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A Carlo Bixio, che ha riso con noi.

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Di cosa parliamo quando parliamo di Tutti pazzi per amore Unintroduzione del Dr. Giuseppe Freiss (Ph.D.)

Signorina: Dottor Freiss!!! Oddio, che bello! Dr. Freiss: Signorina! Si calmi per, non abbiamo ancora iniziato a parlare e gi la vedo cos agitata! Mi sembra in iperventilazione! Signorina: Be, certo mi scusi, perch non dovrei esserlo? Ritorniamo a parlare insieme, io e lei, la vecchia e affiatata coppia, davanti a un pubblico. Anche se questa volta per la verit non si tratta di un pubblico televisivo Dr. Freiss: Infatti, questa volta facciamo una chiacchierata per introdurre un tomo, un volume, direi praticamente unantologia con una selezione di battute e dialoghi della serie televisiva che va sotto il nome di Tutti pazzi per amore. Signorina: Esattamente! Una serie televisiva che ha visto protagonisti un gran numero di personaggi, interpretati da un gran numero di attori e diciamoci la verit: ha visto protagonisti anche noi due, io e lei! Dr. Freiss: Be, signorina, adesso protagonisti proprio non direi. Ceravamo anche noi, vero, ma in misura limitata, e non a prendere parte alle vicende, bens a commentarle su un piano metatestuale Signorina: Prego? Dr. Freiss: Voglio dire che eravamo l a commentare, diciamo da un differente punto di vista, le avventure dei veri protagonisti della serie. Cio quelli che agivano il racconto ed erano altri da noi. Mi capisce?
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Signorina: Be, ma insomma Magari non avremo fatto il diavolo a quattro in questa fiction ma qualcosa avremo combinato anche noi, oppure no? Dr. Freiss: E be, non siamo stati certo a pettinare le bambole! Signorina: Ah! Che gioia! Era quello che volevo sentirle dire. Che emozione! E che nostalgia! Dr. Freiss: Andiamo signorina, non si commuova e vada con la sua domanda introduttiva come al solito. Signorina: Bene. Allora vado? Dr. Freiss: Certo, vada, su. Signorina: Ecco dunque mmh zsf Dr. Freiss: S? Signorina: spf Dr. Freiss: Signorina cos, come mai questa afonia? Lei sempre stata cos spigliata, disinvolta, arriverei a dire risoluta perch mai adesso esita? Signorina: No il fatto che che questoccasione per cos dire letteraria mi fa sentire un po intimorita, ecco Non sono nel mio specifico avrei bisogno di un incoraggiamento, di un piccolo aiuto Dr. Freiss: Ma come? Andiamo, su che sei bravissima, topolina mia Signorina: Prego??? Dr. Freiss: Ho detto: Andiamo, su, che lei bravissima, signorina Signorina: Io non ho sentito questo. Non mi pare proprio. sicuro di non avere detto topolina mia? Dr. Freiss: Certissimo. Non mi permetterei mai. In pubblico voglio dire. Perch in privato sappiamo che Signorina: Dottor Freiss! Riportiamo la nostra conversazione su binari pi professionali. Dr. Freiss: Eh lo so, ma come si fa con te qui vicino, gnocchettina del mio cuor Signorina: Giuseppe! Ascolta bene! Un conto quello che
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successo fra di noi nel corso della lavorazione di questa serie, la nascita del nostro amore, la convivenza, il matrimo Dr. Freiss: Il sesso sfrenato, le mille e una posizioni che Signorina: Eccetera eccetera, diciamo eccetera eccetera e piantiamola qui! Ho detto, un conto siamo noi nel privato, e un conto quello che siamo chiamati a fare, ossia scrivere unintroduzione a questo volume. chiaro? Quindi Dr. Freiss: Quindi mi faccia una domanda precisa e le dar una risposta precisa. Come al solito. Signorina: Dunque Leggo Dottor Freiss, lei che un esperto di volumi che raccolgono florilegi di battute di serie televisive andate in onda in Italia sul canale RaiUno per tre stagioni e per un totale di settantotto puntate che trattano come argomento lamore e magari hanno anche nel titolo la parola amore Lei un esperto di tutta questa cosa qui, giusto? Dr. Freiss: Certamente. stato largomento della tesi del mio terzo dottorato. Signorina: Dunque, lei che non me lo faccia ripetere che lungo come un Iban, insomma, lei che un esperto di volumi come questo, ci pu dire cosa contengono effettivamente le pagine che i nostri lettori si apprestano a leggere? Dr. Freiss: Ma, signorina, lo dice il titolo stesso! Questo volume raccoglie le migliori battute delle prime tre stagioni televisive di Tutti pazzi per amore. Quindi al suo interno i lettori troveranno una serie di battute, di dialoghi, di momenti estrapolati dalla serie suddetta, e qualche speciale sorpresa nascosta, mai andata in onda e riservata a loro. Una vasta antologia che permetter ai lettori di ripercorrere le avventure dei nostri protagonisti. Signorina: Ma una cosa bellissima! Dr. Freiss: Be, signorina, speriamo, speriamo Ma non lo sappiamo ancora Signorina: Ah no?
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Dr. Freiss: Eh no, ci hanno messo qui a fare la prefazione, che come dice la parola stessa sta pre, prima del testo, e quindi non sappiamo quello che viene dopo di noi Signorina: Ma come, non sappiamo niente? Dr. Freiss: Buio totale. Signorina: Niente niente? Dr. Freiss: Manco una cippa, per dirla rozzamente. Signorina: Ma come mai? Tenerci cos alloscuro Non che ci hanno messo in punizione perch non eravamo presenti nella terza serie, vero Giuseppe? Dr. Freiss: Ma figurati! Signorina: Tu glielo avevi spiegato che eravamo alle Maldive in viaggio di nozze, vero? Che per noi era proprio impossibile? Dr. Freiss: Ma certo! E a dimostrazione del fatto che non ce lhanno con noi, ci hanno regalato un set completo per la fondue bourguignonne con tutte le forchettine di plastica di colore diverso. E soprattutto ci hanno affidato questa prefazione. Guardi che prefare un libro una cosa prestigiosa Signorina: Lo so, lo so Solo che qui adesso avevo tutta una serie di domande a cui magari lei, non avendo letto il libro, non avr sicuramente risposta Dr. Freiss: Che ne sappiamo? Faccia una prova, su, chieda pure Signorina: Allora, dunque Che successo ai nostri personaggi dallultima puntata fino a oggi? Come mai questo libro? Chi ha messo insieme queste battute e gi che ci siamo chi le aveva scritte, chi aveva aiutato a scriverle, chi ha fatto questo e quello? E che vuol dire questo libro adesso? Che ci sar una quarta serie di Tutti pazzi per amore, e quindi lo hanno fatto per avviare come si dice una campagna di lancio, o non ci sar una quarta serie e quindi questo libro una specie di celebrazione di quello che stato fatto e basta, arrivederci e scuffia. E guardi, non mi dica che
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davvero cos, che non ci si vede pi con i nostri personaggi, perch non ci posso nemmeno pensare! Dr. Freiss: Signorina, se avessi avuto le risposte a tutte queste domande, il libro lo avrei scritto io direttamente, mica lo avrei solo prefato. Per, per una piccola cosa, se insiste, forse forse posso dirgliela Signorina: Adoro quando la fa scendere cos dallalto Dr. Freiss: Quello che posso dirle che alla fine del volume ci saranno Note, Ringraziamenti e Curiosit che daranno conto di molte delle sue domande. Signorina: Bene, allora cosa facciamo adesso? Dr. Freiss: Ci leggiamo il libro insieme agli altri, direi. Che ne pensa? Signorina: Perfetto. Posso mettermi qui accanto a lei, cos leggiamo insieme? Dr. Freiss: Ma certo anzi sdraiati pure su di me, topastra, che cos ne approfittiamo anche per darci un po dentro! Signorina: Dr. Freiss! Giuseppe! Dr. Freiss: Signorina Carla non siamo mica pi in televisione in fascia protetta, eh certe cose si possono dire Signorina: Ho capito ma c modo e maniera! Voltiamo pagina, su E metta gi quel curriculum!

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I dialoghi di Tutti pazzi per amore

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Prima serie

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Crescere Laura: Ema, tu ormai hai sedici anni ma per me sei sempre lo stesso di quando eri bambino e ti imboccavo gli omogeneizzati Emanuele: Bene. Allora segui il mio ragionamento, per evitare che tutto ci si trasformi per me in decenni di costosa analisi, oggi mi faccio una fotocopia della carta didentit e te la incornicio, cos ogni tanto te la guardi e ti sovvieni di quanti anni ho. Il lavoro di una madre Laura: Nina! Emanuele! Allora non mi dite niente, che oggi ho il colloquio? Come sto? Faccio una bella figura? Guardatemi, voi me lo dareste un lavoro? Emanuele: Io te lo darei di corsa un bel lavoro, mamma, con tanti impegni e responsabilit Laura: Grazie, sei carino! Emanuele: Cos finalmente avresti qualcosa da fare e a noi ci allenteresti un po la presa dal collo Laura: Ah, be grazie lo stesso

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Diete Elio: Non una buona giornata. Monica ieri ha cominciato una nuova dieta. Quindi o non ha mangiato ed nervosa, oppure ha mangiato lo stesso, ha rotto la dieta ed nervosa. Comunque sia andata, nervosa sicuro. Chi Maya? Monica: Quella ragazza con i capelli rosa si chiama Maya Qui dentro quella che si diverte di pi. Fa cinema, teatro, appuntamenti mondani e ogni volta che va a un evento si rimorchia qualcuno e se lo porta a letto. Lei ha capito tutto della vita. Pensa che sa fare cose agli uomini che io non so neanche pronunciare. Chi Rosa? Monica: Quella con laria distrutta che sembra scampata a un terremoto con conseguente tsunami Rosa. Due anni fa era unaltra donna Ti dico solo che era bionda. Poi ha avuto un parto trigemellare e si ridotta cos. Dovrebbe occuparsi soprattutto di viaggi, ma non ha il tempo di partire mai la pi veloce di tutti a scrivere. Pi scrive, pi felice. Dice che solo quando scrive si dimentica un po di quanto urlano i suoi tre figli. A volte si barrica in ufficio e bisogna convincerla a tornare a casa a forza. Chi Lea? Monica: Quella che vedi l in fondo Lea. Moda, trucco, parrucco, fitness. Arrivata da sei mesi. In realt non ha legato con nessuna di noi. Sposata da tre anni con un medi18

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co importante, niente figli, perfettina, puzza sotto il naso. Molto magra. Troppo, per i gusti di tutte noi. Condividere Laura: Io vorrei trovare qualcuno con cui vedere Da qui alleternit, per piangere insieme abbracciati sul divano qualcuno con cui condividere Monica: Condividere con un uomo? Sei pazza? Non succede nella storia dellumanit da quando Adamo ed Eva si sono smezzati la mela Stress Paolo: Non ne posso pi. Sai che il trasloco il secondo stress pi grande della vita, dopo il parto? Michele: Be, sii felice, almeno il pi grande in assoluto ti verr risparmiato. Sempre se non si inventano qualcosa di nuovo. Hobby Paolo: Trovati un passatempo, in fondo lavoriamo mezza giornata Michele: Non voglio un passatempo, io ho quasi quarantanni, il tempo passato pure troppo! Non deve passare pi! Futuro Michele: E il mio futuro? Paolo: Aspetter. futuro, viene dopo.
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La posta del cuore Laura: Ho scritto una lettera magnifica, una risposta esemplare, ho perfino citato Ungaretti! Emanuele: Mamma! Non si pu scomodare Ungaretti per la tua posta del cuore! Nina: Che la posta del cuore? Emanuele: Una pagina scema di un giornale scemo dove le donne fanno domande sceme. Laura: Figlio mio, grazie per il tuo sostegno, sempre. Pigiami e ginocchia Paolo: Per curiosit, la parte di sotto di questo pigiama non prevista? Cristina: Pap, che noia! Ma se mi arriva alle ginocchia! Paolo: No! Sei cresciuta! Le ginocchia non ce le hai pi dove ce le avevi prima, te ne rendi conto o no? Vatti a vestire! Ascensori Laura: Ascensoreee! Paolo: Un attimo, che si strilla da lass?! Non parte! Questo coso funziona una volta s e dieci no! Laura: Be funzionava, fino a ieri! Paolo: Be, ieri era ieri, oggi non funziona pi, domani un altro giorno e si vedr. Laura: Forse allora lo avete usato troppo! Paolo: E forse allora dovevate avvisare di avere un ascensore che si stanca, in questo palazzo! Laura: Cafone Paolo: Isterica
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Amici immaginari Emanuele: Devi chiamare a cena anche lamico immaginario di tua figlia, se no soffende. Laura: Giusto. Filippooo pronto Nina: gi seduto, non lo vedete? Laura: S, scusami Nina, non lo avevo visto. (al nulla) Ciao Filippo. Emanuele: Ges. Un giorno finiremo sui manuali di psichiatria, me lo sento. La solitudine del maschio Elio: Non voglio sentire pi niente. In questa redazione voi parlate solo di cicli, di trucco, di uomini e di supermercati mi manderete al manicomio mai una bella discussione su una partita di pallone, mai un commento su una topmodel, mai una gara di rutti in bagno Non ce la faccio pi! Voglio un altro uomo a lavorare qui dentro, mi sento solo! Spese rivelatrici Monica: Dobbiamo sapere pi cose di lui. Cosa ha comprato al supermercato? Laura: Dunque spaghetti, un chilo surgelati precotti: due orecchiette mare e monti, tre risotti sei lattine di Coca Cola un detersivo per lavatrice di quelli che costano tanto ma non lavano bene. Niente ammorbidente. Rosa: Non sa fare la spesa. single. Vai e prenditelo!

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Fede Laura: Gli ho visto le mani! Non aveva la fede al dito! Non ce laveva! solo! Monica: Ascolta, si dice libero, Laura, questa cosa te la devi mettere bene in testa Se tu dici a qualcuno sono sola, il momento dopo quello gi scappato in Nuova Zelanda Tu sei libera lui libero ricordatelo questo un mondo pieno di persone libere. Purtroppo. Lingue madri Cristina: Io il professore non lo capisco Sar laccento? O il fatto che Shakespeare inglese antico? Emanuele: Sar piuttosto il fatto che tu hai difficolt di comprensione anche con la tua lingua madre. Madri meravigliose Laura: Sai Stefania, secondo me tu saresti una madre meraviglio Stefania: Che c, ti sei messa daccordo con Giulio? Io non sarei nessuna madre, sono una zia meravigliosa e punto. Non sono fatta per questo genere di impegni, lo sai. A me piace essere indipendente, decidere i miei orari, non avere legami e obblighi, in una parola essere sola. (ribadendo) So-la. Giulio: (timidamente) Veramente nella tua vita ci sarei anche io che sono comunque il tuo compagno Stefania: S, s, lo sappiamo vabbe, ma che centra Io dicevo sola cos Tu sei tu, un altro discorso, no?

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Pugni in faccia Laura: S preso un pugno in faccia per me, gli pure uscito il sangue dal naso! Poverino! Monica: Be, buono per Per me un pugno in faccia non se l mai preso nessun uomo tranne quelli che ho tirato io di persona, ovviamente Riferimenti letterari Maya: Paolo e Laura! Siete come quelli della Divina Commedia! Rosa: Veramente quelli sono Paolo e Francesca Maya: E Laura chi ? Rosa: Quella del Petrarca Maya: Ah, giusto giusto Vabbe allora come se quella di Petrarca se la fosse fatta con quello di Dante. lo stesso periodo, si pu fare, no? Magari pure successo e non lo sappiamo Riferimenti letterari/2 Rosa: Uff Finisce sempre cos con gli uomini. Molto rumore per nulla. Maya: Pirandello, vero? il titolo di una commedia di Pirandello! Lho beccata! Monica: Shakespeare. Una commedia di Shakespeare! Maya: E vabbe, mica faccio le pagine culturali, io

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Fast forward Maya: Questo fatto che non ti richiami strano a me, scusate, in genere non succede Gli uomini mi chiamano sempre mi perseguitano, proprio Monica: Maya, questo perch tu salti i passaggi! Tu prima li baci e ci fai tutto, e poi gli dai il numero, se ti sei trovata bene. Maya: E vabbe, e perch non fate anche voi cos? Rosa: Perch perch come fai tu come vedere un film con lavanzamento veloce. Non si capisce niente! Maya: Si capisce il necessario! I punti fondamentali! Poca melina, e i fatti! Imprevisti Monica: Se non ti telefona, c sempre la possibilit che gli sia successo qualcosa Magari un lutto in famiglia o si ammalato gravemente o lhanno investito e gli hanno tagliato le gambe come a Deborah Kerr in Un amore splendido Laura: S, vabbe, adesso questo poverino aveva una vita serena e normale, e poi, pensa un po, dopo avere preso il mio numero di telefono per strada, inizia a capitargli una serie di disgrazie a raffica. Sembra un film horror giapponese! Sembra The Ring e al posto della cassetta c il mio numero di telefono! Acqua alla gola Rosa: La tattica dei minuti contati funziona sempre Gli uomini si devono sentire con lacqua alla gola, cos che danno il meglio di s quando non hanno pi scelta.
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Spirito di iniziativa Monica: Oddio, che bello. Un uomo con spirito di iniziativa. Non pensavo che esistessero! Io li ho visti solo in fotografia! Rosa: Mio marito ce laveva lo spirito diniziativa, sapete? Poi lha perso nel 98 e non lha mai pi ritrovato. Galere Rosa: Che ora ? Carlo al lavoro e io devo andare a prendere i gemelli al nido, tra poco li rilasciano Monica: Li rilasciano? Ma che , una galera? Rosa: Sh. Magari lo fosse. Li vedrei una volta alla settimana dietro a un vetro. Invece no, proprio una scuola, mannaggia Vestiti Stefania: Dai, Laura, questo va bene, non puoi dire di no Scollato avanti, scollato dietro e corto quanto basta. Praticamente tutto quello che gli uomini desiderano a portata di mano. Dichiarazioni damore Paolo: Lo sai ci sono tante cose di cui ho voglia di parlare con te Laura: Per esempio? Paolo: Non lo so cose cos cose non importanti Per esempio vorrei parlare di quanto bello quando uno si sveglia presto al mattino prima dellalba o alle sei
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Laura: e vedi in giro tutte persone che non vedi mai, ti chiedi dove finiscono tutte queste persone nel resto del giorno Oppure, come bello destate quando piove in citt Paolo: S, e senti lodore dellasfalto con la pioggia Laura: che un odore unico al mondo, che non si pu ripetere Paolo: S, se ci facessero un profumo, io me lo spruzzerei in casa Oppure oppure ecco, questo: come bello quando incontri una persona e ti sembra di conoscerla da sempre, e improvvisamente ti senti Paolo e Laura: (insieme) a casa Congiuntivi Cristina: Ah. Scusa. Ho sentito il rumore dellascensore e pensavo che era mio padre Emanuele: Fosse. Cristina: Cosa? Emanuele: Pensavo che fosse mio padre. In italiano i verbi opinativi come credere, pensare, stimare, ritenere, richiedono sempre luso del congiuntivo. Volevi una mano in italiano, allora cominciamo dalle basi (si ferma, un dubbio) Tu sai che esiste una cosa che si chiama congiuntivo, no? Cristina: Ha ragione mio padre, sei stronzo come tua madre. Emanuele: Mia madre tuo padre lo chiama: idiota, analfabeta, troglodita, deficiente. pi articolata anche negli insulti. Cristina: Vi potete articolare quanto volete, ma rimanete una famiglia di sfigati!

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La regola del vicino di casa Monica: Mai, mai, MAI con i vicini di casa! Laura: E vabbe, mai io pensavo che con i vicini fosse solo sconsigliato Non che fosse addirittura proibito Rosa: No no no, proprio vietato vietatissimo avere storie con i vicini di casa! Laura: Ma vietato da chi, scusate? Monica: Dalle regole, dal buon senso, dallesperienza. Dalla storia dellumanit! Impariamo dai nostri antenati, noi siamo solo dei nani che si alzano sulle spalle dei nostri predecessori! Laura: Ma perch? Rosa: Perch una strada segnata! Ecco cosa succede: tu ti fidanzi con il tuo vicino di casa, allinizio tutto bello, grande comodit, per vedersi non devi prendere la macchina e attraversare la citt, basta soltanto aprire la porta e lui l, pronto alluso da scartare. Come avere il frigo sempre pieno! Monica: Poi, atto secondo: vi lasciate, tutto finisce, ed ecco l che te lo ritrovi ogni mattina davanti alla porta, nellascensore, alle riunioni di condominio, senti quando fa lamore con qualcuna nel suo appartamento, incontri davanti al portone la sua fidanzata pi bella di te, che poi diventa la sua maledettissima moglie, e in un lampo ecco i bambini che nascono e tu, atto finale e conclusione, sei l, sullo stesso pianerottolo a maledire il momento in cui hai deciso di iniziare una storia con il tuo vicino di casa! Laura: Ma un incubo! Rosa: E no, eh la verit! successo a milioni di donne nel mondo. Ci dovrebbero fare una sezione di Amnesty per le donne vittime degli ex fidanzati vicini di casa. Con un vicino di casa mai Maya: Ecco invece io questa una regola che non condivido Il fatto che abito in un palazzone sul mio piane27

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rottolo si affacciano cinque porte diverse E sono dodici piani. Ora, non per colpa mia, ma per la legge dei grandi numeri pure volendo Cinque per dodici fa sessanta, posso resistere a tutto questo? Stoccolma Stefania: Gli uomini per innamorarsi devono pensare che la donna un angelo, Dante insegna. Laura: Cio, vuoi farmi credere che Giulio pensa che tu sia un angelo? Stefania: Certo, perch? Laura: Giulio soffre della sindrome di Stoccolma. Si innamorato del suo carceriere. Stefania: Guarda che io Giulio lo tratto bene. Laura: S, s lo porti anche in giro due volte al giorno, che cosa pu desiderare di pi? Incoraggiamento materno Clelia: Eh s, volevo venire a vedere come ti eri sistemata nel tuo nuovo ufficio Brava, brava La tua piccola scrivania il computerino le letterine le pennine Laura: Mamma, non la postazione di lavoro dei puffi un lavoro serio! Clelia: S, come no, lo so, lo so I bambini come stanno? A Nina passata lossessione dellamico immaginario? Quando vuoi ho una psicologa che bravissima con i bambini difficili Se ci avessi pensato per tempo con Emanuele, vedevi come gli passavano le fissazioni!

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Reggiseni Paolo: Ecco come si rovinato il bucato. Il tuo reggiseno rosa! Cristina: Pap, non il mio reggiseno Io non lo porto neppure il reggiseno. Me lo hanno regalato le zie. Paolo: Non ti rendi conto. Io mi sento male se solo lo dici, reggiseno Lo sai perch successo questo? Cristina: S, perch i colori forti non vanno lavati con il bianco. Paolo: No. successo perch i tuoi i tuoi indumenti intimi mi imbarazzano! Cristina: Be, quel coso con i merletti imbarazza anche me! Paolo: Non solo questo A me imbarazzano tutti i tuoi indumenti intimi, anche quelli semplici e senza merletti! Cristina: E cosa proponi, che vado in giro senza? Paolo: No. Propongo che ti sei fatta grande, e te li lavi tu! La solitudine del maschio/2 Elio: Voi non vi rendete conto Io non ce la faccio pi. A me parlare di problematiche femminili tutto il giorno mi fa male Stamattina in bagno istintivamente ho pensato che devo fare qualcosa per le borse sotto gli occhi. Maya: E allora? Elio: Io facevo rugby! Fino a un anno fa non usavo neanche il phon per asciugarmi i capelli! Mi lavavo pochissimo ed ero felice! Monica: Tu devi ringraziarci. Fra un po sarai lunico uomo sulla faccia della terra che capisce qualcosa di donne. Vedrai le ragazze come ti verranno a cercare Elio: S se nel frattempo non sar diventato una di loro. Monica: Basta cos. Cominciamo la nostra giornata e buon lavoro a tutte!
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Elio: A tutti! Buon lavoro a tutti! Ci sto pure io qui e sono maschio! Innamorati Michele: Le donne innamorate sono insopportabili. Ma gli uomini innamorati andrebbero messi al muro e fucilati, senza appello. Chiedere scusa Laura: Dimmi la verit, Ema, raccontami. Una volta ci dicevamo tutto Quella ragazza, Cristina ti confonde ti turba in senso sessuale? Emanuele: Mamma! Non parlare di sesso con me! Laura: perch desideri lei fisicamente che rubi la sua biancheria? Parliamone. Emanuele: Mamma! Non dire certe cose! Laura: Non c niente di male, sono stata ragazza anche io! Le mie cosine le ho fatte, che ti credi? Anzi ero anche piuttosto vivace Emanuele: No!!! Basta! Non voglio sentire! Laura: (continuando) Anche se non ho mai rubato le mutande dei miei vicini! Emanuele: Non la desidero, non mi turba affatto in senso sessuale. Sembra uno scaricatore di porto. La odio, questo tutto. Laura: Ma perch? Emanuele: Perch? Perch ignorante, volgare, cafona, arrogante, antipatica! uguale al padre, lo hai visto che buzzurro che ? Scusa, tu puoi litigare con il padre e io devo andare daccordo con la figlia? Laura: Ma io e il padre non ci siamo presi a botte. Ci siamo solo scambiati dei biglietti.
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Emanuele: S, per il momento. Metto la mano sul fuoco che tra te e quello l finir nel sangue! Tu lo odi! Ma lo hai visto? Che cavete in comune tu e quello! Sembrate usciti da due universi paralleli! Laura: (imbarazzata) S, va bene, non questo il punto. Tu ti sei comportato male e adesso devi chiedere scusa. Emanuele: Neanche se mi ammazzi. Laura: Emanuele. Tu chiederai scusa. Chiedere scusa/2 Cristina: Ah, non gli dovevo tirare un pugno? Tu hai vergogna di toccare la mia biancheria, invece il primo che passa se la pu rubare e farci chiss cosa e noi stiamo zitti? Paolo: Con la violenza non si risolve niente. Cristina: Ti ricordo che mi porti a vedere i campionati di wrestling da quando avevo dodici anni. Paolo: Quello sport, che centra. Cristina: Anche il mio, infatti era un destro regolamentare. Paolo: Senti, adesso noi andiamo di l e ci scusiamo con tutta la famiglia. Cristina: No. Paolo: Come no? Cristina: No. Non puoi obbligarmi. Se ci tieni tanto, vai e scusati tu. Io non mi muovo da qui. Riconciliazioni Emanuele: Vi chiedo scusa anche se per la verit ritengo di avere delle attenuanti. Come sostiene Rousseau, che voi due non sapete neanche lontanamente chi sia n come si scriva, luomo forgiato dallambiente in cui vive. E il fatto che mia madre in casa abbia parlato di voi pi volte
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definendovi incivili, scostumati, ignoranti, bestie, animali e zotici pu avermi spinto a perdere la testa. Vero mamma, che tu parli sempre cos di loro due? Cristina: Be, lo sai che dice mio padre di tua madre? Che talmente stronza che il marito non solo lha lasciata, ma se n scappato in America per mettere lOceano di mezzo. E che se avesse una vita sessuale non sarebbe cos acida e non romperebbe tanto le scatole. Vero pap che dici sempre cos? Laura: Oddio Paolo: Io io veramente Non ho mai e comunque non intendevo Laura: Va bene Va bene scusate ce ne andiamo, eh? E grazie delle scuse Crudelia Demon Laura: Nostra madre ha fatto divorziare mille persone. Grazie a lei ci sono mille coppie che non esistono pi, mille amori andati in fumo, almeno millecinquecento bambini che hanno padri e madri che non vivono insieme! E qui in questo studio si festeggia e si balla! Siamo le figlie di Crudelia Demon e dobbiamo pure fare finta di esserne fiere! Francesi Clelia: Lavete vista Sandrine, seduta su quel divano, sembra una tappezzeria. Ma dico le francesi non dovrebbero essere sempre eleganti? Sembra una lavandaia! Che peccato, un altro mito che crolla miseramente.

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Pensieri Cristina: Ho pensato una cosa. Emanuele: Bene. Mi rendo conto che gi questo in s un evento straordinario. Aspetta che me lo segno sullagenda. Riferimenti letterari/3 Cristina: Dante lo so bene. Divina Commedia, Inferno, Purgatorio e Paradiso. C pure la teoria del coso, del contrappasso, no? O quello era Petrarca? Emanuele: Quella che si definisce una conoscenza approfondita La tesina condivisa Emanuele: Ecco. Basta che firmi qui. Cristina: Cio, la tesina su Dante lhai fatta tutta da solo? Hai scritto tutto tu? Emanuele: Non sei contenta? Cos non devi fare niente, metti una firma o anche una X se non sai compitare il tuo nome, e te ne torni di l a leggere qualche bel fumetto dei tuoi. Cristina: No. Emanuele: Cosa, no? Cristina: No, perch tu non lo fai per farmi un favore, lo fai per insultarmi. un modo di dirmi che secondo te non sono capace di fare niente. Che non valgo niente, che sono una capra. Emanuele: Senti, non offendiamo gli ovini e guardiamoci in faccia. Tu hai difficolt gi a parlare normalmente in modo comprensibile. Figuriamoci a scrivere una tesina.

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Cristina: Non fa niente. In questo mi aiuti tu. Ma ho studiato anchio, e sento di avere delle cose da dire Ho delle mie idee su Dante. Emanuele: Senti, se vogliamo perdere tempo Cristina: Se non facciamo la tesina con dentro anche le mie idee, lo dico alla Mancuso. Emanuele: E va bene. Allora facciamo cos, tu esponi le tue (a fatica) le tue idee, perdona lossimoro, e io le metto per iscritto. Cristina: Okay. Allora senti, la cosa che io penso che questa storia di Dante e Beatrice un po come le storie delle telenovele, e che la Vita Nova come Incantesimo prima del tempo Perch ha proprio gli stessi meccanismi, le stesse attese Si metteranno insieme, non si metteranno insieme? E noi l che aspettiamo di sapere Emanuele: Mi sento male. Credo di avere un dolore al braccio destro Potrebbe essere un infarto Cristina: Non commentare, scrivi! Completezza Emanuele: Ma perch, tuo padre soffre pure di claustrofobia? Cristina: S, e allora? Emanuele: Cacchio, ma ce le avete proprio tutte in famiglia, eh? Non vi fate mancare niente! Cristina: Ma parli proprio tu! Fra te, tua sorella e tua madre non sembrate una famiglia, sembrate un centro di igiene mentale! Vi manca solo la targa davanti alla porta! Clandestinit Michele: Lasciami, ti disconosco, non siamo pi amici! Mi fai vergognare, mi fai!
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Paolo: Ma perch? Michele: Esci da dieci giorni con questa Laura che ti piace e ancora non avete fatto sesso? Paolo: Ti ho detto che usciamo in clandestinit! Michele: E che discorsi sono? Lo dovevi fare clandestinamente! Mica ti ho chiesto di farlo in piazza! Quando fare sesso Rosa: Dunque: quando fare sesso per la prima volta con uno con cui esci. La questione complessa. Farlo troppo presto sbagliato per troppo tardi sbagliatissimo Monica: La prima volta che si esce insieme vietato fare sesso, perch sbilancia il rapporto. La seconda per me ancora pericoloso, io non lo farei Rosa: S, anche la terza in realt ancora a rischio la quarta per potrebbe essere gi troppo tardi Maya: Vabbe, ma la quinta decisamente oltre! Allora rinunciamo a uscire e mettiamoci a lavorare alluncinetto! Laura: Grazie siete di grande aiuto Davvero Monica: Guarda che non mica una domanda facile praticamente come lenigma della stele di Rosetta. Una ragazza non sa mai bene quando il momento giusto per dire di s. Maya: Io veramente Monica: S, tu hai risolto il problema alla base, lo sappiamo. Tu dici di s a prescindere, anche quando nessuno ti chiede niente. Ma in realt largomento delicato, la risposta non la sa nessuno guarda Lea, scusa Secondo te, quando una donna sta uscendo pi volte con un uomo, quando arriva il momento giusto per fare sesso? Dopo quante uscite? Lea: Fra la terza e la quarta lideale. Se si lascia passare troppo tempo si va incontro ad almeno tre rischi: aumento esponenziale delle aspettative, insicurezza e conseguente,
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quanto inevitabile, ansia da prestazione. Un problema di cui per inciso non ho mai sofferto. Laura: Bene. Se ha ragione lei, sono fuori con laccuso. La teoria del passaggio a livello Laura: Io mi sono stancata di aspettare. E se per sbloccare la situazione gli facessi capire che mi va di andare a letto con lui? Monica: No! Ma sei completamente pazza? Laura: Ma perch? Monica: Non si fa, vorrebbe dire distruggere tutto. Agli uomini non piace che la donna prenda liniziativa. L per l sono contenti, ma immediatamente dopo dentro di loro scatta il passaggio a livello e opl, ti fanno passare dallaltra parte. Laura: Quale altra parte? Che questa storia del passaggio a livello? Monica: Se prima eri una ragazza perbene, quando ci provi tu, si alza questa sbarra interiore e ti spostano nel recinto ragazze facili. Allora finita, non pensano pi a costruire qualcosa di serio con te. Laura: Ma dai, non vero una volta magari era cos, cinquantanni fa, ma adesso Monica: Guarda. Elio! Senti, a te fa piacere quando una ragazza prende liniziativa? Elio: Eccome. Monica: Bene. La consideri una ragazza facile se lo fa? Elio: (preparato) Niente affatto. Certo che no. Ormai uomini e donne sono alla pari quanto a iniziativa sessuale, non ci sono pi differenze. Basta pregiudizi. Monica: Bene. Con quante ragazze che hanno fatto il primo passo hai poi costruito una relazione stabile? Elio: Con nessuna. Ma
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Monica: Bene. E infatti sei solo e senza amore. Basta cos, vai a finire limpaginazione del cinema, non ci servi pi. Domande materne Laura: Posso farvi una domanda? Nina: S. Emanuele: Dipende. Che cosa? Laura: Diciamo che la vostra mamma stasera si sente un po pi vecchia del solito Ma voi se non pensate a me come alla vostra mamma se mi vedete passare come una sconosciuta dallaltro lato della strada voi pensate: Uh, guarda che bella signora! Com attraente, a quasi quarantanni! Quasi quasi ci farei un pensierino Lo pensate? Emanuele: Tu hai idea di quanti anni di analisi freudiana mi coster questa domanda? Dubbi Laura: Sii sincera, io e te ci siamo sempre dette tutto. Io come donna faccio schifo? Stefania: Scusa? Laura: Voglio dire, fisicamente, mi trovi attraente, pensi che io insomma ho tutte le cose al posto giusto? Stefania: Io Laura che domande mi fai Sei una bella donna ma poi io che ne so primo sono una donna pure io Laura: Fa finta che ti chiami Stefano invece che Stefania. Verresti a letto con me? Stefania: Ah! Ma che discorso , sono tua sorella! Laura: E non puoi fare unastrazione? Stefania: No, non posso, il solo pensiero mi fa impressione!

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Vertigo Stefania: Non mi guardare cos Non che lo sfrutto Giulio mi fa il cambio di stagione io non posso salire sulla scala, soffro di vertigini. Laura: Le vertigini? Ma se fai lhostess! Stefania: Soffro solo le mezze altezze. Sopra i diecimila piedi, vado una favola. Domande trabocchetto Giulio: Ciao Laura. Che succede? Stefania: Giulio, rispondi, tu mia sorella la trovi ses sual mente attraente, s o no? Giulio: No no, non rispondo. una domanda trabocchetto, vero? Laura: In che senso? Giulio: Se rispondo di no, offendo te se rispondo di s, si offende Stefania. Comunque faccio, sbaglio. Stefania: Giulio, andiamo, non traccheggiare, rispondi s o no, forza. Giulio: No, per favore Laura: Dai Giulio, mi serve un parere maschile Giulio: (sospirando) E va bene diciamo che ti trovo mediamente sessualmente attraente. Laura: E che vuol dire? Giulio: Cio se fossi un uomo libero, se tu non fossi la sorella della mia fidanzata storica e se non mi piacesse nessunaltra Laura: Insomma praticamente se fossi lultima donna sulla faccia della terra! Giulio: No, no, no! Volevo dire che s, insomma anche se ci fossero pi donne disponibili, diciamo pure un buon

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numero di donne disponibili, mille, ecco, fra quelle mille sceglierei comunque te Stefania: Scusa eh, ma se a lei la sceglieresti fra mille donne a me allora fra quante donne mi sceglieresti, invece? Rispondi subito! Giulio: (mugolando) Ecco, lo sapevo Per favore lasciatemi andare Pareri materni Clelia: Vuoi sapere come sei, figlia mia? I vestiti che ti metti ti fanno sembrare una bidella depressa. Hai unaria troppo intellettuale, gli uomini vogliono uscire con una ragazza non con un relatore dellAccademia della Crusca. Certo se ti sistemassi i capelli, se andassi in palestra, se cambiassi guardaroba, se ti facessi crescere le unghie, se imparassi a comportarti da donna, se sorridessi un po di pi, forse, magari chiss! Ma no, comunque non ci giurerei. Penelope Laura: A me la scelta di Penelope non mai piaciuta neanche quando stavo al liceo Certo, Ulisse alla fine torna, ma quando lei ormai cha settantanni, manco ce la fanno pi a baciarsi. Che torna a fare, tanto valeva che se ne stava per mare e una si metteva lanima in pace con i Proci Quando fare sesso/2 Paolo: Capone una domanda facile facile Tu quando esci con una ragazza, quando ci provi?

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Capone: Io? Subito. Paolo: In che senso subito? La sera stessa? Capone: Ma pure la mattina se mattina Entro la prima ora della conoscenza, diciamo. Io vado e mi butto. Paolo: Ah, vedi E ti dicono di s? Capone: No, quando mai. Ma tanto avrebbero detto di no pure dopo, almeno ho guadagnato tempo, me ne vado con gli amici al bar. Alberghi Laura: Io mi sento un po a disagio a farlo qui in albergo sar la stanza Paolo: Questa stanza? Laura: No che adesso ti sembrer stupido ho vergogna a dirtelo Paolo: Cosa? Laura: Non riesco a togliermi di testa una canzone sai quella di Ornella Vanoni, Albergo a ore Paolo: No Laura: Dice che lei lavora al bar di un albergo a ore, porta su il caff a chi fa lamore, e ci sono queste coppie sempre uguali e lei non le vede pi neanche con gli occhiali Paolo: E allora? Laura: una canzone tragica, terribile, finisce con un suicidio di due innamorati, parla di questi alberghi, tristi, squallidi, dove le coppiette vanno a fare lamore Paolo: Vabbe, ma che centra, questo un quattro stelle, costa pure un botto! Laura: Non vuol dire Scusami, ormai cho questa immagine in testa, non riesco a rilassarmi Paolo: Come, non riesci a rilassarti? Laura: Perdonami, ma io cos mi sento troppo triste, non ce la faccio
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Paolo: (cantando) Triste- e-zza, per favore va vi-i-a tanto qui in casa mi-i-aaa tu non entrerai mai Non funziona, eh? Vabbe andiamo. Dignit poetica Monica: Io e Gabriele non stiamo pi insieme ci siamo lasciati cio, mi ha lasciato lui Laura: E perch? Come? Monica: Ovviamente il perch non lho ancora capito per in compenso mi ricordo benissimo il come Mi ha preso in un momento di debolezza Ha aspettato che fossi malata Laura: Oddio, come nei romanzi dellOttocento quando lei ha la tisi e lui la abbandona Monica: Be, non proprio Non ho avuto neanche questa dignit poetica. Io non cavevo la tisi, cavevo gli orecchioni. Mollacciona Monica: Guardiamoci in faccia, non sono Angelina Jolie, lo so bene, e l fuori il mondo durissimo, sono tutte alte, magre, stronze. E pi sono stronze, guarda un po, pi piacciono agli uomini. Io sono un metro e sessantasei, ho quattro o cinque chili di troppo, sono piatta come unasse per stirare, combatto con la cellulite e la bilancia da quando ero adolescente, e soprattutto non sono stronza per niente. Io guardo Un uomo, una donna, il film, e mi metto a piangere tutte le volte! Sono una mollacciona, mannaggia a me!

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Nordici Laura: Lo sai che la mamma vi vuole bene, s? Che pensa sempre a voi? Sempre sempre sempre! Non vi sembra una cosa bellissima? Emanuele: No. Io vorrei essere nato nel Nord Europa. Pensa che meraviglia: una bella madre alta, bionda, fredda e possibilmente anaffettiva. Automobili Laura: Non ci posso credere, non parte, la macchina non parte! Tutto il mondo contro di noi! Paolo: Che sar, la batteria? Laura: No, sar la sfiga! Bellezza Laura: Per me tu sei bellissimo Paolo: Sono bello solo quando sto vicino a te, un caso di bellezza riflessa. Categorie maschili Michele: Laura in che categoria rientra? A compressione? A getto? In linea? Paolo: (stupito) Ehhh?? Michele: Allora, ascoltami, io divido le donne in tre categorie Paolo: Perch? Michele: Per comodit. il frutto della mia esperienza, cos so sempre con chi ho a che fare come per le accen42

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sioni dei motori. Il primo: a compressione, comunemente detto Diesel, decisamente lento in partenza ma che garantisce tenuta e durata. Il secondo: motore a getto, grande classe, scatto superbo e risoluzione straordinaria, anche se devo confessarti non il mio preferito, troppo rumoroso, i vicini si lamentano. Infine lultimo, il motore in linea, quello in cui i cilindri si dispongono in due linee convergenti verso lalbero motore Paolo: Mi stai confondendo, troppo tecnico! Michele: Una scintilla e si accende, non slitta e quando va su di giri lo segui che una meraviglia. Paolo: S, s, allora lei cos, in linea!!! Michele: Tra le mie favorite! Paolo: E quando quella scintilla si accende, io perdo la testa Miche Forse mi ero dimenticato comera avere una donna tra le braccia ma con lei mi sembra tutto diverso, non c imbarazzo cos naturale, spontaneo Categorie femminili Maya: Secondo il kamasutra esistono tre tipi di uomini. Lo Shasha, o uomo lepre, il Vrishaba o uomo toro, e lAshua o uomo cavallo. Paolo che cos? Laura: Ma che mi stai chiedendo? Maya: Andiamo, hai capito benissimo Laura: Ma non lo so ma che mi chiedi io non mi interessa che animale Monica: Maya, non ne farai mica una questione di dimensioni??? Maya: Assolutamente s! Monica: La cosa veramente importante tutto quello che viene prima. Come ti bacia, ti accarezza, come ti tocca Maya: Questa mania delle donne per i preliminari Io devo essere sincera, mi annoiano mortalmente.
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Rosa: Non saprei. Ne ho un ricordo talmente confuso Lultimo preliminare a cui ho partecipato risale a sei anni fa Monica: Maya, io ringrazio il cielo che tu sia nata donna, altrimenti saresti la personificazione di tutto quello che detesto in un uomo! Primi tempi Rosa: Ragazze ve la dico io la verit: in una relazione dovrebbero esistere solo i primi tempi! I secondi non sono mai cos appassionanti! tutto catenaccio Confidenze fra sorelle Stefania: Se mi hai invitata per raccontarmi le tue avventure erotiche bisogna che te lo dica: non sono preparata. Non so come posso reagire. Laura: Nessuna avventura erotica, ti sto solo dicendo che ho fatto lamore con Paolo ed stato molto bello Stefania: Sentito da te, praticamente un racconto hard core. come se la fata turchina avesse girato Ultimo Tango a Parigi con tanto di burro e bacchetta. Autolesionismo Emanuele: Qualcuno mi deve spiegare perch mia madre si messa con questo qui! Va bene lautolesionismo, ma allora pi indolore bere un litro di candeggina!

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Sesso Cristina: Pap stasera invece di andare da Michele uscito con quella. Zia Sofia: impossibile Zia Filomena: Cristina, senti a zia, quella una signora troppo grande per lui, ha anche due bambini Cristina: Avr anche due bambini, zia, ma questo non le impedisce di fare sesso sfrenato con pap! Zia Sofia: Sesso?! Zia Filomena: Sfrenato?! Cristina: Sesso sfrenato s, avete capito bene! Zia Filomena: E io che pensavo fosse stanco per il lavoro! Zia Sofia: Certo che stanco, fa sesso! Filome, lo sai di che stiamo parlando? Zia Filomena: No! E nemmeno tu! Bugie e omissioni Paolo: Non le ho detto che il mio collega una donna. la mia prima bugia, capisci? Michele: Eh no! Scusami se ti correggo ma questa non una bugia, questa solo unomissione. Molto, ma molto molto meno grave. Nella scala delle scorrettezze sentimentali, lomissione occupa un posto piccolo cos, praticamente inesistente. Hai mai sentito che due si lasciano per unomissione? Ma quando mai! Taglia unica Monica: Mi sento soffocare, mi manca laria Ma cos, un completo o una tortura cinese? Commessa: Signora, una taglia unica
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Monica: E chi che si pu permettere sta taglia unica, si pu sapere? Una nana anoressica appena prima del ricovero coatto? La solitudine del maschio/3 Elio: Ma perch, voi pensate che per noi maschi la vita sia pi semplice? Ma le avete aperte le pagine dei giornali? Tutti questi figoni palestrati, depilati, con due spalle cos Io ogni giorno faccio seicento addominali e ogni sera mi controllo come sta la tartaruga sulla pancia! Maya: E come sta? Elio: morta nel 99. Mai pi rivista. Star Laura: Ma, tesoro, il fatto che io e Paolo ci siamo fidanzati non un evento, non come quando si fidanzano Angelina Jolie o Madonna Nina: Ma, mamma, tu per me sei pi di Angelina Jolie, anche pi di Madonna Emanuele: Bene, allora questestate la mandiamo in tourne negli stadi a cantare cos stiamo un po tranquilli due o tre mesi. Nomi Emanuele: Non ho niente da dire al cavernicolo e gi devo sopportare sua figlia a scuola tutti i giorni Laura: Ti pregherei di non chiamarlo cavernicolo! Emanuele: Troglodita? Buzzurro? Analfabeta? Aspetta, ecco: con un giro di parole. Lo chiamer: Se questo un uomo.
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Laura: No! Smettila! Emanuele: E vabbe, ma allora io questo non lo posso chiamare in nessun modo! Come lo chiamo, col fischio? Gli busso sulla spalla? Squali Michele: Allora dicevamo, come ti chiami Monica Tu stai con qualcuno o navighi a vista? Monica: A vista. Tipo squalo tigre. Mangiar sano Emanuele: E questa sarebbe la cena per stasera? Lasagne surgelate? Laura: Sono buonissime e non fare quella faccia. Emanuele: Lo sai quanta mozzarella c qui dentro? Un per cento. Un per cento, ti rendi conto? Ce lhanno messa per fare figura in compenso: destrosio, polifosfati, trifosfati, scorbato di sodio, nitrito di sodio Non una lasagna, una bomba chimica! Si cuoce col becco Bunsen! Laura: Non ho un figlio in casa, io. Ho il presidente dellassociazione consumatori. Sono sicura che per una volta non ti succeder niente. Emanuele: Con queste come con le droghe. Creano dipendenza! Lo fai una volta e ti ritrovi a mangiare chimico tutta la vita! Come i gatti coi croccantini! Equilibrio interiore Michele: Voi donne non vi mettete in gioco, perch in fondo non vi fidate di voi stesse. Pensate solo allesteriorit
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e trascurate la cosa pi importante, lequilibrio interiore! Lequilibrio interiore la cosa che noi uomini guardiamo prima di tutto! Monica: Oh! Che sollievo, io pensavo fossero le tette, guarda che stupida! Equilibrio interiore/2 Monica: La prossima volta che mi sveglio alle sei per andare a correre, tagliatemi una gamba a scelta. Laura: Che thanno fatto? Monica: Niente, correvo e un cane ha tentato di uccidermi. Maya: Oddio, un pitbull? Monica: No, un barboncino. Ah ma ho avuto unilluminazione, sapete? La sofferenza aiuta Rosa: Se la sofferenza aiutava, io ero la donna pi aiutata del mondo. Monica: Ma mentre scappavo da quel mostro ho capito, io devo cambiare punto di vista Questa ossessione sul fisico non va. una questione di equilibrio e riguarda la nostra interiorit. Se una sta a posto con la sua mente ha risolto tutti i problemi. Rosa: E perch improvvisamente saresti diventata unaccanita sostenitrice dellequilibrio interiore? Monica: Be? Che c di strano? Sto cercando il mio baricentro, e ho intenzione di cercarlo in varie direzioni. Maya: (le porge un bigliettino) Rilassamento sensoriale. Uninsegnante bravissima, ha vissuto dodici anni a Goa in un ashram. Monica: TU sei andata a un corso di rilassamento sensoriale e con uninsegnante donna? Maya: Be, ci andavo perch mi facevo il fratello Io mica devo cercare il mio baricentro, so benissimo dov!
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Rosa: Non c bisogno che lo indichi Maya, lo sappiamo benissimo anche noi dove ce lhai! La solitudine del maschio/4 Maya: (bussando alla porta del bagno) Chi c qui dentro? Sei uomo, sei donna, o sei Elio? Elio: (da dietro la porta) Basta! Basta! Con queste insinuazioni sulla mia sessualit mi state portando allesasperazione! Quando una donna aspetta una telefonata Stefania: Quando una donna aspetta una telefonata che non arriva, le vengono in mente milioni di spiegazioni possibili. Forse non chiama perch ha il cellulare scarico. Forse ha provato a chiamare, ma proprio in quei dieci minuti in cui lei parlava con unamica. Forse vorrebbe tanto chiamare ma un terribile mal di gola gli impedisce di parlare. Forse un tremendo uragano si portato via i cavi del telefono di tutta la nazione. Forse Stefania compone un numero al telefono. Dopo due squilli risponde la voce di Giulio: Pronto? Stefania riaggancia delusa. Stefania: O forse la spiegazione che sto stronzo non ti vuole chiamare proprio e basta. Vita domestica Laura: Ma come si fa a tenere tutto insieme? Me lo spieghi Monica? Come fanno le altre? Monica: A fare cosa?
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Laura: La mia famiglia, quella di Paolo, il lavoro come faccio? La moglie di Paolo aveva lasciato tutto per seguire la famiglia ma che, davvero questa lunica soluzione possibile? Monica: Guardiamo in faccia la realt: quante sono le donne che riescono a conciliare il lavoro con la vita domestica? Rosa: Facile. Nessuna. Io ne so qualcosa! Maya: Be, invece a me sembra di riuscirci Rosa: Certo! Tu non hai una vita domestica. Maya: Come no? Dove credi che vada, quando esco da qui? A casa! Rosa: A casa dei tuoi amanti! Non vale come vita domestica! Vita domestica/2 Monica: Elio, ce la facciamo ad aggiungere un editoriale sulla difficolt delle donne di conciliare lavoro e vita domestica? Elio: Ah s siamo ancora in tempo e poi un bel tema Io quando torno a casa non ho neanche il tempo di cucinare Monica: Tu? E che centri scusa? Elio: Monica: Mica sei una donna che lavora. Elio: Merda, lo sapevo, lo sapevo che succedeva. Mi state trasformando! Questa storia deve finire! La verit Michele: Le donne chiedono la sincerit perch si fa, una cosa che va di moda, ma poi non la vogliono veramente Paolo: Ah no?

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Michele: No. come quando ti chiedono se sono dimagrite, se stanno bene con un vestito, se quel taglio di capelli giusto, se le ami veramente Mica vogliono sentire la verit. Il trucco rispondere sempre di s, in fretta e in automatico, cos non sbagli. La verit come il pt di fegato doca. Tutti lo ordinano perch fa figo, ma poi in realt non piace a nessuno. Platone Clelia: Ma chi te lha fatto fare Laura? Stavi cos bene. Hai due figli adorabili e un marito che non solo ex, ma sta anche dallaltra parte delloceano. Roba che chiunque ci metterebbe la firma. E adesso invece stai di nuovo a stressarti, e a fare i salti mortali. E per che cosa, poi? Per una relazione fissa? Perch avete tutte queste ossessioni, voi quarantenni? Il matrimonio! Ma chi ve lha detto, che il matrimonio la felicit? Saranno stati i film, le fiction! Noi, no di certo. Io non ne conosco una, alla mia et, che stia ancora con il marito. Gli uomini e le donne non sono fatti per stare insieme. Platone diceva che devono vivere in due parti diverse della citt, separate da un alto muro! E caveva ragione! Stress/2 Laura: Senti, forse io devo essere un po stressata in questo periodo, sai mi succede una cosa strana Monica: Tipo? Laura: Tipo che vedo le persone morte, come il bambino del Sesto senso Non ti mai capitato a te? Monica: No, a me capita di vedere persone che vorrei vedere morte, tipo i miei ex fidanzati.

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Equilibrio interiore/3 Monica: Bravo Michele e meno male che in una donna guardavi lequilibrio interiore! Michele: Basta con questa storia che le donne belle devono essere per forza vuote dentro. Sta stronzata lavete messa in giro voi. Monica: Noi chi, scusa? Vuoi dire noi racchie? Ex Zia Sofia: arrivato Riccardo Balestrieri! Lex marito di Laura! Paolo: Ecco volevo proprio chiedervelo ma voi lo conoscete? Zia Filomena: Oh be, solo buongiorno e buonasera Zia Sofia: A me un giorno ha tenuto aperto il portone e mi ha pure detto prego signorina. Zia Filomena: Daltra parte, quando uno un galantuomo non va tanto per il sottile E poi cos bello! Zia Sofia: Bello bello. Quasi come te Paolo! Paolo: Come me? Zia Sofia: Paoluccio, tu per noi sei sempre il primo Zia Filomena: Secondo viene Massimo Ranieri Terzo Riccardo Balestrieri. Paolo: la fine. Scadenze temporali Monica: Sei andata a letto con Michele! Maya: E allora? Lo faccio sempre. Rosa: vero, lo fa proprio sempre. Monica: Ma insomma, Maya, non imparerai mai? Non ti rendi conto che quelluomo ti ha usata? Ti ha ingannata?
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Rosa: Monica, ti senti bene? Stiamo parlando di Maya. Questa gli uomini li tratta come i Tampax, mai pi di otto ore luno. Questione di metabolismo Lea: Una bella carbonaraTanto in un paio dore lho smaltita. Una corsetta, due pesi, quattro addominali e via una questione di metabolismo, sapete. Monica: No, una questione di culo. A te ti ci vogliono due ore, a me un paio danni. Dov la giustizia divina, dimmi tu? Twilight Monica: Ma Paolo cha una sorella bona? Laura: No. Monica: Una cugina figa? Laura: Neppure, perch? Rosa: E quella al tavolo con Paolo allora chi ? Laura: Una sua collega di lavoro Io di Paolo mi fido, e lui si fida di me. Maya: Sar, ma quella ci prova, te lo dico io. Ha voglia di farselo. Laura: E tu che ne sai? Maya: Tra noi ci si riconosce. Come i vampiri. Divorzi Nina: Basta Filippo, mi hai scocciato! Non colpa mia se cho due pap e tu manco uno! Non ti voglio vedere pi! (a Clelia) Nonna tu fai separare la gente, vero? Clelia: E ne vado fiera!
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Nina: Voglio divorziare da Filippo, il mio amico immaginario e lui deve diventare poverissimo! Clelia: (versandosi del gin) Tesoro, si pu fare Centro estetico Rosa: Ricordatemi perch siamo venute qui Monica: Il centro estetico ci paga la ceretta per fargli un po di pubblicit Ahi! Piano per! Laura: Che succede se Sergio chiama Monica entro due ore? Maya: Ci sono tre categorie: quelli che chiamano entro due ore. Da scartare. Sono pazzi azzeccosi che non te li toglie di dosso nemmeno laccalappiacani. Poi ci sono quelli molto interessati, che chiamano dalle due alle otto ore dallo scambio dei numeri. A me succede sempre cos Dalle otto alle quarantotto ore, interessato semplice. Dopo le quarantotto ore, comincia a farsi un po stronzo. Rosa: E se chiama dopo una settimana? Maya: Non classificato. A me non mai successo. Laura: (a Monica) Quanto passato? Monica: Tre ore, quarantasette minuti e Lo squillo del telefono Monica: Pronto Sergio Stasera va bene stasera Attacca. Monica: (allestetista) La ceretta salga pi su bella sgambata. Fiori Rosa: Incredibile, un uomo che regala fiori ancora prima di uscire, cos, sulla fiducia! Lea: E a Monica poi!
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Maya: A me non mai capitato, n prima n dopo. Rosa: Per forza, tu sfidi le leggi spazio-temporali, Maya. Il tuo prima troppo breve e il tuo dopo non esiste. Maya: vero. Per me esiste il durante. Hai detto niente! Questioni di sesso Sergio: Va bene cos? E cos? Mi sposto pi a destra? Aumento il ritmo? Cos ti piace? Pi piano? Pi veloce? Parlo di pi? Di meno? Eh? Monica: Bastaaa! Ne ho finti di orgasmi in vita mia, ma con te impossibile! Sergio: Amore? Monica: Amore? Ci siamo conosciuti stamattina! Senti, non funziona mi dispiace. Sergio: Ma come, non dormiamo insieme? Monica: Va bene, sar pi chiara. Voglio restare sola daccordo?! Sergio: Volevo solo essere gentile, credevo che ti piacesse. Monica: Senti mi dispiace ma tu sei troppo gentile, troppo Sergio: E se uno troppo gentile, perch troppo gentile, se uno pensa a se stesso perch pensa solo a se stesso Ma come si deve fare con voi donne, eh? Monica: Di la verit, quando ti ho dato il mio numero, tu volevi chiamarmi subito entro le prime due ore Sergio: Certo! Io sono uno gentile, ricordi? Ma avevo il cellulare scarico Monica: Lo sapevo! Maya andrebbe sempre ascoltata! Lezione di yoga Monica: Non capisco perch Padre e figlio sono stati lontani per anni e adesso proprio questo Natale devono parlare per forza
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Laura: Il fatto che c una cosa di cui Riccardo deve parlare con i figli con Emanuele una cosa importante Maestra yoga: Silenzio Meditate Monica: Una cosa importante, cio? Laura: Ho giurato di non dirla finch non la dice prima lui Monica: Oddio, che gli deve dire? Se fate tutto questo mistero sar una cosa enorme Cha moglie e figli allestero! Come gli emigranti degli anni sessanta! un vitellone! Oppure sta per morire, come Michael Keaton in My Life! Laura: Ma che dici?! Monica: Allora Dimmi almeno con che lettera comincia! Laura: Basta! Non mica Passaparola! Maestra yoga: (furiosa) Basta! Voi due ve ne andate a meditare a casa vostra! Filare! Forza! Ti chiamo o non ti chiamo Stefania: Caro Giulio, sono sei giorni sei che mi scervello per cercare di capire cosa volevi scrivermi con sto pezzetto di foglio che mi hai lasciato a casa. CH, pu stare per Che cacchio vuoi da me? oppure per Chitarra, nel senso che hai deciso improvvisamente di darti alla musica, oppure per Chiesa, perch hai deciso di sposarmi oppure anche solo per Chiamami e io che devo fare? Vuoi che ti chiamo e non avevi il coraggio di dirmelo? Eh? Che faccio allora, ti chiamo? Giornate difficili Cameriere: Ecco qua Verdure bollite Monica: E no, eh! Cameriere: Cosa no?
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Monica: Non si pu avvicinare al tavolo con quella faccia da funerale! Prima mi fa pesare il fatto che pranzo da sola, che fra parentesi vorrei capire perch quando nei film una mangia a New York da sola figa, quando lo fa al Testaccio invece sembra una disperata. E poi, gi non devo mangiare niente che sto a dieta, se me lo presenta cos il piatto, mi mette la malinconia! Cameriere: E come glielo devo presentare, scusi? Monica: Con un po dallegria! Andiamo torni indietro, e poi mi porti di nuovo il piatto con un sorriso. Cameriere: Senta signorina, io ho avuto una giornata difficile Monica: Anche io. Solo che io sono il direttore di un giornale, e se lei mi fa girare le palle, la prossima settimana le prometto una bella stroncatura di questo ristorante, verdure bollite e servizio compresi. Regali Elio: Ma perch non va bene? bellissimo, ! Maya: Sei un cretino! Mi fai quasi venire voglia di lasciare perdere il genere maschile in assoluto Oh, ho detto quasi! Rosa: Ti sembra un regalo da fare a Manu per Natale? Un frullatore? Lea: No, no, sbagliato, sbagliatissimo. A questo punto, meglio un calcio negli stinchi! Meglio un pugno in bocca, una sprangata in faccia! Monica: Quello un regalo maschilista, sessista, antipatico e stronzo! Le stai dicendo che deve stare chiusa in casa a frullare le banane! Elio: Ma veramente Manu ha una passione per il design anni sessanta, e questo frullatore viene Maya: Non so da dove viene, ma quando glielo darai so precisamente dove finir.
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Elio: (terrorizzato) Lo rimando indietro e prendo un profumo. Rosa: Nooo! Per carit. Gli uomini i profumi non li sanno scegliere. E se per questo nemmeno i vestiti, n le sciarpe, n i dischi Elio: E che sappiamo scegliere? Io qualcosa le devo regalare! Lea: Falle un pensiero carino, che va bene sempre e comunque: un bel bonifico sul conto corrente. Cos si compra quello che vuole e non si sbaglia. Con me mio marito fa sempre cos. Spirito natalizio Elio: Sentite, io lo trovo di una volgarit terrificante Sulla copertina del giornale TuDonna c un ragazzo nudo con in testa un berretto da Babbo Natale, e regge allaltezza del bacino un grande pacco regalo dorato, con tanto di fiocco, che gli nasconde le pudenda. Maya: A me invece piace molto Elio: E grazie! C un pacco per te, hai capito il sottile doppio senso! Rosa: Ah, io non cero arrivata! (spaventata) Oddio, sto diventando come mia madre, non capisco pi le battute a sfondo sessuale! Elio: Voi fornite unimmagine deleteria delluomo moderno! Pensate a migliaia di donne che guarderanno questa immagine e poi si ritroveranno davanti un compagno normale, un marito, un fidanzato, senza addominali, senza bicipiti, senza pettorali Lea: senza pacco regalo Elio: Senza niente! Pensate che aspettativa avete creato! Voi farete passare un Natale infelice a un sacco di donne! Rosa: Io veramente solo a guardarlo mi sento gi meglio Lo spirito natalizio mi pervade tutta
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Monica: Eh no, scusa Elio, sta anche a voi uomini darvi un po da fare! Mica solo noi donne! Guarda me, io sono a dieta da tre giorni, sto seguendo tutto quello che devo seguire, mangio solo gli alimenti consigliati e dopodomani sar un fiore. Altro che Natale infelice! Lea: Dopodomani? E che , una dieta o un viaggio a Lour des con sosta lunga nella grotta? Questo amore Clelia: Mi fa piacere vederti meglio Giulio tornato strisciando come un verme, vero? Io non sono tanto contenta che tu te lo riprenda, per insomma, capisco che una comodit vabbe, va, riprenditelo Stefania: Mamma, io lo amo. Clelia: Ma chi? Stefania: Giulio. Amo Giulio. E non affatto tornato strisciando. Mi ha offerto solo uno spiraglio di speranza a cui adesso mi sto aggrappando con tutte le mie forze, perch se perdo lui, ho capito che perdo tutto. Clelia: Cos, uno scherzo? (guardandosi intorno) Avete messo le telecamere nascoste? Stefania: No, la verit. Io non sono niente, senza di lui. Clelia: Oddio, Ste, come dicono le canzoni! Stefania: S, mamma come dicono le canzoni. Solo che stavolta non una canzone, vero. Clelia: Bene, vuoi rovinarti la vita? Accomodati. Ma io non resto qui a Natale a guardarti capitolare. Me ne vado alle terme. Da sola. A godermi la vita! Stefania: Buon viaggio. Clelia: Quanto sei banale figlia mia Non ti riconosco pi Stefania: Se per questo, non mi riconosco pi nemmeno io. Deve essere questo, lamore.

