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di

Elena BaJJellO










































" Nove persone su dieci anlano il cioccolato.
La decima mente.
cit. Anonimo
"
Il cioccolato paradisiaco, morbido, sensuale,
profondo, nero, sontuoso, gTaffiante, vitale, denso,
cremoso, seducente, suggestivo, ricco, eccessivo,
setoso, levigato, lussuoso, celestiale.
Il cioccolato rovina, felicit, piacere, amore, estasi
fantasia ...
Il cioccolato ci rende cattivi, colpevoli, peccaminosi,
sani, eleganti, felici. ;) ;)
ci l. Elaine Shenllan
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DOLCEZZA
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D/o'L CIClO
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COII.I lJIo' L ,/,/,'
PL'N l :\ : St.JlA'D'
r lorroL. rl'Os,
Il Ciorcolato uno dei piaceri clelia \' ita.
E lant o basta agli appassionat i. che quando
lo sono davvero sono pmt icarnente dei culto-
ri . a scagionarl o da quulunque tipo di accusa
d i online r1i etologico.
Calori e. initazione. appesantimento epatico.
libe razione d' istami na?
Tutte storie.
Ha piullosto mi ll e pregi e mille buone possi-
bilit d'impiego.
Il cioccoluto consola: i rallimenti. i tradimen-
ti, le illgiurie della \ita e quelle degli anni . la
malincon ia per gli alllOl; perduti e per quelli
mai [l\'uti , consola tullo.
Torna il sercno nel cuore geloso, per un 1110-
me nlO ullcviato dai s uoi pes i e i suoi pen-

S Le rl .
Il c ioccolat o eccita: ha le dot i di rilwigorire
la mente. i lIluscoli e l' an ima e porta con s
idl'.'e geni ali e relici intui zioni. la cocaina
degli inte lli genti. l' anretamina di chi ama
appassionutamentc l' esistenza.
Il cioccolato tranquillizza, di stende i nen"i e
porta il sonno gi usto anche Il chi durante il
giorno qualcosa. ogni tanto. lo s bagli a.
Ai ba nali In camomi ll a.
[I cioccoluto al nostro fianco ogni volta che
de\e ed il \igl iacco te ntati\o di trova rgli dei
direlli . anzi. ne evidenzia un nuo\'o pregio.
G occol:1I0 compli ce.
13

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Molti secoli or sono, una pri ncipessa uzte-
ca, lasciata a guardia dell e ri cchezze dello
sposo, un grande guerriero pm1 ito a di fen-
dere i confi ni dell'impero, \'enne assali tu dai
nemici che, invani, tenturono di costr ingerlu
n ri ve lare l'ubi cazionc del tesoro e delle ri c-
chezze del Regno,
Per vendel1a venne uccisa e, dal sangue ver-
sato dall a fellele s posa, germogli la delicuta
pianta del cacao dalle valenze mistiche eli
afrod isiache, il cui fruito nasconde un tesol'O
di semi .. , .. amari come le sofferenze dell'u-
more, forti come la vi rt, lievemente arrossa-
ti come il sangue",
Con questi fruni, il marito Topiltzin Quetzul-
cot l ("Serpente Piu tnato", il dio bianco di
un popolo dalla camagione scura) \'olle ri -
conoscere eli esaltare la fedelt pagata con
lu morte, dell"alllati ssi mu moglie: la stessa
fedelt che. nelrimmenso impero azteco, le-
gava i suddi ti alrimperatore,
Il \'edovo Quetzalcootl , ammalato e sofferen-
te per la te rribile perdita,un giorno bevve
una pozione magica offertagli da uno strego-
ne che invece di guarirlo lo port a slluuTi re
completamente il senno,
Il povero l'e fugg verso il ma re. dove lro\'
una zattera di serpenti aggrovigli ati e si al-
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lontan scompare ndo misteri osamente,
Ma prima di abbandonare quel mondo,
Quetzalcotl promise che a\' re bbe falto ri -
torno per riprendersi il suo regno, nell'anno
posto sollo il segno del Ce-acatl.
II seme dell'albero di cacao fu chia mat o, in
suo onore, dapprima eaeahuall e poi ehoco-
Iat i, antici patore dell a parola con cui oggi
conosciuto in tutto il mondo,
LABEVANDADEGIl
DEI
Le origini di quell a sostanza solida, gmdc
vole ai sensi e che provoca dipendenza 11
qualcuno, che noi conosciamo come ciocco-
lato sono radi cale nella preistoria del Nuo\'o
Mondo nel misterioso regno degli Olmcchi e
dei Maya.
Sono queste vecchi e civit t che vivm'ano nel
cuore dell ' America Central e tXluatoriale i
responsabili della colli\' azione dell'albero da
cui estratto il cioccolato.
(;Ii Olml'l'hi
Tremila anni fa, il popolo degli Olmechi, una
delle prime civih, occup un'a rea delle fo-
l'est e l forical i a sud di Veracruz s ul Golfo del
Messico. [lingui sti ci modern i hanno cercato
di ri cost ruire il v(.'Cehio vocabolario degli 01-
mechi e hanno scoperto che compre ndeva la
pa rola "cacao".
Dala l'esigenza per l'albero del cacao di con-
di ombra, umidit e caldo, come la
term degli Olmechi. molti storici sono sicuri
che la prima civi lt a coltivare l'albero sin
stat a la civil t che gli Olmechi, e non degli
come si clede comunement e,
18
l ,11m 'fI
,
Intorno al IV secolo d.C., molli secoli dopo
la fi ne degli Olmechi, i Mara si insediano in
Lilla vasta regione proprio a s ud dell'at1ua-
le Mess ico, che andava dall a penisola dello
Yucatan nell'America Central e fillo al Chia-
pas e la costa pacifica del Gua1emala.
Il clima umido qui presente era perfello per
l'alhero di cacao, e questo fiorl felicemente
all 'ombra della foresta t ropi cale.
I Maya chiu ma vano l'albero "cHcahua-
quchtl ". non c'era nessun altro albero degno
di esser chiamato cos. Credevano che l'al-
bero appartenesse agli dei e che i baccelli
che crescevano dal tronco fossero un'offerta
degli dei all'uomo.
Il peri odo intOI"l1 O ul 300 d.C., conosciuto
come civilt Maya classica. fu un periodo di
grande sviluppo art isti co, intellettual e e spi-
ri tuale. I Maya costruirono st raordinari pa-
e templi di pietra, incidendo Il e i muti
sacri immagi ni dei haccelli di cacao, per loro
s imbolo di vi la e fer1i li t.
Conosciuti, come " il popolo del lihro". i
Maya idearono un s istema di geroglifi ci, che
crano scri\li su fragili fogli di carta s(.>cca.
Sono arrivali fino ad oggi solo quallro li bri
dei Muya. tutti ,'isl.ll e nti al peri odo posl -chls-

Sleo,
l lihri sono pieni di disegni d i dei che sono
,'itrutti mentre svolgono riti re ligiosi in c ui i
baccelli di cacao sono spesso frequenti, e il
testo si rif(!ri s<'"f! al cacuo come a l c ibo
degl i dei,
I Maya sono siali gli ill \'elliori d i un infuso
amam p.'eparuto con i semi di cacao,
Si t mltava di un dri nk di lusso appre7.2.aIO da
re e nobili e utili z7.<'llo pe r solenni 7':l..are ri ti

Sile rl ,
Nei 10m libri . i Ma)u dese ri vono di versi modi
d i prepa ml'e e guslare l'infuso,
Potevu esse.'e di tutto. da un porridge adden-
Stlto con un pas to a base di grant urco Irilalo
ad un miscugli o piil fine da bere,
Unu prima dimos lrnzione dell' ut ilizzo da
parte de i Mayi! de l cucuo presente ne i tanti
vus i dipinti che sono s tati riportal i all a luce
de ll e sepolture,
Una tomba scavata in Guut emala nel 1984
cont e nevn molti vas i ulilizzati per bere il
c ioccolato.
Un csemplu/'e esot ico pO/'h.l il simbolo Mayn
de l cio(;(;ololo cope ,'cl.io e quando sia lo
ri trovuto contene\u uncora residui della be-
vancla.
l' Quale ,tuc l>a,:i"e un ,Ii .. rnen:aUl c ,..,nJ
i tli
Dopo la mi steriosa caduta dell ' impero Maya
int orno al 900 d. C.. i ' Ib ltechi. dala li di gran
ta lenlo ed estrcmume nte ci vilizzati. e in se-
gu ito imitati dagli Azlt:.'( hi del Mess ico. s i
insedi u.-ono nel te rTitorio una \'olta dei Maya.
Si c recle\il che Quelzalcoatl , il re tolt ecco.
rosse il dio dell'aria. la cui missione em por-
ta re i semi dell' albe .-o di cacao deD' Eden
all'uomo ed insegnare ai mortali come colti-
va re di \cn-i mcc-olti.
A causu delle ri\olte poli tiche. Quetzalcoatl
e i s uoi seh'uaci lasciano la capital e e fuggi-
.-0110 ti sud nell o Yucalan. Dumnte un pe rio-
do di salute cagionevole, il re ru convinto a
be re lIna cura miracolosa c he. in realt, lo
reCt: di\' entare pazzo.
Convint o di dm'cr In sc iure il regno. Quetzul-
coul l su lpb su una piccolu zattera, p.-orne t-
tendo di ri toma re in un anno predetenninato
ti riprenders i il regno. La leggenda del suo
esilio di venne parte della mitologia azteca e
Sii ast rologi predissero che nel 15 19 un re
dal volto binnc.'o Stlle bbe ri tornato a liberare
i l suo popolo.
Questa c rede rw';'l influenzb tutto il ruturo nel
N uovo Mondo.
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l' Figuro! in ,_clra a > . h . . ~ , d.-l XV >leI.. .. . t .. (..,011 "na Callolr.!l:J<!
.Ii coca" iII 11m .. ,
Gli A VVENfURIERI
SPAGNOli
Sebbene l'esploratore spagnolo H erni'l n
Corl s, consideralo come il primo europeo 11
riconoscere il pote nziale del cioccolato azte-
co, la scopel1a iniziale da ullribui rs i a Cri -
s toforo Colombo.
Nel 1502, durante il suo quarto e ultimo
viaggio ai Caraibi. Colombo ra ggiunse l'isoln
di Guanaja, in Honduras .
Si racconta che fu saluto agli Aztechi che gli
olTrit'Ollo un sacco di un qualcosa che asso-
mi gli ava a de ll e grandi mandorl e in camhio
di purle dell a sua merce.
Notando la sua pe rpless it, gli Aztechi gli
che poteva prepanHe con quei
semi una bevanda molto speciale, la " tcho-
col aLI o xocolat r '.
11 101'0 capo ne diede una dimosl mzione chi e-
dendo ai suoi servitori di rrepamrne un po'
11 sul posl0.
Colombo e il SliO gruppo trovarono ilmi scu-
glio finale scu ro e alllaro repell ente, ma tut-
ta via riport arono in Spagna alcuni semi di
cacao, non immaginando il loro potere eco-
nomico futum.
-7 II<:mi'1II Corts. il C"'UI"i st"tor<:
21
Il ('(f("10 ('(JIIU' 1110/1('1"
Quando He rnn Corl s arri v del Nuovo
Mondo diciasseue anni dopo, i\'lonlezuma Il ,
l' a llonl i mpemtol'e azteco, credeva c he COl't !;
fosse una reincarnazione di Qetzalcoatl, il
re-dio tolteco esi liato il cui ri torno e ra stato
predello pe r lo stesso anno,
La confusione premise a Corls di avere faci-
le accesso 11 Tenochtitln, la eapitale azteca,
dove Mont ezuma l'i cevelle l ui e i suoi uomini
con un benvenuto regal e,
L'impemtore offrl loro nume roso regali , in-
clusi una piantagione di cacao e un banc het-
to prepamto in loro onore,
Nonostante la grande accoglienza, Mont ezu-
ma si accorse di aver commesso un e rrore e
di .Pler confuso lo spagnol o,
Capendo subito la sua posizione non piil si-
c ura, Cort!; s i procur l'aiuto dei nati vi in-
dulgent i e fece prigioniero Montezuma,
Nel giro di dueo tre anni, delennin la cadu-
ta del regno aztcc:o,
A differenza di Colomho, Corts cap subito
l'e norme \' alol'e economi co del seme di CH-
cao, sia come alimento c he forma di mone hl.
Un cont e mporaneo di Corts ripol1 c he uno
schia\' o pot eva essere comprato con cenlo
22
semi di cacao e un con igli o per quattro,
I semi veni vano anche chiamati "mandorle
pecuniarie" e le descri sse come "moneta be-
nedetta, c he esonera\'a i possessori dali'ava-
ri zia. pe rc h non poteva essel'e acculllu lat o o
nascosto soll oteJ'l'a" perch i semi non pote-
vano essere conservat i a lungo senzil putre-
fars i,
Gli scrilli di Thomas Gage. un frale dome-
nica no inglese del XVII secolo, descri vono
come il seme di cucuo fosse usato "si a come
nut ri mento c he come lIl oneta",
Basando il lasso di cambio sul real e s pa-
gnolo, che all'epoca (J 625) e ra di sei pence,
spiega\'a che duecento piccoli semi di cacao
\,ale \'3no un reale spagnolo, e "con fluesli,
gli Indiani compnlllo ei c he vogliono, con
cinque, allzi COIl due semi di cacao, c he SOIlO
una pi ccola purte cli un reale, compmno frut-
ta e simili",
~ Nelln pagin" seguente: gli Azlt.-dli IIt L"tg' Wl" C"I,,,,d .. , e
; ~ l J i u"mini al'I...,II" 1I1'1' .. ".I"t; Il Cuanaja offren.I" J"m
Je; rc@li,



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lA' pimt/f1!:!iolli tli ((UflO
Quando C0I1s parll con l'i dea di raggiunge-
re il Nuovo Mondo, il suo primo obieuivo era
t rovare El Dm'ado, cio l' oro azteco.
Quando non riuscl u trovare quell a ri cchez-
za, cla sogno la s ua ilttcnzione fu rivolta ai
semi di cacao. A\'elldoli \,isti utilizzati come
.J., ~ . . . , , , h , , ,Ii \'acc.,lIi di '.0";:'''
moneta. e notando l' imp0l1anza che ven iva
loro data. Corts cap subito che i soldi pote-
vano letleralmente crescere sugli alberi.
Consacr gli anni dopo. allo sfrull amento del
potenziale commercial e di questo "oro liqui-
do", predisponendo piantagioni di cacao in-
torno ai Caraibi.
Il cacao era economico da colti vare, remu-
nc rativo e la pmspe Uivu di fucili ri cchezze
al1 inwa molli coloni spuglloli.
Molto tempo primu. gli s pagnoli avevano
pred ispost o piantagioni in Messico, Equa-
dor .. Vcnezuclu. Perlr e nell e isole di Giamai-
ca. Haiti e Re puhblicl.l Domeni cana.
La pmduzione di cacao si da allora di ffu sa
in t u11 0 il mondo. ma le pi a ntagioni d i queste
regioni originali prool lCono ancora le varie t
pi presti giose d i semi .
I coloni spagnol i hanno cercalo di mante nere
pe r loro il segreto della cohi vazione e della
pre para zione del cacao, in quanto traevano
pureed ri o prortto dalhr lavorazione dei semi
in Ameri ca latina prima di spcdi rli in Euro-
pa.
Tul1avia. i coloni non resturono in possesso
uni co e solo del 10m segreto per sempre.
Nel 1580, infatt i. In prima pia nta di ciocco-
lato da lu\'orazione fu pia ntata in Spagna: da
all ol'U in poi , la popola ri t dci cioccola to si
diffuse gradual me nte negli altri Paes i euro-
pe r.
Quest i, li 10m \ollu, pianturono le piantagio-
ni , organi zzamno strade per' il comme rcio e
slrul1ure pe r la lavorazione.
Gli olandesi tmpiantarono l' albe m nei loro
Stati indil.lni ori cnt il li di J l:l\ a e Sumalm (In-
donesia) all'inizio del XVII secolo. e dii l
all e Filippine. Nuova Guincu, Sumoo (Oce-
ania) e Indonesia con un grado d i successo
rnanziurio reso possibil e dallo sfrutt a me nto
di centi naia e mi gli aia di schiavi afri cani.
I francesi si insedial'ono nella Ma r1ini ca (iso-
la delle Ant ill e. nel cuore dell 'arcipelago dci
Carai hi) nel 1660 e in Bras il e nel 1667, in-
sie me con i por1oghesi.
Alla fi ne del XIX secolo, i tedeschi si inse-
diarono in Call1enrill e gli ingles i nello Sri
Lanka.
Le pia ntagioni dtl allora s i diffusero nd l' A-
sia sud-orie nlul e e in Mal esia. clre oggi
uno dei principuli produl1ori di cioccolato al
mondo.
25
I POTERI DEL
CIOCCOLATO
Pe r gli Aztechi . il cioccolat o era una fonle di
saggezza spirituale, di profonda energia e di
fort i poteri afrodisiaci.
La be\' unda era molto apprezzata come aiu-
lo nuziale ed era la bevunda preferit a nelle
cerimonie. Si credevu che l' imperatore Mon-
tezulllu avesse bevuto einquanta boccal i di
cioccolat o in un giorno, rinvigore ndosi sem-
pre con una tazza prima di entrare nel suo
harem.
Anche se be\' UIO tull i i giorni. il c ioccolato
e ro ancora considerato un lusso esotico e
consumalo soprallull o da re, nobi li e ranghi
al ti del cl e ro.
Gra zie all e sue propriet rin vigorenti , i l cioc-
colato veniva dato anche ai guerri e ri aztechi
per re nderli pi fOJ1 i durante le campagne
mititari
Fu reoalla una legge s(.'Condo cui a Illeno
che un guerri ero non andasse in h'ue rra, gli
e ra vietato be re cioccolato e ma ngiare c ibi
lussuriosi o indossare cotone, fiDI; o piume,
anche se era un plincipe o nobil e.
I colon i spagnoli si infatuarono. anch'essi,
ciel c ioccolato.
Una volt a a bi tuati si alla stranezza del Ii. be-
\' anda, la bevevano con e ntus iasmo.
Scrissero: "Gli s pagnol i, sia donne c he uom i-
26
ni. ambie ntatisi ne l paese. sono molto ingor-
di di questo c hocolat.
Di cono di prepamme divers i tipi, alcuni cal-
di. alcuni freddi e ci mettonodenll'O un sacco
l
> I > "
( que peperone lll o .
Sempre pitl consupevole delle s ue propri et
ri cost itue nti . Corls convinse Carlo l di Spa-
gna del grande potenzia le di queslo ci bo sa-
luta re del Nuovo Mondo: ' .. .Ia bevanda di-
vina che re nde forti e abbatte la slanchezza.
Una tazza di questa preziosa bevanda per-
mette ad un uomo di cammilll.ue per un'inte-
. . "
ra glOl1lala senza neppure Illungll.lre .
l' Il cit)Cmt".o cm I..." -"t, , ,!ulgucni.,ri !lz.cchi ,!"nmt.,
l., campagno: mil itari. m!l "mi li a vi"Ccro: ""ntw
gli
/Iii;, ri/llali i ' (,i' r;UUW; i'
I diari dei viaggiatori del Nuovo Mondo ci
danno del le immagin i spcllacola ri di rili
e ceri monie s tmne e Il volle ba l"llariche.
legat i II I seme di Cll e no e al rallo di bere il
c io("coluto.
Ri ti religiosi erano s\olli a di\'ersi stadi
dura nte la coili\ azione. I Maya organizzll\'ano
sempre un resti\ al dell a piant agione in onore
degli dei, durante il quale sacrifica\' ano un
cane ("on una macchia color cacao nel pelo.
Un'ullrn prntica. c he richiedeva un cel10
impegno. \ede\u Sii agricoltori restare
celibi per tredici nolli e allom i semi erano
seminat i. Un'ali m cerimonia di pia nlagione,
piullosto sangu inosa, e ra la pr-edisposizione
di semi in ciOliolc, l'annuncia zione dei l' ili
segreli in di un idolo. Il slJ ngue
venivu esimilo du diverse parti del corpo
umano e ul ilizzato per consacrare \'idolo.
Altre pratiche incl udono lo spruzzare " il
sangue di volatili " lllwidali" sulla terra da

seminare.
C'erano unche danze rrenel iche. ri t i orgias lici
e sa("l'ifici cruenti.
Lo stori co \aggialore italiano del XVI
secolo, GirolulIlo Benzoni. ha riportato che
durante il resl ivul "era no soliti a trascorrere
l' inte ra giol11ulu e met noli ala ballando
nut re ndos i solo di cacuo".
Un'allra leggenda racconlo di come il
vincilore di un tipo di gioco con lu palla.
come premio, sure bbe sluto orrel10 come
saclifico.
1....0 srortunato uomo el'a prima nut ri to con
grandi quantit di cioccolato "per colorare il
suo sangue" plima che il suo cuore veni sse
lagliato e Orrel10 agli dei che. si c redeva,
sarebbero stati onomti con il sangue ri cco di
cioccolato.
Un ultro utilizzo del ci()(.'colato e ra come
trucco per il volto che gli Aztec hi usavano
per decora rs i dura nte le ceri manie religiose.
Anche i primi agricoltori spagnoli credevano
c he i ri ti segre ti rosscro Ilf'cessari per un
ruceoho ri cco e orsuni zzuvil no cerimonie di
piantagioue.
Sin dai primi giorni , quindi , il cioccolato era
conside nlto come lIna sostanza di potere, un
regalo degli dei, una fonte di \ ita e vitalit .
l'''ginll -"'!jl:Llc nt c: "n la caraffa ,Ii
c il lu .. linill, . Il ,I inill .. 11\""" ,kllc
l"'" ,IIUI r" nnll hcn l'reci!lll l'cr f1!I Mk.., la
!:.""IIIMla st.lt ium"""
27
28
DAL SEME ALLA
BEVANDA
La bevanda ll zh:.'Cu era poco si mil e alla be-
vanda deliziosamente li scia, ricca e cremo-
sa che conosciamo oggi; era amara, grassa e
servita fredda.
I primi viaggi ulori davano di verse inforllla-
zioni su COJlle veni va preparata.
La tec ni ca viene descri tta come: "prendono
quanti pi frulli possono e li mellollo in un
vaso di terracolla e li fanno seccare sul fuo-
co.
Poi li rompono tra due pietre e li riducono in
farina come fanno quando preparano il pane.
Di spongono poi questa fa rina in vils i falli con
mezze zucche, mescolando 11.1 farina grudual-
mente con l'acqua, aggiungendo spesso il
loro pepe nero (peperoncino)".
Ancora a proposito degli ingredienti, 'l'ho-
rnas Gage, mi ssionario inglese, descri veva le
aggiunte ollre al peperoncino: "Ma i popo-
li pill avari. come i Negri e gli Indiano, non
aggiunge\'llno niente, solo cacao, bixina (co-
lorante \'egelale), mai s e pochi peperonci ni
con un po' di anice". Il mais era utilizzato
per assorbire il hurm di cacao elle gall eg-
giava in superfi cie e anche per amalgurnure
e addensare la bevanda. Sembra che In pie-
tra di ml.lcinatura, o mortaio. rosse lIna parte
crucial e del processo di produzione.
Uno scri1l ore desc: rive il processo in alcuni
dettagli: "Per fal'e questo, hanno una pie-
Ira grande e li scia. ben levigata e lucidata e
adaltata da tutt i i punii di vista al loro util iz-
zo, macinano il cacao fineme nte e dopo aver
fUllo cibo hanno un'n ltra pictl'U grande. sollo
la quale acceso un fuoco lenlo",
A causa cl elia cruda lavorazione manual e.
tu1l i i lipi di peui e residui indesidemti. c io
scorze. baccelli e soslanze, restano nelliqui-
do final e.
l' UI"llfIdill { .. ,I :n ' lI dloC rupp...,,,,,nlu una !!C.,IUl
innulIginllrill una l,ial1ll1,,:;"lloC. gli Aztt,,,hi d ....
m"t"tlglJllo. 1Ifl:IIar,uI .. ., il CKlCt .... alu
Veniva scritto: , t:uso principale di que-
sto cacao in una bevanda che chiamiamo
chocolal. lenuta in grandi ssima considera-
zione. scioccmnente (' senza motivo: perch
schifosH per chi non abilualo. con una
schiuma o ba\'u dal gust o poco piacevole. pe r

