cominciare a
cambiare e, anche se questo è noto ormai da molto tempo, non
riusciamo ancora a farlo.
I Fratelli di Luce, nel loro infinito amore e con saggezza hanno
voluto, con queste comunicazioni, riportare l'attenzione là dove in
questo momento ci è più utile per poter seguire in modo armonioso
il fluire dell'evoluzione. Come ci comportiamo tutti i giorni? Quanto
siamo gentili e amorevoli con chiunque incontriamo? Quante volte
piuttosto che parlar male di qualcuno potremmo evidenziarne un
lato positivo? Perché aspettiamo che siano sempre gli altri a
cambiare? Perché si è radicato in noi il concetto che sono la furbizia
e la scaltrezza che fanno andare avanti e non una condotta
amorevole? Stiamo imparando, a nostre spese, che al di là di quello
che si fa, che è comunque importante, anche se spesso lo si fa non
perché se ne è convinti ma solo per mostrare ad altri, in realtà quello
che realmente conta nell'evoluzione dell'uomo è quello che si pensa.
Il pensiero è la matrice dell'azione e ad un pensiero oscuro può
anche seguire un'azione apparentemente corretta, ma che è fatta solo
per convenzione sociale e quindi che valore avrà quell'azione? Invece
ad un pensiero di Luce e amore può seguire solo un'azione pregna
della stessa energia e quella sì che porterà al progresso personale e
dell'umanità. Con l'augurio che noi tutti si riesca ad applicare nella
pratica, in famiglia, nei luoghi di lavoro e in ogni tipo di rapporto

XVII
quello che molto spesso già sappiamo, vi lasciamo alla lettura di
questi insegnamenti che ci sono stati donati, non prima però di
alcuni chiarimenti che riteniamo utili per una migliore comprensione
del libro.

Delucidazioni per una proficua lettura


- La medianità della quale siamo testimoni, nel tempo si è
modificata e da una fase iniziale nella quale, in presenza di
determinate condizioni [ambiente silenzioso - luci soffuse - partecipanti in
circolo - musica in sottofondo] il mezzo andava profondamente in trance,
modalità che comunque permane tutt'ora, si è passati ad un
ampliamento delle possibilità di comunicare. Ad oggi il mezzo
comunica anche in piena luce e in qualsiasi ambiente, che sia
un'abitazione, un locale pubblico o in auto, a volte scrivendo o
disegnando su qualsiasi supporto [carta, tavoli, tovaglie, tessuti] altre
dialogando come si farebbe tranquillamente tra amici e gli argomenti
che i Fratelli di Luce hanno avuto la bontà di scambiare con noi
sono tali e tanti che è impossibile enumerarli tutti.
- Ogni capitolo inizia con i primi insegnamenti che ci sono stati
donati su un determinato argomento che poi viene man mano
ampliato e quasi sempre, nella stessa riunione vengono trattati più
argomenti contemporaneamente. Per agevolare il lettore abbiamo
cercato, per quanto ci è stato possibile, di raggrupparli in maniera
omogenea in capitoli diversi. Inevitabilmente però ogni argomento
ne coinvolge altri, a volte in maniera superficiale altre più
approfonditamente e quindi in una riunione che, per esempio
riguarda la mente, possono esserci accenni all'abbandono o alla
reincarnazione o all'alimentazione e questo vale per ogni singolo
capitolo, preghiamo quindi il lettore di tenerne conto. D'altronde,
così come tutti noi e ciò che ci circonda siamo Uno, lo stesso vale
per i temi affrontati che, in definitiva, sono tutti Uno.
- I volumi possono essere letti indipendentemente dal loro ordine
e per questo le note esplicative a piè di pagina o i chiarimenti
all'interno di una comunicazione, ove occorre, sono riportati in ogni
singolo volume così da evitare al lettore di doverne consultare un
altro per la spiegazione di un termine o di un evento particolare.

