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FISICA

A.A. 2013-2014
Ingegneria Gestionale
3° appello del 16 Settembre 2014

1. Un ragazzo a bordo di una nave da crociera, decide di lanciare


un pallone con una velocità Vo=20 m/s (velocità relativa alla nave)
per ottenere una gittata di 30 m, calibrando opportunamente
l’angolo α rispetto all’orizzontale e facendo cadere la palla ad una
distanza ∆x=5m dal bordo della nave. Durante il lancio tuttavia la
nave manovra in modo da decelerare con a=1m/s2 (come in fig).
Indicare se la sfera cadrà dentro o fuori bordo e fornire la nuova gittata osservata dalla nave.
(Nel calcolo si risolva prendendo in considerazione l’angolo α minimo fra quelli possibili)

1. Equazioni della cinematica in condizioni normali ossia in assenza di decelerazione della nave

 x(t ) = vo cos(α ) ⋅ t  y (t ) = vo sin (α ) ⋅ t − gt 2 2


 
Lungo l’asse x v x (t ) = vo cos(α ) , e lungo l’asse y v y (t ) = vo sin (α ) − gt
a = 0 a = − g
 x  y
Calcolo della gittata:
2vo sin (α )
il tempo di volo si ottiene imponendo y(t*)=0 da cui t* =
g
2vo2 sin α cos α vo2 sin (2α )
la gittata L si ottiene dalla L=x(t*)= vo t * cos α = =
g g
 gL 
da cui si ottengono due possibili angoli di tiro: α1, 2 = arcsen  2  2 = 23° 39’ (66° 21’ è scartata)
 vo 

Equazioni della cinematica in presenza di decelerazione della nave. Nel sistema non inerziale la
forza apparente sul pallone causa un termine aggiuntivo di accelerazione orizzontale ao che inclina
l’accelerazione relativa ar percepita sulla nave

 x(t ) = vo cos(α ) ⋅ t + ao t 2 2  y (t ) = vo sin (α ) ⋅ t − gt 2 2


 
Lungo l’asse x v x (t ) = vo cos(α ) + ao t , e lungo l’asse y v y (t ) = vo sin (α ) − gt
a = + a a = − g
 x o  y

Calcolo della nuova gittata:


2vo sin (α )
il tempo di volo si ottiene sempre imponendo y(t*)=0 da cui t* = (stessa espressione)
g
la nuova gittata Lnew si ottiene dalla
t *2 2vo2 sin α cos α 2vo2 ao sin 2 α  a 
Lnew=x(t*)= vo t * cos α + ao = + 2
= L ⋅ 1 + o tan α  =31.3 m
2 g g  g 
ossia con palla che cade dentro il bordo della nave per ∆x − (Lnew − L ) = 3.7 m

2. Due blocchi si trovano sulla sommità di un tavolo scabro di lunghezza M1 V0 M2


L=2m. Il primo di massa M1=1kg si trova su un bordo del tavolo, mentre il
blocco di massa M2=2kg è al centro del tavolo. Il primo blocco viene
lanciato alla velocità Vo in modo da urtare elasticamente il secondo blocco x=0 x=L/2 x=L
mettendolo in moto e facendolo cadere dal bordo opposto. Sapendo che
entrambi i blocchi sono soggetti ad una forza di attrito dinamico con
coefficiente µd=0.2, determinare qual è la velocità minima di lancio Vo a tal
scopo. Facoltativo: determinare la velocità massima di lancio al di sotto
della quale il primo blocco non cade mai fuori dai bordi.

2. L'energia cinetica iniziale dal primo blocco viene parzialmente persa a causa dell’attrito nel
momento dell’urto con il secondo blocco in x=L/2 (figura a).

L /2 r r L L 1 1
L NC = ∫ Ad ⋅ d s = − Ad = − µ d m1 g = ∆Em = m 1 v 12 − m 1 v o2
0
2 2 2 2
da cui v1 = vo2 − µ d gL M2
M1 v0 M1
v1 (a)
Nell’urto elastico le velocità dopo l’urto in x=L/2 si calcolano a
partire dalle velocità prima dell’urto tenendo conto che la seconda x=0 x=L/2 x=L
massa è inizialmente ferma (figura b)
M2
M1 (b)
V1 V2
  m1 − m2   2m2   m − m2  2
V1 =  v1 +  v2 =  1  vo − µ d gL
 m
 1 + m 2   1m + m2   1m + m 2  x=0 x=L/2 x=L