non essere presuntuos I .
Per i J\l a)'a c gli AZlechi, la schiuma era la
parte pi deli ziosa e impOl1anle della bevan-
da.
Uno slol"co sottoline J'impoI1an".a di "sPI:l -
lancure la bocca per fuci lil are la deglulizio-
ne. che la schiuma pu sciogliersi gradual -
mente e scendere impercett ibilment e nello
.,
stomaco,
l Maya rendenlllo lu h(' vanda schiulllosa ve r-
slll1dola du unti coppa ull 'allra da unii deter-
minala alte".zu.
In seguilo, gli Azt echi inventarono un 1lI(.-'C-
canismo che gli spagnoli chi amavano " moli -
nillo". cio un baston(' ino di legno per me-
scolare con dell e spatole d forma parti colare
all e estremil. che infil ma nel buco del
coperchio con la caruffu di cioccolato,
Ilmi ssionurio del XVIII secolo. Padre Jean-
Bapl isle Lubat. ha desc.'i llo questo i ndis pen-
29
sabile oggetto in uno dci suoi li bri : "un ba
stoncino lungo ci rca dieci polli ci pi della
caraffa di cioccolato, cos da poter essere
liheramente gi rato tm i palmi dell a mano".
Il moli n ili o ancofU ut i li nato oggi e pu es
sere trovato nei negozi e nei me rcat i in Ame
rica lat ina.
II design del bastonci no di legno di base ri
maslo lo stesso, ma ci sono anche belli ssime
caraffe antiche e bastoncini in argento e altri
mut eriali decorati vi, che sono di ve ntati pezzi
da collezione.
Vi prova di ancora pi ingredi enti rispetto
a quelli citali.
Lo stori co spagnolo, Sahagn. che descri
veva un men di bevande al cioccolato da
servi re ai nobili , disse che es isteva: il cacao
rossuslro: il cacao rosso bri llante, il cacao
aruncione: il cacao nero e il cacao bianco.
Molt e delle prime ri eel1 e a base di cioccolato
cond i\,idono ques to ingr(.>d iente con il pepe
roncino, i chiodi di garofano, la va niglia, il
pepe nero. di \'ersi tipi di pelali di hori e le
nocciole; solo dopo molto tempo s i aggiun.
to lo zucchero.
C'b una storia secondo le suore di Oaxaca,
una citt azteca occupata dagli s pagnoli fino
al 1522, idearono nuove ri cette in rispello
30
del palato dob! degli spagnoli .
Aggiunsero zucchero e spezie dolci come la
cannella e l"anice, e cos la bevanda amara
degli Aztechi cominci a trasformarsi nella
bevanda deliziostl che conosciamo noi oggi.
La l'('/"S;OIl(' spagllola
Nel 1701 un inglese diretto in Spagntl diede
un lungo e dellagliato resoconto del processo
di lavorazione svit uppatodagli s pagnoli.
Dopo la tos tatunl preliminare,la sbuccia tura
e la macinatura, il mucchio di cacao era nuo
vamente macinato fino a di ventare una pasta
fine con tanto zucchero. cannella, vani glia e
muschio.
II cioccolato era fil110 in blocchi ed e ra uti
li1.1.ato per prepa rare le bevande e non come
prodotto di past icceri a.
Questa versione era ut ili zzata in Spagna e
nel resto dell' Europa fi no a quando il pro-
cesso non slato ri voluz ionat o nel XIX se
colo dai progress i tecnologici dell 'olundese
Van Houten.
" /ol"('IIio tli ' (fii l/olI/nl
All'inizio, il cioccolato era una bevanda
es tremament e grusSiI. Cont eneva una
sostanz.'lllloito grassH conosciuta come buno
di Cll eno, c he tc ndeva li Sidire in superficie,
I produttori ri solsero qut:Sto probl e mH
aggi ungendo dell e sostunzc amidacee
che assorbissero il grasso. in un processo
simile alla tradi zione azteca delfaggiunta
del mais macinato. I produttori cercarono
per anni di ideare un modo per separare il
burro di cacCIO grasso. Lu s\oltn arriv nel
1828, quundo dopo anni di pro\C ed errori ,
in c himi co olandese di nome Coellmad Van
Houten brevett unii nuova presSl.l idraulica
est remamente efficie nte. La Slia macch ina em
capace di cstrurre il 50% del burro di CUC,IQ
presente ncl"liquor", Iu pasta pmdollu dopo
a\' e r macinuto i ilemi, Imwiando un residuo
fine, fr iabile, come pol ve re, Non soddisfatto,
Van Houten and ol tre, 'l'rull la pol vere in
modo da migliora re 11.1 fac ilit con cui pOleva
essere mescolata all'acqua, Il processo, c he
di venne noto poi ( ' Ollle "Dulching". oscur il
colore del c ioccoluto e ne e\ idenzi l'aroma,
unu slruna anolllalia dal mome nto c he si
pensu c he il cioccolato sempli ce abbia
31
un Stlpore pil forle. Oggi molti pensano di
prefe rire il c ioccolulo olandese per il suo
sapore f0l1e. ma pu essere sempliceme nt e
il colore ad a ll irare. La pazie nza inesa urihile
di Va n Hout en ri\oluz ion rindus tria del
c ioecoluto. e port ull a lavorazione di quell o
ehe oggi c hiumiamo ' polvere di cacao',
c he alrc poca era chi amata essenza di
cacao". Port anche ad un migliommento
nel l' industria. Van I-I oulen \'e nclelle i suoi
diritti dieci anni dopo avc r preso il bre\' ell o
e 11.1 mncchinu entr ncll" ut ilil'.7.o comunc.
Le aziende enl rurono subi to nel me rcalo
dc ll csselll'.I.1 de l cacao, promuovendo
1l lli vU Illente la purcl' .. :W del prodotto e la
facilit di prcpa.-azi one. I proootl i \'ecchio
stile a base di a mido fUl"O no cl assifi ca l i
come cont raffatt i, portando Il fe roci ba ll ugli e
leguli Ira le azic nde ["i vuli. Il torchi o d i Vun
Houl pn u\'\' i anc he il success ivo passo
a vant i ne lrindustriu per que l che rigunrda il
pOlenziumento: la pt(I(luzione s u \'aslu senlu
del c ioccolato come pl"Odott o di paslicceriu.
f- Nellll pllgilw gll /hlt:chi Il'Cfl!II'.'''
il da "nlltktcnnill llhlllh"zzal""r Il:IMIt.,.! ..
IlCl> i" nM""'.
Muni f.,.,h. tkl 1893 " .. " ,Ii "al.,;;-"" {ugli.,
.6
32
" dm'('o/ul o ti" lIulII/f,iUI't
Una mlta separalo il burro dal seme, l'indu-
siri a ('fil all e prese con il problema di cosa
fume: era sic urumc nl e troppo buono da bUI -
larlo \ia. Sucees!w dw in quulc he modo lI llO
dei produllori di (:8CI.IO. e ci sono aITenna-
zione conl .... blanli s u c hi sia 61alo il primo,
e bbe l'idea di mescola re il burro di cacao e
combinarlo con una mi scela di semi di cacao
macinati e zucchero, Il risultato fu una pasta
liscia e mallcllbile che riusci \il tl soppol1are
l'aggiunt u di zucche ro senza di\entllre gra-
nulosu: il gmiso (' ollt rihuiu l a disciogli e rl o,
La pastl.l era fine abbastanza da essere ve r-
sata in uno stampo o in una forma, ed da
questa idea che si svil uppa il "cioccolato da
mangia re", La fumi glia Fl'y afferm di essere
sluta la primu il f'Ollllllel'ciali zzll re il nuovo
prodotto, Rifl ell (!ndo In popolari t deJl'epo-
ca dei prodolli in slile francese, c hiamUl'ono
le htllTelle "Chocolal D li cieux Munger" e
le mostrarono alla fiera d i Binninghum nel
1849. Le ha rrcll c e bbero un successo im-
mediuto c il C'i()(' co]uto du IIltlngitl l'C di venne
(- UIIlI .klle I,ritt>t: l"uhl,lki lll tld lll l,oh",,,, di <:a<:ao., .Ii
\ 'all Il''uk r - II Ill igli",' c i , C ~ ... )I<II o lil!uid" .1a I""","
33
subit o popolari ssi mo.
Per non esser da meno, i Caclbuly introdus-
sero la prima scalola di cioccolatini , seguiti
da una scatola- regalo per il giomo di San Va-
lent iliO.
Altre aziende. come lu Bovlil , cominciarono
a produ rre cioccolato da mangiare e fu subito
creata la nuova industria dolciaria.
Come conseguenza della nuo\'a moda, il prez-
zo del bUITo di cacao sal all e stelle e, come
si poteva pre\'e<lere, il cioccolato da mangia re
divenne un prodollo costoso rieercato per l'e-
lit e della societ.
Nel frallempo. il cacao fu bandito alle masse.
Poco dopo gli Stali Uniti svi lupparono la loro
versione di ban'elle di cioccolato,
Dopo l'esperi mento con panna e cioccol ato
(per svariate volle, la mi scela ri sult bruciac-
chiata o mal prepanrhl) le ban'elle di cioc-
colato al la Ile di Mihon Hel'shey finalmen te
arri va rano sul mercato nel J900,
I suoi Baci famosi intutlo il mondoarTivalUno
nel JW7,
Sulla costa O\'est, Ghi ranlelli utili zzava una
nuova tecnologia per dare fonna al cioccolato
e subito aggiunse le ba nett e d i cioccolato alle
proprie linee,
Negozi specializzali nel cioccolato comincia-
l'ono a nascere in tullo il Paese e molt e cill
avevano almeno un'industri a di .-ispello che
pl'oduce\'a cioccolato a mano,
I primi ciocolaliers erano troppo piccoli per
importa re i semi di cacao o investire in mac-
chinari di IH\' onlzione costosi.
Compnwano piuttosto blocchi di dimensioni
industriali di cioccolato di grandi aziende
come Guittard e li fondevano per utilizzarli
come "couverture" per i 10 1'0 ripieni fall i a
mano.
l! Cndy Cook Book cii Alice Bradley nel
19 17, pubbl iCilt o i n A meri ca. consacr u Il
intero capitolo ai "Cioccolatini assortiti" con
pi di sessanta l'i celle per il ripieno. Brandley
affermava: " Possono essere trovati nei li st ini
d i alcuni produttori pi di cenlo cioccolat in i",
L'induSlriu del cioccolato americana ebbe il
suo pi grande successo durante la seconda
guerra mondiale. quando milioni di barrelle
di cioccolat o furono dat e alle forze armale
amcri(;ane in Europn,
A quell'epoca sin Ghirurde1 1i che Hershey
erano ben ullrC1J.l.l ti per affronlnre In sfida
del rifornimenlo d i bUJ'rette,
f- Nellu pn"t-'<'tknt.,: i rum. Bod ,6 Il ,,,.,,.,,. SO", ..
lau,'iat i ,1.,1 1907
Mnll l',,r le "'Ii"'" ham:"e ",nri.,uti " II.ne di
Il .. ,"ril , t u ,lici:Jfuro jeutula $i rir"rist..., a lon.
"il dll" p,-,ncttu-,
35
IL CIOCCOLATO
CHE GIRA IL
MONDO
Durante il XVI secolo, il cioccolato comin
c i i l suo viaggio nei Paesi dell 'Europa 1ll1l/1
mallo che i coloni sfrutta vano le loro scoper-
le del Nuovo Mondo.
Ra ggiungendo prima lu Spagna, seguendo
poi le st rade commerc iuli pe r il Nord Europa
e la Gran Bretagna, il cioccolato poi tornalo
i ndielro dall'Atlanti co al Nord America.
stalo probabilmente med iante i me rcant i
e i contatti tra i conventi e i monas te ri del
Nuovo Mondo e le 10m contro palt i spagnole,
c he il cioccolato ha Il'Ovul o la s ua st rada in
Spagna.
Una volta che il primo cargo commerciale di
Sf!mi proveni ent i da Ve rac ruz sla\o scari ca-
lO nel J585 e sono slale predis poste le nuove
prime strade commerc iali, il cioccolato entr
suhito a fa r parte dello 51 il e di vil a degli spa-
gnoli , sopmtt utto Ira l'el il e cleli a sociel.
Tulla via. una nobile donna fmncese in viag-
gio in Spagna ne resl indi fTe rente e di sse
della bevanda: '"La bevono con cos lanlo
36
pepe e lan\e s pezie che imposs ibile che
. I ."
non SI ) r' UCIIlO
Chocol urerl as o case del cioccolato sono nate
nelle ('i ll i'l di lutt o il llaese (.d di\'entata una
modn visilurl e nel 1>Olllcriggio per be re una
coppa di liS<lIl u flUgra nl e e schiulllosa. ae-
compngnuh.1 dtl piCUI OSIC, o pallne fritt o. da
intingere dentro.
Oggi, l' abitudine di bere cioccolato resla for-
NdJu 11i11V1II1 c"mericra in p""" per -"lbc
Ikm. irul Girl- $!..,,,b u" ri, ... .. )" l_l I",t
I.., r<: il anche Ici
le in Spagna e ci sono unconl molle case del
cioc.:.:olalo.
Un'ol'a Il'adi zionale per ocre questa bevanda
al mutt ino ('on le 51 ri scie glassale di pasta
f,i 1h1 uppena :,fornale.
In Spagna. come nd re"to d' Eumpa, il cioc-
colato era i'oe lll lwe ussociul o ti cibi cOllle il
caff e il t e pass un po' di tempo plima
che il cioccolat o fosse usato come ingredien-
.J, Nelle ulallu"dl .. dd X \'111 .... "'-, ,I .. j
"uhili d I<: ...,,,,,n,, ,Id C ,1111" 11110: I, .n. ,I""" ..
le per la past icceria c per i dolci.
SehheJ1f' il suo primo ut ilizzo fosse come be-
vanda. il cioccolato em anche un ingredien-
te aromati zzante per i piatti sapori ti. Sia gli
s pugnoli che i messicani aggiungono tmdi -
zionulmenle il cioccolato uHe salse per car-
ne, cHcciugione e per il pt."$ce.
.J, [piUL..,ri ,I.,I cio .... ...... b'" "",,1<, "'l'l'fl!O<:nlati in '11ICSla
unlum ,Id X VII di Phi I ipl''' n,,'....eau.
La Compagnia Olandese delle Indie Occi-
dentali cominci a traspol1are semi di cacao
in glll nde quantit verso Amsterdam duran-
te il XVII 8f!colo. Fino all a fine del XVIII
secolo. la pl"Oduzi one rimase limitata e il
cioccolato em vislo solo nell e case di pochi
mercant i e finanzieri be nestanti .
1t"li"
Ci sono tante tCOI'ia conll'Uslant i su come e
quando il cioccolato arriv in Italia.
Lu teoria popolml! afferma che il cioccolulo
fu importalo da un mercante fiorentino. An-
tonio Cm'lelli. che lo s{;oprl durante un viag-
gio in giro pe r il mondo all a ricerca di nuO\,j
prodotti da \endere. La teOlia pi probabile
che il cioccolato sia stal o inll'odollO come
medi cina da comenli f' monasteri . Nel XVII
se<:olo, un numero crescente di aziende di
cioccolato comincib ad insediarsi nel Nord
!lal iu, in pUI1icolm'c nelle pross imit di Pe-
rugia e di 'Tbrino.
..J., t\mllO che mOij:\uru il C il re d'lllkl le .;o!.:
,ldL princip,,,,slI
La subito cedette al fascino del cioc-
colato. Al c uni affermuno c he sia stato il ri -
sult ato di un legame tra monasteri spagnoli
e rruncesi ti portare il ('ioccolato in questo
I>uesc.
Un'altra teoria ritiene che il cioccolato sia
arri vato come medicina. Ci sono prove, se-
condo cui, il Cardi nale di L.ione bewe il
cioccolato "per calmare la mib.a e placare la
rubbill e il mulumon"', e che pote\a uver "ri-
cevuto il segl'cto dtl alcuni monaci spagnoli
chc lo !>011arono ;n FruIlCill " , La teOl;a piil
popolare di chiara che lu l>e\uncla comparve
la plima volta nel 16 15, quanclo il nuovo re-
gime la presentarono ai membri cl elia corte.
Le reSle a busc di cioccolato organi :t.i':Ht e rlui
nobi li. "chocolol du l'oi'', divcnnero un rito
sociale di llIodu (xl essel'c inviali al massimo
dell e chi c. In Franc ia, il cioccolato ha sem-
pre s uscitato rorti sent imenli.
Nel 1664, i doli i accademi ci elogiavano
il suo \'alore nutrizionale, rorse per il suo
cont enuto grasso. IIUI allo stesso teml>O era
violentemente allaccato dagli scrittori, che
aCCUSUHIIIO colol'O che IlC\ cvano di deprava-
:t.ione moral e.
39
-' .
, "11'1 ::,::, (>f ' a
Dopo la met del XVII secolo, il cioccolato
arri v in S\,jzzera, che divenne uno dei prin-
ciruli pmdultOl; di cioccolato per pasti cce-
ria. Nel 1697 arri V li Zu ri go. dopo che j l s in-
daco bevve del cioccolat o durante Ull viaggio
11 Btmell es.
Cl'/,III(III;" (' tf/.''i/r;u
La Germania ha adoltalo il cioccolato relati-
\' amente ta rdi .
Pe/' anni , i tlXlesc hi lo cons ideravano come
40
una medicina ed e m vendut o solo in f11nll11-

cm.
Verso la met del XVII secolo, il cioccolato
di\'enne ben uccello nella societ modaiola.
l berlinesi lo rit ene va no un toni co poco
piacevole, ma la bevanda fu un successo a
Dresda e Lipsia.
L'Aust ri a non impose sanzioni s ul cioccolato,
come fece la Germania, e il cioccolato era
be\' uto non solo dall'ari stocrazia, ma anche
da ll a genIe comune che pOle\'<l pel'mellerse-
lo.
Sia i tedeschi c he Sii auSlri aci erano bravi
paslicceri e cominciarono ad ulilizzare il
cioccolato anche come ingrediente nelle loro

prepa razIonI.
Le loro c reazioni de li ziose e pi spellacolari
fUl"Ono: la "'forlu della Foresta Nera" della
Gemumia e la "Sache r" vienn{."Se, che sono
ancora oggi le fo rme pi celebrate al mondo.
f- Elc!;" " SI' l;. ri"r"!>u:,, po: r l" u.:!;usll.>;i""c dd
d, chc n: nha Sen"ilt, deli calalUCtllc
Nel ItI Ilil!;in:l ....,guclll d .',\ Clip or ct .. culllh.:' di Sir
J.Lu\"cl). Il IICI\! cinccnl:tln "el lc lIulI\"c c"se .tcl
"rd un 1""ssul"Ul I)/' .. Il .. ", .. d" pcr I"
J.,1t.. ;;.!Ciel.
Quando il cioccolato arriv in Gran Bretagna,
lo fece in simultanea con altri due stimolanti ,
il t dell'Asia e il caff du ll'Ardea. Prove
documentate della primu cll sa {lei cioccolato
furono dci .1 657. Lo stabilimcnto pi famoso
era la White's Chocolate House, \' icino al
SI James's Palace, aperto da un immi grante
italiano. Per i ceti pi abhi enti, sia le case
del caff che ciel cioccolato erano posli da
visi ture. Erano focolai di gossip e inl"ighi
politici, ma anche case da gioco popolflJi
dove si vincevano e si perdevano grosse
fortune. In Inghilterra, ilgovernocolse al \' 010
l'importanza del cioccolato come potenziale
fon te di reddito.
Gli import atori erano ohhliguti a pagare una
tl.lssa pesante su ogni sacco di semi di cacno
inlroclollo nel Paese e nel .1 660 fu imposta
una tassa 3 pe nce su tullo il cioccolato
prodollo e venduto. Queste sanzi oni
portarono atraumento del contrabbando
dei semi di eaeao e una contraffazione del
cioccoluto. Ve rso la met del 1800. gli alti
livelli di tassazione si ridussero, il cioccolato
cos di vent allora alla portata di t utti e di
conseguenza divenne un grosso afTare.
41
,..,'Iul; l 1I;li ,I" tlll('I";(,U
Il primo cioccolato vi aggi daIrAllantico al
Nord Arne rica intorno al 1765. probabilme nte
nel le tasche degl i uffi cia I i i nglesi di alto rango
direll i nell e colon ie dell a costa orientale.
Pcr 11.1 natum pionie ri st ica della societ
nordl.lrncri cana. il cioccolato ha avut o
un'accoglienl.a di\'e rsa rispello a quell a
ri cevut a in Europa. Sebbene la societ
ri cca della costa ori e ntale apprezzasse il
cioccolato. lo I>c\e\'a 11 casa: le case dci
cioccoluto non e8iSICUIIlO.
Un'altru differenza e m
dal fallo c he il cioccolato
mppresentata

em 111 genere
commerciali zzato alle masse piullosto c he
all'1 ite come in Europa.
La prima industri a produttri cc di cioccolulo
fII uvviata nel 1765 nel MassachusCIIS da
Dr Jumes Buker e John Hannon. La \l/ nlker
Bake r COlllpuny fu a vviala nel 1780 (.d
ancora oggi si nonimo di cioccolato di
quali t. Quindi s in dall' inizio, il cioccolato
fu un grosso affnre in Nord America.
tkt XIX l'cr curio"i fH1Mk,tti at
tklla Walter nnker
"
DRO
A
...
COCOA PASTE.
"OIUEOPATRle
...
lLCIOCCOLATO E
LA CHIESA
La c hiesa ha 5 \' 0110 un ruolo importante nella
storia del cioccoh.llo. Le as pre e sanguinose
guerre di reli gione Ira Calloli ci e Protestanti
nel XVI e XVII secolo furono la causa della
comparsa dell a gruduule diffusione del cioc-
colato in Europu. I missiona ri , piuliOS IO che
Sii esplo.-alori del Nuo\"o Mondo. i respon-
sabi li dell' introduzione del primo cioccolato
in Spagna. halia e Fmncia, che pass forse
attraverso lIna rete di monasteri e conventi.
Fino al XVIII secolo, il cioccolato era fat-
to cl u monaci e sia in Europa che in
Ame ricu Lutinu. uti li zzando me todi e redita-
ri dagli Aztechi. Si di ceva c he i frat i e rano
"famosi OHUl(lue. non per le loro pratiche
reli giose. ma per loro capacit nel preparare
bevande c he erano utili zzat e in quei posti".
Nel Nuovo Mondo. la Chiesti aVf' va in genere
un'idl'u pragmoticii dci c ioccolato. Era ramo-
so per 1(' suore e i monaci perch li ai utm'H
Il e i lunghi di giuni che dove\'ano sopportare
ed erano convinte dell e sue propriet salu-
tari. Un monaco defn1 la bevanda come dia-
holi ca, affennando che le sue propriet rin-
vigorenti fos:,ero il lil\oro di spi riti mal igni.
Nel 1650 \el1l1e emanato un 0110 che viettlVa
ruso dell a beHllxlu. ma fu impossi bile ap-
plicarl o.
/I ('l('('ololo di Cltiapa
Una dell e principali obiezioni al cioccolato
sembra sia stnta soll evata dal VescO\'O di Chia-
pa la cui messn cm cont inuament e dislmbata
dulrutiliv.o del cioc(:olato stesso. Le donne
mi SIOCrHliche di Chi upa Real nITennano "la
debolc7.1.<1 e la na usea di stomaco sono talmen-
te forti che non ri escono a restare in Chiesa, n
meno che non bevano ullatl.l7.7.1.l di c ioccolato".
Per questo. pOliovano 1(' loro domest iche con
loro in chiesa ('on una tUi'J.ll di c ioccolato, che
non po!f>\U essel'e pre paruta seni'.a fare conru-
sione e interrompere si u lu messa che l'omcli a.
Distmllo continuament e da quest i di st urbi , il
Vescom pubblic un uvviso in cui informava
che le persone che avessero mangi ato o bevu-
to in chi e,:,a sarebbero siate scomunicate. Le
donne slwC".t.zunti C!onlinuurono a bere il loro
cioccolato e allu fine la situazione esplose in
Wl tUlll UItO contro i pret i che cerca\'Hno di lo-
le hli'J.e di cioccolata alle domesti che
delle dOllne.
Le donne ricmnbiilrono ri futandosi di parteci-
pare <li sen izi del \ l'SCOVO e undl.lJx!o Il messa
nei comer1\i . Il prete dci posto intim il \'esco-
vo. che poi si alll mal e mor1 di una spiacevole
m0l1c.
' 3
,'-,',; /IIola,,'; /u'r; ("% .;;
In Europa, vi ru un aumento nel consumo di
alimenti come il caff. il t, il tubacco, il rum
e lo zucchcro: scmbru che Sii Europei stesse-
l'O s\'iluppundo uml predi lezione per gli sti -
molanti. Lu Chi esu adott una posizione fo r1e
e. ad eccezione dello zucchero. denunc i i
nuovi alimenti come potenzialment e perico-
los i.
l PADRI
FONDATORI
I/"Ii"
Gli italiani sono SClllpl'e stat i bl'avi produttori
di dol ci. Cominc iurono ad utili zzare il cioc-
colato come ingrediente molto presto e cosl
si imposero come espNti nclrarte della pro-
duzione di cioct:olat o fine.
Nel l88k i produttol'i italiani introdussero
quello che fu i I pri mo uo\ o di PUS<lua di cioc-
colato che cont eneva una sorpresa.
La produzione su scala commerciale si svi-
lupp all'inizio dci XIX secolo quando Bo-
r.elli. un ingegnere di Geno\a. di segn una
mucchina capace di produrre pi di 300kg di
cio(.>(!olata al giorno. Alla fine del secolo, l'in-
dustria era in piena atti vit. Nel Nord It alia
ci sono ancora d i versi stabi li menti di vecch ia
dUla. Ad esempio, euffa rcl. da cui gli It uliuni
Irurlno illlpul'olo li farc il cioccoll:lIo; Penr ginil
(di propriet oggi del lu Nest l) da Pe nr giu,
produttori dci rumos i cioccolatini "Baci"; e
Majani a 8010gnu. che produce oggi il massi-
mo dei cioccolutini da design.
f- 11111"1'11 111... 111 ritru.: ,Ii ci .. ch.
.1:1 "lIlci c "eI X V Il .t,C
Nell:, 1J;,ltina !Ie,:"cnte: dllc ,,"'>tlurt,.,.; iugl.",i .Ii cac""
.Id XIX !!eCO.I .. intcudtlVlUW' IIIl' H'tllllare i I_"-cri dal
I,,", biL-'chicnnu di gill
45
(;1'(111 /J1'i' la;:lIf1
Durant e il XVIII secolo, i produttori di cioc-
colato utilizzavano ancora i primitivi metodi
di Ilnol"Uzione. La tecnologiu ent r gradual -
ment e in scena con due sviluppi c hiave: un
torchio idraulico da mucinatum in\'entato
nel 1728 da Wulter Chuchman e nel 1765 il
moteore a vapore di James Watt. che cambi
l' indust ria alimentare.
Un altro s\iluppo clllciale nella la\'orazione
dci cioccolato stato un tipo rholuzionario

