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MIN ISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI

Soprintendenza Speciale al Museo Nazionale Preistorico Etnografico


"L. Pigorini"

ESTRATTO DAL

Bullettino di Paletnolo~a Italiana


M. D ELFREO

Le cretule di Haghia Triada nel Museo Nazionale


Preistorico Etnografico "Luigi P~orini".
Catalogo

volume 93-94
nuova serie x1-xu

2002-2003

I STITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO

ROMA
Bullettino di Paletnologia Italiana (Roma), 2002-2003, 9r94, pp. 5375.

M ACRIZIO DEL FREO*

Le cretule di Haghia Triada nel Museo Nazionale


Preistorico Etnografico "Luigi Pigorini".

Catalogo

Il lavoro prende in esame i noduli con impronte di sigillo e iscrizioni in lineare A (TM
IB, ca. 1450 a.C.) conservati presso il Museo Nazionale Preistorico Etnografico "Luigi
Pigorini", provenienti dagli scavi effettuati d a Federico H albherr nel 190 2-1903 sul
sito minoico di Haghia Triada e donati al Museo dal governo cretese nel 1904. In base
alle informazioni contenute nel registro d'inventario del Museo e in alcuni documenti
d'archivio, anch'essi conservati presso il Museo, è possibile affermare che i noduli
erano in origine 32, ma che due di essi andarono perdut i prima dell'editioprinceps del
1946. I 30 noduli conservati presso il Museo sono descritti e analizzati in un apposito
Catalogo. Un'appendice è infine dedicata alla t ipologia e alla fu nzione dei documenti
sigillati della C reta minoica.

Parole chiave: COLLEZIONI; ALTRI M ATERIALI; SOCIETÀ. ED ECO 10 MTA.

*Dipartimento di Filologia greca e latina, Università degli Studi di Roma "La Sapienza".
LI:: CRETULJ:: DI IIAGHIA TRIADA. CATALOGO 55

Questo articolo 1 è dedicato ai noduli con impronte di sigillo e iscrizioni in lineare A provenienti
dal sito minoico di Haghia Triada e conservati presso il Museo Preistorico Etnografico "Luigi
Pigorini" di Roma 2 • Questo gruppo di noduli è stato pubblicato una sola volta nel 1946 da
Maurizio Borda in un catalogo dedicato alle antichità cretesi del MuseoJ. Poiché tale catalogo
contiene numerose imprecisioni riguardo sia al numero complessivo dei noduli sia ai rispettivi
numeri di inventario4, e poiché tali imprecisioni si sono sfortunatamente propagate in molti dei
lavori successivi, si è ritenuto opportuno riesaminare da capo i documenti originali, studiandoli
alla luce delle informazioni contenute nel Registro Cronologico di Entrata e negli Archivi car-
taceo e fotografico del Museo. Tutte le questioni sono state affrontate e discusse nel Catalogo.
L'unico punto al quale è sembrato opportuno riservare una trattazione separata è la storia di
questi documenti, dal momento del loro rinvenimento ad Haghia Triada fino all'arrivo al Museo.
Esiste infatti un problema relativo al numero complessivo dei noduli: trentadue nel 1926 secondo
Levi5, trentuno nel 1946 secondo Borda6, trenta dopo il 1946. Stando a questa sequenza crono-
logica, i due noduli oggi mancanti sarebbero di fatto scomparsi uno prima e uno dopo il 1946.
Tuttavia, le ricerche condotte negli archivi del Museo Pigorini hanno consentito di escludere
questo scenario, suggerendone uno sostanzialmente diverso.

STORIA DEI TRENTADUE NODULI DEL M t;SEO PIGORINJ

Dai taccuini e dalle relazioni di scavo di Federico Halbherr e di Roberto Paribeni risulta che i
noduli di Haghia Triada furono riportati alla luce tra il 1902 e il 19037. Purtroppo, in mancanza
di dati di scavo precisi, non è stato possibile stabilire con certezza il luogo esatto di provenienza
di questi documenti. Solo per un piccolo gruppo di 45 noduli si è certi che furono rinvenuti tra
la Stanza 27 e il Corridoio 9 del settore Sud-Ovest della Vtlla8. Per gli altri si può solo indicare
genericamente l'area corrispondente al cosiddetto Quartiere signorile di Nord-Ovest, e, limitata-
mente a un paio di esemplari, quella dei cosiddetti Magazzini settentrionali9.
Ora, da una lettera di Federico Halbherr a Luigi Pigorini, datata «Candia, 10 Agosto 1904»10,
si apprende che la Commissione incaricata dal Governo Cretese di vagliare la richiesta di dona-
zione relativa ad alcuni degli oggetti provenienti da Festo e da Haghia Triada, aveva fra l'altro con-
cesso alla Missione Archeologica Italiana «varie cretule con impronte». Quindi, da una seconda
lettera di Halbherr, datata «Candia, 23 Agosto 1904»11 , sempre indirizzata al direttore del Museo
Preistorico, risulta che il 22 agosto gli oggetti donati dal Governo cretese erano stati imballati

' Ringrazio la dott.ssa E. Fiandra per aver attirato la mia attenzione 4 Cfr. specialmente quanto scrivono Louis Godart e Jean-Picrre
sul problema dei noduli di Haghia Triada del Museo "Luigi Pigorini" Olivier in GORILA II, pp. XVI e XXVII.
di Roma. Un ringraziamento particolare va alla direttrice del Museo 5 L EVI 1925-26, p. 73 n. 2: •32 crecule furono donate dal Governo
dott.ssa M. A. Fugazzola D e lpino e alla dott.ssa E. Mangani per Cretese al Museo Preistorico-Etnografico di Roma; sono quasi tutte
avere consentito lo studio dei noduli e p er aver messo a mia disposi- delle copie dei tipi più frequenti; soltanto due varianti, che noi elen-
zione i documenti degli archivi cartaceo e fotografico del Museo. Le cheremo per ultime, non sono rappresentate al Museo di Candia>>.
fotografie dei noduli sono di Damiano Rosa. 6
BORDA 1946, pp. 63-67.
' Se si escludono questi esemplari e i nove custoditi presso il Musco 7 Cfr. MILITELLO r988, p. 235 ss.
8
Archeologico di Firenze (LAVJOSA r969, pp. rr8), i noduli di Haghia Ibid. , p. 235 (cfr. CMS Il, 6 fig. 1).
Triada sono tutti conservati presso il Museo Archeologico di 9 Ibid. , pp. 236-240 (cfr. CMS II, 6 fig. r).
lraklion a Creta. '° Archivio Museo Pigorini, Busta 499A fo . 25 p. 1/r904-19os.
11
} BORDA r946, pp. 63-67, tav. XLV. Archivio Museo Pigorini, Busca 499A fo. 25 p. 2'1904-1905.
M. DEL FREO

e spediti a La Canea, dove dovevano essere imbarcati per Napoli e successivamente trasferiti a
Roma. Secondo quanto risulta dalla data della ricevuta inviata da L. Pigorini a P Delfino, agente
della Navigazione Generale Italiana di stanza a La Canea, le sei casse giunsero a destinazione il
22 settembre di quell'anno 12 •
Ora, dall'elenco degli oggetti spediti, tuttora conservato nell'Archivio del Museo, risulta che
il punto relativo ai noduli recitava in origine «TptaV'tmtÉVtE crq>pay\.8aç», ovvero "Trentacinque
sigilli"1 3, ma che sul numero tptavtmtÉvtE intervennero in un secondo momento due mani distin-
te. La prima, utilizzando una matita nera, racchiuse nÉvtE tra parentesi, tracciandovi sopra un
punto interrogativo; la seconda, usando una matita blu, scrisse sopra tpiavtanÉvtE il numero
"32". Quanto al primo intervento, è possibile che esso fosse stato effettuato a Creta prima della
spedizione delle casse. Infatti, al punto 22 dell'elenco, relativo a due «Àt0tvm q>t<XÀat», il numerale
«L'>UW» è cancellato e sostituito a matita nera con «Mia». È invece molto probabile che la seconda
correzione fosse stata effettuata a Roma, dopo l'arrivo delle casse al Museo, poiché una matita
blu fu utilizzata, oltre che per spuntare le voci dell'elenco, anche per apporre un numero d'ordi-
ne su tutti i documenti appartenenti allo stesso incartamento. Se, dunque, non si può del tutto
escludere che i noduli fossero in origine trentacinque, si può invece concludere che al momento
del loro arrivo a Roma erano certamente trentadue. Ad ogni modo, nel novembre del 1904 14 ,
come risulta dal Registro Cronologico di Entrata del Museo, i noduli ricevettero il loro numero
di inventario ed entrarono ufficialmente a far parte della collezione delle antichità cretesi.
Al fine dell'assegnazione dei numeri di inventario, i noduli furono ordinati in sottogruppi
in funzione delle impronte di sigillo. Al primo gruppo, costituito da sei noduli, furono assegnati
i n. inv. 71950-71955; al secondo, costituito da cinque noduli, i n. inv: 71956-71960; al terzo e al
quarto, costituiti entrambi da tre noduli, in. inv: 71961-63 e rispettivamente 71964-66; al quinto,
al sesto e al settimo, costituiti ciascuno da due noduli, i n. inv. 7196r68, 71969-70 e 71971-72;
infine, ai rimanenti nove noduli, tutti diversi fra loro, in. inv: da 71973 a 71980, più il 72460 15. Dal
Registro Cronologico di Entrata del Museo risulta dunque che nel novembre del 1904 i noduli
erano trentadue.
Viceversa, nel 1946, cioè al momento della pubblicazione del catalogo del Borda, il numero
dei noduli sembra essere sceso di un'unità. In effetti, Borda, nella sezione del suo catalogo dedi-
cata alle "cretule", enumera trentuno esemplari, della maggior parte dei quali pubblica anche la
foto corrispondente 16 . Per diciannove noduli egli provvede, inoltre, a fornire il numero di inven-
tario, per altri undici usa l'espressione "inv: s. n.", mentre in un caso ricorre all'espressione "inv:
n. '"· In undici casi, cioè, Borda dichiara di non conoscere il numero di inventario, mentre in un
caso dichiara di essere in dubbio circa l'esistenza stessa di un numero di inventario. Questo caso
anomalo corrisponde al numero 9 del catalogo, per il quale Borda usa la seguente descrizione:
«(lnv: n. ?). Stesso soggetto della precedente, ma peggiore stato di conservazione; contromarca
incisa. (Tav: XLV, n. 17)». Il rimando è dunque al numero 8 del catalogo, che è così descritto: «(Inv:
n. 71976). Raffigurazione di due grandi scudi bilobati, della forma detta "ad 8", dai quali sporgono