V =   2 m   m − m   2 m  2

1
v1 +  2 1
v2 =  1
 vo − µ d gL M1
M2
 2
 m1 + m2   m1 + m2   m1 + m2 
(c)

Infine la massa m2 dopo l’urto procede rallentando per l’attrito x=0 x=L/2 x=L
fino a raggiungere il bordo in x=L arrestandosi (questo per calcolare la velocità minima vomin). La
diminuzione di energia cinetica è qui giustificata dal lavoro dell’attrito dinamico (figura c)

L r r L L 1
L NC = ∫ A d ⋅ d s = − A d = − µ d m 2 g = ∆ E m = 0 − m 2 V 22
L/2
2 2 2
 2m1  2
da cui V2 = µ d gL che combinata con la precedente V2 =   vo − µ d gL
 m1 + m2 
  m + m 2 
permette di calcolare la velocità minima di lancio vo ≥ vo min = 1 +  1 2
  µ d gL = 3.57 m/s
  2 m1  
Facoltativo: dopo l’urto la massa m1 procede a ritroso rallentando per l’attrito fino a raggiungere il
bordo in x=0 arrestandosi (questo per calcolare la velocità massima vomax). La diminuzione di
energia cinetica è qui giustificata dal lavoro dell’attrito dinamico

0 r r L L 1
L NC = ∫ A d ⋅ d s = − Ad = − µ d m1g = ∆ E m = 0 − m 2V 1 2
L/2
2 2 2
 m − m2  2
da cui V1 = µ d gL che combinata con la precedente V1 =  1  vo − µ d gL
 m1 + m2 
  m + m 2 
permette di calcolare la velocità massima vo ≤ vo max = 1 +  1 2
  µ d gL = 6.26 m/s
  1 m − m2   

3. Una carica positiva Q1= 10 µC è distribuita con densità lineare uniforme


su un segmento di lunghezza L=5m. Una carica negativa Q2 è disposta x
uniformemente su un segmento sempre di lunghezza L posto L
perpendicolarmente al primo in modo da formare una croce. Sapendo che il P
+Q1
campo elettrico complessivo si annulla nel punto P sul prolungamento del L
segmento positivo ed alla distanza x=1m da esso, determinare il valore della
carica negativa Q2 . Q2

3. Campo elettrico generato nel punto P dal segmento orizzontale

λdz λ dz P E1
Il campo elettrico elementare è dE = + + + + + + + +O
4πε o ( z + x )
2
z x
λ λ λ 1 λL
L L
dz  1  1  Q1
E1 = ∫ dE = ∫ (z + x ) = − z + x  = 4πε  x − L + x  = 4πε x(L + x ) = 4πε x(L + x )
4πε o 0
2
4πε o 0 o o o

Campo elettrico generato nel punto P dal segmento verticale +L/2

Sfruttando le simmetrie si dimostra che il campo elettrico nel punto P vale x + L/2 E2
λ λ L2 Q2
E2 = sin θ max = θmax
2πε o ( x + L 2 ) 2πε o ( x + L 2 ) ( x + L 2 )2 + (L 2 )2
P

Q2
= -L/2
4πε o ( x + L 2 ) ( x + L 2 ) + (L 2 )
2 2

(x + L 2) (x + L 2)2 + (L 2)2
Imponendo E1 + E2 = 0 da cui Q2 = −Q1 = - 25.1 µC
x( L + x )
4. Il dispositivo in figura si compone di un circuito resistivo alimentato da un
condensatore di capacità C=1 mF avente energia iniziale E=125 kJ. I due resistori
principali R1=3.5 kΩ, R2=1 kΩ, sono utilizzati come scaldatori per aumentare la
temperatura di due bollitori contenenti rispettivamente M1=500g e M2=200g di R1 R2
acqua distillata. La resistenza interna del circuito r=500 Ω tiene in conto di tutti
gli effetti resistivi di fili e generatore. Determinare dopo quanti secondi la massa
M1 contenuta nel primo bollitore si porta dalla temperatura ambiente di 20°C (cui C
r
si trova inizialmente l’intero sistema) alla temperatura di 60°C. Determinare a
quell’istante a quale temperatura si viene a trovare la massa d’acqua M2 nel
secondo bollitore (calore specifico acqua C=4187 J/kg°C, si trascurino le perdite
termiche nei bollitori)