di torchio per il cioccolato ill vcntundo nel
J828 da Coenruau Van Houter. Quest i ca m-
biamenti recero ridwTe radicalmente il prez-
zo. con la conseguenza che il cioccolato da
bere poteva potenzialmente essere !,'ll stato
du tllui. 5tuto dumnte questo pe riodo che
te maggiori ramiglie proolll1rici di ciocco-
lato, riusci.-ono a trusronnare il cioccolato
dalla !>e\'ancla delraristocrazia alla bevanda
del popolo. sperando di allontanare i pO\'eri
dalla birrn e dal gin e migliorare la qualit
della loro vita in genere.
La Svizzem vanta ull'inc /'Cf libi le lista di pa-
dri fondatali .
Il primo fu Ull giovane imprenditore F'1'allois
Caille r. il quale iOi r(.'C a ' l'orino nel 1815 e.
impal':tti i trucchi del (.'Omme rc io de lla Caf-
fare I. aprl la prima indust ria di cioccolato
.
sVIzze ra.
Il s llccessi\o fu Philippe Sucha rd c he inven-
t la primi! macchina a lmonclo c he mescola-
va il cioccolnto.
He nri Nest. un chimi co. invece. ime nt un
ti po di lutte in poh e rc c he fu utili zzato da
Daniel Pcler. un pl'Odullol'e di c ioccolato,
pe r produrre le prime bancHe d i c ioccolato
allall c nel 1879.
Lo W!Sfl anno, Hodolphe Linclt invent il
" eoncaggi o" c he ri voluzion per
sempre la cons iste nZH c il sapore delle bar-
re tte solide di cioccolato.
-? NdllllJ:lgillll ..cgUe'uh:: ,Id 1893. il
Meuk1' ""ml>re fll" .s<, peri i l><Imh;,,; f .. .11"',"";
Le prime industri e di c ioccolato nacquero
verso la mel del X VII Sf'colo e, come i Il 111-
ghilte rra. la produzi one fu un processo lento
e prill1it i\o. UI \' il a di ve nne piil semplice ilei
1732. quando un fl'Ull eese di IlOme Dubui s-
son ill\cnl Ullil t3vola di macinalura. Que-
sto pe nnise ai la \OI'alol'i di mac inare i semi
in piedi. piuttost o c he inginocchiandos i di
fronl e ad una piet ra sul pfl\ imento. I pl'Odul
10l' i di pi il famosi della Fmncia ful'O-
no AUb'\J ste Poul ni n (' Jc nll-Antoine Mc ni er.
II primo. nel 1878, produce\a cioccolato il
tonne ll ate con be n c inque indust ri e di verse.
Ne l frattempo, Me nie r. un fa nnaeisla famoso
pe r le sue " poh'c ri m(, .. di cinali " , acquist una
ri ef:ola imlus triu di cioccol at o vicino ul ftu -
mc Ma rna. con l'inl enzione di produrre sem-
plicemente il cioccolul 0 pe r ricoprire le sue
pi ll ole. I c ioccoJulie l' fl'Ulleesi includono un
forle contingente di industri e specinlizzate
pi pi ccole che svolsero un 1'0010 iml)()rtan-
te nell a formnzi one dcl carattere dell' attuale
indus tria di c ioccolato iII Franc ia. Debuuve
& Cnllnis. ne fu LJJJ esempio. fu avviata a
Pa ri gi nel 1800 e sono oggi i produttori piil
\' ccchi di c ioccolato fallO n mano ne ll e cill.
47
,'-,'Iuli ( lIili ti' tllu'r'u
l! c ioccolato a rriv relativamente ta rdi in
Nord America. intorno <l lI a met del XVIII
5(."(;010.
Oggi le princ-ipali \ic sono la l::ast Choco)ate
A\enue. Illentre le stmde albemt e prendono
nOnle dai luoghi in cu i cresce il cacao O dai
tipi di seme - JUV3. Caracas, Arriba e cos

VI8.
interessante \edere come i primi produtto-
ri inglesi c dci Nord Amclica di un prodotto
c he Crtl , cd nncora. alla soddi sfa -
zione dei e dell' indul gcl17.1.1. abbiano
quasi uvuto una vedut a sevcra,
Una veduta cini ca potrebbe essere quella
secondo cui la filantropia sociale era una
huollu llI iIll O\' l'i1 di Illnrket ing, ma questi uo-
mini d'ufTul'i avevuno unii ge nuina coscienza
sociul e ( .. cl rOl'Se ull'Hllra dimost razione del
rallo c he il cioccolato sia un trattamento di
lusso che un sano alimento giomuliero,
La Cill'ull e ri st ica specifica che ravor la ven-
dita del prodotto ru In natulll cumtiva e ome-
opat ica del cioccolato.
l! eioccoluto \enh a \ enduto nelle rarmacie.
nei nlonasteri e nei conventi del XVI e XVII
secolo e ci suscit discussione sune pl'O-
priet be nefiche df'i semi di cacao e dci suoi
prodotti.
Un produllore di cioccolato a me ricuno fu
Domingo Ghimrdelti, past iccel'C italiano eon
legami con il Sud A merica c he H\'\'i i suoi
pri mi affuri n Lima, Peli ..
Ghil1mlelli uiut l'umericano. James Li ck,
c he nel 1817 avd un'allidl a San Fran-
cisco imp0l1ando e vendendo materie come
zucchero. caff e ovviamente cioccolato,
Nel 1856. l'att ivit ru conosciuta come la
Califol'lliu ChOC'olatc Munufactor)' di Ghira r-
dell i.
L'uzienda lasci il su ll'indust riu del
eio(.'Colato nel 1860 quando. per puro euso,
fu scopcI10 un modo per pro(lurre cacao in
polvere a basso conlenuto di gl'Uas i,
11 nuovo prodollo cm conosciuto come cioc-
colato e cu('uo do!t;{! nlil('inato (."(1 \'enduto

ancora Oggi ,
Nel 1868 u San Frull(' isco. Guillan:1 a \'\' i la
sua all i\'it. con all rezzature mode rne, di-
ventando lino dei produttori pi impol1anti
in Ame rica di cioccolato ad altissima quali t
per dienti nl l'ingrosso.
Nelta I",s ina ,;eF'ten'e; l'uhhtic illl .lei rmte lli
T", Iu... in cui L<t" IO "!Cicnza soc iale,
"c'MIo. inoltre i pUh:ri nu,ri"i.",ati del CifICL<t,llIlu
<Q(OA
IAI ('lIlllIl'a l' la
Il seme di cacao cresce in gra ndi ca basse
sull'albero di cacao, il Theobroma cacao, un
sempreverde che fiorisce nell e regioni Il'Opi-
c uli Ira i 20 a nord 20 il sud dell ' Equa-
lore.
L'albe ro un esemplare esigente. perc h si
rifiuta di c rescere dove lroppo alto (l'altitu-
dine ideale di ci rca 400met ri), troppo fred-
do o troppo secco e ri c hiede dI'a ro dal venlo
e dal sole. Ri chiede unche pl'Otezione dagli
animali selvaggi che si di vertono a mangiare
le cabosse (o baccelli) e soccombe facilmen-
le a diverse decomposizioni , affl osciame nti
e patologie. L.:albero del cacao c resce tradi-
zionalmente alromhra di alberi pi ahi, in
condi zioni che somi gliano al suo ha bilat di
giungla naturale.
In zone come Grc nada e zone della Gia mai -
ca, gli alhe ri di cacao crescono be ne senza
nessuna ulteriore ombra, perch sono zone
sufficientemente umide dal te rreno nutrien-
te, Theobl'Oma cresce pi o me no quanto un
albero di mele e comincia Il dare i suoi fru t-
ti nll erzo anno d'et. Con un p di fortuna,
continuer a pl'Odurre fino a quasi vent'anni.
Le fogli e lucide \'e rde scuro, c rescono fmo a
52
quasi 30 cm. I piccoli fiori 1'051.1 pallido c re-
scono in dens i gruppi sul lronco. Dopo l' im-
pollinazione, i fiori impi egano quasi cinque
mesi pe r svilupparsi i cabosse di cacao. un
raccolto coloralO - i baccelli vanno dul rosso
inte nso. al verde, al viola o giallo, cumbian-
do colore man mano che fioriscono. l baccel-
li maturi sono lunghi circa 2Ocm, ovali e ap-
puntiti. conte nenti ciascuno da 20 a 40 semi ,
a\'volti in una morbida polpa bianca. Oggi il
cacao colti valO in 45 di versi paesi . Dalla
pl"Oduzione mondiale di circa 3.000.000 ton-
ne ll ate. cl i c u i i 165-70% proviene da Il 'afri ca:
Costa d'Avorio, Ghana, igeri a. Call1enJn ...
Il .L 2- .l 3% dall'Ameri ca Centrale e Latina:
Colombia, Ecuador, Brasil e, Messico, Gua-
temala, Pe n) , Cuba, Thait i, Repubhlica Do-
minicana ... Il 17% dal Sud- Es t Asiat ico:
Indonesia. Maluys ia, Nuova Guinea ...
La l'oltil'a.:;;mlf>
Su ll' albel"O ogni anno nascono mi gliaia di
piccoli fiori d i colore bianco o giallo- rosai o.
Molti seccano e muoiono. Solo 1"1 % cli\'cn-
la frullo: " Le Cabasse" che crescono di
rellamenle sul lronco e su i mmi principali
dell'albero.
Esistono tre \'3I'iel di cacao:
il erillo. che produce un l ipo di cacao mollo
fl ne, ori gi nario dell'A meri ca Cent l'aie e de l
Mess ico.
una quali t molto fragile e sensibile. s i ri-
conosce dal colore bianco dei semi fresehi, e
coslituisee non pi del 2% circa della produ-
zione mondial e.
-Il Fors:lSlerO ha semi viol ell i e cuhosse ver-
di che assumono una colorazione gialla/ rossii
quando sono mature.
Pro\,iene dall' Amazzonia e cost ituisee ci rca
1'80% dell a produzione mondiale.
-Il Trinil:tri o un ibri do tm i due gruppi
precedent i.
ori ginario di 1'inid (Cuba) e rappresenta il
18% de ll a produzione mondi ale.
IAI /,(1('('011/111 f' /" f{'/'II1l'"III::';OIf'

Le caLosse sono raccolte il mano, con la mas-

Slma cura.
L'albero, ehe comincia a dare i frutti a Ire
54
anni e giunge li matumzione .1 6 anni , pu
produll"e fino a 80 cabosse all'anno.
Diffieilmenl e il rendimento per ellaro supera
i 1000 kg di fave di eaeao.
Ci vuole esperi enza e dest rcl.za per tagl iare
la cabosse senza danneggiare i semi all'in-
terno.
Ogni cabosse, che misu ra 20 cm di lunghez-
za, eontiene circa dai 20 ai 40 semi e un'ah-
bondante polpa zuceherina.
Dopo che le cuhosse sono s iate raccolte e
apel1e. i semi e la polpa vengono estratti e
ammucchiali in casse o cesie (tradiz ional-
mente s u foglie di banano) e lasciare riposa-
re per qualche giorno (fino a 5/6 giorni).
Durante ques to periodo prende avvio una se-
ri e di fel1nentuzioni: prima alcolica, poi lat-
t ica ed acetica.
La fermentazione ha tre funzioni importanti:
-l'eliminazione dell a polpa:
-l' inibi zione della facolt germinativa dei

semi:
-la creazione dei precursori degli aromi, cio
di quegli elementi che durant e le fus i suc-
cessive (Iostatllra, concaggio, etc.) detenni-
neranno il profumo, il gust o. l' ampiezza e la
complessi t degli aromi di un buon ciocco--
lato.
C('s,;i,'azuu' (' il ('()/Ifrollo tI('lIa
fJllflliff
Dopo la fermentazione. le fa\' e \' engono es-
s icc<lte al sole anc he per pi di 10/12 giomi
e perdollo cosl il loro contcnuto di acqua che
ora del 7% circa.
Questo permette di consen'a re le fm'c di ca-
cao a nc he pe r periodi molto lunghi.
l':essiccazione sene inolt re a bloccare il
processo di fc rrne ntaziollf' che, se protratto
troppo u lungo, pu CilllSilr(' acidit troppo
elevala e conseguentemente "danneggiare"
la qual it del Ctlf:oo.
Come tutt i i prodotti preziosi, le fa ve di ca-
cao sono sottoposte ad un accurati ss imo
controllo di quali t da pa rt e del colth' alore
ed ull c he dci tl"il sfonnatore. prima di essere
messe in succhi di juta e spe<l ite alle loro
destinuzioni.
L'Ht-rivo del cacao allu fabb ri ca del cioccolu-
lo: qui i sacchi di fave di cacao sono scaricati
e sloccat i in silos.
~ l'inizio dci processo di produzione del
cioccolato.
l semi di cacao urrivuno all'indus tria nelle
condi zioni in c ui hanno lasciato le piantagio-
ni nei paesi d'originc.
Sono slati fermentali cd essiccali ma 5Ono
ancora unti matelia plima con lu parte com-
mestibile m \'olta all ' interno di una cort eccia
dura. c he pol\'e rosa a causa dei residui del-
la polpa secca.
Viene falla lIna prima pulizia dei semi du-
rant e l" <Itl ale sono rilllQ:,si con settlcC'io pie-
Ire ed altri oggelli presenli ne i sacchi.
I semi paos.. 1no clu un nastro scolTe\'ole il
delle Immogge (conte nitori a forma di tronco
di piramide c he servono per convoglia re un
prodotto \'e rso un ahro luogo di la \'orazlone)
di immagazzina mento c da l passano su un
uhto 1I11sll'0 IrUilportutorc illle macc hine di
pu li zia e nmcinutlll'tl .
I semi sono ull entamente ispezionat i ecl
eventuali semi doppi o rinsecchiti sono scar-
lal i. cosl come eventuale materiale ancora
allaccato ai semi.
Poi i semi pu li ti e clussiflcali sono raccol-
ti in cOlltenitol' o pasi'uli ad un altro nas tro
tras porlnlorc conti nuo flno ad alTi\'a re alle
macchille di tostntul"U.
55
IAI to:datura I)('r il :""P0l"('
La lostalum una fase cltlciale del processo
e ha di verse funzioni.
lnnanzitutto, sviluppa il sapol'e.I 'amma e al'-
ri cchi sc;e il colore.
La tostalum fac ilita la rimozi one della " buc-
ci a" che attorno al chi cco, rende ndolo
pronto per la macinatum.
Il grado di 108tatum estremamente impor-
tante.
Un'eccessiva tOSIHI,uru distrugge il sapore
natumle del seme e pruduce un ri sultato
amaro, ment re una ridolla tostatura rendc
pi cliO.ci le la rimozione cleli a corteccia c
non si ri esce quindi ad eliminare l'amarezza
naturale del seme grezzo.
Di versi tipi di semi ric hiedono dive rse tem-
perature di toslaturu. ti seconda de lla consi-
stenza e del sapore; le variet dol ci sono in
genere tostate a tempemture pi basse delle
varict pi forti.
Dopo la tostatura, si fanno raffreflda re i semi,
prima possibile pe r evitare un' ulteriore to-
st,atura int e rna.
56
Durante questa fase, i semi sono passat i at-
trave rso la macchina di sgusciatura e setac-
c iatura che apre i semi tostati e sepal'il le
cortecce pi!'1 leggere dai pezzi pi!'1 pesanti del
c hi cco.
I pmdullori riciclano le c0l1ecce, rendcndole
concime per i gia rdini o le utilizzano per pro-
clurl"e burro Illorhiclo "cli scorza".
La 111,. .... ,.('1" ("l'IU,;,,!t:
la produ:d(JII(' d(1 ";0,.,.01010
Mjscel:lZione: gli ingredienti vengono sele-
zionati e mescoluti in proporzioni variabili a
seconda delh. ri cella e del tipo di c ioccolato
c he s i vuole ottenere: a l latt e. bianco, fon-
clente o gianduia.
R:lffin:lzione: grancli raffinatrici a cilinclri
schiacciano e tagliano l' impasto di cioccola-
to fino H ridurlo in particelle di dimensioni
non superiori ti 18 mic ron.
ConC:l ggio: un'operazione che pu durare
per mol1f' ore e c he persegue di\' ers i obi ell i-
vi, come: c reUl"e un impasto amalgamato tra
i \' ari componenti, l'idIOTe gli a romi acidi e
astringenti (.d estrarre l'umidit resi dua che
all a dci processo non sar s upe riore allo
0.50.8%.
In qu('stll fuse si aggiungono normalmente
una piccola parte d i let icina di soia 0.3%
come ed emulsionante, e una
piccoli ssima quantit di \' ani glia come aro-
matizzant e.
Te mperaggio: la pasta di cioccolato prima
di essere modell ata deve essere sottoposta
a un trull umento termico dellO te mpe raggio.
durante il quale il cioccolato pri ma viene
raffreddato u 26/'28 e successivame nt e ri-
scaldato a 29/32.
Ci ind ispc nsubil(' perch il hUlTo di ca-
cao solidific hi nell o forma c ri stallina stabile.
soltanto ('051 il cioccolato a \' r la capaci t di
modell aggio. un aspetto lucido. uno s pacco
corrello e un"ollima conserva bi li t.
Modell:1ggio: il cioccolato viene col<lto in
appos iti slampi nei Cjuali pu prendere forme
di \erse (tmoletw. pralina. uova ... ) e l)Qi so-
in grandi tunnel di rarrreddamento
all a dei quuli il (" ioecolalo \'ie ne estmllo
fuc ilme nte dagli stumpi.
Confezioll:1me nto: il cioccolato solido ora
pu essere inClll'tato c confezionato nei mexli
pi accaui\llnti e fa ntaf' ios i.
IAI produ=.iollt': (a po."ilo di {"O('OO
Puliturn: il cacao \ ' iCIl(' pulito da col1)i est mllei
e \ iene selezionl.lto di videndo le fa\e I"olle (h]
quelle intere. le qual i continuemnno il pnlCCSso.
PretostafUra: le fuve vengono sottoposte per
c irea 100 secondi uel un forte in"aggiame nto
ti (' i 1'(:" 400 c he fa cilitu la separazi one della
bur-eia dull u fuvo.
Rottura: le fuve vengono frantulll<lle in pic-
coli pezzi che prendono il nome di granella,
e nel conte mpo viene eli mi nata la buccia che
le riveste.
Alcalinizzazione: 11.1 gl'Unclio subisce un
"bagno" ('on ilcqUI.I all o quale. a seconda
dci casi. pu essere aggiunto del carbonaiO
57
di potassio che riducc la naturalc acidit del
cacao.
Torrefazione: la gmnclla
Mia calda da 100 u 120.