XVIII
- Determinati concetti di base sono ripetuti spesso in tutti i
capitoli. Anche se ciò può sembrare strano e inutile, ad un vero
ricercatore risulterà invece perfettamente ovvio perché sa che la
ripetizione continua è basilare per poter penetrare con efficacia una
coscienza. Chissà perché in ogni campo delle attività umane è
notorio e accettato che la ripetizione porta alla maestria e in un
campo come questo, di cui quasi nessuno sa niente, è invece ritenuta
monotona e quindi noiosa.
- Alcuni argomenti sono trattati in forma di domande e risposte
in maniera più estesa, altri sono pensieri e insegnamenti che ci sono
stati trasmessi anche senza specifiche domande. Anche da questi
ultimi è nostro auspicio che il lettore possa ricavare un sorso di
quell'Amore Universale che i Fratelli ci hanno così abbondantemente
donato.
- In alcune riunioni ci sono dei passaggi che possono sembrare
scorretti grammaticalmente o senza senso, ma possiamo assicurarvi
che scritti in quel modo hanno un significato ben preciso. Non
possono essere interpretati univocamente, ma ogni lettore potrà
meditarli e interpretarli utilizzando il suo intuito, rapportandoli alla
specifica situazione che sta vivendo.
- I messaggi d'amore, sparsi qua e là nel libro, sono stati da noi
vissuti come momenti di conforto nel percorso della Famiglia.
Momenti in cui, ognuno dei componenti, abbandonava anni e anni
di vecchie abitudini per dirigersi verso il nuovo modo di intendere la
vita quotidiana e la spiritualità. Il Maestro disse: “E nessuno mette
vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli otri, si
versa fuori e gli otri vanno perduti” (Luca 5, 25).
- Determinate parole sono, a volte, scritte con la maiuscola
iniziale. Ciò per rimarcare la differenza che danno i Fratelli ad alcuni
termini. Es. “Amore” = Amore Divino, mentre “amore” è quello che
riusciamo a provare noi. E così per altri termini tipo Verità, Luce,
Scintilla, Fede, Cammino, Famiglia, ecc... tendono a sottolineare il
significato più alto attribuibile a quel termine.
- Le frasi scritte in grassetto sono state così riportate per
trasmettere a chi legge alcuni momenti particolari, in cui i Fratelli
alzavano considerevolmente il tono di voce per dare maggiore enfasi

XIX
ad un concetto.
- All'interno di un discorso, le parole in corsivo tra parentesi
tonde, sono brevi risposte di qualcuno di noi ad una domanda
ricevuta direttamente, mentre quelle all'interno delle parentesi quadre
sono note esplicative per una migliore comprensione e scorrevolezza
di ciò che viene esposto.
- Uno dei Fratelli che abbiamo più caro al cuore è quello le cui
comunicazioni sono per la gran parte, ma non solo, in dialetto
romano perché è lì che ha trascorso il suo ultimo passaggio terreno.
È un Fratello molto evoluto che, parlando in dialetto e giocando con
i doppi sensi, con battute argute e a volte usando parole che non si
direbbero proprio “spirituali”, ci rallegra e ci commuove da anni
insegnandoci grandi verità. Alcuni sono convinti che grandi
insegnamenti possono essere trasmessi solo in modo serioso, ma a
questo riguardo è illuminante quanto ci venne comunicato nel 2006:
C'era una volta uno Spirito che voleva giocare con la materia. Quindi gli
raccontava sempre cose allegre e la materia pensava che quello Spirito non avesse
cose importanti da comunicargli, ma solo sciocchezze. Finché un giorno lo Spirito
gli disse che presto si sarebbero incontrati, ma la materia pensava ad uno
scherzo. Quando invece arrivò di là disse a quello Spirito: “Perché ridevi sempre
con me? Perché non mi davi messaggi importanti?” e lo Spirito rispose: “Caro
amico io credevo di aiutarti, per alleggerirti nel cammino perché già era pesante,
ma tu pensavi che i grandi insegnamenti possono essere considerati tali solo se
arrivano con un tono serioso.” Ma la Verità è sempre la Verità e in quanto tale
non cambia mai. Quindi meglio ascoltarla ed apprenderla con allegria. Bisogna
fidarsi e sorridere, e anche in un sorriso vedere un insegnamento. Sorridere è
gioia, schernire è dolore.
Ci scusiamo in anticipo se qualche parola dialettale può essere
non corretta grammaticalmente. (vedi dizionario a fine volume)
- In altri libri che trattano delle comunicazioni con Spiriti
disincarnati si è soliti, a volte, riunire in un'unica trattazione le
risposte riguardanti un certo argomento, anche se sono state date a
distanza di tempo. Questo ha indubbiamente i suoi vantaggi, ma noi
abbiamo preferito lasciare le risposte, per i vari argomenti trattati,
nella loro datazione temporale originaria. In questo modo il lettore
può rendersi realmente conto di quanto tempo può passare tra