4. Il condensatore inizialmente carico si scarica sulle tre resistenze in serie


la carica elettrica q (t ) = qo exp[− t τ ] ove τ = (R1 + R2 + r )C = 5 s R1 R2
q (t ) q exp[− 2t τ ]
2 2
L’energia nel condensatore EC = = o
= E exp[− 2t τ ] ;
2C 2C C
r

Il calore sviluppato sulle resistenze è naturalmente collegato alla riduzione di energia sul
condensatore

Q = EC (0 ) − EC (t ) = E 1 − exp[− 2t τ ]

Il calore sviluppato sulle singole resistenze si ottiene dalla

R1 R2 Q2 R2
Q1 = Q ; Q2 = Q in rapporto =
(r + R1 + R2 ) (r + R1 + R2 ) Q1 R1

Il calore necessario per portare il primo bollitore alla temperatura T1=60°C si ottiene dalla
equazione calorimetrica
 
 
τ 
Q1 = M 1C (T1 − Tamb ) = 83.7 kJ da cui il tempo t* = ln
1  = 7.87 s
2  Q1  r + R1 + R2  
1 −   
 E R1  
Q2 R2 M 2 C (T2 − Tamb )
Dal raffronto tra i calori sviluppati tra i due bollitori = =
Q1 R1 M 1C (T1 − Tamb )
M R 
si ottiene la temperatura del secondo bollitore al tempo τ: T2 = Tamb +  1 2 (T1 − Tamn ) = 48.6 °C
 M 2 R1 
5. Una barretta metallica di lunghezza L=10 cm e di massa m=10 g è libera di muoversi
strisciando con attrito lungo una guida metallica giacente su un piano orizzontale in
modo da formare un circuito elettrico planare di forma rettangolare di lati L ed x=5cm.
R L
Tale circuito, di resistenza elettrica costante R=2 Ω, giace in una regione dove è
Bo(t)
applicato un vettore induzione magnetica uniforme diretto in verticale di intensità
 t 
variabile nel tempo con legge B(t ) = Bo 1 +  dove Bo=3Wb/m2 e to=0.2s, capace di x
 to 
generare una corrente indotta nel circuito ed una forza che tende a fare muovere la barretta.
Determinare qual è il valore minimo richiesto per il coefficiente di attrito statico della barra tale da
impedirne il movimento. Determinare la direzione ed il verso della forza di attrito

5. La spira rettangolare è disposta sul piano orizzontale. Il verso di percorrenza della corrente è
antiorario così che la normale alla spira sia diretta come il vettore induzione magnetica lungo la
verticale nel verso uscente dal piano
r
Φ c = ∫ B ⋅ nˆ dS = ∫ BdS = B (t ) ⋅ L ⋅ x(t )
B I L
R
Applicando la legge di Faraday-Neuman-Lenz si calcola la forza
F As
elettromotrice indotta nella spira

dΦ c x
 dB dx  dB LB x
fi = − = − L ⋅ x + B⋅ =− L ⋅ x = − o (poiché la barra è ferma)
dt  dt dt  dt to
L ⋅ Bo ⋅ x
la corrente indotta nel circuito i = − (senso inverso alla figura)
R ⋅ to

la forza elettromagnetica resistente F = iLB =


( LBo ) x 
2
1 +
t 
 (nella direzione opposta all’asse x)
R ⋅ to  t o 

Tale forza deve essere controbilanciata dalla forza di attrito statico purché al disotto del suo valore

massimo F =
(LBo )2 x 1 + t  = A ≤ A = µ mg da cui µ ≥ L2 Bo2 x 1 + t  = 0.115
R ⋅ t o  t o  m ⋅ g ⋅ R ⋅ t o  t o 
s max s s

(il valore viene calcolato per t=0. Al trascorrere del tempo il campo magnetico si intensifica e tale
valore aumenta quindi proporzionalmente)
FISICA
A.A. 2013-2014
Ingegneria Gestionale
SECONDO ESONERO
3° appello del 16 Settembre 2014

1. Una carica positiva Q1= 10 µC è distribuita con densità lineare uniforme


su un segmento di lunghezza L=5m. Una carica negativa Q2 è disposta x
uniformemente su un segmento sempre di lunghezza L posto L
perpendicolarmente al primo in modo da formare una croce. Sapendo che il P
+Q1
campo elettrico complessivo si annulla nel punto P sul prolungamento del L
segmento positivo ed alla distanza x=1m da esso, determinare il valore della
carica negativa Q2 . Q2