\'Iene tostata con
Il processo cii torrcfazione dura circa 30 mi -
nuti, e deve gl.lntll tire una tostatura omoge-
nea cos che si possano s vi luppare gli aromi
pi nobili del cacao.
M:-.cill:-.zione: la granclla viene macinata in un
l11ulino a pioli (ronnato clu una serie di blocchi
metallici coll egati a un tamburo rotante) e qui
si trasronna in un prodollo che prcnde il nomc
di liquore o pasta di cacao.
I. a produzio/l(' d(4 burro (' d(/Ia
pO/t'N(
la pasta di cacao viene spremuta in
presse iclmuliche che ne la parte gms-
sa. il bUITo; la parte secca che residua dalla spre-
rnit um della {k1Sla di cacao il pannello di Ci.lcao.
Filtrazione: il burro di CUCilO viene filtralO
con fill ri di cm1a c he trall e ngono le impurit.
Deodonzzazione: medianle un getto di va-
pore ad uilU pressione viene eslralla una par-
le di acidi \oluti li pe r re nde re il gusto del
burro pill dol ce e meno acido.
Polveriu:ll.ione: il panell o \'iene trilurato
pri ma in modo grossola no e in segui to smi-
nuzzal o sino ad essere polve ri zzato finemen-
te. A qut' SIO punto p!"Onto pe r essere confe-
.donato pe r lu \endittl.
Oggi. secondo la n0I111ul i va vigente. si de-
fini sce cioccolato un prodollo cost ituito da
granelli di cacao, cacao magro e cacao in
polve re, saccarosio e hurt'O di cacao.
La part e secca compless iva deri vante dal
ctlcao deve essere nlmeno il 35%. il CilCilO
magro nlmeno il 14% e il burro di cacao al-
menoi I 18%.
In commerc io ne esiste una \'ariet nOIe mie.
diffe renti per gusto e forma, a seconda della
qualit e dell n toslatuI"U dei semi di cacao,
del procedimento di lavorazione adottato e
del gus to del paese nel qual e il c ioccolato
viene prodotto.
Ohre al cioccolato classico si distinguono al-
tri ti pi di c ioccolato particolari, i cui nomi
hanno unii precisa relazione con le percen-
tuali degli ingrcdienti.
CIOCCOLATO
FONDENTE
Questo cioccolato cont iene solo pasta di cu-
cao, burro di cacuo, zucchero, vaniglia c, a
volt e. lecitinn (un emu lsionant e) in quanti-
tati\' i variabili. La pcrcentuale di cacao de ve
essere almeno dci 45% e il burro di cacao il
28%. I migliori ri sultati in cucimi si ottengo-
no quando si impiega del cioccolato con un
contenuto di cacao del 50%. Oltre che per
essere gustato in tavolelle. adatto per tOl1e
e dessert .
'l'fili i i IU'lu1iri (/{./ !WU!t' fI!('
Fondent e ancora pill buono.
Ne ro. inte nso. inehriunt e. il cioccolato fon-
dente il piacere p{!r ecccilenza.
Il suo gust o vellututo, In sua consistenzu pa-
stosa ne funno tinti deli zia che appaga lulli
i sensi. Forse non tutt i sanno che il c iocco-
Ialo fondente anche un alimento I"cco di
sostanze nutriti ve preziose per il nostro or-
gani smo. Sono molte le propriet di questo
alilliento. I)C/' troppo tempo considerato solo
un semplice pc(."(:ato di gola. un eccellente
integratore aliment ulc. Il cioc'Colato piace.
perch delizioso. ma alle \olte. il deside-
63
rio di mangiarlo nasce pi dal bi sogno che
il nostro organi smo ha di assumere minerali.
Il cioccolato fondente, infatti, ri cco di sali
minerali come il magnesio, potassio e ferl'O,
ind ispensabili per il nosll'O benessere psico-
fisico. Il magnesio importantissimo per la
concentrazione dei nostri muscoli IXI fon-
damentale per lo sviluppo e la crescita delle
ossa. Mangiando il cioccolato cont ribuiamo
a soddisfa re i fabbisogni quotidiani di ma-
gnes io e altri minemli, utili per affrontare lo
stress dell a \' itl.l quotidiana e per senti rei pi
in forma.
'\ '
h
"
. ,
',I<;-
CIOCCOLATO
EXTRA FONDENTE
Si di st ingue dal cioccolato fondente perch
cont iene una percentuale di cacao che pu
s uperare addirittura il 70%.
Di altissima qualit questo cioccolato par-
t icolannentc adatto per essere consumat o in
tavolette.
'0'11 . . lili '
CIOCCOLATO
O
Dopo l'esll'Uzione della Illuggi or pm1e del
buno di CU('3 0. il cacao res iduo viene tostato
e ridotto in polvere.
Nolo anche come cioccolato dei "pasticcie-
ri" , il c ioccolato amuro s i OIlICI1 C dall a mi -
sc(!11.l ddlu pas ta di cacao ('on oun'o di cacao.
Non cOlli iell e zucchero n ahri aromi. e il
s uo sapore ulllam e intenso.
PCI' l'cal izzare prodott i da rorno. 30g d i q ue-
sto cioccolalo possono essere sostituii i con
20g di cacao 11 1111.1 1'0 e 15g di bUITO. e la dose
d i zu('chero delln ri cetta dovr essere adatta-
la di (onSCb'UCIl 7J:1.
CIOCCOLATO
ALLATfE
Questo tipo di cioccolul 0 si ott iene con ['ag-
giunta di lall e in pol vere. Pi la
sostanza secca deri vant e dal latte dc\'c essere
a1n1('no del 14%, il Sil ccarosio aggiunlo IlOIl
pitl del 55%. il cacao non meno del 25%.
Il cioccolato Il lutt e ClJllItteri z1,ut o da un SH-
pore pi dolce e cre moso rispett o al cioccolato
fondente. ma non pu sostituirlo nella prepa-
razione di ri cette da forno. in {Iuanto il suo
cont enuto di inferi ore e per questo lo
si consuma sopmtt utt o in Quando lo
si fonde occon'{> pI'estUI'C part icolare attenzio-
ne. perch molto sensibil e al caIOi'C.
CIOCCOLATO
BIANCO
Il cior'colat o hianco non contiene cacao c al-
cun genere di colorHnti, per cui sotto l'aspet-
to tecn ico non potrebbe essere definito "cioc-
colato" , Si ottiene mi scelando solo burro di
CI.l ClIO per il 20%, IUll e o del'i\' uti pCI' almeno
il 14%, e il succumsio non pi del 55%. Il
cioccolato hiunc'o. piil grasso del fondente,
largamente ut ilizzato per glassare 1001e e
]weparare 1ll0usse, salse e dolci vari. Come
il cioccolato al latte. anche quello bianco
molto sensibi le al calore, pe rta nto OCCOI'I'C
prestare particolare attenzione quando lo s i
fonde. Si consiglia di porre il bagnomaria il
cioccol ato bianco in ulla ciotola. mantenen-
do la tempemlum Ira 1.10- .1 20C.
COCCEDI
CIOCCOLATO
Le gocce di cioccolato nuscono negli Stal i
Uniti per appol'ture una gustosa modifica ai
tradi zionali biscolli.
Esse conlengono un quanlilali\'o di hUl'fO
di cacao inrcriorc nl cioccolalo lradizionale
e possono esscre di c ioc.'colalo rondenl e. Hl
Inlle o hianco.
Si tratt a di un deri vHlo del cioccolalo, la cui
rorma il goccia si manI iene intatta e per que-
s lo ideale per l'impaslo di un dolce, ma pu
essere Hnche sciollo a bagnomari a.
PRALINAO
CIOCCOLATO
ProdOl1 0 del la dime nsione di un boccone,
cos liluil0 du eioccolulO ripieno o da parti di
cioccolato (che pu essere di va rio genere:
c ioccolalo all a1 te, al giundui u. hi anco,ecc.) e
cl i pa t'I i di a lt .. i i ngred ienl i. a patt o c he i pezzi
d i (' iOCf;Ol u[o siuno in part e o complelumenle
vis ibili. ri spcllnndo la percentual e stabilita
da ll a nonnuliql e umpea pari ad almeno il
25% del peso totale del prodotlo o da una
mi scela di cioccolato e di all ri ingredienti.
ad esclusione dell e farinf' di amidi e feco-
le nonch delle :,Oslanze grusse di\ctse dal
bunu di CUCI.lO e dell e soslanze grasse prO\c-
ni cnli dul lulte. ti condizione c he le pUlti di
cioccolul o siano pari ad almeno il 25% del
peso 101ale del pro<lollO.
CIOCCOLATO
AL GIANDUIA
La paternit di quesl o tipo di cioccolato da
allribuirs i ai torines i.
Nel .1 806 il cacilo uveva un cos to elevato ed
e ra dirr. cil e riromirsene a causa del blocco
nupol eoni co. cosl alcuni cioccolntiel'i pen-
SUl'Ono di m i ~ e l L l l e il cacuo con le nocciole
pi emontesi. ridotte in poh ere. Si ottenne da
questo connubio un cioccolato molto gusto-
SO e pi economico. Il cioccolato al gia nduia
cont iene circa il 32% di cacao.da 20-40 g
di nocciole macinat e pe r ogni 100 g di pro-
dOli O. E' ollimo da gu:. tnre in ta\Olelln nella
vcrs iotH" cioccolato u11 e nocciole gia nduia e
cioccolato al lall e e alle nocciol e gianduia.
Lo si usa pe r r/.U'Ci re e decomre dol ci oppure
lo si pu semplicemente gustUl'e in lavolella.
67
CIOCCOLATO
COUVERTURE
La cQuvcrlure. pi pr{!Cisarnente cioccolato
di copc r1ura.
Viene utili zzato in pasticceria, nella produ-
zione di cioccolatini e pmline.
Si differenzia dal cioccolulo normale per \' al-
to cont enuto di hurro di cacao. mai infe riore
al 32%. grazie al qual e ri sult a particolar-
mente brill ante e si sciogli e con facilit.
Vi sono coperture fondent i, coperture di
cioccolato bianco o allUlI e.
A seconda cl elia concell\l'I.17.ione di burro di
cHcao. l a COpCI1uI"H pi o meno fluida: quel-
le riti dense (con lllellO burro di cacao) sono
le pi indi cate pcr i ri pieni dei cioccolatini.
Una fluidit media invece adatta al rivesti-
mento, ment re una copertura Pl1l1icolarmen-
le r;ca di burro di cacuo viene impiegala
per il rnodell aggio negli stampi .
Negli ulti mi anni, nel mondo dell'alta pa-
sti cceria sono molto apprezzate le coperture
mono-ori gine., per le quali cio \' ie ne utiliz-
zato esclusivamente un uni co tipo di cacao
selezionato. e questo accorgimento garanti-
sce u Il li vello quali tal i vo u h issi mo per aromu
e raffinat ezza.
68
CIOCCOLATO
ORGANICO
leggerme nte pi costoso ri spello agli altri
t ipi di cacao, ma un prodott o di qualit, con
un'alta percentual e di cacao, prodollo senza
pest icidi e nel ri spetto deIrambie nt e.
Si pu trovare "l latte o rondent e.
CIOCCOLATO PER
LA COPERTURA
DI TORTE
t unti miseela di zucchero, olio vegetal e, ca-
cao e tHornat izzanti. Il supore debole. ma
l'alla percentuale di grassi lo rende adallo
per i riccioli di cioccolato. Pcr mi gli omrne il
sapore, si pub aggiungere un po' d i cioccola-
to .



CIOCCOLATO
IN POLVERE
Il eioccol ol o in pol vere ut ili zzuto jn cuc ina
e per prepanll'C le bevande.
Contiene meno cacao del cacao puro e ha un
gusto molt o piil dolce e del icato.


-. ..

lo--
j
Ogni produlIOI'e di cioccolato ha ulla riceltH
segre1 a o una mi scela di aromatizzanti che
rendc il prodotto unico.
I ripicni C gli aroma ti zzanti della stessa Iu-
titucline tropicale del seme di cacao sono
\' uniglia. cannellu. cmdalllolllo. carf. rhulll.
ginger. o unche il pepe e il peperoncino,
In questa era di "rusione culinuri u". seme-
scoli amo il cioccolato aromutizzato con le
s pezie di latitudine pi a nord sembra sba-
gli ato: pcrch difficile immaginare il cioc-
coluto ul sapore di finocc hio o clImino,
Ma rorse solo quest ione di tempo,
SAPORE SEGRETO
Ogni paese che consuma eioccolato ha i pro-
pri sapori prereri ti.
L' Italia prererisce il cioccolalo misch iato a
noceiole. mandorl e o castagne.
Anche la Frnnciu preferi sce il sapore de lle
nocciole. ml.l vi\' e di cioccolato amaro fon-
dente dul sapore rOl' te,
La Spagna allla il cioccoll.llo speziato e i ri-
pi eni con mandorl e e rl'utta secca.
L'America consuma soprattutto cioccolato al
laHe, spesso con nocC'ioline o rnandode in-
tere. ment re la Gran Bretagna prereri sce la
vanigl ia,
Ogni paese utili zza miscele diverse di semi ,
e le sotti li \ari azioni di sapore delle di\'erse
variet di semi svolgono un ruolo cruci ale
nella determinazione del sapol'e finale del
c io{;colalo,
Se C'onsideriumo i di \' el'si metodi di lavora-
zione udatti all e singole indusl li e, il numero
di combinazioni di supol' infinito.
La complessi t del sapore del cioccolato
ronte di grnnde rascino per gli studiosi che
danno \'ita e ufTrontano l'argomento del sa-
pore in modo molt o detlagli uto,
71
UNA STORIA
DI RIPIENO
Npl 1987. la Ethel M. Chocolales. possedu-
la dall'ot tantaducnne Fon'esi Mars. cerc di
inll'Odurre i cioccolatini ripieni di liquore il
Las Vegas. Nevuda.
I cioccolatini erano ripi eni d i crema di men-
la, hrundy. $(;olcll e bourhon. Mars sapeva
che la \elldila eia produzione di cioccolatini
al liquore fosse illegale in gran parte degli
stati americani e le s ue vendite non sembra-
va no mi gliorare. soprattutto. qua ndo, ci fu un
a ppell o alla legai izzazione dei cioccolat ini al
liquore c rI.! sinio d i recente ,'es pinlo in Pcnn-
sylvunia pe rc h non e runo in linea con i va-
lori elogiati dell e comuni t rel igiose.
Essendo una persona che 11011 si
facilment e, i] de terminalo Mars fece Ulla pe-
ti zione pe r la vendita e la produzione di cioc-
colat i al liquore nel suo paese na tal e del Ne-
vuda. Questo signiflcmu che poteva vendere
i s uoi c ioccolatini Il . Illa non oltre i confini.
e cosl dO\elle limita rsi all a vendita a venti
milioni di t Ul'is ti c he visitavano Las Ve rgas

oglll anno.
I cioccolat ini dell a Ethel M. Chocolat es si
possono ancoru t ro\are I.IU'I.Ierop0l1o di Las
Vegl.l s e in molli ulberglli d i lusso.
Ecco alcuni segreti sui tipi di ripi eno pi po-
polari .
Bo llito: hasuto su zucchero e glucosio e in-
clude (ul'UllIeli o. bw-ro, zuce hero e lalle.
Pallllee Co ndelltl : un mix di cli stalli di zuc-
c hero in sciroppo di zuechero. con frutla o
a hri al'Omati1.7.nnti. COIlCI10 con cioccolato
diluito.
Croccante: zucchero fuso con nocciole trita-
le.
Gallache: un mi;\. di cioccolato, burro e pan-
111.1 . arrotoluto in polvere di cacao per forma re
Ull tartufo o a\'\'olto in cioccolato diluito.
Gi!lndui a: nocciole finemente maeinate e
zucchero mescolati a c ioccolato fondente o
/.IIIU1le,
Marz!ll)alle: zucche ro fuso mescolato a man-
dorle macinate. ricoperto eon cioccolato fon-
dente o al la1le.
To rrone: un mix di albume sbattuto, zuc-
chero bolli to. nocciole eIa fl'ulla candita.
Pralill a: simil e al gianduia. ma con una con-
pi granulosa e in gene re ricopel1o
con cioccolato fondente o al lalle.
73
If i pit>1I i [alli a.-;I id
Negli Stati Uniti , il peperoncino e il cioccola-
to sono abbinati ancora una \'olta nella stra-
na gamma di pasti cceria creata da due cioc-
colati eri di Oregon che includono i Mexican
Zingcrs, una salsa jalapcno ve rde e cremos a
ri coperta da un im'oluc ro di cioccolato bian-
co, e i Southwes t Coyote Ki ckers, una salsa
rossa jalapeio ricoperta con cioccolato bian-
co leggero. Sposlandoci in Europa. invece, lu
sloria cambia. In It alia i cioccolat ini fonden-
ti sono ripi eni di frullii imbevuta di liquore:
c ili egie, mandarini , felline di pesca SL"Cca,
pe re, albicocche e amnce.
Ci sono anche prugne, dall eri e noci riempiti
con tllal-I.a pane e ri coperti di eioccolato fon -
dente. In Gran Bretagna. gli amanti de l cioc-
colato possono assapora re i delicali ripieni
fondenti accompagnati dall e creme di viola
o il marzapane; i ripieni di tartufo; o i grosso
pezzi di zenwm sciroppato e noci brasiliane
inte re.
La Francia la patri a dci Im'tufo al ciocco-
lat o nero, Quando fu crealo, era considerato
di veltente il fatto di inventare cibi che as-
somi gliassem a cose con cui non avevano
nessun legame, l "Truffes Au Chocolat " era
prali ne di cioccolato burmse e molt o sostan-
ziose passate in polve re di cacao Hlll iU'O per
assomi gliare ai salati funghi neri di P ri gord.
Il confelto si adall bene all' introduzione del
cioccolato e oggi consiste in praline o noci
ri coperte di c ioccolato o zucchero dul'O.
---
,

Gusture il ci occol ato un vero e proprio rito
ed un esperi e nzu in lulli i sens i.
Un mome nto di puro piacere da spe rimen-
tare con i cinque sensi c he e ntmno in gioco
qua ndo bisogna \nl ut ure 11.1 qua li t del cioc-
colato.
In a ltre pa rol e. un percorso da seguire con
lentezza. passo dopo passo. pe r \' i\'e re un'e-
. .
spe n enza ullica.
Vi sono di\ersi aspett i da considerare.
La vist a. Oi'Set"\ ate la s upe rfi cie. il colore pu
rOl"lli re ind izi su ll a pro\cniem:1J. sull a \uri et
e sullo stato d i <. ..o nscn'uzi one del cacoo.
Valutat e l' unirormit, lu lonal il. la brill an-
tezza e i I suo grado di lucid il com uni cano la
pe rrezione del cioccola to.
Que llo mi gli ore si prcsentu lucente e mai
opuco.
Il (a((o. L' indagine tnttil e parte pre nde ndo
tra le dita il cioccolato. La pe rcezione di se-
tos it indi ce di huona tessitul"a . slrullura e

conser\'azlone.
Il cioccolato con un 'alt a pe rcentua le di hu rro
di CUCilO cl oHe hbe cominc ia re subito a scio-
gli e l'Si se te nuto in mano: questo un buon
segno.
Le labhra, de\' ono senli.-lo \'ellull.lto, dutti le
ed ext raleviga to seJl za gra nuli e deve scio-
gli e rs i s ubit o.
L'o l(atto . Un proru mo pCI'Sistentc, inebri a nte
e inte nso: il Ci.WIlO s prigiona e mozioni olfat-
t ive ell e non si diment icano, ma il suo odore
non de\ e essere t roppo eccessho.
Ri conoscete e pe rcepi te gli aromi tipic i che
ne l loro insieme cost ituiscono il prorumo del
c ioccolato, I prorulIli primari indicano i pro-
rumi propri de l cUC'ao d i origine,
I prorumi sono gli aromi c he si
svi luppano clunlnte le rasi d i rerme nta zi one,
tondazione e concaggio. l prorumi terziari si
s\' iluppano durante la stagionat ura.
Ludito. Il c ioccolato deve esserI' croccant e e
rare un ItlIllOn! ncll o quando vicne di viso in
due. questo s uono di chi a mo " snup'.
Lo schi occo dc\'c I" sulta re nell o e bcn pe r-
cepi to.
Se si rOnlll.l nO dell e schegge, troppo sec-
co: se .-esistc alla rottura, troppo s imil e a lla
cem.
Il cioccoluto migli ore ha un s uono nell o e
limpido, dcciso come il sapore che del izia il
pala to.
77
Il g uSlO, Il momento supremo in cui il c ibo
degli dei libenl tulla la sua magia,
La fus ione progressiva sulla li ngua sprigiona
una ri cchezza faHa di mille sfumatu re,
Dal dolce. all ' amal'O, passando per la scale
degli infin it i al'Omi che f,mtl o del cioccolato
ltl pi inebri ante esperi enza per il palato,
La prima va luzione gustati va detennina gli
elementi di st int ivi fi sici: il tempo di fu sione,
la granulosit e la palatabi li t. o\' \' el'O l'in-
s ieme di sensazioni taudi percepite all'inter-
no dell a cavit orale.
tu seconda va lutazione gustat iva la com-
pless it aromat ica che si detennina all l'l:l Ver-
so le percezioni di sapore, lunghezza e radi ci
aromati che (cacao, floreale, fmltalo, \'egela-
le, lostalo, s pezi alo).
La lel7,a ed ultima valutazione gustati va
l'esume tec ni co-gu5tat ivo, che permell e di
tnlll'e le conclus ioni sul va lore del ciocco-
lat o: dolcezza. acidit, sapidi t e aml:uezw,
Valulazione final e: equilibri o al'Omati co-gu-
5tali \'o,
Il giudizio finale del cioccolalo dipe nde dal
rappor'lo pi o meno C([ui li bralo tra le varie
sensuzioni percepit e all' assaggio,
Le sensazioni determinano e deri va no dellu
quulil di aromatici t, morbi dczza (quantit
di zuccheri) e durezza,
78
t meglio assaggiare il c ioccolat o a stomaco
vuol o.
Se il cioccolato slalo ben conservalo, avre-
le bi sogno di un' ora perch raggiunga la lem-
peral11r'a t'Uccomandata di 19-25C.
Cioccolnto
Las ciate in bocca il cioccolato. senza mast i-
cado per alcuni momenti per assaporare i

SUOI sapon e aromi pn man.
Masti cat e per ci nque/dieci \'ohe e il ciocco-
lato vi ril ascer i suoi urorni secondari
Lasciate poi che tocchi il palato per assapo-
nu e tutt i i sapori.
Infine, godetevi i sa pori pers istenti in bocca.
Cioccolato ripieno
L"'i ciate in bocca il c ioccolato. senza musi i-
carlo per alcuni momenti per assa poml'C i
. . ...
SUOI Siq}()n e aromi pnman.
Masti cat e per tre/cinque volt e per mescolare
il cioccolato e il ri pieno.
Lasciate poi che si sciolga lenlamente in
hocca per assa porare lul1 i i sapori .
Godetevi poi i sapori pilt enaci.
80
CiO('('o/alo (' l ' itlO
Vin i da dessert come il passito si sposano
perfellumentc ai cioccolatini fondenti. con-
qui stUlulo anche i palati pi esigenti.
I due pnxlolli ~ i c ~ h n o li vicenda: il cioc-
colatino s prigiona le proprie carallerist iche
pi ene ed intense contribuendo ad evidenzia-
re il sapore morbido e vellulalo de) vino.
l'im'('o/alo (' birra
La birTi! non solo una be\'unda o un

pra-
cevole modo per passa re il tempo. ma rap-
pref!t:nta cultura, tmdi'l.ione. va lori naturali"
Il suo ubbinulllcnto una rOrlna per guurdure
il mondo Illlnwcrso un boccale.
Durante la degus lIJzione incredibile la
complessit ammatica che ne scal urisce.
I sentor; ammatic i del cacao rondono per-
fettament e con Sii aromi nor"eali. caramell o.
frUlla secca della birra: un gusto \"erumente
sontuoso .
2
( 'io('('oluIO l' liquori
I liquori sono capaci di sostenere la forte
personulit e l'el evata compless it del cioc-
colato fonde nte anche con ele\'ut e quantit
di cacao,
Il cacuo nero 11 1 7()l'k o al 1'85% I.H . .'compagna-
lo da ulla gruppa o un wis ky puro malto di
Scozia ben ill\ecchiato e crea un' esperienza
palalale unica. dO\'e la sonigli C'.l.Za e la pu-
rezza duella con la corposil del liquore.
Ci 0('('0 I al () (' ('h flllIl J(I/!.II('
Unire lo champagne con il cioccolato non
un'impresa semplice: occorre scegliere uno
champagne molto inv(.>(;chiato ed abbinarlo
con i cioccolatini in cui il le nol'e di cacao
non s uperi il 70%. Le tmolelle al gusto di
arancino pem e ciliegia sono la scelta gius ta
per creare combinazioni innovative che uni-
scano il gusto deli cato e frullnto all"effen'e-
scenza del lo champagne,
C'j(J('("o/ulo (' /rllll(l /r(>s('u
Gli agrumi (arancio, ananas, pompelmo ... ), i
frU1\i ross i (lamponi, ci liegie), la frulla esoli-
ca (ananas. banana, mango) e le pel'e s lanno
benissimo con il cioccolal o, come anche le
casta gne. Ma resta una questione di gus ti .
('iocco/uIO (' /1'11//(1 ,o.;(>(('U
Mandorl e. noci. nocciole, pislacchi. noci ...
Inlere, sono buone per la loro c roccantezza,
i n polve re. pe r la cre mosit che confe riscono
alla cioccolata.

C'iO('('o/ulo (' .o;pt::.it'
Espl osione di gusto ass icurata per questo ac-
coslamenlo shock .
Con il cioccolalo, lul1e le spezie vanno bene:
pepe, cardamomo, cannella, peperoncino,
vanigli a. zenzero.
('i()(O('O/ulo (> /0 c"ciua ,4;u/Illa
Il cioccolato di'I li sa 11 0 all e salse a base di vino e
ai pia11 i cucinati 11 lungo. [n ogni caso, spesso
sotto fonna di cacao, che verr inlrodol1o nelle
ricet1e., per accompagnare pasta, pollame ...
CONSERVARE
Il cioccolato pub essere hen conservalo fino
ad un anno se le condi zioni sono favorevoli.
Questo vuoi dire un luogo asciutto con una
temperatura di circa 20C.
A temperature piil elevale, il cioccolato pu
sviluppare dell e :,Iris<:ialure hianche perch
il grasso sale in superficie.
Anche se non l'miner il gusto, rm'illcr l'a-
spetto del cioccolato fendendolo inUli li 7..7..a-
bi le per le decorazioni.
Quando si conserva il cioccolato, bisogna te-
nerl o freddo e asciutto.
SUI'ehhe oppor1UIlo mcII ciclo in un COllte-
nitore cflllcti(:o lontano dogli alimenti e da
odori intensi.
Coni rollat e la data di scadenza sulla confe-

zione.
FONDERE IL
CIOCCOLATO
Se il cioccolato si da solo, lulla ,'at-
trezzatura deve essere compl etamente asciut-
ta perc h l'acqua pu fuI' si c he il cioccolato si
addensi e di vent i un impasto dul"O.
Per questo mol im, non coprite il cioccolato
dUnlllt e o dopo a\crl o fuso. perch pol rebbe
formarsi In
Se il cioccolato dO\esse adden:sarsi aggiunge
te un po' di cioccolato bi anco pUIl) (n burro
n margarina). e mescolate bene.
Se non funziona ri cominciate.
Non buttate il cioccolato uddensato: SC'iogli e.
telo con la panna pcr ollcnere lIna salsa.
Con o sen1.3 liquido, il <:ioc(;olato dO\'reblX!
essere fuso molto lent amente.
Si brucia facilmen te e quindi sviluppa un su
pore sgradevole .
11 cioccolato nero non Vii ri scaldato ad una
temperuturn superiore ai 500C.
Il cioccolnto allUl1e o bianco non si dc\'ono
superare i '15C.
Fate pm1icolnre attenzione quando sciogliete
il cioccoluto bianco perch si indurisce facil
mente se soggetto il calore.
87
,""('OKl'l"i' ill"i(J('('ola/o Il
{)aWIUIIW,.;a
1- Frantumare o tagliare 1.1 piccoli 1>e7.zi il
cioccolato con un coltello uffilato in modo
che pOSS<'l sciogli ersi \elocemente e unifor-
mement e.
2- Mettere il c-ioccolal o in una ciotola n ~ s i
stcnle al calore e ponctelu in una pentolu
cOllt l! ll enle acqua bollente. La ciotola non
deve essere a contallo con ["acqua.
88
3- Far riscaldare u fuoco lento fmo a quando
il cioccolato ri suhu fuso e li scio, mescolando
di tanto in tanto.
Sdo,r/if'l'i' il ('hw(' o/alo