11
Archivio Museo Pigorini, Busta 499A fo. 25 p. ro/r904-1905. '5 Cfr. Registro Cronologico di Entrata n. 25. Sul n. inv. 69612 riportato
'3 Archivio Museo Pigorini, Busta 499A fo . 25 p. 9/i904-1905 (non in H ALLAGER 1996, voi. II, p. 287 e CMS II, 6 Nr. 140, vedi infra,
firmato). Catalogo, n. 19 (= n. inv. 71969).
1
Cfr. Registro Cronologico di Entrata n. 25, n. inv. 71950-55. 16
4 Bo1mA 1946, pp. 63-67, tav. XLV.
J.E C RETULE DI HAGHIA TR IADA. CATALOGO 57

le teste, espresse schematicamente come due dischi, le braccia, espresse con lineette divergenti
e le gambe, con lineette parallele, di due uomini o più probabilmente di due simulacri (palladi?).
Segno di controllo. (Tav. XLV, n. 12)». Ora, però, nel Registro Cronologico di Entrata del Museo
Pigorini, compilato nel 1904, esiste un solo nodulo corrispondente alla descrizione data dal
Borda, ovvero il n. inv. 71976, del quale è data appunto la seguente descrizione: "Due grandi scudi
della forma micenea a otto". D'altra parte, se si osservano attentamente i noduli 12 e 17 della
tavola XLV, si può notare, non solo che i loro profili sono molto simili, ma che sulle superfici di
entrambi vi è, nello stesso punto17, un minuscolo forellino, dovuto ad un'alterazione accidentale
dell'argilla's. Questo fatto, unitamente all'anomalia rappresentata dall'espressione "inv. n. ?"1 9 e
alla discordanza tra le informazioni del Registro Cronologico di Entrata del Museo e quelle con-
tenute nel catalogo del Borda, induce a sospettare che si trattasse in realtà dello stesso nodulo,
fotografato per errore due volte. Tale sospetto trova conferma nel fatto che, come risulta dall'ar
chivio fotografico del Museo, le immagini corrispondenti alle foto 12 e 17 della tavola XLV del
Borda si trovavano in origine su due lastre fotografiche distinte20 • Se dunque i noduli nel catalogo
del Borda risultano essere trentuno, ciò è dovuto ad una svista dell'autore, che evidentemente
non poté verificare questa parte del catalogo né sugli originali né sul Registro del Museo21 .
I noduli, alla data di pubblicazione del catalogo del Borda, erano dunque in numero di
trenta. Non essendo a conoscenza di questi fatti, gli autori di CMS II, 6, scrivono 22 : «Ebenfalls
verschollen ist eine beschriftete Kat. Nr. 18 im Museum Pigorini in Rom, die bei Borda, ACM
Taf. 45, 17 abgebildet ist». In base a quanto sopra illustrato, è ora possibile affermare che in realtà
tale nodulo non è mai scomparso, e questo per la semplice ragione che non è mai esistito. Sempre
sulla base delle precedenti osservazioni, si può concludere, inoltre, che i due noduli scomparsi
andarono in realtà perduti prima del 1946 23. Ma quali sono esattamente i due noduli scomparsi?
A questa domanda è possibile rispondere confrontando i trenta noduli attualmente conservati
con i trentadue inventariati nel Registro del Museo. Da tale confronto risulta che gli unici noduli
menzionati nel Registro a non trovare corrispondenza fra quelli conservati sono i n. inv. 71968
e 71970. Infatti, ai numeri di inventario 7196r68 e 71969-70 corrispondono le descrizioni "Due
simili. Impronta: due aquile ad ali spiegate e segno di controllo" e risp. "Due simili. Impronta: tre

,- In corrispondenza della parce superiore del secondo scudo a descra. altri noduli, il che rendeva praticamente inutilizzabile l'immagine ai
1
8 Lo stesso ancora visibile oggi sul nodulo n. inv. 71976. fini della pubblicazione (probabilmente ciò si deve al fatto che sulla
1
9 Vedi anche in proposito OLIVIER 1999, p. 431. stessa lastra fotografica furono presi consecutivamente due scatti,
20
Foto A/P 704 (=Negativo serie A/P n" 704/P.-Pos. n" 1140) e 809 uno senza e uno con il nodulo 71972); mentre, nel secondo caso, data
(=Negativo serie A/P n " 809/P.-Pos. n" 1356), e ntrambe in formato la qualità accettabile dell'immagine, è probabile che il nodulo 71975
13 x 18. Mentre la foto AIP 704 corrisponde esattamente alla metà non fosse stato inserito nella tavola XLV per pura e semplice dimen-
superiore della tavola XLV del Borda, comprendente le immagini di ticanza. Per tutte queste osservazioni, cfr. la tavola XLV di Borda
12 noduli, la A/P 809 non corrisponde alla metà inferiore della stessa 1946 con le d ue foto A/P 704 e A/P 809 qui riprodotte a Tav. IIT.
21
tavola. Quest'ultima, infatti , comprende le immagini di 17 noduli, Non si deve dimenticare che la pubblicazione del Borda è dell'im-
mentre la foto AIP 809 ne contiene 19. Inoltre, la disposizione dci mediato dopoguerra e che molti furono certamente gli ostacoli che
noduli è completamente diversa. È evidente tuttavia che la metà l'autore dovette superare per portare a termine il suo lavoro.
inferiore della tavola XLV dcl Borda fu ricavata direttamente dalla 22
CMS II, 6 p. 5 (cfr. anche ibid. , p. 28).
2
foto AfP 809, scontornando i noduli e ruotandoli in modo tale da 3 Per restringere il campo delle ipotesi sarebbe necessario stabilire
evitare che le impronte di sigillo risultassero rovesciate. Solo le la data esatta dci negativi delle foto A/P 704 e AfP 809. Secondo il
immagini dci noduli 71972 e 71975 non furono utilizzate nella tavola personale dell'archivio fotografico del M useo Pigorini è probabile
XLV. Nel primo caso, ciò si deve al fatto c he sull'immagine di questo che le due foto siano state scattate tra il 1905 e il 1913.
nodulo si sovrapponeva la trama del tessuto su cui erano poggiati gli
58 M. DEL FREO

foglie a ventaglio e segno di controllo", mentre, fra i trenta noduli conservati, solo due, ovvero i
n. inv. 71967 e 71969, presentano impronte corrispondenti a queste due descrizioni 24.

CATALOGO

Per ogni nodulo è data la descrizione presente nel Registro Cronologico di Entrata n. 25 del Museo
Pigorini; per i luoghi di ritrovamento è stato utilizzato Io studio di MILITELLO 1988, pp. 235
seg., 247 seg.; per la datazione quelli di VANDENABEELE 1985, p. 6, MILITELLO 1988, pp. 235, 245, e
MrLITELLO 1989, p. 145; le misure sono espresse in centimetri; per la forma è utilizzata la termi-
nologia proposta da H ALLAGER 1996 2 5; le impronte digitali, quando visibili, si intendono lasciate
al momento dell'impressione del sigillo e prima dell'eventuale tracciamento dei segni di scrittura
(cfr. H ALLAGER 1996, voi. I, p. 167); per le caratteristiche dei sigilli, sono state riportate le osser-
vazioni di CMS II,6; per le impronte di sigillo, la numerazione è quella di LEVI 1925-26, ment re
le frequenze di attestazione e le descrizioni dei motivi iconografici sono desunti da CMS II,6; le
iscrizioni in lineare A sono transnumerate sulla base di GORILA II (tra parentesi sono indicati
i valori fonetici dei segni omomorfi della lineare B); l'identificazione degli scribi si deve a Louis
Godart (cfr. GORILA V, Concordance générale) 26 .
In occasione del presente studio sono stati corretti i numeri di inventario su cinque cretule,
riportando il numero menzionato dal Borda2 7.

I. N . inv. 71950 28 (tav. r, r)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: "71950-55: Sei suggelli di terracotta (così dette cretule) recanti l'impronta di
un uomo con ampia corazza ad alette e donna che cammina innanzi a lui. Tutti recano su un'altra faccia un
contrassegno inciso a punta dal segnario egeo-cretese; uno reca due segni. Dono della Missione Archeologica
Italiana. Data di entrata: novembre 1904".
Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo, salvo piccola scheggia-
tura sul lato B. Misure: 2-7 x 1.6 x 1.3· Argilla: fine, levigata, color b runo scuro, con inclusioni calcaree. Forma:
Single-hole hanging n odule (pendant). Legamento: foro regolare, fibre vegetali rigide (tracce di fuoriuscita sul
fondo del nodulo). Impronte digitali: visibili.
Sigillo:p robabilmente anello m etallico. Impronta: HT i25 (attestata su 256 supporti), sul lato A 2 9, a sinistra del foro,
di buona qualità, dimensione conservata i.8 x LJ Motivo iconografico: due figure maschili in processione
vest ite con abiti in p elle incedono verso sinistra. La prima delle due figure t iene un bastone appoggiato sulla
spalla; la seconda porta un "nodo sacro" o una "veste sacra", che ne nasconde quasi interamente il corpo. La
parte superiore della "veste sacra" è decorata con m otivi angolari, quella inferiore è provvista di lunghe frange.
Sul m argin e destro della scena due gruppi di linee verticali (due spesse e tre sottili)3° .