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Regali Emanuele: Ciao Cristina Senti siccome io pensavo che che sareste venuti da noi ti avevo preso una cosa per stasera adesso non me ne faccio niente (le d un pacchetto) Insomma tieni. Cristina: Ma un regalo! Per me! Emanuele: un audiocorso di lingua italiana pensato per gli stranieri ma insomma, forse pu aiutarti con la lingua sai, quei misteriosi congiuntivi che non usi mai i verbi irregolari cose cos le basi Cristina gli restituisce il pacchetto e gli sbatte la porta sul naso. Emanuele: Ma perch, scusa? Che ho fatto di male? Argomenti difficili Laura: Quindi? Che piano hai? Riccardo: In che senso? Laura: Be, ti sei preparato un discorso, un gancio iniziale, un appiglio Non che possiamo aspettare che largomento dellomosessualit esca fuori da solo, no? Diciamo che non rientra nellelenco dei primi diecimila argomenti che si discutono a tavola la notte di Natale. Riccardo: No, no, certo. Ho pensato che meglio dirlo e basta. Aspettiamo che Nina si addormenti, la portiamo di l e poi io affronto largomento con Emanuele Anche se non so che reazione potr avere Tu mi appoggi, s? Laura: Vedrai che capir. un ragazzo cos sensibile Si voltano verso i figli. Nina: Guarda! Il bagno della mia casa di bambola ha le mattonelle tutte azzurre! Emanuele: E in una scala di valori compresa tra zero e zero virgola zero zero uno, quanto pensi che me ne possa fregare?
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Riccardo si volta verso Laura scoraggiato. Laura: Non preoccuparti, andr tutto bene Argomenti difficili/2 Riccardo: Laura cho pensato, forse non il momento adatto Laura: Che cosa? Riccardo: La notte di Natale un giorno solenne, sacro. Non posso rischiare di dire tutto a Emanuele proprio stasera Poi negli anni a venire lui assocer sempre il Natale con la volta in cui suo padre gli ha detto di essere gay Odier tutte le feste Laura: Ma perch, che differenza fa? Se no, assocer Santo Stefano, o il ventisette dicembre, scusa, non che cambia niente Riccardo: Va bene, vuoi la verit? Non ce la faccio, non ce la posso fare, una cosa pi grande di me e poi io non sono tanto bravo con le parole. Laura: Ma se fai lo scrittore! Riccardo: Senti, non una cosa facile da dire a un figlio Laura: Se per questo non era una cosa facile da dire nemmeno a una moglie. Per a me lhai detta. Vite precedenti Laura: stato un Natale terribile. Meglio che ve lo dico subito, perch tanto fra poco lo verrete a sapere. Riccardo ha detto a Emanuele di essere gay. Clelia: Gay? E perch gli ha detto questa sciocchezza? Laura: Perch veramente gay, mamma, e ha pure un fidanzato in America. Adesso come risultato Emanuele non parla pi con nessuno e io non so che fare.
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Clelia: E da quando Riccardo diventato omosessuale? Laura: Da sempre, credo. Io lo sapevo gi. per questo che ci siamo lasciati. Clelia: Voi mi dovete spiegare dove ho sbagliato, con voi due! No, spiegatemelo, perch lo vorrei proprio sapere! Dove? Vi ho sempre insegnato a essere indipendenti, forti, decise, vincenti! Mi ritrovo a quasi sessant insomma alla mia et, con una figlia in crisi abbandonata dal fidanzato e laltra con lex marito omosessuale! Stefania: Be, almeno Laura un fidanzato adesso ce lha. Clelia: No, per favore, non cominciate neanche a farmi parlare di Paolo, eh? Allora era meglio che si teneva il gay. Io vorrei sapere cosho fatto di male! Perch sto scontando tutto questo! Chi sono stata nelle mie vite precedenti per meritare tutte queste punizioni? Hitler? Normalit Cristina: Mi dispiace. Mi dispiace perch tu stai male. Per non proprio come se fosse successa una disgrazia. In fondo, se tuo padre felice Emanuele: inutile, anche tu non capisci. A me questa cosa d fastidio, va bene? Cristina: Ma perch? Emanuele: Lascia perdere. Lo so io. E se lo racconti a qualcuno a scuola ti ammazzo. Cristina: Ma a chi lo dovrei raccontare? E poi, scusa se te le dico, ma non credo che interessi a nessuno con chi fidanzato tuo padre. N a scuola n fuori. Emanuele: Interessa a me. Io voglio un padre normale. Cristina: Normale? Ma che vuol dire normale? Quando parli cos non ti riconosco pi. Emanuele: Lascia stare. Che fai lultimo dellanno, vai a questa cazzata di festa dellamico di tuo padre?
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Cristina: Pensavo di s. Tu che fai? Non vieni? Emanuele: Io me ne vado in giro con Pigi e Gustavo. Cristina: Con i decorticati dellaltro giorno? E perch? Emanuele: Perch ho sedici anni e sono stufo di stare attaccato alla sottana di mia madre e adesso anche a quella di mio padre Cristina: Hai fatto una battuta? Emanuele: Purtroppo no. Sorprese Prince charming: Salve! Principessa sono io Monica: Sei tu? Prince Charming? Ma quanti anni hai, tredici? Prince charming: Quasi diciannove! Monica: Ma nella scheda su internet dicevi trentasei Prince charming: Be anche tu nella scheda dicevi di essere alta uno e settantacinque e di portare una terza abbondante Monica: Senti, ragazzino Prince charming: Principessa non ti alterare in fondo normale dire qualche bugia su internet Monica: Qualche bugia? Tu ti sei dato let di tuo padre!!! Io nellarmadio ho dei vestiti che sono pi vecchi di te! Capodanno Maya: Ecco qua, e con questa siamo a quota dodici. Dodici donne e tre uomini, di cui uno pure Michele, a cui personalmente ho gi dato. Insomma una catastrofe che manco i sopravvissuti delle Ande Rosa: Effettivamente qui non si batte chiodo. Maya: Ma che dici! Tu sei sposata!
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Rosa: E vabbe, sono sposata, ma mica sono cieca! Io non voglio fare niente, va bene? Per un paio di uomini me li vorrei squadrare ben bene. Se no mio marito che lho lasciato a fare a casa? Il laureato Monica: E quindi anche quella del rugby era una stronzata, no? Prince charming: S in verit faccio poco sport sai questanno con lesame Monica: Oh Signore Hai la maturit questanno! Sembro la vecchia del Laureato, solo che tu non hai manco la laurea! Karaoke Prince charming: Mi piacerebbe cantare una canzone per te. Pensi che channo qualche base di Mondo Marcio? O di Fabri Fibra? Monica: Ma ti rendi conto? Conosci cantanti che io non ho mai neanche sentito nominare! Prince charming: E allora? Dovresti essere contenta! Potrei essere per te loccasione di entrare in una terra nuova e inesplorata Monica: Senti, secondo me potrei io essere per te loccasione di entrare in una terra che non hai mai esplorato! E non voglio dirti come si chiama per non essere volgare! Prince charming: Se tu fossi un uomo e io una ragazza di quindici anni pi giovane non ci sarebbe nessuno scandalo, giusto? Guarda Cher, guarda Demi Moore, stanno tutte con uomini pi giovani

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Monica: Ma io non vivo a Hollywood, vivo a viale Giulio Cesare, se torno a casa con te, pure il salumiere mi prende per il culo! Figli Maya: Certo, sentire queste cose fa proprio passare la voglia di fare figli. Rosa: E tu quando mai lhai avuta la voglia di fare figli, che sai a malapena il significato della parola? Maya: Guarda che invece ce lho listinto materno! Ho anche deciso di ospitare a casa Giorgino, il fonico di Pino Daniele Rosa: E questo tu lo chiami istinto materno? Maya: Be cha quasi diciottanni! Pensavo che valeva lo stesso. Rosa: Quello si chiama corruzione di minore unaltra cosa e c anche il carcere. Lo sai? Maya: Ah s? Be, li compie domani! Aspetter! Che fine ho fatto? Laura: Ero venuta a sapere come stavi. Stefania: Come sto? Sembro Bette Davis in Che fine ha fatto Baby Jane?. Solo che ho un terzo dei suoi anni. Rivoluzione sessuale Michele: Ma lo sai che gli uomini dovrebbero essere pi razionali delle donne perch hanno la corteccia pre-frontale meno sviluppata?

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Paolo: E questo chi te lha detto? Michele: Il giornale. E dice anche che le donne pensano al sesso meno degli uomini ed per questo che i gay in proporzione lo fanno molto pi di noi. Paolo: Tu non sei gay, ma tiri su la media, allora. Michele: Per li ho sempre invidiati. Ti rendi conto? Sesso ma senza tutti i problemi di relazioni e coinvolgimento e sentimento. La loro la vera rivoluzione sessuale del secolo! Primi incontri Rosa: Qui c scritto che nei primi incontri gli uomini si concentrano sui glutei e sulla bocca, le donne sono pi attente alle mani e agli occhi. Maya: Ma a chi lhanno fatto sto questionario? Alle suore di Santa Brigida? Monica: Almeno dicessero dov che si fanno tutti questi primi incontri! Maya: Ah, ma lo dicono! C di tutto, club privati, parcheggi e anche speed date! Monica: Che diavolo lo speed date? Maya: Incontri a tempo per singoli bisognosi. Due minuti per capire chi hai davanti ed eventualmente avere il suo numero telefonico. Rosa: Idiozie! Luomo della vita non lo incontri cos. Maya: No. Per mentre aspetti di incontrarlo almeno ti diverti! Complimenti Monica: Brutta schifosa, serpe velenosa, crotalo a sonagli, infame, maledetta
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Lea: Insomma basta! Perch ce lhai tanto con me si pu sapere? Perch sono magra? E vesto Yves Saint Laurent? E non ho la cellulite? Monica: Sarebbero gi tre validissimi motivi. Ma ce n un quarto che ancora pi grave. Il pi grave di tutti, quello pi spregevole e infimo che si possa immaginare e cio che tu stai cercando di farmi le scarpe! Lea: Cosa? Monica: Sissignore! Pensi che non labbia capito? Tu miri al mio posto! Lea: Non vero. Volevo solo aiutar Monica: Vuoi posare quelle tue chiappe secche sulla mia poltrona! Ma non pensare che ti riuscir tanto facilmente sai? Lea: Il fatto che voi ce lavete con me, e pensare che allinizio io ero anche contenta che fossimo tutte donne, che cretina! Invece qui linferno! Monica: S!!! E ti prometto che brucerai nelle fiamme pi alte, fra atroci tormenti! Lamore della vita Monica: Ci ho messo trentacinque anni a diventare come sono. Che dici, ho buttato il mio tempo? E dimmi la verit se ti riesce questa volta! Michele: Sinceramente? Credo che il problema sia uno. Tu ti vuoi innamorare. Monica: Perch, il tuo solo un esercizio fisico? Michele: Non proprio, ma istintivamente mi tengo lontano da chi in cerca dellamore della vita. Monica: Lamore della vita? Ma chi lo vuole? Per come sono messa mi accontenterei anche di un fine settimana!

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Film Natascia: Paolo, hai mai visto quel film Eva contro Eva? Paolo: No, sai il fatto che i film religiosi non mi piacciono proprio. Lezione di seduzione Monica: Ciao, ti stavo aspettando Michele: Hai gi fatto tre errori. Monica: Ma se sono appena uscita di casa?! Michele: Mai dire ti stavo aspettando! Monica: Chiariamo subito: io non faccio giochetti scemi del tipo farmi desiderare. Michele: Niente giochetti scemi, ma se vuoi che ti aiuti mi devi ascoltare. Aboliamo la parola naturalezza. Non esiste, se la sono inventata quelli che non sapevano come comportarsi. In un primo incontro, tutto costruzione. Monica: E quindi? Michele: Quindi via quei pantaloni, un po di trucco per favore, dcollet, vestito corto e al posto della sciarpa di lana, niente! Monica: Ma siamo quasi sotto zero! Michele: E quando esci da quel portone nessun ti stavo aspettando. Puoi scegliere: o un commento sul tempo, molto british, o sufficiente anche un ciao, per rimanere neutri! E metti su unaria un po scocciata! Monica: (tra s) Sar una serata lunghissima, me lo sento! Lezione di seduzione/2 Monica: Sai, il mio un lavoro di responsabilit, scrivere in un giornale femminile la giusta sintesi tra quello che sono i miei interessi e
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Michele: No, no, repertorio. Monica: Come, scusa? Michele: Discorso gi preparato, chiuso negli archivi della tua memoria e recuperato per loccasione. Monica: un po difficile stare qui con te che giudichi tutto quello che dico e che faccio. Mi sento sotto esame. Michele: Lo sei. Intanto pensa che io non sono io, ma quello che avresti conosciuto stasera per la prima volta. Chiamiamolo Mario Monica: Ma allora io con sto Mario che devo fare? Rimango in silenzio per non annoiarlo? Michele: Dai solo piccole informazioni, sincere ma non troppo, lasci intravedere spazi meravigliosi dentro di te, ma senza scoprirti. Senza scordarti della linea MaginotQuella che non si deve valicare, oltre la quale si diventa amici e il sesso si allontana. Monica: S questa la so anchio, tra amici niente sesso! Michele: Esatto, ma attenta a non offrire il fianco scoprendo debolezze sentimentali. Monica: Ma io cos non riesco a essere pi naturale e poi non mi piacciono le donne fredde e trattenute. Michele: Neanche a me. Ma nemmeno quelle che mi sbrodolano addosso al primo appuntamento. Monica: Ma adesso chi parlava scusa, Mario o Michele? Michele: Diciamo che unopinione personale, condivisa dalla maggioranza del genere maschile. Monica: Ma tu con tutte ste teorie, ti sei innamorato almeno una volta? Michele: Effettivamente ho una teoria molto semplice anche su questo argomento: Sottrarsi con eleganza prima che il gioco diventi lagnanza! Monica: Oh Signore, questa non lavevo mai sentita.

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Lezioni di seduzione/3 Monica: No! No! No! Escluso!!! Michele: Senti, Mario non ci viene a vedere ledizione restaurata di Lanno scorso a Marienbad e se per questo nemmeno Michele! Monica: E io mi rifiuto di andare a vedere quella roba l! Michele: Eh-eh-eh. Troppo oppositiva! Cos non va. Mario si spaventa. Monica: E chi se ne frega! Io ho una mia etica! Una mia morale! E poi questo Mario deve essere per forza un minus habens? Michele: Mario un uomo normale, dotato di unintelligenza normale, di cultura normale che vuole passare una serata normale con una donna che presumibilmente gli piace. Perch non riesci a cedere un po? Monica: Ma Rombo di tuono 3 un cedimento totale! Michele: inutile, non collabori! Basta! Io me ne vado. Monica: Va bene, va bene, non ti arrabbiare! Ci vengo. Dio che caratteraccio per! Michele: Ricordati che non sono io Monica: Mario, lo so. Avanti andiamo a vedere questo capolavoro! Tanto questa serata finir prima o poi! Lezioni di seduzione/4 Michele: Ci siamo quasi. Macchina accesa sotto casa, cosa ti fa pensare? Monica: Non gli piaccio. chiaro, non spegne il motore. Michele: Errore comune. Ci sono due scuole di pensiero: nella prima lui spegne il motore subito. Monica: Semplice, significa che vuole salire a casa. Michele: Ovvio. La seconda pi raffinata, lo lascia accesa. E sai perch? Vuole che sia lei a sorprenderlo.
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Monica: Diabolico! Ma io non potrei farlo! Troppo risolutiva. Michele: Bisogna stringere. Siamo alla fine della partita. Cos lo coglieresti di sorpresa. Personalmente adoro le donne che mi sorprendono. Monica con un gesto a sorpresa gira la chiave e spegne il motore. Monica: S! Lho fatto, la prima volta! bellissimo. E ora? Michele: Ora decidi, o bacio della buonanotte lo mandi in bianco ma gli dai una speranza oppure si reclinano i sedili e Monica gli si avvicina e gli d un bacio sulla guancia. Michele: No, cos non mi hai promesso niente, e penso che ho passato la serata con mia sorella! Monica decisa gli posa la bocca sulle labbra. Michele: Molto meglio S cos le speranze si fanno pi concrete. Monica: Detesto ammetterlo, ma stato divertente Non intendo il bacio, eh, dico proprio la serata. Grazie. Posso dirtelo no? Non rovino tutto vero? Michele fa segno di no, mentre Monica si allontana. Michele: (tra s) Nooo non possibile, no. Non mi piace. Michele, ripeti con me: Monica non mi piace, non mi piace, non mi piace. Check-in Monica: Io gli aerei li detesto! Laura: Eh s, lo so Le attese, lo stress del volo Monica: Macch! Mai che mi mettessero seduta vicino a uno decente, ste stronze di hostess: o mi capitano bambini che urlano e vomitano o ottantenni che mi fanno vedere le foto dei nipotini! Cho il check-in sfigato, io!

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Scimmie Laura: La nostra vita gi complicata cos un figlio non esattamente quello che ci voleva. Monica: Sono scientificamente contraria. Avete una responsabilit. Due che riescono a innamorarsi, di questi tempi, sono pi rari delle scimmie albine del Borneo Tu e Paolo dovete riprodurvi per salvare la specie. Laura: Ma esistono le scimmie albine del Borneo? Monica: No. Appunto dico. Punti fermi nelluniverso Cristina: Ma che , lamore che fa questo effetto? Li rende muti? Sono due ore che non parlano! Emanuele: E sordi, perch neanche ci sentono! Che ne so Cavranno i pensieri loro Cristina: Ma lamore te li dovrebbe togliere i pensieri, non farteli venire Emanuele: E tu che ne sai? Da quando sei diventata unesperta delle pulsioni amorose? Non ti sarai mica innamorata di qualcuno? Cristina: Ma che sei pazzo? Era curiosit. Ma poi scusa perch, che timporta? Emanuele: Segui il mio ragionamento: la gente quando si innamora peggiora notevolmente, diventa insopportabile. Tu gi cos sei al limite della tolleranza. Se ti innamori pure, finita. Cristina: bello scoprire che certe cose non cambiano mai. Ci sono sicuramente punti fermi nelluniverso. Uno la tua stronzaggine.

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Prime parole Michele: Ti ricordi quando tua figlia ti ha detto per la prima volta pap? Ti sei messo a correre per tutta la casa urlando: Mi ha chiamato! Mi ha chiamato! Che poi poteva essere tutto: pappa peppa pure pippa. Adesso che ci penso, guardandoti, aveva detto sicuramente pippa. Lezioni di seduzione/5 Michele: Senti, siamo venuti qui per fare unanalisi sul campo. Ma non che supermercato significhi automaticamente: salto addosso a qualcuno e mi ci fidanzo. Bisogna muoversi scientificamente. La prima cosa da fare stare immobili, parlare poco, guardarsi intorno in silenzio. Devi studiare lhabitat e avere pazienza. Come quando fai la posta al lupo marsicano. Monica: (sussurrando) Oddio Ecco un uomo solo Michele: Mh-mh Carino ma sprovveduto. Guarda Non sa decidersi su cosa comprare probabilmente la prima volta che viene a fare la spesa da solo. Monica: Potrei aiutarlo io vado? Michele: No, no. Se ti metti con quello gli devi fare da madre, amica e infermiera. Non un buon esemplare. Non ci sprecherei tempo. Monica: Di quellaltro che ne dici? Lui s che ha laria di sapersi muovere e non solo qui dentro, non so se mi spiego Michele: Ma dico, hai visto che avambraccio? Come pensi di approcciarti con un tipo cos? un errore scegliere una preda troppo difficile. Come se andassi a cacciare un elefante con una cerbottana! Monica: Mo io sarei la cerbottana! A me cerbottana non me lha mai detto nessuno!

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Michele: Guarda Un altro che non va bene: il Maniaco ossessivo dei cereali. Quello che al mattino manco ti sei svegliata e gi ti rompe le scatole sullalimentazione sana. Una vita di caff decaffeinati e fermenti lattici. Vuoi uno che legge la composizione chimica dellacqua invece che guardarti le tette? Monica: No. Ma allora? Michele: Basta, qui non c niente di interessante. Dobbiamo cambiare tattica. Tu hai bisogno di un ambiente notturno. Monica: Che vuoi dire, che di notte ho pi speranze di rimorchiare perch non mi vedono bene? Cos, un insulto? Michele: No, un invito. Sei a cena con me stasera. Monica: Oh! Be, che gentile Michele: Non ti scaldare. Fa ancora parte del programma aiuta una donna in grave difficolt. Monica: Sei il solito bastardo, lo sai? Controtendenze Monica: Ora i figli si fanno molto pi avanti con let, un dato inequivocabile. Figli unici, madri non pi giovani. Rosa: Be, io sono in controtendenza. Non ho aspettato tanto, e ne ho fatti tre in un colpo. E sapete la verit? Non lo auguro al mio peggior nemico. Le nausee, i piedi gonfi, la pip che ti scappa ogni cinque minuti. E scordati la pubblicit di Calvin Klein, le tute jeans prmaman stanno bene solo alle modelle. Quando sei giovane forse ti rimane qualche smagliatura. Dopo sicuro. E vogliamo parlare dellallattamento? Parliamone! Ho perso tre diottrie, una a figlio! Maya: Per Demi Moore incinta era bellissima Lea: Demi Moore dopo la gravidanza ha speso settecentomila dollari per rifarsi tutta da capo a piedi. E comunque non lavora, scomparsa, non la chiama pi nessuno.
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Schopenhauer Emanuele: Sorella, di al tuo amico immaginario Filippo che la vita tutta una delusione. Dei giorni felici ci accorgiamo solo quando lasciano il posto ai giorni infelici. Schopenhauer. Nina: Filippo dice che per te e Schopenhauer chiaramente cos. Per lui no. Colpi di fulmine Gabriele: Comunque io e Delfina adesso ci sposiamo. stata una decisione improvvisa. Ci siamo conosciuti e zac! una specie di colpo di fulmine. Monica: Ah! Che bello! Pensa che capita a una persona su cinque milioni, di essere colpito da un fulmine e voi invece che culo, proprio. Separazioni Gabriele: Ma che bella notizia Saperti felice dopo la nostra separazione mi toglie un gran peso dal cuore Monica: Come, scusa? Gabriele: S, perch un sacco di volte, quando ero felice, al colmo della gioia, cera comunque questa piccola ombra e pensavo: Povera Monica, chiss come star male, come star soffrendo povera disgraziata Monica: E invece stavo benissimo, vedi i casi della vita! Me la godevo, guarda un po! Gabriele: Sono felice per te, Monica Non credevo che ce lavresti fatta. Ciao, ci vediamo Monica: Non credevo che ce lavresti fatta Povera disgraziata Ti sei ripresa sono felice Il peso dal cuore
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di sua sorella! Cosa pensava, stidiota, che mi fossi attaccata alla canna del gas? Per lui, sto nano di merda? Michele: Be, bassino in effetti per caruccio. Monica: Spero di non vederlo mai pi finch campo. In alternativa preferisco morire giovane. Matrimoni degli ex e bonghi Monica: Quel porco di Gabriele, il mio ex fidanzato! Ha avuto anche il coraggio di invitarmi al suo matrimonio! Laura: E tu ci vai? Monica: Piuttosto, guarda, mi faccio scuoiare viva e della mia pelle ci faccio bonghi per un complesso africano. Matrimoni degli ex e terapia durto Michele: Sei sicura di non volerci andare al matrimonio di Gabriele? Scacceresti i tuoi fantasmi una volta per tutte. Vedere il tuo ex che si sposa potrebbe funzionare come terapia durto. Monica: Mi sono gi abbastanza urtata. Facciamo cos. Tu le lezioni me le dai sugli uomini futuri, per quanto riguarda quelli passati me la cavo da sola, daccordo? Matrimoni degli ex e comparse Michele: Ascolta. Ci ho riflettuto bene. Ed semplice. Tu al matrimonio del tuo ex ci devi andare. Monica: Neanche se mi punti una pistola alla tempia e contemporaneamente mi prendi a calci nel sedere e mi trascini con una catena! Michele: unoccasione unica. Sar la prova di quanto sei cambiata. Sarai bella, splendente, sicura di te
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Monica: Cio mi stai dicendo che dovrei mandarci una comparsa al posto mio? Matrimoni degli ex e SPPEX Monica: Non che non voglio venire, al matrimonio di Gabriele. Non ho il vestito adatto. Michele: No, tu hai la SPPEX. Sindrome da panico prematrimonio di un ex. Monica: Che sindrome ? Questa non la conoscevo! Michele: Oh! Molto diffusa e pu presentarsi anche alla festa di fidanzamento di un ex, al battesimo del primo figlio di un ex e raggiunge la sua apoteosi naturalmente al suo matrimonio. Monica: E levami una curiosit. Si pu sapere cosa ne sai di sindromi da ex, visto che la tua storia pi lunga durata tre giorni solo perch la poverina si beccata linfluenza e non potuta uscire da casa tua nonostante tu la spingessi fuori a calci? Michele: Non si vive di sola esperienza. Comunque io in completo scuro sono irresistibile e non ho nessuna intenzione di perdermi il matrimonio dellanno. Quindi Inventati qualcosa, accendi un mutuo, chiedilo a tua nonna, affittalo in qualche sartoria teatrale, ma trova quel vestito, e comincia a prepararti! Petrus Paolo: (sbattendo il pugno sul tavolo) Far qualcosa per lei. S! Michele: E vabbe, non il caso di essere cos melodrammatico! Ti pare che devi sbattere il pugno sul tavolo? Ma che roba ?
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Paolo: Ma si fa, un gesto virile! Michele: Ma che , il Petrus Boonekamp! Tu hai un immaginario di serie zeta! Ti sei formato sulle pubblicit degli alcolici degli anni settanta! Luomo che non deve chiedere mai ma va, va Non stai male Emanuele: Comunque non stai male vestita cos Cristina: Grazie Emanuele: In fondo, con dieci centimetri di pi un po pi di tette, un po di trucco, unaltra voce e unaltra testa, dico Cristina: Cio, se ero totalmente unaltra persona Emanuele: Esatto potresti anche essere il mio tipo. Cristina: Se un complimento, grazie. Emanuele: Certo poi dovresti imparare litaliano Ma l entriamo nella sfera di Ai confini della realt Oriente e Occidente Michele: Sai che in cinese lideogramma per la parola crisi lo stesso della parola opportunit? Monica: Miche, i cinesi Sai a me quanto me ne pu fregare? In Cina crisi e opportunit coincideranno. In Occidente crisi coincide solo con crisi. Ammissione di colpa Lea: Ha unaltra! Mio marito cha unaltra. Pi giovane di me, pi bella di me, tutto pi di me

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Rosa: Che porco! Aspetta un momento e tu come lo sai? Non dirmi che te lha detto lui. Monica: Figuriamoci. Sarebbe il primo caso nella storia dellumanit. Un uomo che ammette! Rosa: In effetti quelli non ammettono neanche quando li trovi con le mani nel sacco Maya: S, chiamale mani, e chiamalo sacco. Calvino Emanuele: Alle volte uno si crede incompleto, ed soltanto giovane. Lo ha detto Calvino. Laura: Aveva ragione. Emanuele: S, ma lha capito quandera vecchio! Grazie tante. Da giovane si sentiva incompleto pure lui! Figli sconvolti Laura: Be? Non mi sembrano n sofferenti, n sconvolti, e nemmeno ricattatori. Paolo: Questi figli nostri ormai non battono ciglio nemmeno se gli diciamo che siamo diventati buddisti, e ci trasferiamo in Tibet con quattro lama! 50 e 50 Monica: Speriamo che nessuno qui dentro si ricordi di me. Michele: Dubito. Impossibile dimenticarsi di te. Monica: Complimento o insulto? Michele: Cinquanta e cinquanta.

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Matrimoni degli ex e incontri Michele: E questa che arriva chi ? Monica: La mia ex suocera. Mi adorava. Madre Gabriele: Ciao Monica, povera Monica mia, che piacere vederti. Come stai? Ti sei ripresa? (squadrandola) Mica tanto Oh! Chiss che sofferenza per te venire qui. Vedere Gabriele, sua moglie, tutta questa felicit Monica: No, io veramente adesso sto bene Padre Gabriele: (interrompendo) Monica! Che piacere! Ma lo sai che credevo fossi morta? Madre Gabriele: No, Luigi, ce lha fatta, ha superato il dolore della separazione da nostro figlio! (mollandole una pacca) una donna forte, la nostra povera Monica! Venite che vi presentiamo agli altri Michele: (a bassa voce) Ma hai rischiato che questi due diventassero tuoi suoceri? E meno male che ti adoravano! Se ti volevano male che facevano, ti incendiavano con il lanciafiamme? Monica: Ti prego, dimmi solo dov il tavolo degli alcolici. Matrimoni degli ex e rivelazioni Delfina: Stia attento Michele Se vi lasciate, Monica potrebbe cercare di investire anche lei con il motorino Monica: Non vero. Si erano solo rotti i freni. stato un caso se Gabriele attraversava proprio in quel momento Delfina: Certo. E comunque alla casa nuova abbiamo messo i doppi vetri Michele: In che senso? Monica: Vabbe Nel senso che quando ci siamo lasciati ho rotto tutte le finestre di Gabriele. Michele: Con le pietre? Monica: No, no. Con le mani nude.
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Gabriele: Scusate, ci allontaniamo meglio non stuzzicare il cane che dorme Monica: Il cane sarei io? Michele: Ha paura di essere azzannato. Una delle poche cose che tu pare non gli abbia fatto. Monica: stato un errore venire. Qui tutti pensano che sono una psicopatica. Michele: Be qualche motivo glielhai dato Ma la storia che gli hai scritto stronzo sulla macchina con lo spray vera? Monica: Be Ero contraria alla sua decisione di lasciarmi e ho cercato di farglielo capire in vari modi. Poi ti pare che uno mi lascia e si compra la decappottabile nuova per festeggiare? La doveva pagare, no? Elementi comuni Lea: Oddio cos che si finisce quando si rimane sole!? una donna distrutta Maya: Non centra con te, una situazione diversa, lei stata lasciata da un bastardo, tu sei stata tradita da un bastardo. Lea: Nella diversit mi pare di intravedere un elemento comune. Pa Laura: (esaltata) Mio figlio tha chiamato Pa come pap! Paolo: Forse pi come Paolo? Laura: (dopo un momento di riflessione) Se ti chiamavi Ettore questo equivoco non succedeva. Paolo: Mo colpa mia!
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Filo interdentale Paolo: Non sono abituato alla convivenza. Per esempio, Laura mi fissa mentre mi lavo! Ma normale? Io in bagno con lei ci sto a disagio Il filo interdentale! Quella una cosa che onestamente fa schifo a vedersi, non vuoi che la tua donna ti veda mentre stai l ad armeggiare Michele: E allora? Paolo: E allora quando stiamo a letto mi alzo con una scusa e torno in bagno. C gente che fuma o beve di nascosto dalla moglie io di nascosto uso il filo interdentale. Di questi tempi Michele: Esci una sera con Monica! Conoscetevi meglio! Anche lei single Ermanno: Dov il trucco matta? Sfigata? Depressa? Michele: Ma che dici!? Ora perch single deve avere qualcosa che non va? Ermanno: Di questi tempi Michele: Di questi tempi, che siano sempre benedetti, sulla terra ci sono pi donne che uomini e pi gay che lesbiche solo un fatto di numeri. Allora? Insulti Maya: Bastardo! Avvoltoio! Infame! Manipolatore! Assassino! Feccia delluniverso! Schiuma di fogna! Licenziatore di povere ragazze indifese! Maschio! Elio: E vabbe ma maschio che centra, mica un insulto! Maya: Certo che s! Dove vivi?

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Diversit Maya: Lea diventa direttrice?! E se ritorna a essere quello che era e ci sega a tutte? Elio: (isterico) A tutti! Tutti! Tutti! Neanche in punto di morte lavorativa ho diritto a vedere riconosciuta la mia diversit!? Rosa: Ah-ah! Allora lo vedi che sei diverso? Elio: Diverso da voi donne, idiota! Critica cinematografica Ermanno: E va bene, quando si sono accese le luci, a Monica ho detto che strazio, ma io non lo potevo sapere che il film le era piaciuto! Michele: Ma qui siamo proprio ai fondamentali!!! Quando vai al cinema con una donna, prima cerchi di capire cosa pensa lei e poi ti allinei! Mica devi esprimere le tue opinioni personali! Quando mai s visto! Fai il critico, tu? E allora! Ultimatum Lea: Bene, per quanto riguarda la mia vita, sono lieta di comunicarvi che mio marito tornato a casa ma non per me, per la casa. Io ho detto: se torni tu, allora me ne vado io. Monica: E lui? Lea: E lui mi ha indicato la porta. Monica: Oddio! E tu? Lea: Io me ne sono andata! Che dovevo fare, buttarmi a terra? Urlare: Mi aspettavo che mi trattenessi almeno un po? Bastardo! Verme! Pezzo di merda! E comunque lho fatto, ma non servito a niente. Conoscete un residence?

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Generazioni passate Martina: Ti sei accorto che a scuola abbiamo il riscaldamento rotto? Emanuele: Ma va? Lavori con quelli di CSI? Non ti sfugge niente a te Stamattina si gelava! Martina: Questo volevo dirti. una vergogna. Tutte le generazioni passate hanno combattuto per qualcosa e noi non siamo neanche capaci di protestare per il riscaldamento Emanuele: Le generazioni passate avevano delle idee Contava la sostanza, non la forma. Il cervello, non gli addominali. Adesso tutto cambiato. Martina: Pu darsi Ma chi aveva cervello si dava da fare, lo metteva al servizio degli altri non si faceva le pippe sui libri chiuso in camera sua. Emanuele: Sono le conseguenze storiche. Avete voluto il Grande Fratello e Lisola dei famosi? E ora vi tenete i termosifoni rotti! Lezioni darte Ermanno: Questa diapositiva la conosco, la so, la so! Questa quella scultrice Canosa! Michele: S, Canosa di Puglia! Prima di tutto uno scultore, maschio, uomo! E poi si chiama Canova, non Canosa! Ermanno: E vabbe, mi sono confuso con geografia Mo mi concentro su storia dellarte. Vai, spara unaltra diapositiva! Michele: Su questa bella ragazza chi ? Ermanno: Facile! La Venere! Michele: Grazie tante. Quale Venere? Ermanno: La Venere di Milo. Michele: Ma quale Milo, la Venere di Botticelli!
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Ermanno: E vabbu, ma Venere lavevo indovinato, stiamo l! Michele: Ma dove stiamo, dove? Non centra niente! La Venere di Milo non cha manco le braccia! Basta con le diapositive! Ermanno: Questa la so. Fontana! Lucio Fontana! La tela bianca lho riconosciuta, questa arte contemporanea! Ue, per ci manca il taglio in mezzo! Michele: In faccia te lo faccio, il taglio! Quello il muro bianco, cretino! Non una diapositiva! la parete! Ermanno: E mi vuoi avvisare che il test finito? Io che ne so! Menti semplici Ermanno: Io sono una mente semplice, a scuola me lo dicevano sempre Michele: E non lo devi ripetere, non lo dire a nessuno, non un complimento! Modelli di comportamento Stefania: Niente. Ha attaccato. Non se lo vuole mettere in testa la tua ex, che io e te siamo tornati insieme. Giulio: Poverina Stefania: Poverina un tubo! Chiama a tutte le ore del giorno e della notte. Giulio: Si chiama azione di disturbo. Tu hai fatto lo stesso quando mi ero messo con lei Stefania: E allora? Mica mi propongo come modello di comportamento! Allora se io faccio una stronzata la deve fare tutto il mondo, scusa?

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Semplificazioni Nina: Ma il bambino che nasce, di chi fratello? Emanuele: Allora. Io e te abbiamo una mamma e un pap, Cristina ha una mamma e un pap diversi, il bambino che deve nascere avr altri due pap e mamma che per, per met, coincidono con i nostri genitori e con quelli di Cristina hai capito? Nina: No. Ma se invece prendiamo un criceto? Cioccolatini Maya: Per me gli uomini sono come dei cioccolatini. Rosa: Questa mi manca Maya: S, ce ne sono di tutti i tipi: a doppio strato e lisci, neri fondenti o al latte, pralinati, ripieni e vuoti dentro, quelli che ti restano sullo stomaco e quelli no, scaduti, freschi, di serie e di pasticceria, industriali e artigianali, con la carta regalo e nudi A me piace la cioccolata? E allora li voglio assaggiare tutti. Anche quelli venuti un po male, anche quelli ammaccati che cadono dal vassoio e li devi raccogliere da terra. Io vado e li raccolgo. Sono fatta cos. Figli che funzionano Paolo: Tu non puoi sapere Tieniti forte allora: torno a casa e trovo Cristina con un ragazzo! Laura: E? Paolo: E niente! Cristina con un ragazzo non ti stupisce? Laura: Mi stupisce s la tua reazione. Sembri tutto contento. Paolo: Perch non dovrei esserlo?
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Laura: Non lo so magari un po di turbamento gelosia Non so come succede tra un padre e una figlia, per Paolo: Geloso proprio no sono molto pi bello io! E poi con tutti i dubbi che mi sono venuti sul modo in cui ho tirato su Cristina ecco, il fatto che abbia un ragazzetto mi tranquillizza, penso che tutto a posto che Cris funziona bene. Laura: Funziona bene? Ma come parli? Ma che , una lavapiatti? Perdita di diritti Laura: No! Basta insistere e fare domande! Lasciala stare! Quando vorr tua figlia, ti racconter lei di questo ragazzo! Paolo: Uffa Quando i figli diventano grandi, un genitore perde il diritto di impicciarsi. Non giusto! Colpi di fortuna Clelia: Cara, lei deve stare assolutamente tranquilla. Mi creda, avere sorpreso suo marito nellatto del tradimento su quella scrivania con la sua amante sotto un colpo di fortuna come ne capitano pochi nella vita. Lea: Eh, insomma Io mi ci volevo suicidare. Clelia: Scherza? Le ha fatto aprire gli occhi e le riempir il conto in banca. Se poi nel frattempo la licenziano pure, siamo a cavallo: gli leviamo la pelle! Animo, animo! una donna libera! Lo spazio e il tempo Laura: Ma mio padre, ma dico, ce lo vedi? E poi sta sempre in quel casale sperduto, come avrebbe fatto a conoscere unaltra donna?
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Lea: Non credere, gli uomini quando si tratta di tradire hanno capacit insospettate che sfuggono alle leggi spaziotemporali. Sesso Monica: Buongiorno a tutte. Scusate il piccolo ritardo ma ho avuto un problemino con la sveg Maya: (interrompendola) Non la sveglia. Hai fatto sesso. Monica: Come scusa? Rosa: Ah s s, vero hai fatto sesso. Hai la faccia precisa, spiccicata a quella che ha Maya tutte le mattine. Maya: Veramente a volte ce lho anche dopo la pausa pranzo, o dopo il t delle cinque o anche dopo laperitivo Rosa: S lo sappiamo, era solo un modo di dire. Elio: Ecco perch mercoled e non c neppure unidea di numero! Il nostro direttore dopo mesi di astinenza ha ricominciato a fare sesso! Per! Monica: Non che sia proprio una notizia da prima pagina. Lea: Be, nella rubrica Strano ma vero farebbe la sua porca figura. Tranne mia figlia Paolo: Sono teso, tesissimo, non capita tutti i giorni di beccare la propria figlia tra i tentacoli di un polipo, sai? Michele: Non era un polipo, era il suo fidanzato! E si stavano solo dando un bacio! Quanto esageri! Paolo: No, caro mio, quello non era un bacio era un esperimento genetico, vogliono farsi crescere le branchie Io alla sua et non ci pensavo nemmeno Michele: Tu a sedici anni facevi pure di peggioVuoi che

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te lo ricordi io la prima volta con la tipa nel parcheggio della scuola, quanti anni avevi? Paolo: (in un sussurro) Quindici. Michele: Appunto. Perch ti sembrerebbe strano se lo facesse tua figlia? Paolo: Semplicemente perch non possibile. Lo escludo nella maniera pi categorica! Mia figlia non fa sesso, chiaro? Michele: E perch? Perch tua figlia? Paolo: Esattamente! Piaghe Elio: Lavorare in un giornale femminile andrebbe messo tra le sette piaghe dEgitto, insieme alla carestia e allinvasione delle cavallette. Decoder Maestra: Ma sempre cos tranquillo lei? Ci sa fare con i bambini, sa? Paolo: S quando diventano adolescenti che non li capisco pi. Maestra: Non si preoccupi, quando diventano adolescenti non li capisce pi nessuno. Ci vorrebbe il decoder. Percentuali Laura: Devi sapere che il cinquanta per cento delle cose che si raccontano sul sesso sono false, il venticinque unesagerazione, il resto forse vero. Forse.

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La prima volta di Maya Maya: La prima volta e chi se la dimentica era un ragazzo molto carino e anche diciamo messo ben Monica: I particolari anatomici ce li eviteremmo, Maya Maya: Va bene, era buio, questo importante perch si vedeva poco. In una tenda. Be, siamo andati avanti tutta la notte Monica: Ma come, gi la prima volta tutta la notte? Maya: S, insomma diventata subito seconda, terza, quarta poi quinta. Non si stancava mai capito? Usciva, andava al bagno, e un minuto dopo era di nuovo pronto Monica: Accidenti che fortuna! Maya: Anche io pensavo cos e ho continuato a pensarlo fino alla mattina dopo, quando ho capito il trucco quello caveva un gemello, uguale spiccicato identico e si davano il cambio. Ma ormai io cavevo avuto limprinting Monica: Quale imprinting? Maya: Limprinting di qualit, come le papere di Lorenz! Io adesso non posso scendere. Solo che faticoso mantenere il livello sapete?! un lavoro! Non ci sono pi i gemelli di una volta! Queer eye for the straight gay Emanuele: Tu, pap? Sistemi me? Oddio, sembra quel programma televisivo con i cinque gay che risolvono la vita al ragazzo eterosessuale Riccardo: S, solo che io sono uno, e per raddrizzare te di gay ce ne vorrebbero un centinaio Patine Sandrine: Gli anni migliori della mia vita sprecati a grattar via quella patina un po cafona da tuo padre
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Laura: Ora esageri Pap tutto, ma cafone Sandrine: Cafone nel senso di italiano Laura: Ah in quel senso ecco Grazie Centro benessere Lea: Voglio occuparlo sto posto: thermarium, solarium, massaggio ayurvedico Voglio uscire di qui con il culo di una brasiliana e la pelle di una quindicenne! Monica: Vedi Madonne, Lea? un centro benessere, mica Medjugorie. Il nascituro Michele: Non devi ascoltare Laura in questo periodo. Si sa che quando le donne sono incinte sono pi suscettibili il bambino che parla per vece loro. Quella la voce di tuo figlio Paolo: Allora noi stiamo per dare alla luce Alien 4. Complimenti Elio: Certo Rosa che in questa foto eri proprio una bomba. Rosa: Eri Ma perch adesso sono cos un cesso? Elio: (esasperato) Possibile che a voi donne non si pu fare un complimento e basta? Manu: No, scusa Elio, cha ragione Rosa, se tu rafforzi troppo il passato, automaticamente il presente si indebolisce. Elio: Ma che una lezione di consecutio temporum? Basta allora, ditemelo, sto zitto, non parlo pi.

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Rivelazioni Ermanno: vero, stata tutta una finzione. Io non sono quello che pensi. Sono ignorante, incolto, facilone. Di cinema per esempio non so niente. Monica: Lelouch? Ermanno: Non ne conoscevo nemmeno lesistenza. E Bolero pensavo fosse il nome di un profumo spagnolo. Monica: La poesia? Ermanno: Mi sono imparato a memoria due cose di Prvert ma non le ho capite tanto be Monica: Il sushi? Ermanno: La verit? Mi fa vomitare. Per questo scappavo sempre in bagno quando andavamo a cena Monica: (furiosa) Tu hai finto di essere unaltra persona per stare con me! Ti sei costruito unaltra identit solo per sedurmi! Ermanno: Non c niente di male! Volevo piacerti! Monica: E certo! Perch sapevi tutto quello che mi piace, le mie passioni, i film, gli scrittori, il cibo, tutto! Ma non potevi farlo da solo! Ho capito benissimo chi c dietro tutto questo scherzo! Quello stramaledetto! Che la terra lo inghiotta! Che possa morire tra atroci sofferenze! Che venga mangiato dalle formiche rosse! Ermanno: Monica, ti prego calmati vero, ti ho mentito e Michele mi ha aiutato, mi ha fatto da Cirano Monica: Si dice Siran, ignorante! Ermanno: E vabbe, come si dice, si dice fammi parlare Lho fatto solo perch ero interessato a te, volevo conoscerti meglio e volevo essere affascinante per te, volevo essere luomo giusto, quello che avevi sempre sognato Monica: Gi. Peccato che non lo sei. Sei solo un ammasso di bugie, trucchetti, inganni di bassa lega Ecco perch ti venivano quelle timidezze improvvise Non erano timidezze
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Ermanno: No, quali timidezze era proprio che non capivo quello che dicevi Tu pure per facevi certe domande complicate E gli espressionisti, e gli impressionisti, e Mantt, e Montt Monica: Basta! Questo scherzo durato anche troppo. Sei un vigliacco, un truffatore, la fotocopia sbiadita di un uomo vero Ermanno: Senti, per forse adesso potremmo Monica: Ma mi ascolti quando parlo?! Eh?! Ermanno: Sei tu che non ascolti me! Ti sto dicendo che ho fatto tutto questo perch ti volevo, volevo che ti interessassi a me, perch non lo capisci?! Volevo solo essere alla tua altezza, tu sei una donna cos straordinaria che Monica: Cos straordinaria che non riesce a trovare nemmeno una straccio di uomo vero. Deve accontentarsi di un pupazzo che parla con le parole degli altri. Ermanno: Senti, capisco che adesso sei incazzata Monica: Non sono incazzata. Sono umiliata. E non voglio vederti pi. Mondi paralleli Davide: Io voglio bene a tua sorella. Emanuele: Tecnicamente non mia sorella. solo la figlia delluomo di cui mia madre innamorata con cui divido la residenza. Davide: Vabbe. Basta. Comunque le voglio bene. Sul serio. Perci ti volevo dire che puoi stare tranquillo, la tratter come una principessa. Emanuele: Punto uno, Cristina non una principessa, una specie di versione pi maschile di un camallo del porto di Genova. Punto secondo, la puoi trattare come vuoi, a me non importa. S, dividiamo la stessa casa, effettivamente non una circostanza che posso negare, ma a parte questo
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io e Cristina Giorgi siamo pi distanti dei mondi paralleli di Leibniz. Chiaro? Il nome delle cose Sofia: Filomena, sbrigati, prendi i palt. Nina: Che vuol dire palt? Cristina: Vuol dire cappotto. Per vecchio. Paure Giulio: Dai. Tira fuori le tue paure, sono nato per questo. Stefania: Allora, prima di tutto non so se saremo capaci di crescerlo. Tu magari sarai un padre bravissimo, ma io io non so nemmeno come si comincia Un bambino non so nemmeno tenerlo in braccio. Giulio, guardiamoci in faccia, io fino a sei mesi fa facevo lalba in discoteca a colpi di vodka e succo darancia, adesso mi ci vedi a cambiare i pannolini? Giulio: Impareremo. I nostri genitori hanno fatto lo stesso, lumanit va avanti cos da millenni. Cercheremo di essere genitori decenti, e ce la caveremo. Tutte qui le tue paure? Stefania: Sh, aspetta Stanotte ho preso due appunti, quando non riuscivo a dormire. (leggendo) Ecco: Ho paura che nostro figlio non trover lavoro dopo la laurea. Ho paura che dovr portare gli occhiali perch mio padre molto miope, io ci vedo bene e queste cose saltano una generazione. Ho paura che ci viene un figlio antipatico e io non cho voglia di parlarci. Ho paura che voglia il motorino a quattordici anni. Ho paura che si prenda qualche malattia. Ho paura che venga troppo grasso, oppure troppo magro. Ho paura che vada male a scuola. Ho paura pure se a scuo94

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la va troppo bene. Ho paura di essere troppo affettuosa e poi deve andare dallanalista per tutta la vita. Ho paura che soffre per amore, o che soffre per qualsiasi altra cosa. Ho paura di non farcela, paura che non mi voglia bene, paura che voglia andare via di casa quando compie diciotto anni. Per ho paura anche se vuole rimanere in casa con noi fino a quando ne ha quaranta E poi ho paura (cerca di leggere) qui non capisco che c scritto perch mi stavo addormentando sar qualche altra cosa terribile E tu? Che paure hai? Giulio: Io? Nessuna Non vedo lora che nasca Ste ma ci pensi? Avremo un bambino nostro Stefania: Ma no, sbagliatissimo, i bambini non sono nostri, non sono di nessuno, devono essere indipendenti! Giulio: S, s, vabbe, lo so, lo so Ma comunque questo bambino, che NON nostro, sar un po pi nostro di quello del vicino di casa, o no? Esempi pratici Mario: Non funziona, eh? Clelia: No, cos no. Siamo stati sposati pi di ventanni, ma adesso troppo tempo che non viviamo insieme, abbiamo abitudini diverse, dobbiamo rifare tutto Mario: E quindi? E allora? Clelia: (scimmiottandolo) E quindi? E allora? E che rottura di palle, non mi fare tante domande prima delle nove e mezza del mattino! Quindi, io penso che le nostre figlie hanno ragione: dal momento che non riusciamo a stare lontani e che la nostra separazione una farsa, dobbiamo riprovare a vivere insieme. Solo ci dobbiamo organizzare, non dare le cose per scontate, rispettare gli spazi reciproci. Mario: Va bene. Sono daccordo. Fammi qualche esempio pratico.
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Clelia: Eccolo, lesempio. Se domani mattina mi svegli prima delle nove e mezza ti sgozzo con queste mani nude. abbastanza pratico, come esempio? Mario: S, abbastanza. Ti metto su il t e sparisco. Avviso Monica: Avviso generale. Se dovesse chiamare quel verme di Michele, non me lo passate. E siete autorizzate a insultarlo con i peggiori insulti che vi vengono in mente, dalla A di Animale alla Zeta di Zerbino. Se dovesse chiamare Ermanno, fate pure lo stesso ma usate insulti pi volgari se no non capisce. Odio confessato Maya: Che successo adesso? Monica: Il peggio che poteva succedere. Hai presente quel talento particolare che hanno solo gli uomini di farti sentire lessere pi miserabile della terra? Maya: No. Monica: Certe volte io penso che tu esisti per compensare tutte le sofferenze femminili sulla faccia della terra! A tutte le cose vanno storte, solo a te fila tutto benissimo! Maya: Be, buon per me! Monica: Ti odio con tutte le mie forze. Scoperte Ermanno: Io voglio tornare con Monica. Ci stavo benissimo. Michele: Senti, non mi fare perdere la pazienza. Ma come diavolo facevi a starci benissimo? In tutto questo tempo
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non hai detto una parola che fosse tua, non hai espresso un pensiero personale, non hai dato un parere nemmeno sul tempo atmosferico che fosse tuo personale. Le parole in bocca te le ho messe io, ti ho fatto diventare io luomo perfetto. Senza di me alle tue spalle, non vi sareste mai messi insieme tu e Monica! Ermanno: vero. Hai ragione. (ci pensa un momento, poi:) Ma allora hai capito che stai dicendo? Michele: S. Che non hai nessuna possibilit di tornare con lei. Ermanno: No. Stai dicendo che Monica non si innamorata di me. Si innamorata di te, di quello che tu pensavi, dicevi e mi facevi fare. Michele: Ma che dici? Ermanno: Dico che forse io non ho speranze. Ma tu stai messo peggio di me. Perch lhai fatta innamorare di te, attraverso me, ma adesso lei ti odia. E siccome invece tu non la odi per niente Di la verit, quando le cose fra me e Monica andavano bene, tu non eri cos contento, vero? Perch questo gioco lhai portato avanti senza pensare alle conseguenze. Ora siete tutti e due innamorati luno dellaltra, ma non vi metterete mai insieme, perch tu lhai fatta troppo grossa! Michele: Cazzo. Mi sa che ti ho fatto leggere troppi libri. Sei diventato intelligente. Chai ragione. Ermanno: Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce. Pscal. Michele: Si dice Pascl. Erma, cerca di non strafare, adesso. Realismo Elio: Valentina non mi aiuter mai. Ce lha con me. Siamo stati insieme una notte e and male Rosa: In che senso and male?
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Elio: Nel senso che insomma a letto mi venuto un po di panico e non ci sono riuscito Fu un disastro Lea: Chiamala pure, non preoccuparti. Se noi donne dovessimo avercela con tutti gli uomini che a letto non ce la fanno, dovremmo litigare con il 99% della popolazione maschile Elio: Dite? Rosa: Diciamo. Purtroppo. Metodo Montessori Clelia: In questi giorni dobbiamo stare vicino a Laura, non avete visto come sta? Povera ragazza Mario: Ma se lhai aggredita per tutto il tempo che siamo stati su da lei! Clelia: Certo che tu non capisci proprio niente! Sei un idiota totale e io tho pure sposato! Non lo vedi che ha bisogno di reagire, tua figlia? Cosa credi, che a starle tutti intorno e a coccolarla la aiuterai a uscire da quella casa? Lei non ha bisogno di qualcuno che le dice che ha ragione, ha bisogno di qualcuno che le dica che sta sbagliando! Ha bisogno di un nemico, qualcuno da combattere! Stefania: E tu le fai da nemico? Clelia: Certo. Come ho sempre fatto, quando ce nera bisogno. Senti, fra un po sarai madre pure tu e capirai. Certe volte devi farti odiare per scatenare una reazione, se no fai solo peggio. Il tuo compito di madre non quello di farti amare, quello di fare del bene a tuo figlio. Mario: Sento Maria Montessori che si sta rivoltando nella tomba. Stacco e lancio Laura: Michele non si fatto vivo?
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Monica: No. E buon per lui. Se lo vedo gli stacco le gambe e gliele tiro dietro mentre corre sulle mani. Necessit diverse Emanuele: Cio mi stai dicendo che devo essere semplice Peter: Esatto, che ci vuole? Emanuele: Per te magari niente. Per me, ci vorrebbe un elettroshock. Il tempo se ne va Paolo: Ma lo sapete che noi alla vostra et non avevamo i cellulari? Che se ci dovevamo dire qualcosa scrivevamo delle lettere? Con la carta e la penna proprio, perch non cerano neanche le email e i computer? Nina: Madonna, Paolo quanto sei vecchio! Non lo dire in giro! Talenti Rosa: Stefania Del Fiore. Tu sei incinta! Stefania: Eh? Rosa: Aspetti un bambino. Otto settimane circa. Stefania: (stupita) S ma non lo sa nessuno Come cavolo hai fatto ad accorgertene? Rosa: Dagli occhi. la mia specialit. Io capisco al volo se una incinta. Lea capisce al volo se uno ricco. Maya capisce al volo se uno ha scopato in giornata. Monica: E io? Che capisco al volo io? Lea: Tu capisci al volo se uno sfigato. E poi te ne innamori. Monica: Grazie. Bel talento che mi ritrovo.
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Willy Wonka Monica: Hai gi fatto colazione? Stefania: S, grazie Monica: Anchio, ma ne faccio unaltra. Ho cos tante carenze affettive che non mi passano nemmeno se ingoio una fabbrica di cioccolato con Johnny Depp dentro. I vantaggi di unamica sfigata Stefania: Lo so che stupido. Ma ho paura di rovesciare addosso a Laura la mia felicit. Ho paura che in questo momento possa farle male. Monica: Forse hai ragione. Io non ho questo problema. In questo momento sono talmente infelice che se Laura torna al lavoro, guardandomi potr solo sentirsi meglio Sono i vantaggi di avere unamica sfigata. Ascoltami, fattene una pure tu, vedrai come ti solleva. Io per esempio ne vorrei una. Ma pi sfigata di me, non ne trovo mai una. Letture consigliate Nina: Ema io mi annoio moltissimo. Emanuele: E non fa niente. La vita anche noia. Leggi Moravia e capisci. Cambiamenti dopinione Nina: (indicando) Quella bambina si chiama Eva brutta, cattiva e antipatica. Chiara: mia figlia. Emanuele: (indicando Nina, in un lampo) Mia nipote non va daccordo con nessuno. Disturbi del carattere. I geni100

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tori vogliono portarla da uno specialista. Un secondo, per favore. (sibilando a Nina) Vai da quella stramaledetta Eva. Gioca con lei, ridi contenta e quando torniamo a casa ti do dieci euro secchi. Nina: Eva! Eva! Voglio giocare con te! Sei bella! Sei simpatica! Ti voglio gi bene! Momenti di realizzazione Peter: (sorridendo) Hai visto tuo figlio con Chiara? Riccardo: Ho visto. Chiss quante palle le sta raccontando per cercare di eliminare il problema della differenza det Peter: Non hai idea, sono passato vicino e ho sentito di tutto Sostiene di avere da poco pubblicato un saggio sullinduismo che ha ottenuto il plauso dei pi eminenti studiosi. Riccardo: (ridendo) Che bello Ti accorgi che i tuoi figli sono diventati grandi quando da giovani fanno le stesse cose patetiche che facevi tu alla loro et. Dichiarazioni damore/2 Michele: Tu come stai? Monica: (sorpresa) Che ci fai qui? Michele: Ci faccio. Perch ho pensato che mi manchi, che non mi va che non ci vediamo pi, che mi piace stare con te, uscire con te, ridere con te, mangiare con te, e mi dispiace se ho sbagliato tutto, se mi sono imbarcato in questa storia con Ermanno. Per adesso basta, io non ce la faccio a stare senza di te, perci per favore Monica: (interrompendolo con un bacio) Ma sta zitto, cretino.

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Fughe vigliacche Paolo: Senti pu succedere. La prima volta un po di paura prende a tutti. Michele: NO! Conosco i sintomi. Si chiama sindrome da panico da incastro. Salivazione azzerata, battito cardiaco accelerato Paolo: Io non capisco eri pazzo di lei fino allaltro giorno. Michele: Non dovevo farlo. Pensaci, cos che pu ferire di pi una donna gi ferita e delusa dagli uomini? Un altro uomo, il suo migliore amico che, dopo esserci andato a letto, la scarica dicendole: Scusa cara, mi sono sbagliato, ma ti percepisco soffocante, asfissiante e opprimente esattamente come tutte le altre donne che ho incontrato! Paolo: Ah, questo il problema. Senti, magari ti sbagli. una tua impressione. Michele: Stamattina mi sono svegliato e avevo tutte e due le gambe fuori dal letto. Pu bastarti come impressione? Scommesse Maya: Tu sei andata a letto con Michele!!! Monica: Ma come fai? Hai un radar? Metti le microspie nel mio appartamento, mi pedini quando esco da qui? Maya: Yes! Yes! Yes! E siamo solo a marted! Rosa: (scettica) Aspetta! Aspetta! Prima voglio la prova. (a Monica) Allora sei andata a letto con Michele, parla! Monica: La prova? Quale prova, ma di cosa state parlando? Lea: Una scommessuccia, un giochino qui in redazione su quanto tempo ci avreste messo ad andare a letto insieme Maya: E io avevo detto entro la settimana! Lea: Io entro il mese. Non che non abbia fiducia nella tue capacit di seduzione ma la tirate da tanto di quel tempo! Monica: Ma orrendo, immorale.
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Elio: (tirando fuori i soldi) Ma non cera una canzone che diceva che se sei amico di una donna non ci combini niente? Maya: Paga e cambia cantanti di riferimento. meglio. Contrattazioni Emanuele: Sono sicuro che se vi conoscete meglio vi state simpatiche. Avete la stessa et. Nina: Se uno cha la stessa et non si sta simpatico per forza. Emanuele: Vabbe, avrete delle cose in comune, e poi solo per unora. Eravamo daccordo E va bene, Nina! Dieci euro, non di pi. Sono almeno tre settimane di paghetta. Nina: Anche a Filippo non piace quella bambina. Devi pagare pure lui. Emanuele: No, no, no, non se ne parla proprio. Nina: Dice che si annoia tanto Emanuele: Posso arrivare a quindici. Nina: E poi dice che fanatica e glielo vuole dire per forza Emanuele: Venti, Nina, venti, non di pi. Dieci euro per il silenzio di un amico immaginario mi sembrano sufficienti! Nina: Comunque Filippo dice che si vede che non hai ancora ventanni. Emanuele: Visto che Filippo stato pagato, potresti dirgli di farsi gli affari suoi per una volta? Donne che odiano gli uomini Lea: Mio marito ha chiesto di vedermi. Vuole parlare. Vuole tornare a casa. Elio: Un uomo che sa cambiare idea un uomo sensibile dovete ammetterlo!
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Monica: E la sua sensibilit, quando si faceva linfermiera sul lettino, dove stava? (verso Lea) Scusami la brutalit cara. Laura: E adesso cosa pensi di fare? Rosa: No, no no non dirmelo, riconosco quellespressione, tu vuoi rivederlo! Elio: Ma perch no, perch non dovrebbe? Magari ha capito che si sbagliato e adesso pentito. Lea: Be, forse, ha ragione Elio, forse dovrei dargli una possibilit Monica: Oh Signore, abbi piet di lei perch non sa quello che dice!!! Presente indicativo Chiara: Tu la fai facile Ema. Ma io non ho sedici anni come te, te lo ricordi? Emanuele: E come faccio a dimenticarmelo? Me lo ricordi tutti i giorni e a tutte le ore! Chiara: Non colpa tua, sono io che non dovevo venire, non dovevo darti retta. Io ho una vita gi tanto complicata, mi dici che futuro abbiamo io te? Emanuele: Ma dobbiamo per forza averci un futuro? Non possiamo stare insieme e basta? Al presente indicativo? Riconciliazioni Cristina: Ehi, hai visto, avevo ragione io. Pap tornato a dormire in camera era solo un periodo, adesso gi passato E stanotte fanno pure sesso. Sicuro! Emanuele: Metter i tappi. Ci manca solo la scena primaria ascoltata attraverso il muro

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Anelli Maya: Allora vediamo Hai visto tuo marito e ci hai fatto sesso. Monica: Te lo sei rimesso dentro casa Rosa: e avete deciso di fare un figlio insieme per ritrovare larmonia di coppia! Lea: Mi ha detto che era pentito, mi ha chiamato amore, mi ha regalato un anello di brillanti e Monica: (incredula) E tu hai buttato allaria i tuoi principi per un anellino da quattro soldi?!!! Lea: Intanto col cavolo che era da quattro soldi e poi se lo vuoi sapere ho ripensato a tutto quello che successo qui in questi giorni, a queste lettere, a quelle donne e be in uno stato di trance gli ho ridato lanello e lho buttato fuori casa. Ecco. Rosa: (entusiasta) Lo sapevo che eri cambiata! Le donne non si comprano con questi mezzucci! Maya: Be, certo, magari lanello avresti potuto prendertelo come risarcimento danni. Lea: stato pi veloce di me. Mi ha chiuso il dito nellastuccio. Ricerche storiche Elio: (trionfante) Trovate! Le ho trovate le donne cattive! Beatrice Cenci. Monica: Uccise il padre, perch aveva abusato di lei. Legittima difesa. Elio: Cristina di Svezia! Monica: Era lesbica lo sanno tutti e quindi in questo caso non fa testo! Elio: Salom. Ah! Voglio proprio sentire che scusa mi trovate, ha fatto decapitare Giovanni Battista perch
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Monica: (interrompendolo) Daccordo un po violenta come reazione ma quel cafone non la degnava di uno sguardo mentre lei gli ballava nuda davanti, non so se mi spiego! Secondo me se l cercata. Scoperte Stefania: Io i tuoi cugini non li ho mai conosciuti. Giulio: (indica una foto) Eccoli qui. Vittorio e suo fratello Giorgio. E queste sono Lorella e Luana le loro cugine. E poi ce ne sono altri tre che vivono in America e due in Canada. Stefania: Ma si somigliano tutti, incredibile! Giulio: Stampino di famiglia! Preparati ad avere in giro per casa un Giulietto o una Giulietta formato mignon. Stefania: No scusa, ma ste cugine Luana e Lorella so proprio uguali spiccicate! Giulio: Be, per forza! Sono gemelle omozigoti, come i cugini Vittorio e Giorgio del resto e anche i due ultimi figli di mio zio Carlo Giulio si interrompe. Stefania: Lo dicevo io che la pancia era troppo grossa per essere al terzo mese!!! Separazioni Emanuele: Rimorso, sostantivo maschile. Tormento, cruccio, procurato dalla coscienza di avere fatto male. Espressioni comuni: essere preso, perseguitato, straziato, ossessionato dal rimorso Laura: uno dei grandi piaceri della vita. Svegliarsi la mattina e ritrovarsi in casa il vocabolario Zingarelli al posto di tuo figlio.
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Emanuele: Lo hai scelto tu. Potevi svegliarti con in casa il tuo fidanzato, era sicuramente meglio. Laura: Senti, non prendertela con me. Lo abbiamo scelto insieme, io e Paolo di separarci. Ti comporti come se questo muro avessi deciso di tirarlo su da sola. Emanuele: S, certo. Convivo con te da sedici anni, mamma. un tempo sufficiente per capire chi decide le cose fra te e il resto del mondo. Contraeree Giulio: il cuoricino! Ma senti come forte! Sembra la contraerea! Pum! Pum! Pum! Comunque io qui continuo a non vedere Qual il bambino in mezzo a questi segni verdi? Dottoressa: Shhh Non sentite? Giulio: S il cuoricino del mio bambino la piccola contraerea, pum pum pum, lho gi detto Dottoressa: No, no sono due due cuoricini e questi (indica due sagome sullo schermo) sono i vostri due gemelli Stefania: Gemelli! Ora mi sento male Giulio: (sorridendo) Sono due? Due gemelli? Ma com possibile? Stefania: E come sar mai possibile! Indovina un po! Fatti due conti! (alla dottoressa) Nella sua famiglia non ce n uno, dico uno, che abbia avuto un figlio singolo, sono tutti gemelli! Decine di fotografie di parenti e tutti con i figli multipli! Sembra lalbum delle figurine doppioni! E quando crede che labbia scoperto, dottoressa? Quando era troppo tardi! Prima, me lo doveva dire, no? Avvertimi: occhio che qui paghi uno e prendi minimo due! E invece no!