1. Campo elettrico generato nel punto P dal segmento orizzontale

λdz λ dz P E1
Il campo elettrico elementare è dE = + + + + + + + +O
4πε o ( z + x )
2
z x
λ λ λ 1 λL
L L
dz  1  1  Q1
E1 = ∫ dE = ∫ (z + x ) = − z + x  = 4πε  x − L + x  = 4πε x(L + x ) = 4πε x(L + x )
4πε o 0
2
4πε o 0 o o o

Campo elettrico generato nel punto P dal segmento verticale +L/2

Sfruttando le simmetrie si dimostra che il campo elettrico nel punto P vale x + L/2 E2
λ λ L2 Q2
E2 = sin θ max = θmax
2πε o ( x + L 2 ) 2πε o ( x + L 2 ) ( x + L 2 )2 + (L 2 )2
P

Q2
= -L/2
4πε o ( x + L 2 ) ( x + L 2 ) + (L 2 )
2 2

(x + L 2) (x + L 2)2 + (L 2)2
Imponendo E1 + E2 = 0 da cui Q2 = −Q1 = - 25.1 µC
x( L + x )

2. Sia data una sfera di centro in B e di raggio R=1m disposta nel vuoto.
All’interno di tale sfera sia distribuita una carica con densità volumetrica non
ρ(r)
 r 
3

uniforme in accordo alla legge ρ (r ) = ρ o 1 + 3   dove r rappresenta la


A
B
  R   2R
q
distanza del generico punto dal centro B, essendo ρο=5 µC/m3. Determinate il R
lavoro che occorre spendere contro le forze del campo per spostare la carica
q=1µC dal punto A distante 2R dal centro della sfera al centro B.
2. Applicando la legge di Gauss, il flusso del campo elettrico uscente da una superficie sferica
( )
r r
centrata in B e di raggio generico r vale sempre Φ E o = ∫ E o ⋅ nˆ ext dS = 4πr 2 E o = Q int ε o dove
Σ

 r
r 3
3r 
6
 ρo  r r 4 
r < R ∫ ρ (r )4πr dr = 4πρ o  + 3 
2
r < R Eint =  + 
Qint= ∫ ρdτ =  0  3 6 R  ed il campo Eo  ε o  3 2 R 3 

r > R ρ 5R 3
R
5 3
r > R
∫0 ρ (r )4πr dr = 4πρ o  6 R  Eext = o
2
  ε o 6r 2
ρ  R 2 R 5  5R 3  1 1   41ρ o R 2
R 2R
da cui VB − V A = ∫ Eint dr + ∫ E ext dr = o  + 3
+ − =
0 R
εo  6 10 R  6  R 2 R   60ε o

Il lavoro fatto dall’esterno per spostare la carica da A a B ρ


A
41 qρ o R 2
Lext = Lel
= q (V − V ) = =0.386 J.
B
60 ε o 2R
AB BA B A
q, m
R

3. Il dispositivo in figura si compone di un circuito resistivo alimentato da un


condensatore di capacità C=1 mF avente energia iniziale E=125 kJ. I due resistori
principali R1=3.5 kΩ, R2=1 kΩ, sono utilizzati come scaldatori per aumentare la
temperatura di due bollitori contenenti rispettivamente M1=500g e M2=200g di R1 R2
acqua distillata. La resistenza interna del circuito r=500 Ω tiene in conto di tutti
gli effetti resistivi di fili e generatore. Determinare dopo quanti secondi la massa
M1 contenuta nel primo bollitore si porta dalla temperatura ambiente di 20°C (cui C
r
si trova inizialmente l’intero sistema) alla temperatura di 60°C. Determinare a
quell’istante a quale temperatura si viene a trovare la massa d’acqua M2 nel
secondo bollitore (calore specifico acqua C=4187 J/kg°C, si trascurino le perdite
termiche nei bollitori)

3. Il condensatore inizialmente carico si scarica sulle tre resistenze in serie


la carica elettrica q (t ) = qo exp[− t τ ] ove τ = (R1 + R2 + r )C = 5 s R1 R2
q (t ) q exp[− 2t τ ]
2 2
L’energia nel condensatore EC = = o
= E exp[− 2t τ ] ;
2C 2C C
r