2
È estremamente improbabile che si sia verificato un errore nella
4 pp. lTl8, e W E1Nc;ARTF.N l986a, p. l, rab. 1, fig. 1) ha coniato una serie
registrazione dei numeri di inventario. Come si è visto, infatti, al di espressioni corrispondenti in modo univoco alla forma dei diversi
fine della loro assegnazione, i noduli fu rono ordinati in sottogruppi tipi di nodulo: cfr. H AI.LAGER 1996. Un'altra messa a punto altrettan-
in funzione delle impronte di sigillo, e i sottogruppi 7196r68 e to valida è quella di W Miiller: cfr. MCLLER 1997, pp. 53-62, Tab. I,
71969-70, formati entrambi da due esemplari, sono compresi fra il Abb. l-4, e CMS II , 6 pp. 340-362, 36s-J79, Tabi. q .
26
sottogruppo 7196r66, formato da tre esemplari, e il sottogruppo Sulla questione delle mani scribali vedi anche WEI 'GARTEN i987, pp.
7197i-72, fo rmato da due esemplari. r15, MILITELLO i989, pp. 143 seg., e H ALLAGER i996, voi. I, p. 171.
z; Fino a non molto tempo fa si parlava genericamente di "cretule" o di 27
Vedi i nr. 1, 4, 5, 23 e 24.
"noduli'', oppure, nel migliore dei casi, si utilizzava una terminologia 28
Sul nodulo era stato apposto erroneamente ad inchiostro il numero
di tipo impressionistico, come quella adottata in GORILA Il da 71954. Si è provveduto a farlo correggere in 71950.
2
Louis Godart e Jean-Pierre Olivier ("balle de fronde ", "pyramide'', 9 Per l'identificazione convenzionale dci lati A, B e C dei noduli, cfr.
"amande" etc.). Hallager, viceversa, raffinando la classificazione di H ALLAGER i996, voi. I, pp. 175-176 e fig. 65.
Judith Weingarten (cfr. spec. WEIN<;ARTEN 1983, pp. 25-26,Appendix, 3° Secondo LEVI 1925-26, p. lJ2, la seconda figura porta una corazza.
LE CRETI;LE DI llAGHIA TRIADA . CATALOGO 59

Iscrizione: HTWa 10 14, AB 41-AB 77 <SI -KA>, sul lato C, a sinistra del foro . Incisione: media. Stilo: fine/medio.
Scriba: Wa 54.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. 125, fig. 141; BORDA 1946, p. 64 nr. 6, tav. XLV:6; GORJLA II , p. 6 (Pigorini 5); RA1soN,
Po PE 1980, p. 137 (HT W 227 A-D); H ALL1GER 1996, voi. II, p. 287; CMS II , 6 Nr. 11.

2. . inv. 71951 (tav. r, 2)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: vedi il nr. c.


Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo. Misure: 2.) x 1.4 x
1+ Argilla: fine, parzialme nte levigata color rosso bruno, con inclusioni visibili so tto la superficie. Forma:
Single-hole hanging nodule (pe ndant). Legamento: fo ro minuto di forma regolare con scanalature, legamento
vegetale non intrecciato (tracce di fuo riuscita dal fondo del nodulo). Impronte digitali: abbastanza chiare.
Sigillo: vedi il nr. c. Impro nta: HT 125 (attestata su 256 supporti), sul lato A, a sinistra del fo ro, di buona qualità,
dimensione conservata 1.9 x '-3- Motivo iconografico: vedi il nr. 1.
Iscrizione: HT '\Xla 1472, AB 81 <KU>, sul lato C, in alto a si nistra rispetto al foro. Incisione: leggera. Stilo: fine /
medio. Scriba: Wa 84.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. 125, fig. 141; BORDA 1946, p. 64 nr. 3, tav. XLV:5; GORILA II , p. 41(Pigorini13); R AISON,
POPE 1980, p . 140 (HTW 230 E); H ALLAGER 1996, voi. Il , p. 287; CMS II ,6 Nr. 11.

3. N . inv. 71952 (tav. r, 3)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: vedi il nr. 1.


Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo. M isure: 2.J x 1.4 x
LJ. Argilla: fin e , levigata, color rosso bruno scuro, con inclusioni calcaree. Forma: Single-hole hanging nodule
(pendant). Legamento: foro irregolare, slabbrato, con scanalature , legamento vegetale non intrecciato (tracce
d i fuoriuscita dal fondo del nodulo). I mpronte digitali: poco c hiare.
Sigillo: ved i il nr. 1. Impronta: HT 125 (attestata su 256 supporti), sul lato A, a sinistra del foro, di buo na qualità,
d imensione conservata 1.8 x 1.2. Motivo iconografico: vedi il nr. 1.
l.scrizione: I ITWa 11 76, AB 41 <SI>, sul lato C, a sinistra del foro. Incisione: media. St ilo: medio/fine. Scriba: Wa 68.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. 125, fig. 14 1; BORDA 1946, p. 64 nr. 4, tav. X LV:21; GORTLA II , p. 20 (Pigorini 16);
R,11soK, POPE 1980, p . 139 (HTW 230 B); I IALLAG ER 1996, voi. II , p . 287; CMS Il , 6 r. 11.

4. . inv. 719533' (tav. 1, 4)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: vedi il nr. I.


Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo. Misure: 2.2 x 1.3 x 1.3.
Argilla: fine, levìgata, color rosso-bruno scuro. Forma: S ingle-hole hanging nodule (pendant). Legam ento: fo ro
regolare con scanalature (tracce di fuoriu scita del legamento dal fo ndo del nodulo). Impro nte digitali : chiare.
Sigillo: vedi il nr. 1. Impronta: HT 125 (attestata su 256 diversi supporti), sul lato A, a sinistra del foro, di buona
qualità, dimensione conservata 1.8 x 1.1. Motivo iconografico: vedi il nr. 1.
Iscrizione: I IT Wa II )O, segno AB 28 <b , sul lato C , a sinist ra del fo ro. Incisione: media, il segno è ben messo con
uno st rumento tagliente e l'inc isione è a sezione t riangolare. Stilo: fine/med io. Scriba: Wa 63.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. 125, fig. 141 ; BORDA 1946, p. 64 nr. j, tav. XLV:22; GORILA Il, p. 18 (P igorini 19);
RAI ON, POPE 1980, p. 141 CHT W 230 G); I fALLAGER 1996, voi. Il , p. 287; CMS II , 6 Nr. 11.

5. N . inv. 7195432 (t av. I , 5)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: vedi il nr. 1.


Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo. Mi sure: 2.2x 1.3 x 1.2.
Argilla: media, levigata, color bruno-giallastro chiaro, con una inclusione calcarea visibile (screpolature sugli
spigoli dovute al fatto che l'argilla si stava asciugando quando fu utilizzata). Forma: Single-ho le hanging nodule
(pendant). Legame nto: fo ro regolare piccolissimo, legamento piatto. Impronte digitali: poco chiare.

3' Sul nodulo era stato apposto erro neam ente ad inchiostro il numero l' Sul nodulo era stato apposto e rroneamente ad inchiostro il numero
71950. Si è provveduto a fa rlo correggere in 71953. 71953. Si è provveduto a farlo correggere in 71954.
60 M. DEL FREO

Sigillo: vedi il nr.1. Impronta: HT 125 (attestata su 256 supporti), sul lato A, a sinistra del foro, di media qualità,
dimensione conservata r.6 x 1.1. Mot ivo iconografico: vedi il nr. 1.
Iscrizione: HT Wa u94, AB 74 <Z E>, sul lato C, sotto il foro. I ncisione: leggera/media. Stilo: fine . Scriba: Wa 80.
Bibliografia: L EVI 1925-26, nr. 125, fig. 141; BORDA 1946, p. 64 nr. 6, tav. X LV:23; GORILA II, p. 29 CPigorini 11);
R.A.ISON, POPE 1980, p. 141 CHTW 230 H); 1-IALLAc;ER 1996, voi. Il, p. 287; CMS II, 6 r. u .

6. N . inv: 71955 (tav: I, 6)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: vedi il 1u. 1.


Luogo di ritrovamento: non precisabile. D atazione: TM IB. Stato di conservazione: comple to. Misure: 2.25 x 1.45 x
1.25. Argilla: fine, parzialmente levigata di color rosso bruno chiaro. Forma: Single-hole hanging nodule (pen-
dant). Legamento: foro irregolare, fibre vegetali rigide e piatte. Impronte digitali: visibili.
Sigillo: vedi il nr. 1. Impronta: HT 125 (attestata su 256 supporti), sul lato A, a sinistra del foro, di buon a qualità,
dim ensione conservata 1.8 x 1.2. M otivo iconografico: vedi il nr. r.
Iscrizione: 1-IT Wa 1744, A 30 1, sul lato C , a sinistra del foro. Incisione: media. Stilo: fine. Scriba: Wa 98.
Bibliografia: LEv r 192p6, nr. 125, fig. 141; BORDA 1946, p. 64 nr. 7, rav. XLV:24; GORILA II, p. 59 (Pigorini 15);
R AISON, POPE 1980, p. 139 (HT W 230 A); H ALLAGER 1996, voi. 11, p . 287; CMS II, 6 N r. II .

7. N. inv: 71956 (tav: 1, 7)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: "71956-60 : Cinque simili. Impronta: un falco o un aquilotto; nessun contrasse-
gno".
Luogo di ritrovamento: Villa, set tore Sud-Ovest, tra la stanza 27 e il corrido io 933. D atazione: TM IB. Stato di con-
servazione: completo. M isure: 2.15 x 1. 2 x 1.0 . A rgilla: fine , parzialmente levigata, color rosso-b runo chiaro,
leggerm ente annerita. Forma: Nodulus (dome). Impronte digitali : chiare.
Sigillo: anello metallico ovale fo rtemente convesso, probabilmente d 'oro. Impronta: HT u 8 (attestata su 45 suppor-
ti)34, di buona qualità, completa, dimen sioni 1.7 x 1.0. Motivo icon ografico: Una barca a remi apparentemente
rivolta a sinistra. La p rua è a testa di grifone. Le ali del grifone so no sul fianco dello scafo. La poppa è a form a
di ciuffetto d 'erba. La figura del rematore è molto stilizzata. I motivi angolari e quelli a forma di punto, posti
sotto lo scafo, rappresentano forse le onde e rispenivamente il fondo del mare o la costa35.
Iscrizione: anepigrafo.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. rr8, fig. 134; BORDA 1946, p. 66 nr. 17, tav. XLV: 1536; WEINGARTEN 1986a, p. 6, n' 17;
H ALLAGER 1996, voi. II , p. 214; CMS Il, 6 Nr. 20.

8. N. inv: 71957 (tav: r, 8)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: vedi il nr. 7.


Luogo di ritrovamellto: Villa, set tore Sud-Ovest, t ra la stanza 27 e il corridoio 9. Datazione: TM IB. Stato di conser-
vazione: completo. Misure: 2.2 x 1.15 x 1.3. Argilla: fine, parzialmente levigata, color bruno-giallastro scuro, un
p o' annerita. Forma: Nodulus (dome). Impronte digitali: chiare.