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Scuffia Elio: Ma non c molto da dire. Manu mi ha lasciato. Ha detto che il nostro rapporto non va da nessuna parte, e quindi ti saluto e scuffia, arrivederci e grazie, chi s visto s visto. Monica: (un po eccitata) E tu? E tu? Come ci sei rimasto? Elio: Male. Abbastanza male, insomma. A me Manu piace. Monica: (alle altre due) Entusiasmante, no? Elio: Mi dici cosa, precisamente, ci sarebbe di entusiasmante in questa storia? Lea: Ma chiaro, scusa. Il fatto che hai preso il due di picche. Statisticamente un evento. Rosa: A un uomo della tua et, sano, con un lavoro fisso, fisicamente decente e senza problemi mentali rilevanti, non capita praticamente mai. Una donna se lo tiene stretto, perch sa che ha pi probabilit statistiche di venire colpita da un fulmine che di trovarne un altro libero. A meno che tu non abbia fatto qualcosa di imperdonabile. Monica: (a Elio) Che, hai fatto qualcosa di imperdonabile? Elio: Io? Niente! Sono stato lasciato, punto. Se la vogliamo dire tutta, manco me lo meritavo. Lea: Allora sei veramente un caso limite, la mosca bianca, leccezione che conferma la regola! Luomo lasciato ingiustamente! Lultimo stato il giovane Werther, fine Ottocento. Monica: Senti, te la sentiresti di rilasciare unintervista per il giornale? Forse soffre dentro Elio: Eccola l Manu: Buongiorno a tutte! Visto che bella giornata? Elio: Io non mi volto, guardate voi Vi sembra dispiaciuta che sia finita?
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Le ragazze si voltano verso Manu. Rosa: Be, male non sta. Direi anzi che mi pare tutta allegra Una pasqua, a essere precisi Elio: (senza voltarsi) Forse soffre dentro Lea: Se cos, deve essere molto molto dentro, perch fuori non si vede proprio niente N vincitori n vinti Monica: Quando se ne va il tuo uomo diventi come una vittima di un film di guerra. Ti amputano un arto e senti ancora il prurito anche se larto non c pi Laura: Ma che dici, Monica? Abbiamo fatto decenni di lotte per affrancarci dallimmagine della donna che ha bisogno di un uomo accanto per vivere e adesso siamo alla parabola del braccio mozzato? Monica: Ma io non ne faccio una questione di donna o di uomo. Credo che per loro in fondo sia lo stesso. Guarda quel poveraccio di Elio. Quando una storia damore finisce, ti senti come se fossi dimezzato. Tutto quello che era noi, adesso diventa io, tutto quello che era bello per due, diventa triste e misero per uno, cera la luce e adesso ti sembra tutto buio Laura: Grazie per il quadro incoraggiante. E che si fa allora? Monica: E lo chiedi a me? Io ho un curriculum di fallimenti amorosi che la met basterebbe per finire nel Guinness dei Primati. Da quel nano di Gabriele a quellinfame di Michele, da quella capra di Ermanno a quel truffatore di Ernesto, passando per unaltra trentina di delusioni assortite. Tutte diverse. Ma tutte ugualmente umilianti.

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Michele un bastardo Monica: Dopo i migliori film di Lelouch, tu e Paolo siete la prova vivente che lamore esiste e non una bugia inventata dai produttori di cioccolatini per farci ingrassare. Laura: Ma che, dici davvero? Monica: Ma hai bisogno veramente di qualcuno che te lo faccia vedere dallesterno? S, dico davvero. Stai facendo una cazzata a mandare tutto allaria. Laura: Allora sincerit per sincerit, posso dirti che penso che anche tu con Michele stia commettendo uno sbaglio? Monica: Alt. Stop. Fermi tutti. Michele unaltra cosa. Michele un bastardo che prima mi ha portato a letto e poi scappato come una lepre davanti a una carica di fox terrier. Con lui ho cominciato a litigare dal primo momento che lho visto. Ci siamo detestati per tutto il periodo della nostra frequentazione. Noi, io e lui, siamo la prova vivente che il male esiste, che le guerre non smetteranno mai e che la natura delluomo fondamentalmente cattiva. Filosofi Emanuele: Che ha detto Platone a proposito dellimmagine ideale? Cristina: E che ne so? Ma posso mai sapere tutto quello che ha detto Platone? vissuto cinquantanni, sai quanto ha parlato? Non so neanche tutto quello che dico io, devo sapere tutto quello che dice un altro? Non possiamo scegliere due o tre cose pi rappresentative? Emanuele: Ma una cosa rappresentativa, lidea centrale della sua filosofia! Cristina: Allora perch mi hai fatto imparare la storiella della caverna? Io non posso ricordare tutto, scegliamo le cose pi importanti: Epicuro vuole solo il piacere e grazie
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tante ci voleva il filosofo, Socrate si ammazzato con il veleno perch caveva i problemi suoi, Platone cha la favoletta della caverna Emanuele: Non una favoletta! Cristina: Quello che . (sollevando lo sguardo, ma senza scomporsi troppo) C tua madre che piange in balcone. Emanuele: Mamma! Laura: (imbarazzata) Ciao ragazzi Oddio, scusate, non so che mi preso ma vi vedevo cos, a studiare buoni buoni siete cos belli Forse io e Paolo non siamo riu sciti a fare niente di buono, ma almeno vi abbiamo fatti incontrare voi fate tutto quello che noi non riusciamo a fare vi aiutate, vi sorreggete, siete come due fratelli Emanuele: Io avrei qualche riserva sul fatto di venire apparentato con una che pensa che Socrate si sia suicidato perch non andava daccordo con la moglie. Cristina: Laura, ma perch queste cose non le dici a pap, invece di dirle a noi? Laura: Perch perch non ce la faccio Cristina: Ricominciare dai propri errori importante. lunica strada verso la conoscenza. Lo dice anche Aristofane Emanuele si passa una mano in faccia, disperato. Cristina: Aristide? Aristarco? Emanuele: Aristotele! O Dio Santo! Due Stefania: Questi sono due, capito, e io da bambina non sapevo neanche cambiare i vestiti a Cicciobello! Giulio: Troveremo un modo, lo trovano tutti Nessuno pensa di saperlo fare prima, poi stai l con il bambino in braccio e tutto diventa naturale. Stefania: I bambini in braccio! Plurale! Ma ti rendi conto? Stamattina pensavo che se ne reggo uno con la destra
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e uno con la sinistra, non posso neanche grattarmi il naso, figuriamoci dargli da mangiare: Come lo accendo il fuoco? Come la riempio la pentola? Come la giro la pastina? Non cho mica una terza mano! Giulio: Be, allinizio questo problema non lo avrai. Risolverai tutto con lallattamento. Stefania: Oddio, lallattamento! Come si fa, quando sono due? Uno per lato, o fanno i turni? Giulio: Be Uno per lato, temo. Stefania: Noi abbiamo bisogno daiuto. Giulio: E lo troveremo, un aiuto. Chiameremo una baby sitter. Stefania: No Facciamo come i mafiosi. Chiediamo aiuto alla famiglia. Uomini, uomini Peter: Gli uomini sono testardi, orgogliosi, caparbi cocciuti, ostinati insomma in una parola, sono insopportabili. Riccardo: Un uomo non ammetter mai per primo di avere sbagliato. Piuttosto resta a casa a soffrire in silenzio, se ne sta l che si macera e si sente male, pu anche morire di dolore, ma crepa se alza il telefono e dice qualcosa. Se non vuoi finire come i protagonisti di Lamore ai tempi del colera, che ritornano insieme a 85 anni, ti conviene darti una mossa. E in fretta. Laura: (sospirando) Ma perch voi uomini siete fatti cos? Peter: Guarda, vorrei saperlo anche io. linferno in terra. Avere a che fare con gli uomini una cosa che non auguro al mio peggior nemico Riccardo: Fra gli uomini e le donne non c gara. Siete pi sensibili, pi attente, pi intelligenti, pi tutto Noi siamo fatti peggio, evidente Peter: E quando sei gi tu un uomo, e per avere un rapporto sentimentale devi avere a che fare con un altro uomo,
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allora una doppia sfiga, unapocalisse, una nemesi divina! tutto raddoppiato per due, ti rendi conto? Laura: Vi prego, smettetela, se no finisce che mi ritiro su unisola deserta o mi faccio suora. Amici Emanuele: Alla fine mi sembra tutto strano, lo sai? Cristina: Cosa? Emanuele: Non dividere pi gli spazi con te. Per esempio quando ceniamo con mamma e Nina, si sente un silenzio assoluto. Il rumore di te che mastichi e mandi gi il boccone riempiva la casa Tutti quei bei versi animaleschi Cristina: Gi. A me invece sembra strano trovare sempre il bagno libero, senza pi te che te ne stavi chiuso dentro delle ore Pare che sia una questione det, non preoccuparti, dice che lo fanno tutti i maschi adolescenti Emanuele: Guarda che io nel bagno ci sto chiuso per curare la mia igiene personale, non per quello che pensi tu! Ma gi, che lidea di pensare alligiene non ti appartiene proprio costituzionalmente! Cristina: Io mi lavo come tutte le persone normali. Ma non mi sterilizzo il sedere, come fai tu. Emanuele: La verit che noioso. Vivere senza di voi. Cristina: S. Anche vivere senza di voi. come essere tornati indietro nel tempo. Siamo di nuovo soli. (gli mette una mano sulla spalla) Ma noi restiamo amici, per. Emanuele: (scostandosi) S basta che non mi tocchi troppo Scioglilingua Cristina: Ti sei portato qualcosa da leggere in gita? Emanuele: Pensavo a Parerga e Paralipomena.
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Cristina: Ah, un libro di scioglilingua? Da fare tutti insieme in pullman per passare il tempo? Emanuele: (schifato) Schopenhauer. Vacanze Cristina: Pensavo una cosa ma secondo te facciamo bene a partire adesso? Con tutti i casini, la separazione, tua madre che piange in balcone, mio padre che non parla eccetera? Emanuele: Segui il mio ragionamento. Cristina: E che coglioni! Emanuele: Nelle ultime settimane mi sono sparato una relazione con una donna pi grande, una madre che andata in depressione, una sorella che ha ucciso lamico immaginario, e una manica di muratori che sono venuti a tirare su un muro in mezzo a casa. Considerando anche i traumi pregressi, vedi mio padre omosessuale, mi sembra troppo. Io voglio andare in vacanza. Cristina: S. A proposito di vacanza, penso che io a un certo punto me ne scappo, vado sulla costa, prendo un traghetto e raggiungo Davide ad Atene. Lho sentito oggi e glielho detto. Emanuele: Cosa? Davvero? Fuggi dal tuo fidanzato? (soddisfatto) Bene. Finalmente diventiamo la disperazione dei nostri genitori, come tutti gli adolescenti veri. Cominciavo a sentirmi strano. Raccomandazioni materne Laura: Non ti chiamo, per tu il telefonino non lo spegnere, va bene? Mi fa stare pi tranquilla. Emanuele: Ma cosa, ti fa stare pi tranquilla? Sapere che consumo le batterie del cellulare? O sapere che le compagnie telefoniche coprono anche gli Abruzzi?
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Laura: Sapere che ti posso raggiungere! Emanuele: Ma lo sai che mi puoi raggiungere! Andiamo in un parco, mica in Himalaya! Ti sei presa i numeri di tutti gli alberghi, il numero della professoressa, tra un po scopro pure che stai in contatto radio con qualche guardia forestale per controllare che non mi perdo nei boschi! (a Cristina) Non so tu, ma a me le ha dette tutte. Anche di chiudere il gas prima di dormire, e sa che andiamo in albergo! Fiori rosa fiori di pesco Monica: Tu? E che ci fai qui? Michele: Ti devo parlare. Devo aprirmi, dirti veramente quello che penso, ora so che lunico modo per essere felice veramente di non nascondermi dietro un dito e gettare il cuore oltre lostacolo. Monica: Michele aspetta Michele: E non importa quanto alto questostacolo, dieci metri, cento, mille, diecimila! Io lo superer, lo superer con slancio! Ti chiedo solo di starmi a sentire! Monica: Michele, senti, parliamone in un altro momento, va bene? Michele: Non posso perdere altro tempo, ne ho gi perso troppo, ho quasi quarantanni! Monica: E allora domani saranno quarantanni e un giorno, non che muore nessu Gabriele: Monica, tutto bene? Michele: Gabriele! Monica: S ma non tirare conclusioni Il fatto Michele: Ma non si era sposato con quella strappona? Che ci fa qui da te? Monica: Ma no, che Scusa un momento. sposato con una strappona, che ci fa qui da te. Quindi il sottotesto
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: perch dovrebbe passare la serata con me che sono una racchia se ha una moglie bona a disposizione? Michele: No, che Monica: Si sta separando, va bene? Le gambe magre e i culi sodi non sempre fanno la felicit. Almeno per qualcuno. Comunque questo che centra? Sono affari miei! Di che timpicci? Michele: (avvilito) Hai ragione scusami. Scusami. (a Gabriele) Signore chiedo scusa anche a lei, ma Monica: Io ero fuori di me, ero proprio fuori di me, ma che , Fiori rosa fiori di pesco? Basta cos. Michele: Volevo dire che sono venuto in un brutto momento. Monica: Lhai avuto, il tuo bel momento. Lo avevi avuto. E hai rovinato tutto. Michele: Lo so. Addio, allora. Monica: (chiudendo la porta) Addio. Tutti insieme appassionatamente Clelia: Basta, Giulio, abbiamo bevuto abbastanza non che ci nasce un nipotino e di conseguenza dobbiamo diventare alcolizzati Stefania: Ecco, appunto di questo che volevamo parlarvi C una cosa che non vi abbiamo detto Giulio: Ecco, il fatto che non avrete un solo nipotino Ne sono in arrivo due. Due gemellini Piccolini carini non fantastico? Certo ci vorr un po pi di impegno ma non meraviglioso? Clelia: (a Mario) Stanno cercando di incastrarci. Lo hai capito, vero? Mario: S, credo di s. Clelia: (a Giulio) Vuoi dire che ci avete invitato qui per chiederci una mano a badare a Gianni e Pinotto? Giulio: Be, noi non che sappiamo bene come si faccia
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a crescere un bambino figuriamoci due In questi casi ci si deve appoggiare al sapere di chi ha vissuto di pi, di chi ha pi esperienza. Clelia: Esperienza un corno! Oh! Ma non che avete capito male, voi! Che adesso noi rinunciamo a tutto per crescere i vostri figli! Stefania: Tu tre giorni fa mi hai detto che pensavi di andare in pensione tra un po! Clelia: Ma io pensavo di andare in pensione per viaggiare, imparare la salsa, giocare a bridge, farmi un lifting e andare un giorno s e uno no alle terme! Non per crescere i gemelli Ruggeri! Stefania: Pap ti prego falla ragionare! Io sono in attesa, ho bisogno di essere sostenuta! Ho bisogno di sentirmi spalleggiata! Giulio: Se ci garantiste adesso che tre quattro giorni a settimana lo sapete che io non ho i genitori Clelia: Ah no! Non attacchiamo con la storia dellorfanello, eh? A me Senza famiglia mi dava ai nervi come racconto pure quando ero bambina! Io pi di una sera a settimana non mi posso impegnare! Stefania: Ma una sera andava bene se era uno, questi sono due, facciamo almeno tre sere! Clelia: No! Diventeremo come i vecchi delle pubblicit progresso! Come quelli della canzone di Baglioni, seduti sulle panchine dei cortili a succhiare un filo daria e un vento di ricordi! Ma io non ci sto! Il telefono squilla e parte la segreteria telefonica Segreteria telefonica: Salve, Stefania e Giulio chiamo dal centro adozioni Ho una bella notizia per voi la vostra pratica andata a buon fine ci sarebbe la possibilit di un bambino se potete chiamarmi domani mattina vi spiego tutto Stefania: (a Giulio) Tu lhai mandata la lettera a quelli delladozione per dire che purtroppo non potevamo pi
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prendere il bambino, vero? Perch io sono incinta, doppiamente incinta? Giulio: (falsissimo) Certo! Certo che lho mandata almeno mi sembra Clelia: (alzandosi) Presto, Mario, andiamocene. Qui a ogni secondo che passa esce fuori un bambino nuovo. Facciamo la fine di Julie Andrews in Tutti insieme appassionatamente. Io, te e una schiera di ragazzini nazisti che urlano. amore? Michele: S, effettivamente sorprendente, Natascia una ragazza sexy tu a questo punto sei un uomo solo e non ci sei stato. Ti sei chiesto perch? Paolo: Forse un problema di maturit. Di ormoni che non girano pi come dovrebbero. Michele: O meglio che girano in ununica direzione Paolo: Che intendi scusa? Michele: A senso unico! In direzione di Laura Del Fiore! Concentrati e seguimi. Non fare finta che ti piaccia la libert e lo stare solo. Ti manca quando ti alzi la mattina? Muori dalla voglia di sentirla durante la giornata? Guardi quel maledetto telefono con una sottile e costante apprensione? Paolo: Be, forse, qualche volta Michele: Senti la sua voce quando sei solo dentro casa e per la strada ti sembra di riconoscerla in tutte le dannatissime donne che incontri?! La vedi tipo apparizione della Madonna? Paolo: Io questo non lho mai detto! Michele: Lo dico io! Paolo: E tu che cavolo ne sai?! Michele: Di questo non preoccuparti. Ma se hai provato anche solo una piccola parte delle cose che ti ho detto, tu sei ancora innamorato di Laura! Quindi corri da lei.

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Al telefono Cristina: Ciao pap, va tutto bene, sicuro? Paolo: Qui tutto bene Cris, tutto bene. Si pu dire che oggi tuo padre un uomo nuovo. Un uomo che deve fare una grande virata! E la far, la far! Come Luna Rossa! Come Mascalzone Latino! Cristina: (perplessa) S, daccordo e com? Paolo: Vedrai! Io volevo dirti che mi dispiace se in questo ultimo periodo ti ho fatto arrabbiare e sono stato nervoso e forse ti ho anche un po deluso. Ma ho capito, ho capito quello che voglio e adesso sar tutto pi semplice. Cristina: Be, fantastico! Paolo: Non ti anticipo niente ma sono sicuro che sarai fiera di me. Adesso ti lascio andare e saluta anche Emanuele. E non vedo lora di rivedervi, sai? Cristina: S, anchio. Ciao pap. Attacca. Emanuele: Be? Come sta? Cristina: A pezzi. Peggio del previsto. Sai i matti quando fanno finta che tutto normale e dicono: Va benissimo, va benissimo, mi sento una favola? Ecco, cos. Il gioco della bottiglia Emanuele: demenziale Io non bacio nessuno che non sia di mio gradimento, intendiamoci. E alcuni di voi hanno evidenti problemi di igiene! Martina: Senti, non rompere con le tue fisse del cavolo. Tu baci chiunque ti capiter, anche un maschio. Queste sono le regole! Emanuele: Ah! Capisco, avete aggiunto la variabile gay per rendere la cosa politicamente corretta, ma rimane un gioco cretino da cerebrolesi!
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Martina: Senti, sei nel cerchio e quindi sei cerebroleso quanto noi. Cristina: Inoppugnabile! Gira! (la bottiglia si ferma su Cristina) Oh no! Martina: Oh s! Cristina: Ma non possibile, siamo una specie di fratelli! Martina: Le regole sono uguali per tutti! Emanuele: Oh! Ma chi le ha stabilite ste cavolo di regole si pu sapere? Il marchese De Sade? Cristina: E mo chi questo? Emanuele: Un tipetto per niente raccomandabile, che si sarebbe divertito un casino in questo momento. Adolescenti Mancuso: Giorgi vedo che ci sentiamo meglio Cristina: Professoressa, buongiorno s, mi sento meglio e volevo stare qui davanti a prendere un po daria Mancuso: S, certo faccio linsegnante da trentanni e vi conosco. Torna in camera, vuol dire che il tuo fidanzato ad Atene lo saluti via telefono, almeno fino a che sei sotto la mia responsabilit Cristina: Chi le dice che stavo partendo per Atene, scusi? Mancuso: Microspie nelle stanze. Scherzo. Vi conosco, voi adolescenti. E mi ricordo di quando ero adolescente io. Solo che io non mi sarei fatta beccare cos facilmente. Andiamo, torna in camera, su c Emanuele, potete guardare la tv insieme Cristina: Se non le dispiace preferisco restare qui. Sa che non vedevo lora di fare due chiacchiere con lei? Mi parli di quandera adolescente. Cera la guerra? Mancuso: Grazie.

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Consigli di una madre Clelia: Laura? Senti ma perch non ti tiri un po pi su quei capelli? Magari ti metti anche un po di matita agli occhi Laura: Vado al supermercato mamma, non al ballo delle debuttanti. Clelia: Se ti mettessi anche una scarpa con un po di tacco qualche volta, lo sai quanto ti slanciano. Dove la natura non arriva arriva il tacco dodici Nina: Ma perch vuoi che si mette i tacchi dodici? Clelia: Perch lei ancora non lo sa, ma ha un appuntamento importante. E non vorrei che si pentisse di non essere al massimo! Guardala sembra una profuga Io non le proporrei di sposarmi, le proporrei un anno di centro estetico! Blind proposal Paolo: Senti io avevo preparato un discorso e volevo dirti un sacco di cose meravigliose, volevo che fosse perfetto e invece sta andando tutto storto. Laura: Non si pu accendere la luce? Paolo: No! Doveva essere indimenticabile e lo sar lo stesso! Paolo si mette in ginocchio. Si sente un rumore sinistro. Laura: Ma che fai? Cosera? Paolo: Le tue uova, devo averle acciaccate ma non fa niente e ti prego non interrompermi o da questa serata non mi riprender mai pi. Laura io volevo dirti che che io non ho mai smesso, nemmeno un giorno di vivere insieme a te. Questo muro non significa niente, non ha mai significato niente perch io ho continuato sempre ad amarti, vero cho messo un po di tempo a capirlo, ho fatto i miei errori,
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ma adesso chiaro ed anche chiaro quello che devo fare e che forse avrei dovuto fare gi qualche mese fa. Le d lanello. Laura: Che che che cos? Paolo: Io voglio stare con te. Un sacco di tempo, non so se sar per tutta la vita, tre anni, o trenta o trecento, ma fino a quando ne avremo voglia, s. Te lo chiedo con tutto lamore che ho. Laura, vuoi diventare mia moglie? Laura: Oh Paolo Sviene. Paolo: Laura! Laura? Tesoro, Laura!? Era un s? Devo considerarlo un s? Tipo silenzio-assenso? Laura? Riprenditi! In chiesa Prete: Ingresso dello sposo, ingresso della sposa, alleluia, offertorio, pace, apposizione delle firme, uscita degli sposi saranno interamente musicate. Paolo: Oh bene, sulla musica ho delle proposte. Prete: Io raccomando violini e organo: solenne e particolarmente adatto allevento. Laura: Amore, io non so se i Matia Bazar sono proprio adatti a una cerimonia Paolo: Fidati! I Matia sono sempre adatti! Prete: Ricordatevi che domani non potete ASSOLUTAMENTE mancare alle prove. Unultima cosa. I vostri testimoni sono una coppia? Laura: No cio s. Forse. Veramente non lo sappiamo! Paolo: Credo che non lo sappiano nemmeno loro. Prete: Non fondamentale. Ma due innamorati come testimoni sarebbero auspicabili: fanno simpatia e aiutano larmonia della cerimonia. Non potrebbero fingere di amarsi per loccasione?
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Il giorno pi bello Monica: Se volete saperlo, io credo che in questo mondo bastardo e infame il matrimonio sia la sola idea romantica che ancora mi rimasta. E quindi vi pregherei di non farmela a pezzi! Rosa: una condanna. Alla fine, nessuna donna pu resistere al sogno di quel giorno. Io non ci ho resistito, mannaggia a me! Maya: Io veramente ci resisto benissimo! Non devo neanche fare uno sforzo. Rosa: Ma tu non sei una donna, cara! Sei un velociraptor, e pure maschio. Il tuo cervello somiglia molto pi a quello di un giocatore di rugby in azione che a una qualsiasi femmina in cerca di marito. Condivisione Elio: Maya, per caso conosci una certa Alice? Maya: S, certo che la conosco, una mia cara amica, perch? Elio: Ma io non la conosco. Non lho mai vista. Ho trovato un messaggio in segreteria. Maya: Le ho parlato io di te. Non preoccuparti! Rosa: Ma hai avvertito tutta lagenda? la quinta che chiama. Maya: Un amante degno di questo nome non si pu tenerlo per s. Sarebbe egoista, con tanta gente che soffre. Elio va condiviso con le amiche, come le promozioni in profumeria, i saldi anticipati in boutique, e un buon parrucchiere! Rosa: Se non fossi sposata, ti chiederei di farmi entrare nel giro (ripensandoci) Senti, vabbe, fammici entrare lo stesso
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Puzzle Michele: Io con Monica ho chiuso! Sono stato dieci giorni via per farla riflettere. Ho visto come ha riflettuto! Manco una telefonata, una lettera, un cacchio di sms! Muta! Paolo: Vabbe, lo sai come sono ste cose! Nessuno fa mai la prima mossa. Anche io e Laura ci siamo passati. Michele: Ma voi siete i due pezzi mancanti del puzzle Paolo: Perch voi cosa siete? Michele: Io e Monica siamo quelli finiti per caso nella scatola sbagliata. Devi dirglielo! Laura: Che la sua lettera era commovente e sincera. Che ti ha fatto piangere e che una cosa cos bella non te laveva mai scritta nessuno. E probabilmente nessuno mai te la scriver pi. Monica: Grazie per laugurio. Comunque, sono solo belle parole su un pezzo di carta. Laura: Che per ti sei appesa sopra il letto tipo santino! Te le leggi ogni notte prima di dormire! Le ripeti ogni mattina quando ti svegli! Vorr dire qualcosa! Monica: S. Che mi piace la musicalit della lingua italiana! Rivelazioni a schiaffo Giulio: E basta, dai Yang gi da un anno e mezzo in Italia qualche parola se la sar imparata! Stefania: Certo. Ma non pi bello fargli sapere che NOI nel frattempo abbiamo imparato la sua lingua? Si sentir pi accolto e avremo vinto gi su un fronte!
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Giulio: Non una campagna militare, Ste. Stefania: Se penso a quello che ci aspetta nei prossimi mesi non so trovare un paragone pi calzante. Giulio: Intanto pensa a quello che ci aspetta nei prossimi minuti ci sono i tuoi Hai pensato a quando dirglielo? Sono rimasti gli unici a non saperlo. Stefania: Be, con calma. Tante battaglie tutte insieme io non le posso affrontare. Pure Napoleone tra Austerlitz e Waterloo s riposato un po. Clelia: Ciao Giulio e Stefania Avete gi dato unocchiata ai televisori? Stefania: No. Ma abbiamo deciso di adottare un bambino coreano. Ha sei anni e si chiama Yang e vorrei che per una volta tu non dicessi niente di sgradevole, mamma. Giulio: Non dovevi dirglielo con calma? Stefania: A volte le rivelazioni a schiaffo sono quelle che funzionano di pi! Prove dabito Monica: Ma guarda che splendore! Laura: Ah (scoppia a piangere) Monica: (alla sarta) Stia pi attenta con quelle spille! Sarta: Ma se non lho nemmeno sfiorata! Laura: (piangendo) Non sono le spille Sono andata a letto con Riccardo! Monica: (tranquilla) S certo, quando avete concepito Nina, sette anni fa. Laura: (piangendo a dirotto) No! La settimana scorsa! Stefania: (sicura) Laura, te lo sarai immaginato Riccardo gay! Laura: (piangendo a fontanella) A casa sua, sul suo divano, non me lo sono immaginato! Ci sono proprio stata! Monica spinge la sarta fuori dalla stanza.
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Sarta: Ma devo finire gli orli Monica: Via, via, via! Se non esce velocemente non ci sar nessun orlo da finire. Capito? Dettaglio insignificante Stefania: Tecnicamente il fatto che tu sia andata fino in fondo e Paolo invece si sia tirato indietro, solo un dettaglio insignificante! Laura: Un dettaglio? Insignificante? Questa la rivoluzione, cambia tutto! Paolo non andato a letto con Natascia e io invece sono andata a letto con Riccardo! Monica: Non cambia niente invece! Perch lintenzione Paolo ce laveva! Eccome se ce laveva! Lha fatta entrare in casa! Laura: (decisa) Quindi pu capirmi! E quindi ci devo parlare! Monica: Anni di conquiste. Battaglie, rivoluzioni e poi siamo sempre al solito punto. Il senso di colpa. Laura: No! La sincerit!!! Monica: solo il tuo desiderio autolesionista e punitivo! Con conseguenze disastrose sulla tua vita! Stefania: Nella migliore delle ipotesi Paolo accetterebbe il tuo tradimento ma rimarrebbe con il pensiero fisso. Sospetto e sfiducia si insinuerebbero nel vostro rapporto e nel giro di poco vi ritrovereste come due estranei. Laura: Non voglio sentire lipotesi peggiore. Monica: Eccola! Il tuo matrimonio, il tuo giorno pi bello improvvisamente si trasformerebbe nel peggiore dei tuoi incubi e tutto questo perch? Solo per un desiderio di sincerit! Ma chi la vuole sta sincerit, chi lha chiesta! La sincerit fa male! Laura: S, ho capito! Ma allora cosa devo fare??? Stefania: Niente, assolutamente niente.
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Monica: Paolo ama te, tu ami lui, domani vi sposate e il resto semplicemente non esiste! Chiaro? Pendoli Nina: Ciao Uff, in tivv non c niente di divertente Emanuele: La vita solo un pendolo tra dolore e noia. Nina: Scommetto che lha detto Schopenhauer. Emanuele: Esattamente. In chiesa Prete: Non colpa mia se i vostri amici allultimo momento non sono venuti. Io una prova la devo fare. Quindi adesso lei fa la sposa, signora Monica, e il signor Michele fa lo sposo. (alzando la voce) Avanti! Marcia! Monica avanza verso laltare. Monica: (tra s) Uno, due, tre, quattro Prete: Non corra, guardi che ha le damigelle dietro che sostengono lo strascico! Monica: (nervosa) Ah davvero? Strano perch qui non c nessuno. Se vuole le mimo anche la parte del padre! E poi corro a macchia di leopardo nelle panche e le faccio pure gli invitati! Prete: Silenzio! Tenga il braccio sinistro in alto e conti! Monica: (tra s) Quindici, sedici, diciassette Prete: E si ricordi che non a una parata militare. Pi morbida! Non sembra una sposa, sembra una condannata a morte! Monica: (tra s) Ma dove ha fatto il seminario, questo? Nella Germania nazista? Io lo strozzo! E strozzo anche quei due!

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Il diletto del mio cuore Monica: (ispirata) Davanti al Signore onnipotente io, Monica giuro che in fortuna e malattia Prete: (interrompendola) No, signorina, direi che di questo non c bisogno. Le ricordo che una prova. Possiamo passare oltre. Michele: Solo un po demozione, non preoccuparti Monica: Non essere cos presuntuoso! Mi sono solo sbagliata. Prete: A questo punto gli sposi si scambieranno le promesse. Michele: Comunque non lo ammetteresti. Monica: Perch non c niente da ammettere! Michele: dallinizio che non mi guardi negli occhi. Monica: Ho la congiuntivite, devo tenere gli occhi bassi, me lha detto il medico, va bene? Nientaltro! (al prete) E lei prosegua! Michele: Non ti usciva la voce quando mi hai visto allentrata! Monica: Siamo in un luogo sacro! Non urlo! Michele: La tua mano adesso tremava e anche la mia! Perch non lo dici? Tu sei emozionata quanto me di rivedermi! Monica: Non mi fai n caldo n freddo, chiaro? Prete: Signori, per favore. A questo punto i testimoni si avvicineranno con le fedi e poi ci saranno le letture. Michele: Tu non molli proprio mai, eh? Monica: (al prete) Che pezzo ha scelto la signora Del Fiore? Prete: Cantico dei Cantici. Il diletto del mio cuor Monica: Al diavolo! Me lo dia! Me lo dia! Veloce! (alza la voce e legge) Il mio diletto bianco e vermiglio riconoscibile fra mille e mille (emozionata) Il suo capo oro, i suoi riccioli grappoli di palma, i suoi occhi come colombe su ruscelli dacqua, le sue guance come aiuole di balsamo, le sue labbra sono gigli, le sue mani anelli doro. Egli tutto delizie! Questo il mio diletto, questo il mio amico Monica guarda verso Michele.
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Monica: E se trovate il diletto del mio cuore ditegli che sono malata Malata damore. Consigli fraterni Cristina: Insomma che devo fare secondo te? Emanuele: Conosci te stesso. Lo diceva Socrate. Cristina: Vabbe, grazie dellaiuto! Tutto qui? Sto Socrate non dice nientaltro? Non dice una che deve fare quando non cha voglia di fare le vacanze col suo fidanzato? Emanuele: Per i filosofi non esiste il singolo fatto ma il problema in generale. E poi in confronto alla vastit delluniverso il tuo problema delle vacanze con Palmieri, con tutto il rispetto, diventa una questione di secondordine. Cristina: Non sono solo le vacanze che io non ci capisco niente, ma non pi come prima. Non mi batte pi tanto il cuore quando lo sento e vederlo non stato cos emozionante Ma che sar? Emanuele: Forse non lo ami pi. unequazione. Il cuore batte se ami, se non ami si ferma e langue. Cristina: E questo chi lo dice? Emanuele: Farina del mio sacco. Esperienza personale, direi. Je ne regrette rien Laura: (grave) Paolo dobbiamo parlare, devo dirti una cosa Io io Oddio, non so come dirtelo ho fatto lamore con Riccardo Paolo si paralizza. In silenzio. Per lunghi istanti. Laura: Paolo? (timorosa) Amore hai capito quello che ti ho detto? Paolo: (calmo) S, Laura Laura: Dovevo dirtelo, sai Non potevo tenermi questo peso sul cuore
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Paolo: S, lo capisco e lo apprezzo. Laura: (proseguendo) Lo so, tu adesso sarai furibondo con me, sarai arrabbiato, ferito per questa storia di Riccardo Cosa hai detto? Paolo: Che capisco quello che successo. In fondo poteva capitare anche a me, anzi stava proprio per capitare. Laura: un trabocchetto, vero? Io adesso penso che tu sei luomo pi meraviglioso del mondo e poi succede qualcosa di orribile. Paolo: (logico) Ci eravamo lasciati. Non stavamo pi insieme. Tu eri disperata. E quando si disperati si fanno cose disperate. Laura: (incredula) Amore, ti senti bene? Cio tu mi credi davvero? Paolo: Perch non dovrei? Riccardo non ha significato niente per te, me lo hai detto, una cosa chiusa e poi lui gay. Laura: (euforica) Gay, gayssimo, ancora di pi guarda. Amore, vero? Ce la fai ad andare avanti, a vedere tutte le cose belle e meravigliose che possiamo fare insieme? Paolo: (esaltato) Non ci faremo rovinare tutto da una cosa finita, superata e senza significato. Dobbiamo pensare alla vita che verr! Laura: (felice) cos, cos, proprio cos! Paolo: (esaltatissimo) Sono altre le cose importanti! Siamo io e te e noi ricominceremo da zero, come dice la Piaf! Laura: La Piaf? Non pensavo nemmeno che la conoscessi la Piaf Tu sei veramente luomo della mia vita! Amici, complici, amanti Monica: (urlando) Lo sapevo! Lo sapevo! Lo sapevo! M sparito nel nulla unaltra volta! Brutto bastardo, verme, carogna, porco, vigliacco
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Michele, entra in camera con un vassoio tra le mani. Michele: Ecco qui: cornetti, caffellatte, t, yogurt, frutta, il giornale, e poi un fiore per addolcire il tuo risveglio Dicevi qualcosa? Monica: Uno scioglilingua per svegliarmi meglio. Michele: Pensi di poter resistere senza di me per un paio dore? Monica: Ci prover. Dove vai? Michele: Mi ha telefonato Paolo. Non mi ha voluto spiegare, ma ho riconosciuto la voce: tremula, bassa e a intermittenza. Vuol dire una cosa sola: panico. Monica: (spaventata) Panico? Oddio, no! Senti non che gli verr in mente qualche scherzaccio vero? Lo sa il suo anello dove glielo infilo? Michele: Non niente. Solo un po di paura. Sono sicuro. Monica: (dolce) A noi non ci capiter pi, vero Miche? Michele: (dolce) Te lo prometto. Almeno per i prossimi Be, meglio non fare pronostici che dici? Monica: Daccordo. Niente pronostici. (lo guarda) Comunque per capirsi, pensavi alle prossime ore prossimi giorni, o settimane? Michele: Pensavo a prossimi mesi, anni, secoli. Monica: Ecco, mi sento meglio. Bomboniere Clelia: (incredula) No, scusate, ma questi cd masterizzati sarebbero le bomboniere di quei due? Per altro illegale! Emanuele: C anche la versione a cappella di Mister Mandarino! Non sei contenta? Clelia: Come di unernia del disco.

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Sono tanto felice Nina: Che bel vestito da sposa! Mamma sei come Cenerentola quando diventa principessa ma prima di tornare poveraccia! Emanuele: Scusa il termine giovanilistico ma sei uno schianto! Laura: (emozionata) Grazie! Sono tanto felice, ragazzi! Mario: Laura, sei uno splendore. Laura: Sono tanto felice, pap. Clelia: Sei veramente bellissima, tesoro Laura: Grazie mamma. Sono tanto felice! Emanuele: (a Clelia) Ma questa non dice altro? Clelia: Il matrimonio paralizza le cellule cerebrali, scientificamente provato. (a Mario) Comunque sono anni che le dico che con un po di trucco cavrebbe guadagnato! Si vestita sempre come una bidella, bianca come un cadavere Sta a vedere che adesso si sposa e neanche la riconoscono. Training Paolo: Miche, ho deciso, io Laura non la posso sposare, su quellaltare oggi io non ci vado!!! Michele: Cosa? Laura il tuo bene pi prezioso, la donna che tutti vorremmo avere accanto. Paolo: Cio, stai dicendo che tutti volete avere accanto una che vha tradito? Ma che razza di immaginario cavete? Michele: Sei un cretino! Un cretino stellare. Pa, stammi a sentire che cabbiamo poco tempo. Quale donna la sera prima del suo matrimonio, del giorno pi bello della sua vita, del suo sogno a occhi aperti, va dal suo promesso sposo e gli confessa di averlo tradito con lex marito, eh? Paolo: Quale donna? La mia, perch sono sfigato, solo a me mi capitano queste cose!
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Michele: No! Lo fa solo una donna sincera, innamorata che non ci pensa due volte a mettere a rischio tutto, pur di dire la verit! Di una donna cos potrai fidarti per tutta la vita non lo capisci? Paolo: (riflettendo) Be, certo stata coraggiosa. Io non so se ci sarei riuscito! Michele: Tu non lo sai, ma questo stato il regalo pi grande che potesse farti! Paolo: Andare a letto con Riccardo ora diventato un regalo per me! Mo vado in chiesa e li ringrazio pure del presente! Michele: No, il regalo stato raccontartelo. Esporsi. Rischiare. Possibile che sei cos ottuso? Questo il vero amore, Pa, questo! Cristina: Non vorrei mettervi fretta. Ma ci sarebbe un matrimonio da fare Paolo: (convinto) Andiamo! Sono pronto! In fuga Laura: Paolo? Scusa un momento (urlando) Paolo? Paolo? Paolo va via dalla chiesa con la macchina. Laura: (urlando) Ma che c? Adesso la sai guidare la macchina! Per scappare da me? Dove vai? Eh? Paolo! (verso gli invitati) Be? E allora? Che cavete da guardare? Mi ha mollato sullaltare! Succede! Non avete mai visto il Laureato? Invitato: Veramente a essere precisi nel Laureato dallaltare scappava lei, non lui Laura: Scusa, chi sei tu? Invitato: Sono sono un cugino di secondo grado di Paolo. Laura: E che cazzo ti puntualizzi? Eh? Sei pure di secondo grado! Statti zitto, no?

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Forum Laura: E va bene, ho sbagliato. Ho commesso un errore. E per questo mi merito di essere lasciata cos, come una di sgraziata davanti a tutti? Rosa: No, no, un errore pu succedere Lea: In fondo non grave, se succede con lex marito Giulio: Be, no, scusate, grave grave scusa Laura, scusa Stefania Stefania: No, lo capisco, non dico che Paolo abbia fatto bene ad andarsene cos, per insomma chiaro che uno ci resta male magari, se lo diceva prima Ecco, io lo avrei detto prima Elio: E se prima credeva di farcela, e poi invece Laura: Basta! Ma che , il Processo del luned? Apriamo i sondaggi, lanciamo il televoto per sapere chi ha ragione e chi ha torto! Non voglio sentire i pareri di nessuno, va bene? Ormai successo, il matrimonio chiaramente annullato, quindi basta, andatevene, via! Ho detto che ve ne dovete andare! Mario: E va bene, ce ne andiamo! Per questa te la sbrogli da sola. Non venire a piangere come al solito da noi. Hai quasi quarantanni, sei una donna matura, anche se sei capace di combinare casini che neanche unadolescente inquieta! Vuoi stare da sola? Stacci, da sola, fatti le domande, datti le risposte e arrangiati! Confessioni Agente: Scenda dallauto, per favore. Paolo: Guardi lo so, so tutto, ma stata una giornata infernale. Veramente infernale. Mi vede, come sto vestito elegante? Io oggi mi dovevo sposare Agente: Vuol dire che in ritardo per andare in chiesa?
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Paolo: Nossignore, mi faccia parlare, in chiesa sono arrivato puntuale, sto venendo da l. Ho lasciato Laura sullaltare, tutti gli invitati in chiesa e me ne sono andato! Lei ora penser che io sono un infame, ma non cos! Io ho le mie ragioni, il fatto che io pensavo di potercela fare a superare questa cosa di Riccardo, ma non ce lho fatta, quando me la sono vista l davanti era era impossibile se lei lo vedesse questo Riccardo, il suo ex marito con cui andata a letto, bello, ricco, di successo, intelligente che poi dice che gay, ma allora se gay, ma perch deve rompere le scatole eh? Agente: Ho capito, ho capito (si volta verso il secondo agente) Prendi il palloncino, va mi sa che qui siamo molto, molto al di sopra del livello etilico consentito Paolo: Ma no, guardi che non ho bevuto nien Agente: Silenzio! (allaltro) Palloncino! Una terribile confusione Prete: Allora potreste spiegarmi qualcosa perch io non ho capito ancora cosa successo. Michele: successo che lo sposo ha saputo di un di un tradimento della futura moglie e ha sentito che non ce la faceva a sposarla. Prete: Ah, le malelingue! E chi glielha detto? (puntando il dito su Monica) Lei?! Monica: Io! Ma come le viene in mente, scusi! Glielha detto la futura sposa stessa, che io poi le avevo consigliato anzi di non dire niente, che lo sapevo che andava a finire cos. E poi, malelingue di cosa, scusi? Il tradimento cera stato davvero. Michele: Per secondo me un tradimento a met, con il suo ex marito, padre dei suoi due figli che poi peraltro pure pure Prete: pure cosa? Michele: Omosessuale.
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Prete: Io non ci capisco pi niente. Michele: Neanche noi, padre. Mi creda, neanche noi. Corna indelebili Rosa: Laura aveva le sue ragioni, ha fatto uno scivolone solo perch pensava che Paolo lavesse tradita, e poi da sola ha confessato, proprio per cancellare tutto. Elio: Le corna non si cancellano! Mica sono disegnate a matita! Le corna rimangono, sono indelebili! Maya: Ma cosa dici? Non hai capito che quello che ha fatto Laura relativo, poteva essere superato con un po di buona volont. Adesso invece tutto quello che conta che Paolo lha lasciata sullaltare! Lea: Come una cretina, davanti a tutti, ti rendi conto? Lha fatta diventare lo zimbello di parenti e amici! Maya: Certo che voi uomini siete capaci di azioni spregevoli, basse, infami! Rosa: Hitler, Stalin, Bokassa tutti i dittatori pi crudeli sono uomini. Mi sai dire perch non sono donne, eh? Maya: Te lo dico io, perch le donne non sarebbero mai capaci di fare del male intenzionalmente a qualcuno. E voi, invece Certo che voi uomini siete veramente la feccia del genere umano! Elio: Ma non possibile! Riuscite a rivoltare anche questa a vostro favore! Ma allora noi uomini non abbiamo ragione mai mai! Rosa: Mai. Geneticamente, voi maschi non potete avere ragione, rassegnati! Dubitando ad veritatem pervenimus Cristina: Senti, io devo sapere una cosa. Tu sei contento che ho chiuso con Palmieri, vero?
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Emanuele: Be veramente s. Non mi mai stato simpatico. Cristina: Ma perch sei geloso di me? Emanuele: Io? Io penso di volere il meglio per te Cristina: Ma non per quella storia del bacio, vero? Emanuele: Non lo so, non credo. Penso che sia perch (alza gli occhi in su) Che il cielo mi perdoni per quello che sto per dire ma ormai ti considero mia sorella. E ti voglio bene. Cristina: Lo penso anchio Che siamo fratelli e che ti voglio bene come a un fratello Per voglio esserne sicura Si sporge in avanti, si baciano. Poi quasi subito si staccano. Emanuele: (felice) Non funziona, eh! Cristina: No, che non funziona. Meno male! Cristina: No perch trovare un ragazzo facile ma un fratello, chi lo trova pi. Emanuele: Dubitando ad veritatem pervenimus. Cristina: E cio? Emanuele: Cio, che non avevamo capito cosa eravamo io e te, e adesso lo sappiamo. Detta cos volgarmente, perch tu la possa capire Pizze Maya: Il fatto che noi, uomini e donne, noi tutti insomma, dovremmo puntare alla Capricciosa, e invece finiamo solo per fare inutili Quattro stagioni. Elio: Cio? Maya: una metafora. Noi siamo fatti diversi, non c niente da fare. Quando ci mettiamo insieme, il pi delle volte facciamo come la Quattro stagioni Sono gusti diversi, ma non stanno veramente insieme, ognuno separato dallaltro da una strisciolina di pasta, e se ne sta per i fatti suoi. Invece dovremmo cercare di diventare delle Capricciose, e
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mescolare tutto insieme, tutti gli ingredienti senza barriere e striscioline, che pi buono e pi armonico. Rosa: Non so se ho capito bene, ma mi sembra che la ragazza abbia detto qualcosa di profondo. Lea: Anche a me. Maya: Be, che ? Non che so parlare solo di sesso, io! TUMP! TUMP! TUMP! Laura: Paolo! Paolo: Ciao amore! Ti ho svegliata? Continua a prendere a martellate il muro che separa i due appartamenti. Laura: Non solo me! Stai svegliando tutto il palazzo! Paolo: Non fa niente! Non posso aspettare! Laura: Ma sei impazzito? Paolo scavalca i calcinacci e le si avvicina. Laura: Paolo sei tutto impanato sembri una cotoletta Paolo: E non fa niente. Laura senti, mi dispiace, mi dispiace di quello che ho fatto, non volevo. Per favore, ricominciamo daccapo, lasciamoci tutto alle spalle. Io io credo che noi siamo fatti per stare insieme, nonostante tutto, nonostante tutto quello che ci siamo detti e fatti, nonostante Riccardo e nonostante oggi. Per favore, non buttiamo via tutto, diamoci unaltra possibilit! Laura: Paolo io non so se Si lancia su di lei e la bacia. Nina: Evviva, non ce ne andiamo pi, non ce ne andiamo pi! Paolo: Lo sai cos questo, Laura? Laura: S che lo so. Questo amore.

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Allegato Prima serie Le centouno cose che mi mancano di te (non necessariamente in ordine di importanza) Nella puntata ventiquattro della prima serie, Michele, innamorato respinto e sfiduciato, lascia sulla porta di casa di Monica una lettera con un elenco: Le centouno cose che mi mancano di te. Per comprensibili motivi di durata, nella puntata andata in onda lelenco non veniva letto integralmente da Monica. Ecco, per la prima volta, la lista completa di tutte le cose che a Michele mancano di Monica da quando non la vede pi.

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Cara Monica, da quando sei uscita dalla mia vita ho scoperto che ci sono tante cose che mi mancano di te. Ma davvero tante. Le ho contate, e per la precisione sono 101. E sono queste, n una in pi, n una in meno. Eccole qui, senza vergogna. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Quando trovo i tuoi biglietti sulla mia macchina, anche se sono insulti. Quando ridi delle mie battute e io rido delle tue. Il brindisi di Capodanno, il bacio sotto il sedano e il tuo vestito con la scollatura sulle spalle. Tutte le volte che abbiamo cenato insieme. Quando mangi troppo. Quando mangi troppo poco (anche se ne converrai succede raramente). Lo sguardo assassino che hai ogni volta che vedi per caso un tuo ex. Il tuo modo di chiamarmi Pennellone, o in alternativa Sellerone, Sedanone, Pippo di Topolino eccetera.

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La prima volta che mi hai voltato le spalle e te ne sei andata via furiosa e hai inciampato sui tacchi.

10. Lo sguardo di odio che lanci a tutte le commesse dei negozi di abbigliamento che ti propongono una 44. 11. Quando ti sforzi di non dire parolacce e poi invece ti scappano tutte insieme. 12. La prima volta che ti ho visto piangere al cinema. 13. Il fatto che ti senti spesso sbagliata (cosa su cui hai torto completamente). 14. Le orecchie che ti si arrossano quando fa freddo. 15. Gli occhi che si fanno piccoli e attenti quando leggi un romanzo. 16. Il fatto che porti sempre nella borsa un paio di scarpe pi comode. Anche quando indossi gi quelle comode. 17. Quando credi di avere perso le chiavi almeno due volte al giorno. 18. Il fatto che sai citare tutta Jane Austen a memoria, compreso il suo romanzo incompiuto che in questo momento non mi ricordo nemmeno come si chiama. 19. Quando cammini e stai parlando di qualcosa e tutta un tratto smetti perch hai sentito profumo di dolci nella strada accanto e ti lanci come un cane da tartufo. 20. Quando scrivi sul computer e pesti sui tasti come se volessi incastonarli nella tastiera. 21. La voce che fai quando al telefono mi dici Ehi invece di Pronto, vedendo il mio nome sul cellulare.
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22. Il fatto che ti porti il gelato alla nocciola a letto quando sei depressa. 23. Il modo che hai di guidare, e gli insulti tremendi che lanci agli altri automobilisti. 24. Il fatto che non sai portare i tacchi e da una certa altezza in su cominci a sbandare come se stessi pattinando. 25. Il tuo cappotto a quadri, da cui non ti stacchi mai da cinque anni. 26. Il fatto che ti mangi le unghie anche se sei appena uscita dal manicure. 27. Il tuo nome, che quando lo ripeto ad alta voce sembra composto da tre note musicali. 28. I tre piccoli nei che hai sulla spalla sinistra, che tu non lo sai ma mentre dormivi ho passato unora a guardarli. 29. Il fatto che odi San Valentino (sospetto che sia per traumi pregressi). 30. La faccia che fai ogni volta che apri una porta, come se dietro ti aspettassi una sorpresa. 31. Quando ascolti la musica con le cuffiette e canti le canzoni in inglese inventandoti le parole perch a scuola hai fatto solo francese. 32. Il tuo profumo. Non quello del tuo bagnoschiuma, del tuo shampoo, della tua crema, del tuo deodorante. Proprio il tuo. 33. Il modo che hai di tamburellare con le dita su qualunque superficie quando sei nervosa. 34. I tuoi completi da palestra ancora con il cartellino perch non ci vai mai.
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35. Lo sguardo che ti ho visto una volta quando ti avevo preparato una lasagna emiliana. 36. Il fatto che ogni volta che sei con me ti togli lorologio dal polso e lo poggi da qualche parte, come se volessi che il tempo non passasse mai. 37. Il pensile segreto della tua cucina pieno di biscotti di ogni tipo (scusa, forse non dovevo sbirciare). 38. Il modo che hai di rispondermi sempre per le rime, che una volta ti avrei ammazzato e adesso invece lo vorrei tanto. 39. Il fatto che litighi con le borse e non sai mai dove metterle: spalla destra, spalla sinistra, sedia del ristorante, pavimento, collo, non trovi mai pace. 40. Quando sorridi, che sorridi anche con gli occhi. 41. Il fatto che per partito preso non accetti critiche sulle tue amiche. 42. Quando litighi con il cellulare e per farlo funzionare lo sbatti ripetutamente sul tavolo e poi dici contenta: Visto? Ora funziona. 43. Il fatto che non faresti mai male a nessuno. 44. Quando arriva il Natale, e fai finta che non ti piaccia. 45. Come sbatti bene le porte quando sei arrabbiata. 46. Il fatto che sai recitare lalfabeto greco dallalfa allomega come se cantassi Rock around the clock. 47. Quando per parcheggiare lauto sei scesa e hai spostato di peso un cassonetto dellimmondizia. 48. Quella volta che hai quasi picchiato un signore che parlava dietro di te al cinema.

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49. Le tue mani, che sono le tue mani perch cos ce le hai solo tu. 50. Il fatto che alla pasticceria sotto casa tua battono le mani contenti ogni volta che entri, perch hanno fatto lincasso della giornata. 51. Quando canti le canzoni di Barbra Streisand mentre carichi la lavastoviglie. 52. Gli urletti che una volta hai lanciato al telefono mentre mi parlavi, perch non me lo volevi dire ma ti stavi facendo la ceretta. 53. La tua collezione di orecchini spaiati, perch te ne perdi sempre uno. 54. I disegni orribili che fai su qualsiasi foglietto mentre parli al telefono e che poi stracci per paura che qualcuno li veda. 55. Il fatto che da bambina volevi disperatamente che il coyote sbranasse Beep Beep, e ti sentivi in colpa per questo. 56. Quando dici una delle tue verit assolute e incontestabili, e poi fai finta di chiedermi: Tu invece che dici? 57. Il modo in cui arrossisci quando ti senti fragile e scoperta. 58. Il fatto che non leggi libri gialli perch dici che indovini sempre il colpevole dalle prime pagine, ma la verit che ti fanno paura e poi non dormi. 59. Quando nei ristoranti eleganti ti sfili le scarpe sotto il tavolo perch ti fanno male, e una volta nellenfasi di insultarmi hai calciato un sandalo in mezzo alla sala. 60. Il tuo odio per le insalate scondite.

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61. Lespressione di gioia che hai quando riempi il carrello al supermercato. 62. Quando hai pianto per un terremoto che era tanto lontano da noi. 63. Il fatto che non sai stirare e hai sempre i vestiti stropicciati. 64. Il fatto che mi volevi picchiare la prima volta che mi hai incontrato. 65. I servizi di bicchieri della Nutella che hai conservato. Ma li hai mai contati? Sono novantasei bicchieri, Monica, novantasei 66. Il fatto che il tuo ex fidanzato Gabriele ti abbia denunciato alla polizia per maltrattamenti. 67. Il modo in cui ti copri le ginocchia con la gonna quando ti rannicchi sul divano. 68. La tua resistenza alle avversit, che molto pi forte della mia. 69. Il fatto che hai conservato il biglietto di un concerto a Roma di Sting (The Dream of the Blue Turtles) dell85. A quel concerto cero anchio, e non lo sapevamo. 70. Quando ti arrabbi con me e inizi le frasi dicendo Senti Michele. 71. Il fatto che da bambina a un carnevale tua madre ti ha vestito da Dante Alighieri e tu non hai mai superato il trauma. 72. Il tuo odio per Eva Herzigova, perch con due tette cos sono buone tutte a fare la pubblicit per un reggiseno.
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73. Il fatto che avresti sempre voluto chiamarti Giulia e non si sa perch. 74. Il fatto che alla tua et esprimi ancora un desiderio quando vedi una stella cadere, e nemmeno te ne vergogni. 75. Le circa tremila volte in cui mi hai chiamato stronzo. 76. Lunica volta in cui mi hai chiamato amore. 77. Quando da febbraio cominci a pensare con terrore allarrivo dellestate e al fatto che dovrai metterti in costume e andare in spiaggia. 78. Il fatto che ogni volta che vedi La donna che visse due volte speri che James Stewart non scopra Kim Novak, perch in fondo lei si capisce che gli vuole tanto bene, e anche se stata complice di un omicidio chi se ne frega, io lavrei perdonata. 79. Quella tua collana che sembra il tubo di una doccia arrotolato (non avrei mai pensato che potesse mancarmi, ma cos). 80. Il modo in cui baci, che di tutti i modi che conosco il pi bello. 81. Il fatto che fai finta di capirci qualcosa di computer, quando chiarissimo che non cos e che ogni volta che devi fare anche solo copia e incolla vai nel panico. 82. Quando fai fuori un tubo lungo di patatine alla paprika in un minuto e dieci secondi. 83. Il tempo che perdi a cercare di convincermi che hai ragione su qualche argomento. In realt io so che hai ragione dallinizio, ma mi piace troppo vedere come ti infervori.
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84. Il cappello di paglia che hai a casa e che per fortuna non hai mai avuto il coraggio di metterti. 85. La voce che hai sulla segreteria telefonica, in cui ti sforzi di fare quella seria e professionale. 86. Il fatto che da bambina prendevi le canzoni alla lettera, e pensavi che seduto in un caff volesse dire che Battisti aveva messo il culo in una tazza. 87. Il PIN del bancomat che hai scritto sul telefonino, ma siccome lo hai nascosto sotto una voce misteriosa non lhai mai pi trovato e sei dovuta andare in banca a rifare la carta. 88. Il fatto che sul tuo giornale non pubblichi mai foto di modelle troppo magre perch pensi che sia di cattivo esempio per le lettrici. 89. Il modo in cui ti sistemi i capelli dietro lorecchio destro quando stai parlando di qualcosa che ti piace. 90. La foto che ho trovato nascosta in fondo a un cassetto in cui ti eri fatta biondo platino, quella su cui hai scritto Ricorda: mai pi con tre punti esclamativi. 91. Il fatto che non hai paura di invecchiare. 92. Quella volta in cui siamo stati al telefono a notte fonda e tu ti sei addormentata mentre ti parlavo. Per svegliarti ho dovuto richiamarti e tu hai fatto finta che fosse caduta la linea. 93. La tua faccia tosta quando dici le bugie. 94. Il fatto che il tuo modello di uomo ideale Tony Musante in Anonimo veneziano, per possibilmente non cos malato grave. 95. Il tuo odio per gli uomini in bermuda.