tli /"(>fI(IIII(' II/I' ,o.; u/IUf)('o
Quando una ri CCllfl mccomanda di sciogliere
il eiocc:olato con un liquido come illalle. la
panna o unche il hurro. lo gi pu fm'e in una
pentola dil-ethlllle nte gul fuoco.
l-Scegliete lIna pentola eon il fondo spesso.
Aggiungere il c ioccolato e il liquido a fuoco
le nto, mcscohllldo spesso, fino a quando il
cioccoluto non ri sulta fuso c dulln consisten-
za li scin.
' Ibgl icre suhito dal fuoco. Qu(, 'Sto metodo
utili zzHto unche pe r prepurare salse. glasse
e alc uni dolc i.
2- Il c-ioccoluto pu essere fuso anc he in
forno u bussa temperatura.
Prcri scl.l ldate il fOl"llo a 110C.
Mellete il (; ioccolulo iII IIna ciotola res is tente
al calore c mell ctelu il ei forno per alcuni
minuti.
Togli ete il cioccolal o prima c he sia
compl etume nt e fuso c mescolat e fino li
quando di viene omogeneo.
89
8('iot{/'"'' i/ dON'o/a/o
/1,./ III ir.,.OOlU/r
Controllate il cioccolato con interva lli
quenti dU!'ant e il tempo di cott ura.
1- Mellete l1 5g di cioccolato a pezzi
fre-
o f!'antumato nero, fondente o semi dolce in
una ciotola res is tente al calore e melletela
nel forno a microonde regolato a una lempe-
ratu!'a medi a, per circa 2 minut i. La stessa
quanti t di cioccolato al latte o bianco do-
vrebbe essere fusa 11 te mperatura bassa per
e irca due minuti.
2- Cont roll are il cioccolato ad inte rvalli
frequent i durant e il te mpo di coltura.
Il cioccol ato comincer ad essere lucido.
90
Deve essere tolto dal microonde ed essere
mescolato fino a quando non risulti comple-
tamente fuso e uniforme.
T9IPERARE IL
CIOCCOLATO
La aiula il processo di
mento e di raIT."cddumento lento del ciocco-
lato per stabilizzare ['emu lsione ci el cacao,
del grasso e clcl burro.
Perrnclle al cioccolato d i indUl's i velocemen-
te (per furililnrne rilascio da uno stampo. ad
esempio con le UO\ a di I)asqua) oppure per-
mette di tenerlo a temperatura ambiente per
alcune sellimanc o mesi senza perderne la
sua rrcschcz?'.a e la superficie liscia.
'l'ullo il cacao leml>enlto durante la pnxlu-
zionc, mn lino \olta fuso p(,rfle In sua 'tem-
pnt" e de\c e:-.M! re nuoHunenl e Icmr>el1lto a
meno che non lo usi imlluxlialamente.
Il cioccolulo non temperato tende ti "fiorire"
o divenla opaco esl rialo e assume un aspett o
torbido.
Si pu e\jlare ci se il cioccolato fuso mes-
so suhit o in fri go: rufTr<,, "Jdunci o il cioccolato,
i l bu 1'1'0 cl i ci.lcao si sol id i fica ed evita che sal
gu in supt' lficie e fiorisca".
uti le conoscere la tecn ica quando si pre
parano decorazioni sofist icate. cioccolato in
stampi o st rati di cioccolato.
I Hompcre il cioc<..-olato in piccoli pezzi e
melletelo sopra una pentola a pressione op
pure in lInH ciotola l'esistente al calore di una
pentola contcnell te urqlHl boll ent e.
Ri scaldare la pentola a fuoco lenlo fino allo
sciogli mento del cioccolato.
2 Togliere del fuoco. Mette re COli un cuc
chiaio ci rca % di cioccolato fuso su una la
stra di ma rmo o lIIHI qual siasi alt ra superficie
di l1.1\'oro fredda, liscia e non porosa.
..
3- Con un raschiello di plastica flessi bile o
una spat ola, spalmare di cioccolato finemen-
te e poi sollevarlo prima di spalmarlo nuo-
vamente.
Ripetere la se<luenza, tenendo il cioccoluto
sempre in movimento per 5 minuti,
4- Util izzando un termometro per alimen-
ti controll are la temperatu!'1l del cioccolato
Illan mano che lo si lu vo ra.
Non appena la temperatura registra i 28C,
\'el'sare il cioccolato di nuovo nell a ciotola e
aggiungervi il cioccolato rimanente.
5- Con raggiunta del cioccolato caldo la tem-
pe!'1ltura dovrebhe adesso essere di 32C,
rendendo il cioccoluto pronto all'uso.
Per provare. fuI' cMlere un po di cioccolato
dal cucchiaio sul ma rmo. dovrebhe solidifi-
cars i velocemente.
DECORARE
CON LA TASCA
Decorure lilla torta o un fog lio eli carla da (or-
no antiadere nte si pu fure con la tasta che,
piena di cioccolato. ci aiuta ti fa redecorazio-
Il i, piceoli ghiri gori o d isegni irregolari .
Dopo aver sciollo il c ioccolato. bisogna la-
sciarl o ruffreddnrc fino il coprire il dorso di
un cucchi aio.
Se ancora gocciol ... vuoi dire che troppo
liquefatto per mantenere la forma.
Una voll a raggi unta la giusta consistenza.
necessari o Imomre \elOCemenle perch il
cioccolulo si M>lidifica subit o.
Uli li l.lUre unu tasca di carla e fare in Illodo
che non si crei ari a nella tasca. perch il
cioccolat o cola faci lment e.
P,.,'/U/I'(II'(' IIl1fl Im'il'" di ('ur/u
Una tasca di cUl1a un cono di cm1a antia-
derente. ideale per da'omre con una piccola
qua ntit di liquido compatto pe"ch la sua
dimensione ridolln. facile da maneggiare
e 1I10nOli SO a differenza della lasca Imdizio-
naie che i m ece de\ e esser puli la.
Piegure un quudrulo di CUl1u da forno
tiuderente 8 met1'l rosl da fOl' llIure un
golo.
Con la punt a del tri angolo \el'SO di \'oi,
gale l'unl:,'Olo sin istro VCI'50 il centro.

Pi egare 1'8nl:, 'Olo destro \'el"SO il busso e
\'olgetelo intorno nll'ungolo sini st ro piegato
cosl da fOl'lnure i Il cono.
Pi egare l'esl remit1'l del cono.
3- Mellpre con un cucchiaino il cioccolato
fuso nel cono e chiudere le est remi ti S U P ~
. .
non.
Una volta pl'Onti per la decorazione, taglia-
te l'est remit dellu punta cos da formmc un
fol'O molto pi ccolo di c irca 3 IIllll di diametro.
4- Un altro metodo consi ste nelrutilizzare
unti hustina di plast ica o da congelatore.
Posizionare un beccuccio per decorazioni in
un ungolo dellu bust inu, cos da essere nella
giusta posizione pel' la decorazione.
Ri empite come prima. premendo il conle-
nuto in un angolo e arrotolando l'estremit
s uperi ore per sigillare.
Tagliate 1\ lIl golo del la hust ina cosl che la
punta del beccuccio fuori esca e premere de-
li cutumente per eseguire il di segno .

Pot reste divelii rvi mollo nel fa re forme ca-
sua li oppure, con mano ferma. disegni spe-
c ifici,
1- SC' iogliel'e il cioc(.'Olato e vcrsarlo in un
cono di cmia o in una piccola tasca pro,, \' ista
di un beccuccio piatto, " Inumidi re" la tasca
contenentc il cioccolat o per reali ...... are pic-
cole forme come cerchi o quadrati, Lasciar
solidificll l'c per 30 minuti e rimuO\ e re )>Di la
c3lia,
2- Il cioccolato pu essere ut ilizzato in mol-
ti disegni . come nd esempio fiori o farfalle,
Uti li zZll l'C Ili C3l1a da forno ant iadere nte
come c3l'ta lucidu e decorate con il ciocco-
lato il disegno o la fOl'lna decomti"a scelta,
/)(' ('01'11/,(' h 101'1('
J - Sciogliere 5015 di cioccolato nero fondente
e SOg di cioccoluto biunc'o in due ciotole se-
pa rat e e lusciul' raffrcdda re lentament e,
Mettere il cioc('oluto in tasche di C1.1l'ta sepa-
rate, Tl.l glinte una pieeola parte del l' est remi-
t di ogni t t l S C ~ in maniera lineure.
2- Prcnde re unti tURCal pcr volta e c! (.'Corure la
supe rficie della 10I'\U, anc he a mano libcnl,
/)('('Ol'W'(' ('Oli i l'h'f'ioli
Preparare ta nti riccioli e conservarli in un
luogo frerJdo, per essere pront i all'utilizzo
come decorazione.
Cercate di decol'Hre con li nee di cioccolato
di colore alternato per vari are l'effell o.
1- Sc iogli ere 11Sg di cioccolato e lasciar raf-
freddare lentament e.
Ri coprire un math.u clt o con dell a pelli cola,
fi ssandola con del nast ro adesivo.
Ri empire la tasca con del cioccolato e taglia-
re l'estremi t in modo lineare.
2- Decorate con liJl( .. "'e di cioc('olato a fOJ1lHI
di onda all ungat H (in senso ve l1ical e) sullu
pdli cola.
96
3- Lasciar solidificare le fonne create in un
luogo fresco e poi rimuovede del ici.lltunente
dall a pe lli colu ..
8palllla/"r o lIla/"lIlo/"izza/"r
il ('w('olalo
Queste due 1(. 'Cniche correlale forni scono al-
cuni dei mod i pi facili eri effi cac i di deco-
rare la superfi cie dell a tOl1a. e sono utilizzate
anche quundo si pre put'Uno vari ghirigori de-
coraI ivi.
La salsa al c ioccolato e la panna liquida pos-
sono anche essere splamule o marlllorizzate
per decol'Hre un dolce.
1- SC' ioglie l'e il cioc(!o lalo biunco e il ciocco-
Ialo nero e s palmame uno s ull a 10111.1 O SUller-
fic ie da decorare.
2- Mettere con un clicchi uio l'altro cioccola-
to in una tasco e decora re con linee O ghi.i -
gori sul cioccolato base.
3- Decorare \elocemenl e primo che il c iocco-
Ialo si solid iflC hi . III i li zzole uno stu7.zicacl e nti
o un haslonc inoda coc klHilt ru i ghiri gori pe r
c reare un effello s palmato o marlllori zzai o.
Cercate di realizzare il contorno del dise-
gno con il cioccolato nero e ["int erno con il
cioccolato bianco. Non necessari ament e i
colori elci cioccoluto devono venire USHt i in
quest'ordine. ma do\' rebbero s s n ~ contra-
stanti .
1- Fi ssare un pezzo di carta ant iaderente ad
un fog lio di carla da fomo o una l<l volella
piunu. Disegnm'e sullu ca rta i eontomi degli
stampi per i bi scotti diverse volte.
Assicurars i di lasciare un pezzo di carta da
fomo antiaderente in pi li bero.
)
2- Hea lizzare i contami del di segno con unii
d{!corazionc continua.
98
o
3- Tagliare l'eslremit dell' altra la<;ca, reali z-
zando il foro leggermente pi grande ri spello
al precedente e decorare con il cioccolato
l' inte rno della fonnil disegnata liempiendo i
contomi.
Lasciar solidificare le forme in un luogo fre-
sco e solle\'arl e poi del icntamente da Ila carta
da forno antiaderente con una spatola.
...
....
"-.
Ci()('(' o/ulo Irrulllwiulo
" "
o
O
DECORAZIONI
DI CIOCCOLATO
Il cioccolato pu essere grull ugialo a mano O
in frullalor'f'.
Ass l(' urars i che lo s i slia gratt ugiando alla
gi us ta lempcmlura.
1- Fur rutT,'c<klul'e il cioccoluto e tenerl o con
un pezzo di curta stagnola o un lovagliolo di
c3I1a per C\ 11m che il calore delle mani lo
sciolga e grallugiare il cioccolato su un gros-
so pi allo.
2- Un frull atore (,'011 lame in metallo pu es-
sere al tr'eli anto usato, ma bisogna assicurar-
s i che il cioccolato siI) abbastanza morbido
da essere lugliato con un coltello affi lalo.
Tagliare il cioc<,'o lato in piccoli pezzi e. con
il fru llulore in funzione, \ersani i pezzi di
cioccoluto fino nd ottenere scaglie solli li.
Ut ili zzUl'c l'accessorio di gmll ugia e lo slru-
mento per i nscri l'C i t cioccolato nel f rll llal ore
per ottener'C scagl ie pitl grandi .
99
,lli"i ";('(';01; di ";(J('('olnlo
l ricc ioli di cioccololo mppresentano una ~
coruzione ideale per molt i dolci e torte, che
s iono falle di cioccolato fondente o hianco.
Questi ri ccioli possono essere pl"eparati mol-
to velocement e utilizzando un pe lapatnte e
possono essere conservat i pe r molte selli-
IIlOlle in un contenitore e rmeti co in un luogo
fresco e asciullo.
I PI"emlere un pezzo spesso o una ba rrella
cii C'ioccolnto il te mpcrut uI'H ambie nte.
Con il pe lopalat e don lame brir<:l\oli tenuto su
un piallO o un foglio di carta da forno. far
ruotarc la la ma sul cioccololo e fa r cadere i
ri ccioli il singoli s ll"Oti.
100
2- Uti li zzure uno stuzzicadenti o un baston-
c ino da cocktuil IWI' dis porre i ri cc ioli sul
dolce o sulla cart a.
Ui(.,.io!i WOS.o.;o/ulli ,,/ f'iO('('o/ufo
Quest i riccioli sono megli o pre parati con
il c ioccolat o ncro fuso con grasso \' egelale
bianco puro (circa 5 ml per 25g di cioccola-
to). che evita che il c ioccolat o s i solidifich i
com plctLl lll cnte.
1- Scioglicre 175g d i cioccolalo fondente o
ama ro con 30ml d i gmsso \legelale bianco
puro. mescolando fi no ad ollcnere un com-
pOSIO OIllOgCI](.'O,
Velosare il ; o m p o ~ t o i n un piccolo conteni tore
retta ngola re o q uadrai o, ricope rto con della
cart a du forno o stagnola, per prod urre un
bl occo spesso ci,'ca 2,5 cm.
Lasciar nr fTreddare fino alla solidificazione,
2- Disporre il hlocco ti temperut ura a mbien-
te, rilll uovc rlo dul contenitore e lenerlo con
un pezzo di cnrta stagnola o un lovagli olo di
carta (per evi ta re che il calore delle mani lo
sciolga) e ut ilizzare un pelapalHte con lame
gire\ 01 i per produ l1'c cort i ricciol i grossolani,
Il blocco di cioccolul o pu essere anche grat-
t ugiato.


101
"O/II/(> di dOfTO/"tO o ('odi ri""io/i
rotoudi
Temprare il cioccolal o hianco o ne ro o ul i-
li":":,He il c ioccolato preparato pel' i riccioli
grossolani per produrre queste volute.
1- Ve rsare il c ioccol at o preparato unifonne-
mente su una las tra d i ma rmo o s ul re tro di
un fogl io di carla da forno. Utili zzando una
spatola dist ribuire per uno spessore di ci rca
3 111111 e lasciare solidific ure per c irca 30 mi-
nuti fino a quando non si assest ato.

2- ~ r pre paral"C lunghe volute. ut ilizzare lu
lama di un colt ello lungo affi lato sulla s uper-
ficie del cioccolato e con entrambe le ma ni,
allonta nare da l corpo ad un a ngolo di ci rca
102
25_45 pe r gra l1 ugiure un sott ile slrato di
c ioccolato. Allorc iglia re il manico del colte l-
lo di un quarto di cerchi pe r rea l iz..:are una
\' ol uta leggerme nt e pi grande. Ut il inare un
cucchi aio per reuli nare ri ccioli a fo nna di
ta..:..:a.
3- Una va riet d i forme e di mensioni pu es-
sere prodolla, a seconda della te mperatura
del c ioccolato e dull o st rume nto .
Sciogliere ulla quant it di cioccolato e spal -
mada fin emente su una superficie li scia,
lasciar solidificare e passure poi uno zeslcr
sulla supclfi cie per rimuovere i riccioli o
"scarabocchi " di cioccolato.
r;hiri;,{or; tli ('io('('o/al o
poss ibi le real iz .. ..are forme astraile o cerchi.
quadrati e rombi. lugliandoli a mano Hbe m
con un coltello uffilato.
J - Ri coprire un fogli o di cUl1a da forno con
dell a pe ll icola. fissandolo agli iIIl&'OIi.
Sciogli ere 11 5g di cioccolato fondente. al
lulle o bianco. Verl\ure il cioccolato sulla
pellicola.
2- Spalmare il cioccolato in modo uniforme
con una spatola.
non ri sulta abbustanzu solida da tagl iare, ma
non cosl ri gidn da spezzu,'Si.
Non de\'e ri sultare neppul'e appiccicoso al
tatto.
3- I)rcmere lo nel cioccolato e 501-
levado dnlln carta con ulla spalo la.
Bisogna cercare di non toccare la superfi cie
103
del cioccolato, altrimenti si lasciano i segni
e si ro\,ina ras pelto. 5- Le forme astratte possono essere rilugliule
con un coilello ti mall o libera.
4- Le forme finile si possono lascia.e sem-
plici o decorarl e con i I cioccolat o di un al i l'O
colore per un effetto pi pat1icolare.
IO'
Ri sultano parlicolunnenle bell e se appli ca-
le sui lali di Ullil lorla glassala con crema di
bu rro al cioccolulo.
Potete utili zr.a re qualsiasi fogli a viva, non
toss ica con le \enature ben defini te, per rea-
lizzare queste decorazion i. Lf' fogli e di rose.
all ol'O o limone V11nno beni ssimo.
Se sono ri chieste fogl ie pi ccole. pc r la deco-
razione dei cioccolat ini. ad esempio. utili z-
zate le foglie di menla o meli ssa cilronella.
1- Luvare e ilSCiuga re bene le foglie. Scio-
gli ere il cioc(,'olato fondente o bianco e uti-
li zzare una spazzola pe r dolci o un cucchi aio
per ricopri re il lato ve nulo di ogn i fogli a.
2- Dis porre \cn-.o l' all o la pm1e delle foglie
ri l:operte di cioccolato s u un foglio a sua \'01-
la ri copcI10 con c.lrta da forno ant iaderente
pe r far solidificare.
3- Part endo dall 'est le mit del picciolo, ri-
muo\'ere delicatamente ogni foglia.
Consen (Ire le fogli e ci i cioccolato in un luogo
fresm fi no all'occorrcnzn.
105
C(',,,I;II; d; ";()('('o/alo
Quest i bellissimi cestini sono dei be i conte-
nitori commestibili per mousse o gelala.
La seguente ri cella per 6 pe rsone.
Occorrono 175g di cioccolat o rondent e, al
lall e o bianco e 25g di burro.
1- Tagliare sei dischi da 15cm di carta da
rorno antiade rente.
2- Sciogliere il cioccolato con il burro in unti
c iotola tel1llOresistente su acqua calda appe-
na bollente.
Mescolare finc h non diventi modlido e li-

SCIO.
Me1\ ere con un cucchiai o un sesto di ciocco-
luto su ogni disco, utili zzando un cucchiaio
pc r spa lmarlo fino il 2cm dal bordo.
106
3- Sollevare delicatamente ogni di sco eli car-
ta e poggiarlo su una tazza capovolta o una
scodelli Ila.
4- Lasciar solidificare, poi sollevare deli ca-
tamente la rorma eli cioccolato e rimuovere
la ca.ta .
5- Per un di ve rso effett o. spa .. .zolare il
clato. lasciando i bordi seghellali.
.
e,<)-
Invertire i cestini di c ioccolato s u singoli
pi alli du portata e rimuove re deli catamente
la cartu.
Aggiungcre il ripieno S('eho. facendo allen-
zione 11 non rompere il c ioccolato.
6- Per un sempli ce "ipi eno, sbattere la panna
con un deli cato liquore all'ul'tlllcia. decorare
con ghirigori in tazze di c iorcolato e "iCOpli-
l'e con pezzi di mundurino, ilnmcrs i per met
nel c ioccolalo.
'/(,zzitu' di dm'('ola/o
poss ibile utili zzare la cal1a per piccoli
o grandi tortini o dolc' i P(' I' IlI'e pamre delle
tazzine di cioccolato da licmpire con gelato.
mousse o liquore.
Ut ilizzare UII doppio rive$timellto pe r un
maggiore supporto.
1- Sciogliere il cioccolato.
Utiliu.ando un pannello da piuura o specifi -
cl.ltamente per dole;i , ricoprire (.'ompletamen-
te lu hase e i lur i dello stumpino di C8l1a.
Lasc iaI' raffreddare, poi ripete re una o due
volt e per ollenere di vel's i strati.
Lasciar nuovament e per di verse
ore o per una nolle int era.
107
2- Rimuove re delicatamcnte lo st ampino di
cat1a, lasciar raffreddare le tazzine di cioc-
colato su un raglio di ca t1a da ramo e riempi-
re a piacimenlo.
108
IL CIOCCOLATO E
LA MENTE
Alcuni medi ci esperIi rit engono che la leo-
bromina e la caffeina presenti nel cioccolato
siano la causa delle sue cosiddette propriet
di dipendenza, ma questa potrebbe beni ssi-
mo essere causala du un'ultm sostanza chia-
muta fenil et ilamina.
Essa fa pUI1e del gruppo delle sostanze chi-
ili iehe conosci ule come endorfi ne. c he ha Il no
un effetto s imile all'anfetamina.
Una volt a in ci rcolazione nel sangue, le cn-
dodne l'i sollevuno il mora le. creando ener-
gia e sent iment i posi ti vi che vanno dalla re-
li cit all'auroria.
La fenilctilaminu anche naturalment e pre-
sente nel corpo umano.
,
E stato ri scontrato c he i li velli di questa
sos tanza nel cervello aument ano quando
speriment iamo quello stato a cui facci ulllo
riferimento come " innilillommento'". ed si-
c urament e pe r questo che proviamo senSH-
zioni inebri anti quando mangia mo del buon
cioccolato.
Jl,buif"st" d I<! ruffigum i1lc8unlc tm gli immmomii c il
t; i"t;t;t ,bh).
110
Gli amanti del cioccolato farebbe ro bene 11
tener presenle le grandi diffe rt"nze I,'a voglia
e dipemlenzu.
La \ogli ll un desiderio nOli soddisfullo di
una soslunzll grude\ole. che siu il cioccolato.
un to,asl o ulla tau.a di calT.
La \'Ogli a in genere causata dallo stress.
e in genere la sostan7.a desiderata riduce lo
st ress e migliomre le performance di lIna
pel'SQna aumentando la concentrazione e I; '
duccndo la stallchezza.
La dipcndem.a. al cont rario, definita come
l'utilizzo abituale di ulla sostanza, come l'al
colo le droghe. che diventa sempre meno ef
flcace IlHIIl Illano che s i sodd isfa l'esigenza e
pu cUlI sure cri si di ast inenza, bisognere bbe
quindi lentll re di evi ttl!'e l'assunzione dcllu
sostanza in questione.
Il c ioccolato rientnt diffici lmente nellu cute
goria del le sostanze abituali , anche se s talo
affe rmalo che il gl ucos io presente nel cioc-
colato CUliSU un rilascio nell a pn:xluzione d i
encl o..tine - l'oppio naturale dci corpo- che a
sua volta porta alla \ogli a.
IAI l'o;:fia l!tlli dOlili,. ('
i! ('u'('ofalo
Le donne sono le pi grandi consumat ri ci
di cioccolnto e molli studi hanno cercato di
spiegarne il!)Crch.
Anche se alcune donlle possono gustare il
cioccolato come un piace re senza colpa o
come uno st imolante, alt .'C sembrano quasi
ossessionate.
Mentre effett uava dell e ricerche per il suo
libro "Perch le donne hnnno bisogno del
ciocco Iuta". di Dchru Wntcrhouse condusse
un sondaggio che rivel che dalle donne in
ten' istate: il 97% hu ri portato \oglie, di cui
il 68% delle quali erano per il cioccolato; il
50% sceglierebbero il c i()('('olato al posto del
sesso e il 22% em pii! propenso rislWII O ugli
uomini ti sceglier!! il eioccolalo per risolle-
vurs i illllonJ1e.
Gli ps ichiat ri hUlIllO suggerito che il 1lI(.-'C-
canismo che regola i li\elli di feniletnmina
nel corpo possono mal funzionare in alcune
donne.
Questo pu ~ p i e g r e lIna tendelw . .a ti ahbuf-
furs i di cioc'Colato dopo lInH delusione emoli -
va: unti forma ist intha di automedicazione
per curare lo S<lui li bdo delle sosianze chimi-
' II
che che regolano rumore,
Watcrhouse afferma che i cibi per cui abbi a-
mo delle vogli e derivano da una mohiludi ne
di fa110ri che possono incl udere influenza
cu hurali , legami emot ivi, gusto e abi tud ine
ma anche fallori biologici, chi mici e fsio lo-