33 Cfr. MrLITELLO 1988, pp. 23s, 247 seg.; 1-IALLAGER 1996, p. 41 e fig. 12. Del resto , per interpretare l'impronta in questo modo, basta ruotare
Come segnalato da M 11.ITELLO 1988, p . 247 n. 46, P ARIBEN"I r903, p. il nodulo di 90° in senso orario.
323, a proposito dei ritrovamenti effet tuati in quell'an no nel settore 34 I 45 noduli in questione sono stati tutti rinvenuti in un unico punto
Sud-Ovest della Vi lla, parla di 4 5 sigilli di terracotta non fo rat i, t ra la stanza 27 e il corrisoio 9 d el set tore Sud-Ovest della Villa. Cfr.
senza contromarca, e aventi come impronta di sigillo "un uccello MILJTELLO 1988, pp. 235, 247 seg., H ALLAG ER 1996, p. 132, accoglien-
acquatico (')". Secondo Militello si può ipotizzare c he all'atto della do l'ipotesi formulata da P ALAIMA 1994, p. 317, secondo cui la tavo-
scop erta, p er la fretta e per il cattivo stato di conservazione delle letta H T 24 - rinvenuta nei pressi d ei noduli - avrebbe registrato in
cretule, la barca fosse stata interpre tata come il corpo di un uccello origine 46 o 4 7 unità di lana, suggerisce di stabilire una relazione fra
e d il corpo della donna ritto sulla nave come le al i d ell' uccello. li questa cifra e i 45 noduli della stanza 27. Se tale ipotesi è giusta, ogni
che toglierebbe ogni residuo dubbio all'identificazione, avanzata da nodulo doveva corrispondere a un'unità di lana in entrata o in uscita
P O PE 1960, p. 20 1 e ripresa da WEINGARTF.N 1986a, pp. 6 n· 17, Il , di dai magazzini della Villa. La questione è ora affrontata in d ettaglio
questi 45 noduli con i 45 recanti l'impronta H T 118 della classifica- da II ALLAGF.R 2002.
zione Levi. Quasi certamente Militello ha ragione, ma l'ipotesi sul 35 Secondo LEVI 1925-26, pp. 126-127, la nave è a forma di uccello, con
cattivo stato di conservazione dei n oduli è improbabile. Come si la prua e la poppa rispettivamente a forma di becco e di coda.
è visto, infatti, anche il Registro Cronologico di Entrata n. 25 descrive 36 In BORDA 194 6, inv. s. n.; per l'id entificazione, cfr. anche CMS II,6
l'impronta d ei noduli n. inv. 719567 1960 come "falco" o "aquilotto''. p.31.
LE CR~:rULE DI HAGHTA TR!ADA. CATALOGO 61

5 - 71954

Tav. 1. Noduli da Haghia Triada.


62 M. DEL FREO

Sigillo: vedi il nr. 7. Impronta: HT u8 (attestata su 45 supporti), di buona qualità, completa, dimensioni r.8 x r.o.
Motivo iconografico: vedi il nr. 7.
Iscrizione: anepigrafo.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. u8, fig. 134; BORDA 1946, p. 66 nr. 18, tav. XLV:1637; WEINGARTEN l986a, p. 6, n°17;
HALLAGER 1996, voi. II, p. 214; CMS II, 6 Nr. 20 .

9. N. inv. 71958 (tav. r, 9)

Registro Cronologico di Entrata n. 25 : vedi il nr. 7.


Luogo di ritrovamento: Villa, settore Sud-Ovest, tra la stanza 27 e il corridoio 9. Datazione: TM IB. Stato di conser-
vazione: completo, salvo piccola scheggiatura vicino all'impronta di sigillo. Misure: 2.05 x I.I x r. 2. Argilla: fine ,
p arzialmente levigata, color bruno-giallastro scuro. Forma: Nodulus (dome). Impronte digitali: visibili.
Sigillo: vedi il nr. 7. Impronta: HT n8 (attestata su 45 suppor ti), di buona qualità, dimensioni r. 8 x 0.9. Motivo
iconografico: vedi il nr. 7.
Iscrizione: anepigrafo.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. u 8, fig. 134; BORDA 1946, p. 66 nr. 16, tav. XLV:1438; W EINGARTEN 1986a, p . 6, n°17;
H ALLAGER 1996, voi. II , p. 214; CMS II , 6 Nr. 20.

IO . N. inv. 71959 (tav. I, ro)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: vedi il nr. 7.


Luogo di ritrovamento: Villa, settore Sud-Ovest , tra la stanza 27 e il corridoio 9. Datazione: TM IB. Stato di conser-
vazione: completo. Misure: 2.05 x r.r x I.J Argilla: fine, levigata, color bruno-giallastro scuro. Forma: Nodu!us
(dome). Impronte digitali: chiare.
Sigillo: vedi il nr. 7. Impronta: HT n 8 (attestata su 45 supporti), di buona qualità, completa, dimensioni 1.8 x 0.9.
Motivo iconografico: vedi il nr. 7.
Iscrizione: anepigrafo.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. u 8, fig. 134; BORDA 1946, p. 66 nr. 15, tav. XLV:1339; W EINGARTEN 1986a, p. 6, n°17;
HALLAGER 1996, voi. II, p. 214; CMS II, 6 N r. 20.

II. N. inv. 71960 (tav. r, n)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: vedi il nr. 7.


Luogo di ritrovamento: Villa, settore Sud-Ovest, tra la stanza 27 e il corridoio 9. Datazione: TM IB. Stato di con-
servazione: completo. Misure: 2.1 x 1.2 x i.o. Argilla: fine , parzialmente levigata, bruno-rosato scuro. Forma:
Nodulus (dome). Impronte digitali: chiare.
Sigillo: vedi il nr. 7. Impronta: HT u8 (attestata su 45 supporti), di buona qualità, dimensione conservata r.7 x 0.9.
Motivo iconografico: vedi il nr. 7.
Iscrizione: anepigrafo.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. n8, fig. 134; BORDA 1946, pp. 65-66 nr. 14, tav. XLV:ro 4 0 ; WEINGARTEN l986a, p. 6, n"17;
H ALLAGER 1996, voi. II , p. 214; CMS II, 6 Nr. 20.

12. N . inv. 71961 (tav. r, 12)

Registro Cronologico di Entrata n.25: "71961-63: Tre sim ili. Impronta bellissima: due antilopi fuggenti; su un'altra
faccia un segno di controllo".
Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo, salvo una piccola
scheggiatura in alto a sinistra. Misure: 2.4 x r.45 x r.2. Argilla: fine, levigata, color rosso bruno, con inclusioni
sotto la superficie. Forma: Single-hole hanging nodule (dome). Legamento: foro irregolare con scanalature,
fib re vegetali (tracce di impronte di fibre sul fondo del lato B). Impronte digitali: visibili.

37 In BORDA 1946, inv. s. n.; p er l'identificazione, cfr. anche CMS II, 6 p. 31 c H ALLAGER 1996, voi. II , p. 214.
p. 31 e H AI.LAGER 1.996, voi. II , p. 214. 4° In BORDA 1946, p. 65, n. inv. 71969 (errato, così come risulta dal
38 In BORDA 1946, inv. s. n.; per l'identificazione, cfr. anche CMS II , 6 Registro Cronologico di Entrata n. 25); per l'identificazione, cfr. anche
p. 31 e HALLAGER 1996, voi. II, p. 214. CMS II, 6 p. 31e1-IALI.AGER 1996, voi. II, p . 214.
39 In BORDA 1946, inv. s. n.; per l'identificazione, cfr. anche CMS II, 6
LE CRETL"LE J)J IIAGH!A TRIADA. CATALOGO

Sigillo: anello metallico ovale fortemente convesso, probabilmente d'oro. Impronta: HT 79 (attestata su 43 suppor
ti), sul lato A, a destra del foro, di buona qualità, dimensione conservata 2.25 x 1.25. Motivo iconografico: Sullo
sfondo di un paesaggio roccioso due capre selvatiche galoppano verso destra l'una accanto all'altra. La capra
raffigurata in secondo piano rivolge la testa all'indietro, facendo cozzare le corna con quelle dell'altra4'.
Iscrizione: HTWa 1542, segno AB 81 <KlJ>, sul lato B, a sinistra del foro. Incisione: media. Stilo: medio. Scriba: Wa 87.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. 79; BORDA 1946, p. 64 nr. 10, tav. XLV:4; GORJLA Il, p. 45 (Pigorini 22)42; RA1soN,
POPE 1980, p. 140 (HTW 230 E); H ALLAGF.R 1996, voi. II, p. 287; CMS 11, 6 Nr. 70.

IJ. N. inv. 71962 (tav. I, 13)

Registro Cronologico di Entrata: vedi il nr. 12.


Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo, ma impronta scheg-
giata43. Misure: 2.8 x 1.45 x 1.45. Argilla: fine, ben levigata, color rosso bruno scuro. Forma: Single-hole hanging
nodule (dome). Legamento: foro irregolare con scanalture. Impronte digitali: poco chiare.
Sigillo: vedi il nr. 12. Impronta: HT 79 (attestata su 43 supporti), sul lato A, a destra del foro, di buona qualità,
dimensio ne conservata 2.35 x 1.3. Motivo iconografico: vedi il nr. 12.
Iscrizione: HTWa 1408, segno AB 77 <KA> (leggera frattura interna al segno), sul lato C. Incisione: media. Stilo:
fine. Scriba: -.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. 79; BORDA 1946, p. 64 nr. n, tav. XLV:2; GORILA II, p. 36 (Pigorini IO); R AISON, POPF.
1980, p. 140 (HTW 230 C); H ALLAGER 1996, voi. II, p . 287; CMS II , 6 Nr. 70.

Registro Cronologico di Entrata: vedi il nr. 12.


Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo, salvo piccole scheggia-
ture sul bordo. Misure: 2.6x1.4x1+ Argilla: fine , levigata, color rosso bruno, con inclusio ni sotto la superficie
del lato C. Forma: Single-hole hanging nodule (dome) . Legamento: foro regolare con scanalature. Impronte
digitali: poco chiare.
Sigillo: vedi il nr. r2. Impronta: H T 79 (attestata su 43 supporti), sul lato A, a sinistra del foro, di buona qualità,
dimensione conservata 2.1x1.2. Motivo ico nografico: vedi il nr. 12.
Iscrizione: HTWa 1407, segno AB 77 <KA>, sul lato B. Incisione: media. Stilo: fine. Scriba: -.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. 79; Bo RUA 1946, p. 64 nr. 12, tav. XLV:&; GORILA Il , p. 36 <Pigorini r); RAI SO~, POPE
1980, p. 140 CTITW 230 C); H AI.LAGER 1996, voi. II, p. 287; CM S Il, 6 r. 70.