XX
quando una domanda è stata posta la prima volta e della relativa
risposta, e gli ampliamenti allo stesso argomento che sono stati
donati man mano che la coscienza del gruppo si ampliava. Infatti,
così come un bravo insegnante non assegnerebbe ad un bambino
delle elementari calcoli astronomici, ma attende con pazienza che lo
studente assimili i vari gradi del sapere scolastico, allo stesso modo i
Fratelli di Luce non possono comunicare a studenti alle prime armi,
come noi ci riteniamo, le grandi verità della Vita oltre la vita terrena.
Un bravo insegnante dona la sua conoscenza in base al grado di
ricettività degli studenti, stimolandoli ad impegnarsi per apprendere
di più e meglio, ma mai forzandoli a comprensioni che, per il
momento, non sono alla loro portata e se questo lo capisce e lo
applica un buon maestro terreno, a maggior ragione viene applicato
dai Maestri Divini. La massima del grande Ermete Trismegisto 2,
trova anche in questo caso la sua applicazione. “Ciò che è in basso è
come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso,
per compiere i miracoli della Cosa-Una”

I nomi dei Fratelli intervenuti


Per quanto riguarda le Entità che sono venute a comunicare, ci è
stato espressamente chiesto da Loro, in varie occasioni, di non
divulgare i loro nomi e il motivo può essere sintetizzato nella
comunicazione che segue:
“Dunque siamo qui. Qualunque sia il nome che io porto non sarà il nome a
portarvi in alto, ma ciò che io potrò dare a voi poiché non è mai stata la
vibrazione di un nome ad operare qualche cambiamento o un miracolo. La
vibrazione che può aiutare ad operare un miracolo è nell'emanazione di quella
richiesta, accompagnata da quel nome che in voi provoca quell'Infinito Amore.
La possibilità di sapere con chi siete a parlare non è una cosa primaria, se
nessuno vi dice il nome non ipotizzate nessun nome poiché vuol dire che il
Fratello che sta a comunicare vuole solo portare il messaggio e non essere
riconosciuto come messaggero. A volte è più importante che siate in attenzione a
ciò che udite piuttosto che concentrare sul nome il vostro fluire. Altre volte,
2 - Ermete Trismegisto viene considerato un personaggio leggendario, sacerdote,
filosofo, Maestro di Sapienza, Divinità. Il suo nome significa “Tre volte Grande” e
i testi, con gli insegnamenti che gli sono stati attribuiti, sono alla base della
Filosofia Esoterica ed Iniziatica.
XXI
quando può servire, noi stessi vi diciamo dall'inizio con chi siete a parlare, ma
non date mai voi un nome a colui che nome non vi dà. Riconoscete il Fratello
poiché dal cuore sentirete e quando dal cuore si riconosce l'amore, l'amore nome
non ha. L'amore è l'unica cosa che vi porterà ovunque e dovunque ognuno di voi
andare vorrà. È ora che impariate a riconoscere la verità dal profumo che emana
e non dal nome di colui che la dona, è ora che sviluppiate il vostro sentire, è ora
che non vi aggrappiate più ad un contenitore, ma a ciò che vi è contenuto. In
passato, in alcuni gruppi spirituali, si è arrivati a far sì che un nome divenisse
un mito, ma il mito è Colui che permette che quel nome venga a comunicare e
non chi comunica poiché ci doniamo per essere usati come mani nelle Sue Mani,
affinché nella Sua Volontà sia fatta la cosa migliore. Senza dover divenire
altezzosi per ciò che siamo a fare poiché nulla di nostro vi è, nulla di personale,
ma tutto di Unicità e Unione nel Cammino Spirituale, dove lo Spirito è