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96. Quando giochi a Trivial e vuoi convincere tutti che la scheda con le risposte sia sbagliata piuttosto che ammettere di avere sbagliato tu. 97. Questa non la posso scrivere perch una cosa troppo intima e tu arrossiresti a vederla scritta, ma ti giuro che vera e se mai ci rivedremo te la dir in un orecchio. Baster che tu mi chieda la numero 97. 98. La notte in cui abbiamo fatto lamore e lespressione che avevi la mattina quando ti ho portato il caff. 99. La tua filmografia completa di Lelouch in dvd, tutta intera e non solo Un uomo virgola una donna. 100. Il tuo modo di sorridere e quello di ridere. Ma anche quello di piangere e quello di arrabbiarti. Insomma tutti i tuoi modi fino allultimo. 101. Il disordine che hai portato nella mia vita e non solo quel giorno quando mi hai distrutto il ristorante, ma tutti i giorni che sono seguiti e tutti quelli che seguiranno. Volevo che lo sapessi, che sapessi tutto questo. Ma non ti chiedo niente, neanche di perdonarmi. Ora parto per qualche giorno. Non cercarmi. Ci vediamo, forse, e intanto ti bacio da lontano. Michele

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Seconda serie

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Watzlawick Emanuele: Basta! Basta! Bastaaaaaa! Mamma, glielo hai gi chiesto quando arrivano i fiori! Ma ogni mezzora bisogna fare sto controllo incrociato sul vostro matrimonio? Cristina: No, ma veramente, sembra che si devono sposare i reali dInghilterra, e che ? Anche se qualche piccola cosa dovesse andare storta Laura: (rigida) Cristina, ti prego, non ripetere pi questa cosa, nemmeno per scherzo. Non ci dimentichiamo che gi una volta non ci siamo riusciti, stavolta non deve succedere niente di strano, niente, va bene? Va bene? Cristina: E va bene, calma, dicevo cos per dire Emanuele: Voglio dire una sola parola. Watzlawick. Tutti: Chi??? Emanuele: Paul Watzlawick, il celebre psicologo austriaco sosteneva che esistono le profezie autoavverantesi. Laura: E cio? Emanuele: Segui il mio ragionamento E quello di Watzlawick Se continui ad avere paura che succeda qualcosa di brutto, poi il qualcosa di brutto succede davvero. Si auto-avvera. Cristina: Insomma dice Watzcoso che se non vi calmate ve la tirate da soli (a Emanuele) Giusto? Emanuele: In un linguaggio infantile e primordiale s, direi che corretto.
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Citazioni Emanuele: (leggendo) per questo, figlio mio, che non potr essere con voi in questo giorno di festa. il mio lavoro, che mi tiene lontano da te Per io resto sempre tuo padre. Perch noi siamo come due stelle gemelle che non possono essere divise, stelle che la via Lattea separa, ma che il cuore tiene vicine Cristina: Oddio, che bello, ho la pelle doca certo che come scrive tuo padre Emanuele: Gi. peccato che mio padre questa bella lettera commovente che mi ha scritto labbia copiata Cristina: Come copiata? E da chi? Emanuele: Da se stesso. Autostrade sentimentali. Il suo grande successo. Pagina 127. Senti qua una lettera che il nonno dal Guatemala scrive al nipote. (legge) per questo nipote mio che non potr essere con te in questi giorni di festa. Noi siamo come due stelle gemelle che non possono essere divise, stelle che la via Lattea separa, ma che il cuore tiene vicine Cristina: No! Emanuele: S, invece. Ma non c niente da scandalizzarsi, gli intellettuali sanno solo copiare. Sai che cosa faceva Cline? Cristina: Celine Celine Dion? Quella del Titanic? Emanuele: Cline lo scrittore! Capra! Cristina: Ma se non so nemmeno che esiste, come faccio a sapere che faceva questo? Anime gemelle Adriano: Bello questalbero che hai in casa. Monica: S, il mio bonsai gigante. Adriano: Ma ci vengono gli uccelli? Monica: Be, spero proprio di no, nel caso comunque ho
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comprato una doppietta. Io odio gli uccelli Tu di cosa ti occupi? Adriano: Faccio lornitologo, lavoro sugli Appennini, con la Lega italiana protezione uccelli Monica: Ah Sai, a me gli uccelli mi hanno sempre fatto impressione Tranne quando sono cotti, voglio dire perch un bel polletto con le patate sempre un bel polletto con le patate, no? Michele: Mio fratello Adriano vegetariano. Da sei anni combatte una battaglia contro lo sfruttamento intensivo del pollame negli allevamenti a batteria. Ci ha scritto pure un libro. Adriano: Eh gi. Comunque, sai, quando ti ho visto, allinizio non potevo credere che fossi tu la futura moglie di mio fratello Monica: Be, e certo! Sto qui, nellappartamento nuovo, con tuo fratello, in vestaglia Chi potevo essere larchitetto? Adriano: No, scusa che credevo pensavo Insomma, sei cos diversa da tutte le ragazze che Michele ha avuto Monica: Diversa come? Michele: Va bene, diversa, diversa basta, dice tutto, diversa un complimento La diversit un valore, no? Cambiamo argomento, vi prego. Adriano: Nel senso che le altre erano pi vistose, pi appariscenti Monica: Cio, stai dicendo che io sono una cessa? Michele: Scusate, possiamo ricominciare daccapo? Tutte le armi Rosa: (piangendo) Ma che dovevo fare? Adesso colpa mia se Carlo mi ha lasciata con tre gemelli a carico? Ci ho provato in tutti i modi a trattenerlo ho usato tutte le
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armi la violenza, la bont, la comprensione, la minaccia, la seduzione, il finto suicidio Sembrava il saggio dellaccademia di arte drammatica (riprendendo a piangere) E non servito a nienteee Pezze Ermanno: Monica ascolta, io sono senza lavoro da sei mesi, non so come fare Non possiamo mettere una pezza sul passato e andare avanti? Monica: Il mio passato non un copertone usato, hai capito? Io non metto nessuna pezza! Ermanno: Con te ho conosciuto larte, la letteratura, il cinema. Mi sono appassionato, mi sono pure fatto tatuare una poesia sul braccio. Monica: Basta! Non mi incanti! Per me ti puoi fare tatuare pure la Divina Commedia sul culo! Fotografie e ciocche di capelli Maga: Va eseguita una controfattura prima che tramonti il sole, altrimenti sar inutile. Monica: Ah, meno male. Facciamola, facciamola subito Vada con la controfattura. Forza. Maga: Vi devo avvisare che una procedura complicata. Monica: Che le serve? Ciocche di capelli? Un oggetto personale dei nostri fidanzati? Una foto? Vanno bene quelle sul telefonino? Ne ho trecentoquarantadue di Michele. Carte di credito Monica: Ma perch le banche chiudono cos presto? Io i miei due bancomat li ho usati. Gli assegni non li vuole
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Potevamo chiedere alla maga se prendeva la carta di credito. Laura: Ci sono cose che non puoi comprare, con la carta. Credo che una controfattura della maga di Pozzuoli sia una di queste. Ho pensato a te Adriano: Sai Michele sulla cima della montagna stavo facendo birdwatching, aspettavo di veder passare le capirosse che avevano appena nidificato. A un tratto sento un pigolio, sottile vado a vedere Trovo un nido Cera un uccello piccolo, solo, che strillava dalla fame era bruttissimo, faceva una tristezza Ho pensato a te. Michele: Grazie davvero. Solitudini Emanuele: Noooooo! Cio vuoi dire che non ci sar nemmeno un esemplare di sesso maschile in casa per tutta la serata? Cristina: Solo tu. Sempre che tu ti potresti considerare di genere maschile Emanuele: Ti potresti??? Ma mi dici che ti hanno fatto di male i verbi italiani? Mi dici perch ce lhai cos tanto con la consecutio temporum? Eh? Cristina: Con chi ce lho? Emanuele: Io non ce la faccio non ce la posso fare! Ma come, mamma aveva detto che laddio al nubilato era una cosa da sceme, che non lo faceva! Cristina: E infatti. Noi non facciamo un addio al nubilato. Ceniamo solo insieme tutte quante, tra amiche Nina: Puoi stare nella tua stanza.
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Emanuele: Ma come faccio? Di qua, a una parete di distanza, sarete tutte donne. Sarete almeno dieci! In questo appartamento ci sar uno scompenso ormonale! Sono io che me ne vado Emanuele: Ma va bene! Esco! Per sono io che me ne vado, non voi che mi cacciate, sia chiaro. Questa , e rimane, una societ patriarcale! Nina: Che vuol dire patriarcale? Cristina: Che chai un fratello coglione. Galateo Monica: Ci sono tutti. Eccoli qui, i soldi per la controfattura. Laura: Non abbiamo neanche una busta dove metterli Monica: E va be, mica si offende Le possiamo pure dare i soldi in mano la maga di Pozzuoli, mica lultima dei Romanov. Mancanze Maya: Be veramente anche a me sembra che cos, solo fra donne, manchi qualcosa Rosa: Maya, ti prego, non dire cosa manca davanti alla bambina Maya: Ma no, non voglio dire (a voce bassissima) il sesso Voglio dire che manca il confronto con laltra met del cielo. Zia Filomena: Noi sto confronto non labbiamo mai fatto Zia Sofia: E stiamo bene cos!
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Lea: Io mi sono confrontata con laltra met del cielo: il confronto finito che mi ha messo le corna. Rosa: A me la mia met del cielo se n andata e mi ha lasciato con tre gemelli. Cristina: Certo che a sentire voi proprio dura essere donne. Risvegli Mario: Clelia svegliati, ti ho gi preparato la colazione Clelia amore Clelia: Amore un corno. Che ora ? Mario: Le otto e dieci. Dobbiamo essere in chiesa alle dieci e trenta. Clelia: Che palle. Non solo si sposano, si sposano pure a un orario da galline. Le disgrazie non vengono mai sole. Il caff? Mario: Eccolo. Gi zuccherato. Clelia: Io vorrei sapere come fai a svegliarti con il sorriso! Io a questora inizio a odiare il mondo. E smetto solo quando mi rimetto a letto. insopportabile vederti al mattino con questa espressione ebete. Mario: Tranquilla, durer per poco, ho gi sentito quelli dellagenzia immobiliare questa settimana vedo altri tre appartamenti ma rimpiangerai la mia presenza in questa casa Clelia: Non vedo lora. Adoro rimpiangere quello che non c pi. Specie se si tratta di te. Chimere Emanuele: La sanit mentale, in questa casa solo una chimera, unutopia, un ricordo lontano. Nina: Che vuol dire, che siamo tutti pazzi? Emanuele: Te lo devo spiegare io?

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Idee anatomicamente precise Mario: Mi dai una mano con questi gemelli? Clelia: Avrei unidea anatomicamente precisa del posto in cui puoi infilarteli, quei gemelli. Luno prima, e laltro subito dopo. Ho appena parlato con il responsabile dellagenzia immobiliare. Non sei andato a vedere nessuna casa! Mario: Senti, Clelia, pensaci un momento Ma davvero non ti sembra stupido alla nostra et avere due case, stare separati? Potremmo avere bisogno uno dellaltra Clelia: No, tu hai bisogno di me, io di te non ho bisogno per niente! Let non centra, il fatto che tu non sei mai stato un uomo indipendente! Sempre attaccato alla mia sottana! Io, invece, sono una donna libera, moderna, che ha bisogno dei suoi spazi. Mario: Va bene, senti, facciamo cos, parliamone unaltra volta stamattina Laura si sposa Clelia: Ecco, non me lo ricordare. Io vorrei sapere che cavete tutti con questa smania di stare sempre appiccicati luno allaltra, con questa paura di stare soli! Mario: S, s, poi alla fine, gratta gratta, scava scava, anche tu sei un essere umano come gli altri. Hai bisogno della compagnia hai bisogno dellamore, come tutti Clelia: Credi? Intanto, trova un modo per venire in chiesa da solo. Comincia a renderti indipendente da adesso. Io me ne vado, mi hai rotto le palle. Riferimenti cinematografici Lea: Scordatelo. Vestita cos al matrimonio non ci vieni. Rosa: Ma io non cho voglia di vestirmi di truccarmi, sono troppo triste! Carlo mi ha lasciata Maya: Con tre figli piccoli Certo, almeno se li fosse portati dietro
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Lea: (a Rosa) Senti, non puoi presentarti al giorno pi bello delle nostre migliori amiche conciata cos. Sembri scappata da Qualcuno vol sul nido del cuculo. Ess. Parcheggi Michele: La macchina mi sembrava di averla parcheggiata qui Paolo: Ma magari lhai messa nella traversa l Michele: No, no, nella traversa non la metto mai, c la ragazza della libreria quella mi odia e mi buca sempre tutte quattro le ruote Cose vecchie Paolo: Allora lavrai lasciata in fondo, di l, nella piazza Michele: No, no, sulla piazza si affaccia Martina, la studentessa di medicina quella ci butta sopra i vasi di piante e ci fa i bozzi Paolo: Ma esiste un metro quadrato di citt dove non c una donna che hai mollato e che ti vuole morto? Michele: Questo. Davanti al convento. Questa zona franca. (ci pensa un attimo) Insomma, quasi Waterproof Rosa: Oddio, come siete belle! Mi viene da piangere. Lea: Piangi pure. Tabbiamo messo il trucco waterproof. Ci puoi annegare, nelle lacrime. Non si scioglie niente. Foto Fotografo: Gruppo femminile! Gruppo femminile! Ecco, cos, sorridete (scatta, poi controlla) Bellissime! Con un
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paio di ore di Photoshop sar buona! Magari cancelliamo la signora triste, eh? Rosa: Grazie. Il paese in cui viviamo Tassista: E chi si sposa, chi si sposa? Fatemi indovinare Lei, si sposa. Eh? Indovinato? Adriano: No. Michele: Complimenti, ha beccato lunico di noi tre che non si sposa. Noi, noi due andiamo allaltare. Tassista: (serio) Ah, ho capito. Adriano: Che ha capito? Tassista: Fate bene, io non cho pregiudizi. Per me se due stanno bene insieme, uomo e uomo, donna e donna, non mi fa nessuna differenza Io su queste cose sono tranquillissimo. Giusto? Sposatevi pure. Paolo: Ci fa piacere per lei, che cos avanti rispetto al resto del paese. Comunque non ci sposiamo fra di noi, ci sposiamo con due ragazze che appunto arriveranno in chiesa prima di noi, se non ci sbrighiamo. Tassista: Non si agiti dottore, fra pochi minuti siamo a Santa Lia. Paolo: Bene. (realizzando, alza la voce) A Santa Lia? E che ci facciamo a Santa Lia? Tassista: Io niente, voi vi sposate. Michele: No! A SantElia non a Santa Lia! Tassista: Ah! E allora avevo capito male, Sant Elia tutto dallaltra parte! Paolo: Oddio, mi sento male Tassista: Ma pure voi, lo vedete che sto andando dalla parte opposta, e ditemi qualcosa! Adriano: Ma cosa vuole che le dicano, non lo vede come stanno! Questi gi tanto se riescono a respirare!
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Promesse Monica: Adriano, ascolta. Di a tuo fratello e al suo compare che se hanno intenzione di farci aspettare davanti alla chiesa il giorno del nostro matrimonio, noi prima li sposiamo, e poi gli distruggiamo con calma e metodo ogni singolo giorno della vita che passeremo insieme. chiaro? Riferisci! Ricordi Lea: (un po triste) Mi ricordo quando mi sono sposata io Che speranze che aspettative deluse Monica: Eh no, Lea, per favore Laura: Lea, davvero, lo sai, dispiace a tutte noi che il tuo matrimonio sia andato male per adesso Monica: Eh s, lasciaci vivere questo sogno, e checcazzo Dio esiste Zia Sofia: Non abbiamo capito ci dice qualcosa, signora Clelia? Zia Filomena: Ma mo che succede, non si sposano pi? Clelia: Forse no, perch intanto laltra mia figlia si sta riproducendo. Eh gi, sono disgrazie. Se non si sposano, vuol dire che non solo Dio esiste, ma ascolta anche attentamente le mie preghiere Emozioni Mario: Allora sei emozionata che stanno per nascere altre due nipotine? Vuoi che andiamo anche noi in clinica?
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Clelia: A vedere come divento nonna di nuovo? A vedere due fagottini due, rossi e piagnoni, che magari mi sbavano pure addosso? No, grazie. Linferno pu attendere. Dio esiste/2 Michele: Ma padre, per un po di comprensione andiamo come dite sempre voi aiutiamoci gli uni con gli altri Non fare al prossimo tuo, porgiamo laltra guancia, eccetera eccetera Questa una situazione demergenza, c la sorella della sposa che forse d alla luce due gemelle Prete: Mi risulta che la sorella della sposa e suo marito siano sposati solo in comune. Ho visto i loro documenti, dal momento che saranno i vostri testimoni. Michele: S sono sposati solo civilmente ma che centra? Adesso mica se la vorr prendere con noi perch quelli hanno scelto il rito civile? Prete: Figuriamoci. La chiesa accoglie tutti. Ma lei crede che se fossero stati sposati in chiesa avrebbero dato tutti questi fastidi? Michele: Padre, ma che sta dicendo? Se erano sposati in chiesa, le loro bambine nascevano a comando? Prete: Eh, il Signore vede e provvede Occupazione Adriano: Dobbiamo uscire. Lasciare la chiesa. Il prete dice che stanno arrivando i bambini del battesimo. Monica: E chi se ne frega dei bambini? Aspettano! Sono piccoli, manco se ne accorgono, quelli dove li metti stanno. E poi il matrimonio un sacramento pi importante del battesimo, no?
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Adriano: Veramente la graduatoria dei sacramenti non la conosco. Monica: La conosco io. Fidati. I battesimi vengono dopo, alla fine della lista, stanno pure dopo le cresime, figurati. Tu adesso vai di l e dici al prete che non ci faremo cacciare facilmente. Che resisteremo. Fila! Anzi sai che faccio? Occupo, come ai tempi delluniversit. (si schiarisce la voce, si rivolge ai presenti) Cari amici Il nostro don Luigi, il parroco della chiesa, chiede se per cortesia possiamo cominciare a entrare dentro, cos intanto ci mettiamo nelle panche (a bassa voce, a Adriano) Con le forze dellordine, devono venire a portarmi via di qua! Mi devono fare la carica con il gas lacrimogeno! Priorit Adriano: Non posso restare. Domani cho la nidificazione delle cinciallegre Michele: E cosa pi importante, le cinciallegre che fanno il nido o tuo fratello che si sposa? Adriano ci pensa su. Michele: Ci stai pensando! Vergognati! Mi metti dopo le cinciallegre! Nemesi Cristina: Basta, basta Non ce la faccio pi Questa musica mi perseguita da quando sono nata Emanuele: Le colpe dei padri ricadono sui figli. la nemesi di Euripide. Cristina: No, ti sbagli, questi sono i Matia Bazar. Emanuele: Oh Ges.

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Gentilezze Clelia: Il matrimonio gi di per s unistituzione ridicola ma quando si tratta di quello di nostra figlia si raggiungono vertici inaspettati, non pensi? Mario: Mi stai rivolgendo di nuovo la parola? Mi sembra un grande progresso. Grazie! Allora tutto superato? Clelia: Se mi sorridi di nuovo cos, giuro che ti spacco la faccia. Mario: E va bene. Ti prometto solennemente che da domani mi metto a cercare una casa tutta per me. Cos la smettiamo con questa farsa. Clelia: Grazie, tesoro. Mario: Mi hai chiamato tesoro. Clelia: Certo. Tanto adesso so che te ne vai. Se sparisci pi in fretta dalla mia vista ti dico pure che ti amo alla follia. La fine degli amici immaginari Nina: Tanto a Michele gli fa compagnia Filippo. Il paradiso dei Micheli non sta lontano dal paradiso dei Filippi. Zia Filomena: Ma Filippo era il tuo amichetto immaginario, quello se nera andato, mica era morto Zia Sofia: Filippo era solo partito, Nina si era fatto un giretto. Nina: Io avevo detto che era andato via Invece era proprio morto. Laveva messo sotto un autobus che non laveva visto. Ma io non lavevo detto a nessuno per non farvi stare male. Travaglio Ostetrica: Signora siamo solo allinizio e deve metterci un po pi di volont! Su si sforzi, un po di energia!!
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Stefania: Allinizio? Sar linizio per lei, che ha appena cominciato il turno! Io tutta la notte che non chiudo occhio! Dove la trovo lenergia me lo dice lei??? Giulio: Stai tranquilla. Va tutto bene. Stefania: Se ci fossi tu dove sono io lultima cosa che diresti Aaahhhhhh! Ostetrica: Brava, brava, ecco, spinga! Stefania: Che crede che sto facendo, che sto giocando a sudoku e non mi viene una riga??? Aaahhh! Kessler Clelia: Sono nate le Kessler. Tutte due. Stanno benissimo e channo una voce che perfora il cervello! Cos piccole e gi cos moleste. Eternit Michele: Eh s In vita di donne ne ho avute tante Ma poi alla fine mi importava solo di una Un angelo: Quella Monica, vero? Michele: Eh s Monica una ragazza speciale Poi fra noi cera una cosa particolare Unattrazione di quelle sapete? Quelle che proprio non capisci pi niente Altro angelo: No, veramente non sappiamo di cosa parli Michele: Ah gi, vero Voi non avete sesso No, perch a vedervi cos non si direbbe Quindi voi se mi guardate non sentite proprio niente Non vi suscito nessuna emozione Nemmeno se faccio la faccia sexy Angelo: Solo pietas. Umana partecipazione. Totalmente platonica. Michele: Mmh. Leternit sar un lungo tempo da passare insieme
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Uomini che fanno tenerezza Rosa: Gli uomini che fanno tenerezza a me non mi fregano pi. Pure Carlo mi faceva tenerezza e s visto che stronzo era. Dora in poi voglio solo quelli che con uno sguardo ti spogliano e con laltro fanno il resto. Da Foscolo in poi Emanuele: Faccio una considerazione umana barra letteraria Dal Foscolo in poi, diventato chiaro che piangere chi non c pi serve a confortarci Se uno si rifiuta di farlo non un bene Laura: Hai ragione, Ema, non un bene. Emanuele: Anzi, mi esprimer pi direttamente. Se uno non piange il migliore amico che non c pi, sono cazzi. Il futuro della letteratura italiana Mancuso: Raramente ho letto qualcosa di cos toccante Davvero penso che tu abbia un certo talento per la scrittura Cristina, che dovresti coltivare. Emanuele: Oh s, certo Dopo i capolavori letterari di mio padre, lesordio editoriale di mia madre, ci manchi solo tu. Cos alla letteratura italiana gli diamo il colpo di grazia. Mancuso: Cristina ti andrebbe di leggerne alcuni passi? Emanuele: Passi??? Da quando in qua di un tema scolastico si leggono dei passi. Ma che ha scritto questa, la Bibbia? Inseparabili Adriano: No per si sa che gli uomini in genere soffrono dentro e che si tengono tutto Ma non lo so se un bene.
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Laura: No che non un bene Adriano: Perch quella cosa dentro non che non c, non che se non la tiri fuori scompare, anzi, quella cosa cresce, cresce e poi diventa una montagna. Laura: E quando frana pu trasformarsi in una valanga. Adriano: come quando avevo la coppia di Agapornis. Laura: Che? Adriano: Gli uccelli dellamore, gli inseparabili, quando morto lui, lei ha cantato per due giorni di seguito come se niente fosse, che sembrava fosse una liberazione, poi una notte ha preso a testate la gabbietta e si uccisa. Laura: Ma una storia tristissima Adriano: Eh, lo so. Figurati che io da quel giorno non ho pi voluto inseparabili dentro casa e pensa per me che grande sacrificio La trappola delluomo sposato Maya: Ma ve lho detto una cosa diversa! Monica: Una cosa diversa un cavolo! Maya, Maya anche tu sei caduta nella trappola. Nella pi banale, la pi stupida delle trappole. Luomo sposato, figuriamoci! Maya: Nessuna trappola. Ero cosciente e presente a me stessa quando ho scelto di mettermi con lui. Rosa: E per, chiss perch, non ci hai detto niente. Lea: Quante volte ti sei gi ritrovata ad aspettarlo e lui allultimo momento non arrivato? Maya: Nessuna! So perfettamente quando pu e quando non pu. Monica: Siamo solo allinizio poi anche tu diventerai la donna a disposizione, se non lo sei gi. Maya: A disposizione? Ma siete matte? A disposizione di chi? Rosa: Di lui. Lo vedrai quando lui avr tempo, correrai perch lui avr trovato una mezzora tra il lavoro, sua mo169

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glie e i figli adolescenti. Aspetterai attaccata al telefono che lui si faccia sentire Lea: E quel maledetto telefonino si trasformer presto nel tuo compagno fedele, il legame col suo mondo, il tuo tramite, la tua appendice. Un evidente quanto mai triste sostitutivo del fallo! Monica: Ottima analisi, Lea! Questo sar il redazionale della settimana: Donne che amano uomini sposati e te ne occuperai tu Maya, visto che lo vivi sulla tua pelle. Maya: Ragazze sono io, sono Maya. Avete presente? Sesso e divertimento. Io gestisco perfettamente la situazione. Lea: Dicono sempre cos. Ma poi ci cascano tutte. Qualcuno di famiglia Monica: Che??? Manco morta! Adriano che vive da me? Ma sei pazza? Ma dico, hai presente chi ? Laura: Senti ascoltami si tratterebbe solo dei primi tempi. Ci sarebbero dei lati molto positivi: non un estraneo, comunque qualcuno di famiglia Monica: Che vuol dire? Anche Psycho era uno di famiglia e si teneva la mamma morta dentro casa. I libri di mio padre Viola: Scommetto che sei uno di quelli che legge solo Diderot e che pensa che le poesie di Emily Dickinson siano una specie di edizione in bella copia di Liala Emanuele: Effettivamente non amo la letteratura femminile. Per questo non mi piacciono i libri di mio padre.

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Kessler/2 Mario: Dai, Clelia, gli diamo solo una mano con le gemelle cinque minuti Clelia: So perfettamente come va a finire: prendi in braccio le Kessler e poi te le appioppano ogni sabato sera come Canzonissima no, grazie, preferisco vivere. Educazione sessuale Nina: Ema, perch le gemelle di zia Stefania sono uguali uguali uguali? Emanuele: Sono gemelle omozigoti, Nina. Impara questo termine. Significa che nascono dallo stesso ovulo. Nina: Ma non nascono nella pancia di zia Stefania? Emanuele: Certo che nascono dalla pancia della zia. Lhai vista, era enorme. Comunque il corso di educazione sessuale te lo far mamma un altro giorno. La cosa importante, mi raccomando, che non te lo faccia pap. Nervosismi giovanili Nina: Ma perch siete tutti nervosi? Emanuele: Perch stiamo affrontando ladolescenza. Se non ci innervosiamo, ci sembra di non crescere bene. Incredulit Monica: No, Michele, senti guarda, non mi dire che ti hanno messo in Paradiso perch proprio non ci crede nessuno! A te in Paradiso, e chi ci abita nella stanza accanto, Casanova? Barbabl?
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Ritorni Cristina: Oddio, pap!!! In questo video siete mostruosi! Paolo: Perch, che c? Ci piacevano gli Spandau Ballet, eravamo spandies noi. Emanuele: Pi che altro eravate deficienti! Nina: Che significa spandies mamma? Laura: Tesoro, una cosa che andava di moda tanto tempo fa. Emanuele: E che si spera non faccia mai ritorno. Luomo Folonari Monica: Adriano mi sta dietro come luomo Folonari ma lo sai che non posso stare seduta venti secondi che arriva lui: Che ti serve, che ti serve? e che palle! Mi serve che te ne vai! Letteratura Clelia: Leggi! Leggi cosa scrive tua figlia di me! roba da pazzi Io! Io che mi sono spezzata la schiena per insegnarle la dignit e qual la ricompensa? Mi chiama la Madre Martello! Dice che ho il passo marziale e che i miei ingressi dovrebbero essere accompagnati dalla Cavalcata delle Valchirie! Mario: Ma chi ti dice che sia tu, scusa! Clelia: E chi sei, tu? Ingrato pure tu che la difendi! Mario: Io non la difendo Ho solo detto che stata brava Clelia: Brava a fare cosa? A scrivere male su di me? Se io avessi voluto parlare male di lei, non un libro avrei scritto, ma unenciclopedia! In quindici volumi! Con appendici e aggiornamenti ogni settimana!

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Che sei? Paolo: Ma fammi capire tu che sei una specie di come si dice, angelo custode? Michele: No, no, gli angeli non hanno sesso Paolo: Ah gi, scusa come mi salta in mente Michele: molto diverso da quello che si pensa gi. Io so le cose, ma non che poi sono Mandrake, capito? Non ti pensare che adesso torni gi e dici: Mo faccio la prima cosa che mi passa per la testa, tanto c Michele che ci mette una pezza. Se ti butti dal quarto piano ti sfracelli. Afferrato il concetto? Paolo: No, e chi si butta Michele: E non si sa mai, dice: tanto cho il santo in paradiso! No. Paolo: Ho capito, ho capito e di che ti occupi esattamente? Michele: Ancora non mi chiarissimo per, tra un sogno, unapparizione, due consigli le giornate qua volano. La donna a met Maya: Non vero che Tommaso mi d solo mezzora. Lea: S? Allora chiamalo! Chiamalo e digli che hai voglia di vederlo, stasera, un cinema uh non ti andrebbe? Un bel filmetto due passi in centro un ristorante carino Vedi se la moglie daccordo. Maya: Ecco lo faccio Guardate (compone il numero) Ciao sono io ah ok, scusa, ciao! (riaggancia) Vabbe, ma uno pu avere un attimino da fare, no!? Rosa: S, certo. Un attimino con la moglie, un altro attimino con i figli a te resta lino.

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Contrasti Monica: Senti signorino, chiariamoci bene, se pensi che sei venuto a stare qui in albergo, con la schiava che ti cucina e ti accudisce, hai sbagliato indirizzo, chiaro? E va bene che non sopporto di stare sola nella casa che avevo comprato con tuo fratello defunto, ma non un buon motivo per approfittarti di me! Ah, ma io tho capito, qualche giorno di premure, e poi ecco la vera natura, il maschio fannullone e parassita, approfittatore e rompicoglioni che mi vuole comandare a bacchetta! Ma tu adesso ti fai le valigie, ti prendi le tue quattro carabattole e te ne vai in albergo, chiaro? Adesso! Voglio che te ne vai! Adriano: Io lo sapevo Lo sapevo che non dovevo starlo a sentire Mannaggia a me Monica: Stare a sentire chi? Adriano: Nessuno Monica: Chi? Adriano: Paolo Monica: Che centra Paolo? Adriano: Oggi gli ho detto che tu ti eri irritata che dicevi che ti stavo addosso come luomo Folonari E lui ha detto che dovevo smetterla, e anzi dovevo farti capire che avevo io bisogno di te, dire: ho fame fai questo fai quello. Cos ti rilassavi Monica: Ma che, pazzo? Adriano: Ma che ne so Mi sembrava una buona idea Mi dispiace Io cerco solo un modo di stare qui, di fare compagnia, di esserti utile ma non so come comportarmi, non sono abituato Monica: Senti, Adriano Dobbiamo trovare una via di mezzo. Comportiamoci da persone normali (lo squadra) per quanto possibile. Fra leccessiva premura e la cafonaggine assoluta c una via di mezzo. Dividiamoci i compiti, aiutiamoci e lasciamoci spazio luno con laltra, va bene?
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Adriano: Va bene. Monica: Adesso prendi qualche busta e vieni a darmi una mano in cucina dai E per il futuro mai, mai chiedere consigli sulle donne a Paolo, capito? Adriano: Mai. Capito. Migrazioni Adriano: Senti ho promesso di non trattarti con compassione. E non lo far. Ma siamo qui, in questa casa, insieme e se ci stiamo anche per farci forza. Ti sei mai chiesta perch gli uccelli non migrano mai da soli? Monica: No, fra le prime diecimila curiosit che mi vengono in mente, questa non ce lho. Adriano: Per farsi forza. Per stare insieme. Per sorreggersi. Non c niente di male se hai voglia di piangere. Anche io ne ho voglia. Monica: Mi sta passando Adriano: Bene. Vuol dire che servo a qualcosa Senti mi dispiace per stamattina. Per ricordati che se hai bisogno di me, puoi chiedermi quello che vuoi. Non c niente di male ad ammettere di avere bisogno di una mano, ogni tanto. Va bene? Monica: (sorridendo) Va bene. Grazie. Uomini che pensano Maya: Tu che pensi, Ermanno lavrai letto ormai il libro, no? Siamo noi? Ermanno: No, ma io non penso. Lea: Visto? Anche gli ultimi test eseguiti sullanimale uomo hanno dato esito negativo: il maschio non pensa. Ermanno: No: che il maschio troppo furbo per ammettere di pensare.
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Competizioni culturali Viola: Tu hai qualcosa da far scoprire a me? Emanuele: S. Ulisse, Joyce. Viola: Ma lho letto Emanuele: Ma forse non in parallelo con lOdissea di Omero cui si ispira, come in questa rara edizione. Viola: Ce lho. Peraltro c una corrente di pensiero secondo la quale oltre che allOdissea, lUlisse va comparato alla Divina Commedia io stessa ho insertato ledizione con i canti di Dante pi affini Dai, riprova Mi prometti che pensi a qualcosa per me? Ah considera che francesi, inglesi e tedeschi, praticamente li ho letti tutti e naturalmente anche i russi. Emanuele: (tra s) E mo vedo se ci sta qualche aborigeno australiano che ha scritto qualcosa in maori, solo per te! Due esemplari Mario: Parlavo con tua figlia Clelia: Quale dei due esemplari, quella che calunnia in pubblico o quella che frigna tutto il giorno in privato? Vestiti Laura: Che dici di questo vestito per la presentazione? Paolo: Bello. Perch non te lo levi? Laura: Non ti piace? Paolo: Punto primo: quello che c dentro mi piace di pi. Punto secondo: sei troppo bella, in giro cos non ti ci mando. Punto terzo quello che c dentro mi piace di pi. Laura: Lhai gi detto. Paolo: Eh perch mi piace proprio parecchio.
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Taglie Monica: Vabbe se la 42 va un po stretta si prova la 44! Commessa: Che meraviglia fossero tutte come lei le clienti una volta una mi stava per sgozzare quando le ho proposto una 44! Monica: Tu non sei molto fisionomista, vero cara? Ah! Ero io! cos sono incinta adesso posso anche chiedere una 48, senza sentirmi una mucca! Che felicit! Indecisioni Cristina: Che dici allora, vado? Martina: S, vai, vai. Cristina: O chiamo? Martina: Vabbe! Chiama, chiama Cristina: Allora chiamo? Martina: S! Chiama! Cristina: (ripensandoci) O meglio che vado? Martina: (estenuata) Mmhhh!!! Cristina: Ho deciso, non ci vado. Lo chiamo. Martina: E allora chiamalo. Cristina: Per se ci vado lo incontro per caso Martina: E allora vacci. Cristina: Magari prima chiamo Martina: Giuro che ti ammazzo. Sfiga cosmica Emanuele: Non ci posso credere Cristina: Stanno insieme Emanuele: Cio tu vuoi dire che io e te ci siamo innamorati di due che stanno insieme tra di loro???! Ma questo non lo
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potevano prevedere nemmeno Leopardi e Schopenhauer messi insieme! una sfiga cosmica! Mancata presentazione Hostess: Contenta ora? vuota! Non c nessuna presentazione qua! Clelia: Non le si pu nascondere niente, a lei! Vi scelgono per la vostra arguzia!? Lo vedo da me! Per il posto questo, il giorno questo e lora quella giusta sar in unaltra sala! Hostess: (controllando linvito) Ahhh quella che hanno cancellato ieri Clelia: (furiosa) E quando me lo dici, cretina! Hostess: Sicurezza sicurezza sono Priscilla, sala grande, mi serve aiuto. Clelia: Falli venire, falli venire, ce n per tutti Priscilla, te la faccio fare io la regina del deserto! Risvegli/2 Monica: (arrabbiata) Buongiorno! A te e a tutta la fauna aviaria sul televisore Adriano: Ciao Monica, buongiorno. Ti ho preparato il caff e ho preso i cornetti Monica: Grazie peccato che stavo dormendo e avevo intenzione di svegliarmi tra unora Adriano: Oddio, scusa Monica: Ogni volta che vedo quegli uccelli urlanti mi viene voglia di farmi un pollo arrosto. Com, secondo te? (si porta la mano alla bocca) Oddio, mi sento male Adriano: Per il canto? Ma unespressione naturale dello stato danimo dei
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Monica: Ma chi se ne frega del canto Ho la nausea mattutina Ho detto pollo arrosto, e adesso ci sto male per ore Oddio Adriano: Mi dispiace stato un brutto risveglio? Monica: Vedi un po tu Sono incinta, ho le nausee, vengo svegliata da migliaia di cinciallegre del cazzo, fuori piove. Che altro deve succedere? Di corsa Giulio: Ormai le urla delle bambine non le sento neanche pi come quando vai ad abitare sopra la ferrovia. Dopo due giorni, i treni non ti fanno n caldo n freddo fischiano e tu non li senti O come quando abiti vicino al porto, e le sirene delle navi dopo un po non le senti O come quando Laura: Abbiamo afferrato il concetto, Giu. Ma Stefania che ti ha detto precisamente? Che sarebbe tornata presto? Giulio: No, veramente non ha detto niente. Dallarmadio mancano un bel po di cose. E ha ritirato un po di soldi dalla banca Laura: Ah. Un po di soldi Quanto? Giulio: Tutto quello che cera sul conto. Paolo: Ah. Giulio: Per io Stefania la conosco. S, fa qualche alzata di capo, ma poi ci ripensa vi dico che questione di ore. Stefania torna E poi in questi giorni deve arrivare anche Yang, il bambino che abbiamo adottato Mi sembra un motivo pi che valido per tornare, no? Paolo: Il fatto che arriva un terzo bambino? E come no! Appena Stefania se lo ricorda, che oltre alle gemelle sta arrivando un terzo erede, quella torna di corsa.

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Mispercezioni Emanuele: Non capisco. Viola bella, intelligente, colta. Che ci fa con quellanimale muscoloso? Cristina: No, scusa, lanimale muscoloso sarebbe il ragazzo di cui io sono innamorata? Emanuele: Eh. Quel marcantonio da due soldi. Cristina: Senti, non puoi considerare animali tutti quelli che hanno la circonferenza toracica pi grossa della tua. Cio tutti! Emanuele: Vuoi dire che solo perch sono infatuato di Viola ho una visione distorta della realt, una mispercezione dei fatti? Cristina: Mis che? No, no, voglio dire che tu rosichi come un assassino. Latino Mancuso: Del Fiore e Balestrieri, sempre a chiacchierare. Vi devo ricordare che stiamo facendo un compito in classe? Andiamo, su, verba volant, scripta manent. Cristina: Che ha detto? Emanuele: Niente, lascia stare, latino Cristina: Allora ho capito, ha detto il dado tratto, vero? O questa attenti al cane? Emanuele: (alzando gli occhi al cielo) Oh Signore Ti mai capitato? Adriano: Devo chiederti una cosa Ti mai capitato di vedere donne nude? Paolo: Nella mia vita? Be, qualcuna ma che domanda ? Adriano: Ma non le tue donne quando siete stati insie180

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me Io dico c una donna normale, e tu la vedi nuda, in pieno giorno, in mezzo alla gente Con tutte le pudenda esposte al vento Paolo: Ah! No! No! Adriano: Mai capitato, nemmeno con Laura? Paolo: Cos nuda non lho vista mai! Cio, poi lho vista, certo, nella realt ma cos no Adriano: Io vedo Monica nuda Paolo: Monica? Adriano: inutile, inutile Sono fatto male Io non so stare al mondo Paolo: Forse non sei abituato al contatto ravvicinato con una donna Il fatto di stare vicino a Monica, di vederla continuamente in casa, ti turba magari basta che passi un po di tempo e tutto torner normale Adriano: Io so tutto di come fanno le oche a corteggiarsi Ti posso mimare il balletto nellacqua con tanto di immersione (muove il collo) il becco che va sotto e poi sopra, sotto e poi sopra Paolo: Vabbe ci credo non imitare, dai, lascia stare Adriano: (continuando) ma gli esseri umani invece mi innervosiscono non li capisco. Perch non possiamo avere anche noi uomini i meccanismi mentali dei volatili, perch no? Belli, semplici, lineari, senza complicazioni Perch no? Destinazioni lontane Agente di viaggio: Ecco qui, Rio de Janeiro, business class, sola andata. Domani mattina alle sette e cinquanta. Stefania: Non so adesso improvvisamente mi vengono dei dubbi non normale Agente di viaggio: Ma tutto a posto come mi aveva chiesto Le ho anche trovato uno sconto nonostante lurgenza
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Stefania: S, per adesso mi domando Rio de Janeiro non sar troppo troppo Agente di viaggio: Troppo lontano? Be, sono quasi dodici ore di viaggio Stefania: Ma no, volevo dire troppo vicino che magari poi mi trovano senta si ricorda quando giocavamo sempre a Risiko negli anni 80? Cera quella penisola che nessuno conosceva la Kamchatka dov precisamente? lontano, vero? Molto lontano, la Kamchatka Hokusai Emanuele: Viola senti, volevo chiederti Ho letto che oggi pomeriggio allistituto di cultura giapponese c linaugurazione di una mostra di Hokusai e mi chiedevo Viola: Li conosco, i quadri di Hokusai Da tempo Adesso diventato popolare dopo che Jovanotti lha citato in una canzone. Emanuele: Anchio lo conosco da prima. E i suoi quadri li ho visti pi volte. Solo che questa una mostra di inediti. Ci sono i suoi disegni, per la prima volta in Italia. Viola: I bozzetti del monte Fuji. Li ho visti a Tokyo due estati fa. Emanuele: (furibondo) Cazzo! Ma non possibile! Il novantanove per cento delle ragazze che conosco crede che Hokusai sia una marca di stuzzicadenti, e tu ne sai pi di me! Merda! Figlia Clelia: tornata a casa senza famiglia? Giulio: Come?
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Clelia: La fuggitiva, levasa, la donna che non sapeva amare. Insomma: mia figlia. Lotte Clelia: Non mi metter certo a fare la lotta per chi deve assumersi lonore di badare ad Alice e Ellen. Tenetevele, e quando crescono cantate tutte insieme Dadaumpa. Educazione ornitologa Adriano: Mi mi dispiace, non posso venire a cena scusa, che qui il lavoro mi ha preso la mano Monica: Ah Vabbe, mi potevi pure avvisare ma forse fra ornitologi non si usa Leducazione solo per i volatili, eh? Per gli esseri umani niente Bravi! Carino Emanuele: Ti ha detto proprio cos? Che sono carino? Cristina: Mm-mm. Emanuele: Ma carino in che senso? Laggettivo carino ha un mucchio di accezioni Cristina: Boh, carino, punto. Emanuele: Carino pu essere un bambino, il che andrebbe malissimo. Anche di un cane di piccola taglia, da grembo, si dice che carino Carino non certo bellissimo, meraviglioso Carino si dice di un fiorellino, di una farfalla che svolazza in un prato, di un film o di un libro che sono cos cos, niente di che. Carino una vox media. Per segui il mio ragionamento. Cristina: Mmh Basta! Piet! Emanuele: Daltra parte non che se una ti dice che sei ca183

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rino ti puoi lamentare. In fondo non ha detto sei un cesso non se ne parla. Cristina: Basta basta basta! Emanuele: Carino interlocutorio. Non vuol dire male, ma non vuol dire nemmeno benissimo. come quando a un compito ti mettono discreto. Cristina: Sar una lunga notte, vero? Emanuele: Temo di s. De Amicis Martina: Che fai qui fuori dalla scuola, la piccola vedetta lombarda? Emanuele: Vaffanculo. In un posto a scelta, dagli Appennini alle Ande. Uragani Lea: Oddio, Rosa, che ti successo? Rosa: Niente, ho seguito il consiglio di unamica. (a Maya) I tuoi amanti dellagendina: troppo hard per me. Sono finita al CTO. Maya: (comprendendo) Oddio terza vertebra dallalto? Rosa: Terza vertebra, s Maya: Uragano Nicola! Rosa: Troppo focoso, troppo irruento, troppo determinato, troppo tutto, Maya mia. Io sono abituata a Carlo, marito, lavoratore, padre di tre gemelli. E quello a stento ce la faceva ad arrivare alla fine, se si concentrava. Questo troppo per me Maya: (un po nostalgica) Eh, lo so Rosa: Sto Nicola Il dottore del CTO pensava fossi finita sotto il 15 barrato

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Medicina e internet Monica: Adriano mi devi aiutare io stanotte non ho chiuso occhio ho fatto un guaio Adriano: Che guaio? Monica: Sono andata su internet, a cercare qualche notizia in pi sul parto sai, siti medici, blog di dottori, newsletter ma tu lo sai quante cose possono succedere? Quante me ne possono capitare a me e al bambino? Malattie, infezioni, virus Guarda qua! Guarda, guarda! Praticamente mancano solo le piaghe dEgitto! Partorir nel dolore! Non sopravvivremo! Adriano: Ma no, no, no! Non si fa! Ma perch ci sei andata?!!! Ma non lo sai che non si cercano mai le malattie su internet? Mette lansia! Io una volta avevo il raffreddore e pensavo che mi fossero rimaste dodici ore di vita Ho fatto pure testamento Cuore di mamma Stefania: Non lo so Io quando le prendo in braccio ho paura di non saper fare niente Non sono portata per fare la madre Giulio: Sei portata, sei portatissima Stefania: Io non sembro una mamma! Ma mi hai visto quando sto vicino a loro? Sembra che hanno fatto copia e incolla col computer! Quei giorni l Emanuele: Ma si pu sapere che fai qui? Perch non sei rientrata in classe dopo lintervallo? Cristina: Italiano. Non so niente. Dico che mi sento male perch uno di quei giorni l.
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Emanuele: Ho capito, ma la scusa che hai usato la settimana scorsa per non farti interrogare in storia! Cristina: Embe? Mica i professori si parlano tra loro delle cose mie Che pensi, che mi tengono il conto? Social network Rosa: E certo i social network sono il futuro l che si conoscono tutti, su internet messaggi, chat, appuntamenti, bacheche gli uomini disponibili ormai si annidano tutti l ma io vado a scovarli! Maya: Sembra che stai parlando dei nemici delligiene. Treasure hunt Maya: Sono distrutta Tommaso mi ha spostato sei volte lappuntamento stamattina per vederci sembrava il pacman ho corso di qua e di l per tutta la citt dietro di lui Lui stava con la moglie e io dovevo essere pronta, appena lei se ne andava io zac! Rosa: Ma che , una relazione o una caccia al tesoro? Maya: La seconda. Cosa intendono gli uomini Marco: Aspetta non me lo dire, ho capito Hai paura che al tuo compagno dia fastidio il tuo successo. Laura: No, perch? Marco: Be, perch un classico. La donna ha successo, luomo si sente minacciato, nascono le discussioni Con le scrittrici che pubblico succede quasi sempre Laura: Ma noi no. Paolo non cos. diverso.
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Marco: uomo. Quindi uguale. Laura: Mi ha detto di essere contento per me! Me lo ha detto centinaia di volte Marco: Laura Noi uomini non intendiamo mai quello che diciamo. Ancora non lo sai? Affinit elettive Emanuele: Ma ti rendi conto? Tra un po vedremo gli originali delle lettere della Woolf Ci sono anche quelle a Vita Sackville West! Viola: Lo so Ho portato le mie in italiano, voglio controllare se la traduzione buona Emanuele: Anchio! Anchio ho fatto lo stesso! Ho portato la mia edizione! Siamo proprio due fissati! Non fantastico? Scelte Emanuele: Ma perch hai colpito Raoul? Perch? Cristina: Non lo so. Credo che a quel punto, con lui che mi guardava cos o gli saltavo al collo e lo baciavo in bocca, o gli davo un pugno. Gli ho dato il pugno. Citazioni Emanuele: Io non ho mai creduto al mens sana in corpore sano. Per me tutti quelli che si dedicano allattivit sportiva sono dei deficienti. Cristina: La volpe e luva. Emanuele la guarda allibito. Cristina: Be? Che c? Dico che come la storia della volpe e delluva, che la volpe non poteva arrivare alluva e allora diceva che faceva schifo.
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Emanuele: Sono sconvolto. Hai fatto una citazione letteraria. Di questo passo non so pi dove andremo a finire Cristina: E certo. sopo. Emanuele: Si dice Espo. Meno male, sei quella di sempre. Noi donne Clelia: Se dovessi scrivere io un libro, lo scriverei su quanto siamo coglione noi donne. Mario: Perch? Clelia: Perch, perch perch poi gira gira quello che vogliamo sempre lo stesso il nostro uomo al fianco, dei bambini da crescere certo, almeno abbiamo imparato a farlo senza rinunciare al lavoro, alla carriera, a sentirci realizzate. Ma cosa credi, io senza le mie figlie e senza di te non sentirei di avere vissuto. Mario: Deve esserci qualcosa nel vino. Stai parlando come una donna assennata quasi quasi non mi piaci pi Clelia: Ah, Mario ho imparato ad alternare la carota e il bastone. Cosa credi tu qui dentro hai sempre i giorni contati. Mario: Allora gi mi sento meglio Fratelli e Baccanti Emanuele: Bussare mai, eh? Cristina: Il telefono. Era Raoul. Emanuele: E che voleva? Cristina: Non lo so. Ho riattaccato. Emanuele: Sei pazza? Magari era con Viola! E tu tronchi la comunicazione cos? Cristina: Ma smettila di pensare a Viola! E se mi voleva denunciare per il pugno? Se chiamava dallospedale? Oddio, che faccio adesso?
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Emanuele: Aspetta un momento. Segui il mio ragionamento Cristina: Emanuele ti ammazzo! Emanuele: Se ha chiamato qui, ha chiesto il numero a Viola quindi Viola lo sa che tu, cio praticamente mia sorella, hai mandato allospedale suo fratello! Si sono parlati! Se questo tuo atto di violenza, ha diminuito le mie possibilit di farmi una storia con Viola, io ti ammazzo! Cristina: Ma che centrate voi? Emanuele: Penser che in famiglia siamo tutti violenti e psicopatici come te! Cristina: Qui dentro se c uno psicopatico, storicamente sei tu! Ti devo ricordare che hai mandato allospedale il fidanzato di tuo padre? O che hai incendiato un parco con le bottiglie di vodka? Emanuele: Se ti fai uscire di bocca queste cose con Viola giuro che ti faccio a pezzi come Dioniso viene fatto a pezzi dalle Baccanti! Ti faccio lo sparagms! chiarooo???! Esempi biblici Laura: No anche io lo facevo sempre con mia sorella se senti bene, il tono non un litigio feroce un litigio fra fratelli non pericoloso. Paolo: S come quello di Caino e Abele Citazioni Emanuele: Be? Ancora cos stai? Va bene che oggi entriamo alla seconda ora, per Cristina: Non mi volevo alzare dal letto. Emanuele: Come Oblomov. Cristina: Io non li conosco questi amici tuoi. Perch mi parli sempre di loro?
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Wilde Cristina: Ma ti rendi conto che lho picchiato e lho mandato allospedale? Nina: Chi? Cristina: Raoul Nina: Perch ti sta antipatico? Cristina: Magari Emanuele: (spiegando) No, lha picchiato perch le piace. Sai, Nina, ogni uomo uccide la cosa che ama, lha detto Oscar Wilde Nina: Boh io se voglio bene a Ciro Capone mica lo voglio uccidere Emanuele: Sei piccola, amore mio sei piccola imparerai Social network/2 Rosa: Che devo fare? Questi dei social network mi fanno impazzire parlano, mandano saluti, mi fanno i poke, che poi come dire che fanno ciao ciao da lontano con la mano e chi se ne frega Per arrivare a vedere uno mha dato appuntamento ma dovevo stare a Montefiascone fra le 15 e le 15 e 15 Maya: E che , un treno? Rosa: Infatti. Dice: altrimenti accontentati di fare sesso con il mio avatar. Dico: sai che ci faccio col tuo avatar? No, lera del sesso virtuale per me finita. Si spenta insieme alle evoluzioni solitarie di un certo Rocco. Ma che roba, io una cosa cos non lavevo mai vista. Maya: Guarda che le telecamerine distorcono, ingrandiscono, si avvantaggiano di angoli strani non credere, poi vai a vedere tutto langolazione Rosa: Maya! Non intendevo in quel senso!
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Diete consolatorie Emanuele: Mi dici perch riempirmi di grassi e di fritti dovrebbe aiutare a sentirmi meglio? Cristina: cos che funziona. Per le delusioni damore lo zucchero lunica soluzione. Emanuele: Ma perch non me lha mai detto, perch? Stai con uno, dillo, no? Invece zitta, per settimane abbiamo parlato di qualunque cosa, e lei niente. Dice pure che sono carino Ma sei fidanzata da due anni, e parla no? Cristina: Tu mica glielhai chiesto sempre l a parlare di filosofia, di letteratura magari non ha nemmeno capito quanto ti piaceva. Al massimo pensava che volevi scrivere un saggio a quattro mani con lei Emanuele: E adesso come faccio con quello? Ma lhai visto che ? grande, bello, cha la macchina. Se pure la leggenda delluniversit Come sto male Non so che fare, sento tutto che mi crolla addosso, il mondo non esiste pi. Cristina: Oddio, adesso non che fai come Walter? Emanuele: Come chi? Cristina: Il giovane Walter, quello che si ammazza perch lei non se lo fila. Emanuele: Werther! Oddio, ma come possibile che non ne imbrocchi una come possibile??? Sindrome di Calimero Paolo: Adriano, per un innamoramento mancano i tempi tecnici te lho gi detto. Qui al massimo parliamo di infatuazione. tutta unaltra cosa. Adriano: Ma penso a Monica continuamente. Penso pi a lei che al corso sugli uccelli migratori, pi a lei che al passaggio del nibbio sui monti Lepini, pi a lei
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Paolo: S, s, il concetto chiaro. la sindrome di Calimero. Tuo fratello direbbe cos. Hai la possibilit di riscattarti da anni di anonimato. Cos ti prendi cura della sua donna, per di pi incinta, pensando di prendere il suo posto. Adriano: A me questa sindrome di Calimero non mi tanto chiara, non potresti usare un esempio pi semplice? Paolo: Il tuo non vero amore. Vuoi solo prenderti una rivincita su Michele. E poi comunque basta! Ma dico, ti pare questo il momento? Monica incinta sta passando un periodo terribile. Un altro uomo lultimo dei suoi pensieri. Adriano: E allora io che devo fare? Paolo: Niente. Assolutamente niente. Scordatela, dimenticatela. Tanto non hai nessuna speranza. Tu devi starle accanto come amico, chiaro? Adriano: E se mi viene voglia di baciarla, di abbracciarla? Paolo: Ti contieni, non lo fai. Anzi. Chiama me, cos ti distrai! Canarini Monica: Canarini! peggio che avere due neomelodici napoletani in giro per casa! Se sapevo che cantavano cos, col cavolo che glieli regalavo! Fidanzati ingombranti Cristina: Hai pensato come neutralizzare Sandrino? Emanuele: Mi ritiro in buon ordine, ecco quello che faccio. Non ho nessuna possibilit contro uno cos evidente. Un braccio suo quanto una mia coscia, in pi intelligente, colto Cristina: Be, a dirla tutta non finisce mica qui
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Emanuele: Cio? Che vorresti dire? Cristina: Capitano della squadra di palla a mano delluniversit, semidio sul campo di calcio, suona il pianoforte e la chitarra e soprattutto sembra che non ha bisogno di dormire. La notte lavora in una discoteca. Emanuele: In una discoteca? Avrai capito male lavorer alla discoteca di stato. Cristina: Be, non lo so di quale stato sia, comunque lui fa il dj. Per mantenersi alluniversit! Emanuele: Ma si pu sapere da dove uscito questo, dai romanzi di Bret Easton Ellis? E poi dov stato finora? Cristina: A fare un corso in Islanda il coso quello che si chiama come quel filosofo. Erasmo. Emanuele: Erasmus. Si chiama Erasmus. andato a fare lErasmus in Islanda? Ma perch? Cristina: Per perfezionare la lingua. Me lha detto Raoul. Emanuele: Lislandese??? Cristina: Linglese, il francese e il tedesco gi li sa, e lo spagnolo la sua seconda lingua. Comunque se ti pu far piacere anche Raoul non lo regge, dice che cha troppo laria da so fare tutto io. Emanuele: Grazie! Adesso s che mi sento meglio! Accomunati dallo stesso sentimento di disistima per Sandrino, io e il tuo semifidanzato Raoul. Paure ancestrali Laura: Ciao Stefi, come stai? Stefania: Oh benissimo tranquillissima proprio! Sto per incontrare il mio bambino adottivo e mi sento come prima degli esami di maturit Anzi no, molto molto peggio, perch qui non posso copiare

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Catastrofi Maya: successo cos allimprovviso. Come succedono tutte le disgrazie nella vita. Quando meno te lo aspetti. Ti distrai un attimo e bang, la tua vita distrutta Lea: Tutto a posto, le solo caduto il telefonino dentro al water! Se Stefania: E se siamo noi che non piacciamo a lui? Se non va daccordo con le gemelle? Se Nina lo prende in antipatia, se mia madre non lo accetta e la famiglia non lo vuole? Se lo trattano male in classe, se non riusciamo a capirci, se cresce troppo in fretta, se diventa grande e ci stermina tutti, se vuole tornare in Corea e conoscere la madre naturale, se ha vergogna, se non gli piacciamo abbastanza per fidarsi? Giulio: Be, mi sembra sufficiente come elenco delle paure Ste. Non lungo come quello che avevi fatto per larrivo delle gemelle, ma secondo me altrettanto efficace. Stefania: S, infatti. Mi sento molto meglio, sai? Allora piccolo, dove sei? Su forza, fatti avanti, siamo noi, siamo i tuoi fantastici genitori adottivi, lui tuo padre io sono tua madre e sono tranquillissima Giulio: Eccolo! Stefania: Dov? Giulio, dov? Oddio, oddio no, io non mi tremano le gambe. Io non credo di essere pronta Giulio sai? Che faccio, scappo? Strategie Lea: No. Non ne posso pi. Se quella parla unaltra volta di struffoli glieli infilo uno per uno su per il
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Monica: Lea, da te non vogliamo sentire queste volgarit. Hai capito piuttosto quanto ha intenzione di fermarsi la madre di Ermanno? Lea: Vuoi dire Filumena Marturano? Dipende da me. Se mi trova troppo simpatica invogliata a rimanere. Monica: Be, ma allora questo un rischio che non corriamo, tesoro. Lea: Eh s. Ma se le rimango antipatica si preoccupa per suo figlio e non se ne va pi. Torno di l e cerco di mediare. Non vorrei farla innervosire! Eternit/tra fratelli Adriano: carino qui dentro per! Ma non avete finestre? Michele: No, c laria condizionata. Allora ti ho fatto chiamare Adriano: Sempre con la luce artificiale per, ma non ti si stancano gli occhi? Michele: Vuoi fare un esposto per cambiare il disegno illuminotecnico dello spazio? Adria, ma ti pare che questa lunica cosa che ti viene in mente? Adriano: Ma tanto sei un sogno. Mica sei vero. evidente. Michele: Vabbe basta, questo ha poca importanza. Devo dirti due cose fondamentali. Non ascoltare mai i consigli di quellidiota di Paolo e con Monica vai tranquillo. Per me va bene insomma ci siamo capiti Adriano: In che senso scusa? Michele: Sveglia! Monica ti interessa no? La vedi nuda pensi sempre a lei, ti batte il cuore Adriano: Oddio e tu come fai a sapere queste cose? Michele: Non ha importanza. Ma hai il mio permesso. Chiaro? Adriano: Grazie! Grazie! Michele, grazie C un problema, per. Io i sogni non me li ricordo.
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Michele: Come, non te li ricordi? Adriano: No, mai. Da quando ero piccolo, mai nemmeno uno magari posso prendere un appunto per. C una penna su questo tavolo? Michele: Non toccare, lascia stare non si pu prendere niente qui. Non sono cose nostre. Stai fermo. Adriano: Se me lo scrivo sulla manica? Michele: Nossignore, non si pu! Te lo devi ricordare da solo. Se no mi hai fatto sprecare pure una chiamata. Concentrati Adria, concentrati. Insicurezze femminili Emanuele: Ma scusa tu non ti dovevi cambiare? Cristina: Mi sono cambiata! Sto male? Non vado bene? Ho sbagliato qualcosa? Emanuele: Forse io non so giudicarti. Lo sai che non ti guardo come una donna Cristina: E come mi guardi, come un fiasco? Ma perch, sono cos un cesso? che non volevo esagerare Emanuele: Allora sei riuscita perfettamente nel tuo intento. Passi del tutto inosservata. Inseparabili Monica: Ma non erano pappagallini inseparabili questi due? Inseparabili una bella cippa, appena ha potuto, quello si dato. Era il maschio, sono sicura. Adriano: Questa una tragedia, mi gi successo ed stato orribile. Laltro si suicidato per il dolore. Ma come potuto succedere? Perch la gabbia era aperta? Monica: Non mi guardare cos, eh? Non pensare che labbia fatto apposta, forse sbadatamente dopo che gli ho dato
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da mangiare, potrebbe essere che mi sia dimenticata di chiudere la porticina, ecco E poi allora ditelo che bisogna mettere il chiavistello a questi due! Quando si comprano dovrebbero dire: attenzione uccelli con una voglia irresistibile di essere separati. Praticamente una frode, scusa! Adriano: Lunico modo per far tornare un inseparabile fargli vedere laltro che soffre da solo. Monica: Sicuro che funziona cos? No, perch qui da noi, tra gli umani, sarebbe il modo migliore per non rivederlo mai pi! Lavori pericolosi Adriano: A quindici anni ho visto per la prima volta i fenicotteri rosa che volavano tutti insieme e allora ho capito che gli uccelli sarebbero stati il mio lavoro, anche se la mia famiglia mi osteggiava. Monica: Ti osteggiava? Mica volevi fare lattore porno, che cera da osteggiare? Adriano: Non hai idea dei soprusi e delle angherie che ho dovuto subire. Michele con linganno mi ha costretto a vedere Gli uccelli di Hitchcock dicendomi che era un documentario! Per me stato un trauma. Quello non un film, quello un attentato, andrebbe sequestrato. Tolto dalla circolazione. Bruciato, come Ultimo tango a Parigi! Pratiche erotiche Rosa: Ma perch fai cos? A Londra tre anni, donna libera, in carriera, senza figli. A dirigere la pagina di costume di una delle riviste pi importanti del pianeta. una grande occasione, Lea. Lea: Ehhh. Ma mi vogliono subito. Dalla prossima settimana. O ora o mai pi. una decisione terribile.
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Maya: Oh, s, Adoro quando nella vita ti spingono in un angolo e tu sei l contro il muro che non sai cosa fare Monica: S, magari anche con una benda sugli occhi e un catenaccio intorno al collo. Tesoro a te lastinenza ti d alla testa! Ti ricordo che questa non una pratica erotica! una scelta di vita. Cene decisive Stefania: Ecco, dovevo comprare anche quei cosi, quei reggibacchetta sai quelli che channo sempre ai ristoranti cinesi Adesso questi piattini dove li metto? Laura: Qui, Stefania, basta che li metti qui. un bambino mica un ispettore dellufficio digiene. Stefania: Deve essere tutto perfetto, capisci? la prima volta che viene a mangiare da noi! Laura: Ma tu sei sicura che gli piace la coda di manzo? In fondo in Italia gi da due anni. Stefania: Allora dovevo preparargli una Kong namul Kuk oppure una Schikinchi ku, ma con gli spinaci, ai bambini la verdura non piace. Laura: Ehi, guardami negli occhi Ste. Questa casa perfetta, voi siete perfetti, tu sei perfetta. Non devi fare niente di pi per Yang. Dimmi solo se vuoi che avverto mamma o ti mette pi agitazione. Anche se una domanda retorica. Stefania: Una cosa per volta. Oggi le presento te: Biancaneve. Crudelia Demon ce la teniamo per un secondo momento! Leopa Sandrino: Ciao Leopa Emanuele: (tra s) Lha detto, lha detto unaltra volta! Martina: Com che tha chiamato Sandrino?
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Cristina: Sono giorni che ogni volta che lo vede lo chiama Leopa e lui si incazza. Martina: E chi sto Leopa? Emanuele: Leopardi, Giacomo Leopardi, chi vuoi che sia, secondo lui uno sfigato, perdente come me Ignorante e buzzurro che non altro! Invasione di territorio Nina: Mamma! Mamma! Laura: Amore che succede? Un brutto sogno? Nina: Ma il bambino cinese sta un po, per Natale, gi a Capodanno se ne torna a casa sua, vero? Laura: Tesoro, Yang coreano ed qui per rimanere. Non un bambino qualsiasi te lho detto, il tuo nuovo cuginetto adottato. Nina: Non si arriva cos allimprovviso e pure sotto le feste. Almeno le gemelle hanno avvertito. Quello invece sta per invadere il mio territorio in silenzio. Miracoli Monica: Scusa ma non mi avevi detto che la socia di Paolo era una tutta acqua e sapone, una specie di incrocio tra un camionista e una suora laica? Laura: Ti giuro che fino a ieri era cos Monica: E che ha fatto adesso, andata a Lourdes in nottata? Poeti minori Leopardi: Qui su larida schiena
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Emanuele: No, Giacomo, senti, La ginestra no! Segui il mio ragionamento io non mi sento come te Leopardi: Son dellumana gente le magnifiche sorti e progressive. Emanuele: Lo ammetto, forse qualche volta ho dei pensieri cupi, mi piace molto studiare e non sono un compagnone, ma ho ancora la vita davanti, sono giovane! Leopardi: Oh, quant bella giovinezza che si fugge tuttavia, chi vuol esser lieto sia Emanuele: No, scusa, non vale, questa non nemmeno tua! Leopardi: Be, mi piace citare i poeti minori. E poi non ne avevo una pronta sullargomento. Tre metri sopra il cielo Mancuso: Balestrieri questi trucchetti in classe da te proprio non me li aspetto ma che scrivevi? Emanuele: Melense e stucchevoli frasi damore alla Sacchetti cose ignobili, indegne del mio sapere, ma purtroppo non riesco a controllarmi. Guardi qua, professoressa, ho fatto pure i cuoricini, una cosa che manco Step, Dio che vergogna Tragedie greche Rosa: Ma adesso dove andato Adriano? Monica: Non lo so e non mi interessa ma spero per lui a farsi curare No dico, provarci con la quasi vedova incinta di suo fratello Se un pazzo mescolava le tragedie greche non arrivava a tanto.