I). N. inv. 71964 (tav. Il, 1)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: "71964-66: uesimili. Impronta: un'anatra e foglie di ninfea(?) o ciuffo di papiro
(?);sull'altra faccia segno di controllo".
Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo. Misure: 2.1 x 1.7 x
r.z. Argilla: media, scarsamente levigata, color bruno-giallastro chiaro, con inclusioni (screpolature sugli spi-
goli dovute al fatto che l'argilla si stava asciugando quando fu utilizzata). Forma: Single-hole hanging nodule
(pendant). Legamento: foro irregolare con scanalature, fibra vegetale rigida (tracce di fuoriuscita sul lato B).
Impronte digitali: visibili.
Sigillo: lentoide convesso in pietra tenera perforato lungo l'asse verticale. lmpronta: HT 19 (attestata su 38 suppor-
ti), sul lato A, a destra del foro, di buona qualità, completa, dimensio ni 1.1 x 1.1. Motivo iconografico: Uccello
rivolto a sinistra e circondato da motivi vegetali a forma di piccoli ciuffi. Il corpo e il collo sono resi mediante
linee quasi paralle le. Il profilo del dorso è caratterizzato da una cresta puntuta44.
Iscrizione: HT Wa 1559, segn o AB 81 <KU>, sul lato C sopra il foro. Incisione:-. Stilo:-. Scriba: Wa 86.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. 19, fig. 45; BORDA 1946, p. 67 nr. 25, tav. XLV:11 45; GORILA Il , p. 4 6 (Pigorini 2);
RAISON", Po PF. 1980, p. i40 (HTW 230 E); H AI.LA<;rn i996, voi. Il, p. 287; CMS II, 6 Nr. 117.

4' Secondo LEVI 1925-26, p . 108, i due animali sarebbero gazzelle. 44 Secondo LEVI r925-26, p. 90, l'uccello sarebbe una colo mba e i moti-
42 Il n. inv. 71951 di GORILA II, p . XVI è errato. L'errore è dovuto vi vegetali sarebbero delle palmette.
al fatto che il "6" del numero di inventario scritto a inchiostro sul 45 In C1WS II, 6 p. 130, il nodulo è erroneamente identificato con tav.
nodulo somiglia a un "5"· X LV:9.
43 Il nodulo si era rotto in due parti ed è stato re incollato.
M. DEL FREO

16. N. inv. 71965 (tav. II, 2)

Registro Cronologico di Entrata: vedi il nr. 15.


Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo. Misure: 2 . 2 x i.6 xi.o.
Argilla: fine, levigata, color rosso bruno scuro (screpolature sugli spigoli dovute al fatto che l'argilla si stava
asciugando quando fu utilizzata). Forma: Single-hole hanging nodule (pendant). Legamento: foro regolare con
evidenti scanalature, fib re vegetali rigide. Impronte digitali: chiare.
Sigillo: vedi il nr. 15. Impronta: HT 19 (attestata su 38 support i), sul lato A, a sinistra d el foro, di buona qualità,
completa, dimensioni 1.2 x L I. Motivo iconografico: vedi il nr. 15.
Iscn'zione: HTWa 1561, segno AB 81 dCU>, sul lato C sopra il foro. Incisione: media. Stilo: fine e tagliente. Scriba: Wa 90.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. 1.9, fig. 45; BORDA 1946, p. 67 nr. 26, tav. XLV:946 ; GORILA II, p . 47 (Pigorini 21);
R.,\JSON, PoPE 1980, p. 140 (HTW 230 E); HAr.L>l.GER 1996, voi. Il, p. 287; CMS II, 6 Nr. 117.

q N. inv. 71966 (tav. II, 3)

Registro Cronologico di Entrata: vedi il nr. 15.


Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo. Misure: 2.1 x l .5 x r .1.
Argilla: fine, levigata, completamente annerita dall'incendio. Forma: Single-hole hanging nodule (pendant).
Legamento: foro regolare con scanalatura, fibre vegetali (tracce di fuoriuscita del legamento dal lato C; forse
la cretula si è aperta durante il tracciamento del segno). Impronte digitali: chiare.
Sigillo: vedi il nr. 15. Impronta: HT 19 (attestata su 38 supporti), sul lato A, a destra del foro, di buona qualità, com-
pleta, dimensioni 1.20x1.15. Motivo iconografico: vedi il nr. 15.
Iscrizione: HT Wa 1560, segno AB 81 <KU >, sul lato C sopra il foro . Incisione: media. Stilo: fine e tagliente. Scriba:
Wa86 .
Bibliografia: LF.vr 1925-26, nr. 19, fig. 45; BORDA 1946, p. 67 nr. 27, tav. XLV:28; GORILA II, p. 46 (Pigorini 18);
RA.1soN, PoPE 1980, p . 140 <HTW 230 E); HAI.LAGER 1996, voi. II, p . 287; CMS II, 6 Nr. n7.

r8. N. inv. 71967 (tav. II, 4)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: "71967-68: Due sim ili. Impronta: due aquile ad ali spiegate e segno di controllo".
Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo, salvo una grossa frat-
tura in corrispondenza d el foro di uscita del legam ento, che consente di vedere parte dell'interno del nodulo .
.Misure: 2.0 x 1.4 x i.3. Argilla: fine, parzialmente levigata, color rosso bruno, con un'inclusione calcarea visibi-
le. Forma: Single-hole hanging nodule (pendant). Legamento: foro irregolare con scanalature e traccia di corda
p robabilmente annodata. Impronte digitali: chiare.
Sigillo: lentoide convesso in pietra dura pe rforato lungo l'asse orizzontale (si nota l'impronta della cordicella).
Impronta: HT 95 (attestata su 102 supporti), sul lato A , a sinistra del foro, di buona qualità , dimensione con-
servata 1.5 x LJ Motivo iconografico: Due grifoni identici, disposti in modo speculare, con le ali spiegate, testa
all'indietro e corpo rivolto verso d estra. Di fronte a ciascuno dei due grifoni c 'è un altro grifo ne più piccolo,
rivolto verso sinistra47.
Iscrizione: HTWa 1512, segno AB 81 <KU>, sul lato B sopra il foro . Incisione: media. Stilo: medio/grosso, forse con
punta sfrangiata. Scriba: Wa 86.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. 95, fig. n2; BORDA 1946, pp. 66-67 nr. 21, Tav. XLV:27; GORILA II, p. 43 <Pigorini 9);
R AISON, POPE 1980, p . 140 (HTW 230 E); H AI.LAGER 1996, voi. II, p. 287; CMS II , 6 N r. IO!.
Nota: la d escrizione del Registro Cronologico di Entrata n. 25 "Due aquile con ali spiegate e segno di controllo" è attri-
buita a due noduli, ai quali sono assegnati i n. inv. 71967 e 71968. È dunque probabile che il nodulo 71968 sia
uno dei due mancanti dal gruppo dei 32 originari48 .

19. N. inv. 7196949 (tav. rr, 5)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: "71969-70: Due simili. Impronta: tre foglie a ventaglio e segno di controllo".

46 In CMS II, 6 p. 130, il nodulo è erroneamente identificato con tav. 1996, voi. II, p. 287 e gli autori di CMS II,6 Nr. 140
49 1-IA LLAC ; ER
XLV:n. riportano il n. inv. 69612. Si tratta di un errore : infatti nel Registro
47 LEVI 1925-26, p. II), non ricon osce la presenza dei grifoni più piccoli. Cronologico di Entrata n. 24 del M useo Pig orini il n. inv. 69612
48 Cfr. supra la sezione sulla Storia dei trentadue noduli del Museo Pigorini. corrisponde a "una punta di fre ccia in selce dalla tomba III di
LE CRETULE DI HAGIIIA TRI ADA. CATALOGO

Luogo di ritrovamento: non precisabile. D atazione: TM IB. Stato di conservazione: completo. Misure: 1.8 x 1.6 x 1.6.
Argilla: fine, ben levigata, color bruno-rosato chiaro. Forma: Single-hole hanging nodule (eone). Legam ento:
foro regolare con scanalatura. Impronte digitali: poco chiare.
Sigillo: anello metallico (?) rotondo di forma piano-convessa. Impronta: HT 34 (attestata su 5 supporti), sulla base
del cono, di buona qualità, completa, dimensioni diam. I.J. Motivo iconografico: Tre conchiglie all'interno di
un cerchio ottenuto mediante una sequenza di piccoli punti.
Iscrizione: HT Wa 110 8, segno AB 0 2 <RO>, sulla superficie del cono . Incisione: media. Stilo: medio. Scriba: Wa 63.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. 34; BORDA 1946, p. 67 nr. 28, tav. XLV:295°; GORILA II, p. 15 (Pigorini 20); R.AlSON,
P OPE 1980 , p. 140 (HTW 230 D); HA1.1.Ac;ER 1996, voi. II, p . 287; CMS II, 6 Nr. 140.
Nota: la descrizione del Registro Cronologico di Entrata n. 25 "ile foglie a ventaglio e segno di controllo" è attribuita a
due noduli, ai quali sono assegnati i n. inv. 71969 e 71970. È dunq ue probabile che il nodulo 71970 sia uno dei
due mancanti dal gruppo dei 32 originari5'.

20. N . inv. 71971 (tav. II, 6)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: "1197112: D ue simili. Impronta: strano uccello a lungo collo con ali aperte e ritte
verticalmente e segno di controllo".
Luogo di ritrovamento: non precisabile. D atazione: T M IB. Stato d i conservazione: completo. Misure: 2.0 x I-7 x r.6.
Argilla: fine, scarsamente levigata, color bruno-giallastro chiaro (scre polature e vuoti lasciati da p iccole in clu-
sioni o rganiche ora scomparse, dovute al fatto che l'argilla si stava asciugando quando fu utilizzata). Forma:
Single-hole hanging nodule (pyramid). Legamento: foro regolare con scanalatura, fib re vegetali. Impronte
digitali: abbastanza chiare.
Sigillo: lentoide convesso in pietra dura perforato lungo l'asse verticale. Impronta: HT 99 (attestata su 24 supporti),
sul lato A, in alto a destra rispetto al foro , di buona qualità, completa, dimensioni 1.4 x 1.2. Motivo iconografi-
co: profilo sinistro di grifone con testa rivolta all'indietro e ali in posizione verticale, rappresentate mediante
una serie di grosse linee parallele.
Iscrizione: HTWa 1759, segno A 301, sul lato C, sotto il foro. Incisione: media. Stilo: medio/grosso. Scriba: -.
Bibliografia: LF.v1 19is-26, nr. 99, fig. 116; BORUA 1946, p. 67 nr. 22, tav. XLV:195l; GORILA II, p. 6 0 (Pigorini 7);
RAJSON, PoPF. 1980, p. 139 (HTW 230 A); IlALLAGER 1996, voi. rr. p. 287; CMS II, 6 N r. 99.