S U' I ,
Nel caso del cioc'Colato. Waterhouse aggiun-
ge ai suoi component i che cambiano r umore
una sostall7.a chiamata seronina. conosciuta
per le sue propriet calma nt i,
Tull u\ in, \a dello che, unche se stati came nte
le donne comprerebbero il cioccolato di pi tl
rispett o tigli uomi ni , anc he vero che pe r en-
tra mbi i sessi e per tulle le et il cioccolato
pu essere tante cose,
Ci sono prohahil ment e molte donne che po-
tre bhero nominar(' un UOIll O il cui consumo
d i cioccoluto pitl regolare e compuls ivo del
101'0 ed forse uno dei tant i miti cultural i
st.'Condo cui le donne sono dipe ndent i degli
UOITII Il I.
Possiamo dire che la sed uzione del ciocco-
lato e il suo aspetto alle11a nte sono fort i oggi
come ai tempi dei principi guerrieri e dell e
principesse Mn) a del IV secolo.
112
I
I IO lIIoliri IH'I" (Oli; il dO(O(OOlfl/O
/II(' ;d ; o ti (,I ,'ii' ,<;.'.;0
l. Il buon cioccolato si trova faci lmente,
2, Puoi fu I' durare il cioccolato quanlo vuoi.
3. Se mordi lu harril troppo fOli eo non si
lamenle..tl .
4. Dopo non sei costrello a pal'larci.
5. Non cO bisogno di fingere. Se non ti piaceo
puoi dirlo.
6. Il buon cioccolato non
tiene s\egli i tuoi \ icini.
7. Puoi Hccellure {' ioccolato
da uno sconosciuto.
8. Puoi mangiare del cioccolato anche
davilnli a tua mml ,e ...
9 .... oppure menl re guidi , senza ri schiare di
.I\e re un incidcnle.
lO. Puoi Illllngiurc tull o il cioccolalo che
vuoi ulla scri \l.lIliu dell'ufficio. senZH
sCIJIHJali zzHl'e i colleghi.
l'uhhl ici.ll d.-l ciuc .. : .. ta'" .. alla _lSualit I.:r
, . ." ... 1.."" il pr ....
le melheur
lIqUIde
lI3
IL'
CIOCCOLATO E
AMORE
Il cioccolato siaio 11 lungo associalo alla
passione e la sua reputazione di afrodis iaco
pu essere rintracciat a all'epoca degli Azte-
chi e dei conquistadores spagnoli.
Le concl usioni sono state Iralle dal piacere
de ll ' imperatore Monlewma per le grandi
botti glie di cioccolato che p0l1a va con s
quando si ri ti nl\'11 nel suo harem.
Una \'olta che, si diffuse la \'oce secondo cui
il cioccolato fosse un afrodi siaco, i conqui -
stadores non s i fermarono pi.
Quando alla fme il cioccolato comparve in
Europa, la societ clel XVIII secolo lo accet-
t con un e ntus iasmo diffident e.
Fonti storiche abbondano di racconti sull'u-
t ili zzo del cioccolato come afrodisi aco.
Canova pensava che il cioccolato caldo fosse
" l' eli sir d'amore", e lo beve\'a al pos to dello
champ .. 'lgne!
Pu essere che la categori ca cledema degli
spagnoli avesse qualcosa a che vedere con
il cioccolato utilizzato come ingred ie nte in
quel ramigemto arl'odis iaco.
Nel seguente l'a cconto. il ma rchese di Sade
uti li zza il cioccolato per rm' di vertire i suoi
ospi ti al ballo: "Nel dolce. mi se delle past i
gli e di cioccolato cos buone che llIolte I)(: r
sone le di vorarono ... anche la pi rispetto
sa delle donne fu incapace di resistere alla
rahhia ut e rina scatenati! di!lte pastiglie, E fu
CO$l c he il marchese di Sade godette dei fa-
vori dellu cognata",
/I ;tnllld (' i ufio flllua/on'
Dopo che il cioccolato di venne largamente
accettato come bemnda nutri ente, e ra anco-
ra \ i8t o da alc uni come "un violento infiam-
malOre di pai's ioni, c he doveva essere \'ie tato
, '"
.11 monael ,
t ,>;.<;(j(' i a::, i (J 1/ i .r.;(' /I.>; Il a/ i
Anc he se una ri cel'ca scientifi ca contempo-
ranea sugge ri sce c he il c ioccolato non con-
ti e ne sostanze di natura direttamente rurodi-
s iaca, il cioccolato associalo alla sensuali l
e alla sess ualiti\.
Il cioccolalo rnppresenlalo come un' indul-
genzu "s pinlu", ('ompm'endo in scene con al-
lusioni sessuali.
La pubblicit rnppresenta anche un deler-
minato pregi udi zio di genere et iche ttando le
donne come principali cons umat rici,
Molte pubblicit presentano il cioccolato ap-
prezzato da helli ssi me donne o regali di cioc-
colat o offcI1i loro da un uomo,
L'l.l sso<: iazione tra il cioccolato e le donne ha
continuato l'associazione tra il cioccolato e
l'amore l'Omantico, come dimostmto dai Baci
Pe rugina,
Sin dalla loro pii ma apparizione nel .1922, i
Baci sono slali scambiati come regali t ra gli
innamornti c he cerc-uno i mess<' ggi m!llantici
nascosi i ne lrin\'olucl'O di ogni cioccolatino,
Per In bor-ca megl io u n cazzotto o un bacio'?
A meno di essere sadomasochisti , non cn!-
diamo ci possano essere dubbi. E dubbi non
dovette averne Giovanni Buitoni, il fondatore
della I)erugina, quunclo non accett c he l'as-
sonunza fornmle tm il suo nuovo cioccolatino
e un pugno c hiuso (i l cazzotto, appunto) lo
vincolasse alla scelta di un nome cos poco
piacevole, Fu cosl che il cazzollo fu ribat-
tezzato con il nome di Bacio: fu subito un
s uccesso commerciale, che dal 1922. anno
della sun nascita. non conosce battute d'ar-
l'esto, E pensare c he il bucio reali zzato con
"scart i" di p!'Oduzione: lo strato SUlle liore
di cioccolato fondente nnsconcle una farcia
costituita da briciole di nocciola recupe rat e
da ullre linee p!'Odutt ive, una sempl ice ri-
cell u sinonimo di opportunis mo e geniali t,
con un pizzico di scalt rezza imprenditorial e
t ipicamente ilUliea, Ma allribuire il succes-
so di un pnxlollo indust ri ale eome il Bnc io
Perugina al solo nome e all a qualit dei suoi
ingredienti ingiusto e li mitativo. Che cosa
sarebbc!'O infatti I Baci I)el'ugina senza la
c1ass icu immagine dei due amanti rip0l1ata
sull a confezione'?
Un'icona cosl sedimentata nelrilllmagina-
rio italiano merita un adeguato approfondi -
mento: se l'ispit"Uzione ulla tela di Hayez,
Il bacio. pi c he evidente, dobbiamo alla
fervida immaginazione di Federico Seneca la
c reazione di un'atmosfera da "sogno di una
noli e di mezza estate". Le due eteree figu-
l'ine galleggiano in un mare di blu (il colOll!
deIrumore. come s i cantam negli anni Set-
tanta) scnmhiandosi il hacio pi lungo della
s toria del packaging. Lo s tesso disegno del-
la lettem B. nella suu parte finale, riprende
la gonfia curva della \este femmi nile, da
un lato: dall'ultra, meglio non si poteva di -
segnare quel curnllere pieno. cosl adere nte
al suono della parol e e all' atteggia mento ns-
sunto dalle labbra nel pl"onunciarla. Infine,
l'i lalianissima pa l"ola bacio tra le pi nmate
e ri conosciute all'estera. II10go s'inserisce a
buon diritto nellu nostra ri cca tradizione di
" lIIa rketing ist intuu le", adottnto soprattutto
dagli imprenditori- pioni ed . Quanti di noi
sono ricorsi ti Ulltl scatola di Baci per non
presenta rsi ti " mani ... uote'" e quanti ancora
hanno t!'Ovato nei molti dei cartigli avvolti in
ogni cioccolatino un aiuto alla loro goffa pro-
sa amoro&l. confidando c he J"umata apprezzi
tali spunti poet ici e c hesoprnllullo non aves-
se gi tro\'lItO. tra altri Baci. o ascoltato. tra
altre br.tccia, la medesi ma frase damore.
CiO(O(Oo/fllo t' ill/fllI::';fI
L'associazi one t m l'amore e la cresci ta fu
sfruHata anche dai produllori.
Le confezioni delle torte al cioccolato ripor-
tuvuno scene domesti che di madri in cucina;
i primi bamttoli di cacao riport ava no bambi -
ni elo anche geni tori che servivano tazze nu-
trienti di cioccolato ai bambini, e pubbl ici t
in cui \'eniva evidenzialo il camttere sano
del cioccolato con i pos ter di bambini sani e
vivaci che bcvemno ta zze di cioccolato all'a-
ria apelta.
Il cioccolato svolge una pmte importante
nell'infa nzia in tuBo il mondo. Regali di Na-
tale, uova di Pasqua, regali di compleanno,
reste, primi o rega lini fatt i dui geni tori per
indurre i fi gli a comporta rs i bene.
Conrermalo dal fallo che molti di noi alllano
il cioccolato s in dalla giovane et, non mem-
\,iglia che lo portiamo con ardore dentro di
noi dall'infanzia in poi.
11 7
IL PIACERE DEL
CIOCCOLATO
La ri cerca condOIh.l da A RI SE. un'assoc ia
zione che st udia la scienza del piacere, sug-
gelii>Ce che il piacere un'crTICy/. ione di li po
indeterminat o ecl un processo ne urochimi-
co preciso con un determinato percorso nel
s iste ma ne rvoso.
Quando s iamo tristi , depressi e stanchi , il
s istema di difesa de] corpo di venla meno
efficiente, rendendoci meno resistenti alle
infezioni .
Cos sembra che il piucere ei raccia bene,
une/le se vuoi dire c he indulgiamo in "frulli
proibiI i" come il cioccolat o.
Il segreto mangiare il mi glior c ioccolato,
non pi il cioccolato.
llllllbrifi{'flll/(, .... mia/e (' ('/lIIIII"II/{'
Il cioccolat o sempre stato uti li zzato come
un regalo e se di buona quali t s i intrecci a-
no rapport i t ra le persone su di ve rs i li velli.
Pu anche c reare Urla rl ote\'ole conoscem: u
c ulturale, sociale e unche spirituale.
Ulla piccola scatola di cioccolatini di lusso
pu significare mille "grazie" ad ulla pa-
11 8
drona di casa, una mamma, uninnamorat a.
II cioccolato indica anche " buona fo t1Una",
"congratulazion i", "buon \' iaggio ,. e " scusa".
La regina Villoria invi simbolicament e 2,5
kg di c ioccoluto alle sue t tuppe reali per Na-
tale.
Le ve ndit e dci c ioccolat ini salirono all e stel-
le il giomo della Fesla de lla Mamma e il
giorno di San Valentino.
Tutti i paesi del mondo occidentale hanno il
c ioccolato come purte della loro coltura cu-
lina ri a, che si tmlti di un biscollo morbi do
a l cioccolato dell'Amcri ca, un jll.ltlcitke ri co-
perto al cioccolato dell' Ungheria, un ve ll u-
Ialo quadrato di cioccolato fondente al lalle
da Li a S\' izzem o una schiumosa tazza di c ioc-
col ato denso da be re spagnolo.
Sono ques te "esperienze" che
gli ama nti de l c ioccolato di tullo
nell'esaltazione de l cibo degli dei,

Utll SCOtlO
il mondo
I POTERI
TERAPEUTICI DEL
CIOCCOLATO
Si scri sse molto delle propri et te rapeuLiche
del cioccolato intorno al XVII e XVIII seco-
lo.
Soldati, alunni ed eccles iast ici lo utilizza va-
no per sopportare periodi prolungati di sfol'w
fl s ico, mental e o spi l'il ual e.
Sappiamo oggi che sono i grassi e i carboi-
drati nel cioccolato 11 fornire energia al corpo
e il contenuto di grasso indica che il ciocco-
Ialo digerito lentamente, mantenendo cos
lo sensazione di e sazi et.
Anche i l contenuto di fermo che aiuta H fuI'
li rri va re ossigeno al cerve ll o, pu delermi na-
re una maggime attenz ione mentale. anche
se ancora da prova re.
. I Il fI li..,; IIl1lriz;o/lftlf'
Anche se discuti bi le, l'importa nza dell'a-
nalisi nut rizionale, il li vell o di cacao o il
marchio di cioccolato ut ilizzato, possiamo
vedere che il cioccolato fondente. con si de-
ruto dagli ama nt i del cioccolato come infllli-
tamente supeliore, non nutre cosl bene come
c i si aspcllcrebbe.
Non cont enendo lalle, il cioccolato fondente
120
forni sce quas i la mct delle prot ei ne ri s petto
al cioccolato bianco o al lalte, e molto Ill eno
di calcio.
Le proteine sono cruciali per la crescita, la
ripresa e il munt enimento del corpo; il calcio
importante pe r la cont razione muscolare,
comp.-esi i muscoli che fa nno ballcm il cuore
e per ulla funzione nervosa salla per l'alli vit
degli enzi mi e la coagulazione del sangue.
Il cioccolato fondente contiene meno grassi
ed al primo posto in te rmini di curhoidm-
t i. magnesi o (un cost ituente importunt e per
le nost re cellul e e coinvolto nel rilascio di
energia dagli alimenti che mangi amo), ferro
(crucial e per la produzione di globuli rossi
e per far circolare l' ossigeno nel corpo) e la
ni acina (coinvolta nel rilascio di energia dal
cibo) .
II cioccolato fo ndente contiene leggermente
meno calorie.
II cioccolato bianco, a volte scartato dagli
espel1i di cioccolato, contiene pi calcio,
zinco, carotene e ribofla\' ina (vi tamina B) del
cioccolato fondente.
{ 110 .o;lilllo(,IIII(' /lfflu/'a/('
Cosl corne i pi ramosi nutrienti, il cioccola-
to cont iene sostanze organiche che s i trova-
no ne lle piunte. c he hanno un potente effetto
s ul corpo. 1..1.1 pi import ante lu teobromina,
c he sii mola i reni cOllie diure ti co leggero, il
c ioccolato anche UIlO sti molante del siste-
ma nenoso centrale. con un errello simile
a lla carreina. che anch'essa presente nel
c ioccolato. Lateohromina rappresenta i12%
dci se'mc' di cacao e s i tl'O\'l.Ino qUiisi 200mg
in una bl1l'1'clla di dimensioni 1lle<lie.
II contenuto di cafft:ina molto inreriore,
c irca 25mg a bl.lrre ttil. quasi un quarto della
quantit C'he si tl'Ova in una lazzina di cafl .
.. IJi 1110.0;1 /'a zio/I('" (mu'o/ml 'a
d('/ dO('('o/alo
"Dimostruzioni" s pe rimentali di cioccolato
da part e degli omcopati indicano chiaramen-
te il suo effetto stimolante. Un esperimento
condotto con un inruso di semi di CtlCOO ma-
c inati tostati in al'(luu bollent c ha prodotto
"un eccitilmento de l sist ema nervoso s imile
a quell o causato rllI un rorte inruso di carf
nero" e " uno stuto di (..'ccit amcnto della cir-
colazione. provHto da un battito acceleralO".
La cosa inte ressaJl te c he quando lo stes-
so inruso ru pre parato con i semi non tDi'tuli
nOJl ru notaio nessuno degli effetti, portando
Sii studiosi ad affentlare che i cambil.lme nti
fisiologici emno cl.l usHti da sostanze aromati-
che rilasciate dumnt e la tostatum.
MEDICINALE O
POZIONEMAGICA-?
ILCACAO,LA
PIANTA DELLA
SALUTE
N { ~ g l i anni Sellanhl il cioccolato. nonostante
i suoi nume rosi fans, sub un crollo di popo-
la rit perch ritenuto responsabil e di di verse
patologie: l' aumento di peso e quello del co-
lesterolo; l'insorgere dellu cad e; i danni ull ..
pelle.
Ne scalul l' erronea convinzione che "i1 cibo
degli dei" fosse un alimento peccaminoso e
pericoloso!
Oggi, per fOl1una, luHi queste accuse 50110
siate smentite scientificamente dai nUlrizio-
nisti, i quali , al contrario, cons igli ano di in-
seri re questo 1.11 i mento nel la dieta quOI id ia na,
con ,' unica raccomandazione: non abusarne!
Questo piace\'ole alimento non poss iede al-
cuna cont roindicazione per chi gode di buo-
na su lute.
ideale per chi soffre di press ione bassa
grazie alla presenza di potassio.
Ut il e per i soggetti anemici grazie alla buona
percentuale di feno.
~ addiri uura cons igli ato a coloro che svolgo-
no ulntensH ttttivit fisica.
Il cioccolato pu essere mangiato nonnal-
mente dai bambini , in quanto un alimento
che non provoca problemi di diges tione o ap-
pesantimento e pu tranquillamente essere
inse ri to nella dieta dei bambini ; non prima
dei 2/3 anni c scnzu esagerare.
In ogni caso sempre prcferibile scegliere
cioccolato di buona quali t.
Devono purtroppo rinunciare i soggelli obesi
che de\' ono, in ogni caso, rinuncia re a tutti
i cibi troppo energet ici: (b' e essere consu-
muto con qualche precauzione dai soggeUi
diabClici.
Chi ha problemi di fegato, di digestione, di
cllleoli ai reni. di ulcera o coli te dO\'l'ebbe
eliminarlo dalla di e tu. Du escludere in pre-
senza di alle rgie ed intoll cranze alimentari.
/I f'i o{,{,o/fllo fft iII ;t.r" ,"i."ifl re.'
Il suo ele\nto conte nuto calorico dovuto alla
presenza di gras:;i e zuccheli, presenti per
in tanti ahri alimenti. Una Im'olella da 100
gnun mi d i fondente ext ra apporta 542 calorie
(565 per quello al lalle), mentre una porzio-
ne da 80 grammi di spaghetti al pomodoro e
husi li eo forni sce circa 422 e/llorie e IIna fet la
medi ti di ('l'ostalU con murlllcll ata circa 550.
Quindi unC'he quundo si segue una di eta di-
magrante ci si pu pe rmettere un quadratino
di cioccolato fondente. perch cclui\'l.lle solo
a 22 calori e. Il SliO sapore intenso ed appa-
gante pu pers i no fa l' passare quella VQ<l ia d i
dolce cl il' C'i prende n fine pasto. InolLre. as-
sapol'Uta primu dei pasti. una piccola quan-
tit di cioccolato fondente aiuta a rispellare
le di ete. Infatti essendo subito assimilato il
cioccolato inviti ul ('ervcllo un'immediuta
sensazione di saziet particolarmente ut ile
quando si hanno le calorie coniale. Senza
contare che il c ioccolato presenta di fatto un
indice glicemico rel at iva mente basso, oss ia
innalza lo '1. uc(:hel'o nel sunguc in modo re-
golare. llle rlO \ elocelllent e di ulcune bevan-
de e alimenti a base di zucchero o di amido
facilme nte digeribil e. L'azione congiunta di
burro di cacao, '1.Ucchero e latte abbia, oltre
c he il potere di scatenare sensazioni uniche
e !Ilagari quulche effetto afrodisiaco, molte
soshmzf' pOl en'1. iulmcnl e protell i\ e. Tra que-
ste. antiossida nti che contribuiscono Il evi-
tare rossidazione del col esterolo, processo
che pu p0l111 re al blocco delle Ul1erie e alla
riduzione del flusso sunguigno, e poli fenoli
noti come cutcchine, eomponf'nti principu li
del t ril evali s itl .. cl cioccolato fonde nte s ia
nel cioccoluto (Il IlIlI e (quasi il 20% del to-
tale ass ulllibile tl'umit e ali mentazione), uti li
per prc\' cnire ma latt ie cardio\'ascolari, po-
tenziare il sistema immuniturio. nonch ri-
durre il rischio di alcuni tipi di tumore. In
commercio es istono. COlllunque. dei prodotti
al gusto di c ioccoluto meno e nergetici. Sono
surrogat i 11 base di curruba. grassi \egetali .
pochissimo '1.Ucchero e s iero di lalle.
" do('rolalo fa l'N/iI'(' i b/'ufoli'!
Da un recente mpporto deIrAmerican Medi-
cai Association emers o che l'acne nell'ado-
lescenza per lo pi pl'ovocala da fallori 0 1'-
mOrl ali e non dal consumo, a volle eccessivo,
del cioccolalo da parte dei ragazz i.
" ('J{'rolulo fa 1'(>11; /,(' lu ('u/'i(> (>