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Umana compassione Clelia: Non me ne frega niente che il vostro bambino cinese chiede di me! Io cho da fare! Tavverto Stefania, se me lo porti gli faccio vedere Il ponte sul fiume Kwai Stefania: Mamma, veramente Yang coreano. Clelia: Giapponese, cinese, coreano quello che sono fatti vostri, non miei! Mario: Ma dai un po di umana compassione Clelia: Quella lho consumata tutta per te! Ora non ne ho pi! A me non mi incanti Yang: Mi spieghi bene che lavoro fai, nonna? Clelia: Mi chiamo Clelia. E separo quello che la natura ha creato diviso e lessere umano pretende ottusamente di unire. Divido le mamme e i pap! Yang: Ah sembra un bel lavoro. Clelia: Questo bambino non normale. Stefania: Dal suo punto di vista meglio divisi che non averli proprio Yang: Nonna e questa in questa foto eri tu? Clelia: Mi chiamo Clelia. E quella sono io. Yang: Sei pi bella adesso. Clelia: Ho Chi Minh a me non mi incanti. Chiaro?! E adesso aria! Questione di tatto Giulio: Insomma stiamo prendendo le misure con Yang da una parte dobbiamo conquistarci il suo affet-

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to e la sua fiducia dallaltra parte dobbiamo comunque esercitare unautorit Mario: Per dovete sforzarvi di essere naturali. E la sua apparente indifferenza non deve spaventarvi Povero, deve aver subito delusioni terribili e ora si protegge. Stefania: S un bambino fragile, un equilibrio delicatissimo ci vuole un tatto pazzesco Clelia: Avanti Yang dammi quel videogioco o ti faccio pentire di essere stato adottato! Stefania: Ecco appunto Mao Tse-tung Nina: La mia una famiglia un po strana, anzi molto strana. Paolo per esempio non il mio vero pap E Cristina non mia sorella e neanche di Ema perch Cristina non figlia di mia mamma Yang: E di chi? Nina: Di unaltra mamma che non c pi mentre il mio pap c ma non lo vedo quasi mai poi cera anche un amico immaginario ma morto e in pi ora ci sei tu che sei mio cugino, per non lo sei insomma, tutto un po una confusione per ci vogliamo tutti bene e a me mi sembra che normale cos. Yang: Grande la confusione sotto il cielo, dunque tutto stupendo. Ti devo dire una cosa Cristina: Senti, qualsiasi cosa sta cosa che mi devi dire per me non un problema. Io sono tranquilla adesso che mi hai detto che ti piaccio io posso ascoltare tutto perch a me mi sembra un miracolo! Cio proprio una figata
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quindi davvero non c problema io sto qui e non scappo guarda, anche se mi dici che hai sei dita al piede, i peli sulla schiena che sei un ladro, un vampiro o che Raoul: Sono sieropositivo. Cristina: Eh? Come? Raoul: Sono sieropositivo. Io sono sieropositivo. Da quattro anni. Era questo che dovevo dirti. Non lavevo mai detto a nessuna. Ho sempre evitato, cio non arrivavo mai al momento, scappavo prima. Con te per non mi andava. Con te non ce lho fatta. Con te diverso. Cristina: Sieropositivo proprio sieropositivo. Raoul: Tu lo sai che significa, no? Cristina: S, certo che lo so (ci ripensa) O almeno credo. Raoul: Be, anche io allinizio lo sapevo poco. Poi ho dovuto impararlo. Ma sto bene. Cio sotto controllo. Cristina: Ah! Raoul: Io ormai ho imparato a conviverci Sono gli altri che mi fanno paura sono gli altri che forse non ci convivono tanto bene. Tu per esempio che pensi? Pensiero di Cristina: Penso che un incubo, che vorrei svegliarmi e che tutto questo non sta capitando a me! Raoul: Scommetto che stai pensando che ti sembra un incubo, che vorresti svegliarti e capire che non sta succedendo a te! Pensiero di Cristina: (stupita) Ma come ha fatto? Raoul: Guarda che normale. Non devi vergognarti. Io lo so che difficile ma volevo dirtelo e non passare da stronzo come al solito, con te non lavrei sopportato. Pensiero di Cristina: Vai via! Ti prego vai via adesso vai via, vai via. Raoul: Be, adesso forse meglio che vado via. Pensiero di Cristina: (stupita) Ma come fa?

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Programmi natalizi Adriano: che domani Natale, Monica, e con tutto quello che successo io non so se hai voglia di festeggiare con tutte quelle cose, sai quelle un po stupide che si fanno tipo albero, palle, addobbi, cena Se non hai voglia lo capisco perfettamente. Tanto alla Lipu organizziamo la cena di beneficenza contro la strage della decolorazione dei pulcini. Monica: Ma quelli non sono a Pasqua? Adriano: S, ma le campagne di sensibilizzazione per essere efficaci devono essere lunghe e persisten Monica: Va bene, s, ho capito. Be, invece questanno diverso. Questanno c un bambino qui dentro E voglio fargli sentire che malgrado quello che successo, circondato da persone che lo amano. E anchio voglio essere ottimista. Quindi Natale qui da noi, con amici, albero e tutto il cucuzzaro e se tu vuoi portare qualcuno, unamica, fallo pure Adriano: Unamica? Monica: Be, non ho detto mica vieni a cena con Hannibal Lecter. Unamica, s, di genere umano possibilmente. Che ne so una di quelle uccellare che frequenti tu Cattiva dentro Paolo: Questo lalbero perfetto, n troppo grande n troppo piccolo. Frondoso il giusto, e Clelia: Va bene, va bene, non sprecare fiato che tanto per me uno vale laltro. Lo faccio solo per quei due sciagurati che con tutti quei figli che si sono ritrovati un miracolo se arrivano a Capodanno! Stefania: Mamma e basta! Clelia: Ma che basta! Tu e Giulio tra una pappetta e laltra e leducazione del cinese non so nemmeno se vi rivolgete

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ancora la parola! E non voglio addentrarmi in questioni pi intime. Tipo quale sia la frequenza dei vostri rapporti sessuali Stefania: E lo credo bene! Non te lo direi mai. Mamma!!! Clelia: E cosa ci sar di tanto segreto! Figuriamoci, ci siamo passati tutti, no? Comunque tu e tuo marito, se ci tenete a rimanere insieme appiccicati come ostriche, dovete darvi da fare. I figli dividono, lasciatelo dire da una che lo sa (a Yang) Ehi, Ho Chi Minh stammi lontano con quelle mani sporche di terra. Intesi? Yang: Ah ah ah. Clelia: La cosa inquietante che questo bambino convinto che io scherzi! Gli avete spiegato che sono cattiva dentro? Reazioni a catena Emanuele: Cosa? Come hai detto? Raoul sieropositivo? Sieropositivo? Viola: Calmati, Emanuele! Emanuele: E da quando? E perch? E come se l preso? Oddio, mi sento male. Non si possono frequentare con Cristina, fuori discussione! E devo capire, se anche per noi non potrebbe esserci qualche controindicazione. Viola: Emanuele ma che dici? Sei impazzito? Emanuele: Be, tu sei la sorella. Per esempio siamo sicuri che non ereditario? Tu hai fatto il test? Usate lo stesso bagno? Bevete dallo stesso bicchiere? Oddio, mi sento male. Viola: Mi sa che sono parecchie le cose che ti devo spiegare.

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Reazioni a catena/2 Emanuele: Ma a te ti piace proprio tanto sto Raoul? Cristina: Adesso non ci capisco pi niente. Questa cosa ha cambiato tutto. Mi sento un verme. Non riesco nemmeno a chiamarlo Tu al posto mio che faresti? Emanuele: Mi informerei. Vorrei capire meglio. Perch adesso le cose sono cambiate, sai? La malattia sotto controllo. Ci si convive come il diabete. Con le dovute attenzioni si vive una vita del tutto normale. Cristina: Ma tu pazzo paranoico maniaco come sei, mi dici come fai a essere cos tranquillo che sei anche fidanzato con la sorella? Emanuele: E be che centra? Mica penserai che sia una malattia ereditaria, no? O che magari si attacca bevendo dallo stesso bicchiere? Cristina: Ma no, certo! Non sono mica cos ignorante! Per io cho paura. E non so nemmeno bene di che. Mi sembra come una cosa troppo grande per me. Ho solo diciassette anni. Fino a ieri scrivevo il suo nome sul banco, disegnavo cuoricini. Adesso mi sentirei una cretina a farlo. Ma perch non poteva essere uno normale? Ho detto una cosa orrenda vero? Emanuele: La possibilit che tu venga scelta come testimonial nella lotta contro lAIDS per il momento molto lontana. Piuttosto mi faccio suora Emanuele: (al telefono) Viola, perch non provi a tornare prima? Lo sai che la sindrome abbandonica colpisce il settanta per cento degli adolescenti e molti non si riprendono pi, traumi che si portano dietro per tutta la vita hai letto Barthes? Ah, lhai letto in originale?
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Cristina: Me la passi per favore? Emanuele: Cosa fai ascolti le mie telefonate adesso? Cristina: No, guarda, piuttosto mi faccio suora, sarebbe sicuramente pi divertente. Me la passi allora? Parrucchiera con le tette Bea: Oh! Buongiorno Scusa ho un negozio proprio qui vicino, allora mi chiedevo se insomma andata via la luce e quindi lacqua calda e ho le clienti tutte con la testa bagnata poverine le vedessi solo che non so come fare perch ho finito anche gli asciugamani Non che ce ne avresti qualcuno da prestarmi. Adriano: Di che? Bea: Di asciugamani Oh non preoccuparti, non fuggo con la biancheria. Giurin giuretto Adriano: Asciugamani. S! Bea: E tu cosa fai? Adriano: Sono un ornitologo. Bea: Ah! Bellissimo Che cos? Adriano: Studio il comportamento degli uccelli. Bea: Ah! Non sapevo che sugli uccelli cera da studiare. proprio vero che non si finisce mai di imparare! Io scappo se no quelle mi smontano il locale Senti io sono bisex, nel senso che da me facciamo i capelli sia a uomini che a donne Quindi se vuoi (gli tocca i capelli) Perch qui unaggiustatina mica guasterebbe sai? Adriano: Ah si? Bea: Aloha! Adriano: Aloha? Bea: il nome del negozio Non un amore?

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In amor vince chi fugge Nina: Tanti auguri. Yang: Tanti auguri. Nina: Be, non hai niente per me? Un regalino. Qui da noi a Natale si usa fare dei regali. Da voi in Cina no? Yang: Non lo so, io in Cina non ci sono mai stato. Nina: Ah, peccato. Ti davo loccasione di scusarti se non mi avevi fatto il regalo e io non posso darti il mio se tu non mi dai il tuo. Yang: Perch? Nina: Perch in amor vince chi fugge Mi pare. Tre metri sopra il cielo/2 Mario: Io non ho foto di vecchie amiche nel cassetto a meno che non siano state solo delle vecchie amiche. Clelia: E va bene, Mario, non stato solo un amico. No, direi di no. Direi che stato un vero e proprio amore. Contento? Mario: Perch non me lhai mai detto? Clelia: E perch avrei dovuto dirtelo? Mario: Per il piccolo particolare che a quellepoca eravamo sposati. Clelia: Lo so perfettamente che eravamo sposati! E per questo motivo, io non cho mai fatto lamore. Mario: No, fammi capire: era un tuo amore, da quanto ho capito vi frequentavate, non mi ricordo che tu abbia mai avuto particolari remore morali Allora come mai non ci sei andata a letto? Clelia: Vuoi proprio saperlo? Mi piaceva troppo ecco il motivo per cui non ci sono andata a letto. Avevo paura di innamorarmene. E adesso basta, Mario, per carit che mi sembra di essere precipitata in uno di quei film sdolcinati per adolescenti in calore.
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Mario: Questo avrei davvero preferito non sentirlo Clelia! Io me ne vado. Clelia: Oh Signore! Di questo passo ci ritroveremo a mettere lucchetti su un palo a ponte Milvio. Ricci e discoteche Bea: Se sei passato per gli asciugamani, li ho dati a Monica. Adriano: No, veramente no, passavo di qua e Bea: Cos, ti vergognavi a entrare? Adriano: Forse che non sono mai stato da un parrucchiere. Ecco. Bea: Ma davvero? Per me sarebbe come dire che non ho mai portato un perizoma o che non sono mai entrata in una discoteca. Be, allora perch non ci provi?! Il bardo Cristina: Ma che fate? Nina: Una cena romantica e indimenticabile. Prendiamo la sua fidanzata per la gola. Emanuele: S, Nina, ma questo il mio scopo. Quindi non parlare al plurale. E ricordati che tu poi scenderai dalle zie e svanirai come nebbia al sole. Nina: Uffa! Ma quand che divento grande che posso farle pure io le cene indimenticabili? Cristina: Non c fretta, Nina! E poi sar indimenticabile per forza, tuo fratello non sa cucinare nemmeno un uovo. Emanuele: Ragazza superficiale e approssimativa, non lo sai: ci che amore osa fare, amore pu fare. Cristina: No, non lo so, non so chi lha detto e non mi frega nemmeno di saperlo! Nina: Tanto sar il solito Pitone.
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Emanuele: Platone, Nina, si dice Platone non Pitone e poi non lui, questo era il bardo! Shakespeare! Tutto quello che avreste voluto sapere Cristina: Be? E questo tomo che sarebbe? Emanuele: Qualcosa che potrebbe ragionevolmente servire per scopi pi alti se non fosse che la tua educazione mi sta a cuore, e anche per non vederti girare tutti i giorni per casa con quella faccia da funerale. Cristina: Tutto quello che avreste voluto sapere e non avete mai osato chiedere sulla sindrome HIV e la sieropositivit nel nuovo secolo. Autore Emanuele Balestrieri, tutti i diritti riservati. Emanuele: Non si sa mai nel caso venisse pubblicata mi sono portato avanti. Cristina: Grazie, sono commossa ma non mi interessa. Emanuele: una settimana che ci lavoro! Ho cercato con uno sforzo notevole, come puoi immaginare, di usare un linguaggio che fosse semplice e comprensibile perfino per te. Quindi tu adesso lo leggi eccome, daccordo? Astinenza forzata Monica: Paolo come sta, che non mi hai pi detto niente? Laura: Continua a non dormire e veramente non proprio lunica cosa che non riesce pi a fare Da quando sono tornata da Sorrento be, niente di niente. Monica: Oh, non guardare me Sai che ormai per me il sesso un concetto astratto e che mi avvio a grandi passi verso lascetismo Altri tre mesi cos, e mi dedicano una chiesa.

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Proponimenti sinceri Adriano: Sei stato con unaltra donna? Cio diversa da Laura? Paolo: Non so nemmeno com successo adesso con lei tutto rientrato, solo che sono io, anzi veramente la mia coscienza che non mi d pace. Adriano: Eh, be lo credo. Paolo: Che significa lo credo? Adriano: Significa lo credo Tu continui a stare con Laura ci vivi, ci mangi, magari ci fai anche lamore. Paolo: Eh, insomma Anche quello non succede pi da quando tornata non ci sono pi riuscito. Adriano: Ahia! Paolo: E la smetti! Perch dici ahia con quel tono? Adriano: Non bello e pu solo continuare ad andare peggio chiaro. Paolo: Grazie! Cosa dovrei fare allora, bruciare nelle fiamme dellinferno? Adriano: No, dovresti dirglielo. E poi lo sai che giorno oggi? Lultimo dellanno. E io alla storia che quello che fai stasera poi ti condiziona tutto lanno ci credo. Paolo: Ma che dici Adria? E sei pure scienziato! Adriano: Penso che si prendono decisioni importanti come quando la femmina del pettirosso lascia il nido per andare a cercare il cibo, promette che torna e a meno di eventi catastrofici e imponderabili, quali tempeste di vento, piogge torrenziali, cacciatori senza cuore, torna, stai sicuro che torna. Paolo: Mo che centra la femmina del pettirosso, mi confondi mannaggia! Adriano: solo per dirti che si fanno dei proponimenti, in questa giornata, e devono essere veri e sinceri ed ecco allora mi chiedo tu come farai a farli Pa?

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Tratti caratteristici Bea: Ma lo sai che ho conosciuto il fratello del tuo fidanzato morto che vive con te? venuto qui oggi. Monica: Adriano??? E a fare cosa? Bea: Lo shampoo Abbiamo parlato tanto. stato cos divertente Monica: No, scusa, sicura che parliamo dello stesso Adriano? Bea: Quello che studia gli uccelli, che non era mai entrato da un parrucchiere e che pensava che il decolorante servisse per la tinta delle pareti? Monica: S, parliamo della stessa persona. Sono fuori dal tunnel Rosa: Guardala attentamente, Elio. Guarda le mani di Maya come si aggrappano nervosamente al telefono mentre parla. Elio: Non significa niente. Solo che emozionata di sentire quella faccia di maiale del suo fidanzato. Rosa: Ma non si mai vista Maya rinunciare a una festa per restare a casa con i figli del fidanzato! Elio: E vuol dire che molto innamorata! Rosa: No, vuol dire che molto infelice. Come dice qualcuno se non riesci a uscire dal tunnel, arredalo! Buon anno, Clelia Clelia: Oh Signore! Mario, cos siamo in pieno melo dramma adesso? Ma se pensi che io mi getti da Castel SantAngelo come quella sciacquetta di Tosca perdi il tuo tempo.

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Mario: Nessun melodramma, ma io non ce la faccio ad affrontare questa serata come se niente fosse e lho capito solo adesso. Clelia: Ma dico sei impazzito? Alla nostr (si corregge) alla tua et mettersi a fare queste scene. Mario: Io non riesco a pensare che quel bellimbusto sia lamore inesplorato della tua vita, quello che poteva essere e non stato. Clelia: Tanto per essere chiari, allora. La mia vita proseguita con te. Punto e basta. Senza nessun rimpianto e sciocchezze simili. Con Luigi ci siamo visti qualche volta, scritti ogni tanto Mario: Ah! Vi siete anche scritti? E quando di grazia? Clelia: Alle feste comandate, compleanni, cose cos. Mario: Oh! E perch non lhai invitato alla nostra festa stasera gi che ceri? Clelia: Che stupidaggine! Anche lui sposato e in tutti questi anni non ho mai voluto mischiare le cose e vista la tua reazione, ho fatto bene. Mario: Be, adesso sono io che non voglio mischiare le cose. Clelia: Se pensi che io ti preghi di rimanere, scordatelo! Mario: A volte penso davvero che tu non capisca e adesso esattamente una di quelle volte Non voglio che tu mi preghi. Sono io che me ne sto andando. una libera scelta. Buon anno, Clelia. Laura: Mamma che succede? Pap? Stavate litigando? Clelia: No! Pap dovuto scappare. Il cane che ha lasciato dagli amici ha vomitato e lo sai com tuo padre con quella palla di pelo fetente Cosa bevi tesoro? Laura: Prosecco. Clelia: Sempre meglio di un calcio nel culo. Andiamo, versa!

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Eternit/regole Michele: E era ora, era! Giusto in tempo. Paolo: Era ora, era ora non riuscivo pi a dormire! Michele: Ma esistono i sonniferi, dico io! Paolo: E cho provato ma non mi facevano niente! Michele: Alla fine cho dovuto pensare io! Mi sono preso un richiamo ufficiale e una penalit per te. Sai che significa? Che al terzo sono fuori! Paolo: Fuori? Fuori da che? Ma che una partita di calcio? Ma che regole cavete qua? Amori sbagliati Monica: Dietro una crisi possibile che ci sia un nuovo, meraviglioso inizio! Rosa: Un caso su un milione. Ci sono pi possibilit di essere colpiti da un meteorite vagante che di recuperare un rapporto in crisi. Monica: Rosa, ma noi dobbiamo anche far sognare, indorare la pillola, dare una speranza alle nostre lettrici il tuo pezzo sugli amori sbagliati, allora, com il titolo? Rosa: Ai confini della cantonata. Monica: Ecco, appunto Una frullatina Clelia: La coppia un crimine in s, e una prigione al tempo stesso, il tradimento legittima evasione. Per quanto riguarda tuo padre poi come ha sbattuto quella porta torner a bussarci. Laura: Non ne sarei cos sicura lhai umiliato! Stefania: Vabbe, pap per un po esagera alla fine mamma non cha fatto niente con laltro.
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Clelia: E non sai quanto me ne rammarico! Se doveva succedere tutto questo, era meglio che me lo frullavo per benino! Laura e Stefania: Mamma! Clelia: Solo una frullatina, e che sar mai! Giochi educativi Nina: Yang! Torniamo di l giochiamo a fare famiglia Clelia: Bambini non potete fare un gioco pi educativo? Laura: S tornate a giocare, che meglio. Clelia: Pensate di proteggerli nascondendogli come funzionano le coppie? Cos che ci cadano anche quelle povere creature innocenti!? Stasera nonna Clelia gli racconta la favola della guerra dei Roses. Laura: Mi sa che stasera Nina non te la lascio. Clelia: Vorr dire che salver solo il piccolo Budda. Stefania: Mamma per favore non scherzare ricordati che Yang ha alle spalle una situazione famigliare durissima Clelia: Alle spalle? Non sono forse qua perch stasera tu e Giulio andate in terapia di coppia? Curiosit Maya: Tragedia! Catastrofe! Sciagura! Ho conosciuto il fratello di Tommaso Elio: Non piaci al fratello, la famiglia non ti vuole!? Maya: Magari il problema contrario che Monica: Ci sei stata a letto, col fratello del tuo fidanzato. Maya: Come lo sai? Monica: Tirato a indovinare. Calcolo delle probabilit. Maya: Eh e non solo con lui Voglio dire che in quel letto non eravamo solo io e lui!
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Elio: Cosa? Hai fatto sesso di gruppo con tuo cognato!? Maya: Allepoca non era mio cognato! E poi scusate Ma perch tre fa gi gruppo? Eternit/gelosia Michele: Vedete, questo comportamento delirante ha un nome. Si chiama gelosia. un sentimento molto diffuso tra gli umani Voi sapete cos, angeli? Sante ragazze Bea ta innocenza La gelosia quella stretta allo stomaco che si sente quando la persona che amiamo non pi nostra quando pensiamo o crediamo che un altro la baci, la tocchi, ci faccia lamore, capite cosa voglio dire? E il fatto grave che gli umani si vergognano di essere gelosi questa ragazza qui, Monica non ammetter mai di essere gelosa di Bea, dellaltra ragazza piuttosto si rovina la vita (sospira) Eh meno male che io ormai sono al di sopra delle miserie umane (sospira) E va bene, quasi al di sopra Pure voi, per, sti angeli fateli pi piatti la prossima volta Maggiorenni Cristina: Oddio, sono maggiorenne. Ma ci pensate? Ma non incredibile? Emanuele: A sentire come ragioni non solo incredibile. Che tu sia maggiorenne un paradosso logico. Un assurdo filosofico. Una contraddizione in fieri. Cristina: Ma vaffanculo. Maggiorenni/2 Emanuele: Certo che assurdo nel giro di ventiquattro ore un semplice diciassettenne diventa adulto. Eppure la
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stessa persona del giorno precedente, no? Io allo scoccare del mio compleanno Cristina: Sarai lo stesso sfigato che sei oggi non ti eccitare! Ti amo ma non ti sopporto Clelia: Ma Mario non pensi che io possa avere bisogno di te, della tua presenza? Mario: Tu? Tu? Tu non hai bisogno di nessuno, sei libera, indipendente, e se vuoi saperlo anche senza cuore. Fossi malata, avessi veramente bisogno di me, capirei. Ma tu mi rivuoi in casa solo perch vuoi trattarmi male. Clelia: E allora? Che c di male? Voglio dominare, e tu mi hai sempre amata cos come sono. Mario: Infatti, ti amo, ma non ti sopporto pi. Clelia: Sei un cafone. E ringrazia che non ti strozzo il cane e con la pelliccia mi ci faccio un collo per il cappotto. Indicazioni stradali Signora: Scusi, signora Mi sa dire dov via Ristori? Clelia: Come no. Esattamente allincrocio fra comprati una mappa e vaffanculo. Segreti inconfessabili Yang: Mamma, pap, cosa c sotto? Avete due bambine piccole che piangono sempre, un bambino adottato, dovete lavorare e badare alla casa. Perch siete tanto contenti? Stefania: Ci vogliamo bene Yang: Anche prima vi volevate bene, ma eravate sempre stanchi e nervosi. Che vi successo?
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Giulio: un segreto. Ma tu lo puoi sapere perch sei nostro figlio. Glielo facciamo vedere? Stefania: S, s! Ta tan!!! Yang: Cos questa roba? Giulio: Sono i nostri costumi! Guarda! I costumi da ballo Ti piacciono? Yang: Aaah! Ve li mettete addosso? State scherzando? Stefania: Quando balliamo! Questo il segreto della nostra armonia e della nostra felicit. Balliamo insieme! Fra un po facciamo anche le gare! Giulio: Mamma e pap sono bravi, sai? Yang: Che balli fate? Giulio: Merengue, salsa, mambo, cha cha cha! Stefania: Ma non devi dirlo a nessuno, un segreto. Yang: Certo che non lo dico a nessuno. Sono gi un bambino asiatico adottato. Se a scuola sanno che i miei genitori fanno queste cose, sono finito. Anzi mi raccomando. Non dite in giro che fate questa roba. Io non voglio essere preso in giro per colpa vostra. Chiaro? Luomo che confessa Elio: No, no bisogna sempre negare, sempre, sempre, anche quando vieni colto con le mani nel sacco! Rosa: Elio, questi discorsi da spogliatoio valli a fare da unaltra parte. Se c una cosa che ha fatto bene, sto cretino di Paolo, quella di parlare. Non si tiene un tradimento nascosto cos, poi diventa come un tarlo che ti rode dentro, e rovina qualsiasi possibilit di continuare a stare insieme. Maya: Be, perch cos invece il genio le ha aumentate, le possibilit di stare insieme. Sincero sincero, bravo applausi. E adesso? Monica: Comunque io preferisco un uomo che confessa a uno che nasconde la verit.
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Laura: Io invece preferisco un uomo che non mi tradisce. Un uomo che non aspetta che io volti le spalle per cadere in tentazione, che non mi dice bugie, che mi desidera nonostante il mondo sia pieno di altre donne, insomma uno che mi ama. Chiedo troppo, eh? Ditemelo voi, chiedo troppo? Tette e parrucchiere Monica: Perch ci fate questo, eh? Perch questa la storia pi vecchia del mondo? Perch, cazzo! Elio: Ma io che centro? Non ho mai tradito una donna! Monica: Centri. Centrate tutti. Tu, Paolo Adriano. Rosa: Be, no, adesso Adriano non centra proprio Monica: S che centra. Maya: Ma perch, scusa? Non fidanzato n sposato con nessuno, si innamora, sta con Bea, e allora? Non tradisce nessuno. Monica: (arrampicandosi sugli specchi) S, invece tradisce tradisce la sua idea di personaggio, il suo essere scienziato ornitologo. Ti interessano i libri e gli uccelli? E lascia stare parrucchiere e tette, allora! Una festa Emanuele: Io in casa uno come quello non lo faccio nemmeno avvicinare. Quellaltra non ne parliamo, il concetto di igiene personale le totalmente estraneo. Quello l, poi, con i tatuaggi Cristina: E basta, per! Non possiamo invitare solo gente che si sterilizza le mani con la schiuma disinfettante e gira con la mascherina sul naso! Con chi te la fai, sta festa, da solo? Emanuele: Con Viola. Viola tiene in grandissima considerazione la pulizia.
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Cristina: E chi se ne frega! Emanuele, se vogliamo dare questa festa, dobbiamo far entrare un po di germi in casa. O che vuoi fare, gli spruzzi addosso il disinfettante prima di fargli varcare la soglia? Emanuele: Grande! Potrei chiedere alle zie di stare sul pianerottolo con un soffietto! Dalla manicure Elio: Mi spiegate perch passarvi lo smalto su mani e piedi dovrebbe aiutarvi a sentirvi meglio? Monica: A te mancano proprio i basilari, e pure sono anni che stai con noi! Rosa: Farsi mani e piedi ti aiuta a concentrarti, sdrammatizza i problemi, mette le disgrazie nellottica giusta. Maya: come una pratica zen, come la meditazione. Tu metti le tue estremit nelle mani di una professionista, e, mentre tutto si ricompone secondo un ordine preciso, fai un bilancio della tua vita. Elio: Mah E cos risolvete le cose? Laura: Be dipende da quello che successo. Guarda me. Sono piena di smalto, ho le mani morbide come seta, le pellicine sono un ricordo lontano e non riesco a smettere di pensare a quello che ha fatto Paolo. Monica: Ed per questo che qui non si viene da soli, ma in gruppo! Cos le chiacchiere delle altre ti distraggono, e il particolare si dissolve nel mare magno delluniversale. Chiaro il concetto? Territori inesplorati Monica: Un momento, Rosa. Avresti incontrato questo tizio andando per funghi? Tu? Ma da quand che vai per funghi?
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Rosa: Uff! Da quando mio marito mha piantata e non trovo un uomo decente, va bene? Le provo tutte, che devo fare? Lo sapete che per funghi ci vanno solo uomini? un territorio inesplorato! Sospetti Emanuele: Che ve ne pare? Cristina: Ce ne pare che sei un maniaco da ricovero. Hai impilato tutti i piatti di carta e i bicchieri Martina: Sei stato quarantacinque minuti a metterli tutti in fila. Emanuele: Ma adesso sono perfetti! Soddisfano il mio senso per lordine e la precisione. E tu, non dici niente? Non mi difendi? Viola: Io ti amo cos come sei, con tutte le tue manie, i tuoi difetti, le tue fissazioni. Cos, tutto compreso. Tu sei questo, Emanuele. Questo ordine, questa certezza, questa sincerit. Emanuele: Accidenti, che bello, grazie Martina: (a Cristina) Qualcosa non va. Cristina: Cosa? Martina: Viola. Nessuno fa una dichiarazione del genere se non ha uno scheletro nellarmadio. La strada della felicit Yang: Scusa, nonna se ti racconto un segreto imbarazzante su loro, tu passi una settimana con me? Clelia: Una settimana con te troppo per se il segreto davvero imbarazzante, la nonna passer un pomeriggio con te, dalle quattordici alle diciotto. Andiamo Ho Chi Minh, sputa.
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Giulio: Non lo farai! Yang: Questi due non vanno dal dottore della terapia. Vanno a ballare merengue e cha cha cha. Clelia: Cosa? Puoi provare quello che dici? Yang: Certo. Li ho ripresi con il telefono mentre provavano. Giulio: No! Clelia: (guardando la ripresa) Oddio! Che tristezza infinita! Non ho mai visto niente di pi patetico! Cosa siete, i parenti poveri di Ballando con le stelle? Stefania: Siamo quello che siamo! E siamo padroni di scegliere da soli la strada della nostra felicit! Giulio: Esatto! Clelia: Ma per favore! E la strada della vostra felicit sarebbe il merengue! Vergognatevi! Da questo momento in poi, scordatevi che bado alle Kessler! Un conto aiutare due disgraziati che vanno in terapia, e un conto fare da balia asciutta a due idioti che devono andare in balera! Arrangiatevi! un uomo come tanti Laura: Ma perch? Perch devo dargli tempo? Chi che mi obbliga ad accettare questo tradimento, a perdonarlo, ad andare avanti? Chi che mi obbliga per il resto della mia vita a stare con un uomo che ha sbagliato cos tanto? Monica: Tu hai sbagliato una volta, e lui ti ha perdonato. Laura: Eh no, molto diverso. Lui mi aveva lasciato, non ci vedevamo pi, e io mi sono rifugiata dal mio ex marito. Ho sbagliato, lho pagata, Paolo mi ha lasciata sullaltare. Ma qui, adesso, non ha giustificazioni. Stavamo insieme, andavamo daccordo, stavamo convivendo e lui aspetta che io volto le spalle tre giorni per tradirmi. Ma che razza di uomo ?
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Monica: un uomo come tanti. Non il genio del male. Laura: Io non volevo un uomo come tanti. Volevo un uomo speciale, diverso da tutti. Monica: Forse non esistono gli uomini cos Tu sei stata tradita dalluomo che ami, con cui convivi insieme a unaccozzaglia di figli. Io sono innamorata del fratello del mio ex fidanzato morto di cui sono incinta. E il fratello in questione sta con unaltra. Singolarmente non lo so, ma in coppia vinciamo il guinness dei primati della sfiga. (solleva il bicchiere) Laura: Non si brinda con lacqua Monica, porta male. Monica: Laura, sveglia, non ci pu mica andare peggio di cos Si impallato Cristina: Emanuele? Emanuele? (a Nina) Guarda ha la pupilla fissa, non si muove. Nina: Ma perch fa cos? Cristina: Non si capisce. Secondo me non fa altro che pensare a Viola e il cervello gli andato in tilt Troppo amore, troppo sentimento Il cuore trabocca di parole dolci Emanuele: Io la odiooo! La odio, quella grandissima stronzaaaaaa! Cristina e Nina: Eh? Emanuele: Violaaa! Lho trovata a casa sua con Sandrino! Di nascosto! Stavano a letto insieme! Cristina: Vai Nina, vai, su, che queste sono cose da grandi. Nina: Lo sapevo che appena diventavate maggiorenni questa era la fine che facevo! Emanuele: tutto vero! Li ho trovati cos! Sono distrutto, ho il cuore a pezzi! Perch, perch? Io la amo, e lei ha continuato a vedere quello senza dirmi niente! Cristina: Non ci posso credere!
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Emanuele: Tu? Figurati io! finito tutto, tutto! Tutto finito il pi grande amore della mia vita andato! Sono perduto, perduto! Cristina: Emanuele, mi dispiace tanto. Davvero. Non te lo meriti. Ma che stronza Emanuele? Emanuele? Ema? Oddio, s impallato di nuovo Illusioni perdute Monica: Ho sbagliato, ho sbagliato tutto. Voi avevate capito che mi stavo innamorando di Adriano lo sapevate Perch non me lo avete detto quando ero in tempo? Quando era lui che voleva me vi ricordate vero non sono impazzita? Lui voleva stare con me e io lho respinto! Ditemi che era vero, se no mi sento come la Bergman in Angoscia! Rosa: S, era vero. E veramente ci abbiamo provato a fartelo capire in tutti i modi ma non ne volevi sapere Maya: Dicevi che non era possibile, che il fratello di Michele era lultima persona al mondo con cui avresti potuto avere una storia. Dicevi: mai, mai nella vita. Monica: E infatti infatti, comunque non avrei potuto avere una storia con lui, andiamo sarebbe stato ridicolo! Che , una storia dellAntico Testamento? Muore il fidanzato e si mette con il fratello. Elio: Ma allora che vuoi? Adesso la storia non ce lhai, sii felice! Monica: Ma almeno avrei potuto dire: No, no, non possiamo abbandonarci a questo sentimento come le protagoniste dei grandi romanzi. Tipo lEt dellinnocenza saremmo stati infelici, da vecchi avremmo pensato alla felicit perduta E invece Avete mai letto che il protagonista di un romanzo romantico si butta su una parrucchiera? No! Non si fa! Non succede! Perch proprio a me?
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Maya: Ma che centra che fa la parrucchiera? Questo tuo atteggiamento meschino e classista. Rosa: Ma che vuoi, insomma? Ci fai capire? Vuoi Adriano s o no? Monica: Non lo so. So che non voglio che luomo di cui sono innamorata mi regali questo un walkie talkie per lavarsi la coscienza e poter andare a vivere tranquillamente con la sua donna. Mentre io sono in contatto radio! Potevo avere Love Story, sono finita dentro Novantesimo minuto. Tara ereditaria Stefania: Io non ho una madre. Per genitore, ho un caterpillar impazzito, lanciato senza freni contromano sullautostrada. Giulio: Unimmagine che rende bene lidea. Com che tu sei venuta fuori cos equilibrata? Stefania: Cos, una battuta? Ti ricordo che subito dopo avere partorito sono fuggita a gambe levate. Non sono normale, nemmeno io. Vabbe, almeno quando inizier a dare i numeri, ho sempre la scusa della tara ereditaria. Argomento del giorno Martina: Cri! Ti devo raccontare! Insomma Fabrizio Valentini un ragazzo fantastico, ci siamo visti anche stama Cristina: Viola ha tradito Emanuele con Sandrino. Ema li ha trovati insieme a casa di lei la notte del suo compleanno. Martina: No! E che cavolo, per una volta che finalmente mi fidanzo, non riesco nemmeno a essere largomento del giorno

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Solidariet materna Emanuele: Ho scoperto che Viola mi tradiva con il suo ex fidanzato. Ecco perch non sono andato a scuola. Laura: Cosa? Viola? Con con Emanuele: con quella faccia da angioletto, con il sorriso innocente, con gli occhi che mi guardavano innamorati, e con tutto il resto? Esatto, proprio lei. Mi tradiva appena io giravo le spalle. Laura: Mi dispiace, Ema, mi dispiace tanto Quando si viene traditi, il mondo ti crolla addosso ti sembra che tutto sia inutile, che tutto debba finire che non valga pi la pena di niente Tutto quello che hai fatto negli ultimi mesi ti sembra una messinscena, una finzione, un terribile teatro. Ti chiedi se non sia meglio chiuderti in te stesso, e non lasciare entrare mai pi nessuno nel tuo cuore mai, mai pi Emanuele: Mamma? Mamma? Scusa ma non dovresti farmi dei discorsi per tirarmi su? Cos mi fai stare peggio Daccordo, la tua unanalisi precisa del mio stato danimo ma senza speranze! Io ho appena compiuto diciotto anni Laura: Hai ragione, amore mio scusami (lo abbraccia) Vedrai che te la caverai ce la caveremo ce la caveremo tutti Caratteristiche femminili Elio: Rosa tu non devi pensare alle pagine dei viaggi. Devi pensare a come farmi uscire da questo impiccio in cui TU mi hai cacciato! Rosa: Io? Che centro io? Elio: Cito testualmente: Se fai finta di essere fidanzato con qualcuna, magari Maya si ingelosisce
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Rosa: Eh, appunto, ho detto magari, mi hai preso troppo alla lettera E poi ti avevo detto di fare un paio di telefonate finte, non di uscirci a cena! Elio: A parte il fatto che Maya non si ingelosita neanche un po, mi ha chiesto di uscire tutti e quattro insieme e io chi ci porto stasera a cena? Rosa: Devi trovare qualcuna fuori dal nostro giro che faccia finta di essere la tua ragazza. Possibilmente carina. Elio: E dove la trovo? Se cavevo una cos, mi ci ero gi fidanzato sul serio. Rosa: Allora di che non puoi andare. Elio: Mai. Sarebbe come ammettere di avere fatto un passo falso. No, no, io voglio andare fino in fondo. Rosa: Bravo. A furia di stare con noi, hai appreso una delle caratteristiche pi affascinanti delle donne. Elio: Che sarebbe? Rosa: Lautodistruttivit. Una volta presa una strada sbagliata, si va fino in fondo, al massacro, contro il muro, a tutta velocit, in cerca dello schianto. Eternit/consigli di un ex Monica: Michele ho bisogno di consiglio, non so che fare! Michele: Tanto ti conosco, sei una capa tosta. Comunque i miei consigli non li seguirai! Monica: Be, provaci almeno! Non mi pare che quass chai tanto da fare. Che c, ti perdi lapertura di Ibiza? Michele: Per lennesima volta. Tu: sei innamorata di Adriano. Io: sono felice se vi fidanzate. Guarda il labiale. FE-LI-CE. Monica: Non mi convince questa cosa. Non mi convince affatto. Da vivo eri egoista e geloso. Com che adesso sei diventato cos buono, eh? Michele: Perch da morti si cambia, va bene? Si diventa pi distaccati dalle cose del reale. E poi andiamo, non hai
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scelta. Sei innamorata, che fai lo lasci andare via con quella parrucchiera piena di tette? Monica: Ah, sei distaccato dalle cose del reale, ma le tette di Bea pure da quass le vedi, eh? Li ama tutte due Cristina: No, aspetta fammi capire ma che cavolo vuol dire, che Viola ama te e Sandrino. Non possibile! O ami uno, o ami un altro, non si mai sentito! Emanuele: Pare di s, invece. Ho fatto un giro su internet, pieno. Henry Miller, la moglie June e Anas Nin. Jules e Jim Cristina: Ma quelli sono tutti francesi, sono strani, sono invertiti Emanuele: Vuoi dire pervertiti. Cristina: Quello che , insomma non conta! Qui stiamo a Roma, mica al Moulin Rouge! Emanuele: Non so che dirti. Sono completamente spiazzato. Libri e libri di filosofia e nessuno ti insegna come reagire alle cose quotidiane della vita Cristina: Ah, perch le cose quotidiane della vita sono queste? La tua ragazza che ama due ragazzi contemporaneamente? Ma queste non sono cose quotidiane della vita, che Viola una Emanuele: Non lo dire! Io la amo, posso pure fare il sostenuto con lei, ma la cosa non cambia. Io la amo, la voglio, voglio passare il resto della vita con lei! Cristina: Di questo passo rischia di essere un resto della vita piuttosto affollato.

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Lezioni di vita Paolo: Io e Laura staremo un po separati Io torno a dormire nella mia stanza e non so bene dopo che cosa succeder. Cristina: Perch? Paolo: Perch io ho fatto una brutta cosa. Lho tradita. Cristina: Eh? Emanuele: Che cosa? Paolo: Per favore. So di avere sbagliato, lo so. Emanuele: Bravo, lo sai. Fin qui ci puoi arrivare anche tu, con le limitate risorse che hai a disposizione. Paolo: Emanuele, ascolta Emanuele: No, ascolta tu. Perch? Perch hai fatto questa cosa? Ci avete trascinato nella vostra storia damore, ci avete fatto diventare una famiglia, avete buttato gi muri, poi li avete ritirati su, poi li avete ributtati gi, siamo finiti in chiesa due volte perch vi dovevate sposare. Noi ci abbiamo creduto al vostro amore, hai capito, ci abbiamo creduto! Cristina: Ha ragione, pap. Emanuele: Voi ci avete reso come voi, ci avete fatto credere che lamore ci avrebbe reso felici, che se eravamo innamorati sarebbe andato tutto a posto. Ci avete detto in tutti i modi che ogni problema si poteva superare, tanto cera lamore! Lamore! Ci avete fatto il lavaggio del cervello, ogni istante, ogni momento, a cantare, ballare, a dire che era tutto bello e fantastico. E poi eccovi qua, ecco la fine che avete fatto. Lhai tradita. Io non ci sto. Non mi interessa che ragioni hai. Se uno innamorato non tradisce, non butta tutto a mare per una storia con un altro. Ci che conta di pi al mondo il dolore che causiamo agli altri. Nessuna metafisica ingegnosa pu giustificare luomo che ha straziato il cuore che lamava. Lha detto Benjamin Costant e caveva ragione, porco Giuda!
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pater le bourgeois Emanuele: Viola mi ha fatto una proposta. I giorni pari con me, quelli dispari con Sandrino e un giorno di pausa per lei perch vuole avere un momento da dedicare a se stessa. Cristina: E tu a quel punto lhai mandata riccamente a quel paese dicendole grazie di tutto ma sei completamente pazza!? Emanuele: No. Ho accettato. Cristina: Hai accettato? Hai accettato cosa??? Emanuele: Abbassa la voce e ascolta il mio ragionamento. Cristina: Senti, non ascolto nessun ragionamento. Quella solo una bella paracula. Emanuele: Sempre questo linguaggio primordiale! La vita fatta di altro, di significati profondi, di sottotesti, di linee verticali! Cristina: E vuol dire che sto sottotesto allora non tanto sotto e ste linee verticali so orizzontali perch a me mi sembra tutto chiaro e limpido! Emanuele: Ha detto che noi siamo persone speciali e io non potevo tirarmi indietro, va bene? Tanto sono sicuro che Sandrino non regger e sar il primo a crollare. Cristina: Oh be, se anche lui la pensa come te ci diventerete vecchi allora Ma poi come fai? Io nei giorni pari diventerei matta dalla gelosia. Emanuele: Perch tu sei diversa. Sei chiusa, limitata, prigioniera delle convenzioni Ha ragione Viola pater le bourgeois! Cristina: Ma come parli? Che centra il pt adesso? Emanuele: Significa Scandalizziamo i borghesi! ed un concetto rivoluzionario che certo non riguarda te! Cristina: Ma che, essere borghese significa stare con una persona per volta come fanno tutti? Emanuele: Be, s pi o meno. Cristina: Ok allora io sono borghese.

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Decisioni importanti Cristina: Senti, pap, quello che mi chiedi fuori discussione. Io Raoul non lo lascio! Paolo: Senti Cris, io dopo quello che mi hai detto non riesco nemmeno pi a dormire, lo capisci? Cristina: Anche a me quando ho saputo che era sieropositivo m preso un colpo, insomma io lo capisco che sei preoccupato. Paolo: Io non sono solo preoccupato! Io sono terrorizzato, annichilito, annientato ho provato anche a scriverti per spiegarti, per capire! Cristina: Pap, Raoul sta bene e noi stiamo attenti, cio super attenti Paolo: Che significa state super attenti che che significa? Cristina: E che significa pap? Che usiamo il preservativo ecco che significa! Paolo: pericoloso! tutto troppo pericoloso, mannaggia la miseria. Io non mi fido, non mi fido di te e non mi fido nemmeno di lui. Da dove arriva questo? Chi ? Chi lo conosce e poi vive da solo con la sorella alla sua et e e i genitori, i genitori dove sono, si pu sapere??? Cristina: Ma che centrano i genitori adesso, pap? Paolo: Tu non devi pi vederlo e basta! Cristina: Senti io ho provato a farti ragionare ma non c modo. Quindi ti ricordo che adesso ho diciotto anni e faccio quello che mi pare, non puoi costringermi con la forza, io volevo il tuo appoggio in questa cosa, speravo che mi capivi, chiss che credevo non ce lho, non fa niente faccio da sola, grazie mille! E poi non hai sempre detto che ti piaceva tanto Raoul? E adesso che fine ha fatto la fiducia per lui, eh, me lo dici, pap? Dov finita???

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Al di l del bene e del male Viola: Per quanti calcoli tu voglia fare, c una chiara situazione di squilibrio psicologico, un vizio di forma sullaccordo. innegabile. Noi qui dentro ci vediamo tutti i giorni. Emanuele: Seduti sui banchi di scuola in mezzo a tutta questa marmaglia!? Questo non vedersi sopportare che la mattina finisca! Viola: Forse la richiesta di una giornata in pi da parte di Sandrino eccessiva ma non del tutto insensata quindi un giorno a settimana si potrebbe uscire tutti e tre insieme, cos non si scontenta nessuno. Emanuele: Cosa? In tre? Sei impazzita? Viola: Tutto ci che si fa per amore al di l del bene e del male Lo ha detto Nietzsche. Emanuele: E sti cazzi!! Oddio! Ho detto sti cazzi a Nietzsche! Lo vedi? Lo vedi che mi fai fare, mi fai andare contro i miei principi, mi fai tradire i miei maestri! Citazioni colte Monica: Vabbe, Elio, adesso non ti buttare troppo gi, datti una scorciatina a quella barba, infilati una camicia pulita, fai un po di palestra e vedrai che Elio: Io voglio licenziarmi, Monica. Non ci sono altre possibilit. Monica: Ma come?? Ma dai, Elio, su non puoi dire sul serio. Elio: S cos. Sono serio, sono serissimo. Non ce la faccio pi a vedere Maya felice insieme a un altro uomo. Monica: Non posso provare nemmeno a convincerti? Elio: Come si pu convincere il cuore a smettere di soffrire? Monica: Bella. Shakespeare? Elio: No, i Bee Gees.
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Sfidando i tab Emanuele: Ahhh! Nina Nina che ti prende sei pazza? Non puoi entrare in bagno con me! Nina: Cristina mi ha detto che adesso non sei pi un borghese e che sfidi i tab, che io non so bene che sono, ma lei mi ha detto che questo era uno. Qualcosa di meglio Paolo: La verit che io penso che tu sia un incosciente, Raoul. Nella tua condizione ti sei messo dietro a una ragazzina, una minorenne Certo che ho un problema con te! Ho un problema enorme, gigantesco che non mi fa pi dormire la notte, che mi sta facendo uscire pazzo e al quale c una sola soluzione: vorrei che tu ti disintegrassi, ti polverizzassi, vorrei semplicemente che tu non esistessi, capito Raoul, che tu non ci fossi e che Cristina non ti avesse mai incontrato, chiaro il concetto adesso? Vorrei che tu sparissi dalla vita di mia figlia, ecco quello che vorrei. Raoul: Ma io sono sempre lo stesso, lo stesso che le piaceva tanto, signor Giorgi. Non giusto. Paolo: Non so se giusto o sbagliato Raoul, ma esattamente quello che penso e vorrei che tu facessi. Raoul: Io mi aspettavo qualcosa di meglio da lei, signor Giorgi, lo sa? Qualcosa di molto meglio. Voglio una pausa Rosa: Oh che dolcezza, non sono passate neanche dodici ore e Alberto gi mi scrive un messaggino. Che carino! Maya: E chi questo, adesso? Rosa: Il mio pompiere. Non sapete ieri che serata abbiamo
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passato insieme, cos bella, romantica (legge) Oddio e qui dice che ha bisogno di una pausa. Monica: Una pausa? Una pausa da che? Ma scusa non hai detto che siete usciti insieme ieri per la prima volta? Rosa: S appunto. Ci siamo dati un bacio, non abbiamo fatto nemmeno lamore Maya: E questo gi vuole una pausa? un record. Dopo solo dodici ore io non lavevo mai sentito. Rosa: Neanchio. Ma gliela do io la pausa a vita, gliela do! Jules e Jim Emanuele: Non c problema. Alla fine uscire in tre non niente di molto diverso da quello che gi E poi basta pensare a Jules e Jim, un esempio, un inno alla vita, allamore e alla libert. Ciao! Cristina: (a Martina) Ma che ci sono dei ragazzi stranieri in questa scuola? Martina: No, perch? Cristina: Boh! Jules e Jim una cosa cos, me li ha citati Emanuele, dice che sono un inno alla vita e allamore Martina: Boh, io inni alla vita qui dentro non ne ho mai visti Come minimo verranno da unaltra scuola o saranno quei fanatici dellErasmus Metafora convincente Adriano: Te lho detto, Paolo sparito anche con me. Monica: Ma ti parlava di Laura? Adriano: Era il suo pensiero fisso, unossessione, come il picchio quando batte sul tronco: finch non trova il varco non smette

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Monica: E ho capito! Ma invece mi sembra che sto picchio s stufato di cercare il varco, hai detto che adesso non ne parla pi. Adriano: Magari ha trovato un altro albero in cui nidificare. Monica: Metafora convincente. Paragone ornitologico Monica: Ho scoperto che in pratica alle donne non gliene frega niente di questi corsi pre-parto del piffero, perch tanto lo sanno che dovranno soffrire comunque le pene dellinferno, e invece sono gli uomini a spingerle. Adriano: Be, una cosa carina, per starvi vicino, per farvi sentire che ci siamo Monica: Carina un corno! Questo sar vero per te perch sei un animo puro, candido e adorabile e con una coscienza che ci si potrebbero lavare i panni, ma per tutti gli altri uomini un altro discorso. Adriano: Perch si sentono inutili, allora Monica: Direi piuttosto che si mettono a posto la coscienza e cos, mentre la poveretta di turno sta l che urla e si contorce, possono anche andarsi a fare una sveltina con linfermiera, capito? Tanto hanno seguito il corso pre-parto. Adriano: unimmagine un po forte Monica: Be che ne so, come se il maschio di qualche tuo uccellaccio del cavolo dopo aver portato il cibo alla femmina, invece di andarne a cercare altro, si accoppiasse con la vicina di nido, capito? Adriano: Lhai fatto! Lhai fatto! Tu hai fatto un paragone un paragone ornitologico!!! Ma allora mi ami davvero?

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Proposta indecente Stefania: Mamma che stai facendo? Clelia: Separo le cose mie dalle sue Stefania: Ma che ha fatto, si pu sapere!? Clelia: Tuo padre mi ha chiesto di sposarlo! Stefania: Ma una cosa bellissima, mamma Clelia: Alla sua et!? Neanche nelle pi infime soap opera si vedono simili scempiaggini! E poi proporre il matrimonio a me!?! Non il pi lapalissiano segno di grave disturbo mentale? come proporre a un vegetariano di mangiarsi un bue vivo! A un rabbino di fare la comunione! A una pornostar di farsi suora! Al Papa di Stefania: Ho capito! Ho capito! Va bene, proporre a te il matrimonio diciamo, un azzardo ma alla fine anche tu lo rivuoi qua, no? Clelia: Non fino a quel punto! Stefania: E va bene intanto per riguardati mamma e Clelia: (interrompendola) Una figlia che mi dice riguardati come fossi una povera vecchia, laltra cornuta, un ex marito uscito di senno che altro mi deve capitare: reincarnarmi in uno scarafaggio!? La scelta di Viola Cristina: E basta con questo sciunf sciunf nelle orecchie! Alza quei piedi da terra! Non ti trascinare! Emanuele: La mia camminata lespressione del mio stato danimo. Cristina: Senti, espressione, tirati su. Io gi non ce la faccio con la tristezza di mio padre e tua madre che si sono lasciati Se ti ci metti pure tu, basta, fattene una ragione, Viola ha scelto Sandrino Emanuele: La vita il nulla costruito sul nulla.
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Cristina: Bella stronzata. Chi lha scritta? Emanuele: Io. Ormai non trovo pi filosofi depressi come me. Le cose pi tristi me le devo scrivere da solo. Cristina: Ma non ti smuove nulla? Non ti preoccupa il fatto che stamattina met dei tuoi compagni di classe potrebbero dire addio ai loro giorni felici? Emanuele: Stamattina? Per solidariet con me? Cristina: No! Perch escono le ammissioni alla maturit! Emanuele: Non me lo ricordavo. Il mio tempo scandito dal pendolo del dolore e dal pozzo della sofferenza. Amarsi meglio Paolo: Io capisco, capisco che ti ho fatto del male, che ti faccio soffrire. Per ci deve essere un modo, un modo per superare quello che successo, per andare avanti, per stare ancora insieme Laura non gli risponde. Paolo: Laura io non posso pensare alla mia vita senza di te. Laura: Io non ce la faccio. Non penso che riuscir mai a perdonarti. Tu Dovevi amarmi di pi. Paolo: Non posso amarti pi di cos. Laura: Allora dovevi amarmi meglio. Il commissario esterno Ugolino Mancuso: il momento di rimboccarvi le maniche! Lo sapete chi hanno scelto come commissario esterno? Tenetevi forte Ugo de Magistris. Martina: E chi ? Mancuso: Era assistente di italianistica quando studiavo alluniversit. Ugo ma tutti lo chiamavano Ugolino!
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Ragazzi: Uhhh! Oddio, no Cristina: Be, che cavete? E allora? Ugolino piccino diminutivo tipo nano di Biancaneve A chi fa paura uno che si fa chiamare cos? Mancuso: Giorgi! Ugolino come quello della Divina Commedia! Vai a ripetere Dante! Subito! Cristina: (a Martina) Boh. Ma perch, chi era stUgolino? Martina: Era quello che si mangiava i figli figurati quello che pu combinare a noi che manco gli siamo parenti! Leggende scolastiche Martina: Professoressa! Professoressa! Mancuso: Ancora qui! A casa, a studiare! Cristina: Ci dica che non vero! Mancuso: Cosa, non vero? Cristina: Abbiamo cercato notizie su questo Ugolino Ugo de Magistris Su internet ci sono delle testimonianze. Ci sono blog di ragazzi che hanno fatto lesame con lui! Martina: Lanno scorso ha bocciato pi della met degli studenti che ha esaminato. Cristina: Uno dice che gli ha stracciato la tesina davanti a tutti, e ne ha fatto coriandoli. Martina: Unaltra dallesame sta sotto psicofarmaci. Mancuso: lui. Ugolino. Riconosco lo stile di quando interrogava alluniversit. Martina: Io riconosco solo la sfiga che cabbiamo. Come facciamo con un presidente di commissione cos? Mancuso: Fate quello che non avete mai fatto finora. Studiate.

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Basta la parola Laura: (neutra) Ciao mamma. Clelia: Che cos questa voce Laura? Che succede? Tu sei disperata, hai in mente qualche cazzata, successo qualcosaltro! Parla! Che succede??? Laura: Ma ho detto solo ciao mamma! Clelia: Non importa. Una madre certe cose le sente. Tu stai malissimo. Non negare. E hai in mente qualcosa di terribile! Laura: S, veramente io penso che Clelia: Non muoverti di casa. Vengo l. A te ci penso io. Esempi sbagliati Monica: Questa settimana tutto il numero lo dedichiamo alle grandi storie damore e di corna Con esempi classici che illustrano come il tradimento serva per fortificare il rapporto: le grandi coppie si prendono e si lasciano come niente fosse, un fatto storico Rosa: Liz Taylor e Richard Burton, Jude Law e Sienna Miller Elio: Barbra Streisand e Robert Redford in Come eravamo. Monica e Rosa: No, no no! Monica: In Come Eravamo la Streisand accanna per sempre Redford quando lui le mette le corna con la secca antipatica, non un buon esempio! Rosa: Bisogna convincere Laura che una crisi si pu superare e tu fai lesempio di due che si lasciano per sempre. Ma che dici? Elio: Scusate Io Come eravamo non lho mai visto Monica: Gi. inutile, non sei una donna, e non lo sarai mai

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Panico da esame Cristina: Aiuto, pap la situazione disperata. Paolo: In che senso disperata? Cristina: Disperata, pap, disperata Polidoro sta scavando un buco nel vocabolario per nasconderci un cellulare, Valentini scrive le miniature che poi tanto non le leggo manco con il microscopio io sto per avere una crisi di panico Paolo: E Emanuele? Cristina: Stazionario. Mancano solo le candele ai lati del letto. Ragionamenti logici Cristina: Basta! Tutti a dirmi di essere corretta, tu, Raoul ma voi la maturit lavete gi fatta! Paolo: Ascoltami. Calmati. Perch invece non ci mettiamo a ripassare? Cristina: Il ri-passo, lo fa uno che prima ha passato. Io che mi ripasso, che non ho studiato mai niente? Soffiate (sbagliate) Zia Sofia: Dunque di letteratura ci sar Quasimodo, di attualit la guerra a partire da una citazione di Hemingway, di indirizzo specifico per il classico il confronto tra lirici greci e latini. Cristina: E vai! Quasimodo lo so, il coso, il gobbo quello di Esmeralda e del Duomo No il Duomo, Notre Dame Paolo: Cristina! Questa la so pure io! Per dire! Martina: Diamoci da fare. Tu prepari le cartucciere. Io e Cristina scriviamo i temi sulle gomme da masticare. Paolo: Le gomme da masticare?
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Cristina: Quelle lunghe. Ci scriviamo il tema sopra. Cos se Ugolino vede qualcosa, infiliamo la gomma in bocca e tutto sparisce. Intelligente, no? Trucchi e sotterfugi Cristina: Cho tutto Quasimodo scritto sulle braccia. Guar da qua. Salvatore. Salvatore. Quasimodo. Salvatore. Quasimodo. Quasimodo Salva Martina: Abbiamo capito. Adesso per non ti distrarre. Chai tutto Hemingway e lorrore della guerra sulle suole delle scarpe. Tutto quello che devi fare sederti al banco davanti al mio e girare i piedi con le suole verso di me. tutto chiaro? Cristina: S, s (legge da un braccio) Quasimodo Salvatore nasce a Modica il 20 agosto 1901 Martina: Cris mi stai sentendo? Dimmi che hai capito. Fammi vedere come farai Cristina: Uff ecco facciamo finta che questo il banco davanti al tuo E tac! Va bene? Leggi tutto? Martina: Ma che leggo tutto, non leggo niente!!! capovolto! Lhai scritto sottosopra Cristina: E vabbe, basta che inclini la testa Martina: Brava genio, cos tanto per non farmi notare, mi metto a fare la verticale in classe Ugolino mi fucila! Rovinata Sono rovinata! Lo studente migliore Emanuele: Oddio! Professoressa! Cosa ci fa a casa mia, che succede? Mancuso: Dimmelo tu che succede. Io non me ne star a guardare con le mani in mano, mentre tu ti rovini la vita, e
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distruggi la tua carriera scolastica. Per anni sei stato il mio studente migliore. Lo studente che aspettavo da una vita. E adesso non ti perder cos. (lo scuote per le spalle) Mi hai capito bene? Mi hai capito bene? Laura: Professoressa. Ma cos successo? Mancuso: successo che ho appena letto il suo tema ditaliano. Sembra scritto da un deficiente totale! Cristina: Grazie! Lho scritto io. Mancuso: Be Non volevo dire che Comunque in italiano illeggibile. Chiss, magari in esperanto potrebbe funzionare. Sembra una poesia futurista. Cristina: Brava! Ci provi lei, a dettare il compito di italiano a uno in quelle condizioni, da un banco a tre metri. Io ho fatto quello che potevo, non lo scopriamo certo ora che sono una capra. Ma la colpa non nostra. inutile che se la prende con Emanuele. Mancuso: E con chi me la devo prendere allora? Cristina: Con chi lha ridotto cos! Con Viola! Con sua nipote! Ha sconvolto Emanuele, e anche me per via che sono sua sorella. Per cui, anche io sto soffrendo. E se domani sbaglio il compito di latino, ne tenga conto e mi alzi il voto! Dichiarazioni aeree Maya: Elio questo amore che dici di avere per me, in cosa consiste? Cio, quando dici che mi ami, cosa vuol dire per te precisamente? Elio: Vuol dire questo. Che se tu ti trasferissi a lavorare al cinquantesimo piano di un grattacielo, in una qualsiasi metropoli del mondo, io ti seguirei in quella citt dove non conosco nessuno e mi farei assumere come lavavetri. Solo per poter stare, dalle 9 alle 5, a guardarti da dietro un vetro.