2r. N . inv. 71972 (tav. 11, 7)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: vedi il nr. 20.


Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo. Misure: 2.1x1.65 x LJ.
Argilla: media, scarsan1ente levigata, colo r bruno-rosato chiaro. Forma: Single-hole hanging nodule (pyramid).
Legamento: foro minuto, regolare e piatto, fibra vegetale simile ad una asticciola piatta. Impronte digitali:
poco chiare.
Sigillo: ved i il nr. 20 . Impronta: HT 99 (attestata su 24 supporti), sul lato A, a destra del foro , d i media qualità,
dimensio ne conservata 1.2 x 1.1. Motivo iconografico : vedi il nr. 20.
Iscrizione: HT Wa 130 1, segno AB 74 <ZE>, sul lato C, sotto il fo ro. Inc isione: leggera. Stilo: fi ne. Scriba: -.
Bibliografia: LEVI 192p 6, nr. 99, fig. u6; BORDA 1946, p. 6753; GORILA II, p. 29 CPigorini 3); R.AlSON, POPE 1980, p. 141
(HT W 230 II); H ALLAGER 1996, voi. II, p. 287; CMS II, 6 Nr. 99.

22. N. inv. 71973 (tav. II, 8)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: "719n Impronta: Bucranio e segno di controllo".


Luogo di ritrovamento: non precisabile. D atazio ne: TM IB. Stato di conservazione: completo. Misure: 2.0 x 1.5 x 1.2.
Argilla: fine , be n levigata, bruno-giallastra, quasi interamente annerita dall' incendio. Forma: Single-hole han-

Rinaldone", località del comune d i M onte fiasco ne, in provincia 71960.


di Viterbo. L'errore è dovuto al fatto c he il n. inv. 71969 scrit to a 5' Cfr. supra la sezione sulla Storia dei trentadue noduli del Museo Pigorini.
inchiostro sul nodulo è stato letto alla rovescia. 51 In BORDA 1946, p. 67 nr. 28, inv. s. n., per l'identificazio ne, cfr. anche
so In BoRDA 1946, p. 67 nr. 28, inv. s. n., ma il Registro n. 25 del Pigorini CMS II, 6 p. 112.
attribuisce la descrizione "ile foglie a ventaglio e segno di control- n forse è uno dei tre noduli senza numero di inventario che BORDA
lo" ai due noduli con n. inv. 71969 e 71970. Da notare, inoltre, che 1946, p. 67 indica med iante l'espressione "impronta non distinguibi-
BORDA 1946, p. 65 attribuisce per errore il n. inv. 71969 al nodulo le" (nr. 29, 30, 31).
66 M. DEL FREO

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14 - 71979

Tav. II. Noduli da Haghia Triada.


LE CRETCLE DI H.AGIIIA TRIADA. CATALOGO

ging nodule (pendant). Legamento: foro regolare con scanalture, vegetale piatto (il foro non sembra prodotto
da una corda). Impronte digitali: chiare.
Sigillo: lentoide in pietra tenera fortemente convesso lungo l'asse verticale e perforato in diagonale (si nota l'im-
pronta della cordicella). Impronta: HT 105 (attestata su 61 supporti), sul lato A, sopra il foro , di buona qualità,
completa, dimensioni 1.15 x 1.2. Motivo iconografico: Figura femminile con una gonna a volant resa frontal-
mente t ra due linee verticali. Le "b raccia" possono anche essere interpretate come ali. Quindi è probabile che
la figura sia da intendere come donna alata54.
Iscrizione: HTWa 1593, segno AB 81 d(U>, sul lato C, a sinistra del foro. Incisione: leggera. Stilo: fine. Scriba: Wa 93.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. 105, fig. 121; BORDA 1946, p. 66 nr. 20, tav. XLV:2055; GORILA Il, p. 49 (Pigorini 6);
RAISON, PoPE 1980, p. 140 (HT W 230 E); HALl.AGER 1996, voi. II , p. 28j; CMS II , 6 N r. 28.

23. N. inv. 7197456 (tav. II, 9)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: "71974: Impronta assai bella, ma incompleta. Loro &ic)5i fuggente a destra e
segno di controllo"58.
Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM I B. Stato di conservazione: quasi completo (manca parte del
bordo supe riore)59. M isure: 2.5 x I.7 x 0.9. Argilla: fine, levigata, color rosso bruno. Forma: Flar-based nodulc
(1-Seal recurnbent nodule). Impronte sul verso: tracce di documento in pergamena (?) legato con tre giri di
corde fini ssime. Impronte digitali: visibili.
Sigillo: anello metallico ovale convesso. Impronta: HT 145 (attestata su 1 solo supporto), di buona qualità, dimensione
conservata 2-4 x 1.J Motivo iconografico: Scena di salto sul toro. Sopra una doppia linea raffigurante il terreno,
un toro galoppa verso sinistra. Un saltatore è raffigurato mentre compie un volteggio sulla groppa dell'animale.
Iscrizione: anepigrafo.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. 145, fìg. 161 a e b; BORDA 1946, p. 65 nr. 13, tav. XLV:7; BETTS 1967, p. 17, fìg. 7a;
H ALLAGER 1996, voi. II, p. 2216 0 ; CM S li , 6 N r. 44.

24. N . inv. 7197561 (tav. II, 10)

Registro Cronologico di Entrata n. 2s: "71975: Impronta: leone ritto volgente indietro il capo e segno di controllo".
Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: T M IB. Stato di conservazione: comple to. Misure: 1.6 x 1.6
x 1.2. Argilla: fine, parzialmente levigata, color rosso-bruno. Forma: Single-hole hanging n odule (pyramid).
Legamento: foro minuto, regolare. Impronte digitali : poco chiare.
Sigillo: lentoide convesso in pietra tenera p erforato lungo l'asse verticale (tracce forse interpretabili come impronta
della cordicella). Impronta: HT 45 (attestata su 25 supporti), sul lato A, sopra il foro, di media qualità, dimen-
sione conservata diam. 1.4. Motivo iconografico: Profilo sinistro di leone con testa rivolta all'indie tro, fauci
aperte e coda dritta.
Iscrizione: HTWa 1779, segno A 301, sul lato C, sotto il foro. Incisione: media. Stilo: medio/grosso. Scriba: Wa 100.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. 45, fig. 66; BORDA 1946, p. 676 2; GORILA Il, p. 61(Pigorini14); RArsoN, POPE 1980, p.
139 (HTW 230 A); 1-lALLAGER 1996, voi. Il, p. 28763; CMS Il,6 Nr. 8564 .

25. N. inv. 71976 (tav. II, 11)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: "71976: Impronta: due uomini riparati da due grandi scudi della forma micenea
a otto. Segno di controllo".

54 Secondo LEVI 1925-26, p. u 8, la parte superiore sarebbe una deriva- 59 Nella tavola XLV:7 di BoRDA 1946 il nodulo appare ancora integro.
zione della maschera taurina, con le corna ripiegate in basso. Probabilmente la rottura si è prodotta durante il trasloco dei mate-
55 In BORDA 1946, inv. s. n .; per l'identificazione, cfr. anche CMS II, 6 riali dalla vecchia alla nuova sede del Museo Pigorini (anni 1975-77).
6
p.41. ° Con il n. inv. errato 7197s: cfr. anche ibid., p. 317.
56 Sul nodulo era stato apposto erroneamente ad inchiostro il numero 61
Sul nodulo era stato apposto erroneamente ad inchiostro il numero
71975. Si è provveduto a farlo correggere in 71974. 71974. Si è provveduto a far lo correggere in 71975.
57 Leggi "Toro". 62 Forse è uno dei tre noduli senza numero di inventario c he BORDA

58 In realtà il toro galoppa verso sinistra e non c'è segno di controllo. 1946, p. 67, indica mediante l'espressione "impronta non distingui-
Dei due errori, il p rimo è dovuto a semplice distrazione, il secondo, bile" (nr. 29, 30, 31).
6
probabilmente, al fatto che le impronte delle cordicelle sul verso del 3 Con il n. inv. errato 71974: cfr. anche ibid., p. 317.
nodulo furono scambiate per un segno di scrittura (per un caso ana- 6
4 Gli autori di CMS II, 6 fanno seguire al n . inv. 71975 un punto inter
logo, vedi infra n. 29). rogativo.
68 M. DELFREO

Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo. Misure: 1.9 x 2.0 x
l+ Argilla: fine, scarsamente levigata, color rosso bruno chiaro. Forma: Single-hole hanging nodule (eon e).
Legamento: foro regolare, con scanalatura, fibre vegetali rigide. Impronte digitali: abbastanza chiare.
Sigillo: a forma di cuscino in pietra dura. Impronta: HT n6 (attestata su 17 supporti), sulla base, di buona qualità,
dimensio ne conservata r.5 x 1.3· Motivo iconografico: Raffigurazione molto stilizzata: due uomini con scudi
a otto tra due linee verticali. Tra le teste delle due figu re sotto il bordo superiore del sigillo si incrociano due
t ratti, mentre altri due si dipartono dai lati esterni dei due scudi. Il loro significato non è chiaro: braccia o
lame di spade6>.
Iscrizione: H TWa 1547, segno AB 81 d<U>, sulla superficie del conoide, a sinistra del foro. Incisione: media. Stilo:
m edio. Scriba: Wa 89 .
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. n6 , fig. 132; BORDA 1946, p. 64 nr. 8, tav. XLV:n; GORILA II, p. 46 (Pigorini 17);
R AISON, P OPE 1980, p. 140 (HTW 230 E); I IALLAGER 1996, voi. II, p. 287; CMS 11, 6 Nr. 18.
Nota: Borda m enziona al nr. 9 d el suo catalogo un secondo nodulo con la stessa impronta del 71976 e r imanda alla
Tav. XLV:17 66. Gli autori di CMS II,6 notano che questo nodulo è ora scomparso67. In realtà questo n odulo
non è mai esistito. Come si è visto, infatti, il Registro Cronologico di Entrata n. 25 registra un solo esemplare con
"Due grandi scudi della forma micenea a otto". D el resto, il n odulo numero 9 dcl Borda è l'unico ad essere
seguito dall'indicazione "Inv. n. '"· Inoltre, i due noduli 12 e 17 della tavola XLV hanno profili molto simili e
recano entrambi nello stesso punto un minuscolo forellino dovuto ad una alterazione accidentale dell'argilla,
il che induce a ritenere che si tratti in realtà della stessa cretula fotografata per errore due volte. Ciò trova
conferma nel fatto ch e, come risulta dall'archivio fotografico del Museo Pigorini, le immagini corrispondenti
alle foto 8 e 17 della tavola XLV del Borda si trovavano in o rigine su due lastre fotografiche distinte68.