/'Ol'illU, iII W'/ler(' , i d('lIli."
Anzi ... la poh'ere di cacao ha mostrato una
note\'ol e effi cacia inibitoria contro la cari e.
Lo ribadiscono i ri cercatori di un famoso isti-
tuto di Boslon, il Massachusell s Institute of
Tecnologhy, i quali hanno dimostrat o come i
tannini presenti nel cacao aiut ino li preveni-
re la carie. probabilmente riducendo la cre-
scita della placca.
" dM'('olulo lu'm'O('u u//f'/'f!.i(>,!
Sono tanti gli alimenti che possono provoca-
re intoll eranza: latt e, far ina di grano, arachi-
di , mi l,t illi. cu me di manzo, patate. crostacei,
pescc, uova,
Ma il cioccolato solo all ' ultimo posto della
lis ta c in genere solo i12% dcII e persone c he
soffrono gi di alle rgie ha reazioni alle rgiche
da cio('('olalo.
1/ f'io{"{"olalo (111111(' 1110 il
{"ol ('sI ('f'ol o'!
L'azione congi unt I.! di bun o di cacao. wc-
chel'O e la Ile. poss iede di vcl'Sc sostanze
protetti ve, ' I-n queste. gli a ntiossidant i che
contribuiscono CI c"i lurc l'oss idazione dd co-
lcslcmlo. pl'Ocesso c he pu 1>Oliare al blocco
dellf' mierie c alla riduzi one del flusso san-
guigno. Inoltre, non s i IrO\a traccia di colc-
stel'Olo nel ('acuo e nel cioc'Colato fondentc.
mcnlre un elio di cioccoluto al latte ne con-
I iene sol i 16 mi 11 ignllumi. s tesso quant itati \ '0
pe r un etto di giandui olli c he deriva no per
dal lalle e non dal cacao,
Con lI na tn:r.7 . .tI di cioccolata s i ass imi lano
circa 8 millignullmi di colcstel'Olo. la stessa
qua ntit contenuta iu IDO grammi di )'Oglili
natlll'Ule paniulmenlc scremato.
/I ";O('('olafo ai"fa (1(1 aff/'ollfaf"('
b('Il(' /'illl('/'1I0.'
Non a caso il massimo consumo di cioccolato
avviene fra Natale e Pasqua.
Infalli all'inizio dell' inverno il coq)O richie<le
una dose maggiore di ma gnesio ri spetto il re-
slo dell 'anno, e il cioccolato ne forni sce, pia-
cevolmente, una buona scorta.
/I ('J('('olalo ('u/'a lu fo,"i,"i(''I
Altro che sciroppo: molto meglio un quadra-
tino di cioccolato per curare la tosse.
Il merit o di questo potere sembra essere de l-
lu teobl'Omina, soslanza contenuta nel cacao.
Solitamente la losse persistente. spesso con-
seguenza dell e infezioni virali, viene calma-
la con la codeina, un medi cinale derivalo
dall'oppio, i cui effelli collaterali (sonnolen-
za e stitichezza) ne impediscono la sommini-
sll'uzione in dosi massicce.
In vece Sii st udiosi hanno ril evato che facen-
do assume re ai volontari la teohl'OlIIina, In
concentrazione di sos lanza toss ica necessa-
ria a provocare in loro la tosse era ci rca il
126
30% piil alta che con la codeina.
Inolt re a differenza dei calmanti per la tosse
tradizionali, la leobromina non ha effetti col-
late rali dannosi su l sistema cardiovascolare
e nervoso.
/I dO('('olafo /,ell(/,. la jlpl/(. 1;"01";(1
('0111 P ."ipf a 'I
Fa bene dent 1'0, ma anche fuori .
Sono sempre di piil i centri esteti ci che uti-
li zzano il cioccolato come cura di bell ezza
per la pell e. Infall i, i lipidi contenuti nel
burro di cacao nutrono l' epidermide, donan-
do Illorbidezza e luminosit.
/I do('('ulafo ('. ('('('ifallf('.'
Il cacao contiene caffeina, in quantit dieci
volte inferiore a fJueli a del caff, e teohl'Ollli-
na un altro eccitullte. Le due sostunze, pre-
sent i in piccole dos i, hanno effetto di hlundi
stimolatori che possono comunque aiutare in
momenti di maggiore concentrazione. Una
piccola dose di cioccoluto pu rappresentare
la cari cu per rip"endere un ritmo di st udio o
di lavoro. Le sostanze contenute nel ciocco-
lato (teobromina. serotoninu. feni letilamina)
lo rendono un agent e Ion ico e antidepress i-
\0. tint i-st ress. che permelle di incrementare
piacevoli alth it, (:ompreso fare ramore.
Il cioccolato agisce da catalizzatore facilitan-
do la produzione di endorfine. Le endorfine
sono sostanze peptidi che pmdotle dall ' i pofisi
e che hanno la funzione di neurotrasmelt i-
100'e: gruzi e nel un'azione narcotica simile a
qUellH dellu morfina. diminuiscono la sens i-
bil it Hl dolore e sIi molano le sensazioni di
euforia. ~ n l o b'11l mmi di cioccolato conti e-
ne c ircil Illlg di reniletilamina, una sostanza
dagli dTelli simili all'LSD, che il cervello
produce nilturalmente in cin'ost!UlI'.e di desi-
derio e con moliu probahilit anche duraJl te
l'eccituil iento sessuule.
" (';0('('0/010 (' l'm'/U'
Gli st udi I.Unericu ni dimost rano che non c'
correlazione tra il consumo di cioccolato e iii
comparsa di acne negli adolescenli,
t pi prohahile c he i colpevoli si ano gli
squi libri ormollali e una carenzu di rtutta e
verdura nell'alimentazione.
" (';0('('0/(110 (' /n di('lu
II cioccolato un alimento molto energetico:
basli pe nsare che 100 grammi superano le
500 culori e. con pi ccole dirrerenze per le di-
\el'Se tipologie al latte o rondente.
Inserire il cioccoluto in un mgime alimentare
cal ibralO di\ enta una golosit accessibil e il
lulli .
Anche il chi \'llOle dimagrire.
Ecco selle giomi di dieta C'he. ogni giorno,
prc\'ede una pi ccola tmsgrcssione al ciocco-
lat o.
A volte. come dol ce, ma spesso anche come
ingredienl e di piul1i salat i,
Pcr beneficinre dei s uoi eITeui euro rizzanti
ne basla un qUildrel10 dii 20 grammi di alta
qualil (con dosi (li cacao supe riori al 700/0),
Ripol1iullIo. n scopo pUl'iuncnle indicat ivo. lo
schema di una poss ibil e dieln per gli amanti
del cioccolnto.
128
129
130
131
Il dO('('olulo l' /"('III'f'(IfI'
Il formaggio e il cioccolato sono stati indicati
come la causa dell'emicrania. che pu esse-
l'e scatenata da abbondanti dosi di tiraillinu.
Tutta via il cioccolato contiene solo una pic-
cola quantit di tiramina, molto Illeno ri spet-
lo al formaggio.
Il ('J('('olalo l' III t!('IU'('s,o.;imu
Il cioccolato pu essere un anli-depressivo
nal urale e la s ua azione ant i-depressiva de-
te rminate da vari fallori .
Il suo consumo, infalli , determina a li vello
del s istema nervoso centrale un aumento del
li vell o della serotoninil , neurot raslIlellitore
positi\' amente alli\'o sull'umore.
Inoltre la teobromina e la caffeina, conle-
nute nel cio(;colato, producono un effello
stimolante su alcune funzioni fi s iologiche
quali l' all ivit respiratoria, gast ,ica, ent eri-
Cii ; inoltre mi gliornllo l'al1i vit can:liacl.l {, .. <I
incrementano il consumo d'ossigeno.
132
1Il'i()('l"ollllo lI(>i :w/f,ui
Vedere nei sogni la cioccolata, mangiar-
la con soddi sfazione, riempirsene la ]x)(;ea.
abbuffal'Sene prendere allo di un hisogno
sent imentale che si sta numifcstundo come
un attaccamento o un innamoramento. Li-
quida o solida, la cioccolata nei sogni ha lo
stesso caraUere inebriante ed allraltivo che
possiede nella realt. Solo pronunci are la
parola"cioccoluIU" melle in moto un'idea di
piacere e soddisfuzione. solo il suo pensiero:
st imola i recell ori gustat ivi, pl'OVOCii Iii sali-
vazione. fa pregustare, fa ntas ticare i n bilico
fra piacere, soddisfazione. sensualit, estasi.
Grande consolatrice, stimolante, Ionica, ine-
briante. nutriente, la cioccolata l'alimento
pi di ogni ahro legato all'idea di feti cit.
Da cui si dislI; ca un immagi nario collett i-
vo ampio. complesso, con riliniflC<lzioni che
sfumano in sensazioni, talmente profonde
da trascendere le comuni categorie alimen-
tari, da l'aggiungere il regno dell'emozione.
La cioccolata evoca il piacere ed i l riacere
si accosta all' amore. l'amore /.li senlimenti. i
sentimenli nll'appilgamento, ai hisogn i emo-
ti vi, ai sensi eccitati, all a sess ualiti'l , ed ecco
le molteplici connotazioni melafol che che
pre ndono vita. Vedere nei sogni la cioccola-
ta, lnangiadll con soddi sfazione, ri empirsene
la hocca, abbuffarsene prendere alto di un
bisogno sent ime ntale c he si sta appalesando,
un allaccmnento. un innamorumento, ma pu
essere unche immagine di una rnancllnza in
qucst'umbito. un te ntuti\o di consolazione.
un'azione onirica atta a compensare la t ri -
stezza, la solitudine. il rifiuto, il non-amore.
Offrire la cioccolata nei sogni e\,jdenzia la
propria di sponibilit affett iva. se donata ad
una persona in IlUI1icoia re pu segnalare un
interesse VCI'O e proprio. infat uazione. deside-
l'i o fino ad allol'U lut e nte o non espl'CSSO. Ri -
ce\'erl a, al contJ"Ul'io, port ll all'att enzione del
sognatore qualcosH di buollo e di pote nzial-
mente grat ificant e che pu lenire un suo bi-
sogno. e che proviene dllull' altm persona, ln-
dica l'intere::'8e e l'umore che questa persona
ha \CI'SO il sognatore. un espedie nt e usato
dull' inconscio pe r portare ti gull a segnali ti -
ce\'ul i nella l'ealt, pe r dare loro una forma ed
un s ignificato inequi voca bili. E la c ioccolatu.
anche nei sogni , si qualifica come uno dei;
simboli pitl indicativi dell a pielle7.za di gusto
e del piaccre che l' essere ulllano persegue.
Gli in \'01 ucri e le confezion i dicono mol to s ul
t i po d i c ioccolatino che troveremo dentro e lo
s tile dell a presentazione la dice molto su chi
potre hbe comprarle.
Le' dil'III{'(' '''' lIgli illl !(J/II(''';
La dicitura su un involucro di cioccolatino
pu dare indi zi importanl i su ll a qualit del
prodollo, quindi pe r un' a manie del ciocco-
Ialo vale la pella avere ulla confidenza con
questa te rminologia ed in gene re indi ca-
to con una percentual e del peso nello del
prodotto finale. 11 contenuto di cacao va dal
15%, che difficilmente ri entra nella catego-
ria del c ioccolato, ad un' i ncredi bile 99% che
un' espe rienza quasi immaginabile, ma in-
teressante.
L' indicatore c hia ve della qualit il cont e-
nut o di cacao - dtolale combinala di cacao
in polve re e burro di cacao.
135
Ad esempio il contenuto di burro di cacao
del cioccolato couverture specificato a par-
le.
Nel caso de l cioccolato fondente, il minimo
de ll' indi catore di quulitil de\'e avere il 50%
di cacao.
Il cioccolat o 1.11 lall e di qua li til, invece, do-
v j { ~ b b e ave re almeno il 30%,
Lo zucchero completa l' equilibrio degli in-
gredienti , un'alla percentuale di zucchero
previsto di un corrispondente contenuto bas-
so di cacao.
La di c itura del c ioccolato l'ilrament e forni sce
informazioni sul ti po di seme di cacao uti-
lizzato e non si obbligati a ra do. I grass i
animali O vegetal i sono ut ili zzati come sost i-
tuti economici per una palte o la total itil del
burro di cacao, quindi se sono indicati come
ingredi enti, il cioccolato non sar di quali til.
Pe r quanto concerne gli a romatizzanti indi -
cat i sono: vHnillinu elo est railo di vani glia
pu ro e ci signifi ca che il cioccolato di
quali t infe riore.
Gli a mericani superano qualsiasi altro paese
del mondo quando si tratta di fomire infor-
mazioni sugli ingredienti presenti nel c ioc-
colato: negli in volucri e nell e confezioni si
leggono s p(."Sso srec i fiche mol to pr(."Cise sulla
qua li t di cacao in polve re Il e i di versi tipi di
cioccolato; tutli gli ingredi ent i aromatizzanti
vengono indicati nell"involucro e c' sempre
una tabe ll a dellagliata con le informazioni
nutrizionali ,
8('ulolr' di (')('{'o/ulill i
In Francia, le scatole di cioccolato pi squi-
sitamente disegnate e ntrano in voga intorno
al 1730, comprende ndo bellissimi qua(bi ,
larghel1e in rili evo e pielre semi-preziose in-
.
else.
Le scalole di cioccolali inglesi non e rano
cos oslentale: presenla vano immagini sen-
l imenlali che erano mollo di moda quando i
cioccolati in scalola arri varono sul me rcalo,
La prima fu prodolla nel 1868 dai Cadbur),
e mppresenlava una mgazza che coccolava
un gatt ino,
Le cUI1e ulil izZHle per ri vest ire le senlole e
i singoli sl rali di e ioccolal ini sono resislcnli
al grasso: potevano essere imbottile o incise
con om o 31'genlo o lucide, come la carla tra-
sparente per ri calcare il c roccante, con una
rifinitura vorlicosumenle m3l1e1lala,
Un altro lipo di CHl'lu la pat inala Il'uspuren-
le c he ha ulla pellicola di cera ed pa rli co-
lanne nte lucenle, dai colori scuri. c he profu-
ma di cioccolalo,
137
Fin dugli tlnni ' I'enlu, in Italia, la qualil dci
cioc<:olal o slata riconosciuta me rite mle
di tutela legislutiHl: la Legge 9J6I193J ne
rego\ame nlava la produzione e la comme r-
c ia lizzazione. disti nh'llendo chi ara mente il
"cioccolato" dai prodot ti di imi tazione. de-
fin ili ('on l' espressione "surrogato di ciocco-
Ialo" ,
Il cioccolato anche uno dei pochi prodotti
alime nta ri cui stata ri sen' ata, a li\'ello eu-
ropeo, una nonnati\a s pecifi ca c he ne pre-
cisu le de nominazioni e i relat ivi requisiti
composi ti\ i.
Con l'a vvenlo del !\f ercalo Comune Europeo
venne, infuui. a\' \ iatu l'unlloni7J..llzione delle
normat ive es istenti nei sci paes i che alre po-
ca costitui vano la Comuni t.
Tal e urmoni zzazione s i conc ret izz con la
Dire" ivu 24 111973. rccepitu in Ita li a con lu
Legge 35 1/ 1976.
1--::1 llUOVU regolamentazione comunituria di -
sciplinava deltagliatamente la produzione di
c ioccolut o e definiva precisamente IUUe le
denominuzioni riservate. che de\ ono essere
tutt ' ora utili zzate nel commercio pe r design-
re i prodotli in ci n::o lazione.
Tra le Iwinci pali camtteri st ic he dellu compo-
s izione dci cioccolato. la normali,'u comuni -
tari a prevaleva l'impi ego escl usivo di burro
d i cacao,
Si avvel11 aIrinizio degli anni Novunla, l'e-
sigenza di pe rve nire ad ulla complela e de-
fini ti\ a armonizzazione del mercato a li vello
COJllllniturio. oUra\'erso un nuo\a Direll iva,
Le no\ it pi sul ient i i ntrodotl e dal la Di relti-
va 2000/361CE. recepi ta in Italia con il Dl gs.
1781' 2003. in vigore in tulli gli Stat i membri
dal 3 Agosto 2(X)3 sono:
- L'estensione a tun i i Paesi dell'Unione Eu-
ropea della fuc'olt di ut iliz7..llre. a t itolo op-
l.ionu le. ent ro il limit e m u ~ s m o del 5%. scn-
ZlJ mCKl ificare i l'cqu isi t i (:ompoSili\,j minimi
definiti dall a precede nte Direlli\a del 1973.
sei maleri e grasse vegetali di origine tropi ca-
le d i\'el'SC dal buno di ca('ao,
- Ohhligo della indicazione nella e tic hett a
degli iugl'ecl ienti del cioccolato e della datil
di durabi lit del prodollo.
- Obbligo. per i pl'Odolli cont e nenti altri
grass i ollre al bUtTO di cacao, di menzione
in et ic helta. accanlo all a de nominazione di
vendi ta. in modo ben visibile e chiaramente
leggibile. nell o stesso campo' isi\o dell 'e-
lenco degli ingredi enti c in camlte ri di di -
me nsioni alme no pari e in grassellO. della
di citura "contiene alt ri gra'isi vegetali ollre
139
al burro di cacao",
- Pcr il cioccolato prodotto o commercializ-
zato in Itali a, nell'applicazione della Direll i-
Ila il Parl amento italiano ha es pressamente
disposto la poss ibili t di uti li zzare la di zione
"cioccolato puro" per il prodollo che cont ie-
IW solamente burro di CilCilO,
140
Eu rochocolate presenta .... Tulto il gusto del
cioccolato! Questa manifestazione annuale de-
dicula ull a cult ura del "Buon Cioccolato" si m'-
ti cola in una serie cii eventi a Pel1.lgia nel mese
di ollobre. OIII"C 150 produllOli m1i gillnilli e
industliale di cioccolato provenienti da tullo il
mondo hanno intrauenulo i golosi \'isitatori con
scullu re di cioccolato, corsi di degustazione e d i
cucina e att ivit di '"gioco" come: cioccolata con
l'ulitore. i past iccioni 0abolUlori dedicati ai pill
piccoli), ciocoolaT oppure il leal ro dei golosi.
142


- .. ,::, .
.......

-
, I
l
C;O('('o/nl '1'01';/10 - IJ'lIIo/lI('
Hu superato i 500mila \,isitatori la manifesta-
zione che la Citt di 'lbrino dedica al ciocco-
lato per il nono anno.
~ un'ocC1.1s ione imper(libil e di conoscere il
ciho degli dei . di approfondire la tradi zio-
ne cioccolatiera di 'l'orino e del Piemonte e
di di vert irsi con le tant e iniziative proposte:
incontri con gli eSlleli i. degustazioni. att i\' it
culturali e di animazione, iniziathc hKli co-
didatt iche per bambini. legate al cioc'COlat o
mude in Ituly e internazionale.
144
tOr\n
o
~ a r z o 2012
2 /
11
".
"
" O ci seI
oci
val
" t
" cola-to.I
CI
OC
"
Il cioccolato materia viva,
ha il suo linguaggio, il suo respiro,
il suo battito interiore.
Solo quando si seme oggetto di intima attenzione,
e solo allora, esso cessa di ammaliar
la gola e si mette a dialogar con i sensi.
ci I. A1ex"nder Von Humboldr
( 1769- 1859)
n:IIUt:l.list3 ~ esploratore
PER UN BUON
RISVEGLIO
orta macc iata
154
jJI'('pa/"aZ;Ollf'
Impastate insieme la fa rina, le uova, lo zuc-
chero. il bicch ie rino eli grappa, il latte, il bur-
ro, il lievito e scorza grattugiala di limone.
Amalgamale IUni gli ingredi enti fillo il quan-
do non ollel'ret e un impas to liscio ed omo-
geneo.
A questo punlo, prendete un terzo di pasta
ed aggi ungetegli il cacao.
Imburrale una tegt ia e vers ate met della
pasta bianca, poi al centl'O versa te III pasta
nera, ovvero quell a col cacao. e concludete
con la rimanente pasta bianca.
Infornale ti 1800 C fi.no a doratura della torta.
Controllat e l'effettiva cottura della 1011 <1 con
uno stecchino, che dovr uscirne "asciuI1O" .
Sen'it e la torla macchi ata tiepida o
appella raffreddata.
Se non gradita la presenza dell a gmppa
potete sostit ui rl a con qualche ullm liquore.
oppure c\ilate di II\cll crl o.
Rilllllnc morbida anche dopo 2-3 giorni dalla
coltura.
..

PER UN BUON
RISVEGLIO
'-../ rostata a
156
ciocco ato
PI'P/}(IIUZW(' d(//a froll{f
Amalgamale luui gli ingn"!di enli velocemen-
le fino 11 fonnare una palla. 3\'\'olgelela nella
pelli cola trasparente e lasciate drosare in
fr igo pe r un'OI'Clla.
I mburral'c ed i nfa rinarc ulla \or' iera per c ro-
state. stendete la froll a alta v.z cm e ri vest ite
la leglia.
L'impasto rimanente servir per decorare la
crostata.
Bucherellal e con una fOl'chena o coprile con
un fogli o di cmla forno.
Cuocete Il 180C per circa 10 minuti.
p rf' I}(I I"(f::; i OlI(' ti (>" fI (Tf'lli Il
Mettete in un11 casseruol a la farina, lo zuc-
chero. il cioccolato gmllugiato e unite, poco
pcr 1I01la, il latte culdo.
Cuocele la cremu mescolando conlinuamen-
te fi no Il quando si addensa, quindi toglier-
la da l fuoco. aggiungervi il .. hum e il burro,
ama lgamate bene.
Lasciule ruITrcddnre mescolando di lanlo in
tanto.
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..
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Versate lu cremu su!! u hase di f.-oll n.
Se la crema poco deri sa passate il lull o 5
minuli in forno.
La crostala si pu decorare con dell e st risce
di pashl.
Cuocete in forno Il 180
0
pe r circa 40 minuti.
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PER UN BUON
RISVEGLIO
orta
158

jJI'('pa/"aZ;Ollf'
Pcr preparare la torl a al cioccolato per pri-
ma cosa sciogliete il bagnoma ria il c ioccolato
fondente s pe.J'..zellato e lasciatelo intiepidire
mescolando di lanlo in ta nto.
In una ciotola capi ente. ponete il b UtTO ta-
gli ato il cubell i e lasciatelo ammorbid ire il
tempera tura ambi e nt e.
Sbattetelo con una frusta o con lo sbattito-
re. fino a ridu rlo 1.1 crema. poi aggi ungete lo
zucchero e conI inuate a s battere per amalga-
ma rl o hene.
Uni te un uovo alla volta sempre sbatt enclo e
via via le ahre, avendo l'accortezza di fure
assorbire completamente l'uovo prima di ag-
giungerne un alll'O: in questo modo avrete ot-
tenuto lIna crema soffice e omogenea.
Incorporate il cioccolato fondent e sciolto e
ormai tiepido e il pizzico di sale.
In lInH ciotola unite assieme alla farina. il
lievito e il c n c ~ O amam, qu indi selacciate1i.
Aggiungete al composto di bUffO. uova e
cioccoluto gl i i ngre di cnt i set ueciut i ulte rnan-
do l'uggiuntll del lulle (non tfOppO freddo).
Una volta ol1enuto il composto fi nale, imbur-
ral e e infarinate una tortiera del di ameLro di
22-24 cm quindi vers utelo al suo int erno, li-
vellando poi la superficie.
Infomate in forno gi cnlclo Il 180 pcr ci rca
60 minuti. quindi pung(' leia con uno SI<. 'C-
chino pe r vede re ile lu torta a l cioccolato
colla. Lasciatelu leggerment e inti epidirc poi
sfonnat ela e ponetela su di una grate lla per
farl a raffreddare defin itivament e.
PER UN BUON
RISVEGLIO
160
jJI'('pa/"aZ;Ollf'
Scaldat e il baralloto della crema di cacao o
sciogliete il bagnomaria per ren-
derlo pi fl uido.
Preparat e l'i mpasto delle crepes ponendo in
lIna ciotola dai bordi alti la fari na, la vani l-
li na. illall c e il side, e mescolando lutti Sii
ingredienti con uno sball itore .
In una terrina 11 parte, sbattete le uova e poi,
sempre s battendo, incorporatele al composto
preparato in precedenza.
Lasciate riposa re la past ella coperta almeno
mezz'ora.
Sciogli ete il burro in un tegami no e incorpo-
mtelo all 'i mpasto, amalgamandolo hene, poi
ponete una pudellu ant iaderent e per crepes
s ul fuoco e rnt ela sca lda re, quindi versate al
cent ro di essa un meslolo di impas to (regola-
tevi in base alla grandezza della padella che
userete) e. inclinando e ruotando la padella.
oppure uti li zzando l'apposito strumento di-
stribuite ri mpasto su lulla la superficie,
Domt c la c' rcpe per un minuto sul fuoco, poi
gi rutelu e rute Iti stessa COSti sull' altro Ialo.
Ponetelu su di un piatto, spulmatela con un
cucchiaio di cl'emaal cacao, piegatela a met
su se stessa e poi ancora a mcl. fo rmando
cos una sorla di ventaglio. Cospargete la
crepe di zucchero a velo e sen"ilela.
La al clOcrolato COJlitlll.J 1111 h/Ofl1l0
?ifmo gli amami delle della cre-
ma al cacao.
11 tllllalO J(lI" 1111 ad ogni

eta,
PER UN BUON
RISVEGLIO
iocco ata ca
162
jJI'('pa/"aZ;Ollf'
Mettere il cacao in polve re. la fecola di pala-
le e lo zucchero sul fondo di un pe nlolino an-
tiaderente, aggiungere lentamente poco latte
cont inuando a mc&colare pe r non formare i

grumI.
Mettere il pentolino sul fornello il fiamma
bassa. aggiungere il latte ri manente e con-
t inua re a mescolare fi no a porlarlo ad ebol-
li zione.
Fare hollire pe r non pi di un minuto con-
t inua ndo I:l mescolare e la cioccolata calda.
densa e fumant e san) pronta per essere gu-
stata!
Un altro modo pe r fare la cioccolata calda
sciogliere una hu r't'ella da 250 gl' di ciocco-
lat o fondent e o exl l'a fonde nt e il bagnoma ri a
in un ponlo\ino.
Una \'olla sciolto per bene, mescolare e ag-
giungere 50 (:c di latte ( o un p di pi a se
conda dei gusti) e melle rlo sulla fi amma per
3 minuti.
I pi o l ~ i OV\ ia mc nte pot mnno accompa
gnure lu ciocc:ola tu con dei deliziosi bi scot
t ini oppun" ('011 dell'ou imu panna monta ta!
In commercio esistono tant i tipi di marc he
pitl o me no costose e h'll stose. ma molli di
voi hanno chi esto come mai la cioccolata non
venga de nsa come quella del le pubbli cit.
Le r-agioni possono eflscre molteplici: fiu mma
troppo u!tu. troppo lull c. dosi sbagliate ...
IL CIOCCO-BRUNCH
166
j JI'('pa/"aZ; Ollf'
Lessat e le patat e per 30 minuti , scola le le.
pelatele e passalele allo schiaccia patate.
Mettete la purea in una ciotola e allarga te lo
per rarlo inliepidire.
Fate rondere il burro il bagnolllaria e unilelo
aUa purea 1Il(. "Scolanclolo.
Unitevi lo zucchero, la vuni Liina, le mandorle
pelate e tritate e la scorza d'arancia grattu-
giata; amalgumule bene il lullo.
Sgusciate le uova e separate i tuorli dagli al-
bumi ; incorporate i tuorli , uno a uno, al com-
posto di patate e cospargete rimpasto con il
cioccolato t'idollo il scagli e.
Montat e gli alhu lni 11 neve renni ssimu con un
pizzico di sale e incorpora teli al composto
in uno stampo da ciambella il cerniera im-
burrato.


Cuocete in rorno 11 hagnomaria per 45 minu-
t i.
Lasc: iute int ie pidire la c iumbell a e sronnnle-
11.1 su un piallo da porlalu .