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Il ritorno del guerriero Nina: Mamma sono tre giorni che non vediamo Emanuele e se esce dalla stanza trasformato? Se gli successo qualcosa? Laura: Ma no, non gli successo niente Lui fa sempre cos quando si deve concentrare ha bisogno di stare da solo. Anche allesame della quinta elementare ha fatto cos, e alle medie. E poi stamattina deve uscire per forza ha lorale a scuola Nina: Io ho paura Laura: Ma no, vedrai, da qui uscir il tuo fratellone di sempre Eccolo Emanuele: Ecce homo! Nina: Che questa puzza! Ma quant che non ti lavi? Emanuele: Tre giorni di fila! Ma ce lho fatta! Ecco la tesina! Laura: La tesina? Amore, ma enorme! Emanuele: Sono quattrocentoventisette pagine: Limpatto della cultura greca e latina sul mondo occidentale, una prolusione di Emanuele Balestrieri! E con questa Ugolino lo faccio secco! Laura: Bravo, amore mio! Emanuele: Ora per il momento dellestetica, ovvero della branca della filosofia che si occupa del bello naturale e artistico. Insomma, devo farmi doccia e barba Nina: La barba? Ma non ce lhai la barba! Emanuele: Zitta, infante! La spada zabuza Laura: Ema, tesoro non so come ti vedo Non che vuoi una camomilla? Emanuele: Sto benissimo! Sto benissimo! Sono lucido come una spada zabuza!
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Laura: Che questa spada? Emanuele: La spada che non taglia mai due volte, perch uccide i nemici al primo colpo! Nulla mi sfugge! Vivo in uno stato di coscienza vigilissima! Zabuza! Zabuza! Vedo tutto, so tutto! Ti sei resa conto, vero, che siamo stati seguiti? Laura: Sei impazzito? Chi ci dovrebbe seguire? Emanuele: Paolo e Cristina, mamma. Ci stanno alle calcagna. Consigli e incoraggiamenti Mancuso: Voi dovete affrontare questa prova orale con sicurezza, dovete mostrare sfrontatezza, disinvoltura! Alunni: Signors sissignore! Mancuso: questo che colpisce la commissione. Non fatevi vedere mai incerti! Rispondete! Ribattete! Rilanciate la palla! Alunni: Signors sissignore! Cristina: Prof, io non ho capito. Che palla? Mancuso: Tu Cristina: se ti chiedono, Parlami di Manzoni, devi rispondere con un sorriso serafico: Quale Manzoni? Perch c il Manzoni delle tragedie, quello delle liriche, il Manzoni storico, il Manzoni dei Promessi sposi chiaro? Prendili in contropiede! Contrattacca! Cristina: S chiarissimo! (gasata) Quale Manzoni? Eh? Quale Manzoni? Manzoni a chi? Manzoni a me? S s s! Simulazioni Monica: Trentotto minuti e quarantacinque secondi. Praticamente lo facevo nascere qua, il bambino, ai piedi dellalbero, come Mos.
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Elio: Mos nato in riva a un fiume, credo, non sotto un albero. Monica: Silenzio. Non il momento di sottilizzare sulle nascite dei profeti. Il punto che siete lenti, non questa lassistenza che avete promesso di dare! Al momento buono il mio compagno sar tra i ghiacci, Laura in America. E voi? Voi che farete? Rosa: Faremo quello che potremo Maya: Non che siamo infermieri professionali Monica: Eh gi! Non pi il momento di giocare a Buonasera dottore, cara la mia Maya. Questo il momento di fare le cose sul serio! Voi dovete abbracciare questa missione, sempre allerta, come le vergini della Bibbia! Maya: un paragone che non so cogliere. Giorgi Cristina. Prova orale Ugolino: Bene Giorgi. Mi parli di Manzoni. Cristina: E gi. Ma quale Manzoni? Ugolino: Alessandro. Cristina: Ah Alessandro (nel panico, parte a memoria) S. Manzoni Alessandro, nasce a Milano il 7 marzo del 1785 da Giulia Beccaria, figlia di Cesare Beccaria autore di Dei delitti e delle pene, e dal conte Pietro Manzoni esponente della piccola nobilt lecchese. I suoi primi due anni di vita li trascorse nella cascina Costa di Galbiate tenuto a balia da Caterina Panzeri. Ugolino: Signorina, non ci interessa della balia e della cascina. Mi dia qualcosa di pi. Coraggio. Cosa le ha lasciato Manzoni? Cristina: Alessandro Manzoni dal 1791 al 1803 viene educato in collegi religiosi, dal 1796 al 1798 presso il collegio SantAntonio dei padri Somaschi a Merate e Lugano. Poi presso i Barnabiti.
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Ugolino: Giorgi, non mi interessa se lei ha imparato la voce di Manzoni a memoria da Wikipedia. Io voglio di pi di questa inutile cantilena di cui lei non comprende nemmeno il senso! Allora? Ha un pensiero suo, in quella testolina graziosa, o solo aria? Eh? Eh? Paolo: (alzandosi in piedi) Un momento. Comunque io credo che la ragazza qui abbia fatto uno sforzo per Ugolino: Lei chi , scusi? Paolo: Sono il padre. Ugolino: Bravo. Si vergogni e taccia. Mancuso: Signor Giorgi, non peggioriamo la situazione Dai Cristina, ricominciamo daccapo. Cristina: Manzoni Alessandro nasce a Milano il 7 marzo del 1785 da Giulia Beccaria, figlia di Cesare Beccaria autore Dei delitti e delle pene, e dal conte Pietro Manzoni, esponente della piccola nobilt lecchese. Mancuso: (tra s) Oh Signore! Liboni Martina. Prova orale Ugolino: Liboni il suo curriculum di studi come il coro delle streghe del Macbeth. Non lascia presagire nulla di buono. Martina: Gi. Ma il mio curriculum scolastico solo UNO degli elementi su cui devo essere valutata. Chiedo di essere giudicata per quello che OGGI so o non so. Ugolino: Bene. Allora mi parli dei rapporti di Giacomo Leopardi con il circolo Vieusseux, signorina, e il gruppo di letterati composto da Gino Capponi, Giovanni Battista Nicolini, Pietro Colletta. Martina: Professore la scongiuro, per me stato un anno molto difficile Mia nonna stata tanto male mio nonno mentre lassisteva cha avuto un colpo mia zia che andata a trovarli si sentita male a sua volta praticamente una strage abbia piet!
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Balestrieri Emanuele. Prova orale Emanuele: Ecco qua Una piccola tesi sullimpatto della cultura latina e greca sul mondo occidentale in generale e sul mio mondo in particolare. 427 pagine. scritta fronte retro, perch io credo nella cultura, ma anche nella salvaguardia delle foreste, e nessuna tesi, per quanto brillante come questa, vale la morte di un albero in pi. Ugolino: Mmmmhhh Nella bibliografia non vedo citato Lesky. Eppure lo ritengo fondamentale per Emanuele: Io considero Albin Lesky MOLTO pi che fondamentale. Tanto che mi sono preso la libert di inserirlo nella bibliografia sotto la A di Albin, come un amico fraterno, anzich sotto la L di Lesky. Albin. Amico. Sodale. Maestro. I migliori anni della mia vita li ho passati leggendo la sua Die tragische Dichtung der Hellenen, Gottinga, 1972. Ah, se avessi potuto studiare con lui alluniversit di Vienna dal 1949 al 1967 senza nulla togliere alla professoressa Mancuso, che in questi anni stata un valido supporto per le mie ricerche. Mancuso: Grazie, Balestrieri. Ho fatto quel che potevo Laura applaude dallaula. Emanuele: Mia madre, la perdoni. Alma mater, madre benigna Vogliamo iniziare? Se apriamo la tesina a pagina 3, dopo la citazione di Kant in esergo Balestrieri Emanuele. Prova orale. Dopo due ore Emanuele: Ma come, come si pu operare un confronto tra la cultura greca e quella latina senza tenere conto degli omissis, di tutto quello che il tempo ci ha sottratto! Ugolino: Bene, allora Emanuele: Ma non possiamo certo fermarci qui! Se apriamo la mia tesina a pagina 221, possiamo trovare
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Dal pubblico Paolo si alza e cerca di guadagnare la porta. Emanuele: Fermo! Non ho finito! Paolo: E va bene, vado a prendere un caff, poi torno. Emanuele: Non si interrompe unemozione! Qui si sta rifondando la filologia! Ugolino: Balestrieri, senta, noi saremmo soddisfatti anche cos. Emanuele: Ma non sono soddisfatto io. Esigo soddisfazione. Riprendo dunque dal Nyn Chr. Mancuso: (a Paolo) Scusi, signor Giorgi, allora si sieda anche lei, non che qua, solo noi insomma, stiamo tutti nella stessa barca. Solo lamare conta Viola: Sono due settimane che non vedo e non sento pi Sandrino. E non lo vedr pi, non lo sentir pi. Mai pi. Ho capito, Ema, tardi, ma ho capito tu sei tutto quello che voglio. Il mio futuro insieme a te. Non sai quanto mi sei mancato, quanto ho sofferto per non poterti parlare in questi giorni Ema di qualcosa, per favore che c? Emanuele: C che ho pregato per giorni che te ne rendessi conto. Ho pregato perch tornassi da me dicendo esattamente queste parole. Stavo male, e cera una sola cosa che desideravo: questa che sta succedendo ora. Solo che adesso adesso che torni non lo so pi passato troppo io non so se posso fidarmi pi di te Viola: Emanuele, ti prego, devi fidarti. Ho sbagliato, ma adesso lo so, non far mai pi questo errore mai pi! Emanuele: Viola, mi dispiace Ti ho amato tanto, ma adesso scusami troppo tardi. Viola: Solo lamare, solo il conoscere conta. Non lavere amato, non lavere conosciuto. Limportante adesso,
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Emanuele. questa vita che stiamo vivendo. quello che proviamo luno per laltra. Dammi unaltra possibilit. Per favore. Emanuele: Pasolini un colpo basso. Lo sai, s? (fa due passi verso di lei) Senti, una cosa sola: se mi fai soffrire di nuovo sei morta. Viola: Non succeder mai pi. Capitani coraggiosi Mancuso: Adesso parliamo seriamente, Ugo, di Cristina Giorgi e di Martina Liboni! Io ho lavorato con questi ragazzi per cinque anni, cinque! Li conosco uno a uno, so tutto quello che hanno passato. Tutto. Li ho visti arrivare tredicenni, infreddoliti, alle otto del mattino, buttati gi dal letto. Li ho visti combattere, ridere, soffrire, impegnarsi. Li ho visti crescere, uscire dalladolescenza, affrontare la vita. Li ho visti dare il primo bacio. Li ho visti piangere per una poesia di Pascoli. Giorno dopo giorno. Anno dopo anno. E non mi far dire da te, che li conosci solo da qualche ora, chi di loro si merita la maturit e chi no. E ti avviso, non uscir da questa stanza senza averti convinto che quelle due ragazze meritano la promozione. chiaro? Mi sono spiegata? Promesse sbagliate Rosa: Non mi urlate addosso quando guido! Non mi urlate addosso che se no non capisco pi niente! Lo sapete che quando dovevo prendere la patente ho mollato mio padre in mezzo al traffico perch mi urlava addosso? Monica: E chi se ne frega, Rosa! Io non urlo addosso a te, urlo addosso al mondo! Sto partorendo! Mi sento male!
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Maya: Rosa, sbrigati con questa macchina! Elio: Dai, appena arriviamo ti fanno lepidurale Monica: Noooooo! Adriano mi ha convinto a fare il parto naturale, mannaggia a lui Elio: Meglio, pi sano, pi Monica: Meglio un cazzo!!! Maya: Oddio, se penso che volevo anchio un bambino! Non lo voglio pi, non lo voglio pi! Monica: Grazie, mi tiri su, proprio! Ahhhhhh! Domande legittime Nina: Noi non usciremo da questa stanza se non ci viene garantito che staremo insieme questestate! Laura: Nina, per favore, smettila. Domani si parte e si va da pap a Denver. Nina: No, io Yang non lo lascio Laura: Cos adesso, siete daccordo? Ma fino allaltro giorno Yang non voleva stare con te, voleva stare con unaltra Nina: Non fa niente, so perdonare io! A differenza di qualcun altro! Giulio: (a Laura) Ce lha con te Laura: Lho capito, grazie. Basta, Nina, apri questa porta. Te lo chiedo per favore non ce la faccio a portare con noi anche Yang dovr pensare a tante cose, quando staremo laggi io ho bisogno di partire anche per Nina: Per ritrovare te stessa? Laura: S che ne sai tu di queste cose? Nina: C scritto sul tuo giornale, ogni numero. Ci sono sempre donne che devono ritrovare se stesse. Ma perch, dove vanno a finire?

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In ospedale Monica: Presto, chiamate il dottor Tormento. Elio: Il dottor Tormento? Monica: Il mio ginecologo. Si chiama cos. Rosa: E tu sei stata nove mesi in cura da uno che si chiama Tormento? Monica: E che dovevo fare? bravo, mica gli potevo cambiare nome allanagrafe! Maya: Certo brutto presagio Monica: Oddio, vi prego smettetela perch discutiamo di questo? Mi sento male ho cambiato idea chiamate Laura, voi non siete di nessun aiuto (allinfermiera) E lei, chiami Tormento per favore Infermiera: Ha linterno occupato Monica: E lo disoccupi! Nel fosso Paolo: Aiutooo! Qualcuno mi aiutiii! Aiuto! Come si fa a uscire di qua? Ma come le fanno piccole, ste macchine La portiera bloccata! Quellaltra bloccata e qua solo due portiere ci stanno Oddio! No! Ho capito! No! Michele: Ciao Paolo che c non sei contento di vedermi? Paolo: Michele ti vedo davvero non un sogno allora ho capito Sono morto, ho capito, ho capito tutto! Sono Bruce Willis nel Sesto senso Michele: Ma che hai capito, deficiente! Bruce Willis a fanatico Sei vivo, hai solo fatto un incidente co sta macchina Paolo: Ma allora se sono vivo perch ti vedo? Michele: Perch finalmente mi hanno dato questo permesso speciale per scendere gi! Ma non per te, per Monica!
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Lo sai che sta nascendo mio figlio? Solo che si sono sbagliati, mi hanno fatto arrivare qui, io avevo chiesto di scendere direttamente al policlinico mo come ci arrivo? A questora ci sar traffico che passa, il 41, qua vicino? Paolo: Vabbe, meglio cos meglio che sei venuto da me dammi una mano devo uscire da qua dentro Mi fa male tutto Michele: Non posso, ho un permesso limitato, non che posso intervenire negli affari terreni cos, come mi pare, senza criterioVabbe, ci si becca, eh Paolo: Eh? Ma come, ci si becca? A parte che dove ti becco, sei morto E poi che fai, mi lasci qui? Michele: Mi dispiace, ma vedrai che te la caverai Paolo: Me la caver? Lo dici perch lo vedi nel futuro? Michele: Eh, e che sono frate Indovino? Ma no, lo dico cos, tanto per dire una cosa, per fare il carino ciao, eh, buona fortuna Paolo: Michele! Non te ne andare! Michele! Aiuto qualcuno mi aiuti! Qualcuno di VIVO! Ti Vi Elle Monica: Be? Avete finito? Il consulto medico deve andare avanti ancora a lungo? Me la deve vedere ancora qualcun altro? Aaahhh Tormento: un chiaro caso di Ti Vi Elle non ci sono dubbi Il soggetto forse il Ti Vi Elle pi evidente che mi sia capitato nella carriera Assistente: Eh gi proprio un bel caso complimenti Monica: Dottor Tormento assistenti di Tormento, scusate tutti Potreste piantarla di parlare di me come se non fossi presente? Grazie, grazie davvero! Tormento: Scusi, signora Liverani, che siamo veramente esaltati da questo Ti Vi Elle
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Monica: Eh, io non tanto. Ma comprenderete se non mi esalto come voi. Aaahhh Mi dite che succede? Che cacchio vuol dire Ti Vi Elle? Tormento: Ma no, niente, non una terminologia scientifica una cosa cos, un termine colloquiale, che usiamo noi medici per definire i casi come il suo Monica: Come il mio cosa? Che vuol dire Ti Vi Elle? Parli! Tormento: Ma niente vuol dire Travaglio Veramente Lungo. Un acronimo per indicare le doglie come le sue che si sa quando iniziano e non si sa quando finiscono Ti Pi Elle Di Esse Monica: Che vuol dire che ci vuole il suo tempo? Tormento la smetta, faccia venire fuori questo bambino! Con le buone o con le cattive! Tormento: Signora Liverani, perch intervenire con la forza? Aspettiamo che la natura faccia il suo corso Adriano: S, amore la natura ha sempre ragione. Monica: E se con me si sbaglia? Aaahhh Tormento: Ma lo sa che se le doglie si protraggono per altre (guarda lorologio) altre quattro ore e mezzo, questo un caso senza precedenti in Italia? Ci avviamo a passare da un classico Ti Vi Elle a un bel Ti Pi Elle Di Esse Monica: Non me lo dica! Ti Pi Elle Di Esse Travaglio Pi Lungo Della Storia!!! Tormento: Esatto! Brava! Ancora nel fosso Paolo: Roberta Piero Giancarlo Fabio Matia Bazar, siete proprio voi ! Non ci credo! Roberta: Ciao Paolo, s, siamo proprio noi i Matia Bazar al completo e siamo qui per te
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Paolo: Che bello, che cosa meravigliosa avevo proprio bisogno di una mano amica Piero: Siamo venuti a dirti quanto sei speciale per noi, cosa significa per noi avere te, Paolo Giorgi, come nostro fan numero uno. Paolo: Grazie e poi magari se potete aiutarmi a uscire, che sto qua bloccato dentro questa macchina chiamate qualcuno Roberta: Ed per questo che ti dedichiamo uno dei nostri grandi successi per dirti che per noi ci sei Solo tu! Paolo: S, grazie, ma se intanto chiamate unambulanza Roberta: (cantando) Solo tu nel calore del mattino che rinasce intorno al sole Paolo: Non cantate, chiamate unambulanza! Roberta: Cosa pu pi importare se la pelle tua si lascia accarezzare Paolo: Sto male, mi serve unambulanza! Mi sentite??? Matia! Roberta: Risvegliarsi ma perch? Non ha senso senza te solo tu Paolo: Bravi, bravissimi! Bella esibizione. Adesso chiamate lambulanza? Eh? Piero: Per te, Paolo, e per tutti i nostri fan, grazie del vostro affetto! E questa estate venite a trovarci nelle principali piazze italiane, sar una festa! Paolo: Ma io chiss se ci arrivo a questa estate! Matia: Ciao Paolo ciao Paolo: Ma come ciao dove andate? Mandate qualcuno Ditelo ai Pooh ai Cugini di campagna ai Dik Dik ai Camaleonti Aiuto! Considerazioni femminili Monica: No Basta aiuto non ne posso pi! Fatelo uscire!!!
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Maya: (a Elio) Giurami che tu non mi farai niente del genere. Mai. Mai nella vita. Sembra che la stanno scannando, povera Monica Perch noi donne dobbiamo subire una cosa del genere? Perch? Elio: Lo sai che una cosa di cui noi maschi siamo tutti invidiosi? Io non lo sapr mai com avere un figlio cos, portarlo dentro di me. Deve essere una cosa bellissima. Pensa crescere una vita dentro di te Non sai cosa darei Maya: Elio, ascolta, prendiamo seriamente in considerazione lipotesi che tu smetta di lavorare a un giornale femminile. Certe volte mi fai paura, mi fai. Amnesia da shock Laura: Paolo non spaventarti Tu adesso non ricordi chi sono, lo so io mi chiamo Laura Laura Del Fiore e tu ora stai soffrendo di unamnesia da shock, me lha detto il medico e non devi avere paura se non ricordi nulla Paolo: (fingendo, con voce flebile) Chi sei tu? Sei mia moglie? Non mi ricordo non mi ricordo niente Laura: No. Non sono tua moglie. Ma ci siamo andati molto vicino. Due volte. Paolo: Due volte? Ma se non sei mia moglie chi sei tu? Laura: Come possibile che non ricordi? Sono la donna che ami. La donna che hai amato pazzamente per gli ultimi due anni Paolo: (sadico) Ma parli solo dellamore che io ho per te E dimmi tu? Tu mi ami? Eh? Eh? Mi ami, o no? Parla! Laura: S che ti amo, Paolo, ma abbiamo passato dei momenti difficili Paolo: Non me li ricordo Tutto cancellato Laura: Eh, ma io s io purtroppo s avevo anche pensato di andare via, di partire ma adesso adesso ho ca255

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pito che non possibile ti amo troppo per andare via Ma davvero non ricordi niente? Paolo: Niente ma tu insisti, insisti Parlami del tuo amore per me, cos magari riaffiora qualche luce, qualche scintilla un faro nella nebbia Laura: Ecco questanno per qualche tempo ho creduto di odiarti Paolo: Odiarmi Che brutta cosa perch? Laura: Perch tu ti sei comportato male Paolo: Io? No, non me lo ricordo. Proprio per niente. Ma se cos mi dispiace. Ma ora non partirai pi per questo viaggio di cui mi hai detto Laura: No. Adesso hai bisogno di me. E io ho bisogno di te. Paolo: Sono contento. Niente pi Stati Uniti. Niente pi Riccardo Laura: Scusa come fai a ricordarti? Di Riccardo, degli Stati Uniti? Io non lho detto, ho detto solo un viaggio Paolo: (pronto) Forse mi tornata per un momento la memoria. Sprazzi lampi, bagliori, fari nella notte. Per un momento ho ricordato qualcosa, ma adesso pi niente. Lucrezia: (entrando) Non lo stia a sentire signora questo idiota di mio marito che non ricorda pi. Suo marito si solo rotto il piede. Il dottore si confuso. Paolo: (smettendo la recita) Ah!!! Quindi, sentiamo, mi ami e non parti pi. Laura: Non ti voglio pi vedere finch campo! Sei un verme, un bugiardo, una carogna! Io domani parto, e non torno pi! Ti odio! Sparisci dalla mia vita! Le parole pi belle del mondo Monica: Aaahhh Vi avviso, Tormento e soci! Questa volta deve essere la volta buona. Se no faccio una strage. Se
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mi dite ancora che devo aspettare, io non rispondo pi di me. chiaro??? Adriano: Monica, amore, stai calma Monica: Adriano, tesoro, se mi dici ancora di stare calma, giuro che torno a casa, prendo il tuo stramaledetto gufo bianco, lo infilo nel forno e gli do fuoco con la benzina Donna incinta: questa la stanza 27? Monica: Lei! Vada via! Via! Sci! Filare! Qui oggi non partorisce pi nessuno prima di me! chiaro? Si metta in fila! Fuori! E lei non sorrida, Tormento! Parli! Tormento: Ci siamo. La portiamo in sala parto. Monica: (esausta) Oddio queste sono le parole pi belle del mondo. In sala parto Monica: Tormento non mi dica di spingere! Sono ore che spingo! Ore che non faccio altro! Non mi vede?! Che pensa che stia facendo? Non sto mica qua a pista lacqua! Tormento: Forza, ci siamo, ci siamo! Monica: Adriano se provi a farmi una fotografia ti scanno sul posto! Tormento: Spinga! Si concentri! Monica: Zitto! Non mi dica di spingere! Non me lo dica pi! In quel momento si sente il vagito di un neonato. Monica: Oddio ho spinto ho spinto mica ho spinto troppo forte? Perch piange? Tormento: No, ha spinto benissimo peccato, per ancora unora e facevamo il record Adriano: Oddio bellissimo bellissimo Monica: Dov? Fammelo vedere non mi fido tu trovi bellissimi quegli uccelletti tutti brutti e senza piume! Fammelo vedere! Oddio quanto bello ma davvero lho fatto io? Ma sono stata bravissima!
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Ghost Monica: Michele che ci fai qui nella sala parto del SantAngelo? Michele: Passavo per caso Ma no Ho chiesto un permesso speciale. Volevo salutarti e vedere il nostro bambino Come bello tale e quale a te Monica: Per guardagli il sorriso il tuo Che bello che sei arrivato Michele: S bellissimo Monica: Non te ne andare pi via dai Michele, resta ci stringiamo anche se ti posso vedere solo io va bene lo stesso In casa c un sacco di spazio ti accampi sotto allalbero Michele: No, non posso lo sai anche tu che non posso. E questa questa probabilmente lultima volta che ci vediamo. Monica: No non voglio! Perch? Michele: Perch avevo un compito. Io dovevo accompa gnarti fin qui aiutarti quando avevi bisogno finire quello che avevo lasciato interrotto, riannodare i fili spezzati. E in fondo mi sembra che me la sono cavata bene con un piccolo aiuto dalla famiglia Monica: S sei stato bravissimo ma adesso che succeder? Michele: Succeder che continuerete a vivere e sarete felici. Tu, Adriano e anche tutti gli altri. Continuerete a pensarmi con affetto, e andrete avanti nelle vostre vite. Monica: E tu? Che farai tu? Michele: Io sar felice anchio, per in una maniera diversa. Una maniera che non ti posso spiegare. Monica: E dove andrai? Michele: Eh lascia stare, lascia stare Questo non te lo posso dire, vietato se no perdo tutti i punti che ho guadagnato fin qui.
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Monica: Tutti i punti? Che la raccolta della Miralanza? Che vuol dire? Michele: Niente, lascia stare Addio, amore mio. Abbi cura di te e del nostro bambino. Monica: Ciao Michele Grazie, grazie di tutto. Non ti dimenticher mai. Nessuno di noi ti dimenticher mai. Love is in the air Raoul: cos strano essere geloso di te? cos strano avere paura di perderti? Eh? Cristina: S. strano. Perch non devi avere paura. Tu non mi perderai mai. Io con te sono diventata grande, ho affrontato cose che non avrei mai creduto di poter affrontare. E lho fatto solo perch ceri tu al mio fianco, e quando avevo paura, mi bastava guardarti negli occhi e tutto andava a posto. Lo sai, no? Raoul: S. Lo so. Cristina: Allora adesso guardami negli occhi. Guarda. Guarda bene nel fondo dei miei occhi. Se guardi bene, capisci chi lunica persona che io possa amare. Emanuele: (a Viola) Ha detto: lunica persona che io POSSA amare. Incredibile. il primo congiuntivo che usa in due anni. Lamore fa miracoli. Love is in the air/2 Emanuele: Sai, Viola, sono un po preoccupato per il nostro futuro eravamo destinati a grandi cose io e te, e invece non faremo niente. Viola: E perch? Emanuele: Perch Balzac diceva che se Laura e Petrarca si fossero amati, lui non avrebbe mai scritto una sola poesia.
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Cio voleva dire questo: se uno ha lamore ed felice, poi nella vita non fa pi niente. Viola: E quindi, piccola leggenda? Che cosa ne ricaviamo? Emanuele: Che siccome noi ci amiamo tutti cos tanto, nella vita non faremo niente. Ci ameremo e basta. Viola: E allora vuol dire che saremo felicissimi.

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Allegato Seconda serie Lexpertise del Dr. Giuseppe Freiss (Ph.D.) In cinquantadue puntate di Tutti pazzi per amore, il tuttologo Dr. Freiss intervenuto, su sollecitazione della signorina Carla, su diversi argomenti che richiedevano la sua esperienza. in questo modo che ha rivelato la sua conoscenza e preparazione su diversi argomenti dello scibile umano. Ecco la lista degli argomenti sui quali il nostro dottore intervenuto. Unavvertenza: la lista non esaurisce ovviamente gli argomenti di cui il dottore esperto, che sono nella realt molto pi numerosi dei casi sui quali intervenuto.

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Dr. Freiss esperto di relazioni amicali esperto di linguaggi telematici e realt virtuali esperto di rapporti madre/figlia esperto di abbagli clamorosi della sfera emotiva esperto di dinamiche della finzione esperto di fenomenologia degli eventi traumatici esperto di gravidanze difficili esperto di modalit dellinconscio e domande a bruciapelo esperto di segni rivelatori esperto di innamoramento, amore e dinamiche relazionali esperto di finali che mettono il cuore in pace e ci fanno an dare a dormire tranquilli esperto di relazioni di coppia esperto di modalit e forme ossessive dellamore esperto di finte felicit, complimenti fasulli e inquietudini in genere esperto di fenomeni paranormali esperto di interazioni tra membri della stessa famiglia esperto di piani del racconto, e che qualche volta per dice anche delle cacchiate esperto di licenziamenti improvvisi e cambi repentini di vita esperto di madri che pur amando molto i loro figli nutrono sentimenti ambivalenti
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esperto di visioni di nudit che nascondono qualcosaltro esperto di seconde serie televisive che hanno nel titolo la parola amore esperto di psicodinamica bio-cognitiva esperto di solitudini solitarie e desiderio di affettivit collettiva esperto di piani del racconto esperto di specchi e di riflessologia plantare esperto di risentimenti e rosicamenti vari esperto di esperienze alternative e mnage trois in voga soprattutto nei primi anni settanta esperto di casi di emergenza e di unit di crisi esperto di etica della comunicazione nel servizio pubblico radiotelevisivo esperto di comportamenti tipicamente maschili e strategie di difesa esperto di genetliaci e compimento della maggiore et esperto di teoria e pratica della fiducia nelle relazioni umane esperto di decenni che hanno cambiato la storia del costume rendendoci anche ridicoli esperto di trappole emotive e ardue riconciliazioni esperto di paure primordiali, angosce dellinconscio e prime volte e non solo in quel senso l esperto di astronomia comparata e di astrologia esperto di assenze importanti e mai casuali allinterno di un episodio di lunga serialit esperto di silenzi, mancanze di argomenti e momenti di impasse esperto di sonni, sogni, insonnia, mito di Morfeo e significanze varie del dormire esperto di lapsus freudiani e parole che scappano di bocca allimprovviso esperto di fughe sentimentali esperto di immagini proiettive esperto di statistica e calcolo delle probabilit
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esperto di relazioni sado e masochiste esperto di mitologia greca esperto della sindrome pre e post adolescenziale esperto di edilizia della famiglia allargata esperto di apnea della comunicazione nella coppia esperto di sopravvivenza in situazioni estreme che manco li cani e di goffi incidenti stradali con piccole vetture esperto di sentimenti di incomprensione e bisogni di consolazione vero pozzo di scienza

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Allegato Seconda serie/2 La lettera di scuse di Paolo La seconda serie di Tutti pazzi per amore racconta, fra le altre cose, il tradimento di Paolo, che per una notte si abbandona tra le braccia di unaltra donna. Nella serie televisiva Pao lo riconquista Laura prima con la complicit di un balletto indiano e poi con un incidente automobilistico, che gli d il destro per capire quanto Laura lo ami ancora, nonostante tutto. In realt, Paolo Giorgi aveva anche scritto una lettera, in cui cercava di spiegare a Laura Del Fiore la profondit del suo amore. Ma per motivi di pudore e vergogna personale non laveva mai consegnata, ed era rimasta a giacere nel suo cassetto, sepolta e ben nascosta sotto i calzettoni di lana ruvida. Ora lautore lha gentilmente concessa per la pubblicazione.

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Cara Laura, ti scrivo queste righe perch non vuoi pi vedermi, non vuoi pi parlare con me, non vuoi pi nemmeno sentire il suono della mia voce. Quanto ho sbagliato lo sai bene. E lo so pure io. Purtroppo. Quello che non sai come ridarei tutto indietro solo per riaverti vicino. Gli uomini possono essere stupidi, e io probabilmente, e come ho dimostrato pi che ampiamente, posso essere il pi stupido di tutti. Ho messo a repentaglio, anzi adesso ho proprio perso, quello a cui tenevo di pi nella vita. Il tuo amore. Perch lho fatto? Perch sono stupido, perch non ho pensato, perch in quel momento credevo che tutto potesse andare male fra me e te. Non sono scuse, non sono nemmeno giustificazioni. Non so neanche bene io cosa sono. Quando ero piccolo, una volta mio padre mi aveva regalato una bicicletta bellissima, nuova, con i freni che inchiodavano a terra e le ruote bicolori, bianche e nere. Era tutta dargento. Avevo cos tanta paura che si rovinasse che ci andavo il meno possibile. E quando ci andavo, ci stavo talmente attento che non riuscivo a divertirmi. Un giorno, mentre ci tornavo a casa da scuola, ho avuto paura pi del269

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le altre volte che qualcosa sarebbe andato storto, che sarei caduto e allora avrei rovinato la mia bici per sempre. Ero sicuro che stava per succedere. Allora ho pedalato pi forte, sempre pi forte, e a una curva ho sterzato di botto. Per cadere. Perch volevo proprio cadere. E infatti sono caduto. E ho pensato che la mia paura era finita, che adesso finalmente non avevo paura pi. Solo dopo ho capito che magari avevo smesso di avere paura, ma avevo rovinato la mia bicicletta per sempre. Tu penserai: ma che adesso io sono una bicicletta? E un po s, Laura. Credo di avere avuto cos tanta paura di perderti, cos tanta paura che tu scegliessi di stare con Marco invece che con me, che ho pensato che se tutto doveva finire, allora tanto valeva che rovinassi tutto io. Sono stato un debole, sono stato un meschino, sono stato un vigliacco. Ma ti amavo, anche se ti ho stupidamente tradito. E ti amer per sempre. Non trover mai il coraggio di darti questa lettera, lo so gi. Ma vorrei che tu sapessi in qualche modo che anche se non mi vorrai pi, anche se partirai per lAmerica, anche se non tornerai pi da me, resterai comunque il mio amore. Lunica donna per la quale vale la pena vivere sei tu. Perdonami amore mio. Ti prego, perdonami. P.

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Terza serie

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Spirito nordico Paolo: Oh! cos bello stare tutti insieme la mattina, fare colazione al tavolo. una cosa che ancora mi commuove. Laura: vero, amore Emanuele: Vi prego, basta! Perch non sono nato in una di quelle belle famiglie di Stoccolma? Io sono uno spirito nordico Cristina: Spirito nordico ma basta con questa storia! Ma se la sera ti fai portare ancora il latte caldo a letto da mamma! Emanuele: Che centra? Quello solo lesercizio di un mio diritto di figlio! Un pieno damore Maya: Amore senti quando lo rifacciamo? Io devo fare scorta Sono agitata mi sento strana Elio: Amore, ascolta, va bene che parto per lavoro Maya: Negli Stati Uniti! Quarantacinque giorni! Elio: S. E che tu devi affrontare tutto quanto ma non che io adesso posso diventare un altro cho i miei tempi di recupero, lo sai Maya: Lo so, lo so per tu devi pensare a me a come far a resistere tutto questo tempo senza senza niente
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Io se per quarantotto ore non faccio sesso mi scoppia lemicrania, non colpa mia, un fatto fisico, volevano pure pubblicare il mio caso su Focus Io te lho giurato: ti sar fedele, fedelissima. Gli altri uomini non li vedr nemmeno! Per pure tu mi devi aiutare! Elio: Va bene, amore mio, va bene, lo so, ho capito Maya: (illuminandosi) La pausa pranzo! Nella pausa pranzo escono tutte e possiamo rifarlo! Elio: Va bene, daccordo, perfetto (un po angosciato) Oddio, ma quanto manca a sta pausa pranzo? Ricorrenze speciali Laura: Esattamente due anni fa la prima volta che io e Paolo labbiamo fatto. Fatto bene insomma, non so se Monica: Abbiamo capito non so se anniversario la parola giusta. Non credo che la ricorrenza del primo rapporto sessuale completo vada celebrata. Non lho mai sentito dire. Rosa: A me sembra molto romantico. Laura: Anche a noi. Monica: Be, lasciatevi dire che avete una visione tutta vostra del romanticismo. Io per esempio non ho mai sentito di una coppia sposata che affitta un appartamento di nascosto dalla famiglia per potersene stare in pace. Laura: Ma perch? il nostro spazio segreto, possiamo stare qualche ora da soli, come due fidanzati, fare lamore senza i figli nellaltra stanza Dite che una cosa brutta? Maya: Basta! Vi avverto, da domani, questi discorsi di sesso non verranno pi affrontati in mia presenza. chiaro? Elio: vero, voi la dovete aiutare, Maya affronter un periodo difficile Rosa: Per quante storie star un mese senza fare sesso, e che sar mai
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Maya: Per te forse. A me non mai successo. E io mi conosco. Anzi volevo chiedervi una cosa se a pranzo insomma, vi andate a fare un giro, ecco, io e Elio potremmo avete capito, no? Rosa: Ma non lavete fatto gi stamattina? La scrivania cha una gamba divelta! Elio: Non basta. Dice che bisogna fare la scorta. Finisce che io su quellaereo non ci arrivo, mi ricoverate prima. Nuovi arrivi Monica: Ho indetto questa riunione perch ho delle decisioni importanti da comunicarvi. Punto primo, la grafica. Elio: Il grafico! Monica: Non dicevo di te, stupida. La grafica del giornale, astratta. Mentre Elio non c, ho pensato a una sostituzione. Il suo posto verr preso da Elisa Trombetti. Laura: E chi ? Monica: Mia cugina di secondo grado, appena trasferita a Roma da Firenze per amore. Si deve sposare il 31 dicembre. brava, competente, lavorava in un piccolo quotidiano, ed in grado di fare tutto come Elio. Maya: Sh Magari! Monica: Non quel tutto, Maya. Presentazioni/Elisa Trombetti Elisa: Buongiorno. Ciao Monica. Arrivo nel momento sbagliato? Monica: Ma no, no, vieni, perfetto. Ragazze, mia cugina Elisa. Elisa: Piacere piacere piacere Elisa! Che felicit che felicit che felicit!
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Elio: Ma che, ripete tutto per tre? Maya: Pare di s. Fortunato te che parti Patti e promesse Stefania: (disperata) Pap! Pap aiutaci! Abbiamo unemergenza! Clelia: Silenzio, parlo io! Mario, questi sciagurati hanno lasciato la casa vecchia prima di assicurarsi che fosse finita quella nuova. Risultato: sono in mezzo a una strada e indovina da chi vogliono trasferirsi con figli naturali e non, valigie, pappette, pannolini sporchi, rigurgiti, annessi e connessi? Mario: (a Giulio) mica da noi? Giulio: Signor Mario, non sappiamo dove andare, una questione di emergenza solo per pochi giorni Stefania: Pap, ti prego, fai ragionare mamma Giulio: Pensi ai nostri bambini, signor Mario alle gemelline, dicembre fa freddo, e poi c Yang povero Yang, guardi che faccetta Yang: Guardi e poi io sono anche stato adottato Clelia: Silenzio! Sembrate una versione pi triste dei racconti pi tristi di Dickens. Che schifo! Mario, sai cosa devi fare. Ricordati i patti e le promesse Stefania: Pap Clelia: Ricordati: Niente intralcer la nostra felicit Baby Jane, qua, e quellaltra, Mary Poppins, ora che imparino a sbrigarsela da sole Mario: Stefania, mi dispiace Tua madre ha ragione. Noi dobbiamo salvaguardare la nostra felicit. Trovate un altro posto dove stare Noi siamo anziani. Clelia: Obiezione. Non vero, e comunque non pertinente. Mario: Dobbiamo pensare a noi stessi adesso. Ce ne avete
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fatte passare troppe. Sono sicuro che troverete un altro posto dove stare meglio. Forza uscite! Stefania: (a Clelia) Ahhh! Lhai fatto diventare come te! Gli hai fatto il lavaggio del cervello, la cura Ludovico, come in Arancia meccanica! Clelia: Aria! Aria! Sgomberare! Stefania: Non si sono mai visti due genitori come voi! Trattare cos una figlia! Clelia: Il punto proprio questo, cara Baby Jane. Tu non sei pi figlia. Sei madre, peraltro, di tre marmocchi, ed venuto il momento che impari a cavartela da sola! Ti chiaro? Robert Mapplethorpe Capone: Mister ua, e che le avete comprato? Paolo: Non ho comprato, Capone, lho fatto fare su misura, il mio regalo di anniversario per Laura, tutta qui la differenza. bellissimo, lo volete vedere? Capone, Merloni e Valentini: No. Paolo: Ho preso una sua foto che le avevo scattato con il telefonino, lho fatta ingrandire e incorniciare ho scelto le misure, il taglio della foto, la cornice, il passepartout avanti che ne dite? Capone: Maronna, ma questa non Laura! Questo un nero tutto nudo. Merloni: E cha pure tutto di fuori! Paolo: Oddio! Ma che sta roba? Che c scritto sotto? Robert Mapplethorpe? Capone: Sar il nome del nero. Certo che channo ragione guarda l, con noi bianchi non c proprio gara Paolo: Ma questa non la foto che ho ordinato! Hanno sbagliato al negozio di cornici! E adesso come faccio Valentini: Regalategli questa
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Merloni: Secondo me a vostra moglie gli piace molto Paolo: E io secondo voi a mia moglie gli regalo la foto di un nero nudo di due metri? Merloni: Va bene, non sono due metri proprio Paolo: Laltezza Merloni, intendevo laltezza! I piccoli crescono Nina: Sono contenta che stiamo qualche giorno insieme e che dividiamo la cameretta Yang: Anche io. Spero che la cosa non ti crei disturbi a livello sentimentale. Nina: Figurati. Ormai quello che c stato fra di noi per me passato. Sono molto cresciuta in questi ultimi mesi. Non riesco a pensare di essere stata innamorata di uno piccolo come te. Praticamente un pupetto. Yang: Nina, ho capito che sei cresciuta, per non il caso di insultare. Se no parte immediatamente una testata, va bene? Orari Cristina: Marti, vado su che c linvasione dei parenti ci vediamo domani alluniversit. Alle undici? Martina: Otto e mezza Cris, otto e mezza ma possibile che vivi sempre luniversit col fuso orario di Bali, tu? Il bello della famiglia Laura: Mamma! Immagino tu non voglia sederti a mangiare con noi Clelia: Immagini bene. Volevo solo far vedere a vostro pa278

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dre come ve la cavate bene da sole senza il nostro aiuto e dormite tutti qui in questa casa, nevvero? Mario: Clelia, per favore Stefania: Certo che dormiamo qui, e dove se no? Voi non ci avete voluti! Giulio: Non le dare soddisfazione! Non le dare soddisfazione! Clelia: Visto, Mario, visto che ci siamo scansati? Il pranzo di Babette, e di notte il dormitorio di Ufficiale e gentiluomo, con tutti sulle brande. Ringraziami! Mario: Stefi, mi dispiace Zia Sofia: Comunque questo il bello della famiglia Zia Filomena: Esattamente, dopo magari ci facciamo pure una bella tombola Clelia: Noi invece ce ne andiamo al cinema a vedere una commedia. Il genere horror lo lasciamo a voi. Buona serata! Domande inquietanti Emanuele: No, no nooo!!! Ma vi rendete conto! Milioni di batteri e germi! Per non parlare della puzza! Giulio: Oddio, ho dimenticato di buttare i pannolini delle bambine nella spazzatura! Stefania: Cosa? E doverano? Giulio: Nella stanza di Emanuele. Emanuele: Questo un attentato alle mie pi profonde convinzioni, alle norme che hanno regolato tutta la mia vita! come se mi aveste messo in stanza il virus Ebola! Zia Sofia: Che esagerazione! Zia Filomena: Veramente, jamm, una cosa naturale Emanuele: Nessuno mi capisce! Nessuno si rende conto di quello che questo significa per me! Mamma! Mamma! Mamma? Sveglia Mamma? Paolo? Ma dove sono? Sono scomparsi!
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Stefania: Magari sono andati a comprare qualcosa Giulio: In piena notte? Nina: E questo che cos? Zia Filomena: Chiavi, Nina, sono chiavi saranno della zia Stefania Emanuele: La targhetta dice via Pimentel Fonseca 16, interno 3. Zia Sofia: linterno al primo piano quello che il mese scorso affittavano Zia Filomena: E perch ci stanno le chiavi qua? Emanuele: Linterno 3!!! E perch mamma e Paolo non ci sono? E perch cera una bottiglia di champagne? Nina: E perch io di notte sento sempre quei passi? E la porta che si apre e che si chiude? Emanuele: Temo di avere capito perch Appartamento segreto Laura: Amore mio amore mio Paolo: Io voglio festeggiare tutti gli anniversari della mia vita cos, facendo lamore con te ricoperto di coccarde Laura: S, tesoro mio ne hai una in bocca, per s s s Emanuele apre la porta dellappartamento. Emanuele: Oddio! La scena primaria! No! No! Laura: Emanuele! Paolo: Emanuele? Ma come ha fatto a entra Nina: Ma che succede? Zia Sofia: No, Nina, non guardare, non guardare! Giulio: Yang, copriti gli occhi! Nina: Mamma! Di chi questa casa, che ci fate qui? Emanuele: Ha ragione rispondete a mia sorella. Che sta succedendo? Giulio: Laura ma avete affittato voi questo appartamento?

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Laura: No, non proprio Be, s era unoccasione volevamo sempre dirvelo, ma poi Zia Filomena: Ue, penso che voi due ci dovete qualche spiegazione. Emanuele: S, mamma, una spiegazione bella esauriente. Altrimenti questo rischia davvero di essere lo shock peggiore della mia vita. Interrogatorio Nina: Allora? Eh? Che cosa avete da dire a vostra discolpa, sentiamo? Paolo: Ma niente, Nina, che dobbiamo dire? Laura: Non abbiamo fatto niente di male Nina: Ah s, eh? Voi vi siete sottratti ai vostri doveri di genitori! Avete affittato un appartamento in questa stessa palazzina per fare i vostri comodi, senza dirci niente! Come due fidanzati! Come due amanti clandestini! Come due persone senza responsabilit! Laura: Ma Nina amore che centra? Noi per voi ci siamo sempre, lo sai Nina: Gli altri genitori non fanno queste cose! Paolo: Ma perch, dobbiamo essere per forza come gli altri genitori? Emanuele: Silenzio! Vergogna! Cristina: Lasciate parlare la bambina! Nina: Voi non siete i protagonisti di un romanzo damore! Siamo a Roma, questa la vita normale, voi siete marito e moglie e avete tre figli! Dovete smetterla di comportarvi come due ragazzini! Non siamo pi disposti a tollerare le vostre pazzie! chiaro? chiaro?

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Accuse Laura: Ma scusate, ma perch ci rimanete male Mica abbiamo ucciso qualcuno, abbiamo solo preso in affitto un appartamentino, per avere un po di privacy. Yang: Di nascosto dalla vostra famiglia. Paolo: S, Yang, di nascosto. Grazie della precisazione. Yang: Se non cera niente di male, perch di nascosto? Nina: Bravo Yang. Questa una buona domanda. Laura: Insomma, basta tenerci il muso. Non riuscirete a farci sentire in colpa, va bene? Solo perch ci siamo presi qualche ora per noi. Stefania: Ti dico solo questo. Ascolta le tue parole: sembra di sentire parlare la mamma. Trai le conseguenze del caso e vergognati. Questa donna mia madre Laura: Amore davvero questa cosa che hai visto, di me e di Paolo ti ha sconvolto cos tanto? Emanuele: Be, non lo so, fai un po tu. Immagina di entrare in una stanza dove c nonna Clelia che fa lamore con un uomo. Su un divano, coperta di coccarde dorate come una pornostar bulgara, e tu pensi: mia madre, questa donna mia madre! Ti sconvolgerebbe s o no? Lucy van Pelt Elisa: Alt alt alt! Io sono bravissima a risolvere i problemi! Al liceo risolvevo i problemi di tutte le mie amiche. Cera la fila per fare un consulto con me. Tipo Lucy van Pelt, quella di Charlie Brown! E anche fra i parenti io riuscivo ad aiutare tutti!
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Monica: Ma veramente mi ricordo che zia Elisabetta dopo avere parlato con te una volta tent il suicidio. Elisa: (secca) Zia Elisabetta era depressa, e aveva dei problemi che io non potevo risolvere. Era un caso clinico, povera. Per i suoi problemi ci volevano gli psicofarmaci in dosi da cavallo. Vogliamo scommettere che con i vostri ci riesco? Basta prendere un bel foglio e un pennarellone, vedrete! (e si allontana in cerca dei suoi attrezzi canticchiando:) L l l io risolvo problemi Monica: Sentite, lo so, lo so. solo per quarantacinque giorni. Poi torna Elio. Coraggio. Necrologio immaginario Mario: Cosa possiamo dire che non suoni retorico? Nostro genero Paolo era un bravo ragazzo. Non si meritava di finire cos, nel fiore degli anni Clelia: Non che fosse una cima, eh, intendiamoci Per s, in giro ne esistono di peggiori, questo lo devo concedere Non arrivo a dire che ci mancher, questo certo no Mario: Dai, Clelia era un bravo ragazzo Clelia: No, no Era un buon uomo, diciamo e qui sta tutta la differenza finita sta cazzata del necrologio? Dovrei andare dallestetista a farmi i capelli Abbiamo parlato anche troppo di sto mentecatto Segui il mio ragionamento Cristina: Emanuele! Ema! Emanuele!!! Emanuele: Non potresti abbassare il tono di voce? ancora presto e mi disturba Cristina: (sottovoce) Togliti dalla testa che da adesso mi co283

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minci a trattare come una specie da proteggere solo perch sono incinta capito? Emanuele: Sei pazza? lultimo dei miei pensieri, perch dovrei usarti una simile accortezza? Cristina: Chi che le ha messe a posto queste riviste? Posso fare tutto da sola, grazie mille! Emanuele: Segui il mio ragionamento Cris, non credo certo che sia tu la specie da proteggere, piuttosto quel povero innocente che ti porti dentro e che tra qualche mese avr a che fare con te. Quindi non ho intenzione di muovere un solo muscolo per aiutarti, non nel presente e tantomeno nel prossimo futuro. Non sono stato io. Cristina: Bene, sono felice di sentirtelo dire. Allora chi stato a mettermi tutto a posto che mi fa quasi impressione? La piccola leggenda Nina: Che significa autolesionista? Cristina: Uno che si fa male da solo, Nina. Emanuele: Miracolo! Udite! Udite! Ha dato una spiegazione logica e congrua a una domanda di una semiadolescente. Lavete sentita Luniversit le sta aprendo il cervello! Cristina: A te invece deve avertelo chiuso definitivamente visto che fai sempre le solite battute idiote da liceale! Emanuele: Oh, ragazzina, attenta a quello che dici. La piccola leggenda sta per dilagare nella facolt di lettere e filosofia di Roma e tutti stanno gi tremando! Cristina: E sai che palle! Cambiamenti epocali Raoul: Cris, dai, avremo un bambino Cristina: Appunto, pensa quante cose cambierannoAlmeno la moto lasciamola dov ti prego. Lo so che niente
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sar pi uguale a prima. Ma possiamo pensare a una cosa per volta, per favore Per esempio dovremo pensare a quando dirlo a mio padre e poi anche a tua madre, a dove andremo a vivere quando questo bambino nascer e anche a come faremo a mantenerlo visto che io studio ancora e tu hai un lavoro precario e Raoul: Ehi!!! Ma non dovevamo pensare a una cosa per volta? Cristina: Hai ragione! Mi sono fatta prendere la mano Oddio Da dove cominciamo? Raoul: Da tuo padre. Direi che possiamo aspettare ancora qualche giorno prima di dirglielo. Cos anche noi ci abituia mo un po di pi allidea Cristina: Dio come sei saggio. Ti amo lo sai? E il resto? Raoul: Il resto siamo solo noi due Cris. Siamo giovani, felici e ci amiamo e in qualche modo affronteremo tutto, insieme. Cristina: E pensare che laltranno a questora lunica paura che avevo era di non passare gli esami di maturit! Come cambia in fretta la vita Arriva Martina, trafelata. Martina: Cazzo! Scusa Cris, non ho sentito la sveglia. Tale e quale al liceo. Uno cresce, matura ma possibile che non cambia mai niente? Vecchie canzoni Martina: Incinta? Sei incinta? Ma Raoul lo sa? Cristina: Certo che lo sa! di lui che sono incinta, Marti, mica dello Spirito santo! E te lo dico subito: siccome io sto bene, anche il bambino sta bene abbiamo deciso di tenercelo. Martina: Avrai un bambino! Avrai un bambino! bellissimo come in quel film americano che lei va ancora scuola e
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tutti pensano che non dovrebbe tenerlo e invece lei decide che lo vuole oppure in quella canzone degli anni settanta che mi cantava sempre mia madre di lei che non riesce pi a entrare nel banco di scuola Cristina: Davvero non ci riusciva? Oddio, sarebbe cos umiliante e come finiva la canzone? Martina: Non lo so, roba vecchia. Mi ricordo solo che sta Sara non si svegliava mai Avrai un dialogo civile Stefania: Giulietto, fammi una promessa. Qualunque cosa ti diranno quelli dellimpresa, non ti arrabbierai n con loro n con nessun altro Avrai un dialogo civile. Giulio: Ma s, certo, non penso mica di mettermi a fare scene da pazzo qui in mezzo alla strada Stefania: Ecco, infatti. Pensa alla vita quant breve e che non conviene prendersela per delle questioni cos stupide no? Giulio: Be, stupide fino a un certo punto. la nostra casa. Se siamo accampati da tua sorella la colpa la loro oltre che di tua madre. Stefania: Ma ha anche dei lati positivi la faccenda, no? Siamo in tanti, allegro. Sembra Tutti insieme appassionatamente ma senza i nazisti! Infatti non c mamma! Il dialogo civile Giulio: Stefi, apri la macchina! Stefania: No! Giulio: Ho detto apri!!! Stefania: Hai promesso un dialogo civile! Giulio: Con gli operai, non con te!
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Stefania: Io sono tua moglie e la madre dei tuoi figli, varr pi di quattro operai sconosciuti, no? Giulio: Se per questo sei anche una grande bugiarda! Perch non me lhai detto? Stefania: Credevo che ti saresti arrabbiato. Giulio: Certo che mi sarei arrabbiato! Ma magari non qui in mezzo rendendomi ridicolo davanti a tutti! E soprattutto te lavrei impedito! Stefania: Ho chiesto giusto due tre cosette in pi, non pensavo che costassero tanto. Giulio: Quindicimila euro. Ste! Come hai fatto a sforare di quindicimila euro me lo dici? E adesso come facciamo? Con quel mutuo spaventoso che dobbiamo pagare! Stefania: Va bene, lo confesso, mi un po sfuggita la situazione di mano. Giulio: Adesso per finire i lavori gli operai vogliono quei soldi. Altrimenti non si muovono di qui. Stefania: Sporchi ricattatori! Dagli addosso, Giu! Un passo importante Emanuele: Segui il mio ragionamento. Non ti sembra unidea fantastica? Viola: Be, s piacerebbe anche a me. Per non so, un passo importante. Io finora ho sempre vissuto con Raoul. Emanuele: Appunto e forse arrivato il momento giusto per separarvi. Sta diventando padre! Viola: Appunto, magari ha bisogno di me di noi Emanuele: E noi ci saremo sempre, solo in una casa differente dalla loro! Viola: Ma tu per esempio non avresti nessun problema a lasciare Cris da sola? Emanuele: Scherzi? Io non vedo lora Un paradiso niente pi liti, disordine, sporcizia, rumori molesti amore
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mio io e te da soli senza Bukowski in gonnella che ciabatta per casa Mi chiedo come mai non ci abbia pensato prima! Un errore medico Laura: Non morirai, Paolo, hai sentito? stato tutto un errore. Un errore! Paolo, Paolo, Paolo? Paolo: Zie! Figli! Stefania, Giulio! Venite, venite devo dirvi una cosa, io vi devo abbracciare tutti! Cristina: Pap ma che succede? Paolo: Che succede? Succede che la vita bella, bella bellissima. Guarda quanto sei bella Cris, quant bello Emanuele, Nina questa casa, le zie tutti voi! Emanuele: Spero ci sia una ragione profonda e sensata che giustifichi questo entusiasmo esagerato. Paolo: Oh! La mia casa, la mia famiglia Quanto vi amo a tutti! E la vita com bella! Cristina: vero, vero! La vita bella ed anche breve e ognuno deve fare quello che lo fa pi felice vero pap? Paolo: Certo, certo, amore mio! proprio cos Bisogna essere felice, la cosa pi importante e tu non lo devi dimenticare mai. Mai, capito? Me lo prometti? Cristina: S! Io proprio ce lho stampato nella mente E infatti a questo proposito ho lasciato sociologia che non mi faceva per niente felice, non voglio pi studiare. Sei contento pap? Paolo: Hai hai lasciato luniversit? Come che significa? Cristina: S, s che bello! Devo essere felice, no, pap? Paolo: Ma s! S tesoro la vita breve e siamo appesi a un filo. Venite qui che vi voglio abbracciare tutti insieme. La bella e grande famiglia Giorgi-Del Fiore. Stefania: Ma voi fate cos, tutte le sere? Non normale Non normale
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Una buona notizia Emanuele: Due notizie: una buona, laltra meno buona. Quale vuoi sentire prima, mother? Laura: proprio necessario fare una scelta? Emanuele: Va bene, comincer con quella meno buona: Nina in piena crisi adolescenziale, si rifiuta di entrare a scuola con Yang e di conseguenza Yang ha avuto una crisi di pianto tamponata dalle zie che lo stanno rimpinzando di focaccine. Laura: Oh be, mi dispiace E Cristina? Emanuele: E questa appunto la buona notizia: Cris sta uscendo di casa per affrontare il suo primo giorno di lavoro e tutta luniversit italiana sta facendo la ola! Lavoro precario Paolo: Non capisci che in questo modo il tuo futuro sar limitato? Cristina: Oh certo! Perch se invece mi prendo una bella laurea in sociologia di cui non me ne importa un fico secco avr un futuro luminoso? Paolo: E questo lo chiami lavoro? Un coso qui, un call center Cristina: Non ho detto che questo sar il mio lavoro a vita, pap. Ma almeno comincer a guadagnare qualcosa. Paolo: Con questi lavoretti precari e senza futuro? Hai idea delle frustrazioni e delle delusioni a cui andrai incontro, Cris? Cristina: Fanno parte della vita. Crescer pi in fretta. Mi fortifico. Io e lo studio siamo due cose lontane e distinte e come dice Emanuele giusto che lo restiamo. Quindi io da oggi entro nel mondo del lavoro con o senza la tua approvazione.
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Paolo: Almeno potresti cominciare con un lavoro pi serio. Cristina: Guarda che non ballo la lap dance attaccata a un palo, devo solo rispondere al telefono. Tranquillo! Consigli legali Clelia: la cosa pi imbecille che abbia mai sentito in vita mia. Laura: Va bene, sapevo che lavresti detto. Per mi serve un consiglio, mamma, un parere legale. Clelia: Lidea delle pagine bianche in cui ognuno pu scrivere qualcosa una cretinata bella e buona. Lunica possibilit che ha quella di irritare le vostre lettrici spingendole a non comprare pi la rivista. Rosa: Ha ragione, allora sospendiamo la stampa, per fare quello siamo ancora in tempo Clelia: Ecco la madre di tutte le idiozie! Non uscire in edicola sarebbe un suicidio belle buono. Gli editori si incazzerebbero, le vostre lettrici si indignerebbero, con il risultato scontato che affonderebbero la vostra rivista una volta per tutte. Laura: Va bene, allora cosa dobbiamo fare? Vista cos non c nessuna via duscita. Clelia: esattamente quello che penso. E ora scusate ma devo andare, ho il corso dinglese e un marito che mi aspettano. Laura: Oh mamma! Non pu essere solo questo quello che hai da dire! Clelia: Perch no? Prendetevi le vostre responsabilit. Avete fatto una stupidaggine, inutile starci a rimuginare sopra. Fate uscire quel giornale e quello che succeder succeder. Vedremo nei prossimi giorni se avrete le palle per fronteggiare la situazione! E adesso buona giornata. Rosa: Oddio! Certo che tua madre sempre peggio. A volte me la dimentico.
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Laura: Beata te che hai questa opzione io anche volendo non posso. Vi prego, se divento come lei, vi autorizzo a segnalarmelo in tutti i modi, arrivando anche alle mani. Ritorno al futuro Monica: Io penso di essere la donna giusta per lui, ecco! Laura: (incredula) Per Giampaolo? Ma se nemmeno lo conosci!? Monica: Ho delle visioni, Laura. Non volevo dirtelo per non passare per pazza, ma io ho delle visioni su di me e su di lui. Laura: Visioni? Che significa che hai della visioni? Monica: Visioni di noi due insieme in epoche passate! Io vedo proprio, vedo noi due noi come eravamo e che ci amavamo un casino, nella Roma antica nel Medioevo perfino nellEt della pietra Laura: Oh, ma guarda, e nel Rinascimento no? Monica: S, successo oggi, come fai a saperlo? Doveva essere Rinascimento perch io parlavo toscano! Forse era prima? Il Milleduecento? Laura: Monica ma sei impazzita? Hai perso completamente il senso della realt? Monica: Ma te lavevo detto che mi sembrava di conoscerlo! Laura: Be, ma credevo in qualche fotografia di famiglia, a qualche battesimo, in qualche matrimonio non a Ritorno al futuro! Patti tra fratelli Emanuele: E va bene, questa cosa irrinunciabile! Cristina: S! Non possiamo lasciarci sfuggire loccasione di vivere con i nostri fidanzati! E anche se ci sarai pure tuio ce la far, ti sopporter ti
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Emanuele: Segui il mio ragionamento Cris Cristina: No, come non detto, mi sono sbagliata. Non posso farcela. Mi sono sopravvalutata. Emanuele: Va bene, va bene, scusa Scusa! Non parlo pi. Che cosa stavi dicendo? Cristina: Che mi sforzer di sopportarti con tutte le tue paranoie, le tue manie e la tua insopportabile spocchia! Emanuele: E io cercher di ignorare la tua ignoranza, il tuo disordine e la tua scarsa pulizia. Cristina: Ok! Allora si vive insieme! In quattro! Non fantastico? Domenica mattina Monica: Spero tu abbia una buona ragione perch ho lasciato Michelino con la signora Rottermayer Laura: Chi? Monica: La nuova tata Da sola non ce la faccio, a lasciarlo con unaltra non ce la faccio. Un inferno. Dai, spicciamoci. Maya: Per me invece pi stiamo qua e meglio Non avete idea al parco la domenica cosa c (con lo sguardo perso come in trance) canottiere attillate pantaloncini muscoli guizzanti sudore di maschi Laura: (batte le mani) Basta Maya! Maya: (esce dalla trance) Ok, ok passato. Rosa: Io invece ho fretta, stasera ho un impegno importante. Monica: Vestita in quel modo? Esci con Hannah Montana? Rosa: Vado a cena dalla madre di Teo ha solo quattro anni pi di me vorrei sembrare un po pi giovane Quanto mi date? Maya: Una quarantenne con tre figli che si veste da ragazzina ti do venti minuti: poi ti sbatte fuori e manda il figlio in collegio in Svizzera!
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Lagente provocatore Capone: Mister onestamente le pare logico che Laura le mette accanto una donna come Eva? Dopo quello che successo con quellaltra? Paolo: Ancora!? Uno sbaglio, uno! In tutta la vita! Capone: E ho capito, Mister, ma loccasione fa luomo ladro! Mister, guardiamoci in faccia io se ero Laura o le mandavo un uomo o uno scorfano! Paolo: E tu che pensi allora? Capone: Io penso una cosa che fanno gli americani la gente provocatore! Paolo: Che sarebbe? Capone: Un fetente di sbirro camuffato che ti spinge a commettere un reato e quando lhai commesso, zac!, ti fa un mazzo tanto! Ci pensi Mister, si chiama pure Eva: la mela il serpente le dice nulla? Considerazioni Maya: Uff! Che ore sono? Rosa: Dodici e ventidue. Maya: Ancora 42 giorni, sette ore e quaranta minuti di astinenza se laereo di Elio non fa ritardo (sospira) Che ore sono adesso? Quant passato? Rosa: Oh Signore! Sembri il ciuchino di Shrek in versione assetata di sesso. Transfert Teo: Senti mamma c una cosa che non ti ho detto di Rosa, sai la mia fidanzata Ecco Rosa ha quasi quarantanni e tre figli.
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Madre Teo: (ridendo) S, come no Quarantanni tre figli e un occhio di vetro Teo: Dico sul serio mamma. Madre Teo: Cosa ho sbagliato con te dimmelo! Dove ho sbagliato!? Teo: Ma niente mamma va benissimo cos, io sono felice con lei Madre Teo: Quarantanni e tre figli chiarissimo, un transfert tu mi vuoi ammazzare mi vuoi ammazzare (frugando con le mani che le tremano) Il numero del mio analista dov devo tornare in analisi mio figlio mi vuole uccidere ho sbagliato tutto oddio, mi scoppia la testa! Lultimo profilattico Emanuele: Oh, oh, oh! Aspetta che hai preso nellarmadietto? Mica sar lultimo!? Cristina: Dai tanto a te non ti serve mica penserai di farlo in soggiorno, col rischio che io ho sete e passo per andare in cucina!? Emanuele: E ti porti una bottiglia dacqua in camera e risolviamo! Cristina: E su la prima notte che io e Raoul stiamo qua Emanuele: E pure per me e Viola! Cristina: S ma mi vuoi far correre rischi? Emanuele: Ah-ah! Tu non corri rischi: sei gi incinta! Cristina: Cretino Ti ricordo che io con Raoul ne corro sempre di rischi! Emanuele: Ah gi, vero no scusa dimenticavo (ci ripensa) Ehi, aspetta aspetta non siete mica obbligati a farlo per. Ce lo giochiamo. Cristina: Ok! (tirando fuori una monetina dalla tasca) Testa o croce?
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Emanuele: Ma che fai ti porti le monete nellaccappatoio!? Cristina: Quando si inizia una convivenza difficile non si sa mai. Testa o croce? Emanuele: Croce. Cristina: Testa! Grazie, peccato per te se vuoi vi lascio il libro del sudoku. Spinoza Paolo: Laura che c? Perch hai quella faccia? Laura: Ho visto Ema Ho visto Ema e Viola Paolo: E vabbe cosa c di cos strano Laura: Ho visto Ema e Viola mentre lo facevano! Paolo: Ma come? Dove? Laura: Ero andata a casa loro a portargli Spinoza Paolo: Chi gli hai portato? Laura: Spinoza, il peluche istrice di quando Ema era bambino pensavo non ci fosse nessuno e invece stavano stavano proprio Paolo: Ma magari stavano solo hai visto male. Laura: No no ho visto benissimo. Posso pure dirti che prendevano precauzioni! Figurati quanto ho visto bene Reincarnazioni Bea: Guarda io a codeste cose di reincarnazione ci credo! Monica: Ecco meno male che qualcuno qui mi d ragione. Bea: Pensa che al paese mio a Giuncugnano ci stava una ragazza che al terzo crodino gli veniva la voce di Elvis Presley! Sicch io ci credo! Monica: Grazie, tesoro, se evitavi laggiunta era meglio. Laura: Va bene ammettiamo che sia cos che tu e Giampaolo davvero siete anime gemelle che si amano
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dallEt della pietra, e in ogni vita perch non state insieme? Perch in questa lui ora sta per sposare Elisa? Rosa: Bella domanda! Maya: Forse forse le tue immaginazioni arrivano solo a un certo punto e non vedi quando sbuca Elisa e se lo porta via perch la vera anima gemella lei. Rosa: Bella spiegazione, Maya! Monica: Zitta tu che in questa vita ti sei reincarnata nella vecchia del Laureato! Angoscia Nina: Fab! Fab! Scusa. Non stato facile venire ho dovuto aspettare che le zie si addormentavano molto che aspetti? Fab: Due ore ma le ho spese bene qui pieno di scarafaggi morti Nina: Vedi sempre il lato positivo tu! Fab: Grazie Nina: Sono pronta per la cosa che mi avevi promesso! Fab: Ecco Tieni. Nina: Oh ma un gatto?! Fab: S e si chiama Angoscia. Nina: Angoscia? Fab: Angoscia. Si chiama cos. Per se vuoi puoi cambiargli nome Agonia Patema? Nina: (interdetta) Che nomi strani Tipo Pallino, o Nerino no? Fab: E no ha due fratelli nel mio cortile, Strazio e Persecuzione. Nina: Ah per quella cosa come si chiama il pedigree Fab: Una tradizione pi che altro