26. N . inv. 71977 (tav. 11, 12)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: "71977: Impronta: colomba volante e segno di controllo".
Luogo di n"trovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo. Misure: 2.1 x r.4 x
r.5. Argilla: fine/media, non levigata, color bruno-rosato chiaro, con inclusioni calcaree. Forma: Single-hole
hanging nodule (pyramid). Legamento: foro minuto, regolare. Impronte digitali: p oco chiare.
Sigillo: rettagolare piatto in pietra dura (?) con doppia p erforazione sull'asse della lunghezza (si nota l'impronta
della cordicella), lato infe riore destro (sull' impronta lato inferiore sinistro) spezzato. Imp ronta: HT 13 (atte-
stata su 139 supporti), sul lato A, a destra del foro, di buona qualità, completa, dimensioni r.4 x 0.9. Motivo
iconografico: Motivo "talismanico" ('), uccello con ali spiegate con testa rivolta verso destra. In alto, vicino al
bordo, motivo decorativo non identificato.
Iscrizione: H TWa 1283, segno AB 74 <ZE>, sul lato B, sotto il foro. Incisione: media. Stilo: medio/grosso. Scriba: -.
Bibliografia: L EVI 1925-26, nr. 13, fig. 39; BORDA 1946, p. 67 nr. 24, tav. X LV:25; GORJLA II, p. 28 (P igorini 4)6 9;
RA 1S01', P OPE 1980, p. 141 (HTW 230 I-I); J--!Au.AGER 1996, voi. Il, p . 287; CMS II , 6 N r. 110.

27. N . inv. 71978 (tav. II, 13)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: "71978: Impronta: leone rampante ch e volge indietro il capo. Segno di controllo".
Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo. Misure: 2.0 x r.5 x r.4.
Argilla: fine, parzialme nte levigata, color rosso-bruno, con inclusioni calcaree. Forma: Single-hole hanging
nodule (pyramid). Legamento: foro regolare. Impronte digitali: visibili.
Sigillo: lentoide con vesso in p ietra tenera, perforato in diagonale. Impronta: HT 38 (attestata su 5 supporti), sul lato
A, a destra del foro, di buona qualità, dimensione conservata r.3 x r.2. Motivo iconografico: Profilo sinistro di
leonessa (mammelle) con testa rivo lta all'indietro.
Iscrizione: H TWa 1623, segno A 301, sul lato C, sotto il foro. Incisione: profonda. Stilo: medio/grosso. Scriba: Wa 100.
Bibliografia: L EVI 192p6, nr. 38; BoRDA 1946, p. 67 nr. 23, tav. X LV:267°; GORILA II , p. 51 (Pigorini8); RAISOK, POPE
1980, p. 139 (J-ITW 230 A); HALLAGER 1996, voi. II, p. 288; CMS II, 6 Nr. 84.

65 Secondo LEVI 1925-26, p. 124 , le linee verticali rappresenterebbero


(=Negativo serie AIP n' 809/P.-Pos. n• 1356). Cfr. supra la sezione sulla
due lance sorrette dai personaggi con gli scudi a otto, i quali, pertan- Storia dei trentadue noduli del Museo Pigonni.
to, sarebbero da interpretare come palladii. 69 G li autori di GORJLA II, p. XVI, assegnano erronamente a questo
66 BORDA 1946, p. 65.
nodulo il n. inv. 719n.
6 7 CMS 11,6, pp. 5 e 28. 7° In BORDA 1946, inv. s. n.; per l'identificazione, cfr. anche CMS II,6
68 Foto AIP 704 (=Negativo serie AIP n ' 704/P-Po s. n' 1140) e 809
p. 97·
LE CRETULE DI HAGHIA TRIADA. CATALOGO

28. N. inv. 71979 (tav. 11, 14)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: "71979: Impronta: complessa scena dì culto di fine esecuzione. Da un lato l'altare
e una pianta. Dall'altro una donna eretta nel pomposo costume miceneo tra due altre a ssai più p iccole. Segno
di controllo".
Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo. Misure: 2.25 x r.5
x 1.25. Argilla: media, parzialmente levigata, color bruno-rosato chiaro. Forma: Single-hole hanging nodule
(pyramid). Legamento: foro regolare, con scanalture molto ben visibili, impronta di corda sfilacciata intorno
al foro (tracce di fuoriuscita del legamento dal fondo del nodulo). Impronte digitali: visibili.
Sigillo: anello metallico ovale fortemente convesso lungo l'asse trasversale. Impronta: HT 140 (attestata su 6 sup-
porti), sul lato A, a sinistra del foro, di buona qualità, dimensione conservata 2.1 x u5. Motivo iconografico:
Scena di culto. Sopra una linea dentellata raffigurante il terreno, all'estremità destra, un recinto dal quale spun-
ta un albero; davanti al recinto una palmetta. Un gruppo, composto da tre figure femminili, una più grande
affiancata da due pìù piccole, si muove in direzione dell'albero. Tutte e tre indossano gonne a volante tengono
le mani sui fianchi. Sopra le loro teste il cielo è reso mediante una serie di linee ondulate7'.
Iscrizione: HTWa 1830, segno A 301, sul lato C, sotto il foro. Incisione: leggera. Stilo: fine/medio. Scriba: Wa 106.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. 140, fig. 156; BORDA 1946, p. 64 nr. 1, tav. XLV:1; GORILA II, p. 65 <Pigorini 12);
RAISON, POPE 1980, p. 139 (HTW 230 A); HALLAGER 1996, voi. II , p. 288; CMS II, 6 Nr. r.

29. N. inv. 71980 (tav. II, lS)

Registro Cronologico di Entrata n. 25: "71980: l'impronta non ha preso; resta solo il segno di controllo"7 2 •
Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo. Misure: 2.35 x 1.3 x 1.0.
Argilla: fine, ben levigata, color rosso bruno molto scuro. Forma: Flar-based nodule (r-Seal recumbent nodule).
Impronte sul verso: tracce di documento in pergamena (?) legato con tre giri di corde sottilissime finemente
ritorte. Impronte digitali: chiare.
Sigillo: anello metallico convesso. Impronta: HT 146 (attestata su un solo supporto), di scarsa qualità, dimensione con-
servata 2.2 x r.r. Motivo iconografico: due leoni galoppano su un terreno roccioso. Sullo sfondo una palma73.
Iscrizione: anepigrafo.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. 146, fig. 162 a e b; BORDA 1946, p. 67, tav. XLV:3 (verso)74; BETTS 1967, p . 18, fig. 7b;
WEINGARTEN 1983, Appendix, p. 16 n. 2; HAI.LAGER 1996, voi. II, p. 221; CMS II, 7 Nr. 71 (Zakros).
Nota: Gli autori di CMS II, 6 p. 6 scrivono «Eine Plombe RMP ohne Nr., deren Motiv unter CMS II,7 Nr. 71
publiziert wurde, erscheint hier nicht nochmals. Moglicherweise stammt auch diese Plombe aus Kato Zakros
und wurde im Museum Iraklion vertauscht, bevor sie anlafilich einer Schenk.ung von 32 Tonplomben aus Aj.
Triada in das Museo Preistorico-Etnografico Luigi Pigorini in Rom gelangte,,75. Questa ipotesi, tuttavia, non è
necessaria, poiché sembra che i Flat-based nodules sigillassero documenti che, almeno in alcuni casi, potevano
essere spediti da un luogo all'altro di Creta76 .

30. N. inv. 72460 (tav. II, lÙ)

Registro Cronologico di Entrata n. 2s: "72460: Impronta poco perspicua (scorpione?) e segno di controllo. Da Haghia
Triada (scavi 1903)"77.

7' Secondo LEVI 1925-26, p. 141, le tre figure femminili starebbero dan- 75 Gli autori di CMS II , 7 descrivono il nodulo Nr. 71 come "ohne Inv.
zando. Nr. aus Aj. Triada (?)".Nel Kommentar, ibid., si legge "Das Motiv
71- In realtà non c'è alcun segno di controllo. Probabilmente l'errore si begegnet ferner auf der Tonplombe RMP 71974 aus Aj. Triada (D.
spiega col fatto che le impronte delle cordicelle sul verso del nodulo Levi, ASAtene 8/9, 1925'26, 145, N r. 146 Abb. 162a.b)", ma in realtà
furono scambiate per un segno di scrittura (per un caso analogo, non è così (cfr. supra il nr. 23).
vedi supra il nr. 23). 76 HALLAGER 1996, voi. I, pp. 158, 213, seguendo W EINGARTEN 1991, nota
73 Secondo LEVI 1925-25, p. 145, non si può totalmente escludere che si che i Flat-based nodules HM 597 e HM 598 da Haghia Triada non sem-
tratti di una scena di lotta tra animali nel deserto, anche se decisa- brano fatti in argilla locale e portano impronte di sigillo che ricordano
mente sembra imporsi il confronto con un nodulo di Zakros raffigu- quelle del cosiddetto "Zakro Master", il che può suggerire che sigillas-
rante due leoni fuggenti nel deserto sullo sfondo di un palmizio. sero in origine documenti spediti da Zakros ad Haghia 1Ìiada.
74 Probabilmente è uno dei tre noduli senza numero di inventario che n Evidentemente il pennacchio o corno in cima all'elmo fu scambiato
BORDA 1946, p. 67, indica con l'espressione "impronta non distingui- per una coda di scorpione (cfr. per questa interpretazione HALBHBRR
bile" (nr. 29, 30, 31). L'immagine numero 3 della tavola XLV riprodu- 1903, col. 35, nr. 7).
ce il verso del nodulo con l'impronta delle cordicelle.
70 M. DELFREO

Luogo di ritrovamento: non precisabile. Datazione: TM IB. Stato di conservazione: completo. Misure: 2.0 x 1.5 x 1.2.
Argilla: fine, parzialmente levigata, color bruno-rosato chiaro. Forma: Single-hole hanging nodule (pendant).
Legamento: foro regolare, con scanalture, fibra vegetale rigida. Impronte digitali: visibili.
Sigillo: lentoide piano-convesso in pietra tenera perforato in diagonale. Impronta: HT 6 (attestato su 3 supporti),
sul lato A, a destra del foro, di buona qualità, dimensione conservata r.2 x r.r. Motivo iconografico: Un elmo a
zanne di cinghiale con ripari per le guance e la nuca e un corno di montone come coronamento.
Iscrizione: HTWa ruo, segno AB 02 <RO>, sul lato C. Incisione: leggera. Stilo: grosso. Scriba: -.
Bibliografia: LEVI 1925-26, nr. 6, fig. 33; BORDA 1946, p. 66 nr. 19, tav. XLV:r8; GORILA II, p. 15 (Pigorini 23); RAISON,
POPE 1980, p . 140 (HTW 230 D); H ALLAGER 1996, voi. II, p . 288; CMS II, 6 Nr. 136.