quell'emanazione, collegata ad un filo di Luce lineare, che porta fino ai piedi
dell'ultima Luce di Colui che È”.
Questa spiegazione di un Fratello crediamo che sia più che
esauriente e se coloro che sono i veri artefici di questi libri ritengono
che questa sia la cosa giusta, ciò vale a maggior ragione per chi 3 ha
avuto la gioia e l'onore di poter solo trascrivere questi Insegnamenti
che vengono dati da millenni, sotto forme diverse, all'umanità.
Tuttavia, anche se tutti gli insegnamenti provengono dall'Uno,
nella maggior parte delle riunioni intervengono diversi Fratelli o
Sorelle. Quindi abbiamo ritenuto opportuno allo scopo di poter
trasmettere al lettore, per quanto possibile, l'andamento di una
riunione, segnalare questo alternarsi di interventi.
Giova ricordare che il livello degli insegnamenti è sempre
adeguato alla capacità di intendere degli allievi e se quelli che qui
troverete non vi sembrano abbastanza elevati, ve ne chiediamo scusa
perché ciò è dovuto esclusivamente al livello di evoluzione di chi li
ha ricevuti e non di chi li ha donati. Noi tutti stiamo imparando,
anche chi ha ricevuto il dono di queste comunicazioni cade spesso e
per noi ciò è ancora più grave perché avendo quasi quotidianamente
contatti con i Fratelli dovremmo avere la capacità di meglio praticare
ciò che ci viene insegnato. L'importante comunque è rialzarsi
3 - Questo è il motivo per cui sono riportati solo i nomi di battesimo dei
componenti della famiglia. Sono stati inseriti solo per rendere un po' più
comprensibile come ci si è conosciuti e come è iniziato questo percorso.
XXII
sempre, facendo tesoro delle esperienze fatte ed avendo attenzione a
non ripetere gli stessi errori, ringraziando per le prove che troviamo
sul cammino perché solo attraverso di esse si migliora e si cresce.
Tutti noi saremmo immensamente felici se ciò che leggerete non
sarà vissuto come un qualcosa accaduto ad un gruppo di estranei,
ma come se ogni singola parola fosse diretta personalmente ad
ognuno di voi perché nessuno di noi è speciale o “eletto”, in verità
ognuno di voi, se vuole, può trovarsi al posto nostro... e un domani
chissà!
Possa dunque la lettura di questi insegnamenti contribuire a
portare un po' più di pace, umiltà, comprensione e amore nei cuori
di noi tutti. A voi, che come noi siete alla ricerca... buona lettura!

I curatori.

XXIII
“Tutto ciò in cui l'uomo crede
e non è pronto a rimettere in discussione,
lo porterà lontano dalla Via della Verità.
Perché colui che mette anche un piccolo dubbio
nelle sue convinzioni, ha la grande possibilità
di ricevere grandi risposte e di ritrovare
quella Luce che non riusciva più a vedere.
Cosicché questi piccoli libri serviranno
a porsi qualche domanda e ad aprire la mente,
facendo penetrare quel piccolo alito di vento
che può spazzare via un po' di pesantezza.
Qualora ne trovaste giovamento
siamo lieti di essere stati usati per questo,
ma anche nel caso contrario
la nostra gioia non è minore poiché
ciò che oggi è difficile da digerire,
domani potrà essere la merenda prima di mangiare
o l'aperitivo... come voi siete a fare
nella vita materiale”.

dai Fratelli di Luce

“Sono ormai dodici anni che questa Famiglia percorre questo


cammino, cercando di capire e di evolvere nell'amore. Alcune delle
domande che furono fatte ai Fratelli dell'aldilà, furono queste... ”.

XXIV

Potrebbero piacerti anche