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e la dinastia Flavia
Durante l’Impero di Augusto il modello da seguire per
rappresentare il Sovrano era quello di tipo ellenistico
affreschi ricchissimi.
chiamarono “grottesche”.
La pittura: gli stili pompeiani
Decorazione uguale
alle case greche
dello stesso periodo:
pareti suddivide in tre
fasce orizzontali
contraddistinte da
diverse decorazioni a
finto marmo (stile
strutturale).
Casa dei Grifi, pitture di II stile, 100 a.C. ca., affresco. Roma, Palatino.
Paesaggio con scena pastorale: pittura di III stile, ultimo quarto del I secolo a.C., affresco.
Napoli, Museo Archeologico Nazionale (dalla Villa cosiddetta di Agrippa Postumo a
Boscotrecase).
Quarto stile pompeiano (50 d. C. – 79 d. C.)
Casa dei Vettii, pitture di IV stile, 62-79 d.C. ca., affresco. Pompei (Napoli).
Dopo la morte di Nerone, nel 68 d.C. il potere passa in mano alla famiglia dei Flavi,
che si adoperano per cancellare i segni delle follie assolutistiche di Nerone e per
restituire al popolo lo spazio occupato dalla Domus Aurea. (Damnatio memoriae:
condanna della memoria).
La prima importante iniziativa è l’apertura al pubblico di quelli che erano stati i giardini
di Nerone, con lo svuotamento del lago artificiale. Sulla piattaforma in opera
cementizia realizzata per riempirne il fondo sarà in seguito eretto il Colosseo.
I teatri e gli anfiteatri