CONCORDANZA

N. cat. N. inv. LEVI 1925-26 BORDA 1946 CMS II, 6 GORILA II


71950 HT125 2 II Wa rnr4 (AB 41-AB 77)

2 71951 HT 125 3 II Wa 1472 (AB 81)


3 71952 HTr25 4 II Wa rr76 (AB 4x)
4 71953 HTr25 5 II Wa rr50 (AB 28)
5 71954 HTr25 6 II Wa 1294 (AB 74)
6 71955 HTr25 7 II Wa 1744 (A 301)
7 71956 HTu8 17 (?) 20
8 71957 HTu8 r8 (?) 20
9 71958 HTu8 16 (?) 20
IO 71959 H Tn8 15 (?) 20
II 71960 HTrr8 14 (?) 20
12 71961 HT 79 IO 70 Wa 1542 (AB 81)
13 71962 HT79 II 70 Wa 1408 (AB 77)
14 71963 HT79 12 70 Wa 1407 (AB 77)
15 71964 HTr9 25 II7 Wa 1559 (AB 81)
16 71965 HT19 26 II7 Wa 1561 (AB 81)
17 71966 HT 19 27 n7 Wa 1560 (AB 81)
18 71967 HT95 21 IO! Wa 1512 (AB 81)
19 71969 HT34 28 140 Wa 1rn8 (AB 0 2)
20 71971 HT99 22 99 Wa 1759 (A 3o r)
21 71972 HT99 29/30 /31 (?) 99 Wa 1301 (AB 74)
22 71973 HTrn5 20 28 Wa 1593 (AB 81)
23 71974 H T145 13 44
24 71975 HT45 29/30/31 (?) 85 Wa 1779 (A 301)
25 71976 HTu6 8 18 Wa 1547 (AB 81)
26 71977 HT13 24 !IO Wa 1283 (AB 74)
27 71978 HT38 23 84 Wa 1623 (A 301)
28 71979 HT140 I Wa 1830 (A 301)
HT146 29/30/31 (?) _78
29 71980
30 72460 HT6 19 136 Wa m o (AB 02)

78 CMS II, 7 Nr. 71.


LE C RETULE DI HAGH IA TRIADA. CATALOGO

•,

•.

Tav. Ili. Noduli da H aghia Triada, Archivio Storico M PE, lastre A/P, nn. 704 e 809.
72 M. DEL FREO

Appendice

TIPO LOGIA E FUNZION E DEI DOCUMENTI SIGILLAT I NELLA CRETA MINOICA

I trenta noduli da Haghia Triada conservati presso il Museo Pigorini di Roma sono documenti
amministrativi risalenti alla fase finale del periodo neopalaziale cretese (Tardo Minoico IB) e
caratterizzati dalla presenza di impronte di sigillo e iscrizioni in lineare A.
L'impiego dei documenti sigillati è un fenomeno ampiamente diffuso, soprattutto presso le
antiche civiltà del Vicino e del Medio Oriente. Per lo più in origine esso consisteva nella conser-
vazione e catalogazione a fini contabili delle cretule che, applicate sulle porte dei magazzini o su
recipienti e contenitori di varia natura, e appositamente sigillate per evitarne la manomissione, ne
erano state distaccate per consentire il prelevamento autorizzato di oggetti e derrate. Tale sistema
amministrativo, tipico delle economie di tipo redistributivo, precede nettamente l'introduzione
della scrittura ed è documentato a partire almeno dal VII millennio a.C. La nascita della scrittura,
tuttavia, non ne decretò la fine. Al contrario, i due sistemi contabili divennero complementari e
continuarono per lo più a vivere l'uno accanto all'altro, condizionandosi a vicenda e giungendo a
svolgere in alcuni casi funzioni distinte nell'ambito della stessa catena amministrativa79.
Creta, le isole dell'Egeo e il continente greco rappresentano tra il III e il II millennio a. C.
le estreme propaggini occidentali dell'area di diffusione del sistema basato sull'uso amministrati-
vo delle cretule80 . In particolare, a Creta i primi documenti sigillati chiaramente databili sono di
età protopalaziale e appaiono fin dall'inizio utilizzati parallelamente, e spesso congiuntamente,
ai testi contabili in geroglifico cretese e in lineare A. I documenti sigillati delle amministrazioni
palaziali minoiche presentano, inoltre, fin dall'inizio una tipologia assai variegata: infatti, accanto
al tipo più antico, rappresentato dalle cretule per la sigillatura di porte e recipienti, si incontra-
no noduli a base piatta, noduli pendenti a un foro o a due fori, noduli semplici e rondelle. Dal
punto di vista cronologico, i noduli a base piatta, i noduli pendenti a due fori e le rondelle non
mostrano modificazioni sostanziali nel passaggio dal periodo protopalaziale a quello neopalazia-
le. Viceversa, le cretule per la sigillatura di porte e recipienti, frequenti in età protopalaziale, ten-
dono a scomparire nel periodo successivo. Quanto ai noduli pendenti a un foro, nel passaggio tra
le due fasi palaziali si nota una notevole evoluzione, sia nella forma, sia nel numero di impronte
di sigillo, sia, infine, nel tipo di annotazioni aggiuntive in forma scritta, un'evoluzione che limita-
tamente a certi aspetti sembra possibile cogliere anche nel caso dei noduli semplici. Le rondelle,
infine, sembrano esclusive delle amministrazioni in lineare A.
Questi tipi di documenti avevano evidentemente funzioni amministrative distinte. Alcune
cretule, come detto, erano utilizzate per la sigillatura di porte, recipienti e contenitori ed erano
presumibilmente conservate al fine di tener traccia dei prelievi eseguiti. È stato possibile giunge-
re a tale conclusione perché sul retro delle cretule in questione sono conservate le impronte dei
pomelli delle porte e dei recipienti a cui erano state applicate. Analogamente, in base all'analisi
delle impronte sul retro dei noduli a base piatta è stato possibile appurare che questi erano utiliz-
zati per sigillare plichi in papiro o in pergamena (cfr. noduli Pigorini n. inv. 71974, 71980). Quanto

79 Cfr. F ERIOLI et al. 2000.


°
8 Cfr. L AURI TO 2000.
LE C:RETLLE 1)1 HAGIIIA TRIADA. CATALOGO 73

alle rondelle, dischetti di argilla recanti sul bordo impronte di sigillo e spesso su una delle due
facce un ideogramma in lineare A, si pensa che la loro funzione fosse quella di ricevute rilasciate
all'amministrazione in cambio di derrate o di manufatti prelevati dai magazzini dei palazzi. E'
possibile che il numero delle impronte sui bordi delle rondeUe indicasse la quantità deUe derrate
o degli oggetti prelevati e che l'ideogramma ne indicasse la natura. Decisamente più problema-
tici sono i noduli recanti un foro ad una de1le estremità (cfr. noduli Pigorini n. inv. 71950-71955,
7196qr967, 71969, 71971-n 719w71979, 72460). I calchi degli esemplari frammentari e le radio-
grafie eseguite su quelli integri hanno tuttavia consentito di stabilire che questi noduli erano
appesi a sottili cordicelle, le quali, essendo fatte di materiale organico e quindi deperibile (fibre
vegetali, tendini e cuoio), non si sono conservate. Gli esemplari di età neopalaziale, che sono la
grande maggioranza, sono spesso contromarcati con segni della scrittura lineare A. Lo studio
delle frequenze dei segni sembra suggerire che questi noduli, almeno in questa fase, fossero usati
in coppia. Se è così, è difficile sostenere che avessero una funzione di semplice etichettatura o
di catalogazione delle derrate dei magazzini. Una possibilità alternativa è che servissero a sigil-
lare documenti contenenti atti giuridici di tipo contrattuale richiedenti l'uso contemporaneo e
distinto di due sigilli. Quanto ai noduli recanti due fori in corrispondenza delle estremità, i calchi
e le radiografie hanno consentito anche in questo caso di stabilire che essi erano attraversati da
una sottile cordicella. Questo tipo di nodulo, che fu utilizzato anche dalle amministrazioni pala-
ziali micenee, era dunque evidentemente legato intorno ad oggetti e derrate e probabilmente le
accompagnava nei loro spostamenti. Difficile da determinare è la funzione dei noduli semplici,
quelli che non presentano né fori per il passaggio di cordicelle né impronte di oggetti (cfr. noduli
Pigorini n. inv. 71956-71960). Secondo alcuni, tuttavia, questi noduli, che al pari dei precedenti
furono utili zzati anche dagli amministratori micenei, potevano essere una sorta di buono o di
gettone personale legato a transazioni di modesta entità, quali forse la distribuzione di razioni
o di materie prime da lavorare, secondo quanto sembrerebbe suggerire l'aggiunta occasionale
sui noduli di segni frazionari. Ma esistono anche casi in cui su uno stesso nodulo sono presenti
impronte di più sigilli, un fenomeno che non è facile da spiegare e che rimanda sicuramente a cir-
costanze più complesse. Come si vede, solo alcuni di questi documenti svolgevano una funzione
di vera e propria sigil1atura. Viceversa, sembra che a Creta in età palaziale la funzione primaria
dei documenti sigillati fosse per lo più quella di autenticare le transazioni, fornendo ad un tempo
informazioni essenziali sull'identità della o delle parti coinvolte nella transazione8 '.

SuM.tVIARY

The present work examines the sealed nodules with linear Ainscriptions (LM IB, ca. 1450 BC) found by Federico
Ilalbherr at the Minoan site of Haghia Triada in 1902-1903 and given by the Cretan government to the National
Prehistoric Ethnographic Museum of Rome in 1904. The Museum register and other archive documents make it
clear that 32 nodules were delivcrcd, but that two of them were lost before the editio princeps in 1946. After a brief
historical reconstruction of these evems, the 30 nodulcs are described and analyzed in a special catalogue. An appen-
dix is devoted to the typology and function of the sealed documents of thc Bronze Age Crete.

81 Per le gucstioni relative a tipologia, datazione e funzione dci vari docu- HALLAGER 1996, passim (spec. pp. 235-239); M o u.ER 1997, pp. 5r
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