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Legittime richieste Yang: Che brutta immagine, pap Giulio: E ho capito, amore ma non che babbo deve andare allOpera deve sistemare limpianto elettrico mica lo posso fare in giacca e cravatta (si guarda) certo cos sembro Scialpi nell83 Rocking Rolling Yang: Ma se ti metti una cosa meno triste? Io sono un bambino adottato, dovete proteggermi da certe visioni. Scherzetto Paolo: Giulio, Stefania scusate ma io vi devo lasciare davvero le gemelle Lavoro anchio e poi una giornata un po speciale per me e Laura. (fiero) Non lo dite ancora a nessuno. Stiamo pensando di avere un figlio. Giulio: Ma che bello! Stefania: Ma, scusate, perch? Prendete una delle nostre, no? Giulio e Paolo si voltano allarmati verso di lei. Stefania: Scherzavo! Scherzavo! E, mamma mia, non si pu fare una battuta! Come siete seri! Non normale! Pensieri Stefania: Ma Laura contenta felice come te? Giulio: Ne avete gi parlato ai ragazzi? Paolo: Ma no, presto, solo unidea nata cos non abbiamo nemmeno iniziato a provarci Stefania: Unidea tua o di Laura? O di tutti e due insieme? Paolo: Mia, veramente. Ma Laura la conosci, adora i bambini. Infatti ha subito risposto con entusiasmo Ma perch me lo chiedi?
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Stefania: Perch voi uomini non vi rendete conto di cosa significhi affrontare una gravidanza, non sapete le paure, il terrore, il panico! E non ci arrivate, non ci arrivate proprio! Ma io questa cosa non te la dico, caro Paolo, perch sono solo la sorella minore, e in pi col fatto che sono bionda e ho i ricci naturali passo sempre per unoca, il che comodissimo. Quindi mi tengo questo pensiero per me e taccio. Paolo: Eh, Stefania? Che pensi, che Laura non lo vuole? Stefania: Ma figurati! Laura! Star impazzendo dalla gioia!
pensiero di

Il quarto figlio Laura: Non normale. Tuo marito la sera prima di andare a dormire, non ti dice: Buonanotte, ti dice: Voglio avere un figlio da te?! Monica: E che ti deve dire, che lo vuole da unaltra? Io la trovo unidea romantica Rosa: Certo, come idea. Ma ricominciare daccapo con un bambino, la gravidanza, il parto, lallattamento, i biberon, le pappette, i pannolini, le colichette, le febbri, le tossi, i dentini davanti Lotite! Lotite! Monica: E allora? quello che facciamo tutte. Non che ci vuole una specializzazione. Rosa: Il quarto figlio! Il quarto figlio no! Dovrebbe proprio essere vietato dalla legge, come si fa! Dopo tre gemelli! No, non si pu, non mi incastrate! Maya: Rosa calmati, non stiamo parlando di te! Rosa: (ci pensa) Oddio, vero! Non sono io che lo devo fare! Non sono io! Oddio, mi stavo sentendo male Pensieri molesti Elisa: Buongiorno buongiorno buongiorno!
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Maya: (ironica) Anche a te anche a te anche a te! (a bassa voce) Io a questa la sgozzo prima di Natale. Rosa: Io la tengo ferma, e ti fornisco anche lalibi. Sante verit Monica: Ho deciso che sotto Natale non voglio fare il solito servizio su regali, shopping, consumismo Ho deciso di intervistare te, Elisa! Maya: Eh? Rosa: (a Maya) Vuole intervistare Biancaneve? Monica: (mentendo) Ma certo! Non vi ricordate che ne abbiamo parlato? Maya: No! Ma quando mai! Monica: La castit ti rende meno lucida, Maya. In questo periodo perdi qualche colpo Maya: (quasi fra s) S, in questo periodo qualche colpo lo perdo sicuro Metrosexual Paolo: Ma che hanno fatto? Eva e Merloni: Le due ragazze si sono baciate. Paolo: E lho visto Merloni era una domanda retorica! Ma che Eva Eva ? Capone: , subito a mettere etichette, Mister! Non si porta pi. Diciamo che le piacciono le ragazze. Paolo: Ah. Capone: Mister, ma perch, non ve lha detto? Noi lo sappiamo da ieri abbiamo fatto due chiacchiere e largomento venuto fuori Valentini: Cos naturalmente Paolo: E non mi avete detto niente?
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Capone: E che vi dovevamo dire? Merloni: Le abitudini sessuali delle persone non sono argomento di conversazione per noi Capone: Noi siamo giovani moderni. Su Vanity Fair c scritto che siamo metrosexual, aperti al nuovo, senza pregiudizi. (lo squadra) Voi non siete metrosexual, Mister. Valentini: No, non siete moderno Paolo: Perch no? Che ve lo fa pensare? Merloni: La faccia che cavete adesso, Mister. Luoghi comuni Eva: Serve una mano? Paolo: No, grazie faccio io, un lavoro da uomini Cio non volevo dire che insomma Mica ti sei offesa? Non che perch un lavoro da uomini non lo puoi fare tu cio anzi forse tu come sei fatta tu lo fai pure meglio di un uomo o no? Eva: Paolo che vuoi dire? Paolo: Ma niente, niente!!! Non lo so! Eva: Dai, Paolo spara che c? Paolo: Eva scusa, posso farti una domanda Ma quella ragazza in macchina, quella che prima hai salutato cio che hai pure baciato insomma una tua amica? Eva: No, mica bacio le mie amiche sulla bocca. Paolo: Ah, ecco, infatti Eva: Roberta, la mia fidanzata. Paolo: Infatti! S s certo appunto volevo dire la tua fidanzata Roberta bel nome! Eva: C qualcosa che non va? Paolo: No niente figurati ma non mi avevi detto niente io poi sono un uomo moderno ma che non pensavo, che insomma, tu non sembri Eva: Non sembro cosa?
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Paolo: No che uno magari cos, sai, i luoghi comuni si aspetta ecco, che ne so Eva: Ho capito. Siccome sono omosessuale mi devo mettere una giacca di pelle nera e dire parolacce? O bere birra dalla bottiglia? O odiare gli uomini? Altri luoghi comuni? Paolo: Ma figurati che il telefono devo andare! Capone: (si avvicina) Non ci fare caso, Eva. Quello il Mister un poco antico ma una brava persona Difficile essere moderni Eva: Scusa, Paolo, parliamone un momento. Il fatto di sapere che a me piacciono le donne ti crea qualche problema? Paolo: A me? Figuriamoci! Assolutamente no sono di vedute aperte cio non mi interessano i gusti delle persone sono tranquillissimo Eva: A guardarti come ti comporti oggi sembrerebbe il contrario Sei sicuro? Paolo: Ma certo! nessun problema (resta in silenzio, poi:) Ecco forse proprio a essere sinceri giusto un po di disagio Ma mica per la cosa in s che non so come comportarmi. Eva: E come vuoi comportarti? Normalmente. Paolo: S, ma normalmente come? difficile. Ci sono certe cose che che ne so Eva: Certe cose che Per esempio? Paolo: Ma tipo con te si possono toccare tutti gli argomenti? Eva: Oh Ges. Certo se vogliamo parlare insieme di quanto figa Sharon Stone potrebbe essere un po ridicolo, no? Paolo: Ma no, no, non volevo dire questo Per esempio, stamattina volevo raccontarti che ho chiesto a Laura di fare un bambino ma poi non te lho detto, perch pensavo che avrei potuto ferirti. Ti avrei ferita, giusto?
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Eva: No, non mi avresti ferita affatto! Anche perch pure a me piacerebbe avere un figlio. Paolo: (sorpreso) Ah! Eva: Guarda che sono una donna come tutte le altre. Paolo: E certo, certo. Perch ho detto di no? Mica ho detto questo? Sei normale! Oddio, normale non si dice com difficile oddio com difficile essere moderni. Tour di gabinetti Clelia: Ho istruzioni precise biondina. Se ti avvicini a qualcosa che costa pi di cento euro ti sequestro la carta di credito. Stefania: Va bene, mamma, ho capito. Siete esagerati per oddio, guarda quella cabina doccia Ha pure la cromoterapia tutti gli spruzzetti Clelia: Questo posto una noia mortale! La prossima volta se ho unalternativa fra questo tour dei gabinetti e un calcio in culo, ricordami di scegliere il calcio in culo. Stefania: Dai, mamma, creiamo un po di complicit fra me e te una cosa tra madre e figlia. Clelia: La complicit fra te e me finita nel maggio del 98. Stefania: E che successo nel maggio del 98? Clelia: Hai conosciuto Giulio. Non ci avrete! Stefania: Sai mamma, Laura e Paolo vogliono fare un figlio. Clelia: Un altro? Ma sono completamente impazziti? Stefania: Perch? unidea bellissima. E poi sai com Laura ti coinvolger in tutto il medico, il parto e pap, pap si commuover alle lacrime. Non ce la farai pi a trattenerlo. Sarete nonni. Nonni per sempre.
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Clelia: Oddio. Un altro nipote. Altre melensaggini, altre tutine, altre manine rosa e piedini piccoli, e quel cazzo di odore che si infila nel naso (le punta il dito contro) Voi state cercando di incastrarci, ancora una volta! Ma non ci riuscirete. Non ci riuscirete mai! Noi riusciremo ad avere finalmente una vita indipendente! Noi ci stiamo organizzando una crociera Noi vogliamo la nostra vita. Stefania: Eh chiss, chiss, con tutte queste novit Clelia: (compone un numero) Pronto, Mario? C unemergenza. Io cercherei di anticipare la nostra crociera. Dove sei? Vediamoci fra trenta minuti allagenzia di viaggi. E porta il libretto degli assegni. Voglio fare il giro del mondo e non tornare pi. (riaggancia, si alza, furiosa) Non ci avrete, chiaro? Ci vediamo. Unaltra generazione Nina: Pensi anche tu che bruttissima la mia stanza tutta nera? Paolo: Veramente s. Per penso anche che deve piacere a te. Che se tu ci stai bene, qui, va bene. Nina: Grazie. Le zie oggi mi hanno fatto fare una brutta figura. Ma secondo te pensano che sono indemoniata? Paolo: Ma no che non capiscono. Sono di unaltra generazione. Nina: Veramente anche tu sei di unaltra generazione. Paolo: Grazie tante. Per io capisco qualcosa di pi. E siccome sei una femminuccia, capisco che puoi avere le tue idee e noi possiamo solo starti vicino, non importa quello che vogliamo. Tu sola sai quello che vuoi. Nina: (sospettosa) Da quando capisci qualcosa di femmine, tu? Paolo: Da poco. Diciamo che adesso ho una nuova spia nel campo.
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La lettera in francese Cristina: (legge) Je suis abominablement gn. Pas un livre, pas un cabaret porte de moi, pas un incident dans la rue. Quelle horreur que cette campagne franaise Emanuele: Cri, devi tradurre, non leggere! Tho svegliata per questo! Per tradurmi questa cavolo di lettera di JeanClaude. E parla piano che quei due ci sentono! Cristina: Allora, dice, io Je sono suis abominavo abominevolmente gen, non so cos! Andiamo avanti un libro un cabaret boh? Emanuele: Ma lhai studiato o no il francese? Cristina: Io s, tu vergognati, che non sai nemmeno da che parte si comincia altro che leggenda Allora dicevamo: un libro un cabaret, una mano, un incidente, una strada Emanuele: Cri una lettera, non un rebus! Cos peggiori le cose io non capisco gi ho dentro il tarlo della gelosia che mi corrode tu cos mi ammazzi! Cristina: Questo Jean-Claude scrive complicato. Emanuele: Non complicato, Cri, solo francese, fran-ce-se: o lo sai o non lo sai. Io non lo so. Tu lo sai? Cristina: Normale. Come so tutte le cose. Emanuele: Cio per niente. Ho capito, va. Lasciamo perdere. Because the Night Monica: Ragazze, io non sto affatto bene. Anzi sto molto peggio di quello che pensavo. Il pediatra non mi ossessiona solo di giorno, adesso me lo sogno pure la notte! Laura: Be, io invece lo trovo un miglioramento. Siamo passati dalle allucinazioni a occhi aperti ai sogni notturni. Cominciamo a rientrare nella normalit. Monica: No, dico, se ti pare normale lArno che esonda,
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Firenze allagata, e Ponte Vecchio in pericolo, fate un po voi. Ma che vuol dire sto sogno, vorrei sapere! Elisa: Buongiorno buongiorno buongiorno! Maya: (alle altre) Ho gi detto che non la sopporto? Giampaolo: Ciao ciao a tutte Maya: Oddio, c pure il pediatra dei suoi sogni Monica: Ciao Giampaolo come va? Che ci fate qui? E tu Elisa, non dovevi andare a Firenze a fare la prova del vestito oggi? Elisa: Infatti infatti infatti solo che successo un contrattempo, e dai, amore, diglielo tu Giampaolo: No, che Monica volevo chiederti un favore Non che stasera posso appoggiarmi a dormire da te? Perch a casa nostra stanotte saltato un tubo dellacqua e adesso tutto lappartamento allagato sono arrivati pure i pompieri Laura: Oddio, come nel sogno Rosa: No vabbe, non ci credo Elisa: A cosa? Che dite? Laura: Ma niente che a una nostra amica successa una cosa del genere pure a lei si allagata casa. Elisa: Boh. Sar la stagione. I tubi si gelano. Fa freddo freddo freddo. Allora, Monica? Il mio futuro marito pu dormire a casa della mia cuginetta? Monica: Ma s s, va bene. Certo Giampaolo. Elisa: Grazie grazie grazie. Giampaolo: Davvero, Monica, grazie Allora faccio le mie visite e stasera arrivo da te va bene? Monica: S, s benissimo Escono. Monica: E allora? Voi come lo chiamate questo? Caso? Coincidenza? Fatalit? Non credo proprio. Laura: Effettivamente impressionante. E adesso che fai? Monica: E adesso basta, senti. Vuol dire che cos vogliono le stelle. Allora di pranzo vado a fare shopping. Perch
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la notte appartiene agli amanti, perch la notte appartiene allamore. E non si discute pi. Sono fasi Nina: Mamma, io non ti piaccio pi tanto adesso che ho i capelli scuri e mi vesto di nero, eh? Laura: Ma no, certo che mi piaci. Mi devo solo abituare. Se piace a te va bene. Per tutto questo colore scuro Io non voglio che la mia bambina faccia pensieri tristi Nina: Ma io non faccio pensieri tristi, mamma. Questo solo laspetto esteriore. Dentro sono innamorata e tutta felice come una pasqua. Laura: E allora va bene. Sono fasi. Lo sai che quando aveva la tua et mamma era innamorata di un ragazzo che si metteva il rossetto e qualche volta si vestiva da donna? Nina: Era pap? Laura: (un po imbarazzata) No, no, era un cantante, si chiamava Boy George Monologo interiore in un negozio di intimo Monica: Non posso, non posso, non posso. Oddio, adesso ripeto anche io le cose tre volte Per in fondo che faccio di male? Mi compro una camicia da notte. Non che sono una rovinafamiglie per questo. Mica posso sempre dormire con la tuta! E che palle, per, i sensi di colpa! Basta! Rinuncio! (posa la camicia da notte) Niente camicia da notte sexy. Vado a dormire col tutone e chi se ne importa. Va bene? Voi sensi di colpa potete stare tranquilli (riprende la camicia da notte) Ma senti, ma alla fine anche sti cazzi!

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La tranquillit della pippa Emanuele: Posso chiederti una cosa? In quanto amico e in quanto cognato? Raoul: Quello che vuoi. Emanuele: Secondo te, sono mammone? Cio, sono uno che ancora dipende dai suoi genitori Raoul: Be ti fai fare la lavatri Emanuele: A parte la storia della lavatrice Raoul: Insisti sempre per mangiare da lo Emanuele: A parte la storia che mangiamo da loro. Raoul: Be, no, direi di no sei molto legato a tua madre ma anche io sono legato alla mia, anche se la vedo poco. Ma mi dici che chai? Emanuele: Niente, tua sorella questa storia del suo amico Jean-Claude mi innervosisce Adesso viene fuori che io sono mammone, e lui a diciassette anni viveva da solo. Che palle, scusa la semplificazione del concetto. Raoul: Sei geloso di Jean-Claude? Ma no, figurati, Viola non lha mai considerato veramente. Sono solo amici Emanuele: Davvero? Raoul: Ma s non il suo tipo troppo bello, troppo artista, troppo intelligente, troppo tutto la mette in soggezione. Emanuele: Ah. Invece con me sta tranquilla perch sono una pippa, ho capito! Riferimenti culturali Monica: Ta-t! Che ve ne pare? Laura: Monica! la trappola per Giampaolo! Ma non ti vergogni! Monica: No! Mica lho spinto contro un muro! Ho solo comprato una camicia da notte
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Rosa: S, e poi cosa succeder esattamente? Monica: Be sar quel che sar, come cantava Tiziana Rivale. Rosa: Mo sfoderare Tiziana Rivale! Monica: Oh, ha vinto Sanremo. Come riferimento culturale, vale. Uccelli di rovo Donna: Salve. Io mi sono iscritta a questo corso di cucina con suor Giuliana per tenermi pi stretta mio marito Lei? Maya: Io per non mettere le corna al mio compagno. Sono un soggetto a rischio, devo frequentare solo ambienti femminili. Ma una lunga storia, lasci stare. Segretaria: Signore scusate Purtroppo oggi suor Giuliana non pu venire a fare il corso Ma non vi ha lasciate sole, nella sua infinit bont. Al suo posto ci ha mandato padre Lorenzo, un giovane prete che ha lasciato la sua carriera di modello per seguire la vocazione Donna: (a Maya) Presto scappi. Se no qui finisce peggio che Uccelli di rovo. Incontro clandestino Paolo: Giulio, ciao senti devo chiederti un favore, una cosa delicata visto che casa vostra vuota e sicuramente tu e Stefania andrete a comprare qualcosa per arredarla Giulio: Aaahhh! Non dire quella parola. Comprare, arredare, non dirlo! Paolo: Va bene, non lo dico va bene ma volevo sapere se per caso puoi prestarmi casa tua. Puoi? Giulio: Un incontro clandestino? Paolo: Eh pi o meno
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Giulio: Vergognati! Ci risiamo! Lo sapevo! Fai tanto langioletto con quella faccia da schiaffi il santarellino, il chierichetto, e invece facciamo gli incontri clandestini! Paolo: Ma che hai capito! Un incontro diciamo clandestino tra me e Laura. Noi cabbiamo sempre la casa piena! E siccome la vostra ancora vuota Giulio: Ahhh! Vuota?! Non lo dire! Magari fosse vuota! Qua sembra di stare alla Fiera del mobile! Alla mostra del design! Qui il disastro! Paolo: Va bene, va bene, ho capito, ho capito non urlare Lascia stare. Ciao Giulio. A casa dei ragazzi Laura: Ma sei sicuro che possiamo farlo qui insomma adesso non pi casa nostra Paolo: Non vorrei sembrarti fiscale, ma per la verit non channo nemmeno pagato un affitto, quindi in qualche modo possiamo considerarla ancora nostra in fondo il contratto intestato a me. Laura: Non dicevo in quel senso dicevo che magari rientra qualcuno Paolo: Stai tranquilla, Cristina, mha detto che sarebbe rimasta fuori fino allora di cena, e anche Ema e Viola studiano in biblioteca fino alla chiusura Laura: Un po mi imbarazza farlo nella casa dei figli Paolo: trasgressivo pi eccitante non si mai sentito, in genere sono i figli che lo fanno a casa dei genitori apriamo una nuova era lanciamo un trend Emanuele: (nella stanza accanto) Odio la Francia e tutti i francesi!!! Che siano stramaledetti! Che vadano allinferno, galli di merda! Laura: Oddio Emanuele! rientrato! Io vado, tu esci dopo di me!
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Emanuele: Mamma?! Laura: Ciao Ema. Emanuele: Tutto bene, mamma? Laura: Benissimo Emanuele: Hai sbagliato piano? Non dovresti stare su? Laura: S, s, giusto, mi sono confusa, anzi vado subito Ciao! Emanuele: (a se stesso) Valle a capire le madri(Paolo entra nella stanza) Paolo!!! Anche tu?! Paolo: (finge scioltezza) Ema che fai qui? Emanuele: Sto a casa mia! Posso chiedere che ci fai tu qui? Paolo: (imbarazzato) Dovrei stare su ma siamo venuti a controllare cio a vedere il gas, cera puzza di gas ci siamo preoccupati e allora sai dovete fare attenzione col gas! Comunque tutto a posto. Falso allarme. Per fortuna. Ciao! Emanuele: E poi sono io che sono mammone! Loro, piuttosto, non si staccano da noi! Questa la verit! Ricci divini Bea: Tu lo sai Monicuccia, io i capelli a casa li vengo a fare solo a te perch se si sa che vado a domicilio, poi a Ricci Divini non ci viene pi nessuno Monica: Ricci Divini? Ma non si chiamava Aloha il tuo negozio? Bea: Si chiamava. Trapassato remoto. Adesso si chiama Ricci Divini. Cho pure la frase di lancio. Dio vi ha dato i capelli, ma noi vi diamo la forma. Che te ne pare? Monica: Un po enfatica? Bea: Dici? Non so che vuol dire. Io volevo solo far passare questa idea, che in fondo noi, nelle nostre vite quotidiane di tutti i giorni dobbiamo aspirare a qualcosa di pi alto, di pi eroico, di pi grande. Anche nelle piccole cose. Dobbiamo
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sfidare il nostro destino e prenderci quello che vogliamo dai nostri capelli. E non solo dai nostri capelli. Non pensi? Monica: S, hai ragione, lo penso anchio. Va bene. Diamo una forma epica a questi capelli. Prendiamo in mano il destino! Larma pi potente del mondo Giulio: Adesso mi dici tu come facciamo che non abbiamo pi un centesimo? Stefania: Giulie non ci pensare al domani del doman non v certezza. Giulio: No, la certezza c! La certezza che finiamo in mezzo a una strada. Stefania: Tu sei troppo razionale, tu hai un segno zodiacale di terra, duro, ottuso, non ti lasci andare ai voli di fantasia, ai sogni, ai desideri irrealizzabili Giulio: E se so irrealizzabili ci sar un motivo, no? Stefania: Vedi, sei immobile. Ma guardaci, abbiamo dei figli che sono stupendi, abbiamo una casa, siamo felici io e te insieme, no? Domani un altro giorno e si vedr Giulio: S, Ornella Vanoni. Se penso che devo andare a parlare con la banca mi prende un colpo, Ste! Stefania: E tu non ci pensare, Giu! Lascia che penso a tutto io! Stasera penso per tutti e due! Giulio: No, Ste stasera proprio non ce la posso fare ho un mal di testa che mi sembra di avere uno scaldabagno andato in corto nel cervello! Stefania: E te lo metto a posto io lo scaldabagno scommetto che con i fili sono ancora pi brava di te (escono) Yang: (fra s) Hanno finito di litigare. (guarda le gemelle) La mamma ha larma pi potente del mondo. Pi dei raggi ultravioletti dei transformer. Secondo me da grandi ce lavrete pure voi.
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Visite inaspettate Clelia: Lo vedi come stiamo bene insieme, Mario? Pensa alla bellezza di non dover passare il Natale con la famiglia Che libert! Che gioia! Niente albero del cacchio, niente regali doppioni, niente smancerie! E quelle odiose renne? Ma non si erano estinte? Suonano il campanello. Clelia: Prendi la mazza da baseball! Appena ci rilassiamo un po questi ci riprovano! Vedrai che Mary Poppins con la storia del bambino! Elvira: Allora, Clelia, ti decidi ad aprire questa porta o no?! Mario: Oddio, Elvira! Clelia: Ti prego, non le aprire, non le aprire, non le aprire! Per nessuna ragione al mondo non le aprire! Mario: Ma non possiamo tenerla tutta la notte sul pianerottolo. Sveglia tutti, capace di fare una scenata lo sai, la conosci! Elvira: Allora, vi decidete? (batte forte sulla porta) Io qui fuori congelo! Sono venuta a farvi un saluto! Forza Clelia lo so che ci siete! Apri questa porta! Clelia: Non la voglio vedere! Non puoi farmi questo Mario! Mario: Lo sai, non se ne andr mai alla fine dovremo aprire. Clelia: No, no, resistiamo! Ti prego, tutto, ma mia sorella no! Se ti dico che ti amo, la lasci fuori? arrivata Elvira Clelia: (drammatica) arrivata Elvira Laura: E tu non le hai aperto la porta? Clelia: Certo che no! Non ci si presenta cos allimprovviso in casa di estranei senza avvisare.
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Laura: Estranei? tua sorella! Avr voluto farti una sorpresa! Clelia: Una sorpresa un par di palle! Voleva tendermi unimboscata. Pensava che, presa alla sprovvista, le avrei proposto di restare da noi Ma io non mi sono fatta fregare. Solo che adesso torner alla carica. (accorata) Falla venire qui. Laura: Qui? Ma non non Clelia: Io in vita mia non vi ho mai chiesto niente a te e tua sorella! Vi ho messe al mondo, vi ho cresciute, vi ho pulito il culo quando ve la facevate addosso! Ora per favore datemi una mano voi! Questa unemergenza! Paolo: successo qualcosa? Laura: (grave) arrivata Elvira. Paolo: Ah! E chi sarebbe questa Elvira? Laura: La sorella cattiva di mamma. Paolo: E chi Belzeb? Il simbolo del nostro amore Stefania: NO! Giulio, ti prego, no! Questo no, questo non lo dare via. Giulio: Ste, solo un water che costa quanto un divano di pelle. Stefania: No, non vero non solo quello. Questo il simbolo, il simbolo del nostro amore. Giulio: Questo? Un water? Ma sei sicura? Stefania: Giulio ma non lo capisci che non la vita che avevo sognato, questa non la casa che desideravamo insieme. Guardami, Giu, guardami come sono ridotta. Giulio: Sei bellissima, hai anche un cappotto nuovo che ti sta una meraviglia! Stefania: Questo cappotto cha ventanni! Lo volevo buttare! E tu nemmeno te ne accorgi! Tu non vuoi il meglio
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per me. Tu mi tratti male, mi fai vivere qui dentro in questo squallore e io mi sento morire Giulio: Ma un fatto transitorio, devi avere solo un po di pazienza e vedrai che questa casa col tempo diventer Stefania: Diventer come la volevi tu! Tu Giulio Pierantoni sei un uomo senza ambizioni, che non sa guardare lontano E io sono terribilmente infelice. E quel water che porti sotto il braccio e che adesso rivenderai per la met di quello che labbiamo pagato il simbolo della mia infelicit!!! Forza di volont Maya: Ragazze? Sono tornata! Sono qui! Sono viva!!! Rosa: Maya! Sei salva! (a Laura) Era rimasta chiusa in ascensore. Laura: Con tre calciatori bonissimi, lo so. Maya: Un caso, solo un caso, se lo avessi cercato col cavolo che mi sarebbe successo. Ma la buona notizia che ce lho fatta. Ho resistito! Rosa: Come hai fatto? Respirazione tantra, meditazione? Maya: Forza di volont e un tecnico volenteroso che alla fine ci ha salvato tutti. Rosa: Svuota le tasche, neanche un numero di telefono? Monica: Anche la borsa Maya: Sono pulita come un pupo Rosa: Guardate! Maya!!! Vergogna! Sul palmo della mano Monica, avanti, dellalcol! Maya: Ma andiamo, solo un numerino quello del centravanti poi! E poi li avrei potuti chiedere a tutti e tre scusate!!! Apprezzate lo sforzo!

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Ricordi Paolo: Cri Ti ricordi quando siamo andati dal dottore per le tonsille? Che sembrava che ti dovevi operare e poi invece Cristina: S. Avevo sette anni. Oggi ti ricordi solo cose di un sacco di tempo fa. Paolo: Ho capito, quelli per questo si chiamano ricordi. Se mi ricordavo il futuro andavo in televisione a dare i numeri del lotto. Corteggiamenti moderni Capone: Eva, bella Tutto occhei? Eva: S. Vuoi dirmi qualcosa, Capone? Capone: Ma niente, cos, pensavo (si appoggia a un vaso che cade) Ops s scassato No, niente. Ieri leggevo il giornale, no, e cera un articolo su queste donne Eva: Che donne? Capone: Le donne flexisexual. Quelle che baciano le donne, ma poi baciano pure gli uomini. Eva: Ah s? Capone: Eh. Curioso no? Tu come la pensi al riguardo? Eva: (intuendo dove vuole arrivare) Io? Mah, non saprei Io non sono flexi per niente. Sono innamorata di Roberta, non bacio altre donne, figuriamoci altri uomini Capone: Ah, ecco vedi strano, il giornale diceva Eva: (notando il disagio) Ah ma, scusa ho capito perch me lo hai chiesto. Tu pensi di essere flexi? Capone: In che senso? Eva: Che pure tu baci un po in giro (si avvicina a lui) Senti, dimmi la verit, non che tu e Merloni? Lho visto come lo guardi A me puoi dirlo Io certe cose le capisco Capone: Ma no, che centro io ma no, nossignore
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Eva: Sicuro? No, perch io per certe cose cho un radar e secondo me Forse non te ne rendi nemmeno conto Capone: Ma quando mai Adesso vado, tengo che fare. Ci vediamo pi tardi Giochi da genitori Giulio: Non ti permettere lascia stare il comodino del nonno! Non ti permettere! Stefania: Non mi permetto? Lo sto gi facendo! E non provare a fermarmi che urlo come unaquila! Mi faccio sentire pure dai Pierantoni di Frosinone! (affannata a Yang) Amore! Non ti preoccupare, Yang mamma e pap non stanno veramente litigando solo un gioco Giulio: S, Yang Noi inventiamo sempre giochi nuovi. Lultimo che ha inventato la mamma quello di chiedere un prestito di quarantamila euro che non potremo mai restituire un gioco divertentissimo. Si va in prigione senza passare dal via, come al Monopoli! Stefania: Lo restituir il prestito, con il mio lavoro, con il sudore della mia fronte! Far qualunque cosa! Di notte lavorer facendo fiori di carta! Io non permetter mai che i miei bambini vivano nello squallore! Mai! Giulio: E io non permetter che i miei bambini vivano nella follia! Hai comprato della roba assurda, hai comprato una borsa dellacqua calda di cachemire! Ti rendi conto? Stefania: E allora? morbida! bella! necessaria! Domani vado e ne compro altre tre, una per figlio. A te te ne compro una di carta vetrata, cos te la passi sul sedere e ti scuoi le chiappe! Giulio: Tranquillo, Yang. Mamma e pap si vogliono bene. Anzi si amano da morire. Yang: A me quel da morire che mi preoccupa.

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Il mestiere dei genitori Paolo: Se Cristina avesse potuto scegliere Forse questo bambino non lo avrebbe voluto nemmeno lei. Che ne sappiamo? Laura: Forse. Non lo so. Forse adesso impossibile chiederselo. Paolo: Ma perch io devo metterci cos poco? Mica cho un interruttore sulla schiena che faccio tac! Ieri sera mia figlia mi dice che aspetta un bambino e io adesso devo stare qui a fare finta che sono tranquillo, che mi fa piacere, che non ho paura? Volete sapere la verit? Non vero, non sono tranquillo, non mi sta bene. Laura: Noi non stiamo qui per dire la verit, non lhai ancora capito? Stiamo qui per fare altro. Noi genitori, dico. Paolo: Ma questo no, questaltro no, questaltro non possiamo allora cosa dobbiamo fare? Solo quello che vogliono loro? Gelosia Viola: Non ho capito perch hai insistito tanto per mangiare fuori Emanuele: Be Penso che stasera Cris e Raoul debbano stare un po da soli e poi avevo voglia di parlare un po tranquillamente con te Viola: Mmh non che devi dirmi qualcosa di brutto? Una ragazza lo sa, che quando il fidanzato vuole parlarle, nove volte su dieci non una cosa buona Emanuele: Ma figurati, solo cos chiacchierare Allora hai sentito Jean-Claude? Tutto a posto? Viola: S, tutto contento che va da Francesca cos non spende soldi. Ti ho detto che

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Emanuele: Che di famiglia nobile, ma decaduto, non ha un soldo, s me lo hai detto, me lo hai detto Senti Viola Io forse io ho un problema con sto Jean-Claude. Sa rebbe una cosa cos brutta se fossi un po geloso di lui? Insomma, essere gelosi vuol dire che uno ci tiene a una persona, no? E se fossi geloso vorrebbe dire che ci tengo a te Viola: Ma essere gelosi vuol dire anche non fidarsi. Vuol dire anche che dopo che ti ho detto cento volte che siamo solo amici, che non ho mai considerato Jean-Claude sotto quellaspetto, tu ancora non mi ascolti. Vuol dire che non mi credi. E allora s, se fossi geloso a questo punto sarebbe una cosa brutta, bruttissima. Vorrebbe dire che nel nostro rapporto c un problema serio. Allora, adesso dimmi la verit sei davvero geloso? Emanuele la guarda, scatta in piedi. Emanuele: Ma cazzo, ma questa una trappola! (si rivolge agli astanti agli altri tavoli) Ma perch le donne hanno questa abilit di girare sempre la frittata, porco Giuda! Perch ci intortano sempre? Eh? Voci maschili dagli altri tavoli: vero! Hai ragione! Qualcuno applaude. Emanuele sorride. Emanuele: Grazie grazie Ma ovviamente stata solo unimmaginazione. Infatti Viola sta continuando a chiedere. Viola: Allora, Ema? Dimmi la verit. Dopo tutto quello che ti ho detto, sei davvero geloso di Jean-Claude? Emanuele: Ma no, figurati. Era solo cos. Forse un residuo della mia educazione piccolo-borghese. Non sono geloso, non sono geloso per niente. Da un tavolo arriva una Voce maschile: Buu! Vigliacco! Emanuele si volta di scatto, ma non vede nessuno.

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Sincerit Yang: Ma dobbiamo dormire in mezzo a tutti questi quadri brutti? Se mi vengono gli incubi? Giulio: Non sono brutti, Yang, questa la storia della nostra famiglia. Questi quadri, quei mobili hanno visto decine e decine di anni, decine e decine di bambini come te. Yang: E non ora di farli riposare? Di prendere quadri nuovi per la mia stanzetta? Giulio: Yang! Questa non pi solo la tua stanzetta. Da oggi in poi qui con te ci sar io. Tu insieme a me imparerai che la vita non solo lusso egoista, la vita fatta di valori profondi, di memoria, di recupero del passato. Cose serie, cose importanti. Adesso dormi. Da domani inizia una nuova era. Pi spartana forse, pi povera e scarna. Ma vera! Spegne la luce. Nella stanza in penombra si sente un mormorio di Yang. Giulio riaccende subito la luce. Giulio: Yang! Hai detto che palle? Domeniche Paolo: Ah, domenica sempre domenica! Zia Filomena: E certo, mi pare logico che mo domenica doveva essere luned pe ffa piacere a te? Paolo: Ma no, zia la canzone per dire che la domenica sempre bella Zia Filomena: Ma sar bella per voi Zia Sofia: Noi abbiamo il doppio del lavoro da fare, il pranzo del giorno di festa, le lavatrici, le colazioni e oggi ci sono pure gli addobbi natalizi, che qua se no arriviamo a Natale e non abbiamo montato neanche la capanna! Una vergogna! Una schifezza! Paolo: E vabbe non abbiamo avuto tanto tempo

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Zia Filomena: Ue, Paolo, ascoltami attentamente. La notte di Natale qua bisogna spostare tutti i mobili, noi dobbiamo fare la processione col bambinello, come facevamo a casa nostra. Non che qua siccome abbiamo cambiato casa si perdono tutti i sacramenti! Paolo: Ma mi dite perch vi siete svegliate cos scontrose? In genere vi piace fare questi lavori in casa Zia Filomena: Paolo! Noi ieri sera abbiamo visto la televisione! Zia Sofia: Cera un documentario sugli anni settanta. Le donne hanno il potere! Le donne governano il mondo! Zia Filomena: Io sono mia. Pure Filomena sua. Zia Sofia: Noi siamo nostre! E capito? Cose da guardare in una donna Eva: Facile. Io guardo se ha le fossette intorno alla bocca quando ride. Capone: S, vabbe, certo, come no Eva: E anche le sopracciglia. Roberta ce le ha lunghissime. Valentini: S, vabbe, b-bum. Merloni: Scusa, Eva, ma tu, con tutto il ben di Dio che c da guardare in una ragazza, ti metti a guardare le fossette e le sopracciglia? Eva: E perch che c di male? Voi che guardate in una ragazza? Cosa vi piace? Capone: meglio che non lo sai, Eva. Se no prendi tutti i tuoi vestiti, li butti, e vieni al lavoro vestita con un sacco. Cose da guardare in una donna/2 Eva: Paolo, stavamo parlando di quali sono le parti pi belle di una donna, cosa ci piace di pi, cosa guardiamo di pi. Dal mio e dal loro punto di vista.
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Paolo: Ah, vabbe. Un controllo incrociato, proprio Merloni: Mister, e voi? Quale parte preferite in una donna? Paolo: Tutte. Io in una donna, e specialmente nella mia, preferisco tutto. Eva: Carino. Bella risposta. Capone: Non ci credere Eva. Noi siamo tutti uguali. Pure il Mister che fa quello pi tenerone le cose che guarda, alla fine sempre quelle sono I ricchi e poveri Stefania: Non ho ancora avuto tempo di sistemare tutto. Ma vedrai Clelia: Sto gi vedendo da un lato questi residui del dopoguerra dallaltro lampade di marca, oggettistica di lusso robot mille funzioni Stefania: Be se io e Giulio abbiamo gusti diversi, non che possiamo rinunciare a quello che ci piace, no? Dobbiamo far convivere tutto Clelia: Ma qua non convive niente. Sembra la casa dei Ricchi e poveri. I ricchi da una parte e i poveri dallaltra. Mario: Va bene, si tratta solo di avere un po di pazienza. Adesso a poco a poco comincerete a mischiare le carte le vostre due visioni del mondo si uniranno. Giulio: Le nostre due visioni del mondo sono inconciliabili. Vostra figlia ha pi pretese di Alexis Carrington di Dinasty. Paris Hilton al confronto una ragazza semplice. Stefania: Io non ho nessuna pretesa. Ma non ho intenzione di trasformare questa casa in una baracca, in una tendopoli, in un ostello per senza fissa dimora! Giulio: Incosciente! Stefania: Meschino! Mario: Ragazzi ragazzi stiamo calmi. Noi siamo venuti qui per cercare di mettere un po le cose a posto.
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Clelia: (al marito) No, veramente noi siamo venuti qui perch il bambino cinese ha chiamato, e tu mi hai sfracassato le palle che dovevamo provare a fare qualcosa per questi poveracci. (li guarda) Cos vi chiama nellintimit, meglio che ve lo dica. Mario: Se ti ci metti anche tu, sicuramente no. Dai, su cerca di contenerti. Aiutiamoli ad andare un po daccordo. Clelia: Che palle. Che poi io in fondo questi due li preferisco quando litigano. Almeno mi sembrano vivi. Condanne a vita Clelia: Mario, guardati, guardiamoci. Le nostre figlie dovrebbero essere entrate da un pezzo nellet della ragione. Noi dovremmo essere liberi. E invece eccoci qua, bloccati a preparare una cena per loro, per cercare di ricondurli alla ragione. Ma perch non te lo dicono allinizio che quando fai un figlio lo paghi per tutta la vita? un ergastolo! Mario: Non esagerare. Guarda che lo so che anche tu vuoi che facciano pace. Clelia: Io? Figurarsi. Per me possono fare quello che vogliono. Solo che non voglio che ci rompano i co Mario: Clelia! Clelia: E va bene, non voglio che ci infastidiscano con tutte le loro storie. Se vanno daccordo, forse ci lasciano un po in pace. Mario: E allora? Forza, chiamali a cena che mangiamo. Clelia: Andiamo Bonnie and Clyde. pronto Nella cucina arriva Stefania. Si messa apposta tutta in tiro, come se andasse a cena fuori. Stefania: Le gemelle si sono appena addormentate. Clelia: E ti sembra una buona ragione per vestirti come se andassi allOpera?
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Dopo un attimo arriva Giulio con Yang. Giulio, anche lui apposta, in tuta e ciabatte. Stefania: Lho fatto apposta. Deve capire che io sotto un certo livello non sono disposta a scendere. Giulio: E lho fatto apposta anche io! Deve capire che nella vita non esiste solo il lusso, esiste anche la verit, che c qualcosa di pi importante di quattro stracci! Stefania: Non sono quattro stracci, questo vestito haute couture! Giulio: E sti grandissimi cazzi? Mario: Alt alt alt! Mettiamoci seduti e ricominciamo daccapo. Tu Giulio siediti qui e tu Stefania l, un po distante Yang strattona Clelia. Yang: Io mi posso mettere in mezzo a te e a nonno? Per favore Perfino Clelia ha un momento di commozione. Clelia: Certo, amore mio. Tutti stupiti si voltano verso di lei. Clelia: Non vi eccitate. Ho detto amore cos. una frase fatta. Rivelazioni Mario: Com la lasagna? Giulio: Buonissima, Mario, grazie. Stefania: Buona, pap. Clelia: Non lha mica fatta lui. Lha comprata Mario: Vabbe ma lho comprata nel posto giusto. Stefania: Possiamo evitare di usare questo verbo comprare? Vostro genero Giulio si agita quando lo sente Yang: (aggrappandosi al braccio di Clelia) Ahi ahi ci siamo Giulio: Non mi agito affatto. Il verbo comprare non mi spaventa. Guarda: comprare, comprare, comprare sono
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altri verbi che mi spaventano. Qualche esempio: esagerare, indebitarsi, chiedere prestiti, avere manie di grandezza Stefania: Non sono verbi che mi riguardano. Io sono solo una persona con lamore del bello. Do alle cose il loro giusto valore. Giulio: Gi certo Clelia: Be Dio sa quanto mi faccia orrore lidea di dare ragione a Baby Jane. Per vero, Giulio Stefania ha sempre saputo controllarsi. Giulio: (fingendo) S, certo che s Mario: Adesso magari siete in una situazione particolare ma siete due ragazzi ragionevoli. Stefania: Certo. Io lo sono sempre stata, ragionevole Giulio: (fingendo) Certo come no Stefania: Vuol farmi passare per una fanatica ma non vero mamma, pap, voi mi conoscete e anche tu, Yang io sono una ragazza semplice io mi so accontentare delle piccole cose a me basta che ne so, (ispirata) camminare nel giardino tra le foglie rosse cadute dagli alberi Giulio: Certo ooops! D intenzionalmente una manata a un bicchiere che era sul tavolo che cade a terra e si rompe. Sulla tavola scende il gelo. Giulio: Scusate. Ho rotto un bicchiere. Niente di grave. Solo un bicchiere, no? Stefania: (alzandosi in piedi) Niente di grave? NIENTE DI GRAVE? Ma tu lo sai che hai fatto? Quello non era un semplice bicchiere, di quelli in cui vi abbeverate tu e i tuoi cugini di Frosinone. Quel bicchiere esposto al MoMa di New York, un gioiello del design! unopera darte! Giulio: solo un bicchiere, Stefania. Su, non esagerare. Stefania: come se avessi sfregiato la Gioconda! (fuori controllo) Tu! Buzzurro, ignorante, campagnolo! Tu me lhai rotto apposta quel bicchiere, lo sapevi cosa significava per me.
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Giulio: E cosa significava per te? Stefania: Quel bicchiere per me era importante! Molto pi importante di questi mobili orrendi che mi hai fatto portare in casa! Molto pi importante di te e di tutta la tua famiglia fino alla settima generazione, hai capito? Giulio si alza in piedi, sbatte il tovagliolo sul tavolo. Giulio: Bene. Adesso lavete vista. Avete visto in che condizioni sta. Avete visto se esageravo oppure no. Fatela ragionare o io non rispondo pi di me. Scusatemi. Se ne va dalla tavola e va a chiudersi nella sua stanza. Stefania: Avete visto che ha fatto? Solo per irritarmi! Solo per farmi dispetto! Ha rotto uno di questi bellissimi bicchieri! Li avevo scelti uno per uno! Mario: Ascolta, Stefania. Forse Giulio ha sbagliato a indispettirti, per Stefania: Per cosa? Clelia: Per biondina, tu sei completamente fuori di testa. Ma insomma, ha ragione quel poveraccio! Un bicchiere un bicchiere! E che cazzo! Stefania: Allora neanche voi capite! Qui non si tratta di un bicchiere, non si tratta di sciocchezze! Qui si sta parlando della vita, di come fare per essere felici! Di come fare per affrontare ogni giorno come una festa! Nemmeno voi mi capite! Nemmeno voi che siete mio padre e mia madre! Si alza anche lei da tavola e va a chiudersi nella sua stanza. A tavola rimangono soli Mario, Clelia e Yang. Mario: Oh Ges. Clelia: Non pensavo che fossimo arrivati fino a questo punto. Yang: Nonno nonna se le cose si mettono davvero male posso venire a stare da voi? Clelia: S, ma non ti allargare Ho Chi Minh. Li faremo ragionare prima. Stasera sono troppo esagitati. Ma ti giuro sul mio onore che li condurremo alla ragione. Senza nessun bisogno di ospitarti fastidiosamente a casa.
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Rivelazioni amorose Giampaolo: Michelino sta riposando. solo uninfiammazione alle tonsille. Tra poco la medicina far effetto e la febbre scender. Non devi avere paura. Va tutto bene. Monica: Grazie. Senza di te non so veramente che cosa avrei fatto. Giampaolo: Ma come ti saltato in mente di metterti in questa situazione? Sola, con un bambino piccolo, in una casa sperduta, con la macchina che non parte ma perch? Monica: (mordendosi il labbro) Non lo so stato un capriccio. Giampaolo: Scusa, ma davvero non lo capisco. Pensavo di avere imparato a conoscerti un po. La Monica che conosco io non avrebbe mai fatto una cosa cos avventata. Monica: Gi. E invece s. Giampaolo: Solo per un capriccio? Monica: (determinata) Solo per un capriccio. Giampaolo: No. C qualcosaltro. Non so cosa, ma c qualcosaltro. Monica: Giampaolo, basta. Non me lo chiedere. Giampaolo: Perch? Monica: Perch no. Giampaolo: No, dimmelo. Dimmi perch ti sei messa in una situazione cos rischiosa. Monica: Lascia perdere. Giampaolo: No che non lascio perdere. Monica: E va bene. Non ce la facevo pi. Non ce la facevo pi a stare a Roma insieme a voi. Giampaolo: A voi chi? Monica: Insieme a te e a Elisa. Accompagnarvi, la prova dellabito, la promessa di matrimonio, il tulle, tutti quei fiori. Io non ce la faccio, Giampaolo. Non ce la faccio perch mi fa troppo male.
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Giampaolo: (stupito) Monica che stai dicendo? Monica: E va bene, vuoi sapere? Allora te lo dico. Andiamo fino in fondo. Sto dicendo che sono innamorata di te Giampaolo, che lo so chi sei, e chi devi sposare, ma questa una cosa troppo forte. Io e te, insieme, siamo perfetti, non lo vedi? Abbiamo gli stessi gusti, le stesse passioni, parliamo perfino con le stesse parole. E poi, le immagini del passato Giampaolo: Quali immagini? Quale passato? Monica: Penserai che sono pazza, lo so, ma a questo punto devi sapere tutto io e te nel passato io lho visto eravamo insieme, nellEt della pietra, e nel Milleduecento e pure da re Art e nellantica Roma Giampaolo: Monica, ma che dici? Monica: S eravamo sempre insieme e nel Milleduecento tu ti chiamavi Giampollo e io invece mi chiamavo madama Liverana Giampaolo: Giampollo Liverana? Ma fai sul serio? Monica: Lo so che non capisci, che assurdo che ti sembro pazza. Ma cos. I segnali sono troppi, pi ti sto vicino e pi ho voglia di starti vicino, e pi sento che noi siamo destinati a stare insieme, destinati ad amarci. Lo capisci? Giampaolo: Scusami, Monica. Io capisco che che pensavo di avere unamica. Una persona a cui potevo confidare quello che sentivo. Una persona speciale, certo ma non immaginavo che intanto tu Monica: S, intanto io mi stavo innamorando di te. Non una cosa che ho cercato. successa. Giampaolo: Forse s. Forse non lhai cercata. Ma questo cambia tutto. Fra due settimane sposo tua cugina, Monica. Mi sposo. Monica: Lo so. Non c bisogno che me lo ricordi. Giampaolo: Ora lo capisco. Ora capisco perch ti sei allontanata. Monica: E ho fatto bene, lo so che ho fatto bene.
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Giampaolo: (guardandola negli occhi) S. Penso che tu abbia fatto bene. Io torno in citt, Monica. Domani torna in citt anche tu. Trovo io il modo di mandarti una macchina. Non puoi stare da sola, troppo pericoloso per te e per lui. Non preoccuparti, faremo in modo di non vederci. Mi dispiace se in qualche modo ho contribuito a a creare questo equivoco. Monica: Non hai niente da rimproverarti. Tu sei stato corretto. Ho sbagliato io. Giampaolo: Allora vado. imbarazzato. Poi si volta ed esce dalla porta. Monica lo guarda andare via. La porta si chiude sul suo volto. Ha le lacrime agli occhi. Monica: (fra s) Ma non un equivoco, Giampaolo. Non un equivoco Yoga e relax Rosa: Ma lo yoga non ti rilassava? Maya: Mi hanno cacciato dal corso. Dicono che ho molestato il mio compagno durante la meditazione ascetica, ma ti rendi conto? Rosa: E non vero? Maya: Certo che no! Con tutto quellincenso quel buio e quelle candele non vedi dove metti le mani. Non lho fatto mica apposta! stato un gesto istintivo Dichiarazioni damore/3 Monica: Ci voleva uno sfracassacoglioni a questora Si alza e va ad aprire. Sulla porta c Giampaolo con unespressione smarrita, tenera. Lei lo guarda sorpresa. Giampaolo: Monica, ascolta Dobbiamo parlare
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Monica: No, Giampaolo. Lasciami perdere. Ti prego. Io me ne faccio una ragione ma tu devi lasciarmi in pace. Fa per chiudere la porta, ma Giampaolo pi veloce e infila il piede dentro. Giampaolo: Vendevo enciclopedie porta a porta per mantenermi a Medicina. Monica: Io spezzavo i piedi ai ragazzi per sopravvivere al liceo. Vuoi tirare? Giampaolo: una sfida? Monica: Se necessario, una dichiarazione di guerra. Spinge contro la porta, schiacciandogli il piede. Giampaolo: Ahia! Ahia! Me lo spezzi sul serio! Monica ascoltami Monica: Non voglio sentire (ad alta voce) La la la la Non sento non sento! Giampaolo: Devi sentire, invece! Ti ho visto anchio nel passato Monica: Te lo spezzo sul serio! Tu dici cos solo per non farmi passare per pazza! Ripeti solo le cose che ho detto io! Giampaolo: Ah s, eh? Nel Milleduecento avevi un vestito rosso, e questa scollatura bellissima, con le spalle nude. Avevi la mano piena di anelli E nellantica Roma un bracciale a forma di serpente Ti ho vista Monica eri tu Eravamo noi! Monica: (balbettando) solo suggestione Giampaolo: Pu darsi Giampaolo approfitta dello smarrimento di Monica per aprire la porta e piazzarsi davanti a lei. Giampaolo: ma tanto del passato non me ne importa niente mi importa di adesso, di quello che ci piace e che sogniamo e che identico. Mi importa del fatto che mi manchi, che le giornate sembrano lunghissime senza di te! Che quando non ti vedo sento che mi manca qualcosa, e mi guardo intorno e non capisco che cos che non va, pure se c il sole e la giornata bellissima! Che quando ti vedo
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mi brillano gli occhi, e che sentire la tua voce mi fa venire voglia di cantare! Che sei il primo pensiero del mio mattino e lultimo della sera! Monica lo guarda stordita. Giampaolo: Forse ho attraversato i secoli solo per stare insieme a te e arrivare qui. Forse invece no. Quello che so quello che voglio, oggi, 20 dicembre. E voglio questo. E finalmente la bacia. Complimenti e insulti Cristina: Pap, cavolo, sei stato grande! Paolo: (modesto) Ti sono piaciuto, eh? Ho solo messo in campo il mio irresistibile fascino e la mia capacit di persuasione. Cristina: Adesso non tallargare. Penso che per in fondo capisci molto pi di quello che sembra. Paolo: Ma possibile che con te qualsiasi complimento alla fine non mi sembra pi tanto un complimento, Cris? Cristina: Ok, non da tutti accettare una figlia appena maggiorenne, che rimane incinta di un ragazzo sieropositivo senza essere sposata, che decide di non studiare ma di lavorare e che per di pi capisce che nella vita vorrebbe fare il meccanico in unofficina. Ecco ti sembra di pi un complimento messo cos? Paolo: No, anzi se mi fai lelenco tutto insieme mi fa impressione e cambio idea. Intorcinamenti Paolo: Dai, Laura dammi un bacio qua sotto Mmh? mmh?
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Laura: Amore, ma scusa non centra niente sto vischio adesso mancano ancora due giorni a Natale, otto giorni a Capodanno Paolo: E che , lalmanacco del giorno dopo? Quanta fiscalit! Dai, su, diamoci sto bacio, che porta bene Laura: Non sono sicura che porti bene Non si fa prima del tempo giusto Paolo: E dai, quante storie per un bacio Me lo dai, s o no? Laura sorride e gli d un bacio, e in quel momento si sente alle loro spalle Zia Filomena: E jamme bell, finalmente! Un altro poco e facevamo notte! Paolo si volta di scatto. Le zie stanno alle sue spalle a braccia incrociate nellattesa che quella pantomima finisca, per accedere ai fornelli. Paolo: Zie, ma sempre dietro dietro, state! Zia Sofia: Veramente siete voi che state sempre avanti avanti Zia Filomena: Nuje vulessimo solo fare colazione. Un goccio di caff senza assistere per forza a sbaciucchiamenti vari Zia Sofia: Che esagerazione. Nemmeno quando vedevamo Sentieri cera tutto questintreccio, questa smania, questo intorcinamento e che ! New romantic Laura: Guardavo la mia bambina Ora che diventata emo Certe volte non la riconosco pi Zia Sofia: Sono fasi. Passano. Pure Paolo, lo vedi, a quattordici anni era niu romantic come gli Spandau Ballet. Zia Filomena: Quantera brutto. Andava in giro con certe camicie ricamate pareva che aveva fa a rivoluzione francese! Col ciuffo tanto in testa!
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Paolo: Zie? Vogliamo per favore fare colazione senza pensare al mio passato? E forza. Comunque allepoca il new romantic si portava. Zia Filomena: Ue, ma pure se si portava, tu eri tropp brutt. Il corso degli eventi Raoul: Guardatela bene. Non sembra lattrice di Flashdance? Cristina: S! S! Un po operaia un po donna fantastica. Maschiaccio ma femminile. Sono io! Sono proprio io! Quel la di Flashdance! Emanuele: bello quando in una coppia ci sono gli stessi riferimenti culturali in questo caso: film idioti degli anni ottanta. Paolo: (a Cristina) Sei bellissima, Cris se penso a quando eri piccola che ti ho regalato il primo abbonamento a Tuttomotori Emanuele: Ti rendi conto, vero, che se invece le avessi regalato un vocabolario di italiano, le cose sarebbero potute andare diversamente? Bisognosi Tata Angela: Dunque, Monica, lei aspetta una telefonata di questo Giampaolo Monica: S s s. (ripensandoci) Scusi, eh, ma si faccia i fatti suoi lei qui per prendersi cura del bambino o della mia vita sentimentale? Tata Angela: Be, se dovessi scegliere sulla base di chi ha pi bisogno di aiuto, non avrei dubbi. Invece vado dal bambino.
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Si allontana verso la stanza da letto. Monica con il telefono in mano, le urla dietro. Monica: Ma che fa, mi insulta? Catastrofi Monica: No, dico, ma vi rendete conto della catastrofe? Rosa: E ci rendiamo conto s. Tra due numeri potremmo stare tutte a spasso. Monica: Ma no, non il giornale, la catastrofe di Giampaolo! A me non mi manda uno straccio di messaggio da ieri, e alla fidanzata messaggi, telefonate, magari pure fax e email, che ne sappiamo! Magari gli ha scritto pure ciao sulla zampa di un piccione viaggiatore Maya: Vabbe, ma giustamente, quella la fidanzata Monica: Maya sta zitta. Ti perdono solo perch sei fatta di ansiolitici e sembri una pigna caduta dallalbero Laura: No, Monica, scusa, per effettivamente adesso abbiamo questo problema grave con il giornale concentriamoci su Monica: Eh no, Laura, non mi dire cos proprio tu! Sono tre anni che qui dentro i nostri problemi personali vengono sempre prima di tutto. Le tue storie con Paolo, i drammi sessuali di Maya, questaltra che si fidanza con un ragazzo che ha la met dei suoi anni. Rosa: Grazie per tenermi sempre presente in questi riepiloghi generali. Monica: Senza offesa, voglio dire, per me questa una tragedia. Io adesso la lucidit per occuparmi del giornale non ce lho. Mi dispiace. Rosa: Che facciamo quindi? Laura guarda Rosa, poi Maya. Maya: (rallentata) Contate pure su di me. Rosa: Allora siamo a cavallo.
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Apparizioni originali Cristina: Noo! Sei loperaia di Flashdance! Sei tu! Che ci fai a Prati davanti allofficina di Altiero?! Operaia: Ciao Cristina, sono proprio io e sono venuta a dirti una cosa. Una cosa importante per la tua vita. Cristina: Oddio, ho capito, una cosa importante tipo un angelo custode! Operaia: Esatto. Cristina: Una cosa che mi aiuter a superare Operaia: (interrompendola) Se mi lasci parlare per Devi tenere duro con Altiero! Devi seguire i tuoi sogni! Solo cos potrai essere felice! Non mollare mai! Capito? Non mollare mai! Segui il tuo sogno! Cristina: Va bene lo far! (la guarda bene) Per tu non somigli tanto alloperaia di Flashdance E poi quella era americana perch tu parli italiano? Operaia: Ascolta, Cristina, non stare a guardare il capello. Io ti volevo solo dare un aiuto. Se poi non ci credi fai un po come ti pare Cristina: No. Resto. Devo resistere se voglio avere successo nel lavoro. Non devo mollare il mio sogno. Ma tu sei sicura di essere unapparizione originale? Apparizioni originali/2 Cristina: Sai che ho avuto unapparizione? Come te quando vedevi Leopardi. Emanuele: Ah s? E chi hai visto? Cristina: Quella di Flashdance. O forse addirittura una sua imitazione. Una cosa un po cos. Emanuele: Che dire. Ognuno ha le apparizioni che si merita.

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Il momento di dire no Rosa: Credimi invece. Quando c il vero amore, come c fra te e Elio, come c fra me e Teo, bisogna andare a testa alta e affrontare il mondo. Qualunque distrazione pu essere accantonata. Ti ricordi il film Closer? C sempre un momento in cui si pu dire no. Maya: Ma io questo momento nella mia vita non lho mai vissuto! Come una regina Monica: Ecco ho finito la scatola di dolci. Come Maria Antonietta nel film. Solo che Maria Antonietta nel film era triste e rimaneva magra e io sono triste e divento pure un cesso Cena di Natale Laura: Certo, dovr tirare fuori il servizio dargento. JeanClaude nobile da quattro generazioni Emanuele: S, certo! Quattro generazioni di parassiti! Tutti, li dovevano far fuori ai tempi della rivoluzione tutti! Mother, ti impedisco di cambiare i tuoi piani! Cena sfigata era e cena sfigata sar! Laura: Grazie! Cena di Natale/2 Roberta: E cos sembra che passiamo questo Natale insieme, Paolo. Chi lavrebbe mai detto. Paolo: Nemmeno Nostradamus avrebbe azzardato tanto.
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Cena di Natale/3 Clelia: E anche questo Natale arrivato a scassarci le palle. Ti prego, Mario, ricordami perch non abbiamo prenotato la partenza prima della vigilia? Mario: Era tutto pieno. Clelia: Ah ecco mi pareva. Gente pi intelligente di noi. Che scappata lontano dalla famiglia Ma tra ventiquattrore a tsalt! Discorso di Natale Paolo: Ecco, famiglia, io volevo dire giusto due parole Clelia: Niente, non ci risparmiano niente! Pure il discorso di Paolo ci tocca! A questo punto dateci pure una pedata in culo, tanto Mario: E smettila che alla fine ti commuovi sempre Clelia: Se penso che domani partiamo! Allora s che mi commuovo. Ricordi non postumi Yang: Povera Stefania. Povero Giulio. Io mi ero affezionato a loro. Anche se li conoscevo solo da un anno, per me erano diventati come una vera mamma e un vero pap Rosa: S, amore, s ce lo hai gi detto tante volte ma non devi parlare di loro al passato Giulio e Stefania sono ancora vivi sono un po rotti, ma sono vivi Yang: (senza ascoltarla) Erano belli anche quando ballavano la salsa e il merengue e tutti li prendevano in giro Teo: Sono belli, Yang, sono ancora belli Yang: Come far io adesso senza di loro dove trover unaltra famiglia Eh?
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Rosa: (alzando gli occhi al cielo) Amore, ascoltami per guarda il labiale, eh? Tra poco li vedrai, mamma e pap vedrai che stanno bene Yang: (fra s) Mi volevano tanto bene erano affettuosi Rosa: (a Teo) Senti amore, io ho bisogno di staccare per mezzora. Questo qui peggio dei miei tre gemelli messi insieme. Facciamo a cambio con Maya ti prego Dov finita? Dov finita Maya Nina: Ma sei sicura che per di qua? Maya: Certo, Nina. Gli altri sono tutti qua Io sono famosa per il mio senso dellorientamento, sai. Nina: Dai discorsi di mamma avevo capito che eri famosa per unaltra cosa. Laiuto dei genitori Clelia: Credi di essere originale? Non sei mica la prima moglie che vuole il marito stecchito! pieno il mondo! Stefania: Ma sono una delle poche che ce lo avr sul serio! Datemelo solo per cinque minuti! Cinque minuti e risolvo la questione con le mie mani! Clelia: Lavete sentita. Baby Jane non molla. E quellinetto di Giulio non capace di frenarla con due ceffoni ben assestati. Secondo me non c soluzione. Paolo: Ma no, non possibile Dobbiamo aiutarli, dargli una mano facciamoci venire unidea Clelia: Paolo, ti prego. Gi la situazione quella che . Ci mancano solo le tue idee e poi siamo spacciati. Paolo: E va bene, grazie tante. Ma insomma voi cosa pensate di fare?
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Clelia: Che palle! Ma non lhanno capito ancora? Ci conoscono da anni e ancora non lo immaginano? Mario: (a Paolo) Ragazzi, noi fra tre ore abbiamo il volo. Da qui a Venezia e da l la crociera. Lo sapete. Laura: E certo che lo sappiamo ma, mamma, non vorrai mica partire lo stesso? Con tua figlia in ospedale, tuo genero pure Clelia: e tre nipoti da piazzare. Vuoi farmi lelenco delle disgrazie? Certo che partiamo e pure di corsa. Sembra che voi lo facciate apposta. Per una volta che decidiamo di fare una cosa per noi Paolo: Be adesso una volta Clelia: Zitto Paolo. Per una volta, dicevo, che ci prendiamo qualche giorno di libert, non riuscirete certo a fermarci. Laura: Mamma, non ci credo. Clelia: Figlia, credici pure. Andiamo, Mario. Mario: Laura mi dispiace Laura: Pap inutile continuare a dire mi dispiace ogni volta. Ormai sei diventato come lei. Mario: Forse. Non lo so. So che la amo. E lamore ti fa fare cose che a volte non vorresti. E se ci sono due persone che possono capire questo, siete proprio voi. vero o no? Tutto quello che si fa per amore, al di l del bene e del male. Lha detto Nietzsche, ma potreste averlo detto voi. Non vero? Paolo: (perplesso, a Laura) Ma chi sto Nice? quello che nomina sempre pure Emanuele? Certo che ha detto un sacco di cose, eh Si poteva pure stare zitto, ogni tanto Alternative epocali Maya: Dottoressa, ma se le dico che sto benissimo Dottoressa: Signorina, per favore lei completamente
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intossicata dagli psicofarmaci. Praticamente non distingue pi il giorno dalla notte. Maya: Ma non vero s, insomma, magari ho preso qualche goccina in pi qualche ansiolitico a pioggia ma niente di che, ecco Dottoressa: Meno male che lho incrociata, guardi qui rischiava grosso Maya: Ma cosa mi fate adesso? Dottoressa, guardi, io non posso tornare troppo lucida, glielo dico se no comincio a pensare al sesso, e poi se penso al sesso Dottoressa: Signorina ora basta, lasci fare a noi. Maya: Oh povera me. Star bene e tradir Elio, me lo sento. O pazza o infedele Ma perch questa condanna? Perch? Perch? Condanne Clelia: Ce lhanno fatta anche stavolta Maledetto il giorno che mi sono riprodotta! (a Mario, con un sospiro) Forza, torniamo. Non possiamo lasciarli cos Laura: Ma perch, mamma, scusa davvero non siete pi partiti perch siete preoccupati per noi? Clelia: Insomma, noi, forse cera uno sciopero aereo, vero Mario? Gli steward erano in protesta Mario: E andiamo, Clelia, digli la verit. (a Laura) Tua madre non se l sentita di partire perch pensava ai bambini, pensava a Stefania e Giulio. Laura: Mamma vero? Clelia: S-s-s. Maledizione, vero. Non ce lho fatta a partire, va bene? Si vede che me lavete tanto menata con questa storia della famiglia e degli affetti che alla fine mi avete fregato. Sono rimasta per voi, per la mia famiglia (a voce pi bassa) e vaffanculo. Laura: Che hai detto, mamma?
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Zia Sofia e zia Filomena: Ha detto vaffanculo. Clelia: Oh, e basta, sono rimasta qui, non la fate tanto lunga. Almeno qualche vaffanculo me lo dovete concedere. Apparizioni inutili Maya: Elio Elio: Amore mio, che ti successo? Maya: E che mi successo, teso? Mi sono praticamente imbottita di psicofarmaci volevo stare pi tranquilla possibile lho fatto per te per sopportare la tua assenza e invece ho rischiato lavvelenamento Elio: Ma perch? Maya: E perch, perch, lo sai come sono fatta Lo sai che oggi sono diciotto giorni che non faccio sesso? Sono fuori di me Elio: Ma si tratta di resistere solo unaltra ventina di giorni poi torner Maya: Come unaltra ventina di giorni? Ma allora non sei tornato? Elio: Ma no, amore mio, questa solo una tua immaginazione. Io fisicamente sono ancora dallaltro lato delloceano. Per sono venuto in forma di immaginazione per dirti che il mio cuore qui con te. Maya: E chi se ne frega, scusa? Io ho bisogno che tu sia qui fisicamente, ma allora non capisci il punto del problema. Elio: S capisco, ma Maya: Niente ma. Come immaginazione non mi servi a niente. Torna quando sei qui in carne, ossa e soprattutto tutto il resto. Buonanotte.