IL CIOCCO-BRUNCH
a torta
168
e tre"
"
jJI'('pa/"aZ;Ollf'
La fOlTa da/le (re "C.li chiama COJ per le illi-
::./a/i dei Juoip,incipa/i ingredil'Iln': carote, cioc-
co/atoecocco.
Ama lgama re le UO\' U, la fa lina, la [arinu di
cocco. lo zucchero, l' oli o di semi, il [a11.e. la
vani ll ina. il li evito e le CUl'Ote grallugial e.
Mettete ill ullo in una legLi a per tort e imbur-
ral a e infarinata.
Tagliate il cioccolato a cubelli e disponete-
li ne lla tort a con l'a iulo di un cucchiai o. in
modo c he venga no nascost i.
Infornate a 180C pc r circa 30 minuti.
Sformate la 10110 appena intiepidilu e servi-
tela spol verizzundola. a piacere, di zucche ro
a ve lo o [arinu di cocco.
IL CIOCCO-BRUNCH
170

jJI'('pa/"aZ;Ollf'
Mettete la polenta in una ciotola lermores i-
slente e \'en, an,j dell'acqua boll ente sopra.
Mescolare bene, coprire poi la ciotola e la-
sciai' riposare per circa 30 minuti, fino ti
quando la polenta istantanea non ahbiu as-
sorbito l ulla l'umidit in eccesso.
Preriscaldare il forno a 190C.
Imburra re uno stampo rotondo di diametro
20 cm e ricopri re il fondo con della curta da
fol'llo antiaderente.
Sciogliere il cioccolato a bagno maria oppure
a fuoco modcrato.
Sbattere i tuorli con lo zucchero in una cioto-
la fino ad oll enere una mist ura densa e pal-
I ida.
Incorporare il cioccolato. la polenta, le nHln-
da rl e macinate, la far ina e la buccia d' uran-

Cla.
Sbul1erc Sii albumi in ulla eiotola puli ta fino
mi ol1cncrc una compos to compatto.
Aggiungere gli all'lumi nell'impast o di cioc-
colato per renderl a pi soffice, poi incorpo-
rare ilrcstocon le cili ege.
Spalmare In mi SI un.! nello stampo prepumto
c infornare pC1'45-55 minuti e fino ti quando
non ri sulti hcnlicvilU1U c addensala.
Di sporla e lasciarlu ruffreddare su un ripiano
e decoral'la con lo zucchero a \'elo.
IL CIOCCO-BRUNCH

aVlO l a
172
cacao
jJI'('pa/"aZ;Ollf'
Mescolare in UIHl ciotola la farina con lo zuc-
c hero e la vanillina.
Sciogli ere il burro e unirlo al composto insie-
me all'uovo.
Mescolare con la forchetta. poi con le mani
manipolando l'impasto rno ad oll e ncrc un
panetto.
Dividerlo in 4 parli e pussurle nella macch i-
netta pe r stendere la sfoglia (ailrime nli sten-
dere con ilmilllure ll o).
Su ogni stri sci a di pasta ott enuta pos iz iona-
re, di stanzia ti tra loro, mucc hieui di farcitu-
ra (nutella, o in al ternat iva della marmellata
per fa rci re), circa un cucchiaino per muc-
chio.
Ri chiudere la sfoglia su se stessa e ri cava-
re dei r3 \'ioli usando un coltello o ['apposita
rotellinu.
Fri ggc r(> i mvioli in tanto oli o boll ente e se/'-
vi di ri copcrti di zucchero ti velo.
IL CIOCCO-BRUNCH
oco ate

IUW'pd;rllli
les
/JI'('pa/"aZ;Ollf'
Preri scaldare il forn o ti 190C c ri ves tire due
teglie con della c arla da forno.
Uti li zzando una ciot ola e de ll e le fruste elel-
t ri che, luvomrc il burro fino a farlo di ventare
liscio. gonfiO e cremoso.
A quest o punlo aggiunge re i due lipi di zuc-
chero e continuare il lavorare fi no a quando
sar raddoppiato di \'olume.
Incorporare le uova. una alla volla, ave ndo
c ura di sbHll ere bene dopo ogni aggiunta.
Uni sci adesso i semini interni della stecca
di va ni glia e mescola per incorporare bene
i l t utt o.
In una CiOIOlu, mi scel ute la fal'jna selaccial a.
il bi carbonato e il sale.
Aggiungere ora al composto di uova la fa-
,
l'inu mescolata in prc(;cdenzu c continua li
luvorurc fino a quando si olier un composto
omogcl1(,"O.
Toglie re il compoSI o dei hi scotti dalla ciotola
e aggiungere le gocce di cioccolato e amalga-
mure be ne il tutto.
Coprire "impastoe mell erlo in rri gorirero per
c irf;U 30 minuti .
Ora. aiutandoti con una paletta pe r il gela-
lo, forma dell e pall ine di imp<'lsto sulle teglie
precedentemente pre para le. formando dei
Illllcchietti la rghi 4-5 Clll . ben distanziat i tra
loro perch duranle la colt Unt tendono ti cre-
sc:crc illarghezzn.
IL DESSERT
PERFETTO
orta
178
ere e ciocco ato
j JI'('pa/"aZ; Ollf'
La 10170 di perI!! Uft RlO/fO COIIO.rcJfO
al/o J/e,l.1O tempo panico/are visto l'acco,ffa
mento egregiamente niuclo Ira la pera ed il
cioccolato.
Il segreto per la buona ri uscita della l'l ecita.
naturalmente, sta nel lo scegl iere con eli !ti Sii
ingredi e nti principali : dell e buone
!ure ma non l roppo molli e. senza dubbio, del
buon cioccolato fondente.
Sbucciare e taglia re ti felle le pere, uni r'le ti
80 g di zucchero e lasci ari e macerare con un
bicchi e rino di rhum, per circa 20 minuti in
fr igorifero.
Nel frattempo, unire i tuorli con lOOg di zuc-
chero e lavorarli con una frusta o un mestolo
di legno, fino il renderli ben s pumosi.
Aggiungere il cioccolato (precedentemente
scioltoa bagnomaria con il burro), poi la far i-
na. ill ie\ ilo precedentemente stemperato in
un biechielino di latte. la buccia graUugiala
del limone. le pere. infine le chiare monlate
ti neve cd un pizzico di sale.
I mllli ITU re ed infarinare unti tortiera di 24 cm
di diu llIctl'O. \el'Sl.lI'vi il composto.
Cuocere la torta di pere e cioccolato in fomo
gi caldo a 100C per circa 50 minuti.
IL DESSERT
PERFETTO
orta me e e ciocco ato
180
jJI'('pa/"aZ;Ollf'
Sbattete le uova (!on lo zucchem e un pizzi co
eli sale.
Cont inuando a mescolare, unite pian piano
la fari na, il lievit o, il latte e il rhulll, fin ch
otten ete una pastell a densa e omogenei!.
Mondate (eliminare le sostanze non COllllll e
stibili dall'alimento) le mele, s buccialele e
affettatele.
TufTatele nellu p;:.stell a e giratele molto el eli -
catamenl e.
Aggiungete un cucchi aino abbondante di
cannella e il cioccolato tritato grossolana-
ment e.
Foderate uno stampo rotondo del diurne! ro di
24 cm con la carta da forno be n imburrata.
Ve rsateci il composto.
Spolverizzate la superficie del dolce con del-
lo zucchero a velo che fa ret e cadere da un
col i no.
I nfot'tll.ll e cuocete ti 200C per ci l'ca un'om.
IL DESSERT
PERFETTO
orta a
182
. .,
tlramlSU
jJI'('pa/"aZ;Ollf'
Pcr il piln di spagna al cioccolalo, sciogli ere
il cioccolato 11 bagnomaria.
Nel frattempo montare il burro con 80g di
zucchero ed aggiungere i tuorli e sbul1erc il
lullo con le frus te.
Sempre continuando a mescolare, aggiunge
re lentamente il cioccolato fuso e la farina
setacciata, fino il ottenere un impasto omo-
geneo.
Montare gli alburni il neve con un pizzico di
sale cd aggiungere il resta nte zucchero e la
vunillina continuando a montare per un mi-
nuto.
Incorporare quindi gli albumi aIrimpaslo un
p pe." volla fino ad ottenere impasto omoge-
neo e uniforme, ed infi ne aggi ungere il lie-
vito.
Versare il composto ne lla tcgli a imburmla ed
infarinata e li velliamo per bene. facendo at-
tenzione soprattutto ai bordi,
Inforniumo il dol ce a 170C per ci,'ca 50 mi -
nul i.
Appe na 10lto dal forno fare inti epidire la tor-
ta nella 10rt iera pe r 5 minuti , poi farla raf-
fredda re su una gri gli a,
IL DESSERT
PERFETTO
ousse a
18'
a menta
j JI'('pa/"aZ; Ollf'
Sciogli ere il cioccolato a bagnomuria cci ag-
giungere mezzo bicchi ere di panna liquida.
Montare la panna e metterl a in frigo.
Successivame nt e mont ate gli albumi e mel-
tetel i in frigo e montate i due tuorli con lo
zucchero.
Qua ndo la cioccol ata si sar sci olta unite i
tuorli monlal i, gli albumi monlali e aggiun-
gete la panna.
Amalga male be ne il lutto e riempit e del le
coppette tenendole in fri go per un paio di
ore.
Adesso la vosl l'a mousse al cioccolato
pronta, per servida potete aggi ungere della
panna monta ta oppu re una spol verata di can-
nella in polvere e decorarl a con dell e foglio-
li ne di menl11.
IL DESSERT
PERFETTO
186
,
e
jJI'('pa/"aZ;Ollf'
Mettete in fri go un bi cc hi e re da frapp alme-
no mezz' ora prima del l'utili zzo.
Prendete il frullatore e versate dentro il latte
e il ghi accio, frullate per un minuto.
Aggiunge te il caff, il cacao ama ro, lo zuc-
chero e le gocce di vani gli a. frullale per altri
2 minuti a velocit alta o comunque fnch
non lo \'cdete omogeneo e ben montato.
Prendete il hicchiere dal frigo, versule il
frapp .
. (' fiN" t/('("(J"U"P
Prendete e d<' 'COI, lle C'on l a pallnil montata
e con una spol vemlina di cacao oppure ag-
giungete i ri ccioli di cioccolato.
DELIZIE PER L'ORA
,
DEL TE
,
ea
190

CIOCCO alo
jJI'('pa/"aZ;Ollf'
l/!lome .1ufll dm'va d a f r a l l ~ ~ JOujfler . .IO!
fiore. Si lralla di una prepara=.iollf' a ba.re di
crema, m/m o di un impa.rlo. /egalo da /Uodi
{' /"no JO/fia! dall'ag{!,illluo di albume montato
che ti calore delfomo fa gr)lljior{',
Accendete il fo rno il 200C.
Prepmute gli o lo stampo e licoprile i bor
di con il burro fuso e lo zucchero. Versate il
burro e la farina in una ciotola e mescolare il
tutto. Formale unu bobina con la pasta e ta-
gli atela Cl piccoli pezzi in modo che possano
fonde rs i pitl fu cillllcnle in seguit o. Versate
il latte. i pezzi di cioccolato ed il cacao in
polve re in una casseruol a e fate scaldare il
temperatura media. Mescolate costantemen-
te. Aggiungete fa rina burro e mescolate fin-
ch la prepannione sia spessa e consistente.
Ri tirate del fuoco e di luite un giallo di uovo.
Versate il compos to in una teglin e lasciate
rafTreddare. Diluite con i gialli delle uova
uno di etro l'altro. Sbattete i bianchi delle
uo\a .imanenti e nggiungete poco alla volta
lo zucchero e montate a neve. r-.'1 escolate con
cura ('on il cioccolato. Ri empi te con un cuc-
ch iui o gli stmnpi O lo stampo COli il composto
p(!r il sollfTI . Pos izionare i pi ceoli stampi del
souffl in li no tegame dtl forno c posiziolll:lrlo
nell a purle bassa dci forno stesso. Ri empite
la legliu Il mel1 COIl acqua molt o calda. Ri -
ducete la lemperat unl del forno da 200C a
-' 90C. l...aloCiate cuocere i piccoli stampi nel
forno per 25-30 minul i ed il grande per 35-
40 minuti . . 'cm apnre RIai tlforno dumllli' la
co/RIPa di'I JOuffk-'
Prcpunlre In hase c lo 1.llcchero mentre il so-
urn nel forno. ' Ihgliclc fl ui forno. ulla fine
dell a coltura e servil e. cos pargete con polve-
re di cacao e servi te immedi ata mente. Il so-
uffl manI iene la sua fonna per pochi minuti .
DELIZIE PER L'ORA
,
DEL TE
192
jJI'('pa/"aZ;Ollf'
l muffu al clocco/afo JOno dei morbidi dol-
cet/i. omflli per la me/l'Ilda dei bambim:' JOIlO
ulla l,;aJiallle g%.ra dei Illlifftn,r da.r,ri Sono
degli .1Ilock .mnie geuuinipt'frhi p'l'fX'raricon
ingl'l'dienrl .remplici e f/'l'.rchi [Ilocco filw/e per
rendedi ancora pi COflJ'{' ileI/o
.rpolt-eJi::aJfi COllllfl JOffio di :.l/ccnt'lI) a ve/o.
I fIlujJ/Ja/ ciocco/aro JOIIO amllli appella .gor-
nati. ma po.rJOIlO anche l'.I.Jere COllJetva rl per
pi giorni" ba,rler lenedi in lIIi rollfenitore
con coperchio. o illl/li .mccnellO dipla.uica ben
cnuo.
Con un frustino elcll ri co, s battere lo zucche-
ro e il burro: aggi ungere poi il c ucchiaino di
miele, e sballcl'c ancora il tullo fino 11 fu rl o
di\'cnlare una crema, quindi aggi ungere l'uo-
vo intem.
Lavorare ancora lulli gli i ngred i (!11 I i e poi
trasferit e il composto ottenuto in una ciotola
capi c nl C, Sciogl ie,'e il cioccoll1lo fo ndenle a
bagnomaria 0ppul'e ne l mi c roonde e inseri rl o
nell'impuslo, mescolandol0 per bene sen' en-
dovi di una spalola,
Aggi ungf' ,'e poi la furina e illi evilo selaccia-
li . ull e rlltlnrloli ulla pallna o allalle,
Una volla le rminl.llo di inserire questi ingre-
di enli , mellele un pi zz ico di sale e il cacuo
amaro in pohere selaccialo,
Amalgamare il lullo e di\idele rimpas lo in
12 pU I1i ( IO- II ). infornale i muffin al c iocco-
Ialo nel forno gi ca ldo ti 180C in forno s la-
Ilco. oppure u 16"oC se l' un forno vcnlilulo.
per 20-2" ll\inUli ,
Sfornate i lIIufflll ul ciocr-ol al o e spol verizza-
re con poco zucc hero al ve lo,
DELIZIE PER L'ORA
,
DEL TE
'-../ urrot
'94
jJI'('pa/"aZ;Ollf'
Mescola re in una lerri na il burro, lo zucche-
ro, le UQ\' a , la farina e infine una bust ina di
[ie\' ilo in poh'cre per dolci.
Aggiungere all' impasto le carole tritat e.
Successin unenle, unire le mandorl e tritate
e per ' "esagerare" aggiungere all"illlpasio il
c ioccolato 11 l lane lagl iato a pezzell in i.
Imburrare alcune formine ' usa e geli a' e
cuocere in forno per c il'ca 30 minut i il 100C,
Aggiungiamo una spolve rata di zucchero 11
velo alla fine.
-
DELIZIE PER L'ORA
,
DEL TE

rOWleS
196
jJI'('pa/"aZ;Ollf'
l browllie./ al ciocco/alo JOIlO do/u{(i quadrari
ripicanu'llfe amencalli mollo ficchi e g%si. rea"
li::,::nn' COlI cioccololO fOl/de'1ft' {' noci.
La prf'jXlra::iol/t' dei hlVwniu, pillllO.1fO Jefll-
plice e veloce, avviene muco/alido itl.1ieme ti
burro e ti ciocco/aIo flui che verranNO amalga-
mati CI uO/Jo.fal7l1o. ~ c c h e r o e /loccio/e; I'n,
jXlJlO. ver.raIO illl/lw loniera. lilla volta CO{(O,
/}(!O ragliaro a quadmtn.
Preri scaldare il fo rno a 180_200,
Sciogli ere il burro in una casseruola li fuoco
mol lo basso.
Successivamente, mescolare in una Icrrina il
burro fuso con lo zucchero ed aggi ungere le
uova.
In una casseruola sciogliere il cioccolato a
pezzeu i ed aggiungere al composlo.
Incorpol'U la rnrilltl mescolata con il sale ed
il lieyito.
Mescolare bell e illullo.
Versure lutto rimpasto negli stampi imbur-
m i i.
Dm spolverateli con la granella di

nOCI per
decorareli ed inromare pe r 3035 minuti.
Il blu\\ ni e non dey'essere troppo cOl lo.
Fare rarrreddare e decorare con lo zucchero
ul velo pe r un ull ilUo 100TO di bont.
DELIZIE PER L'ORA
,
DEL TE

a nera e lanca
198
jJI'('pa/"aZ;Ollf'
Sciogliere il cioccolato 11 bagnomuria cci ag-
giungere me.zzo bi cchi ere di panna liquida.
Montare la restante panna e mellerla in fri go,
dopo montare gli alhurni e melleleli in fr igo e
monta re i due tuorli con lo zucchero.
Quando la cioccolat a si sar sciolta un ite i
tuorli montaI i, gli albumi monta ti e aggiun-
gete la panna.
Amalgamale hene il tutto e riempite delle
coppette le nendo le in fri go per un pii io di ore.
Adesso la mousse al cioccolato pronta, per
servirla aggiungere della panlla montata op-
pure una s pol verala di cannella in poi vere.
Una vers ione curiosa pi leggera non pre\'t:-
de i tuorli d'uovo e il burro. ma unu corpu-
lenta dose di panna, c io 300ml ogni JOOg di
cioccolato bianco.
Si fu bolli.'e met della panna e s i aggi ungo-
no i pezzi di cioccolato mescolato prima di
incorporare la p<ln na rimanente.
Quindi si t rasferisce lo ciotola con il compo-
sto in unti pe ntolu di tlcqutI ghi acciata.




. -
Si monta a Ile\ e l'albume di un belruovo ag-
giungendo 50 gr di zucchero un cucchi aio
all a \ olla. fin quando non si ricava una me-
ringa morbida cui unire il cioccolato, Inevi-
tabi lmente. per il suo peso. la pnnntl spinge
gi la Inousse e dilui S(' (' il sapore dci cioc-
colato,


...........

,
PER UNA
CIOCCOLATO SA
SERATA
202
j JI'('pa/"aZ; Ollf'
Spezzellare il c ioccolato fonden te e fa rl o
sciogliere a bagnomari a.
Tagliare a pezzelli il hurro a temperatura am-
biente, aggi ungere la met dello zucchero e
lavomre con unII frusta fino ad oll enere una
crema.
Aggiungere il cioccolato alla crema c, sem-
pre mescolando con la frusta, aggiungere i
tuorli uno alla volta.
In un altro recipiente. monl fU'e il neve gli
albumi con un pizzi co di sal e e uggiungere
l'altra mel delta zucchero.
Unire la crema al eioccolalo agli albumi e
aggiungere poco all a \'olta la farina mesco-
lando con la fru sta.
Il composto dO\'1"1:I essere uniforme e privo di
grumi e non t roppo li quido (aggiungere 311m
farina se do\esse esserlo). Mellere il cO/lIj)()
slo in llna leglia londa precedenteme nte im
bu rraia a dovere e far c uoce re pe r 60 minuti
ne l fOnlorisC'uldlll0 il 200
0
(forno statico)
Unn volta COllO. logliure li mel il dolce e
fHrc irl o con la llIunuellulu di luila con mezzo
hi cchi e re d' acqua. Chiude re il dol ce e mel
lere la mnnnell aia anche sullu supe rficie su

pe nore.
Pe r lo farcitum sciogli e"e il ciocc.'Olato a bu*
gnomoria e aggiunge re 1/2 bicchiere di ac*
qua conio zucche ro all'interno.
Spalma re lutlo In sllperficie del dol ce in ma
nicra uniforme con lu glassa ul cio(:col<l10 e
lusciar raffreddul'c primtt di servi re. Pu es
sere aecoll1pagnulu clu deliziosa pallilu mon
lula .
PER UNA
CIOCCOLATO SA
SERATA
lennese
204
jJI'('pa/"aZ;Ollf'
Gra tt ugiare il c ioccolato e mett erlo LI fondere
in un pe nlolino 1.1 fuoco molto basso.
Unire il burro lasciandolo sciogliere col
cioccolato.
Sbattere mollo be ne i rossi d"uovo con lo zuc-
chero.
Quando si present eranno ben spumosi ag-
giungere poco per volt a la farina, un bicc hi e-
re di acqua tie pida. la cioccolata col hurro e
le chi are Illonl ul e ti ne ve.
Amalgamare bene il composto poi vcrsarl o in
una torti e ra ben imburrata.
Lasciar cuocere in forno a calore moderato
per ci."ca Ire quarti d' om.
Far mIT.eddare nel fama. dopo che ['U\' rele
spento. Servirecon fi occhetti di panna montata.
PER UNA
CIOCCOLATO SA
SERATA
tero es
206
j JI'('pa/"aZ; Ollf'
Pcr prepara re i profilcroles al cioccolato bi-
sogna cominciare dai bign e prat icate un
foro sulla base di ogni uno, in modo che la
bocchetta della tasca da pasticcere per fa r-
cidi possa penelr'un,j.
A queslo punlo prepil rilte la cre ma che desi-
derare che vi servir pcr farcil'C i profil crolcs
al cioccolato e mellel ela in ulla ciotola ca-
piente con 500 mi di panna fresca ben refri -
gerata mescol ata con lo zucchero a veto; con
li no sballi lol'e montate la panna fino ti che
sar talment e soda da l'i ma nere att accHl a alle
fruste senza colare.
Con la crema ottenuta ri empite luui i bign
e poneteli in frigorifero chiusi in un cont eni-
tore el111ctico o coperti da pelli cola lmspa-
l'ente.
Nel fmtl empo preparate la ricOperl uri.l dei
profiterol es al cioccolato: mettete in Ull a cas-
semola la pannH e il latte. quindi porlateli a
sfiora re il bollore e aggiungete il cioc'Colato
tri tato; mescolate fino a sciogli ere completa-
mente il cioccolato e a ollenere un composto
lis(' io e pri\o di grumi.
Ponete il eompost o in frigorifero e attendete
che ndheddandosi. si addensi al punto che
ri esca a velare i hi gn rimanendo attaccato
alla superfic ie.
Tuffate i bign. 11 110 all a \ olln. alrinterno
della crema a l c ioccolato e con l'aiuto di due
forchette prelevllleli . fateli scolare legger-
mente e disponeleli in un pi allo fo rmanclo
ulla hase sulla quale poggerete \'ia via tutt i
gli altri pcr terminar(' eon una pinllnide.
Se vi dovesse UVUl1zure del la crema Hl cioc-
colato. potete versurla sopra la piramide e
poi fin ire guarnendo i profiteroles al ciocco-
lat o con fiocchelli di panna monta ta.
PER UNA
CIOCCOLATO SA
SERATA
arrette a
208
ciocco alo
jJI'('pa/"aZ;Ollf'
Preri scaldare il forno a 180C.
Ungere una leglia quadrata di 20 cm di lun-
ghezza.
In un mi xer elettrico. t ri ta re le noci con 30 g
di zucchero.
In ulla ciotola, mescolare le noci tritate, lo
zucchero rimanente e la farina. Unire il bur-
ro e amalga mare con le mani o in un mi xer
elett ri co, fino ud ollenere un composto fanu-

gllloso.
Stendere il composto nell a teglia fino 11 rag-
giungere una base sottil e e cuocere pe/' 25
minuti.
Nel r.-allelllpo, prepamre la part e superi ore.
In una pentola, sciogliere il burro con acqua
a fuoco medio.
Quando sciolto. aggiungere
mente il cacao c lo zucchero.
.
progressI va
Togliere dal fuoco. unile l'essenza di vani
glin. il snle e lasciar raffreddure per 5 minuti,
Aggiungere le IIOVO shnttut e e mescolare.
Versurc il composto sullu base e cuocere in
forno per 20 minuti,
,

~
.. ,- p. .-
.... 'r ..
~

Togli ere dnl fomo e lasciar raffreddare su
una grnl cllu.
Una \olla raffreddato per 5 minuti, segnare
sull a superfi cie del le barrett e di 6 x 2,5 cm.
quindi fuI' mtTn::(ldu re complelUme,lle. la
gli ale e sposlnrle su Utltl gri glia.
Spokel'i zzal'c con lo zucchero a velo, spos ta
l'e le ban'ell c s ul piallo di 1>OI1ata e servire,

".
-
-
"
--,.. -
" . - -
-
"
-
PER UNA
CIOCCOLATO SA
SERATA
210
PI'P/}(II"UZW(' df/liquorl
O/ l'io('{"o/fflo
In un legame mi schiate lo zucchero, il cacao
e la \' llnillina.
Unite il lall e ben caldo facendo llu em ione
c he non si forillino dei grumi.
Ponele la casseruola su l fuoco e mescolando
sempre in un verso fate 1x>lIi re per 10 minuti.
Fate raffreddare la crema. aggi ungeteci l' al-
cool e travasate nelle bott iglie.
Scottate per un al\imo in acqua bollente i pi-
stacchi sb'Usci ali e slt'Ofinateli con un t eto per
eli minare la pellicina esterna.
Frullateli nel mi xcr e uniteli al Ilml"zapane e
11 2 gocce di colorante ali mentare verde.
Con le llIani format e dell e palline grondi
quanto il nocciolo di una ciliegia.
Immergete uno scavino nel la ciotola di cre-
ma s palmahil e e prendete una semisfera di
crema.
Inserit e una pallina verde in questa met e
poi prelevate cl ul barullolo, sempre usando lo
sca vino, un'ultra semi sfcm, p(!r ottenere una
s fcru completa di cioccolato.
Di sponete le palline ('osl formilt e su un vas-
soio foderato di CUl1u da forno e via via met-
tetele in freezer.
Fu!e fondere a bagnomari a il cioccolato fon-
dente, infilzate una s fera alla \ olla in lino
spiedo e immcrgetelu Iwl cioccolato. rico-
prendola uniforme ment e e luseiat ele sul vus-
soia, stavolla in fri gorifero, fino al momento
di servire.
" E vissero felici e fondenti ...
ciI. Anonimo

ITI SAN MARCO
ARTI GRAqCHE '
Unaguida comploa aU'inM.rtihik
mondo dd cio<:Y:o/nro,
dnll'affarcinonte .rtona dd.seme dd (XlCOO
a come viLne trarfornuuo in cklizio.re ricette
per fUI1i 1pn1mi!
Bave a nia: Chocolate day!

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