Il calore sviluppato sulle resistenze è naturalmente collegato alla riduzione di energia sul
condensatore

Q = EC (0 ) − EC (t ) = E 1 − exp[− 2t τ ]

Il calore sviluppato sulle singole resistenze si ottiene dalla

R1 R2 Q2 R2
Q1 = Q ; Q2 = Q in rapporto =
(r + R1 + R2 ) (r + R1 + R2 ) Q1 R1
Il calore necessario per portare il primo bollitore alla temperatura T1=60°C si ottiene dalla
equazione calorimetrica
 
 
τ 
Q1 = M 1C (T1 − Tamb ) = 83.7 kJ da cui il tempo t* = ln
1  = 7.87 s
2  Q  r + R1 + R2  
1 − 1   
 E R1  
Q2 R2 M 2 C (T2 − Tamb )
Dal raffronto tra i calori sviluppati tra i due bollitori = =
Q1 R1 M 1C (T1 − Tamb )
M R 
si ottiene la temperatura del secondo bollitore al tempo τ: T2 = Tamb +  1 2 (T1 − Tamn ) = 48.6 °C
 M 2 R1 

4. Due fili indefiniti rettilinei paralleli sono disposti in sezione come A B


indicato in figura. Essi sono percorsi da differenti intensità di corrente
dirette in senso opposto. Si determini sulla retta passante per A e B, il I1 I2
punto P dove il vettore di induzione magnetica complessivo si annulla,
indicando le distanze AP e BP [Dati: I1=10mA, I2=15mA, AB=8mm].

4. lI punto di equilibrio P è necessariamente esterno al segmento AB


in ta1 caso chiamando x la distanza AP si ottiene per il vettore
induzione
µ  I I  A B
Btot = B1 − B2 = o  1 − 2  = 0 ove BP=AB+AP P
2π  AP BP  I1
B2 B1 I2
I1 A
da cui AP = AB = 16 mm
I 2 − I1

5. Una barretta metallica di lunghezza L=10 cm e di massa m=10 g è libera di muoversi


strisciando con attrito lungo una guida metallica giacente su un piano orizzontale in
modo da formare un circuito elettrico planare di forma rettangolare di lati L ed x=5cm.
R L
Tale circuito, di resistenza elettrica costante R=2 Ω, giace in una regione dove è
Bo(t)
applicato un vettore induzione magnetica uniforme diretto in verticale di intensità
 t 
variabile nel tempo con legge B(t ) = Bo 1 +  dove Bo=3Wb/m2 e to=0.2s, capace di x
 to 
generare una corrente indotta nel circuito ed una forza che tende a fare muovere la barretta.
Determinare qual è il valore minimo richiesto per il coefficiente di attrito statico della barra tale da
impedirne il movimento. Determinare la direzione ed il verso della forza di attrito
5. La spira rettangolare è disposta sul piano orizzontale. Il verso di percorrenza della corrente è
antiorario così che la normale alla spira sia diretta come il vettore induzione magnetica lungo la
verticale nel verso uscente dal piano
r
Φ c = ∫ B ⋅ nˆ dS = ∫ BdS = B (t ) ⋅ L ⋅ x(t )
B I L
R
Applicando la legge di Faraday-Neuman-Lenz si calcola la forza
F As
elettromotrice indotta nella spira

dΦ c x
 dB dx  dB LB x
fi = − = − L ⋅ x + B⋅ =− L ⋅ x = − o (poiché la barra è ferma)
dt  dt dt  dt to
L ⋅ Bo ⋅ x
la corrente indotta nel circuito i = − (senso inverso alla figura)
R ⋅ to

la forza elettromagnetica resistente F = iLB =


(LBo )2 x 1 + t 
 (nella direzione opposta all’asse x)
R ⋅ to  t o 

Tale forza deve essere controbilanciata dalla forza di attrito statico purché al disotto del suo valore

massimo F =
(LBo )2 x 1 + t  = A ≤ A = µ mg da cui µ ≥ L2 Bo2 x 1 + t  = 0.115
R ⋅ t o  t o  m ⋅ g ⋅ R ⋅ t o  t o 
s max s s

(il valore viene calcolato per t=0. Al trascorrere del tempo il campo magnetico si intensifica e tale
valore aumenta quindi proporzionalmente)

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