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Affinit sentimentali Zia Filomena: Povera Eva, sta sognando e che dice, che dice? Zia Sofia: (staccando lorecchio dalla porta) Eh dice che disperata e che deve trovare il modo di farsi perdonare Zia Filomena: Ma pure quellaltra cha ragione per Zia Sofia: Ma stata solo una sbandata, unattrazione senza importanza. Solo che adesso come fa a farlo capire a Roberta? Zia Filomena: Mah. Fanno tanto i diversi, poi alla fine i problemi damore che channo sono gli stessi di tutti quanti. Zia Sofia: Eh, come si dice, proprio vero tutto il mondo paese Come mettere a posto un vicino Clelia: Buongiorno. Prego? Vicina: Buongiorno un cacchio. Non abbiamo chiuso occhio tutta la notte. Clelia: Mi dispiace sa, i bambini Vicina: Bambini, dice? Che sono queste urla strazianti? Chi vi siete messi in casa, la ragazzina dellEsorcista moltiplicata per tre? Clelia: Senta, Frantoni, non si permetta di parlare cos delle mie nipotine, chiaro? Altrimenti la rispedisco dritta al secondo piano con un calcio in culo. Sono ventanni, dico venti, che in questo condominio mi subisco i pianti e le urla di tutti i vostri bambini fetenti. Per una volta che noi ospitiamo le nostre nipotine non mi pare il caso di agitarsi tanto. Si ricordi che per avventura io sono anche lamministratore di questa palazzina. Ci metto ventiquattrore a revocare il permesso per parcheggiare nel cortile la macchina di suo marito invalido. E adesso aria.
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Degenze poco tranquille Dottoressa: Secondo la testimonianza dellinfermiera Samanta Baldrini laggressione al piede di Stefania Del Fiore avveniva intorno alle 2 e 40 del mattino. Poi, quando le acque si sono apparentemente calmate verso le 4 e 15 Giulio: (intervenendo con il labbro gonfio) Mi ha fiftrutto! Mi ha fiftrutto! Paolo: Eh? Ma che dice? Dottoressa: Dice che lo ha distrutto Giulio: Mi ha fiftrutto. Mi ha fiftrutto la bocca. Guadda qua! Non fo fue labbra fo fue cabbotti!!! Paolo: Ma che dici??? Non ti capisco! Edmondo: Dice che non ha due labbra, ha due canotti Samanta: Zitto tu, lhai vista la caviglia di questa poverina? Pare che lha morsa un lupo mannaro americano a Londra! Dottoressa: (agli infermieri) Silenzio voi! Insomma, la situazione insostenibile. Lo vedete da soli. Qui dentro sono ricoverati degli ammalati che hanno bisogno di riposo e di assistenza. Non possiamo correre tutto il giorno dietro due sposini Giulio: Ma quali fpofini e fpofini! Io foglio il fifozio. Paolo: Che vuoi? (guarda Laura) Vuole qualcosa Hai capito che vuole? Laura: Forse una medicina? (chiede alla dottoressa) C una medicina che si chiama magari, non so, simpozio? Giulio: Ma quale simpozio! Il fifozio, voglio il fifozio. Stefania: Ho capito io. Vuole il divorzio, lidiota. Ma lo voglio anche io, sai, non credere! Lo voglio anche io! Non ti voglio vedere pi, hai capito! Non sei normale! Non sei normale! Edmondo: (intervenendo) Ha parlato la iena assetata di sangue! Iena! Giulio: Fravo! Fravo! Fravissimo!
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Gli infermieri, anche quelli che finora hanno taciuto, si schierano tutti con Giulio. Vari infermieri: Cha ragione lui! La bionda una disgraziata! Vergogna! Perch donna, se no lavevo gi mandata in terapia intensiva Stefania: (alle infermiere) Vi prego ragazze, intervenite voi, io non ce la posso fare Le infermiere non si fanno pregare e intervengono a loro volta. Varie infermiere: Bastardi! Maschilisti! Sempre a picchia le donne! Vi dovete vergogna! Dottoressa: Basta! Come vedete, bisogna trovare una soluzione. Non solo litigano loro, questi due fanno litigare tutto lospedale. Paolo: (con laria di chi dice una battuta di spirito) E forse sono contagiosi! Ride da solo della sua amenit, nel silenzio generale. Tutti lo guardano tra il perplesso (Laura) e lo schifato (gli altri). Paolo: Scusate cercavo solo di alleggerire. Dottoressa: Bravo, alleggerisca me, invece. Per domani questi due disgraziati devono uscire da qui. Senza se e senza ma. Qualcosa non va Emanuele: Scusate. Io non posso restare qui. Mi dispiace devo andare. Cristina: (a Raoul) Non fa pi citazioni colte, cita i Pooh. C qualcosa che lo stranisce. Smascheramenti Mario: Ti ho visto. Adesso ti ho proprio visto. Clelia: (sbuffando) Che hai visto, Mario Del Fiore?
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Mario: Guardavi i tuoi nipoti con gli occhi da nonna. Clelia: Li stavo contando. Ho sempre paura di dimenticarmene uno, come in quel film del bambino che non prende laereo. Mario: S, certo. Vuoi davvero darla a bere a uno che ti conosce da pi di quarantanni? Clelia: Che palle. E va bene. Li guardavo con una punta di affetto. Mi vuoi crocifiggere per questo? Mario: Io, no anzi, sono contento. Se Stefania e Giulio davvero non trovano una via duscita, a questi bambini dovremo pensare anche noi. Ed bello sapere che sei cambiata. Clelia: Io non sono cambiata affatto. Mario: Ah no? Guarda. (la fissa negli occhi) Nonna. Clelia: E allora? Che cacchio vuoi? Mario: Non sei svenuta. Non mi hai tirato uno schiaffo. Non hai tirato parolacce. Clelia: Ho detto cacchio. Mario: No, hai detto solo cacchio. Rispetto a qualche mese fa un cambiamento epocale. Clelia: E va bene. Lo ammetto. Ma non ti allargare, Del Fiore. La Clelia dei bei tempi sempre dietro langolo. Differenze di formazione Emanuele: Be? Che succede qui? Nina: Succede che ospitiamo Fab per le vacanze. I suoi vanno a Cortina e lui resta con noi. Emanuele: Ah s? Non nella mia stanza. Nina: Questa non la tua stanza. Tu sei andato a vivere con la tua fidanzata. Emanuele: Nina, sparisci. Non voglio parlare di questo. Tu e il morticino sloggiate, trovate un altro posto. Nina: Vieni Fab. Mio fratello un essere spregevole.
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Fab: Comunque per la precisione non sono un morticino, io, sono un EMO. Emanuele: Senti coso, non mi incanti. Io alla tua et avevo gi letto sei volte i Fiori del male e non mi ero ridotto cos. Fuori. Orgoglio di zie Zia Sofia: Ragazza cara, tu agli altri non li devi stare a sentire. Devi stare a sentire a noi! Hai capito? Noi lo sappiamo com, vivere una vita senza amore. Zia Filomena: (indica Sofia) Questa, la vedi? Quarantanni fa cera un vicino di casa suo un signore elegante, col cappello Lui la salutava sempre, ma lei lo teneva a distanza per mezzo che era napoletano Diceva che era meridionale Zia Sofia: Comunque un bellissimo uomo, eh Zia Filomena: Bellissimo Non era niente di che comunque fatto sta che lei allepoca ha fatto la sostenuta, e mo se lo sogna tutte le notti, al signore col cappello Zia Sofia: Non vero, bugia Non tutte le notti Una notte s e una no Zia Filomena: Insomma, se una cha la fortuna di essere innamorata non si deve fare distrarre dalle sciocchezze, e capito? Zia Sofia: Noi ceravamo alla cena, non successo niente fra Eva e Claudia. Non potete buttare via il vostro amore. Roberta: S, per adesso Zia Sofia: Adesso basta chiacchiere. Ma tu hai pensato a come sarebbe la vita senza Eva passano gli anni e tu stai da sola triste Zia Filomena: Quale triste? Tristissima, Robe sei unanima in pena E pienz sempre a lei e ti chiedi, ma perch, perch ho buttato tutto allaria? Ma chi mi ha cecato a me?
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Zia Sofia: Andiamo! Provaci! Meglio rimorsi che rimpianti, da retta a noi! Zia Filomena: Trasi dentro quella stanza e parla con Eva! Marsh! Roberta si alza, va verso la stanza di Cristina, poggia la mano sulla maniglia, entra. Zia Filomena: Le abbiamo messe sulla buona strada. Siamo state brave! Zia Sofia: E soprattutto molto moderne! Zia Filomena: Eh, Sofi, lanno prossimo te porto a sfila a o gay praid! Unamica in aiuto Rosa: Ecco, finalmente, sta arrivando, preparati, preparati Teo: Ma mi dici chi? Io ancora non ho capito che succede! Rosa: Succede che sta salendo Elisa e Monica non si fida a stare da sola con lei e Giampaolo. Teo: Perch? Rosa: Shhh! Parla a bassa voce. Perch le devono dire che Giampaolo non si sposer pi con lei e loro si amano. Ed Elisa potrebbe diventare aggressiva. Teo: Elisa? Aggressiva? Ma se sembra cos dolce Rosa: Amore mio tu le donne non le conosci. E in particolare non conosci Elisa Io so quello che pu fare ho visto quello che combina alle graffette metalliche al giornale. Le squarta. Adesso zitto. Noi stiamo qua e se capiamo che c pericolo interveniamo. Con le mazze. (indica la culla) Prima di tutto, occhio a proteggere Michelino. Tempi biblici Laura: Mi dici che ti prende?
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Paolo: Mi prende che non mi piacciono le cose lasciate a met e oggi al vivaio Laura: Ah, certo la moltiplicazione della famiglia Giorgi Paolo: Mh-mh esatto domani vado pure dal dottore ma nel frattempo portiamoci avanti Laura: Paolo, la moltiplicazione mi attira tanto ma abbiamo solo il tempo del risotto Paolo: E me lo faccio bastare Laura: (senza resistere alla battuta) E gi, certo magari ci avanza pure tempo per un sudoku al volo Paolo si ferma, la guarda mezzo interrogativo e mezzo offeso. Laura: Scherzavo, amore, scherzavo vieni qui Comunicazioni condominiali Monica spalanca la finestra e grida Monica: incintaaa. Elisa incintaaa e io mi vorrei ammazzare! Una voce non ben identificata la raggiunge dal palazzo. Voce inquilino: E ammazzati! Ma fallo in silenzio che qui c gente che dorme! Monica: E qui c gente che soffre! Cafone! Cuore di mamma Stefania: Sapete io e Giulio abbiamo deciso di separarci. Be, forse ve lo immaginavate (continua) Insomma cos, ho pensato, chi vorrei al mio fianco in questa battaglia? Chi potrebbe essere la persona giusta per prendere le mie difese, per difendere i miei diritti di madre e di moglie, chi se non la donna sulla faccia della terra che mi conosce meglio di tutti e mi ama per quello che sono pur con tutti i miei difetti?
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Mia madre! E allora mamma io ti chiedo ufficialmente: vuoi essere il mio avvocato in que Clelia: No. inutile che continui questa nenia fintissima. Stefania: Come no? E perch no? Perch sei mia madre? Clelia: No! Perch ho gi preso un impegno precedente. Stefania: Un impegno precedente? E con chi scusa? Clelia: Con la parte avversa, diciamo. Stefania: Cio difendi Giulio? Difendi mio marito? Clelia: Da stamattina. Sono ufficialmente il suo legale e gi che ci siamo risparmio i soldi della raccomandata e ti convoco per dopodomani per un primo incontro esplorativo! Hai capito benissimo a me quella tua arietta da Marilyn dei poveri non mi ha mai incantata nemmeno in fasce. E quel povero Giulio Stefania: POVERO GIULIO? Dopo quello che mi ha fatto? Mario: Stefania, tua madre sta cercando di dirti Stefania: Ho capito benissimo cosa sta cercando di dirmi mia madre, che pensa che la colpa di tutto quello che successo mia. E lo pensa talmente tanto che prende le difese di Giulio. Clelia: Esattamente! E se vuoi un consiglio figlia, trovati un buon avvocato, perch la battaglia sar dura! Lettere sulla castit Maya: Caro Ludovico Il Casto, se mi posso permettere di chiamarti cos. Rosa: Maya non mica un titolo nobiliare, certo che ti puoi permettere e togli quelle maiuscole per favore! Maya: Va bene va bene, mi sembrava pi educato. (legge) Mi interesserebbe sapere qualcosina in pi su questa tua teoria. Castit una parola che io non riuscivo nemmeno a pronunciare fino a un po di tempo fa, ma che dico pro348

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nunciare, non riuscivo nemmeno a pensare per motivi personali ora per, sono molto interessata allargomento e vorrei avere dettagli su tutto. un tantinello urgente e se potessi rispondere velocemente te ne sarei per sempre grata. Firmato Maya la santa. Che ne dici? Rosa: Che rimarr uno dei misteri insoluti delluniverso come tu abbia fatto a diventare giornalista. A parte questo come ti viene in mente di firmarti Maya la santa? Maya: E tu come la chiami una che da venti giorni di seguito non tocca un uomo praticamente nemmeno con la fantasia? Rosa: Io la chiamo una donna normale, i santi praticavano la castit per vocazione non perch erano costretti! Come si sceglie un avvocato Stefania: Ma tu sei sicura Ila? Ilaria Masotti: Tranquilla Ste, sei unamica e vuoi sapere da quando ho lasciato i voli per rispolverare la mia laurea in giurisprudenza, quanti colleghi ho fatto divorziare? Sedici, no dico, mica due, sedici. Stefania: Che bello sono cos felice di averti chiamato. E come facciamo, come facciamo? Ilaria: Decollo rapido, velocit di crociera, martini a bordo e atterraggio morbido? Stefania la guarda senza capire. Ilaria: una metaforaVolevo dire viaggiamo leggere. Oppure preferisci la linea dura. Le turbolenze oceaniche e latterraggio in picchiata? chiaro che pi alto si vola e pi si rischia. Non sono io che devo dirtelo Se si cade da quella quota ci si fa male sul serio, ci siamo capiti? Stefania: Eh s ma sai com, tanto per parlare per metafore non credo che dallaltra parte, sullaltra linea aerea intendo, ci vadano tanto leggeri, sai?
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Ilaria: Ah no? Ma perch, gi sappiamo chi che guida lapparecchio? Stefania: Oh s. Lo sappiamo, lo sappiamo bene mia madre Ilaria: Tua madre? Oh be, ma allora fatta. Siamo a posto, abbiamo la vittoria praticamente in tasca, in fondo quale madre andrebbe contro sua figlia? Stefania: La mia. Conoscenze tra legali Ilaria: Masotti, piacere. Unex collega di sua figlia Clelia: E chi se ne frega! Non pertinente con la circostanza e non cerchi subito di blandirmi che non ce n. Ilaria: Non la blandivo affatto era solo buona educazione. Lei anche la madre della mia assistita e Clelia: Aspetti Io me la ricordo. Devo aver volato con lei una volta. Ilaria: Ah davvero? Hai sentito Stefania? Oh! Una vita fa, ormai. Sono contenta che se lo ricorda per. Clelia: Mi ha versato il martini addosso e in stretta sequenza la ciotola delle olive, spero per lei che sia pi capace come avvocato che come hostess. Altrimenti mia figlia davvero messa male. Stefania: Ma pap non c? Cosa ne hai fatto? Clelia: Tagliato a pezzi e messo in frigorifero. Ilaria la guarda spaventata. Clelia continua con un sorriso. Clelia: Scherzavo naturalmente. Cosa vuoi che ne abbia fatto? Alla fine viene sempre fuori, come la gramigna. Allora cominciamo? Dibattimenti Clelia: Senza contare unevidente propensione allo sperpero daltra parte dimostrata fin dalla pi tenera et
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Ilaria: Mi scusi ma non mi sembra unobiezione pertinente. Quello che la mia cliente stata nella sua infanzia ha poco a che vedere con il motivo per il quale qui. Stefania una buona madre e Clelia: Ah! Ah! Ah! Riccioli doro qui lei pensa davvero che se fosse stata un buona madre avrebbe acconsentito a mollare le sue due bambine e il cinese la sera della vigilia di Natale, notoriamente serata da passare in famiglia? Stefania: Calunnia! E allora anche lui ha fatto la stessa cosa! Giulio: Ma io sono un uomo, sono il padre notorio che Clelia: Che sei un cretino! Zitto tu! E anche tu! Qui parlo io. Vi racconter chi davvero Stefania Del Fiore e dopo le mie parole mi direte voi se a una donna cos affidereste anche solo un criceto Non forse vero che la Del Fiore a quattordici anni rubava di gi lo smalto rosso giungla allallora grande magazzino Upim. Non forse vero che fin dallinizio la Del Fiore sognava una vita che non si poteva permettere, fatta di lussi, di glamour, di dissipazione? Non forse vero Stefania: Non vero! Laura, pap, vi prego dite qualcosa anche voi. Sembro un mostro! Laura: Ha ragione, mamma, Stefania non cos, magari ha attraversato periodi difficili, sempre stata un po volubile Mario: Con qualche idea strana per la testa, con una percezione del denaro tutta sua, daccordo Ilaria: E comunque mettiamo pure che tutte queste cose fossero vere, non proverebbero niente. Stefania: Ma io non ho mai rubato allUpim, al limite alla Rinascente ma successo solo una volta ed era un rossetto. Clelia: E invece provano, provano eccome, cari miei. Provano che la qui presente ha mandato letteralmente in frantumi un matrimonio col Pierantoni, per la smania di possesso, per la volubilit che come vi ho illustrato ha sempre
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contraddistinto il suo carattere. Per egocentrismo, egoismo e fanatismo Segno evidente di completa inaffidabilit! Mario: Clelia stai esagerando adesso! Clelia: E quindi signori io chiedo da parte del mio cliente non solo laffido dei figli, ma anche, in caso di divorzio, il sostentamento economico a pieno carico della Del Fiore. Giulio: S! Ilaria: (a Stefania) Ma tu sei proprio sicura che questa tua madre? Scoperte Paolo: No, scusa, fammi capire bene, Roberta che sembra la controfigura di Rambo, non riesce a dire ai suoi genitori che fidanzata con te? Eva: S, te lho detto. E cos loro pensano che siamo solo delle amiche. Paolo: Amiche? Amiche??? Ma vivete insieme, vi lavate i denti con lo stesso spazzolino, dormite nello stesso letto. Che cavolo di amiche siete, scusa? Eva: (un po in imbarazzo) Mmh Be, veramente quando vengono loro, i letti li dividiamo e cos diventano due singoli. Paolo: Cosa? A quarantanni suonati vi mettete a dividere i letti e cosaltro fate, vi mettete lo smalto sulle unghie e fate finta di parlare dei ragazzi che vi piacciono? Eva: Be, senti, non facile va bene? Roberta non riesce a parlarci, non riesce a dirglielo. Paolo: E a te va bene cos? Non ti crea problemi? Non ti d fastidio? Eva: Tu cosa pensi, Paolo? Paolo: Penso che una cosa cos non esiste. Sarebbe come se io dovessi dire al mondo che io e Laura siamo solo amici. Non si fa.
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Reggiseni e filosofia Cristina: Ma sei sicuro che era il suo? Il reggiseno di Viola? Emanuele: Certo che sono sicuro, Francesca lha trovato a casa sua, nel letto di Jean-Claude, il mio preferito il reggiseno di Lolita Tantocuore. Cristina: Eh? Scusa? Emanuele: Ma niente, Viola ha questo reggiseno molto carino con un pupazzetto e un cuore che le ho regalato io e lho chiamato il reggiseno di Lolita Tantocuore. Cristina: No, aspetta un momento, cio tu mi vuoi dire che sono tre anni che mi rompi le scatole con Kant e Schopenhauer e poi battezzi il reggiseno della tua fidanzata? Emanuele: Ma che cavolo centra adesso? Cristina: Cio tu lintellettuale della famiglia chiami per nome lintimo di Viola? Emanuele: Cris piantala! Non questa la cosa importante, la cosa importante che Lolita Tantocuore era nel letto di Jean-Claude! E questa la prova! Cristina: Emanuele smettila di chiamarlo cos se no non ce la faccio a prenderti sul serio! Emanuele: Per mi credi adesso? Non sono un visionario, non sono accecato dalla gelosia, non sono un pazzo paranoico, mi dai ragione? Cristina: Uff! S, mi scoccia ammetterlo, ma sembra di s, ti devo dare ragione. pazzesco. Per Non lo so come quando sono rimasta incinta che mi sfuggiva un particolare ecco mi pare che pure qui mi sfugge qualcosa Emanuele: A te sfugge sempre qualcosa, non c da preoccuparsi. Cristina: No qui come se mi ricorda qualcosa un film oppure un Emanuele: (si alza) Senti te lo dico io che film ti ricorda: Alta infedelt. Io non torno a dormire gi, mi mette troppa tristezza. Rimango a dormire qui. Salutami Raoul.
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Cosa sfuggiva a Cristina Emanuele: (in sogno) Il reggiseno di Lolita Tantocuore lha trovato nel letto di Jean-Claude Francesca la prova la prova Cristina si sveglia di soprassalto, spalanca gli occhi e Cristina: Ho capito cos! coso! come si chiama mannaggia la miseria. Amleto! Si alza, e di corsa va verso la libreria di Emanuele e Viola. Cristina: Come si chiama Shakespeare, ecco. Tanto, maniaci come sono, lavranno messo in ordine alfabetico. In quel momento Raoul insonnolito sbuca sulla soglia della porta. Raoul: Che fai, Cris? Che cerchi alle tre di notte? Cristina: Cerco coso come si chiama quello che gli ha dato il fazzoletto a quellaltro tutto nero che allora ha pensato che la moglie laveva tradito e Raoul: LOtello. Ma perch cerchi lOtello a questora? Cristina: LOtello bravo, non lAmleto! E si chiamano tutti uguali sti libri, pure questo caveva una fantasia Cristina lo trova, lo sfoglia e poi raggiante Cristina: Eccolo qua! Eccolo qua! Preciso, identico spiccicato! Raoul: Ma cosa, cosa, Cristina? Cristina: Ha rubato il reggiseno di Lolita Tantocuore e poi glielha fatto trovare a Emanuele! Non capisci? Quella gatta morta di Sulmona non si chiama Francesca, si chiama Jago! lei che ha organizzato tutto! colpa sua! Dottori immaginari Dottore: Trentasette e tre, signora. Chiamarla febbre un po esagerato ma ha fatto bene ad avvertirci. Monica: C scritto guardia medica pediatrica ventiquattro
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ore su ventiquattro, non sar mica un caso. un servizio sacrosanto, vuole dire cio che se una povera disgraziata che non pu chiamare il suo pediatra perch perch Davanti ai suoi occhi al posto del dottore le compare Giampaolo. Giampaolo: Perch mi hai cacciato via, dicendomi cose orribili, allontanandomi e buttando al fiume definitivamente la tua unica possibilit di felicit. Monica si scuote, ora di fronte a lei c di nuovo il dottore. Dottore: Signora, allora, stava dicendo? Monica: Niente, dicevo che meno male che ci siete, che esistete e che vi si pu chiamare a qualunque ora Adesso pu andare via per favore prima che succeda unaltra volta che invece di parlare con E infatti ricapita, ecco di nuovo Giampaolo di fronte a lei. Giampaolo: Perch non glielo dici al dottore quanto sei stata stupida ieri. Come mi hai rifiutato, facendo un gesto eroico che francamente nessuno ti chiedeva. Monica: E sai che gliene frega al dottore, scusa? Abbi pazienza. (si scuote) E basta! E basta dico io! Basta se ne vada! Dottore: Signora suo figlio ha probabilmente una piccola alterazione, ma lei avrebbe bisogno di un controllo, sa? Ha mai pensato a un buon neurologo? Complicazioni Eva: Non bastato dividere i letti, dormiamo direttamente in due camere separate adesso e per rinforzare la cosa ha detto ai suoi che io sono fidanzata Ah, con te, tra laltro. Paolo: Con me? Fidanzata con me? Ma perch proprio con me, scusa? Eva: Sei il primo che le venuto in mente e gli ha detto che siamo amanti! Paolo: Amanti? Ah be, allora tutta unaltra cosa. Ma mi
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spieghi come fai ad accettare una cosa cos? ridicolo, umiliante. come se io davanti alla madre di Laura facessi finta di non stare con lei, oddio trattandosi di Clelia le farei solo un piacere, ma sbagliato il principio. E non dirmi che io non posso capire, che io non so cosa significa Eva: esattamente quello che penso! Paolo: E allora continua cos, accetta questa bella situazione, ma non ti stupire se poi non riesci a dormire. Nessuno sano di mente riuscirebbe a dormire al posto tuo. Eva: E cosa dovrei fare secondo te!? Paolo: Cominciare ad ammettere che ti d fastidio e non difenderla a tutti i costi come fai, da ieri. (andandosene) Amanti! tz Se questo amore Mario: Senti, Stefania, puoi darla a bere al tuo avvocato, a tua sorella, perfino a tua madre ma a me no, io lo so quello che significa Giulio per te. Stefania: Quello che significava pap, parla al passato per favore. E pure remoto, guarda. Mario: Ma non vero, solo che voi ora vi siete ingarellati in questa guerra dei Roses dei poveri e non ne uscite. Stefania: Io ne esco benissimo. Sono solo preoccupata per quello che decider la mamma. Lhai sentita anche tu come mi ha trattata ieri. Io voglio i miei figli, di Giulio non mi importa un fico secco, pu anche andarsi a buttare al fiume per quanto mi riguarda. Mario: Eh! Ma lo senti come ne parli? Lo senti ancora quanta acredine, quanto odio, quanto astio c nelle tue parole? Questo, lo direbbe qualsiasi manuale di psicologia, significa una sola cosa Stefania: Che non vedo lora di togliermelo dai piedi. Mario: No! Stefania, no! Significa che lo ami ancora!
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Prove di allucinazione Monica: (spazientita) E insomma basta, basta! E poi c un fatto incontrovertibile. Come la mettiamo con le visioni del passato? Io lho vista, lho vista nellEt della pietra quindi proprio dalla notte dei tempi e cera anche lei. Bea: Potrebbe trattarsi di unallucinazione, una mia amica di Giuncugnano ha sempre detto di sentire la Madonna che parlava e alla fine s scoperto che era la radio di un vicino. Interviste Voce fuori campo: Dunque eccoci qui 31 dicembre, un altro anno sta finendo. passato un altro anno di amore, gioia, felicit, canzoni Qual stato il bilancio per questanno della nostra famiglia Giorgi-Del Fiore? Laura: Mah cosa le devo dire tutto benissimo! Noi ci amiamo sempre come pazzi, siamo felici la famiglia si tiene bella, unita, compatta! (prudente) Certo ci sono, ogni tanto, come succede, sa quei piccoli problemi di ogni giorno Paolo: (esplodendo) Piccoli problemi di ogni giorno? Piccoli problemi??? Ascolti, mia figlia Cristina incinta, stata lasciata dal suo ragazzo che si spaventato della paternit. Suo figlio invece, la piccola leggenda, impazzito e ha buttato a mare la storia damore della sua vita. La piccola Nina ormai sembra una becchina, le manca solo la pala in mano e abbiamo concluso il quadro Quegli altri, Stefania e Giulio, divorziano con tre figli a carico, il giornale probabilmente chiuder. Questo non stato un anno, diciamo le cose come stanno, stata una serie di spaventose tragedie a catena Laura: Scusa, Paolo, hai dimenticato la nostra migliore amica, che proprio oggi deve fare da testimone al matrimonio delluomo che ama. Il quale si sposa con unaltra, ovviamente
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Paolo: Ecco! Appunto! Ancora! E andiamo! E vai! Voce fuori campo: S, daccordo Ma fra voi due, tutto bene, no? Paolo: (prendendo la mano di Laura) S, fra noi due tutto bene Ma noi siamo una grande famiglia e se c qualcuno che non sta bene, non stiamo bene nemmeno noi, giusto? Non possiamo mica essere felici da soli Laura: Giusto. Giustissimo. Voce fuori campo: E allora adesso cosa avete intenzione di fare? Paolo: E che ne so? Ce lo dica lei, scusi, ci dia una mano invece di stare qua a fare tutte ste domande! Ma venuto a collaborare o a sfottere? Insomma, lei chi , ci faccia capire, un sogno che ci aiuta, che ci d qualche indicazione dallalto, o venuto solo qua a scassare la minchia? Chiedere perdono Viola: E questo che ? Seguono con lo sguardo la fila di ceci, alla fine della quale c Emanuele, in ginocchio su un tappetino di legumi. Emanuele: (allargando le braccia) Viola! Viola! Jean-Claude: Oh Mon Dieu! Cest incroyable! Viola: (innervosita) Emanuele, che vuoi, tu e sti ceci? Emanuele: Sto cos da quattro ore. Non mi sento pi le ginocchia. Viola: Mi dispiace. Tanto pi che inutile. Non hai risposto alla domanda. Che. Cosa. Vuoi. Emanuele: Questo il mio modo per chiederti perdono. Lho visto in un film di grande successo. Ho sbagliato. Ho sbagliato a farmi trascinare dalla gelosia per coso, per questo sellerone, per lui Ho sbagliato tutto. Ho pensato e ti ho detto delle cose terribili

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Viola: E questo lo sapevo gi. Come mai te ne sei accorto adesso? Emanuele: (alzandosi) Eh perch Viola: (facendolo riabbassare sui ceci) No. Sta gi e spiega. Comincio ad avere qualche sospetto Emanuele: Ahia! Perch perch ho capito che Francesca si messa in mezzo mi ha spinto a pensare delle cose false, brutte, orribili, che mi hanno tolto il sonno mi ha detto che tu e lui eravate stati insieme a casa mi ha fatto trovare il tuo reggiseno Viola: Come il fazzoletto di Jago e tu ci sei caduto Emanuele: S Ti prego Viola perdonami, io non posso vivere senza di te. Ho sbagliato, ma sono giovane, pure Kant faceva cazzate alla mia et, sono sicuro. Ti prego, dammi unaltra possibilit. Viola: Non tutto, vero? Lo sento che non tutto, perch ho un dolore al cuore una ragazza le sente queste cose successo qualcosaltro. Emanuele: In che senso non tutto? Viola: Non tutto. Quando parli di Francesca, tu abbassi gli occhi. Emanuele: Ah s? Davvero? Li abbasso? Ma va? Viola: S. E ho il sospetto di sapere perch. Emanuele: Che che sospetto? Viola: Ema, per favore. Dimmi che non ci sei andato a letto con quella iena Dimmi che non sei caduto nel suo gioco Emanuele: Ma che dici, Viola? Viola: Dico che sei troppo pentito, dico che ti vergogni troppo. Dico che Francesca riuscita a trascinarti a letto, e solo dopo tu hai capito la trappola in cui eri caduto. vero o no? Emanuele: Ma io veramente Viola ascolta Viola: Dimmi la verit, Ema. La verit, ti prego. Ci sei andato a letto, s o no?

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Emanuele la guarda in silenzio. E un ricordo lo assale. Emanuele a letto, sotto le coperte. Laura seduta sul letto, accanto a lui. E gli sta impartendo una grande lezione di vita. Laura: Ema, ascoltami. Tu stai diventando grande. Una madre non ha poi cos tante cose da insegnare al suo bambino che cresce. Ma una sola cosa voglio dirti. Sempre, sempre, sempre nella tua vita dovrai essere sincero. Non mentire mai. Ricordati, la sincerit lunica strada. Sii sempre sincero e gli altri apprezzeranno e ti ripagheranno. Ascolta la tua mamma, fidati di lei! Ora Emanuele in ginocchio sui ceci sa cosa fare. Guarda con enfasi Viola negli occhi. Emanuele: Viola, amore mio. Io potrei facilmente negare, ma significherebbe mentirti. E io credo nella sincerit come valore assoluto. Sono stato educato cos. S, vero, sono andato a letto con Francesca, ma non ha contato niente e soprattutto me ne vergogno! Per tutta risposta Viola gli molla un calcio nelle ginocchia. Emanuele cade su un fianco. Emanuele: Ahia! Ma sono stato sincero! Viola: No, sei stato uno stronzo. (con la voce spezzata) Mi hai insultato, mi hai umiliato, hai dubitato di me. Mi hai anche tradito e adesso vorresti essere perdonato? Ma lo capisci che mi hai spezzato il cuore? Non ti fare pi vedere neanche dallaltro lato della strada! Emanuele: Jean-Claude, diglielo tu, spiegaglielo tu la sincerit la sincrit Jean-Claude: Questo per il pugno che avevi dato a me, cretino. Sei un deficiente, Emanuele. Viola non te la meriti! E se ne va raggiungendo lamica mentre Emanuele rimane l sul selciato. Emanuele: Ma come! Io sono stato sincero! Se uno sincero le cose vanno sempre bene! Non giusto! Aiuto mamma! (ad altissima voce) Mammaaaaaa

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Laiuto delle amiche Monica: E no, eh! La Cavalcata delle Valchirie il 31 dicembre, no. Io ho deciso e non mi fermerete. Vi saluto e scuffia. Fa per uscire. Per tutta risposta Rosa entra in casa e le toglie il bambino dalle braccia. Rosa: Ma sta zitta, cretina. Maya la respinge allinterno. Laura le prende il borsone dalle mani. Monica: Brave, complimenti. Tre contro una. Mi fate capire cosa avete intenzione di fare? Maya: Convincerti ad andare al matrimonio di tua cugina. Monica: Neanche se mi scannate e poi spargete i pezzi qui sotto intorno al Colosseo e li date in pasto ai cani randagi. Laura: Che immagine colorita. Monica, tu devi andare. Ormai sicuro, Elisa non incinta, ha fatto tutta questa scena per portarsi Giampaolo allaltare. Monica: Uno, non affatto sicuro, VOI siete sicure. Questa una vostra supposizione, non abbiamo prove certe. Anzi, le mie visioni dicono proprio il contrario. Elisa ha la pancia pure nellEt della pietra. E poi, secondo voi, dovrei andare in chiesa a urlare i VOSTRI dubbi ai quattro venti. Per chi mi avete preso? No, grazie. La mia vita fino ad ora gi stata abbastanza ridicola. Maya: E appunto, no? Ormai, dopo tutto quello che hai combinato, anche se fai questa in pi, diciamoci la verit, nessuno ci fa caso! Monica: Grazie tante. Rosa: Maya! Non questo il punto. E va bene, una situazione difficile, ma tu non puoi mollare. Non puoi mollare come donna e come giornalista! Monica: Come giornalista? Ma che centra? Rosellina, ti sei drogata di prima mattina? Rosa: Per niente. Sono anni che diamo consigli alle nostre
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lettrici su come vivere meglio, e poi proprio tu ti rovini la vita da sola? Hai una responsabilit. Monica: Ma figurati che me ne frega in questo momento della responsabilit! Andiamo, sparite, io salto in macchina e metto un migliaio di chilometri fra me e Giampaolo e Elisa e amen. Laura: No, Monica, tu non lo farai. (dura) Io non te lo permetter. Noi non te lo permetteremo. Saremo al tuo fianco e ti aiuteremo. Dobbiamo impedire questo matrimonio. Dobbiamo andare l e dire come stanno le cose. chiaro? chiaro? Monica: S, sergente, ufficiale e gentiluomo. Non mi incanti. Io non ci vado. Laura si volta scoraggiata verso le amiche. Rosa molla Michelino in braccio a Maya. Rosa: Va bene, aspetta, prendi il pupo, ci penso io. Monica guarda Rosa con aria di sfida. Rosa le molla un ceffone. Rosa: Allora? Ci vai o no? Monica: (imperturbabile) Ahia. Non ci vado. Altro ceffone. Monica: Ah! Ma fa male! Non ci vado e non ci vado. Terzo ceffone. Monica: No. Comunque non ci vado. Rosa si concentra e gliene assesta un quarto ben piazzato. Monica accusa. Monica: Ah! E va bene, ci vado, ci vado, basta. Per voi venite con me! Rosa: Come Monica Vitti. (si guarda la mano) Questo sistema funziona sempre. Preparativi per la rottura di un matrimonio Monica: E andiamo! La fate finita con questa farsa? Volete che vada al matrimonio di quei due? Ci vado. Ma che cacchio importa come sono vestita?
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Rosa: Eh no, cara Monica, importa eccome. Tu stai per fare una cosa epocale. Vai a impedire il matrimonio di Monica: Alt. Ferma! Sia chiaro, ho accettato di andare l, ma non far niente. Vado a svolgere il mio ruolo da testimone Rosa: S, s, e poi farai quello che ti senti di fare in quel momento, lo sappiamo, abbiamo capito. In ogni caso, non puoi andarci vestita come se fossi scappata di casa. Laura: Anche perch se no Elisa capisce subito tutto, e ti tira la fonte battesimale contro. (le passa un vestito) Tie, mettiti questo. Dallaltra stanza si sente il suono del campanello della porta dingresso. Rosa: E non lunica cosa che farai. Tu a questo matrimonio ci andrai come si deve. Monica: Ma che stai dicendo? Che vuol dire? Fammi andare ad aprire che arrivata la babysitter Maya: (dallaltra stanza) Uh! Eccoti qua! Vieni, vieni, dobbiamo fare presto! Nella stanza entra Maya seguita da Bea. Bea: Oddio, ragazze, ma voi lo sapete il 31 dicembre quante donne si fanno i capelli? Tutte! Cho Ricci Divini pieno come un uovo! Ma le ho mollate tutte con le stagnole delle mche in testa! Non potevo mancare a questevento! Monica: Oh Signore! Bea! Bea: Monica! Tesoro! Mhanno detto che vai a rovinare il matrimonio di quella prugna secca e a riprenderti Giampao lo che tuo nei secoli dei secoli, amen. Brava! Monica: No, io vado solo Bea: (continuando implacabile) Mentre venivo qui ho pensato tanto e ho studiato una pettinatura apposta per loccasione: la chiamer (guarda in alto ispirata) La messa in piega dellamore che trionfa! Monica: E come sarebbe questa pettinatura? Bea: Ti voglio pettinare tutta per traverso. Come Veroni363

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ca Lake. Che la guardi da sotto solo con un occhio e dici: (mima) NOOO! VOI NON VI SPOSATE! Monica: (esasperata) Ragazze ascoltate, basta, datevi una calmata. State esagerando. Questo il dramma della mia vita e sta diventando il matrimonio pi pazzo del mondo. Laura: Ragazze. Procediamo. Monica: Che palle per. Basta! Sono stufa! Ormai mi sembra di vivere una serie di disgrazie assurde solo per fare divertire voi! Non giusto! Sono diventata il vostro pagliaccio! Rosa: Taci e preparati! Zitta! Bea, vai coi capelli per traverso. Chiarimenti sulla lingua Cristina: Certo che siamo proprio sfigati. Emanuele: No, Cris, tu sei sfigata. Io sono veramente lultimo degli idioti. Cristina: Senti, toglimi una curiosit. Non ho mai capito questa cosa. In italiano, se uno dice lultimo degli idioti vuol dire che il pi idiota di tutti gli idioti? Tipo, lidiotissimo? No, perch se cos dovrebbe dire il primo degli idioti. O no? Emanuele: Cri Tu il novantanove per cento delle volte non sai nemmeno quello che ti esce di bocca, e adesso ti fai problemi con litaliano? Cristina: No che (esita) Io penso che dovranno cambiare un sacco di cose quando nasce questo bambino. Io dovr cambiare, per forza. Sar mamma. E tanto per cominciare voglio parlare bene in italiano. Se sbaglio un verbo non voglio che lo ripeti anche lui. Emanuele la guarda intenerito, senza curarsi dello sbaglio di congiuntivo. Cristina: Che c? Perch fai quegli occhi da triglia? Emanuele: Perch bello che adesso pensi al tuo futuro
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con il bambino. Brava. Comunque per evitargli traumi suggerirei questo: non parlargli per i primi due anni di vita. N tu, n tuo padre. Ci parlo solo io, con linfante. Cristina: E smettila. Dicevo sul serio. Emanuele: Senti se Raoul non dovesse tornare conta pure su di me per tutto laiuto che ti pu servire. Posso essere uno zio fantastico, lo sai. Cristina: Lo so. Sei gi un fratello fantastico. Guarda qui. Hai fatto la pi grande cazzata della tua vita, Viola non vuole pi vederti e tu invece di correrle appresso stai accanto a me, a consolarmi perch Raoul non c. Si volta verso di lui. Emanuele ha lo sguardo perso nel vuoto. Cristina: Ema che chai? Ema? Ti sei incantato? Ema! Emanuele: Pensi davvero quello che hai detto? Che dovrei correre appresso a Viola? Pi di quello che ho fatto? Pi dei ceci? Cristina: Lascia stare la cazzata dei ceci e ragiona un po da solo: lhai insultata, lhai infamata, non ti sei fidato di lei e le hai messo le corna con unaltra. Che altro le volevi fare, metterla sotto con la tua macchinetta? Emanuele: Chai ragione. Io devo andare a riprendermela. Tu ce la fai a stare da sola? Cristina: (toccandosi la pancia) Non sono sola. Emanuele le d un bacio e scappa via. Cristina rimane l affacciata. Si tiene la pancia, ci parla. Cristina: Hai visto, amore mio, come parlo bene? Sto gi diventando molto pi saggia e un giorno imbroccher anche i congiuntivi, te lo prometto. Idee brillanti Paolo: Esattamente. Forse non sar lidea pi brillante del mondo
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Clelia: Diciamo che pu concorrere pi facilmente al premio per lidiozia pi colossale dellanno Paolo: Comunque. lultima speranza che ci rimane. Mario: Ha ragione, Clelia. Lasciamolo fare. Clelia: (dando un pugno su un tavolo) Questa mi mancava. Due uomini anzi voi due che vi date ragione a vicenda. Un incontro di cervelli che nemmeno il dottore di Frankestein junior poteva concepire. E allora andate avanti, forza. Date il via a questultima pagliacciata Amiche mie Signora: Voi siete amiche di Monica immagino? Monica mia nipote di secondo grado Laura: Ah piacere Io sono Laura, e loro Maya e Rosa. Signora: Piacere Monica sempre stata la pi stravagante della famiglia. Solo amiche sue, potevate essere. Maya: Ma che, cha offeso? Rosa: S, Maya, s. Un complimento non era. Il culto dellamore Clelia: Diciamola tutta. Ho visto funerali pi allegri di questo Capodanno. (indica Cristina ed Emanuele) Eccoli qui, li avete cresciuti nel culto dellamore? Bravi! E adesso beccateveli qui, tristi e depressi lultima notte dellanno. Origliare Laura: Paolo basta imbarazzante Paolo: Voglio sapere nel nostro diritto di genitori sapere tutto quello che succede ai nostri figli
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Laura: Ma no, sbagliatissimo, chi te lha detta questa cosa? Paolo: Non me lha detta nessuno, lo dico io! Diritti costituzionali Ludovico: Ascoltami, Maya, buttiamo allaria tutti i nostri propositi. Sono al di sopra delle nostre possibilit Lo so che anche tu lo vuoi lo so che non ce la fai pi a stare senza sesso Maya: Be, io effettivamente non ne posso pi per me proprio una cosa anticostituzionale ecco, contro la mia costituzione fisica. Coming out festivo Padre Roberta: Meno tre, meno due, meno uno! Auguri! Auguri! Madre Roberta: Auguri! Roberta: Auguri! Pap, mamma! Sono lesbica e Eva la mia fidanzata! Alla madre di Roberta crolla il bicchiere dalla mano. Conseguenze del coming out festivo Roberta: Scusa I fiori li ho presi qui dai vasi sono tuoi ma spero che valga lo stesso. Eva: Tu Che ci fai qui e i tuoi genitori? Roberta: (sorridendo) I miei penso che si stiano appena riprendendo quanto passato dalla mezzanotte, un paio dore? Be, dovrebbero essere nella fase della realizzazione Eva: (allibita) Ma come, glielhai detto cos? A bruciapelo?
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Roberta: Non lo so che mi preso, mi venuto in automatico. Si vede che non ce la facevo pi (la abbraccia) finita, adesso, non dobbiamo pi nasconderci Eva: Non ti ho costretto a fare una cosa che non volevi, vero? Roberta: Mi hai spinto a fare la cosa migliore della mia vita. Farmi conoscere dalle persone che amo per quello che sono. Ti devo ringraziare. Buon anno, amore mio. il primo dei nostri anni veramente insieme. E saranno tantissimi. I posteri Emanuele: Ma porca miseria, porca! Non si trovano da nessuna parte! Ti viene in mente qualche altro posto? Cristina: Siamo andati in tutti i posti che frequentiamo insieme. Anche in quelli che non frequentiamo! Mi viene in mente che abitiamo in una citt con cinque milioni di abitanti e che potrebbero essere dovunque. Senti, perch non rinunciamo? Emanuele: Perch non abbiamo let per rinunciare. Siamo troppo giovani. Noi siamo il futuro, dobbiamo insistere, che figura ci facciamo con le altre generazioni che ci guardano? Cristina: (stupita) Ema, ma che dici, sei impazzito? Emanuele: No, impazzito no. Forse un po esaltato, ecco, quello s Sterzo di qua? Sterzo di qua! Precauzioni Luca: Scusate, ma non vi sembra di esagerare? Monica: Con mia cugina? Non la conosci bene quanto me Quandera piccola bruciava le Barbie sul gas della cucina diceva che non voleva avere rivali

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Pamla o Pmela? Elio: Si chiama Pmela. di Philadelphia. Abbiamo fatto il corso insieme, e una cosa tira laltra insomma lo sai come succede ci siamo fidanzati. Lo so, avrei dovuto chiamarti, o scriverti una lettera ma ogni volta che ci provavo mi mancava il coraggio non mi venivano le parole Lo so, tu adesso penserai che stato un po vigliacco infilarsi qui quando pensavo tu non ci fossi Maya continua a fissarlo a bocca aperta. Elio: (continuando) per portare via di nascosto le mie cose E forse chai pure ragione Ma tu non ti vedi dallesterno, Maya, tu puoi essere molto autoritaria, molto forte e io cho avuto un po paura, ma adesso che successo, adesso che sono riuscito a parlarti la vuoi sapere una cosa? Mi sento perfino meglio. come se mi fossi tolto un peso dal cuore. Maya? Maya, di qualcosa Maya? Maya rimane ancora un istante cos catatonica, poi come se di colpo si rendesse conto della gravit di quello che ha sentito. Maya: Tu tu tu disgraziato! Per colpa tua io ho rinunciato alla parte pi vera di me, ho rinnegato tutto quello in cui credevo, ho detto di no alla mia vocazione pi vera! Elio: Maya, ascolta, non che hai rinunciato alla scoperta della penicillina, non stiamo parlando di massimi sistemi Ti sei persa qualche Maya: Zitto! Non ti permettere, sai! Io ho fatto tutto questo per te, perch credevo nel nostro amore e tu mi ripaghi cos? Mollandomi su due piedi per questa Pamla Pmela o come diavolo si chiama? Elio: Pmela. Mi dispiace avrei dovuto dirtelo prima Maya: No, che non avresti mai dovuto farlo! Non avresti mai dovuto incontrare nessuno se stavi con me! Non giusto!
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Elio: Maya mi dispiace davvero Maya abbassa lo sguardo. Una lacrima le scende sul viso. Ne stupita lei stessa. Maya: Guarda guarda Non ci credo una lacrima! Sei il primo uomo per cui piango. Il primo. E ti giuro per che sarai anche lultimo. Adesso esci subito da casa mia. Domani ti faccio trovare tutte le tue cose in portineria. Ma non voglio vederti pi. Sparisci, adesso. E salutami Pmela. Giuro, su questa singola lacrima che ho versato, che mai, mai, mai pi sar fedele a un uomo finch campo. Mi ci avete beccato una volta, ma non mi ci beccherete mai pi. chiaro??? Basta con la fedelt! Basta! Spartizioni Clelia: Mi sembra una soluzione un po troppo facile. No, io non sono daccordo. Le gemelline e Yang ce li teniamo noi finch voi non avete dimostrato che fate sul serio. Mario: Clelia ha ragione. Non ci sentiamo di affidarveli cos, sulla fiducia. Stefania: Mamma, ascoltami bene. Tutto questo non normale. Loro sono i nostri figli, e non mi importa se voi adesso vi siete affezionati a fare i nonni, noi ce li portiamo a casa, chiaro? Giulio: Guardate che vero. Non rifaremo mai pi gli errori di prima abbiamo litigato abbastanza per i prossimi ventanni. Saremo una famiglia meravigliosa Clelia: E chi pu dirlo Lo sai che Baby Jane qua una iena ossigenata. Stefania: Mamma! (a Giulio) Giu, non ascoltarli, il punto non siamo noi, che questi due hanno scoperto che si divertono troppo a fare i nonni, altro che crociera e libert. (li guarda) Dite la verit! Voi siete nonni dentro!

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Clelia e Mario si guardano. Clelia: Mario. Ci hanno scoperto. Che palle. Vai con il piano B: La trattativa. Mario: E va bene. vero. Stiamo molto bene a fare i nonni. Clelia: S, ma questa cosa mi fa una rabbia, mi fa Mario: (continuando) e quindi vi chiediamo di farci tenere i bambini almeno tre pomeriggi a settimana. Clelia: Il weekend! Il weekend! Mario: Ah s, e un weekend al mese restano a dormire da noi, fisso senza discussione. Giulio: (tendendo la mano) Affare fatto! Stefania: A patto per che non parliate male di noi Clelia: Questo chiedere troppo, Baby Jane. Siete troppo ridicoli perch uno possa pure difendervi gi tanto che vi tolleriamo Non tirate la corda! Dignit Emanuele: Viola? Ma che fai, scappi? Ho girato tutta la citt per trovarti (si volta spiazzato e deluso verso Paolo) Se ne va, non mi vuole. Paolo: E allora? Non ti ricordi quello che abbiamo detto? Devi fare qualcosa di unico, di straordinario, di incredibile, solo per lei. Va, Emanuele, va. Emanuele: Be, ma insomma allepoca tu avrai fatto pure il balletto indiano, ma io ho una mia dignit. Paolo: Ma per favore ancora pensi alla dignit? Ieri mattina stavi in ginocchio sui ceci! E corrile dietro! Emanuele: (cambiando repentinamente) Corro.

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Un finale Paolo: Ce labbiamo fatta anche stavolta. Sono tornati felici. Cio, non ho proprio capito se ce labbiamo fatta noi, o se ce lhanno fatta da soli. Laura: Non importa. Se ce lhanno fatta da soli, ce lhanno fatta grazie a tutto quello che gli abbiamo insegnato. Quindi comunque una vittoria anche nostra. Della loro mamma e del loro pap Paolo: Brava. Ieri avevi giurato che ce lavremmo fatta a rimettere tutto a posto e ce labbiamo fatta sul serio direi che possiamo andare a dormire contenti. Ci aspetta un altro anno Laura: Be. No. Questo proprio no. Adesso basta. Paolo: (senza capire) In che senso, no e basta? Laura: Nel senso che prima che questa notte finisca c qualcosa che devi sapere. Qualcosa che cerco di dirti da ore, ma che per un motivo o per laltro non sono riuscita mai a dirti. Paolo: Laura: Sono incinta, amore mio. Aspettiamo un bambino. Paolo: (scoppiando di felicit) Ma che dici Laura davvero? Giurami che vero! Laura: Te lo giuro. proprio vero. Saremo di nuovo pap e mamma. Paolo: Oddio, ma bellissimo! Grazie, grazie grazie! Laura: Non mi ringraziare, ci hai messo anche tu del tuo, eh Paolo: linizio dellanno pi bello che potessi immaginare. Laura: Anche per me Paolo: S, perch non solo linizio di questanno, linizio di tutto, linizio di una nuova vita, di una nuova stagione, di una nuova grandissima sfida Laura: Promettimi che sar meraviglioso.

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Paolo: Ti prometto di pi. Ti prometto che sar veramente un nuovo inizio che splender sempre il sole e che sar estate tutto lanno, che non avremo pi preoccupazioni, dolori, tristezze ti prometto che sar tutto tutto Laura: che sar tutto azzurro! Paolo: Esatto. Sar tutto, tutto azzurro

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Allegato Terza serie Riferimenti storici sulle precedenti vite di Monica Nella terza serie, la storia damore fra Monica e Giampaolo sembra avere avuto origine nella notte dei tempi. Le visioni da cui costantemente disturbata Monica rimandano a un passato, anzi a pi passati, in cui lei e Giampaolo sono stati fidanzati e poi amanti. Suggestionata da queste visioni, Monica fa una ricerca e trova almeno un riferimento alle sue visioni, le figure storiche di Monica Liverana e Giampollo del Fabbro, che vissero fra Arezzo e Firenze a met del Tredicesimo secolo. Qui di seguito, per la prima volta, la biografia di Monica Liverana come presente su internet.

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Monica Liverana (Arezzo 1222, Poggibonsi 1278) Scrittrice, poetessa, fine intellettuale, Monica Liverana visse prevalentemente in Toscana dove esercit la sua attivit di scrittrice, che le valse lamicizia e la simpatia di molti dei letterati e poeti della sua epoca, fra i quali Guido Guinizzelli, che pare le avesse anche dedicato la sua lirica Madonna il fino amor. La sua vena creativa, esplosa nelladolescenza, pare poi assopirsi gradualmente nella giovinezza, fino allincontro della Liverana con il giovane Giampollo del Fabbro, originario di Roma. Lincontro, datato al 1258 nella storica chiesa di Santa Croce a Firenze, pare dare alla vena poetica della Liverana nuova linfa. negli anni successivi a questo incontro che la Liverana scrive infatti i sonetti Sio avessi a riveder quel tu faccione bello, O te che da un distretto affin al mio provieni, Giampollo al Colosseo mi sei spuntato. Sempre in questi anni, con laiuto di altre scrittrici e amiche che frequentavano la sua casa, la Liverana crea, fonda e dirige TuMadama, un foglio destinato alle donne della citt dArezzo che veniva affisso alle mura della citt con cadenza settimanale. Purtroppo nulla ci dato conoscere delle opere della Liverana nella sua interezza, poich un incendio distrusse la piccola biblioteca che conteneva tutti i suoi manoscritti. Cronisti dellepoca suggeriscono che lincendio potesse essere stato appicato da Madama Eloisa, una giovane e perfida damigella dellepoca,

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innamorata del Giampollo del Fabbro, e gelosa del di lui amore per la Liverana. a lei che probabilmente fa caustico riferimento la Liverana nel sonetto, purtroppo anchesso scomparso tra le fiamme, O grandissima discendente del tu babbo. Ulteriori notizie ci dicono che lamore fra Monica Liverana e il Giampollo del Fabbro sia proseguito per anni con grandi felicit, e che sia stato coronato da un gran numero di figli e nipoti. A essi probabilmente fanno riferimento gli ultimi componimenti di cui si ha notizia della Liverana, fra cui il sonetto rivelatore O tanti siete voi che ignanco il nome vostro mi ricordo, e licastico, Ma che, credete forse voi desser conigli?

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Un po di storia e qualche curiosit o come dicono gli inglesi Trivia

Allinizio Tutti pazzi per amore doveva chiamarsi Questo amore, e con questo titolo per almeno tre anni sono state scritte le prime sceneggiature. Il titolo definitivo venuto fuori qualche mese prima della messa in onda, e cio nella tarda primavera del 2008. Fra i titoli scartati si ricordano: Thats amore, Ailovi (nel senso di I love you), Morir damor e altri che per vergogna non vengono qui trascritti. Lidea di fare esibire gli attori in canzoni e balletti nata gradualmente e si sviluppata via via nel corso della stesura della prima serie. Il primo pezzo musicale, storicamente, che stato pensato e inserito nelle sceneggiature Ragazzo fortunato di Lorenzo Jovanotti Cherubini, che doveva celebrare il momento in cui Paolo felice di avere fatto lamore per la prima volta con Laura. Fra le idee scartate nel corso della scrittura della serie: lidea che tutto ruotasse intorno a unagenzia matrimoniale, lidea che Paolo Giorgi di mestiere facesse il pompiere, lidea che Stefania Del Fiore fosse soprannominata Rosa Scompiglio, lidea che Laura Del Fiore lavorasse in televisione.

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Nello scrivere le battute gli autori si sono ispirati a piene mani a film, scrittori, autori che sono nel loro cuore. Nelle serie sono rintracciabili diverse battute e situazioni che devono molto a Nora Ephron, Nancy Meyers, Nol Coward, praticamente tutti i film con le coppie Doris Day/Rock Hudson, Spencer Tracy/Katharine Hepburn, Meg Ryan/Tom Hanks, gli sketch di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, le strisce dei Peanuts, le serie televisive Cold Feet, Ally McBeal, Friends, Will and Grace. E lelenco non esaustivo. Gli autori devono molto anche alle vite private e sentimentali dei loro amici, da cui hanno attinto a piene mani e colgono questoccasione per scusarsene. Per interpretare il ruolo di Monica Liverani, che doveva essere un po sovrappeso nella prima serie, lattrice Carlotta Natoli ha fatto ricorso a imbottiture di gommapiuma per le prime sei puntate. Lautrice Monica Rametta nella sua vita privata ha litigato effettivamente con la sua vicina di casa di Testaccio, Roma, a colpi di bigliettini attaccati alle persiane delle finestre, esattamente come accade a Laura Del Fiore e Paolo Giorgi allinizio della prima serie. Il personaggio della terribile nonna Clelia porta lo stesso nome della madre dellautore Ivan Cotroneo. La voluta coincidenza ha causato non pochi problemi famigliari allautore. Per inciso il personaggio, interpretato da Piera degli Esposti, risultato uno dei pi amati dai bambini. Lattrice per anni stata festosamente aggredita da fan in miniatura per le strade della citt, che volevano toccarla e baciarla. Gli autori interpretano il fatto come una forma mediatica di sindrome di Stoccolma.
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Lesplorazione narrativa delle difficolt di avere bambini piccoli in casa si deve molto alla penna di Stefano Bises, padre nella vita di due splendide creature di nome Paul e Anna Lou. Lautore ci tiene a ricordare che la finzione solo un modo molto, molto esagerato di rileggere la realt. Quando andata in onda la prima puntata della prima serie su RaiUno, gli autori hanno temuto il peggio nel momento in cui gli attori hanno cominciato a cantare e ballare come i protagonisti di un musical francese e si sono scambiati sguardi incrociati che dicevano: Se va male colpa tua, certo non mia.

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Ringraziamenti e Note

La prima puntata di Tutti pazzi per amore andata in onda su RaiUno la sera del 7 dicembre 2008, una domenica. Ma prima di allora le avventure delle famiglie Giorgi e Del Fiore con tutti gli annessi e connessi, parenti, affini e vari, erano state oggetto di moltissimi incontri, chiacchiere, scritture, riscritture, ri-riscritture, discussioni, altre riscritture, litigi, riconciliazioni, cambiamenti e mutamenti vari. I nostri personaggi e le loro vite si sono trasformati centinaia di volte prima di assumere la forma che gli spettatori hanno potuto vedere in onda. Scrivere una serie televisiva, e produrla, un grande e bellissimo lavoro di squadra. E la nostra stata una squadra per fortuna molto affollata. Carlo Bixio, il nostro produttore, stato lanima e il cuore di questo progetto. Lo ha amato, lo ha difeso, lo ha sostenuto. Sempre. Tutto iniziato nel 2005 con lui, con Claudia Aloisi, con Tinny Andreatta che allepoca si occupava della programmazione di RaiUno e con poche paginette confuse che parlavano di due famiglie e di una agenzia matrimoniale, poi scomparsa dal racconto. Ma parlavano anche di immaginazioni, sogni, allucinazioni, scene da film, canzoni, balletti. Negli anni successivi il progetto andato avanti e niente sarebbe stato possibile senza il lavoro e lentusiasmo di
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Claudia Aloisi, che ha amato e sostenuto questo mondo di pazzi dallinizio, che ha avuto moltissime e risolutive idee, e che ha messo a scrivere insieme Ivan Cotroneo e Monica Rametta, i quali prima di questo lavoro non si conoscevano nemmeno e adesso vivrebbero volentieri insieme se i rispettivi partner non fossero decisamente contrari. Oltre agli sceneggiatori, moltissime sono le persone che hanno contribuito alla scrittura di queste puntate di cui avete letto i dialoghi. Contribuito con dritte, consigli, revisioni, appunti, note, tutto lavoro preziosissimo per chi scrive. Per la Rai, oltre a Claudia Aloisi, Leonardo Ferrara, Ivan Carlei, Laura Cotto Ramosino, Anouk Andaloro; per la Publispei Carlo Principini, Benedetta Fabbri, Federica Felice. Ulteriori apporti sono arrivati dai registi delle serie, Riccardo Milani e Laura Muscardin, e dagli attori che hanno interpretato i personaggi. Il soggetto di serie originale stato scritto da Ivan Cotroneo. I soggetti delle puntate della prima serie sono stati scritti da Ivan Cotroneo e Monica Rametta. I soggetti delle puntate delle due serie successive sono stati scritti da Ivan Cotroneo, Monica Rametta e Stefano Bises. Dei settantotto episodi che compongono le tre serie, le sceneggiature sono state scritte da Ivan Cotroneo (ventotto episodi), Monica Rametta (ventiquattro episodi) Stefano Bises (quattordici episodi), Elena Bucaccio (cinque episodi), Stefano Tummolini (cinque episodi), Fidel Signorile (due episodi). Quindi, dal momento che questo un libro di dialoghi, sono loro gli autori delle battute che avete letto in queste pagine. Battute che raccontano le prime tre serie di Tutti pazzi per amore.

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Nel momento in cui scriviamo non sappiamo con certezza se ci sar una quarta serie. Noi lo vorremmo molto, e i nostri computer sono pieni di appunti sulle vite dei nostri personaggi che aspettano di venire alla luce. Speriamo che non debbano aspettare troppo, perch scalpitano e chiedono di continuare ad amarsi, litigare, sognare, ballare e cantare. Questo libro, e in realt tutto il nostro lavoro, dedicato, come si legge nella prima pagina, a Carlo Bixio. Che ci manca molto. Pi di quanto si possa dire in queste righe. Gli autori

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